Primo Piano

Duplice omicidio a Ortona

Lei voleva lasciarlo, aveva paura di lui, si era anche rivolta a un centro antiviolenza per chiedere aiuto. Letizia Primiterra, 47 anni, non ce l'ha fatta pero' a difendersi dal marito che oggi pomeriggio, a Ortona, ha ucciso a coltellate prima lei, poi la sua piu' cara amica, Laura Pezzella, 33 anni. Poco dopo i Carabinieri lo hanno fermato poco distante dal luogo del primo omicidio.

Francesco Marfisi, 60 anni, aveva ancora in mano i due coltelli da cucina usati nei due delitti, consumati in luoghi distinti ora presidiati dai militari dell'Arma. Moglie e marito si stavano separando. Sarebbe proprio questa la causa che ha scatenato la furia dell'uomo. I due vivevano gia' in abitazioni diverse, lei era ospite in casa di un'amica, lui era tornato a vivere con la madre. Marfisi ha raggiunto il condominio dove si trovava la moglie e si e' accanito su di lei con ferocia quando e' arrivata nell'androne. La figlia 25enne della coppia era li', ha provato a opporsi alla furia omicida del padre, ma senza riuscirvi. Non e' stata ferita, ma e' stata comunque portata in ospedale per accertamenti.

L'uomo avrebbe agito in presa ad un raptus. Marfisi e' stato interrogato per circa tre ore dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani, che coordina l'inchiesta, nella caserma dei carabinieri di Ortona, alla presenza del legale di fiducia, l'avvocato Rocco Giancristofaro, e avrebbe confessato. Moglie e marito vivevano separati di fatto da qualche tempo e lei era ospite di un'amica nel quartiere di S. Giuseppe, in via Zara, in attesa di poter prendere in affitto un appartamento nel quale trasferirsi. Oggi pomeriggio il marito ha raggiunto l'abitazione in cui si trovava la moglie, per quello che voleva essere, a suo dire, un tentativo di recuperare un rapporto che ormai si era deteriorato. L'uomo nell'interrogatorio avrebbe detto che era sua intenzione convincere la moglie a tornare a casa e di volerla solo spaventare e per questo motivo si e' presentato armato di coltello, facendo vedere alla donna che era armato. Ma quest'ultima avrebbe reagito dicendo che non sarebbe tornata a casa perche' fra loro era finita e avrebbe anche detto all'indirizzo del marito ''tu non mi fai paura, non sei capace''. E' a questo punto che Marfisi, in preda ad un raptus, ha colpito piu' volte la moglie, le cui grida hanno richiamato la figlia che in quel momento era nell'abitazione dell'amica per far visita alla mamma: figlia che e' scesa nell'androne dell'edificio ed ha assistito alla scena. L'uomo ha invece negato di aver colpito la figlia, che e' incinta, e che subito dopo e' stato portata comunque in ospedale. Cosi' come ha negato di essere tornato nella zona per uccidere anche l'amica che ospitava sua moglie sostenendo di essere tornato in via Zara solo per consegnarsi ai carabinieri. Marfisi e' stato arrestato per omicidio e condotto nel carcere di Chieti. Nei prossimi giorni sara' sottoposto all'interrogatorio di convalida

Ad Ortona, Laura Pezzella era molto conosciuta negli ambienti della marineria; la sua famiglia e' infatti proprietaria di un peschereccio. Letizia, che aveva festeggiato il compleanno pochi giorni fa, stamattina aveva condiviso sul suo profilo Facebook un video per dare il buongiorno ai suoi amici. Ora sotto quel post si susseguono i commenti affranti di quanti la conoscevano.

 

 

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Avrebbe ammesso il duplice delitto Francesco Marfisi, l'uomo che oggi ha ucciso a coltellate la moglie Letizia Primiterra, 47 anni e la sua amica, Laura Pezzella, 33 anni. L'uomo e' stato fermato dai carabinieri con una breve colluttazione mentre si stava recando a casa di un'altra donna. Secondo una prima ricostruzione, la moglie sarebbe stata uccisa nell'androne di casa di una conoscente dove si era appoggiata, in attesa della separazione. Dopo Marfisi si sarebbe recato a casa di Laura Pezzella.

