Primo Piano

Istat, nel II trimestre disoccupazione scende al 9,9%

 Il tasso di disoccupazione, nel secondo trimestre dell'anno, e' sceso al 9,9% (-0,4 punti). Lo rileva l'Istat. Nel confronto tendenziale, prosegue l'Istat, per il nono trimestre consecutivo si riduce il numero di disoccupati (-260.000 in un anno, -9,3%), coinvolgendo entrambi i generi, le diverse aree territoriali e tutte le classi di eta'. Dopo due trimestri di calo, torna ad aumentare il numero di inattivi di 15-64 anni (+63.000 in un anno, +0,5%). Il tasso di disoccupazione e' in diminuzione sia rispetto al trimestre precedente sia in confronto a un anno prima; tale andamento si associa alla stabilita' congiunturale e alla crescita tendenziale del tasso di inattivita' delle persone con 15-64 anni. Diversamente, nei dati mensili di luglio 2019 il tasso di disoccupazione e' in lieve aumento e quello di inattivita' rimane invariato in confronto a giugno 2019.

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Confcommercio: Tari più cara, per terziario +76% in 10 anni

Continua ad aumentare la tassa rifiuti per cittadini e imprese: nel 2018 è arrivata complessivamente a 9,5 miliardi di euro con un incremento, dal 2010, del 76%, pari a 4,1 miliardi in più. È quanto emerge dall'Osservatorio sulle tasse locali di Confcommercio. Lo scostamento dai fabbisogni standard è una delle principali cause dell’aumento dei costi di gestione dei rifiuti: in Piemonte, Basilicata e Calabria gli scostamenti maggiori, Toscana e Abruzzo le regioni più virtuose.L'aumento, spiegano gli economisti di Confcommercio, è generalizzato anche per la Tari pro-capite: la più elevata nel Lazio (261 euro), la più bassa in Molise (130 euro).

A fronte di costi sempre più alti, calano livello e quantità dei servizi offerti dalle amministrazioni locali: solo 5 Regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte e Veneto) si collocano sopra il livello di sufficienza. Nonostante ciò, a quasi tutte le categorie merceologiche si continuano ad applicare coefficienti tariffari in crescita. Tra le attività che pagano di più, ortofrutta, fiorai e pescherie (24,3 euro al mq.); i maggiori aumenti per discoteche, ristoranti, negozi di abbigliamento, librerie.Per Patrizia Di Dio, membro di giunta di Confcommercio con delega all’ambiente, la proposta è quella di "avviare con urgenza azioni concrete affinché si limiti la libertà fino ad ora concessa ai Comuni di poter determinare il costo dei piani finanziari includendo voci di costo improprie, come i costi del personale, vincolando gli enti locali al rispetto di norme di legge come quella che li obbliga a tenere conto dei fabbisogni. Un servizio efficiente di raccolta e gestione dei rifiuti urbani non può che portare benefici all’ambiente, ma anche a quell’irrinunciabile esigenza di decoro, di immagine e di igiene pubblica che dovrebbe caratterizzare normalmente le nostre città. Invece, da anni, registriamo situazioni critiche specialmente in molte città del Sud". Secondo Di Dio, "pretendere un servizio adeguato non è solo un’azione a tutela delle imprese ma anche e soprattutto un’azione a tutela di tutti i cittadini e della loro salute. Una città libera dai rifiuti, decorosa e pulita non può che accrescere quel senso civico che invece si sta perdendo e che rischia di alimentare una pericolosissima deriva culturale"

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Oltre mille assunzioni nella sanità in Abruzzo

