Nell'ultimo mese calano Lega e M5S nelle intenzioni di voto, secondo un Sondaggio Index Research per Piazza Pulita, programma di La7. La Lega passa dal 34,8 del 13 dicembre al 33,1 dell'11 Gennaio (-1,7%), comunque sempre quasi al doppio del 17,4% reale delle elezioni del 4 Marzo. Il Movimento passa dal 24,8 di dicembre al 24,1 (-0,7), sempre ben sotto il 32,7% reale delle ultime politiche. In generale Index Research registra "il calo delle forze di governo ed un sostanziale aumento, nelle intenzioni di voto, dell'opposizione", si legge nella nota che accompagna le cifre. Il margine di errore indicato é del 3,5%. "Per il Pd - sottolinea l'istituto guidato da Natascia Turato - si registra uno +0,3 con un passaggio al 17,5 % rispetto al 17,2 di dicembre, ma ancora sotto il 18,7 del 4 Marzo. Abbondantemente sotto il voto delle politiche Forza Italia che dal 14% passa, nelle intenzioni, al 7,9 di oggi con un lieve incremento rispetto al 7,6 del 13 Dicembre (+0,3%). Sale anche Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni che si attesa al 4,1 rispetto al 4% dell'ultimo rilevamento". "Un passo avanti per '+Europa' che sale al 2,5 % raggiungendo, con un +0,2%, la stessa percentuale delle elezioni politiche. Potere al Popolo viene sondato al 2,2 a Gennaio con un piccolo calo rispetto al 2,3 di Dicembre ma, di fatto, al doppio del 1,1 del Marzo 2018. Per le forze delle sinistra, Mdp, Si ed altri, si registra un 2,9%". Metodologia: Periodo di realizzazione: 9-10 gennaio 201 Mezzo di diffusione: Televisione Tema: Attualità Universo di riferimento: Popolazione italiana maggiorenne residente in Italia (fonte Istat al 01.01.2017) Estensione territoriale: Nazionale Campione: Campionamento nazionale casuale di tipo probabilistico stratificato per sesso, classi di età, aree geografiche, ampiezza centri. Rappresentatività del campione: popolazione maggiorenne residente in Italia Margine di errore: 3,5% Metodo di raccolta delle informazioni: Interviste telefoniche con metodologia C.A.T.I. con questionario strutturato Consistenza numerica del campione: Interviste Italia complete 1.500 Totale contatti effettuati: 4.001 Interviste complete: 800 (su totale contatti: 20,0%) Rifiuti/Sostituzioni: 3.201 (su totale contatti: 80,0%)
Leggi Tutto »Elezioni regionali, Di Sabatino (Pd): Il rinnovamento del movimento cinque stelle passa attraverso la poltroncina sicura per la Marcozzi
“La candidata presidente della Regione Sara Marcozzi (Movimento Cinque Stelle) non ci venisse a dare lezione di democrazia: dopo aver ottenuto la candidatura a Presidente dando una spallata a chi aveva vinto le primarie, ovvero Domenico Pettinari, adesso si riserva una poltroncina sicura candidandosi consigliera nella lista di Chieti”.
Con queste parole il Segretario regionale del Pd Abruzzo Renzo Di Sabatino risponde alle dichiarazioni rilasciate ieri dalla Marcozzi durante la presentazione delle liste del M5S.
“Parliamo di numeri? – continua Di Sabatino – Se loro sono solo 29, e non 30, è perché la Marcozzi ha deciso di riservarsi un bel paracadute in caso di sconfitta, candidando se stessa non solo Presidente, ma anche consigliera. Cosa che Giovanni Legnini non ha fatto, dimostrando quindi che la sua candidatura è totalmente a servizio della comunità abruzzese e ben lontana della logica delle poltrone. Ricordo, infatti, che il candidato presidente della coalizione che arriverà terza non siederà in Consiglio regionale, e forse proprio perché anche la Marcozzi ha capito che la sfida sarà fra Legnini ed un catapultato da Roma, ha deciso di garantirsi il posticino per altri cinque anni. Per gli abruzzesi, comunque, una buona notizia: il rischio di una Virginia Raggi d’Abruzzo è scongiurato.