Due i posti in cui si sono consumate le tragedie. Letizia Primiterra e' stata uccisa in via Zara, dove la donna si trovava in casa di un'amica che la stava ospitando; il secondo omicidio in contrada Tamarete, dove e' stata uccisa Laura Pezzella, intima amica di Letizia. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l'uomo si e' recato in via Zara chiedendo alla moglie di volerle parlare. Ma, appena scesa nell'androne del palazzo, la donna e' stata pugnalata con un coltello. L'uomo si e' quindi recato successivamente in contrada Tamarete presso l'abitazione della Pezzella, donna alla quale l'uomo attribuisce la fine del matrimonio accoltellandola. Poi torna in via Zara dove pero', nel frattempo, arrivano i carabinieri. Marfisi viene quindi bloccato e condotto in caserma. Sul posto anche il magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica di ChietiGiancarlo Ciani. A bordo della sua auto, i carabinieri hanno rinvenuto due coltelli da cucina.

 

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Due donne sono state uccise nel primo pomeriggio ad Ortona, accoltellate nel primo pomeriggio, una sul portone di casa in via Zara l'altra in contrada Tamarete. L'autore del duplice omicidio sarebbe un uomo di 50 anni, di Ortona, dipendente di un' azienda che eroga gas, del quale non sono state rese note le generalita', che e' stato fermato alcuni minuti dopo.

Una delle due donne uccise ad Ortona e' moglie dell'uomo, una 47enne, fermato dai carabinieri. Fra i due sarebbero state in corso le procedure di separazione. La seconda vittima e' una donna di 33 anni. L'uomo e' stato fermato lungo una strada dai carabinieri, il coltello e' stato recuperato. Sul posto si sta recando il magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani.

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Teramo, oltre 4 mila le persone sfollate

Il sinaco di Teramo Maurizio Brucchi ha emanato oggi altre 28 ordinanze di sgombero relative al sisma che hanno interessato 17 nuclei familiari, residenti nelle seguenti zone: Rapino, via Del Balurado, Sardinara, Magnanella, Galeotti, Villa Albula. Hanno interessato inoltre lo sgombero tre attivita' commerciali a Villa Albula. Infine sono stati dichiarati inagibili 5 capannoni e/o magazzini di altrettante aziende agricole. Ad oggi il totale delle ordinanze di sgombero sono in tutto 1.140; il totale dei nuclei familiari sfollati 1.335; il totale delle persone sfollate 4005. Ammontano a 56 le attivita' commerciali sgomberate. (

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Vinitaly, Pepe: bilancio positivo, settore in crescita

 "E' stata una edizione sicuramente importante nella quale abbiamo promosso i nostri vini dopo le difficolta' di gennaio, rilanciato l'enoteca regionale e valorizzato le eccellenze del territorio. Gli operatori sono soddisfatti, tutti hanno fornito il loro contributo, ora dobbiamo guardare al futuro per continuare con il percorso intrapreso". Lo afferma l'assessore alle politiche agricole, Dino Pepe, al termine della 51/a edizione di Vinitaly, dove l'Abruzzo si e' presentato con uno spazio di 300 mq (padiglione 12) rinnovato e accogliente. "Abbiamo ospitato 90 cantine, presentato 400 etichette, attivati nuovi percorsi enogastronomici grazie al lavoro sinergico delle Dmc in vista della prossima estate e richiamato l'attenzione sul nostro artigianato". Pepe poi illustra le prospettive del vino abruzzese: "molti buyer hanno apprezzato la qualita' dei nostri vini, in particolare americani e asiatici, mercati dove stiamo crescendo tantissimo anche con il Pecorino". L'assessore alle politiche agricole, Dino Pepe, lancia infine un focus anche sull'olio che, al Sol&Agrifood, ha riscosso notevole interesse: "Nonostante l'annata non particolarmente favorevole, le 15 aziende presenti hanno potuto far conoscere le qualita' dell'olio abruzzese ai tanti operatori presenti durante i quattro giorni di fiera". 

