Primo Piano

Cna, reati economici in aumento del 57,5% tra 2008 e 2017

"Sono stati i reati economici a impennarsi negli anni della crisi. E a segnare un incremento che sfiora il 60%, al 57,5%". Lo si legge in un comunicato di Cna che commenta un'indagine su 'criminalità e sicurezza negli anni 2008/2017', curata dal Centro studi Cna su dati Istat.Si tratta, si legge nella nota, di un andamento "in controtendenza rispetto alla platea dei reati di ogni altro genere, che invece sono diminuiti, se si escludono i delitti tipici della criminalità organizzata: riciclaggio, traffico di stupefacenti, estorsioni, cresciuti del 18,7%. E in controtendenza anche rispetto alla percezione di pericolosità avvertita, a sua volta in calo, tranne che per il timore di subire un furto nella propria abitazione"

Truffe e frodi informatiche, contraffazione e violazione della proprietà intellettuale, si legge nell'indagine, hanno registrato un aumento del 57,5%. In questa categoria, non associabile a condotte violente, rientrano però reati che arrecano danni soprattutto alle imprese: la loro diffusione, infatti, rischia di pregiudicare la tradizionale propensione dell'Italia all'imprenditorialità. 

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Costa: Sono per il no alle trivelle e agli inceneritori

 "Sono per il no alle trivelle, le trivelle passano per la valutazione di impatto ambientale, e io non le firmo. Mi sfiduciano come ministro? Torno a fare il generale dei Carabinieri, lo dico con franchezza". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, intervenendo a un evento a Pescara con il candidato alla presidenza della Regione Abruzzo per il M5s alle elezioni del 10 febbraio prossimo, Sara Marcozzi. "Sono fermamente contro gli inceneritori. Volerli costruire è ideologia", ha aggiunto il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa. "Non è economico. Questa non è ideologia, ma economia verde, che è più conveniente di quell'altra economia. L'ho chiesto anche a Confindustria: sono rimasti tutti zitti. Non è ideologia essere contro i termovalorizzatori, ma l'esatto contrario"

"Se per costruire un inceneritore ci vogliono 7 anni e per arrivare all'ammortamento altri 20, vuol dire che quell'impianto va a regime dopo 27 anni". Così il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, spiegando la sua posizione -. E allora siccome abbiamo stabilito che entro dieci anni in questo Paese dobbiamo arrivare ad avere un residuo di rifiuti indifferenziati del 10%, mi chiedo cosa daremo da mangiare a questi termovalorizzatori".

Per quanto riguarda i fondi destinati alla bonifica del sito inquinato di Bussi sul Tirino, quella della mega discarica dei veleni della Montedison, "i soldi ci sono. Vorrei sapere chi ha messo in giro la corbelleria che i finanziamenti non ci sono più. Anzi, a giorni parte l'assegnazione. Sono rimasto basito alla lettura: abbiamo solo dovuto cambiare capitolo di spesa". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa . "Ho anche già firmato il mandato all'Avvocatura dello Stato per iniziare la causa civile verso chi ha inquinato, perché se leggete la sentenza, è vero che i reati penali sono prescritti, ma i danni civili restano: chi inquina, paga", ha chiarito il ministro.

Sulla discarica di Busssi "Ho gia' dato mandato di fare causa civile a Edison perche', al di la' della prescrizione ambientale, c'e' una responsabilita' civile. Il danno ambientale si misura non solo in termini penali, ma anche civili. La mia richiesta e' stata firmata e l'Avvocatura generale dello Stato ha gia' depositato gli atti. Chi inquina paga: non lo fara' in termini di diritto penale, ma lo fara' in termini di diritto civile". Cosi' il ministro dell'Ambiente Sergio Costa

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Istat, Italia sotto la media dell’eurozona per retribuzione oraria lorda

