Primo Piano

Camillo D’Alessandro lancia la sua candidatura al Parlamento

Il consigliere regionale abruzzese del Pd Camillo D'Alessandro, eletto in provincia di Chieti, rompe gli indugi e annuncia la candidatura al Parlamento in programma, con molta probabilita', nella prossima primavera, a scadenza naturale. "Ho intenzione di candidarmi - ha detto D'Alessandro in una nota battuta dalle agenzie - Naturalmente, proporro' al mio partito la disponibilita', fermo restando che vorro' capire cosa accadra' per le successive regionali". Alla Regione si votera' nella primavera 2019. Alle primarie nazionali D'Alessandro ha confermato l'appoggio al riconfermato segretario Matteo Renzi. Il giovane consigliere, alla terza consiliatura, veniva dato come uno dei partecipanti alle primarie per la candidatura a presidente della Regione Abruzzo per il centrosinistra per le prossime regionali.

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Sanità, il confronto sull’Abruzzo tra Silvio Paolucci e Lorenzo Sospiri

Il futuro della sanità, i "compiti a casa" di maggioranza e opposizione per fornire la giusta assistenza ai cittadini e il futuro politico del centrodestra e del centrosinistra. Questi i temi del confronto a tutto campo tra l'assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci (Pd) e Lorenzo Sospiri, capogruppo in Consiglio Regionale di Forza Italia.

 

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Movimento animalista: dall’Abruzzo per la manifestazione a Roma di sabato 8 luglio

 

Partiranno anche dall'Abruzzo i promotori e sostenitori del "Movimento Animalista" per la manifestazione nazionale che si terrà a Roma sabato 8 luglio. A chiamare tutti a raccolta è Francesco Properzi Curti, responsabile regionale del neo movimento.
"Cari amici, il corteo del prossimo 8 luglio a Roma e' un segno di civilta'", spiega Francesco Properzi Curti, "che tutti noi dovremmo dare con la nostra presenza. Abbiamo organizzato un pullman da Teramo e Pescara, che partira’ nella tarda mattinata di sabato per riunirci tutti alle 16 al Colosseo per poi rientrare in serata". Chi è interessato a partecipare può contattare i promotori della iniziativa al numero 335 476878.

 

 

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Pepe: 46 milioni per i Comuni del cratere sismico col Psr

L'assessore alle Politiche agricole della Regione Abruzzo, Dino Pepe, questa mattina, a Tossicia (Teramo), nel corso della riunione dei rappresentanti della Commissione Europea (Delegazione Direzione Programmazione Sviluppo rurale), ha illustrato agli amministratori dei Comuni del cratere sismico, i nuovi interventi previsti dal Programma di sviluppo rurale (PSR) 2014-2020 per l'utilizzo del Fondo di solidarietà ottenuto dalla Regione Abruzzo, pari a 46.669.758,81 euro, per le aree colpite dal sisma del 2016/2017 e dalle eccezionali precipitazioni nevose di gennaio 2017. "Si tratta di un risultato molto importante ottenuto dalla Regione Abruzzo - ha spiegato l'assessore Dino Pepe - con una dotazione finanziaria nettamente superiore al fondo di solidarietà del sisma aquilano del 2009, quando furono disponibili appena 14 milioni di euro". "La Regione Abruzzo - ha precisato Pepe - propone di destinare queste risorse aggiuntive per rafforzare le misure ad investimento per le aziende agricole ed agroalimentari, per migliorare la rete viaria agro-silvo-pastorale, per contenere il dissesto idrogeologico e per potenziare i servizi di base per le comunità rurali. Inoltre - ha concluso - ci saranno più risorse da investire nella forestazione e per lo sviluppo locale". Gli interventi saranno destinati con bandi dedicati, esclusivamente a beneficiari che si trovano nel cratere sismico e nelle aree colpite dalle eccezionali nevicate di gennaio 2017. 