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Cresce il numero di occupati in agricoltura in Abruzzo

Cresce il numero di occupati nel comparto agricolo abruzzese: nel 2016 e' stato registrato un + 7,8% rispetto all'anno precedente; nella classifica e' la regione del centro-sud d'Italia che ha registrato un trend positivo. Mentre, sempre nel 2016, secondo i dati di Coldiretti, il Montepulciano d'Abruzzo e' la Doc che ha offerto piu' lavoro in Italia in termini di ore lavorative: 19.359.600 (il dato e' riferito alla provincia di Chieti). Seguono, al secondo posto, Puglia Igt (16.519.200 ore) e al terzo, Sicilia Doc (16.032.264). Ora c'e' il nodo voucher in vendemmia che potrebbe causare un drastico calo di occupati, soprattutto tra giovani e pensionati. "Occorre individuare uno strumento ad hoc che sostituisca i voucher e che tenga conto delle specifiche del lavoro occasionale che sempre piu' caratterizza il settore dell'agricoltura - ha osservato l'assessore Dino Pepe -. E' necessario avere uno strumento normativo agile al fine di fornire risposte immediate rispetto a un settore che bisogno di aiuti concreti".

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Incidenti sul lavoro, nei primi due mesi del 2017 127 decessi

Nei primi 2 mesi del 2017 i dati, non ancora completi raccolti dalla Cgia di Mestre relativi agli incidenti mortali nei luoghi di lavoro, sono in aumento. Se nello stesso periodo del 2016 c'erano stati 95 casi, tra gennaio e febbraio 2017 sono decedute 127 persone (+33,7%). Va tuttavia segnalato che quasi la meta' dei 32 decessi in piu' registrati quest'anno sono ascrivibili ai 2 casi eccezionali avvenuti nello scorso mese di gennaio: il crollo dell'albergo di Rigopiano (Pesaro) e lo schianto dell'elicottero del 118 avvenuto nei pressi di Campo Felice (L'Aquila). Oltre ai morti sul lavoro, sono in crescita anche gli infortuni: sempre nei primi 2 mesi di quest'anno sono stati denunciati 98.275 casi: 1.834 in piu' (+1,9%) rispetto allo stesso periodo del 2016.

"Un paese civile e moderno - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - non puo' accettare oltre mille morti e quasi 700 mila infortuni l'anno. Queste tragedie vanno combattute con maggiore determinazione, puntando sulla prevenzione e il contrasto a chi costringe moltissime attivita', penso al caso dei subappalti, a operare in condizioni di poca sicurezza". Se i primi dati congiunturali tornano ad essere molto preoccupanti, su base annua il quadro statistico si presenta meno drammatico. Tra il 2016 e il 2015, l'aumento degli infortuni in termini assoluti e' stato dello 0,7%, anche se, per la Cgia, sono aumentati sia gli occupati sia lo stock complessivo delle ore lavorate e quindi, "ha poco senso mettere a confronto il numero degli infortuni di ciascun anno basandosi solo sui dati assoluti". "Da un punto di vista statistico, correttezza impone di fare riferimento all'indice di frequenza degli incidenti - rileva - un parametro che viene calcolato rapportando il numero degli infortuni alle ore lavorate". Ebbene, tra il 2011 e il 2016 - per la Cgia - l'indice di frequenza degli infortuni e' in costante diminuzione e nell'ultimo anno e' sceso addirittura dell'1,3%. E negli ultimi 45 anni il numero dei decessi e degli infortuni nei cantieri e nelle fabbriche e' crollato. Se all'inizio degli anni '70 gli eventi infortunistici sfioravano quota 1,6 milioni, nel 2016 sono scesi al minimo storico di poco superiore a 630.000 unita'. Sempre nello stesso arco temporale, i morti, invece, sono passati da poco piu' di 3.650 a poco piu' di un migliaio. La posizione delle piccole aziende, per la Cgia, e' molto chiara: "la sicurezza e la salubrita' nei luoghi di lavoro e' un valore irrinunciabile che va perseguito ogni giorno, ma vanno assolutamente eliminate le procedure puramente formali che non aiutano nessuno".

immagine di repertorio

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Serpi nuovo Procuratore di Pescara