Nel 2016 l'Italia si e' collocata sotto la media dell'eurozona per la retribuzione oraria lorda. Lo ha reso noto l'Istat, informando che il costo del lavoro in senso stretto per ora effettivamente lavorata, riferito ai comparti Industria e Servizi, ad eccezione del settore dell'Amministrazione pubblica e difesa e Assicurazione sociale obbligatoria (sezione O dell'Ateco 2007) , e' stata di 26,07 euro nella Ue25 e di 27,99 nell'area dell'euro (AE-19). Tra i diversi Stati membri i differenziali sono risultati molto ampi, da 7,43 euro della Lituania a 40,22 euro della Danimarca. L'Italia ha registrato un costo del lavoro orario di 27,55 euro

In termini di composizione del costo del lavoro tra retribuzioni e contributi sociali, l'incidenza di questi ultimi e' stati pari al 21,1% nell'Ue25 e al 23% nell'area euro; anche in questo caso sono state riscontrate significative differenze tra gli Stati membri. L'incidenza degli oneri sociali e' risultata piu' alta in Francia (31,2%) e Svezia (30%), piu' bassa a Malta (6,9%) e in Danimarca (10,7%). Con una quota di contributi pari al 27,7%, l'Italia si e' posizionata a ridosso dei paesi a maggiore contribuzione. La retribuzione lorda oraria piu' bassa e' stata registrata in Lituania (5,32) e Ungheria (5,85), quella piu' alta in Danimarca (35,93) e Lussemburgo (33,85) mentre l'Italia (con 19,92 euro) si e' collocata sotto la retribuzione media relativa ai paesi dell'area euro

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Marsilio: Il 10 febbraio prossimo cacceremo il Pd all’opposizione per decenni

"Il 10 febbraio prossimo cacceremo il Pd all'opposizione per decenni". Lo ha detto il candidato presidente del centrodestra in Abruzzo Marco Marsilio durante il forum che si e' tenuto nella sede dell'agenzia di stampa ANSA di Pescara. "Scegliere quella data per il voto, in un clima difficile, e' l'ultimo dispetto del Pd e di D'Alfonso: prima hanno dovuto spicciare le faccende di casa propria. E' stato un attaccamento alla poltrona - ha proseguito Marsilio - Il ministro dell'Interno non poteva arrogarsi il diritto di rinviare le elezioni, e anche io ero contrario. Sarebbe stato un danno per l'Abruzzo prolungare l'agonia, una regione che non e' governata da un anno e mezzo, che ha proseguito a scartamento ridotto, e quindi ferma e commissariata, un danno che l'Abruzzo non si poteva permettere", ha spiegato ancora.

 "A Roma ho posto il tema di fare dell'Abruzzo una priorita'" ha aggiunto il candidato presidente del Centrodestra per la Regione Abruzzo alle regionali del 10 febbraio prossimo, Marco Marsilio. "Ho l'impressione che dal sisma dell'Aquila in poi, e dai terremoti successivi, e' come se quell'attenzione dello Stato verso il terremoto e la ricostruzione avesse assorbito tutti i doveri dello Stato nei confronti dell'Abruzzo", ha sottolineato Marsilio. E ha aggiunto: "E' un fatto che i soldi destinati all'Abruzzo nello sviluppo e coesione siano molto inferiori al peso che l'Abruzzo ha nell'Italia del Centro sud. Abbiamo raccolto meno della meta' dei fondi e dell'attenzione necessaria. L'impegno e' questo. E la presenza dei leader nazionali che stanno calcando la scena in Abruzzo in questa campagna elettorale per me e' sempre un'occasione per richiamarli a quest'attenzione e sensibilita' e occasione preziosa per far prendere loro contatto con una realta' che giustamente molti possono non conoscere o non conoscere cosi' bene perche' vengono da altre zone". "Lo Stato deve tornare a occuparsi di tutto l'Abruzzo e non solo dell'emergenza che arriva dopo una calamita' o dopo una tragedia. Per questo vogliamo spendere anche la nostra esperienza al Parlamento e la nostra presenza per aprire una vertenza con Roma e con Bruxelles. Serve un Abruzzo piu' forte", ha concluso il candidato presidente di centrodestra per le regionali dell'Abruzzo.