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Sclocco: 4,4 milioni per i corsi di formazione ai giovani 

La Regione Abruzzo, nell'ambito del programma operativo FSE 2014-2020, ha stanziato un finanziamento di 4.443.927 euro per la creazione di percorsi di formazione triennale (Iepf) destinati ai giovani tra i 14 e i 18 anni. Lo scopo e' promuovere un'offerta formativa fortemente connessa con il sistema delle imprese, in modo da permettere l'inserimento nel mondo del lavoro, a giovani con alle spalle insuccessi scolastici o che abbiano abbandonato prematuramente gli studi. I corsi inizieranno a settembre e si terranno in tutte le province del territorio. I corsi sono gratuiti e i giovani che vorranno frequentarli potranno trovare a breve tutte le informazioni necessarie sul sito dell'Urp della Regione. Tutti i percorsi formativi offerti porteranno al conseguimento di qualifiche tecniche valide su tutto il territorio europeo. "E' un altro tassello che si aggiunge al potenziamento e al sostegno della formazione terziaria che stiamo sviluppando in Abruzzo anche con il Sistema Its (gli Istituti Tecnici Superiori), gli Ifts (lstruzione e Formazione Tecnica Superiore) e i 6 Poli tecnico-professionali - ha fatto sapere l'assessore alle politiche sociali Marinella Sclocco - vogliamo garantire ai giovani opportunita' concrete per l'inserimento nel mondo del lavoro e questo e' un altro passo per aiutarli a realizzare i loro desideri".

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Istat, -51.000 occupati a maggio, in calo dopo 8 mesi

Occupati in calo a maggio, per la prima volta dopo 8 mesi. In particolare, l'Istat stima una riduzione dello 0,2% rispetto ad aprile (-51 mila unit+á) attestandosi, dopo il forte incremento registrato il mese precedente, a un livello lievemente superiore a quello di marzo. Il tasso di occupazione si attesta al 57,7%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali.

Il calo congiunturale dell'occupazione, che si rileva principalmente per gli uomini, interessa tutte le classi di eta' a eccezione degli ultracinquantenni. Diminuisce il numero di lavoratori indipendenti e dipendenti a tempo indeterminato mentre aumentano i dipendenti a termine. Nonostante la flessione registrata nell'ultimo mese, nel periodo marzo-maggio si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,3%, +65 mila), determinata dall'aumento dei dipendenti, sia permanenti sia a termine. L'aumento riguarda entrambe le componenti di genere ed e' distribuito tra tutte le classi di eta' ad eccezione dei 35-49enni. Nel confronto con maggio 2016 si conferma l'aumento del numero di occupati (+0,6%, +141 mila). La crescita, che coinvolge uomini e donne, riguarda i lavoratori dipendenti (+313 mila, di cui +199 mila a termine e +114 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-172 mila). A crescere sono gli occupati ultracinquantenni (+407 mila) a fronte di un calo nelle altre classi di eta'. Nello stesso periodo diminuiscono i disoccupati (-1,8%, -55 mila) e gli inattivi (-0,9%, -129 mila). 

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De Vincenti: l’Abruzzo sta facendo passi in avanti importanti

"Abbiamo bisogno di una Unione europea che guardi ai bisogni dei cittadini, che guardi al futuro dei suoi figli, dei suoi giovani per avere un orizzonte per i giovani piu' certo". Lo ha detto il ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenti intervenendo in un dibattito a Fonderia Abruzzo, la kermesse politica organizzata dal governo regionale nell'Abbazia celestiniana di Sulmona. "L'Europa un po' taccagna che abbiamo vissuto negli ultimi 15 anni, non va bene perche' non e' piu' l'orizzonte di speranza dei nostri giovani. E' questo che deve diventare. Abbiamo bisogno di una Unione europea che ritrovi i valori fondanti dell'Unione europea, quelli che ci hanno consentito di uscire dall'Europa delle guerre approdando a un'Europa della pace. Dobbiamo rialzare le bandiere che sono state lasciate cadere. Lasciatemelo dire che la politica dei governi Renzi e Gentiloni degli ultimi tre anni e' stata una politica di alfieri dell'Europa e del nuovo mezzogiorno. Ed e' qui che ci giochiamo il nostro futuro".

L'Abruzzo ''sta facendo passi avanti molto importanti. Alla luce dei dati positivi sul Pil e sull'occupazione 2015/16 abbiamo detto che questa e' una regione cerniera tra il mezzogiorno d'Italia, l'Italia centronord e l'Europa. Quindi ha una funzione chiave della capacita' dell'Italia di essere protagonista nell'Europa''. Lo ha detto questa mattina il ministro della Coesione territoriale, Claudio De Vincenti

Il ministro Claudio De Vincenti intervenendo alla Fonderia in corso di svolgimenti alla Badia di Sulmona ha spiegato che ''Ci sono in Abruzzo potenzialita' sia paesaggistiche che artistiche. Io credo che bisogna fare un salto di qualita' imprenditoriale nel senso di imprenditorialita' della pubblica amministrazione stessa, cioe' la capacita' di promuovere l'Abruzzo come terra per un turismo delle quattro stagioni. Perche' in Abruzzo e' bello venire in tutti i momenti dell'anno. Con il presidente della Regione Luciano D'Alfonso stiamo ragionando proprio su questo''

"Rischi di avere opere impattanti dal punto di vista ambientale in Abruzzo non ce ne sono. Le opera che si faranno devono essere assolutamente in linea con tutti i requisiti ambientali", ha aggiunto il ministro Claudio De Vincenti riferendosi al progettato gasdotto che dovrebbe attraversare la piana peligna.