La commissione incarichi direttivi del Csm ha indicato all'unanimita' il nome del procuratore aggiunto di Bologna Massimiliano Serpi per il posto di procuratore capo a Pescara. Solitamente, quando la proposta ha l'unanimita' in commissione, dopo un parere del ministro della Giustizia, il plenum del Csm si esprime di fatto ratificando la nomina. A Pescara prendera' il posto di Cristina Tedeschini, che passera' a dirigere la Procura di Pesaro. Serpi, 65 anni, e' nato a Imola. Nominato giudice penale e poi civile a Modena, dal 1985 e' stato alla Procura di Bologna. Dal 1996 al 2004 ha lavorato alla Procura per i Minorenni e dal 2004 e' tornato in Procura, dove dal 2009 e' procuratore aggiunto. Tra i casi giudiziari piu' importanti che ha seguito, il disastro aereo all'istituto Salvemini di Casalecchio di Reno (1990) e il processo a carico di Luigi Ciavardini per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Tra le prime indagini che dovra' affrontare in Abruzzo, quella aperta sull'hotel Rigopiano.

A Bologna, dove dalla scorsa estate e' arrivato come procuratore capo Giuseppe Amato, dopo un periodo di reggenza dello stesso Serpi, rimane un solo procuratore aggiunto, Valter Giovannini. Il posto lasciato vacante verra' dunque bandito e potranno candidarsi magistrati dell'ufficio bolognese e di altri uffici. Nell'aumento di organico previsto recentemente dal Csm ci sarebbe un ulteriore posto da procuratore aggiunto da assegnare, piu' due sostituti procuratori. Nei giorni scorsi, intanto, ha salutato i colleghi bolognesi il Pm Giuseppe Di Giorgio, che andra' come procuratore aggiunto a Modena. Entra invece in organico a Bologna un nuovo sostituto, Nicola Scalabrini, arrivato da Verona.

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Sondaggio Ixè, M5s primo partito in crescita e Pd stabile

Il M5S resta anche questa settimana il primo partito nelle intenzioni di voto, e in crescita, con il 28,5%. Stabile il Pd a quota 26,4%. In crescita il partito degli ex Pd, ora al 4,4%, mentre perde qualcosa Sinistra Italiana, ora al 2,4%. Ncd, ora Alternativa Popolare, e' in calo con il 2,3%. Sull'altro fronte, Forza Italia e' in crescita tendenziale e resta, con il 13,1%, sopra la Lega Nord, stabile al 12,6%. In calo Fdi, che e' al 4,5%. E' quanto rileva un sondaggio dell'Istituto Ixe'. La fiducia nel governo resta stabile al 24%, mentre quella nel presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, sale dal 24% al 25%. L'ex premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, resta stabile al 24%. Quanto alla corsa alla segreteria Pd, Renzi e' al 52% delle preferenze, con Andrea Orlando al 21% e Michele Emiliano al 10%. Il sondaggio e' stato realizzato dall'Istituto Ixe' per Agora'-RAI 3 il 5/4/2017. Metodologia di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.476 contatti complessivi), di eta' superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai piu' recenti dati forniti dall'ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentativita' rispetto ai parametri di sesso, eta' e macro area di residenza. Margine d'errore massimo: 3,1%.

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Fare centro, dodici milioni per il bando dedicato all’area del cratere

I 12 milioni di euro di risorse disponibili sono cosi' ripartiti: 5 milioni per l'annualita' 2017 e 7 milioni per l'annualita' 20018. Per l'intero biennio, sono previsti 7 milioni 200mila sulla linea A, 3milioni 600mila sulla linea B, 1 milione 200mila sulla linea C. Gli obiettivi generali sono quelli di sostenere il rientro delle attivita' economiche nei centri storici e nelle altre aree ammissibili, i cui titolari erano presenti alla data del 6 aprile 2009, in sedi legali e/o unita' locali ubicate nelle zone ammissibili (Linea A), nonche' il trasferimento di attivita' gia' esistenti o l'avvio di nuove iniziative imprenditoriali (Linea B) qualificandone, in tal caso, la tipologia e le attivita' ammissibili in termini di codici Ateco, sostenere il processo di riqualificazione urbana delle aree interessate da profondi cambiamenti a seguito del sisma 2009 (linea C), individuate nell'Accordo di programma del 10 novembre 2016 tra Comune dell'Aquila e Provincia, contenente "Programma di recupero urbano viale della Croce Rossa", sostenere il processo di rientro nel centro storico della citta' dell'Aquila e dei Comuni del cratere, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del tessuto imprenditoriale di riferimento a livello nazionale, nonche' delle organizzazioni sindacali mediante la concessione di contributi che non ricadono nel campo di applicazione normativa sugli aiuti di Stato.

