Primo Piano

Acconto Irpef, il più alto è a Bolzano

I contribuenti della provincia autonoma di Bolzano possono vantare il primato relativo al maggior importo versato a titolo di acconto Irpef. E' quanto rileva l'analisi dell'Ancot, Associazione nazionale consulenti tributari, che ha preso in esame i dati del ministero dell'Economia e delle finanze relativi alle dichiarazioni presentate nel corso del 2017 relative ai redditi del 2016. ai contribuenti della provincia autonoma di Bolzano l'acconto Irpef più consistente L'importo medio degli acconti Irpef versati dai contribuenti è stato in Italia pari a 3.020 euro. Dall'analisi relativa agli acconti Irpef emerge che l'importo medio più elevato versato dai contribuenti della provincia autonoma di Bolzano è stata pari a 4.670 euro mentre i contribuenti della Lombardia hanno mediamente versato acconti per 4.040 euro. Al terzo posto della graduatoria stilata sulla base di versamenti medi degli acconti figurano i contribuenti del Lazio con 3.390 euro e a seguire: Veneto 3.370 euro; Trentino Alto Adige (Provincia autonoma Trento) 3.310 euro; Liguria 3.200 euro; Emilia Romagna 3.180 euro; Toscana 3.140 euro; Piemonte 3.090 euro; Friuli Venezia Giulia 2.910 euro; Valle d'Aosta 2.780 euro; Marche 2.560 euro; Campania 2.300 euro; Umbria 2.190 euro; Sardegna 2.170 euro; Abruzzo 1.950 euro; Puglia 1.920 euro; Sicilia 1.920 euro; Calabria 1.790 euro; Basilicata 1.740 euro e Molise 1.560 euro

"Entro il 30 novembre - sottolinea l'Ancot - i contribuenti sono chiamati ad effettuare il versamento dell'eventuale seconda o unica rata di acconto. L'acconto Irpef è dovuto se l'imposta dichiarata in quell'anno (riferita, quindi, all'anno precedente) al netto delle detrazioni, dei crediti d'imposta, delle ritenute e delle eccedenze, è superiore a 51,65 euro". "L'acconto è pari al 100% dell'imposta dichiarata nell'anno e deve essere versato in una o due rate, a seconda dell'importo: unico versamento, entro il 30 novembre, se l'acconto è inferiore a 257,52 euro due rate, se l'acconto è pari o superiore a 257,52 euro; la prima pari al 40% entro il 30 giugno (insieme al saldo) la seconda, il restante 60%, entro il 30 novembre", ricorda. "Il mese di novembre - dice Arvedo Marinelli, presidente nazionale dell'Ancot - è caratterizzato da una serie particolarmente consistente di scadenze che mettono a dura prova sia i contribuenti sia gli studi dei consulenti tributari". 

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Sanzioni alla Russia, le sanzioni sono costate 1 miliardo di alle imprese italiane

L'embargo russo deciso come ritorsione alle sanzioni europee nel 2014 ha già fatto perdere all'Italia oltre un miliardo di esportazioni agroalimentari Made in Italy a causa del blocco che ha colpito una importante lista di prodotti agroalimentari con il divieto all'ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti a poco piu' di quattro anni dall'entrata in vigore dell'embargo con decreto n. 778 del 7 agosto 2014, più volte rinnovato, in riferimento alla preoccupante escalation che potrebbe determinare l'ipotesi di nuove sanzioni europee per le tensioni tra Ucraina e Russia. All'azzeramento della spedizione di questi prodotti agroalimentari Made in Italy nel paese di Putin e alle perdite dirette subite dalle mancate esportazioni si sono sommate - sottolinea la Coldiretti - quelle indirette dovute al danno di immagine e di mercato provocato dalla diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy. Si tratta di un costo insostenibile per l'Italia e l'Unione Europea ed è importante che si riprenda la via del dialogo poiché ancora una volta il settore agroalimentare è stato merce di scambio nelle trattative internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale. Nei supermercati russi si possono ora trovare fantasiosi surrogati locali che hanno preso il posto dei cibi italiani originali ma il problema - continua la Coldiretti - riguarda anche la ristorazione italiana in Russia che, dopo una rapida esplosione, è ora frenata per la mancanza degli ingredienti principali. In alcuni casi i piatti sono spariti dai menu mentre, in altri, sono stati sostituiti da tarocchi locali o esteri senza però che ci sia nella stragrande maggioranza dei ristoranti una chiara indicazione nei menu. Un blocco dunque dannoso per l'Italia anche perché al divieto di accesso a questi prodotti - conclude la Coldiretti - si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni anche per i prodotti non colpiti direttamente, dalla moda alle automobili fino all'arredamento