 

Le richieste della Uil

"Positivo l'impegno del ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti su rifinanziamento ammortizzatori sociali, recupero fondi Fers e Fse, porto d'Abruzzo e industria 4.0". Lo dice il segretario regionale della Uil Abruzzo Michele Lombardo che aggiunge di avere avanzato, a nome del sindacato, quattro proposte, anche sulla base degli ultimi dati Istat che, afferma, "come il resto del Centro Italia, cresce ad una velocita' inferiore rispetto non solo al Nord del Paese ma anche al Mezzogiorno". In particolare le proposte sono: "Il rifinanziamento degli ammortizzatoti sociali in deroga, che ci consentano di dare risposte a quelle imprese e quei lavoratori che stentano a uscire dalla crisi; inoltre, abbiamo evidenziato che dopo tre anni siamo ancora in attesa del recupero dei 130 milioni promessi dal governo per riparare alla contrazione delle risorse dei fondi Fers e Fse; in terzo luogo, sulle zone economiche speciali chiediamo, alla stregua di Paesi come Polonia e Francia, di concentrare l'impegno sulla realizzazione di opere fondamentali come il porto d'Abruzzo, eterna incompiuta e unica strada per l'avvio della macroregione Adriatico-Ionica, a sua volta unico canale di collegamento per lo scambio di merci e attivita' con l'altra sponda dell'Adriatico; infine, siamo dell'avviso che e' fondamentale trovare risorse economiche per rispondere alla sfida di industria 4.0, visto che in Abruzzo la rimodulazione dei fondi indicata dal governo regionale non viene ancora realizzata". Conclude Lombardo "Il ministro ha risposto in maniera propositiva alle nostre richieste, mostrandosi d'accordo con noi che su queste e altre priorita' si gioca il futuro economico e sociale della nostra regione. Al tempo stesso, sul piano regionale, continuiamo a chiedere al presidente della Regione Abruzzo l'attivazione di un tavolo di confronto sul tema Vertenza Abruzzo".

La posizione della Cgil

"Disoccupazione cresciuta nella classe di eta' tra i 15 e i 34 anni. Piccole e medie imprese che permangono in una situazione di grande difficolta', con una ricaduta negativa sui redditi e sui consumi". Cosi' il segretario generale Cgil Abruzzo Sandro Del Fattore, in una nota, nella seconda giornata dell'edizione 2017 di 'Fonderia Abruzzo', think tank regionale nell'Abbazia Celestiniana di Sulmona. Del Fattore aggiunge: "Proprio a fronte di questo quadro, Cgil Cisl Uil hanno presentato al presidente della Regione una piattaforma con la quale si intende aprire quella che abbiamo chiamato 'Vertenza Abruzzo', sia nei confronti della Regione che del governo nazionale". Poi, quattro proposte. "Le crisi e le vertenze aziendali - scrive nella nota - sono molte ma l'attuale configurazione degli ammortizzatori sociali non garantisce piu' la piena copertura ed espone tanti lavoratori al rischio di licenziamento. Gli stessi strumenti come le aree di crisi semplici e complesse o le Zone Economiche Speciali rischiano di produrre i loro effetti quando molte delle crisi aziendali sono gia' precipitate. E' necessario rivedere subito. E' urgente - continua nella nota - dare immediata attuazione agli interventi contenuti nella 'Carta di Pescara' e nel 'Patto per lo Sviluppo'. Inoltre, bisogna invertire la politica dei tagli al trasporto pubblico locale e fermare ulteriori tagli al servizio sanitario nazionale e alle politiche sociali. La sanita' e il sociale - conclude - richiedono invece investimenti per il potenziamento della sanita' del territorio".

