Primo Piano

Giustizia civile, tempi lunghi in Italia

L'Italia resta tra i Paesi Ue ad avere i tempi piu' lunghi per risolvere i casi di contenzioso civile, amministrativo e commerciale. Emerge dalla valutazione annuale della Commissione europea, sulla base di dati del 2017. In testa alla classifica Ue c'e' la Danimarca, che per la risoluzione di questi casi, nel primo grado di giudizio, impiega in media 22 giorni. A Paesi come l'Olanda occorrono invece 83 giorni, a Spagna e Francia rispettivamente 258 e 300 giorni, mentre all'Italia 399. E tra i Paesi che hanno reso disponibile i propri dati, peggio dell'Italia fa solo Cipro (1.118 giorni). I tempi della giustizia italiana si dilatano ulteriormente per le decisioni sui casi di contenzioso civile e commerciale nel secondo e nel terzo grado di giudizio, rispettivamente 893 e 1.299 giorni. Un'eternita' se paragonati ai 111 giorni per la seconda istanza e agli 85 per la terza che servono in Estonia, o ai 109 e 98 in Svezia. In Germania occorrono 254 giorni per il secondo grado e 261 per il terzo, in Francia 464 e 469. "Elogio l'Italia, perche'" la tendenza negli anni e' positiva. "Ma deve fare di piu', perche' questi miglioramenti sono lenti", incoraggia il commissario europeo alla Giustizia Vera Jurova. "Il numero dei casi pendenti in Italia sta fortemente diminuendo nelle varie categorie - spiega - ma resta il piu' alto nell'Ue per i casi civili e commerciali. Un miglioramento pero' c'e'" e riguarda il tempo per risolvere i casi amministrativi, con un trend in calo negli ultimi cinque anni, per i giudizi di primo grado, dai 1037 giorni del 2010 agli 887 del 2017. Da un sondaggio di Eurobarometro intanto emerge che solo il 37% degli italiani ha una buona percezione dell'indipendenza della magistratura. Una situazione che troviamo anche in Spagna, e relega l'Italia nella parte bassa della graduatoria Ue. Percezioni positive piu' basse si trovano solo in Bulgaria, 34%; Slovacchia, 28%; e Croazia, 18%. In testa alla classifica europea si trovano invece la Danimarca, dove la buona percezione dell'indipendenza della magistratura raggiunge l'87%; Finlandia e Austria, 83%. In Germania e' al 74%; in Francia al 59%. Le principali cause della bassa percezione positiva indicate dagli italiani - secondo il sondaggio - sono legate a interferenze economiche, 33%; e politiche, 32%

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Coldiretti, il maltempo è una manna per Italia con un terzo di acqua in meno

Il maltempo è manna sull'Italia a secco con circa 1/3 di acqua in meno dopo che il primo trimestre del 2019 ha fatto registrare un deficit pluviometrico nazionale pari a quasi il 30% ma la situazione peggiore è al Nord dove le precipitazioni sono praticamente dimezzate rispetto alla media storica del periodo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr dalla quale si evidenzia che l'allerta gialla della protezione civile per la perturbazione è scattata proprio nelle regioni dove è più pesante è stata la mancanza di precipitazioni ma anche più elevate sono le criticità idrogeologiche. L'allerta della protezione civile colpisce regioni con un territorio fragile in un Paese come l'Italia dove sono saliti a 7275 i comuni complessivamente a rischio frane e alluvioni, il 91,3% del totale ma la percentuale sale al 100% per Liguria e Toscana mentre e al 90% per il Piemonte, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ispra.

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25 Aprile, l’Abruzzo celebra la festa della Liberazione

Il 25 aprile in Abruzzo a Taranta Peligna davanti al sacrario della Brigata Maiella. Ai piedi del monumento dedicato ai partigiani abruzzesi, si sono svolti gli eventi di commemorazione i ricordo degli eroi della Brigata Maiella con studenti, associazioni e sindacati. La Brigata Maiella ebbe un ruolo di primo piano nella lotta di liberazione dell'Italia. Nel 1944, i partigiani abruzzesi facevano parte della 209ª Divisione di fanteria dell'esercito, combattendo al fianco delle truppe alleate dall'Abruzzo fino al Veneto. La Brigata Maiella venne insignita della medaglia d'oro al valore militare nel 1963 e a Taranta Peligna, il 25 aprile del 2018, ci fu la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

A Pescara le celebrazioni del 25 aprile sono cominciate dal cippo di Colle Pineta, nel giardino della scuola 11 febbraio 1944 dove furono giustiziati 9 giovani partigiani. A onorare la loro memoria il sindaco Marco Alessandrini, il prefetto S.E. Gerardina Basilicata, il presidente dell’Anpi Pescara Luca Prosperi, la dirigente della scuola, Raffaella Di Donato, il consigliere regionale Antonio Blasioli, famigliari dei partigiani uccisi e cittadini.