''Riaprire gli ospedali? E' semplicistico dirlo. E' necessario pero' riorganizzare la rete. Una volta a Tocco da Casauria c'era un ospedale dove io da bambino mi sono operato alle tonsille e vi lascio immaginare le reazioni dei toccolani quando fu chiuso, ma oggi non mi sognerei mai di promettere la riapertura di quegli ospedali. Per certe specialita' sono gli stessi cittadini oggi ad essere coscienti che non ci puo' essere qualita' nei piccoli centri, le patologie complesse necessitano di centri ospedalieri evoluti. Ma sul territorio devono essere garantite le emergenze, i pronti soccorsi devono essere a portata di mano''. E' quanto pensa il candidato del centrodestra Marco Marsilio alle regionali in Abruzzo sul tema della sanita'. Marsilio durante il forum all'Ansa spiega anche che ''la razionalizzazione e' stata fatta male, con le stesse regole altrove si e' lavorato meglio e lo dimostra poi l'affollamento degli ospedali grandi dove la gente sta con le barelle nei corridoi dei pronto soccorsi, dove finiscono piu' utenze del possibile. Oppure la mobilita' passiva verso Molise o Marche, Roma. Riapriremo i reparti che servono, non tutti, perche' se no sarebbe un messaggio sbagliato. Immagino pero' che alcuni luoghi debbano essere ridisegnati, penso a Castel di Sangro e la traumatologia, visto che li' ci sono impianti di sci, per esempio''

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Elezioni regionali, Legnini: Il nostro programma è l’unico scritto in Abruzzo e dagli abruzzesi e non a Roma o a Milano

"Ieri abbiamo presentato il nostro programma. È l'unico scritto in Abruzzo e dagli abruzzesi e non a Roma o a Milano, seguendo le logiche di spartizione della destra o le strategie di grandi comunicatori dei cinque stelle". E' quanto dichiara sui social network il candidato presidente alla Regione Abruzzo, Giovanni Legnini, a proposito della presentazione del programma di governo avvenuta ieri nel Teatro Comunale dell'Aquila. 

 

 

ABRUZZO. Una storia da scrivere insieme #IOSTOCONLEGNINI

 

COSTRUIRE UNA REGIONE AUTOREVOLE:

I PRINCIPI E I VALORI CHE CI ISPIRANO

 

I principi e i valori che ci uniscono sono quelli scolpiti nella Costituzione repubblicana, nei trattati istitutivi e nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, nello Statuto della nostra Regione: Dignità umana, libertà, uguaglianza, solidarietà, stato di diritto, pace e rispetto dei diritti umani per tutti.

Un progetto politico nuovo, frutto dell’alleanza tra le culture liberale, cattolica, progressista e di sinistra democratica. Un nuovo campo repubblicano e democratico animato dalla società civile, da forze politiche di centrosinistra, da gruppi e persone che si richiamano alle grandi tradizioni liberale, moderata e di centrodestra. Un laboratorio politico che assume l’impegno al rispetto dei valori della democrazia rappresentativa, della collegialità e della partecipazione che contrasti estremismi e semplificazioni demagogiche.

Vogliamo promuovere la coesione economica, sociale e territoriale, la crescita sostenibile, il lavoro, la formazione e l’inclusione sociale, la cultura, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente naturale. Bisogna prendersi cura delle persone e rendere effettivo il diritto alla salute e all’assistenza, promuovere i valori della famiglia e contrastare le discriminazioni fondate sul sesso, la razza, la religione, la disabilità, l’orientamento sessuale.

Una Regione autorevole, con strutture amministrative efficienti, qualità della legislazione, semplificazione amministrativa: c’è bisogno di riforme incisive per coniugare un orientamento strategico unitario con il principio della prossimità territoriale.