 Un totale di 1157 nuove assunzioni in 3 delle 4 Asl abruzzesi, per dare una risposta efficace alle carenze di personale piu' volte segnalate e provvedere alla sostituzione dei dipendenti che vanno in pensione. La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla salute Nicoletta Veri', della Lega, nella riunione pomeridiana all'Aquila ha approvato i piani triennali del fabbisogno di personale delle Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, di Pescara e di Teramo: il documento della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, invece, e' ancora in fase di istruttoria e verra' portato all'esame dell'esecutivo regionale nei prossimi giorni. ''Va precisato - spiega l'assessore Veri' - che la programmazione approvata oggi in giunta non rappresenta uno strumento rigido, ma e' assolutamente flessibile e potra' essere modificato sulla base degli indirizzi fissati da questo governo regionale, che ha avviato una profonda fase di riorganizzazione di tutto il sistema sanitario abruzzese. Un ruolo centrale in questo processo sara' quello dei nuovi direttori generali della Asl, che potranno rimodulare le figure professionali da inserire in organico nel modo che riterranno piu' opportuno per centrare i propri obiettivi di mandato. Il tutto, ovviamente, senza aumentare la dotazione finanziaria complessivamente assegnata a ciascuna azienda sanitaria - spiega ancora Veri'. Nel dettaglio, la Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila potra' assumere, nei prossimi 3 anni, 519 nuove persone, Pescara, 299 e Teramo, 339. Il fabbisogno e' stato definito direttamente dalle aziende sanitarie, che lo hanno poi inviato alla Regione per la validazione in base a specifici parametri concordati in precedenza. A questo varo si e' arrivati dopo una fase di confronto iniziata mesi fa, che necessariamente non poteva tenere conto del lavoro di ridefinizione della rete ospedaliera e di quella territoriale (tuttora in corso) e degli altri provvedimenti nel frattempo approvati dalla Giunta, come il piano per l'abbattimento delle liste d'attesa, per il quale sono stati stanziati 2 milioni di euro di fondi aggiuntivi. "Era comunque importante - aggiunge l'assessore - approvare i piani del fabbisogno per sbloccare una serie di coperture di posti che andavano affrontate e risolte in ogni caso, nell'interesse dei cittadini e del loro diritto a un'assistenza sanitaria di qualita'. Dalla data del mio insediamento, lo scorso 12 marzo, siamo intervenuti autorizzando gia' 167 assunzioni 'a stralcio', vale a dire nelle more dell'approvazione dei piani del fabbisogno, proprio per far fronte alle situazioni piu' critiche. Da oggi, invece, le Asl potranno tornare a gestire autonomamente e per tempo le proprie necessita', evitando l'eccessivo ricorso ai contratti atipici e limitando il fenomeno del precariato"

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Festa della Rivoluzione, installazione a piazza Salotto

"D'Annunzio è tornato a Pescara e con lui vogliamo riportare il bello dannunziano a partire da piazza Salotto, che oggi è la piazza più brutta di Pescara, ma che tornerà a rinascere grazie alla giunta Masci. Cominciamo oggi con una installazione artistica, una panchina stilizzata che è tipicamente dannunziana". Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri nel corso della conferenza stampa odierna convocata per presentare alla città la Panchina donata dalla famiglia Pomilio e installata in piazza Salotto. Presenti il sindaco Carlo Masci, il senatore Nazario Pagano, l'attore e regista Edoardo Sylos Labini, assessori e consiglieri comunali. "Dopo anni di oblio stiamo restituendo a d'Annunzio il suo posto nella sua città - ha detto il Presidente Sospiri - Ed era nostro dovere accoglierlo con un simbolo di bellezza. Sicuramente la panchina non risolve tutti i problemi, ma é fondamentale risvegliare lo spirito dannunziano e avviare la rinascita della nostra piazza". "Continuano le iniziative della Festa della Rivoluzione con cui vogliamo restituire l'identità alla città - ha detto il sindaco Masci - Piazza Salotto è il luogo per eccellenza della città, oggi é spenta, triste dopo un progetto di rifacimento che purtroppo l'ha resa brutta. Oggi è giunto il momento di intervenire riportando segni di eleganza e di senso dell'estetica, nei prossimi cinque anni lavoreremo per riportare la piazza al suo antico splendore, oggi non é la piazza che Pescara merita, lavoreremo e progetteremo nel nome di d'Annunzio. Per un mese la panchina resterà in piazza Salotto, poi la porteremo all'Aurum".  "D'Annunzio è patrimonio d'Italia e del mondo - ha aggiunto Sylos Labini - è stato il primo esperto di marketing, pensiamo a quanti nomi ha inventato, la Rinascente, il Parrozzo, l'Aurum. È un uomo che ha fatto della sua vita un'opera d'arte e associare al suo nome il rilancio della città e della cultura é una scelta straordinaria". "Ringrazio il Presidente Sospiri e il sindaco Masci per la Rassegna dedicata a d'Annunzio - ha aggiunto il senatore Pagano - e ovviamente sosterremo in ogni modo la rinascita di piazza Salotto". 