L'ammontare complessivo del progetto di investimento non puo' essere inferiore a 20mila euro, pena l'inammissibilita' della domanda. La durata del progetto non puo' essere superiore 18 mesi, salvo eventuali proroghe di durata complessiva non superiore a 3 mesi. L'investimento realizzato deve essere mantenuto per non meno di 3 anni, a decorrere dalla data di erogazione del saldo finale a cura dell'Amministrazione regionale. L'importo complessivo del contributo in regime di de minimis concesso ad un'impresa unica non puo' superare il massimale di 200mila euro per un periodo di tre esercizi finanziari. L'intensita' dell'aiuto concesso per ogni beneficiario non potra' superare il 70% della spesa ammessa a finanziamento, tenuto conto dei costi ammissibili. Le spese ammissibili per le linee A e B sono quelle sostenute a far data dal primo gennaio 2014 fino ai 18 mesi successivi alla data di avvio del progetto di investimento. Le spese ammissibili per la linea C sono quelle sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda nel rispetto del principio europeo sul cosiddetto effetto di incentivazione dell'aiuto, fino a 18 mesi successivi alla data di avvio del progetto di investimento. Sono ritenuti costi ammissibili investimenti in attivi materiali come le spese per l'acquisto di macchinari, impianti, strumenti e attrezzature industriali e commerciali esclusivamente nuovi di fabbrica, le spese per opere edili per un importo massimo del 30% della categoria per investimenti in attivi materiali e per la sola linea di intervento C le spese per l'acquisto o la realizzazione di immobili strumentali destinati allo svolgimento dell'attivita' al di fuori dell'area oggetto di riqualificazione urbana nella misura massima del 50% del totale delle spese. Gli investimenti in attivi immateriali come spese per l'acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze e spese di marketing per un importo massimo fino al 20% del totale della spesa ammissibile. Infine, le spese di funzionamento per ciascuna unita' locale fino ad un massimo importo di 50mila euro riferite ad utenze e spese di trasloco.

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Berlusconi: metà dei posti nelle liste di Forza Italia alla società civile

"Noi non abbiamo mai voluto imitare i vecchi partiti, le loro burocrazie, i loro apparati costosi, non siamo mai diventati un partito di professionisti della politica. Anche oggi stiamo lavorando per portare nelle istituzioni, senza rottamare nessuno, donne e uomini che vengano dalla società civile, dalle professioni, dal lavoro, che abbiano dimostrato concretamente di essere persone serie, preparate e credibili. A loro vogliamo riservare almeno la metà dei posti nelle nostre liste". Lo afferma Silvio Berlusconi, leader Fi, nel messaggio al coordinatore di Forza Italia in Abruzzo, Nazario Pagano, in occasione della Manifestazione "L'Alberto della Libertà - Ripartiamo dalle nostre radici". 

"Proponiamo una pensione minima di 1.000 euro per tredici mensilita', proponiamo una pensione per le nostre mamme che dopo una vita di lavoro e di sacrifici hanno diritto ad una vecchiaia serena e dignitosa", ha detto ancora Berlusconi. 

"Noi proponiamo fra le altre cose meno tasse (nessuna tassa sulla prima casa, nessuna imposta di successione e nessuna tassa sulla prima automobile), meno Stato (no all’oppressione fiscale, all’oppressione burocratica, all’oppressione giudiziaria), meno Europa con una seconda moneta nazionale, no bail in per le banche, no alle politiche di austerità che ci hanno affossato e sono un frutto miope delle burocrazie europee. Proponiamo una pensione minima di 1.000 euro per tredici mensilità, proponiamo una pensione per le nostre mamme che dopo una vita di lavoro e di sacrifici hanno diritto ad una vecchiaia serena e dignitosa". Così il Presidente Silvio Berlusconi.  "Questo è il grande compito che spetta a Forza Italia. Un Movimento Politico che dev’essere capace, come lo è stato da quando siamo discesi in campo 23 anni fa, di rinnovare la politica italiana, nel linguaggio, nei metodi, nelle persone, nei contenuti".