La Festa di Liberazione è proseguita in piazza Garibaldi, con il discorso del sindaco, l’onore ai caduti e il riconoscimento ad Adolfo Ceccherini, oggi 98enne, da giovane militante della libertà, l’ultimo dei partigiani rimasti in città al quale il Comune ha consegnato una pergamena e l’Anpi una targa e una tessera onoraria. 

Si e' svolta con la tradizionale deposizione di corone di alloro la celebrazione del 25 aprile a Chieti. Il corteo istituzionale, organizzato dalla Prefettura, e' partito da largo Cavallerizza dove il sindaco Umberto Di Primio ha deposto una corona al monumento che ricorda la Resistenza. A seguire e' stato il presidente della Provincia, Mario Pupillo, a deporre la corona sotto la lapide in largo Martiri e poi al polo tecnico della Provincia dove e' stato reso omaggio alla lapide che ricorda l'eccidio di Colle Pineta. Alla Villa comunale e' stato il prefetto Giacomo Barbato, accompagnato dal colonnello Marco Belgio Murri, comandante del Centro documentale dell'Esercito a deporre l'alloro ai piedi del monumento che ricorda i caduti di tutte le guerre, presenti rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma con medaglieri e labari, ed i gonfaloni della citta' di Chieti, decorato con medaglia d'oro al valor civile, di Lanciano decorato con la medaglia d'oro al valor militare, e della Provincia di Chieti. Il prefetto nel suo intervento ha letto il discorso che il presidente delle Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato ieri al Quirinale. 

Cerimonia del 25 aprile all'Aquila con l'evento principale al monumento ai caduti della Villa Comunale, che ha visto lo schieramento di una compagnia in armi composta da militari del 9/o reggimento alpini, delle altre Forze Armate e dei Corpi armati dello Stato. Alla celebrazione hanno partecipazione il Prefetto di L'Aquila, Giuseppe Linardi, la deputata del Pd, Stefania Pezzopane, l'arcivescovo metropolita dell'Aquila Giuseppe Petrocchi, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, il presidente della provincia di L'Aquila Angelo Caruso, il vicesindaco di L'Aquila, Raffaele Daniele e il Comandante Militare dell'Esercito per l'Abruzzo Gen. B. Giuseppe Di Giovanni. Altre cerimonie si sono tenute nel capoluogo abruzzese in Piazza IX Martiri, nel piazzale Alenia-Thales, all'interno della Caserma 'Pasquali-Campomizzi' presso il luogo dell'eccidio dei Nove Martiri Aquilani nonche' nelle frazioni di Onna e Filetto. Inoltre, si sono svolte commemorazioni anche nei capoluoghi di provincia di Chieti, Pescara e Teramo nonche' ad Avezzano e Sulmona dove e' stata consistente la presenza militare in rappresentanza dei Comandi ed Enti di stanza in Abruzzo, riferisce il Comando Militare Esercito 'Abruzzo'.

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Fondi per i programmi obiettivo delle quattro Asl abruzzesi