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Coldiretti: crollo vino Usa per i dazi in Cina spinge il Made in Italy

 La guerra commerciale combattuta dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump con la Cina a colpi di aumenti tariffari alle frontiere ha portato le vendite di vini Usa sul mercato cinese ad un crollo del 54% nel 2019 per effetto delle ritorsioni del gigante asiatico. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che ad avvantaggiarsene è anche il vino Made in Italy che aumenta del 6,4% il valore delle esportazioni in Cina sulla base dei dati Istat relativi ai primi cinque mesi dell'anno.

Dopo essere stati tra i principali fornitori di vino della Cina, la presenza degli Stati Uniti nel settore è divenuta residuale con appena 1,6% del mercato dei vini di importazione nel Paese asiatico mentre l'Italia - sottolinea la Coldiretti - è cresciuta e detiene una quota del 6,6% che la colloca al quarto posto dopo Australia, Cile e Francia ma davanti alla Spagna, secondo elaborazioni su dati wine monitor nei primi cinque mesi del 2019.

Si tratta di un mercato importante poichè per effetto di una crescita ininterrotta nei consumi la Cina - precisa la Coldiretti - è entrata nella lista dei cinque Paesi che consumano piu' vino nel mondo ma è in testa alla classifica se si considerano solo i rossi. Un mercato dunque strategico per i viticoltori italiani che - conclude la Coldiretti - puo' essere rafforzato grazie all'accordo sulla Via della Seta.

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Nomine Asl in Commissione Vigilanza del Consiglio regionale

La Commissione di Vigilanza dellA Regione Abruzzo è convocata, per giovedì 12 settembre 2019, alle 10, nella sala "Gabriele D'Annunzio" di Palazzo dell'Emiciclo con il seguente ordine del giorno: "Nomine dei Direttori Generali Asl 1 e Asl 2 - Situazione conferimento incarichi del direttore generale Roberto Testa della Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila e del direttore generale Francesco Nicola Zavattaro della Asl Vasto Lanciano Chieti" (Relatore: Pietro Smargiassi - Presidente della Commissione di Vigilanza . Audizione: Nicoletta Verì - Assessore Salute, Famiglia e Pari Opportunità); "Project Financing Ospedale di Teramo, proposta della Pizzarotti di Parma" (Relatore: Consigliere Marco Cipolletti componente della Commissione di Vigilanza . Audizioni: Nicoletta Verì - Assessore Salute, Famiglia e Pari Opportunità , Roberto Fagnano - Direttore Generale ASL Teramo, Maurizio Di Giosia - Direttore Amministrativo ASL Teramo); "Ripetute violazioni del regolamento della Attività Libero Professionale Intramuraria" (Relatore: Consigliere Francesco Taglieri Sclocchi componente della Commissione di Vigilanza. Audizioni: Nicoletta Verì - Assessore Salute, Famiglia e Pari Opportunità, Giulietta Capocasa - Direttore Generale Asl di Chieti, Maria Angela Galante - Responsabile CUP Asl di Chieti); "SASI continue interruzioni servizio idrico estate 2019 - Programma investimenti lavori straordinari" (Relatore : Pietro Smargiassi - Presidente della Commissione di Vigilanza. Audizioni: Gianfranco Basterebbe - Presidente ed Amministratore Delegato SASI , Luciano Lapenna - Presidente ANCI Abruzzo).