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Elezioni regionali, scontro tra i partiti sull’ipotesi di spostamento della data

L'idea di posticipare le elezioni da febbraio a marzo raccoglie sempre piu' consensi in Abruzzo. I primi a proporlo ufficialmente sono stati i Radicali che hanno subito avuto il sostegno di Sinistra Italiana e che ora raccolgono anche quello di Rifondazione Comunista con dall'altra parte il "no" deciso del M5s. "La data fissata per le elezioni regionali contrasta con il buon senso, la democrazia e una corretta gestione del denaro pubblico". Lo scrivono in una nota congiunta il segretario nazionale Prc-Se Maurizio Acerbo, quello provinciale Marco Fars e quello di Pescara Corrado Di Sante. "La societa' abruzzese - affermano - blocchi questa follia. Il Consiglio Regionale dopodomani - questo l'appello - faccia due cose utili: approvi leggi contro vitalizi e si esprima a favore dell'election day. La campagna elettorale si svolgera' nei mesi piu' freddi dell'anno. Quelli per intenderci da emergenza neve. Davvero la scelta meno opportuna per favorire la partecipazione popolare e l'elettorato attivo e passivo - proseguono i rappresentanti del partito -. Le liste che dovranno raccogliere le firme per presentarsi dovranno fare banchetti per strada col gelo. Per non parlare poi di comizi, affissioni o volantinaggi. Persino la possibilita' di recarsi ai seggi in tanti comuni montani e delle aree interne sara' problematica".

Il Movimento 5 Stelle ribadisce la sua convinzione non di spostare la data del voto. A spingere in tal senso la possibilità di risparmiare 8 milioni di euro. La consigliera regionale Sara Marcozzi, che e' anche la candidata alla corsa all'Emiciclo per il Movimento, non prende neanche in considerazione la possibilita': "C'e' qualche forza politica- afferma- che ipotizza un ulteriore rinvio delle elezioni regionali in Abruzzo, fissate per il 10 febbraio prossimo. Io ribadisco la totale contrarieta' del M5S a far slittare ancora il diritto dei cittadini a decidere delle sorti di una Regione abbandonata da mesi dal Partito Democratico. Il risparmio di 8 milioni di euro di cui si parla e' niente rispetto a quanto abbiamo sprecato e stiamo perdendo a causa dell'immobilismo in cui la Regione versa dal 4 marzo scorso. Ci sono esperti di settore che spiegano come siano andate perse centinaia di milioni di euro a causa del blocco istituzionale a cui ci hanno costretto". 

"Tra europee, elezioni comunali e regionali se tutto si concentrasse nel mese di maggio si creerebbe tra i cittadini certamente confusione". Non teme tanto l'astensionismo nel caso in cui si fosse chiamati alle urne per un triplo voto in due dei Comuni piu' popolosi d'Abruzzo, Pescara e Montesilvano, l'assessore regionale alle politiche sociali Marinella Sclocco. Ma se tutto si dovesse concentrare in un'unica soluzione la confusione sarebbe quanto meno possibile. "La Regione- sottolinea a margine di un workshop organizzato per migliorare la comunicazione riguardanti i fondi Fse- ha deciso insieme alla Corte d'Appello che il 10 febbraio sia una data utile e io credo possa essere accettabile. Da parte mia - aggiunge - non sono una che sta li' ad aspettare. Sono incapace di attendere. Ho lavorato tantissimo in questi 5 anni e lo sto continuando a fare. Se al voto si andra' tra 3 o 6 mesi questo non cambiera' nulla: continuero' come ho sempre fatto". E sulla sua ricandidatura afferma: "ci saro'. Se sussistono le condizioni che possono convincermi mi ricandidero' e credo proprio che queste condizioni si stiano creando". Tra queste c'e' anche la candidatura a Governatore dell'ex vicepresidente del Csm Giovanni Legnini? "Si'. Non l'ho mai negato e penso che a giorni sciogliera' la riserva. E' una persona molto responsabile che ama il suo territorio. E' forse uno dei personaggi pubblici che ho visto girare di piu' in Abruzzo nei miei 20 anni di politica. A lui si stanno rivolgendo tutti: amministratori e movimenti civici e non credo che fara' passi indietro". Per la Sclocco, insomma, Legnini alla fine sara' il volto del centrosinistra. Una candidatura, aggiunge "che risponderebbe a quella che mi permetto di definire 'chiamata alla resistenza' in un momento in cui a politica sta sdoganando pensieri e atteggiamenti che qualche anno fa avremmo etichettato assurdi". 