La giunta regionale, riunita oggi all'Aquila dal presidente Marco Marsilio, ha approvato i programmi obiettivo delle quattro Asl abruzzesi, finanziati in sede di Conferenza Stato-Regioni con risorse vincolate pari a 27 milioni di euro del Fondo sanitario nazionale. La delibera è stata proposta dall'assessore alla Salute Nicoletta Verì. Gli obiettivi, di carattere prioritario e di rilievo nazionale, sono contenuti in 5 linee progettuali: multicronicità, promozione dell'equità in ambito sanitario, terapia del dolore e sviluppo delle cure palliative e terapia del dolore in area pediatrica, supporto al piano nazionale della prevenzione (attraverso le azioni del piano regionale), tecnologia sanitaria come integrazione ospedale-territorio. Ogni progetto si pone una serie di traguardi da centrare e sarà seguito, in ogni fase attuativa, dagli uffici del Dipartimento Salute e Welfare della Regione. Nella stessa seduta, la giunta dell'Abruzzo, sempre su proposta dell'assessore Verì, ha approvato la delibera che introduce e disciplina uno strumento di monitoraggio del personale in servizio nelle aziende sanitarie abruzzesi. Previsti anche indicatori per tutti i dipendenti delle Asl (sia del ruolo sanitario, che amministrativo), riguardanti non solo i dati anagrafici, ma anche ruolo, specializzazione, luogo di lavoro e tipo di contratto. Ogni trimestre le aziende comunicheranno alla Regione queste informazioni, che serviranno per programmare nuove assunzioni e per intervenire in caso di pensionamenti e trasferimenti.

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Uecoop Abruzzo, -12,9% in un anno nell’edilizia

Calano del 12,9% in un anno gli addetti delle cooperative abruzzesi del settore edile in controtendenza con il valore delle compravendite di immobili residenziali che fa registrare un aumento del 5,4%. E' quanto emerge da una analisi di Uecoop Abruzzo, l'Unione europea delle cooperative, su dati della Camera di Commercio di Teramo in occasione della pubblicazione da parte dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate dei dati sulle compravendite di immobili residenziali per l'anno 2018. "Nonostante il mercato immobiliare residenziale abbia fatto registrare una certa vivacita' - evidenzia Uecoop - con dati regionali comunque al disotto della media nazionale (+5,4% di compravendite in Abruzzo contro il +6,5% nazionale), il settore del mattone continua a pagare in termini di cooperative attive e di addetti. Le compravendite di immobili residenziali nella provincia di Teramo sono aumentate del 9% (da 2.454 nel 2017 a 2.674 nel 2018), ma le cooperative edili teramane sono diminuite del 3,3% con una perdita occupazionale del 18,3% (da 241 addetti nel 2017 a 197 nel 2018). La tendenza non cambia nelle altre province: gli occupati a Pescara scendono del 12,4%, a L'Aquila del 10,5% e a Chieti 10,4%". "La ferita occupazione nell'edilizia purtroppo non si e' ancora rimarginata - sottolinea Uecoop - visto che a oggi in Italia ci sono 826 mila addetti contro gli oltre 1,2 milioni del 2008, un trend che ha portato anche alla chiusura di quasi 4 mila realta' cooperative dell'edilizia a livello nazionale. Per questo e' strategico intervenire con misure che facciamo ripartire in modo deciso il comparto delle costruzioni favorendo il recupero strutturale e ambientale degli edifici esistenti oltre a spingere verso la realizzazione di nuove abitazioni di qualita' che rispettando i piu' alti standard strutturali ed energetici conservino al meglio quel valore di investimento che da sempre gli italiani affidano al mattone. Il patrimonio immobiliare nazionale - rileva Uecoop - e' caratterizzato da un alto grado di obsolescenza che rende necessario un grande piano di ristrutturazioni anche a livello antisismico in grado di rilanciare al tempo stesso un settore delle costruzioni in cui la ripresa e' ancora troppo lenta nonostante le oltre 578mila compravendite di abitazioni nel 2018".

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Arredamento e ristrutturazione, cresce la domanda di prestiti personali

La richiesta di prestiti personali per arredare e ristrutturare casa torna a crescere e, secondo l'osservatorio congiunto realizzato da Facile.it e Prestiti.it su un campione di oltre 70mila pratiche presentate nei primi 3 mesi del 2019, tra coloro che hanno esplicitato la finalità del finanziamento quasi 1 firmatario su 3 ha chiesto un prestito personale per la casa (32%); nel primo trimestre 2018 il valore era pari al 29%. "L'aumento delle richieste di prestiti personali per la casa è un dato positivo, segno che gli italiani continuano ad investire nella propria abitazione, da sempre ritenuta un bene primario", spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it . "Ulteriori incentivi per chi volesse affrontare nel 2019 i costi di ristrutturazione o di acquisto mobili sono, da un lato, le detrazioni fiscali, dall'altro i tassi di interesse estremamente favorevoli offerti online dalle società di credito per questa tipologia di prestiti".