Vogliamo accrescere la fiducia dei cittadini abruzzesi verso l’istituzione regionale, avvicinandola ai bisogni di ognuno e alle esigenze dei territori.

 

UNA COMUNITÀ

Vogliamo una comunità coesa, sicura e capace di includere tutti coloro che nascono, vivono, lavorano in Abruzzo, valorizzando le aree interne. Nessuno deve restare indietro. Vogliamo combattere le povertà sociali, culturali ed economiche.

Vogliamo creare le condizioni per trasformare le disabilità in abilità complementari. Vogliamo garantire pari opportunità per valorizzare tutte le risorse della Regione. Vogliamo incentivare il volontariato: “io ho quel che ho donato” (Gabriele D’Annunzio).

 

 

SOSTENIBILE

L’Abruzzo è la Regione Verde d’Europa ed è anche una delle aree più densamente industrializzate d’Italia, dove un’impresa su cinque investe in green economy. Questa vocazione all’innovazione nella sostenibilità, sancita dalla Carta di Pescara, ha rilevanti ricadute di investimenti e occupazione, e va incentivata. Ambiente pulito, bonifica dagli inquinamenti, tutela dell’acqua pubblica, efficienza del ciclo dei rifiuti, energia rinnovabile ed esclusione di nuove trivellazioni, contrasto al dissesto, manutenzione del territorio, valorizzazione delle aree protette sono i nostri obiettivi fondamentali.

Intendiamo fare dell’Abruzzo un modello di riferimento per il contrasto al cambiamento climatico.

 

AL LAVORO

La priorità assoluta del nostro Programma è il Lavoro: creare nuove opportunità per i giovani e tutelare il lavoro che c’è. Ci muoveremo su tre direttrici: con le politiche attive del lavoro, per garantire l’acquisizione di nuove competenze che permettano alle persone di adeguarsi alle continue evoluzioni del mondo del lavoro; vogliamo sostenere la nascita di imprese innovative e stimolare nuove forme di imprenditorialità per alimentare uno sviluppo durevole e creare posti di lavoro stabili; vogliamo innalzare i livelli di sicurezza sociale a fronte di sempre più frequenti forme di flessibilità lavorativa.

La stabilizzazione dei posti di lavoro precario sarà un nostro impegno assoluto, ad iniziare dalle strutture amministrative regionali.

 

IN SALUTE

Il diritto alla salute dovrà essere uguale per tutti, per chi vive in montagna, in collina o sulla costa, nelle aree urbane e nei piccoli comuni. L’obiettivo è garantire eccellenza e prossimità dei servizi e delle prestazioni, valorizzando il ruolo dei professionisti della sanità e investendo in innovazione tecnologica e digitale. Vogliamo innalzare il livello di assistenza in favore dei deboli e degli esclusi e privilegiare il ricorso alle cure domiciliari. La riorganizzazione dei piccoli ospedali e la valorizzazione dei medici di famiglia, della medicina di territorio e della rete delle farmacie contribuiranno ad abbattere le liste di attesa

 

ABRUZZO REGIONE DELLA CONOSCENZA

Vogliamo potenziare e mettere a rete il sistema della ricerca regionale, collegandolo alla scuola, all’università e all’industria più innovativa. La formazione dei nostri giovani è un investimento sul futuro della Regione: riduzione dei tassi di abbandono scolastico, miglioramento dei percorsi formativi, strumenti innovativi e nuovi metodi didattici per un'efficace acquisizione delle conoscenze e delle competenze sono punti centrali del nostro programma. Le realtà di eccellenza sul nostro territorio vanno promosse e sostenute, incentivando il trasferimento tecnologico e la crescita dell’intera comunità, dalla scuola alla formazione nel lavoro, dall’università alla ricerca.