Si' allo slittamento del voto a maggio. Accolgono positivamente la possibilita' il segretario regionale di Sinistra Italiana Abruzzo Daniele Licheri e il consigliere regionale del partito Leandro Bracco. L'ipotesi, arrivata sul tavolo di Lolli dai Radicali, cui seguiranno a quanto pare altre richieste formali, divide la politica abruzzese. Al no di Sara Marcozzi (M5s) e quello della Sclocco (Pd), segue invece il si' di Sinistra Italiana. "L'ho detto molte volte negli ultimi mesi e lo ripeto, e nei giorni delle indagini di Rigopiano la cosa credo sia ancora piu' forte e chiara: votare a febbraio significa mettere a repentaglio l'esercizio del diritto di voto dei cittadini Abruzzesi, oltre che uno sperpero di soldi pubblici". Ad affermarlo e' Licheri che aggiunge: "due anni fa ricordiamo tutti in che condizioni versava l'Abruzzo nei mesi invernali, mezza regione bloccata dalla neve e l'altra meta' dall'acqua; frane, allagamenti. Interi paesi isolati, e poi le immagini di Rigopiano e i suoi morti che restano una ferita aperta per tutti noi. Di fronte a scenari di questo tipo, che grazie alla mancanza di investimenti per prevenire e tutelare il nostro territorio hanno effetti sempre piu' drammatici, sono sempre piu' frequenti: pensare di fare una campagna elettorale a gennaio e votare a febbraio- conclude- significa vivere su Marte e non conoscere la Regione che si chiede ai cittadini di voler governare"

 

 

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Elezioni in Abruzzo, Meloni: le decisioni vanno prese complessivamente dalla coalizione

 "Sulle regionali in Abruzzo, ci siamo divisi i compiti sulla necessita' di selezionare delle candidature possibili. Poi, ci dobbiamo rivedere e spero ci si riveda questa settimana, anzi, nelle prossime ore. Spero che si riesca a fare e poi si metteranno le proposte sul tavolo. Chiaramente, le decisioni vanno prese complessivamente dalla coalizione. Tutti dobbiamo puntare a vincere, non a mettere la bandierina che non serve a niente se non si vince". Lo ha detto il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, intervistata dall'agenzia Dire

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Microcredito, varate misure per occupazione e crescita

 Il Fondo Microcredito, questa mattina, a Pescara, all'auditorium Petruzzi, è stato al centro di un convegno organizzato da Regione e Abruzzo Sviluppo. Il presidente vicario della Giunta regionale, Giovanni Lolli, proprio in apertura, ha ricordato l'importanza degli Avvisi pubblici Micro crescita Più e Sostegno alle Imprese, da poco pubblicati.

"In questo modo forniamo risposte concrete alla richiesta di lavoro - ha spiegato Lolli -  del resto, già il primo avviso aveva dimostrato l'efficacia di tali misure permettendo a migliaia di persone di costruirsi un'opportunità occupazionale, pur non potendo contare su sufficienti garanzie per accedere al credito ordinario. Va sottolineato, inoltre, che, pur trattandosi di prestiti concessi senza garanzie, - ha precisato Lolli - la percentuale di insolvenza dei beneficiari è molto bassa, a testimonianza che il microcredito è la forma più adatta per sostenere un tessuto economico come quello abruzzese, dove il 90 per cento delle attività è rappresentato da piccole e micro imprese". 