Facile.it ha verificato le differenze nei tassi dei prestiti online al variare della finalità indicata. A fronte di un Taeg medio online pari al 7,4%, i tassi di interesse applicati da alcune società di credito per i prestiti per arredare o ristrutturare casa risultano essere tra i più bassi; prendendo in considerazione un taglio medio da 12.000 euro da restituire in 6 anni, il miglior Taeg è pari al 5,5%. Esaminando più da vicino le domande di finanziamento per le quali è stata specificata la finalità, emerge che le richieste di prestiti personali per l'acquisto di arredamento rappresentano da sole ben il 7% del totale. Guardando gli importi medi richiesti, chi ha chiesto un prestito personale per l'acquisto di arredamento, mediamente, ha puntato a ricevere 9.175 euro da restituire in 63 rate (poco più di 5 anni), chi invece si è rivolto ad una società di credito per ristrutturare casa si è orientato su un taglio medio pari a 17.973 euro da rimborsare in 79 rate (6 anni e mezzo). Interessante notare anche l'età media di chi ha presentato domanda; chi ha chiesto un prestito personale per l'arredamento nel corso del primo trimestre 2019 aveva, in media, poco più di 41 anni e mezzo e, tra loro, una richiesta su tre (33%) arrivava da un under 35.

Analizzando i dati su base regionale si notano differenze significative; guardando le richieste di prestiti personali per l'acquisto di arredamento, emerge che le aree dove queste hanno un peso percentuale maggiore sono il Friuli-Venezia Giulia (8,2% del totale richieste nella regione), la Liguria (8,1%) e la Calabria (7,9%). Percentualmente, invece, si fa maggiore ricorso ai prestiti personali per ristrutturare un immobile nelle regioni del Sud Italia e Isole e, in particolare, in Campania, Calabria e Sicilia (29,8%). Se si parla di cifre, gli importi medi più alti per prestiti ristrutturazione sono stati registrati in Piemonte (19.812 euro), Sardegna (19.553 euro) e Lombardia (19.178 euro); nelle richieste di finanziamento per l'acquisto di arredamento, invece, i valori medi più elevati sono stati rilevati in Abruzzo (10.703 euro), Lazio (10.199 euro) e Veneto (9.855 euro).

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Montesilvano, inaugurato il nuovo distretto sanitario

Il distretto sanitario di Montesilvano diventa realtà. Si è svolta questa mattina la cerimonia di inaugurazione ufficiale del presidio sanitario di Montesilvano di via D’Agnese, atteso dalla città da 24 anni. Al taglio del nastro della struttura a quattro piani, già operativa, sono stati il sindacoFrancesco Maragno, l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi, il direttore generale della Asl Armando Mancini, l’assessore regionale alla sanitàNicoletta Verì e il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri.

«Oggi voglio ringraziare tutti coloro che si sono spesi negli anni per la realizzazione di questa opera -  ha affermato il sindaco Maragno -. Il distretto sanitario, tra tutte le numerose incompiute che la nostra amministrazione ha voluto completare e consegnare alla città, è sicuramente la più importante perché accende la speranza nella comunità e soprattutto perché era un risultato tanto atteso e auspicato che finalmente diventa realtà. Quando nel 1995 il distretto venne progettato, Montesilvano contava circa 30 mila abitanti. Oggi siamo quasi il doppio. Ciò significa che è necessario programmare lo sviluppo di istanze sanitarie adeguate e quindi rappresentare un pungolo perché il prossimo investimento venga realizzato in termini brevissimi. Oggi è un giorno di festa. Le feste più belle sono quelle che si fanno in famiglia e io considero tutti voi la famiglia più bella di Montesilvano».

«Voglio chiedere scusa ai cittadini di Montesilvano -  ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi – perché 24 anni per una struttura non sono possibili e credo che tutti dobbiamo fare ammenda se qualcosa non ha funzionato. Oggi però è una giornata di festa, perché il distretto è diventato realtà. E questo non avviene per caso, ma per l’impegno di tante persone che voglio ringraziare. Realizzare questa opera non è stato un lavoro come un altro, perché su questo distretto ci sono tutte le aspettative della cittadinanza. Il mio grazie va quindi al dirigente Gianfranco Niccolò che insieme alla sua squadra, si è messo a disposizione giorno e notte e alla ditta Mancini che ha realizzato l’ultimo step dell’opera e che ha compreso lo spirito di questo intervento».  