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Blitz anti terrorismo in Abruzzo, arrestato un imam

Avrebbero creato fondi neri per oltre un milione di euro, in parte frutto di evasione fiscale realizzata con fatturazioni false, per finanziare il trasferimento in Siria dei militanti legati all'organizzazione radicale islamica 'Al-Nusra'. Una presunta cellula terroristica, composta da dieci persone - otto tunisine e due italiane - e' stata sgominata in Abruzzo dai carabinieri del ROS e dai finanzieri del GICO dell'Aquila sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia ed Antiterrorismo di L'Aquila. L'indagine, partita nel 2015 ha portato al controllo di 55 persone, all'iscrizione nel registro degli indagati di 17 e all'arresto di dieci - due in carcere, gli altri ai domiciliari - tra le quali un Imam e una commercialista di Torino: tutti sono indagati per reati tributari e di autoriciclaggio, con finalita' di terrorismo. Il principale indagato e' un tunisino, finito in carcere, che commerciava in tappeti e ristrutturazioni edili. L'uomo risiedeva a Torino, ma aveva la dimora ad Alba Adriatica, e avrebbe organizzato il trasferimento di denaro in Siria e Turchia anche per "favorire il passaggio di aspiranti terroristi" in quei paesi. "Il denaro veniva trasferito con operazioni illegali - ha spiegato il comandante regionale abruzzese della Guardia di Finanza, Gianluigi D'Alfonso - tra cui fatturazioni false, con trasferimenti con corrieri e anche con il pagamento di somme superiori ai dipendenti che poi portavano indietro la parte eccedente". Gia' dalle prime indagini e' emerso l'ingiustificato flusso di danaro che transitava anche in Germania e Svezia. Secondo il procuratore antiterrorismo dell'Aquila, Michele Renzo, la cellula terroristica era un punto di passaggio e una centrale operativa nello stesso tempo "perche' la struttura e qualsiasi punto nevralgico sono punti di arrivo e di partenza di focolai di radicalismo". La commercialista torinese e' accusata di avere tenuto la contabilita' del gruppo, mascherando gli illeciti tributari che servivano a finanziare il terrorismo in Siria, tra i quali l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti - molte delle quali 'autoprodotte' - per oltre due milioni di euro. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati circa un milione di euro ad alcuni indagati e quattro appartamenti tra Martinsicuro ed Alba Adriatica, di proprieta' di altre persone finite nei guai. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nell'esprimere il proprio "sincero ringraziamento alle forze dell'ordine e alla magistratura che hanno sgominato una banda di terroristi radicata nel territorio abruzzese", ha rilevato che si e' trattato di una scoperta inquietante che ci ricorda come non si debba mai abbassare la guardia per garantire la sicurezza dello Stato e dei suoi cittadini". 

 

 

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Iva non riscossa per 34 miliardi in Italia

Secondo uno studio pubblicato dalla Commissione europea, nel 2017 l'Italia ha perso 33 miliardi e 629 miloni di euro di Iva non riscossa, a causa di frodi, evasione ed elusione fiscale, insolvenze, bancarotte ed errori di calcolo. In termini assoluti, si tratta del divario maggiore registrato a livello europeo tra il gettito Iva atteso e l'importo effettivamente riscosso. Negli ultimi cinque anni le perdite tuttavia si sono ridotte, si è passati da -40 miliardi del 2013 a -33,6 miliardi del 2017. In termini di percentuali, l'Italia si colloca invece quarta (con il 24% in meno delle entrate relative all'imposta sul valore aggiunto), dietro la Romania (-36%), la Grecia (-34%) e la Lituania (-25%). "Tuttavia la Commissione europea -ha sottolineato una portavoce dell'esecutivo- ha riconosciuto gli sforzi degli Stati membri", perché per il quinto anno consecutivo si è registrata una tendenza al ribasso. In termini nominali, a livello europeo nel 2017 il divario dell'Iva si è attestato su 137,5 miliardi di euro, con una riduzione di 8 miliardi analoga a quella di 7,8 miliardi registrata nel 2016.