 

INDUSTRIA

L’Abruzzo è la seconda regione italiana per presenza di multinazionali e come peso dei suoi occupati in rapporto alla popolazione residente; la quinta regione per capacità di esportazione e la settimana più industrializzata. Vogliamo assecondare questa vocazione, sostenendo tutte le tipologie di impresa innovative e sostenibili; piccole, medie e grandi. Saremo al fianco di chi genera nuovi posti di lavoro e promuoveremo l'industria abruzzese nel mondo, per attrarre nuovi investitori.

 

AGRICOLTURA

Sostenere la crescita qualitativa delle produzioni agricole regionali, esaltandone i tratti identitari, facendo delle imprese agricole il primo presidio del territorio, della sua manutenzione e della difesa della biodiversità. Incentivare l’insediamento di giovani agricoltori e potenziare le filiere, promuovere l’associazionismo e la cooperazione, favorire la multifunzionalità e le attività connesse al turismo. Affrontare con decisione il problema del proliferare dei cinghiali e altri selvatici e dei danni connessi. Ridurre drasticamente la burocrazia e il tempo che gli imprenditori agricoli sono costretti a perdere per dedicarsi alla carta anziché alle loro produzioni di eccellenza.

 

TURISMO E CULTURA

L’Abruzzo ha un patrimonio ambientale e naturale che costituisce l’80% della biodiversità europea, un’offerta enogastronomica di eccellenza, un’accessibilità economica alla vacanza, una ricchezza culturale di rilievo. È necessario rafforzare la consapevolezza e la capacità di attrazione dell’identità regionale, migliorare e incrementare la ricettività, dare visibilità all’ampiezza dell’offerta turistica, dalle coste alla montagna, dalle città d’arte ai borghi, coniugando turismo esperienziale, accoglienza, mobilità sostenibile, cultura ed enogastronomia.

 

RICOSTRUZIONI

L’Abruzzo è stato gravemente ferito da due terremoti negli ultimi dieci anni. Non sono state colpite solo le strutture fisiche: è gran parte del sistema sociale ed economico delle aree interne ad aver subito lacerazioni che vanno ricucite. Ogni ulteriore ritardo non è più tollerabile: bisogna pretendere tempi certi per l’erogazione dei fondi e stimolare costantemente gli uffici per velocizzare le pratiche. La ricostruzione completa, sicura e in tempi ragionevoli sarà l’assillo del nuovo Governo regionale.

Risarcire famiglie, imprese e territori è un dovere della Repubblica.

 

I DIRITTI DI MOBILITÅ PER I CITTADINI E LE IMPRESE

Vogliamo portare l’Abruzzo nel cuore dell’Europa con un sistema reticolare di collegamenti stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali che possano far viaggiare cittadini e trasportare merci con efficienza ed economicità, nel rispetto dell’ambiente. Vogliamo garantire a tutti i cittadini il diritto alla prossimità offrendo infrastrutture sicure ed accessibili. La nostra deve essere la Regione delle infrastrutture sicure, sostenibili e dell’intermodalità. Bisogna battersi per garantire sicurezza e manutenzione delle autostrade A24 e A25 con un piano economico finanziario che assicuri tariffe eque e sostenibili.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Marsilio punta a ‘raccogliere le migliori energie dagli abruzzesi’

 "L'auspicio è quello di raccontare oggi agli abruzzesi e di raccogliere le migliori energie dagli abruzzesi per costruire una regione che possa guardare con serenità al futuro, mentre oggi purtroppo è una terra in preda alla disperazione, all'abbandono, alla desertificazione. Dobbiamo restituire coraggio e forza attraverso le buone idee per rilanciare lo sviluppo di questa regione: riportare ricchezza, riportare lavoro, come lo è stato negli anni passati". Lo ha detto il candidato presidente del centrodestra alle elezioni regionali in Abruzzo, Marco Marsilio, a margine della presentazione del programma al Porto turistico di Pescara. "L'Abruzzo - ha proseguito - ha conosciuto stagioni in cui cresceva ed era la locomotiva del Centrosud, un modello di sviluppo e di fuoriuscita anzi da condizioni di sottosviluppo. L'Abruzzo migliore che noi vogliamo riportare in voga e vogliamo ricostruire con l'aiuto degli abruzzesi e della loro creatività, del grande genio ed eccellenza che ci sono in questa terra per dare un futuro diverso ai nostri figli, perché nessuno debba più emigrare e scappare dalla nostra terra"