Presente alla cerimonia anche Gianfranco Agostinone, consigliere comunale con delega alla sanità tra il 1999 e il 2004 quando il Comune ottenne il finanziamento decisivo per la realizzazione della struttura.

«Oggi è  un giorno veramente importante -  ha detto Agostinone -. Il nuovo distretto vede finalmente la luce e ciò non può che rallegrarci tutti, perché logisticamente la struttura rappresenterà il fulcro di una moderna assistenza territoriale non solo della comunità montesilvanese, ma di tutto l’hinterland vestino. Ringrazio il sindaco Francesco Maragno, l’assessore Valter Cozzi e il direttore Armando Mancini per questo evento storico, l’ex sindaco Renzo Gallerati che durante la sua legislatura mi conferì la delega alla sanità dandomi carta bianca nella puntuale e costante interlocuzione con i vertici asl all’esito della quale fu concesso alla nostra municipalità il tanto agognato finanziamento decisivo per avviare la progettazione dell’opera. Siate fieri di essere montesilvanesi come lo sono io. Dobbiamo essere una piccola proposta di speranza per tutti».

Il direttore generale della Asl, Armando Mancini ha specificato: «Questo distretto, è vero, è partito molto tempo fa, nel 1995, ma in realtà i lavori sono iniziati nel 2010. E’ vero ugualmente, però, che nella pubblica amministrazione formare la spesa e redigere i protocolli non è semplicissimo. Adesso consegniamo alla città di Montesilvano 2.712 metri quadri di attività sanitarie, più circa 5.000 metri quadri di parcheggi, verde e zone pedonali. Tutto ciò è costato alla collettività circa 3,4 milioni di euro. Una spesa sostenuta, per 700 mila euro, dal Comune di Montesilvano che è stato anche stazione appaltante, cioè ha avuto l’onere di fare e di seguire i lavori. Nel corso del 2019 trasferiremo tutto quello che ancora c’è nel Distretto di corso Umberto, con una promessa: inseriremo anche una Tac , visto che le nuove normative, ora, ce lo permettono».

«E’ un giorno importante  -  ha dichiarato l’assessore regionale Nicoletta Verì -  che mi ha visto anche protagonista, visto che nel 2009, quando ero presidente della commissione Sanità, ho contribuito a ipotizzare, a gestire, a programmare il Distretto. Con questa struttura possiamo dare una risposta immediata a quella che si chiama medicina di prossimità, una sanità di primo intervento. E’ una sicurezza per tutti voi, dove trovare le risposte non solo immediate ma appropriate. Sono convinta che sarà un modello da portare come esempio in tutta la nostra regione».  «Il tempo trascorso per arrivare all’inaugurazione, evidentemente, dimostra che c’è un problema di procedure a cui dobbiamo porre rimedio – ha sottolineato il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri -. Però, l’opera c’è e mi pare all’altezza del compito per cui è stata pensata: quella di essere il punto di riferimento per l’erogazione di una serie di servizi che riguarderanno Montesilvano, e non solo, e finalmente la comunità ha oggi uno spazio sanitario all’altezza dell’importanza della città, che ha avuto una crescita travolgente dal punto di vista demografico ed economico ma i servizi, che fanno la qualità della vita, non hanno seguito la crescita con la stessa velocità». 

Alla cerimonia ha preso parte anche don Nando Pallini, sacerdote della parrocchia Sant’Antonio da Padova per la benedizione dell’opera e il coro folkloristico Città di Montesilvano – Madonna del Carmelo.