L'accesso automatizzato da parte delle autorità fiscali alle informazioni raccolte dalla Dogana e sulle immatricolazione dei veicoli sarà applicato dal 1° gennaio 2020. L'Ue ha anche appena lanciato il software Transaction Network Analysis (Tna) per consentire agli Stati membri di identificare più rapidamente le cosidette 'frodi carosello'. Il problema dell'evasione dell'Iva ha un impatto molto diverso da Stato a Stati, si va dal - 36% della Romania all'1% di Cipro. "Il clima economico favorevole e alcune soluzioni politiche a breve termine messe in atto dall'Ue hanno contribuito a ridurre il divario dell'Iva nel 2017", ha commentato il commissario per gli Affari economici Pierre Moscovici. "Tuttavia, per conseguire progressi più significativi servirà una profonda riforma del sistema dell'Iva che lo renda più resistente alla frode".Le proposte della Commissione di introdurre un sistema dell'Iva più semplice e favorevole alle imprese sono ancora sul tavolo delle discussioni. "Gli Stati membri non possono permettersi di stare a guardare mentre miliardi di euro vanno persi a causa di pratiche illegali come le frodi a carosello e di incongruenze nel sistema dell'Iva", ha concluso Moscovici. Le previsioni della Commissione restano moderatamente ottimiste, le perdite continueranno a ridursi, ma restano elevate: saranno circa 130 i miliardi di Iva non riscossi in tutta l'Ue, -24% di entrate previste per l’Italia

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Italia paese guida nella conversione al bio

Una crescita del biologico costante che si conferma anche per il 2018. Questo il quadro che emerge dai dati elaborati dal SINAB che descrivono trend di crescita solidi sotto tutti i punti di vista, in occasione di un incontro nell'ambito di Rivoluzione BIO, che si tiene oggi e domani BolognaFiere, in collaborazione con FederBio e AssoBio. Gli ultimi dati confermano l'Italia Paese guida nel percorso di conversione al bio. Dal 2010 al 2018 gli ettari di superficie coltivata a bio sono cresciuti di oltre il 75%, un'estensione nel territorio italiano equivalente a quello della Regione Puglia. L'incidenza della superficie biologica nel nostro Paese ha raggiunto nel 2018 il 15,5% della SAU nazionale. Questo posiziona l'Italia largamente al di sopra della media UE che nel 2017 si attestava al 7,0%. Anche il dato sugli operatori mostra tendenze in forte espansione, confermando il primato dell'Italia in Europa. Nel periodo 2010-2018 si è registrato un incremento di operatori nel biologico di oltre il 65%, consolidando il numero di aziende a 79.000 unità. Paolo Carnemolla, segretario generale di FederBio, evidenzia un "trend di crescita su base ormai decennale, anche per quanto riguarda la produzione agricola con quasi due milioni di ettari e il 15,5% dell'intera superfice coltivata in Italia".

 "È una crescita - prosegue Carnemolla - che può avere ritmi ancora più sostenuti e che deve interessare sempre più le aree del Paese maggiormente vocate all'agricoltura, dove il cambiamento climatico in atto e le problematiche del calo dei prezzi e dell'eccesso di chimica di sintesi stanno mettendo in crisi tutta l'agricoltura. Ci sono aree come la Pianura Padana, dove gli squilibri climatici impattano su terreni ormai quasi privi di sostanza organica e favoriscono nuovi parassiti che stanno creando danni gravissimi, il cui contenimento si potrà ottenere solo con sistemi di lotta biologica su aree vaste, anche urbane. Il modello agricolo biologico, tipicamente italiano, offre una prospettiva a tutta l'agricoltura non solo per renderla più resiliente, ma anche più sostenibile economicamente sia a livello nazionale che mondiale. La transizione al modello agricolo biologico necessita di una strategia integrata e di lungo periodo, dunque di una politica nazionale di settore e di investimenti pubblici in ricerca e innovazione".

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