Nello specifico, per l'Avviso Micro crescita Più, con una dotazione finanziaria di 6 milioni di euro, le domande di ammissione potranno esseere inoltrate a partire da dopodomani, mercoledì 28, fino al 18 dicembre prossimo mentre per il secondo Avviso, che riguarda le misure Micro.Newco e Crescità Più, le domande potranno essere inoltrate a partire dal 3 dicembre fino al 18 dicembre. Micro crescita Più prevede la concessione di un finanziamento a tasso agevolato a imprese già finanziate dal Fondo Microcredito FSE. Si tratta di risorse finanziarie aggiuntive per l'attivazione di servizi specifici o per il potenziamento, il rafforzamento e lo sviluppo dell'iniziativa imprenditoriale già finanziariamente sostenuta dal microcredito gestito da Abruzzo Sviluppo.

Invece, l'Avviso Sostegno alle Imprese, che si articola in due Misure, prevede due distinte linee di azione, per ognuna delle quali è stanziato un plafond di 4 milioni e mezzo di euro. Per le imprese non ancora costituite, i finanziamenti coprono il 100 per cento delle spese di progetto e vanno da un minimo di 5mila euro per le persone fisiche a un massimo di 25mila euro per le persone giuridiche. Per quelle già operanti, invece, il massimale sale a 30mila euro e le somme possono essere impiegate non solo per gli investimenti, ma anche per contrastare la scarsa liquidità e ripristinare l'equilibrio finanziario. La Regione, attraverso Abruzzo Sviluppo, ha stabilito procedure molto rapide per l'erogazione delle somme, che saranno disponibili entro 60 giorni dalla sottoscrizione dell'atto di concessione con il beneficiario, che potrà quindi procedere alle spese avendo già materialmente accreditato il finanziamento.

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Il BlackFriday è andato meglio del previsto per i commercianti

Il BlackFriday è andato meglio del previsto per i commercianti. Si attendeva un rallentamento delle vendite ma un negozio su due (48%) ha registrato vendite maggiori rispetto allo scorso anno, mentre solo il 27% segnala un peggioramento. A sottolinearlo è un sondaggio condotto da Confesercenti sui propri associati relativamente ai risultati del Black Friday 2018. Accessori, abbigliamento, piccoli apparecchi e oggetti per la casa sono stati i prodotti più ricercati nei negozi 'reali'. Buono l'afflusso di clienti del venerdì, più lento invece il sabato, anche se il movimento è stato comunque sopra la norma. Sono circa 85mila i negozi in tutta Italia che hanno sposato l'idea del Black Weekend, proseguendo le offerte anche nella giornata di oggi. In attesa dei risultati di domenica, dunque, il bilancio sembra virare al positivo nonostante le previsioni sulle intenzioni di acquisto dei consumatori avessero evidenziato un calo di attenzione sull'evento. A spingere gli acquisti, paradossalmente, sembra essere stato il tam tam mediatico e la valanga di pubblicità online, che si sono intensificati negli ultimi giorni e dei quali sembra aver beneficiato anche il retail tradizionale. Tuttavia non è tutto oro quello che riluce. Il successo del Black Friday, infatti, per il 67% dei negozianti non è stato sufficiente a invertire il trend negativo delle vendite che si è manifestato per tutto il 2018. E circa un imprenditore su tre esprime preoccupazione sulla cultura dello sconto tutto l'anno, visto che la quota di vendite promozionali ha superato il 30%.

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Elezioni regionali, D’Eramo stoppa gli esuli del centrosinistra

"Chi vuole entrare nel centrodestra non deve aver governato con il centrosinistra di D'Alfonso, per noi sarebbe un grosso problema, non siamo al mercato". Così il deputato aquilano della Lega Luigi D'Eramo, nel corso della presentazione, all'Aquila, della lista dei candidati della provincia dell'Aquila alle elezioni regionali del 10 febbraio 2019 in Abruzzo. "Il centrodestra ha ritrovato la compattezza e ha principi, trovo fastidioso che esponenti politici si presentino dicendo 'io ho un pacchetto di voti', noi vogliamo voti liberi, non questi". In riferimento all'impasse del centrodestra ancora alle prese con la scelta del candidato alla presidenza per la coalizione, D'Eramo ha spiegato che "la Lega rispetta la decisione del tavolo nazionale che ha assegnato il compito a Fratelli d'Italia, partito che spesso è stato determinante nelle elezioni"