 "Da Rotondi sono arrivate dichiarazioni stupide: la Lega è in prima fila per sostenere la mia candidatura. Oggi stesso Salvini farà due manifestazioni importanti a Vasto e Lanciano: questa è la migliore risposta che possiamo dare a queste chiacchiere". Lo ha detto il candidato presidente del centrodestra alle elezioni regionali in Abruzzo, Marco Marsilio, a margine della presentazione del programma al Porto turistico di Pescara, rispondendo ad una domanda sull'ipotesi di un accordo Lega-M5S sulle regionali, avanzata ieri dal presidente della Dc, Gianfranco Rotondi.

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Rotondi: in Abruzzo siamo determinanti

"Si vuole far perdere l'Abruzzo al centrodestra e noi con questa lista siamo determinanti con il 6,6% che i sondaggi danno alla Democrazia Cristiana, siamo determinanti per la vittoria di Marsilio. E a sua insaputa lo eleggeremo presidente della Regione". Lo ha detto il presidente nazionale della Democrazia Cristiana, Gianfranco Rotondi, a margine della presentazione della lista elettorale Udc-Dc-Idea alle regionali del prossimo 10 febbraio. "Sono stato contattato qualche mese fa da amici giornalisti vicini ai Cinquestelle - ha spiegato - e mi hanno detto 'guarda che ti candideranno presidente'. Io dico, guardate lo reputo davvero difficile, perché la mia sarebbe una candidatura debolissima. 'Vedrai che cercheranno una candidatura debole - hanno aggiunto - e lungo la strada faranno di tutto per renderla ancora più debole, perché i patti sono che l'Abruzzo deve andare ai Cinquestelle'. Quindi quando si è manifestata questa candidatura di Marsilio che è persona rispettabile e da noi rispettata, io già mi sono messo un pò in sospetto; quando si sono inventati questo psicodramma dei candidati dell'Udc mi sono ricordato questa cosa, aveva ragione il giornalista ben informato, si vuole far perdere l'Abruzzo al centrodestra e noi con questa lista siamo determinanti con il 6,6% che i sondaggi danno alla Democrazia Cristiana, siamo determinanti per la vittoria di Marsilio. E a sua insaputa lo eleggeremo presidente della Regione"

"In Piemonte la Lega ha detto che corre da sola. Quindi il gioco è scoperto. La Lega ha due parti, si prende i consiglieri con il centrodestra e gestisce il potere con i pentastellati". Lo ha detto il presidente nazionale della Democrazia Cristiana, Gianfranco Rotondi, a margine della presentazione della lista elettorale Udc-Dc-Idea alle regionali in Abruzzo del prossimo 10 febbraio. "Mi sembra chiaro - ha aggiunto il leader della Dc, Gianfranco Rotondi - che i cinquestelle non possono fare alleanze e ci si arrampica sugli specchi per vedere come favorirli da una parte e come prendersene il favore dall'altra. La Lega va da sola in Piemonte perché lì le metteranno una testa di legno i pentastellati".