"Ci hanno combattuto in tutti i modi, i tanti professionisti della politica, in questi vent’anni, con aggressioni mediatiche e giudiziarie senza precedenti, con brogli elettorali, con leggi liberticide come la par condicio. Oggi hanno inventato un altro metodo, come sapete: una norma che mi impedisce di continuare a finanziare, come ho sempre fatto, l’attività del nostro Movimento", ha detto inoltre Berlusconi, "Per questo abbiamo ancora ridotto all’osso la nostra struttura organizzativa, basandoci quasi totalmente sul volontariato, e abbiamo trovato tante persone entusiaste e disponibili - prosegue - Però alcuni costi esistono, ed è necessario l’impegno di tutti anche su questo fronte. Per questo vi invito a responsabilizzare tutti i nostri militanti, elettori, simpatizzanti, proprio in questo periodo dell’anno, sullo strumento del 2xmille. E’ un metodo che non costa nulla a chi aderisce, basta indicare il codice F15 sulla Vostra dichiarazione dei redditi: un metodo che ci consente di raccogliere risorse importanti per le nostre battaglie di libertà".Caro Nazario, io sono convinto che le nostre siano le ricette giuste anche per la Vostra regione. Anzi, credo che abbiamo il dovere di impegnarci per riconsegnare l’Abruzzo al buongoverno del centro-destra, che è nella vocazione naturale di una regione da sempre moderata, concreta, solida come la Vostra".

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Equitalia: debiti per 817 miliardi ma recuperabili solo 51,9 miliardi

Il totale dei debiti affidati dai diversi enti creditori a Equitalia, da inizio 2000 a fine 2016, ammonta a 817 miliardi di euro ma solo per 51,9 miliardi "le azioni di recupero potranno ragionevolmente avere più efficacia". Lo ha spiegato l'amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, nel corso di un'audizione alla Commissione finanze della Camera. "L'importo di 817 miliardi, per oltre il 43%, è difficilmente recuperabile - ha precisato - 147,4 miliardi di euro sono dovuti da soggetti falliti, 85 miliardi di euro da persone decedute e imprese cessate, 95 miliardi di euro da nullatenenti (in base ai dati presenti nell'Anagrafe tributaria), per altri 30,4 miliardi di euro la riscossione è sospesa per provvedimenti di autotutela emessi dagli enti creditori o sentenze dell'autorità giudiziaria". "Residuano 459,2 miliardi di euro, di cui oltre il 75% (348,4 miliardi) si riferisce a contribuenti nei confronti dei quali l'Agente della riscossione, come è noto, ha già tentato invano, in questi anni, azioni di recupero esecutive e/o cautelari - ha aggiunto - ulteriori 26,2 miliardi di euro sono oggetto di pagamenti rateizzati in essere. L'effettivo magazzino residuo su cui poter presumibilmente svolgere azioni di recupero si riduce quindi a 84,6 miliardi di euro (-0,3 mld di euro, rispetto al 2015), di cui circa 32,7 miliardi sono riferiti a posizioni non lavorabili" per effetto delle norme a favore dei contribuenti. "Pertanto - ha concluso Ruffini - l'importo di 51,9 miliardi di euro rappresenta la quota sulla quale le azioni di recupero potranno ragionevolmente avere più efficacia".

"A oggi, sono circa 21 milioni i contribuenti che risultano avere debiti a vario titolo con gli enti creditori che li hanno affidati a Equitalia per la riscossione". Lo ha detto l'amministratore delegato di EquitaliaErnesto Maria Ruffini nel corso di un'audizione alla Commissione finanze della Camera. "Il 53% di questi contribuenti - ha precisato - ha accumulato pendenze che non superano i 1.000 euro".

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