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Abruzzo, quasi 15 milioni per la valorizzazione dei borghi

L'Abruzzo punta sui borghi e sulle aree interne. Sono state stabilite le modalità di attuazione degli "Interventi di valorizzazione e sviluppo turistico strategico integrato e sostenibile con recupero di borghi di aree interne, rilancio delle micro imprese" sostenuti da risorse PAR FSC per 14 milioni 800 mila euro, assegnati con Delibera Cipe numero 26/2016. Nello specifico, la Giunta ha approvato la ripartizione dei fondi disponibili, ai Comuni aderenti alle associazioni abruzzesi dei Borghi denominate "Borghi più belli d'Italia", "Borghi autentici d'Italia", "Bandiera Arancione", "Borghi Ospitali", nonché i borghi appartenenti all'area di progetto individuata come Area Basso Sangro Trigno (per la quale è stata approvata una Convenzione propedeutica alla sottoscrizione dell'Accordo di Programma Quadro in attuazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne). Per quanto riguarda i Borghi più belli d'Italia, i Comuni beneficiari sono Abbateggio, Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Caramanico Terme, Castel del Monte, Castelli, Città Sant'Angelo, Civitella del Tronto, Guardiagrele, Introdacqua, Navelli, Opi, Pacentro, Penne, Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio, Pietracamela, Pretoro, Rocca San Giovanni, Santo Stefano di Sessanio, Scanno, Tagliacozzo e Villalago. 

In relazione, invece, ai "Borghi autentici d'Italia, i Comuni beneficiari sono Aielli, Archi, Barrea, Calascio, Campo di Giove, Capistrello, Cappadocia, Cappelle sul Tavo, Carsoli, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Cerchio, Civitella Roveto, Collarmele, Corfinio, Fallo, Fara San Martino, Goriano Sicoli, Lettopalena, Magliano dei Marsi, Monteferrante, Morino, Moscufo, Perano, Pereto, Pescina, Rocca di Botte, Roseto degli Abruzzi (Montepagano), San Valentino in Abruzzo Citeriore, San Vincenzo Valle Roveto, Sante Marie, Scontrone, Scurcola Marsicana e Silvi. Per i Comuni "Bandiera Arancione": Civitella Alfedena, Fara San Martino e Lama dei Peligni e per i "Borghi ospitali": Altino, Arielli, Canosa Sannita, Civitella Messer Raimondo, Fara Filiorum Petri, Fresagrandinaria, Giuliano Teatino, Miglianico, Ripa Teatina, Roccascalegna e Tollo. Infine, per i Comuni del Basso Sangro Trigno: Borrello, Carunchio, Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Civitaluparella, Colledimacine,, Colle di Mezzo, Fraine, Gamberale, Gessopalena, Lama dei Peligni, Montazzoli, Montebello sul Sangro, Montelapiano, Montenerodomo, Palena, Pennadomo, Pietraferrazzana, Pizzoferrato, Quadri, Roccaspinalveti, Roio del Sangro, Rosello, San Giovanni Lipioni, Schiavi d'Abruzzo, Taranta Peligna, Torrebruna, Torricella Peligna e villa Santa Maria. Il limite massimo di finanziamento concedibile a ciascun Comune è di 140mila euro. 

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Sondaggio Demopolis, M5S primo partito ma cresce il centrodestra

Nonostante una lieve flessione rilevata nelle ultime settimane, il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico si confermano le principali forze politiche del Paese. Se si votasse oggi per Camera, il Movimento di Grillo otterrebbe il 28%, superando di un punto e mezzo il partito di Renzi, attestato al 26,5%. Sono i dati, rilevati nelle ultime 48 ore, dal Barometro Politico dell'Istituto Demopolis che ha verificato gli effetti delle Amministrative sul consenso alle Politiche. La Lega otterrebbe il 13,7%, di fatto affiancata da Forza Italia al 13,5%. Fratelli d'Italia avrebbe il 4,8, Articolo 1 di Bersani il 3,7, Area Popolare con i Centristi il 3,1; al 2,5% Sinistra Italiana. Il voto locale conferma la crescita dell'area di Centro Destra, rilevata negli ultimi mesi dall'Istituto diretto da Pietro Vento: la somma complessiva dei tre partiti guidati da Salvini, Berlusconi e Meloni, che si fermava al 27% nel novembre scorso, cresce in aprile al 30% ed al 32% oggi, nonostante alcune evidenti distanze tra i 3 leader. Sul quadro politico pesa soprattutto una crescente disaffezione al voto degli italiani, che - anche nelle recenti amministrative - ha inciso in modo significativo sui risultati di PD e M5S, inferiori alle attese. Il trend evidenzia il netto calo dell'affluenza. Secondo la stima Demopolis, si recherebbero oggi alle urne circa 6 milioni di elettori in meno rispetto alle Politiche del 2013: voterebbero meno di 30 milioni di italiani, oltre 17 milioni sceglierebbero l'astensione. 