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L’Abruzzo intero ricorda la tragedia di Rigopiano

"Parlare, la voglia di parlare anche nei momenti difficili di mamme, di papà, di fratelli, mi porto via un pezzettino di questa terra, ma ci tornerò. L'Abruzzo è una terra incredibile, non chiede niente, si rimbocca le maniche, parte, corre, ricostruisce, però merita esattamente la stessa giustizia degli altri, non una riga di meno, non una lira di meno". Sono le dichiarazioni del ministro dell'Interno Matteo Salvini a Rigopiano

"Contiamo in una giustizia veloce efficiente e rapida e se qualcuno ha sbagliato paghi". Lo ha detto il ministro dell'interno Matteo Salvini dopo aver presenziato a Farindola alla messa in ricordo delle vittime della tragedia di Rigopiano. "Faccio il ministro, mi ero impegnato a trovare i soldi e uno spazio normativo per aiutare i parenti delle vittime e i feriti e questo ho fatto, ora spero che i giudici facciano in fretta il loro lavoro"

"Fatti. Sono orgoglioso di aver partecipato a questo ricordo e guardiamo avanti perche' ci sono vedove, orfani, figli e padri al di la' delle parole sprecate in due anni portiamo aiuti concreti: 10 milioni di euro che non riportano in vita nessuno ma danno una mano ad andare avanti. Poi contiamo che la giustizia sia veloce, efficiente, rapida e che chi ha sbagliato paghi". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, al termine della messa in ricordo delle 29 vittime di Rigopiano che si e' volta questa mattina nella chiesa di Farindola, riferendosi allo stanziamento di 10 milioni destinati alle famiglie di chi ha perso la vita nella tragedia. "L'Abruzzo- ha aggiunto- merita esattamente la giustizia degli altri. Non una riga di meno e non una lira di meno. Come i parenti anche io chiedo giustizia. Nella prossima vita magari faro' il giudice, in questa faccio il ministro e quello che mi ero impegnato a fare, grazie alla collaborazione di tanti, siamo riusciti a farlo in dieci giorni"

 

"Il nostro desiderio è sapere: è fondamentale conoscere tutta la verità". Lo ha dichiarato poco prima della partenza della fiaccolata a Rigopiano Gianluca Tanda, del Comitato vittime della tragedia del 18 gennaio 2017. "La loro presenza è fondamentale. Siamo stati noi a chiedere di incontrarli ancora - ha detto riferendosi a Di Maio e Salvini - lo Stato deve capire che c'è una parte delle istituzioni che sbaglia. E fondamentale conoscere tutta la verità. Fino ad ora ne abbiamo una parte, ma ne manca molta e prima o poi uscirà fuori. Siamo fiduciosi per le istituzioni buone, quelle che lavorano bene tutti i giorni".

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I primi ad arrivare sono stati alcuni parenti delle vittime, arrivati di buon'ora nei pressi delle rovine dell'hotel di Rigopiano. Hanno parcheggiato poco sopra le macerie. Tutto intorno Forze dell'Ordine e Soccorso Alpino pronti ad organizzare il traffico previsto delle auto e di coloro che parteciperanno alla cerimonia che ricorda le 29 vittime di due anni fa.

''Noi ci siamo'', così il vicepremier Luigi Di Maio mentre stringe le mani dei parenti delle vittime dell'hotel di Rigopiano appena giunto sul luogo del disastro. Di Maio si è intrattenuto a parlare con Gianluca Tanda, del Comitato Vittime di Rigopiano. Il 18 gennaio 2017 una valanga travolse l'hotel e uccise 29 persone. 11 furono i sopravvissuti.  Luigi Di Maio dopo essere arrivato a Rigopiano ha salutato alcuni parenti delle vittime davanti al totem dell'hotel precisando che non avrebbe voluto rilasciare dichiarazioni alla stampa, ma ha continuato a parlare con i parenti. Ha assicurato ai familiari delle vittime la presenza del Governo e la volontà di seguire anche gli sviluppi della vicenda giudiziaria. 

"Buongiorno Amici, stamane saro' a Rigopiano, in Abruzzo, dove partecipero' alle celebrazioni in memoria delle vittime della maledetta valanga che esattamente due anni fa spezzo' le vite e i sogni di 29 persone. Al di la' dei primi 10 milioni che abbiamo trovato dopo tante chiacchiere, quelle mamme e papa', quei fratelli, quegli orfani, che oggi riabbraccero', meritano tutto il mio impegno, per mostrare che il governo e lo Stato ci sono, sul piano morale, materiale e della giustizia". Cosi', su Twitter, il ministro dell'Interno Matteo Salvini. 