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Istat, export extra Ue +5,3% a ottobre

A ottobre l'Istat stima, per i flussi commerciali da e verso i paesi extra Ue, un rilevante aumento congiunturale per le esportazioni (+5,3%), che segue la flessione di settembre (-2,8%), e un lieve calo per le importazioni (-0,1%). L'incremento congiunturale delle esportazioni è esteso a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie, con l'eccezione dei beni di consumo durevoli (-1,4%). I beni di consumo non durevoli (+13,5%) e l'energia (+6,8%) registrano un aumento molto marcato. Dal lato dell'import, la flessione è intensa per i beni strumentali (-4,3%) e i beni di consumo durevoli (-4,1%). Gli acquisti di beni intermedi (+2,2%) sono invece in aumento. Nell'ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell'export verso i paesi extra Ue risulta positiva (+1,0%), ma questo effetto è quasi esclusivamente spiegato dal marcato aumento dell'energia (+23,9%). Nello stesso periodo, le importazioni sono in forte crescita congiunturale (+5,4%), determinata soprattutto dai beni di consumo durevoli (+7,8%), dall'energia (+6,8%) e dai beni strumentali (+5,7%). A ottobre, le esportazioni sono in forte aumento anche su base annua (+11,6% che si riduce a +7,6% eliminando l'effetto prodotto dal diverso numero di giorni lavorativi). L'aumento è rilevante per i beni di consumo non durevoli (+23,8%) e i beni intermedi (+13,5%). Le importazioni registrano un forte aumento tendenziale (+24,9% che si riduce a +20,3% dopo la correzione per i giorni di calendario), determinato principalmente dall'energia (+42,2%), dai beni di consumo durevoli (+35,5%) e dai beni intermedi (+24,4%). Il surplus commerciale a ottobre è stimato pari a +3.045 milioni, in diminuzione rispetto a +4.279 milioni di ottobre 2017. Da inizio anno diminuisce l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici (da +54.818 milioni per il 2017 a +54.622 milioni per il 2018). L'export tendenziale verso gli Stati Uniti (+22,3%), India (+17,5%), Svizzera (+16,3%) e Giappone (+15,0%) è in forte aumento. In flessione le vendite di beni verso la Turchia (-23,7%) e i paesi Mercosur (-14,8%). Gli acquisti da paesi Asean (+44,6%), Medio Oriente (+41,4%), paesi OPEC (+33,9%), Turchia (+27,6%) e Cina (+25,5%) registrano incrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazion

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Mise, da febbraio 10 milioni di agevolazioni per le imprese dell’Aquila

Potranno essere presentate dal 5 febbraio le domande di agevolazione relative alle iniziative localizzate nei Comuni del Cratere sismico aquilano. Per l'intervento - informa il ministero dello Sviluppo economico - sono disponibili 10 milioni di euro, assegnati dal Cipe nell'ambito del Programma di sviluppo 'Restart' dedicato al territorio colpito dagli eventi sismici nella zona dell'Aquila. La misura si rivolge alle micro, piccole e medie imprese. I programmi di investimento agevolabili devono riguardare la creazione di nuove attivita' o l'ampliamento/riqualificazione di quelle esistenti e avere per oggetto la valorizzazione turistica del patrimonio naturale, storico e culturale, la creazione di micro-sistemi turistici integrati con accoglienza diffusa o la commercializzazione dell'offerta turistica attraverso progetti e servizi innovativi. Le agevolazioni consistono in contributi a fondo perduto, nei limiti degli aiuti "de minimis", pari al 70% delle spese ammissibili

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Sondaggio Emg: per 35% degli italiani la priorità è abbassare debito pubblico

Secondo un sondaggio EMG Acqua presentato oggi ad Agorà, condotto da Serena Bortone su Raitre, alla domanda “secondo lei quale dovrebbe essere la priorità del governo?”, il 35% degli italiani ha fornito come risposta il debito pubblico. Per il 20% invece gli interventi urgenti sono quota 100 e il superamento della Legge Fornero. Il reddito di cittadinanza viene data come risposta dal 16%, Flat Tax dal 12%, pensione di cittadinanza dal 10%, pace fiscale dal 3%

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