In base alla simulazione odierna effettuata da Demopolis, escludendo gli eletti all'estero e le minoranze linguistiche, il M5S otterrebbe alla Camera 183 seggi, il PD 178, la Lega 89, Forza Italia 88; supererebbero la soglia anche Fratelli d'Italia con 30 deputati, Articolo 1 con 24 e AP con 20. Con questi numeri, nessuna forza politica avrebbe una maggioranza in grado di ottenere la fiducia per un nuovo Governo. Un'alleanza post voto PD-Sinistra-Centristi otterrebbe, nel complesso, 228 seggi, il Centro Destra 207; il Movimento 5 Stelle, da solo, 183. Perfino un'alleanza più vasta, dal PD a Forza Italia - secondo la proiezione dell'Istituto Demopolis - si fermerebbe a 292: ben lontana dalla maggioranza di 316 seggi necessaria per dar vita ad un nuovo Governo.

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Lavoro, dati positivi dell’Inps-Osservatorio sul precariato

Nei primi quattro mesi del 2017, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +559.000, superiore a quello del corrispondente periodo sia del 2016 (+390.000) che del 2015 (499.000). Su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) alla fine del 1° quadrimestre del 2017 risulta positivo e pari a +490.000. Tale risultato cumula la crescita tendenziale dei contratti a tempo indeterminato (+29.000), dei contratti di apprendistato (+47.000) e, soprattutto, dei contratti a tempo determinato (+415.000, inclusi i contratti stagionali e i contratti di somministrazione). Queste tendenze sono in linea con le dinamiche osservate nei mesi precedenti e attestano il proseguimento della fase di ripresa occupazionale.

Complessivamente le assunzioni, sempre riferite ai soli datori di lavoro privati, nei mesi di gennaio-aprile 2017 sono risultate 2.129.000, in aumento del 17,5% rispetto a gennaio-aprile 2016. Il maggior contributo è dato dalle assunzioni a tempo determinato (+30,6%) mentre sono diminuite quelle a tempo indeterminato (-4,5%). In particolare sono cresciute le assunzioni a tempo determinato nei comparti del commercio, turismo e ristorazione (+47,5%) e delle attività immobiliari (+43,6%). Negli stessi settori si osserva inoltre una crescita anche delle assunzioni in apprendistato (+ 46,9% nelle attività immobiliari e + 35,8% nel commercio, turismo e ristorazione). Significativa pure la crescita dei contratti di somministrazione (+16,7%). Il forte aumento delle assunzioni a tempo determinato in contratti di lavoro intermittente o a somministrazione di manodopera intervenuto dalla seconda metà di marzo può essere messo in relazione alla chiusura della possibilità di acquistare voucher per remunerare i prestatori di lavoro occasionale. Questo ha portato ad una ulteriore riduzione dell’incidenza dei contratti a tempo indeterminato sul totale delle assunzioni (26,6%) rispetto ai picchi raggiunti nel 2015 quando era in vigore l’esonero contributivo triennale per i contratti a tempo indeterminato. Le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (ivi incluse le prosecuzioni a tempo indeterminato degli apprendisti) sono risultate 122.000, con una riduzione rispetto allo stesso periodo del 2016 (-2,4%). Le cessazioni nel complesso sono state 1.570.000, in aumento rispetto all’anno precedente (+10,5%): a crescere sono soprattutto le cessazioni di rapporti a termine (+17,8%) mentre quelle di rapporti a tempo indeterminato sono leggermente in diminuzione (-1%). Con riferimento ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato, il numero complessivo dei licenziamenti risulta pari a 189.000, sostanzialmente stabile rispetto al dato di gennaio-aprile 2016 (-0,6%); così come stabili risultano le dimissioni (+0,4%). Il tasso di licenziamento (calcolato sull’occupazione a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti) è risultato per il primo quadrimestre 2017 pari a 1,8%, sostanzialmente in linea con quello degli anni precedenti (1,8% nel 2016; 1,7% nel 2015).

Quanto alla composizione dei nuovi rapporti di lavoro in base alla retribuzione mensile, si registra, per le assunzioni a tempo indeterminato intervenute a gennaio-aprile 2017, una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.500 euro (33,6% contro 35,5% di gennaio-aprile 2016).

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