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Sondaggio Emg acqua, Lega al 30% e M5s al 26,6%

Secondo un Sondaggio EMG Acqua presentato oggi ad Agorà, condotto da Serena Bortone su Raitre, se si votasse oggi la Lega sarebbe il primo partito, seguito dal Movimento cinque stelle. Il 30,6% degli intervistati ha infatti risposto che se si votasse oggi voterebbe per il partito guidato da Salvini (in calo dello 0,4% rispetto alla settimana scorsa), il 26,6% ha risposto che voterebbe per i Cinque stelle, percentuale in aumento dell'0,5% rispetto alla rilevazione di una settimana fa. In totale le intenzioni di voto dei partiti di governo raggiungono il 57,2%. In risalita le opposizioni di centrodestra: Forza Italia 8,8% (+0,5% rispetto a una settimana fa), Fratelli d'Italia 4,4% (+0,3%), Noi con l'Italia 0,8%. Il Pd raggiungerebbe il 18,5% delle preferenze, percentuale in calo dello 0,6% rispetto alla settimana scorsa. Stabili le opposizioni di centrosinistra: Più Europa - CD con Bonino 2,1% (+0,1%). Altri partiti fra cui Mdp, Si, Verdi raggiungono il 4,2% (-0,2%). Potere al popolo è al 1,8%% (-0,2%)

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Ricostruzione, Conte vede i governatori del Centro Italia

"Ho incontrato i Governatori del Centro Italia. Accelereremo la ricostruzione post sisma superando le criticita' delle gestioni passate". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che posta anche una foto dell'incontro con i rappresentanti di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. "Al lavoro fianco a fianco con le istituzioni locali - sottolinea Conte - per raggiungere obiettivi condivisi nell'interesse delle popolazioni colpite".

"Conte ha riconosciuto la fondatezza delle nostre proposte e ha detto che ne terra' conto, che queste proposte saranno studiate e approfondite. Ha anche detto che il rapporto con le Regioni, attraverso il sottosegretario Crimi, sara' reso il piu' scorrevole possibile e ha infine ha parlato di una norma generale quadro, altrimenti ad ogni sisma si ricomincia daccapo". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi sulla ricostruzione post terremoto, al quale hanno partecipato il premier Giuseppe Conte, il sottosegretario Crimi e i governatori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Lolli ha quindi aggiunto: "E' stato un incontro positivo, innanzitutto perche' c'e' stata la disponibilita' da parte nostra di esprimere in un modo molto garbato, ma molto fermo, le questioni riguardanti la ricostruzione, a partire da quella della governance. Le ricostruzioni funzionano quando la decisione si avvicina al territorio, quando responsabilizzi il territorio, quindi soprattutto i Comuni e, naturalmente, anche le Regioni. Con il decreto Genova siamo invece andati in direzione opposta e questo non funziona. L'altro aspetto e' il potenziamento del personale. Noi siamo adesso al picco delle pratiche depositate. Parliamo soprattutto di pratiche per la ricostruzione leggera. E sono troppo poche le persone che si occupano di queste pratiche, quindi se rimaniamo con questa situazione i tempi della ricostruzione si allungheranno e i costi si aggraveranno. Infine, c'e' il problema della semplificazione delle procedure. Questo vale anche per la ricostruzione pubblica. Noi non possiamo utilizzare per una ricostruzione cosi' complessa come quella di un sisma procedure che sono fondamentalmente ordinarie perche' questo dilata i tempi. D'altra parte - ha sottolineato Lolli - a Genova mi sembra che questo problema sia stato ben presente, tanto e' vero che si e' stabilita una procedura particolare. Ecco, secondo me, la ricostruzione post terremoto richiederebbe lo stesso".

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