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Cgia, le Pmi italiane al top in Ue

L'Italia e' al primo posto in Europa per numero di imprese (oltre 3.719.000) e al terzo posto per fatturato delle Pmi. Lo afferma l'Ufficio studi della Cgia, secondo cui "sebbene le nostre Pmi siano leader in Europa, il nostro sistema produttivo registra ancora dei forti elementi di criticita'", per l'assenza delle grandi imprese. L'Italia - fa notare la Cgia - risultava nel 2016 al quarto posto per valore aggiunto totale delle imprese e per valore aggiunto delle Pmi; ancora al quarto posto per occupati totali delle imprese ma al secondo per occupati nelle Pmi e al primo nelle microimprese. Il fatturato totale delle imprese ammontava nel 2016 a 2.855 miliardi di euro all'anno e solo la Germania (6.195 miliardi), il Regno Unito (3.976 miliardi ) e la Francia (3.696 miliardi) contavano un risultato superiore al nostro. "Tuttavia - spiega la ricerca - quando analizziamo l'incidenza prodotta dalle nostre Pmi sul totale fatturato, tra i big non abbiamo rivali, nemmeno quando analizziamo lo score delle micro imprese. Sulla stessa lunghezza d'onda e' risultato che emerge dalla lettura dei dati riferiti al valore aggiunto: anche in questo caso le nostre Pmi e le piccolissime aziende non hanno contendenti tra i principali Paesi Ue". A fronte di 14,5 milioni di occupati presenti in Italia (dato al netto dei lavoratori del pubblico impiego e di alcuni comparti economici rilevanti), 11,4 lavorano presso le Pmi, di cui 6,5 nelle micro imprese. In entrambi i casi, l'incidenza sul totale occupati sbaraglia qualsiasi altro grande paese d'Europa. Per quanto riguarda le microimprese, siamo al primo posto (44,9 per cento sul totale occupati) tra tutti i paesi UE presi in esame in questa elaborazione.

Sino alla prima meta' degli anni '80, segnala la Cgia, l'Italia era tra i leader mondiali nella chimica, nella plastica, nella gomma, nella siderurgia, nell'alluminio, nell'informatica e nella farmaceutica. Grazie al ruolo e al peso di molte grandi imprese pubbliche e private (Montedison, Eni, Montefibre, Pirelli, Italsider, Alumix, Olivetti, Angelini, etc.), lo sviluppo ruotava attorno a questi comparti.

"A distanza di quasi 40 anni, invece, abbiamo perso terreno - fa notare la Cgia - e leadership in quasi tutti questi settori. E cio' e' avvenuto non a causa di un destino cinico e baro, ma a seguito di una selezione naturale compiuta dal mercato". Alla luce di queste specificita', la Cgia chiede con forza che si torni a guardare con maggiore attenzione al mondo delle imprese, in particolar modo alle piccole e alle micro, visto che la tassazione continua ad attestarsi su livelli insopportabili, il credito viene concesso con il contagocce, l'ammontare del debito commerciale della nostra Pubblica amministrazione (Pa) nei confronti dei propri fornitori e' di 57 miliardi di euro e circa la meta' di questo importo e' riconducibile ai mancati pagamenti. 

L'Ufficio studi della Cgia indica almeno 5 interventi che la politica dovrebbe attuare per rilanciare il ruolo e la funzione delle nostre Pmi e, conseguentemente, del Paese. In primo luogo, una forte riduzione delle tasse e semplificazione del sistema tributario: "E' necessario - scrive - uno choc fiscale che riduca, in 3 anni, la pressione fiscale di almeno 5 punti percentuali. Come? Eliminando l'Irap per le micro e piccole imprese, abolendo lo split payment, il reverse charge nell'edilizia e riducendo progressivamente gli acconti Irpef, Ires, Irap e Inps. Altresi', e' importante ridimensionare il peso della burocrazia fiscale che sta penalizzando soprattutto le piccolissime attivita'". Poi occorre favorire l'accesso al credito: "Dal 2011 ad oggi - fa notare la Cgia - gli impieghi vivi alle imprese sono diminuiti del 26 per cento. E' importante promuovere un intervento concertato con gli altri Stati e presso le istituzioni europee affinche' la Bce eroghi speciali finanziamenti alle banche con vincolo di destinazione a favore delle micro e piccole imprese. Inoltre, e' necessario attivare strumenti di finanziamento alternativi al credito bancario. Infine, va consentito a tutte le imprese di compensare i crediti verso la Pa (certi, liquidi ed esigibili) con tutti i debiti fiscali".

E' necessario quindi tornare ad investire: "Rispetto al 2007 (anno pre-crisi) in Italia gli investimenti sono crollati di quasi 20 punti percentuali. Per consentire anche alle piccole imprese di crescere e creare lavoro, e' necessario che lo Stato centrale torni ad investire in infrastrutture materiali ed immateriali, aggirando i vincoli di bilancio imposti da Bruxelles. Come? Applicando, dopo aver trovato un accordo con gli altri paesi dell'Ue, la regola di bilancio ("Golden rule") secondo la quale gli investimenti pubblici possono essere scorporati dal computo del deficit ai fini del rispetto del patto di stabilita' fra gli stati membri dell'Unione europea". E ancora, secondo la Cgia, bisogna incentivare gli interventi per il lavoro e la formazione: "E' indispensabile rilanciare l'istruzione e la formazione professionalizzante in un'ottica di filiera che metta a regime il sistema duale (alternanza scuola/lavoro e apprendistato), sostenendo economicamente gli istituti tecnici e professionali di 'frontiera'. Inoltre, vanno resi stabili e non limitati nel tempo gli incentivi per favorire l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro anche come neo-imprenditori". Infine, e' urgente investire nell'impresa 4.0 e nell'utilizzo del digitale: "Fino ad ora gli effetti dell'iniziativa impresa 4.0. hanno interessato quasi esclusivamente le imprese di media e grande dimensione. Si deve pensare - conclude la Cgia - anche alle micro imprese e a quelle artigiane che intraprendono il percorso di trasformazione digitale con il medesimo interesse comunicativo, le stesse corsie preferenziali burocratiche e le medesime risorse speciali attribuite alle start-up e Pmi tecnologiche".

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Sondaggio Ipsos, la Lega sfiora il 37 per cento

Il sondaggio Ipsos pubblicato oggi dal Corriere della sera assegna alla Lega il 37% dei consiensi. Il M5S invece appare in frenata con il 22,3% (-1%). A seguire c'è poi il Pd con il 18,7% (-0,3%), Forza Italia con l'8,7% (- 1,2%) e Fratelli d'Italia con il 4,6% (+0,6%).

Gli altri partiti appaiono invece distanti dalla soglia di sbarramento del 4%, con l'eccezione di +Europa che si presenta insieme a Italia in Comune che raggiungono il 3%. Sull'affluenza al voto di maggio, il sondaggio evidenzia «una lieve flessione e si attesta al 41,8%, in linea con le precedenti Europee».

 

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Regione Abruzzo, parte il bando per Soggetti attuatori di Garanzia Giovani

 La Regione Abruzzo ha fatto sapere di avere dato il via a Garanzia Giovani 2, il programma finanziato con fondi europei che prevede misure di inserimento al lavoro da parte di giovani fino a 29 anni che non lavorano, non studiano e non frequentano corsi di formazione, Neet. La fase di partenza sara' tutta incentrata a individuare i cosiddetti Soggetti attuatori, organismi di formazione e enti accreditati che avranno il compito di mettere in pratica tutte le misure previste nel Piano. Da questa mattina, ha fatto sapere l'Abruzzo, sara' infatti operativo sulla piattaforma informatica della Regione l'avviso finalizzato alla costituzione di un catalogo dei Soggetti attuatori autorizzati ad erogare tutte le misure di Garanzia Giovani. Gli enti accreditati interessati potranno presentare domanda dalle ore 12 del 2 maggio attraverso esclusivamente la piattaforma informatica. I soggetti attuatori che saranno inseriti nel catalogo dovranno lavorare di comune concerto con i Centri per l'impiego regionale che manterranno una funzione importante nello svolgimento di Garanzia Giovani

Potranno presentare domanda tutti i soggetti accreditati che erogano servizi per il lavoro e tutti i soggetti accreditati che erogano servizi di formazione e orientamento. Si tratta di un Avviso "a sportello" e restera' aperto fino al 31 dicembre 2019. E' importante, hanno sottolineato dalla Regione, che questo Avviso sia solo la fase iniziale di programma regionale indispensabile per dare corpo a tutte le opportunita' di Garanzia Giovani. Il giovane Neet infatti una volta deciso ad entrare nel programma sottoscrive il Patto di attivazione e sceglie in assoluta liberta' il soggetto attuatore inserito nel catalogo, che gli permettera' di dare seguito alla misura scelta. Dopo la pubblicazione del primo del catalogo partiranno gli Avvisi relativi alle singole misure. 

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