Parliamo adesso di quello che la Marcozzi definisce “un abuso di democrazia”, ovvero il numero di candidati in campo. Il fatto che una forza politica che predica l’importanza della democrazia diretta, dell’uno vale uno e della partecipazione, si lamenti perché le persone hanno davvero voglia di essere in campo è grottesco. Con il consenso ottenuto grazie a bugie e promesse irrealizzabili, di candidati ne avrebbero potuti presentare a migliaia, ma poi avrebbero avuto il problema di controllarli e di evitare che entrasse qualche testa pensante”.
Leggi Tutto »Livelli essenziali di assistenza, l’Abruzzo tra le regioni migliori
E' il Piemonte a guidare le otto Regioni (Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Umbria Abruzzo e Marche) che ottengono un punteggio superiore a 200 nel monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza, secondo i dati del Ministero della Salute che pubblica i punteggi di tutte le Regioni in base alla Griglia LEA 2017. Altre otto regioni (Marche, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, P.A. Trento, Lazio, Puglia, Molise, Sicilia) raggiungono il livello minimo accettabile (tra 200 e 160) mentre per cinque Regioni (Valle d'Aosta, Sardegna, Calabria, P.A. Bolzano) il punteggio è inferiore a 160. Per la prima volta vengono forniti anche i punteggi delle Regioni a statuto speciale non sottoposte a verifica adempimenti (Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Province Autonome di Trento e Bolzano). Le Regioni, per poter accedere al maggior finanziamento del SSN - quota premiale del 3% delle somme dovute a titolo di finanziamento della quota indistinta del fabbisogno sanitario al netto delle entrate proprie - sono tenute a una serie di adempimenti, in base all'Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005. Le Regioni sottoposte alla verifica di tali adempimenti sono quelle ordinarie e la Sicilia (sono escluse la Valle d'Aosta, le due Provincie Autonome di Bolzano e Trento, il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna dal 2010). La verifica degli adempimenti è a cura del Comitato LEA, al quale è affidato il compito di monitorare l'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza in condizioni di appropriatezza e di efficienza nell'utilizzo delle risorse, al fine di promuovere e garantire l'effettiva erogazione e l'uniformità sul territorio. Tra gli adempimenti, rientra quello relativo all'area "Mantenimento nell'erogazione dei LEA", che viene certificato attraverso l'utilizzo di un set di indicatori (cd. Griglia LEA) ripartiti tra l'attività di assistenza negli ambienti di vita e di lavoro, l'assistenza distrettuale e l'assistenza ospedaliera. Annualmente vengono presentati i risultati della valutazione dell'adempimento "Mantenimento nell'erogazione dei LEA". Per l'anno 2017, sono resi noti i punteggi di tutte le Regioni, comprese quelle che non sono sottoposte alla verifica adempimenti per l'accesso alla quota premiale.
Nel 2017 risultano valutate positivamente, ottenendo un punteggio uguale o superiore a 160 (livello minimo accettabile) in base alla Griglia LEA, ben 16 Regioni. In particolare, le otto Regioni che raggiungono un punteggio superiore a 200 sono: Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Umbria, Abruzzo e Marche. Altre otto Regioni si collocano in un punteggio compreso tra 200 e 160 (livello minimo accettabile): Liguria, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Provincia Autonoma di Trento, Lazio, Puglia, Molise e Sicilia. Le Regioni Campania, Valle d'Aosta, Sardegna, Calabria e la Provincia Autonoma di Bolzano si caratterizzano per i punteggi inferiori a 160 e presentano diverse criticità ascrivibili in particolare all'area della prevenzione (screening e coperture vaccinali) e all'area distrettuale (residenziali anziani e disabili). Le Regioni Calabria e Campania, entrambe sottoposte a regime commissariale, presentano una situazione differente. Mentre la Calabria raggiunge un punteggio inferiore rispetto all'anno precedente, la Campania ha un punteggio migliorativo anche se non raggiunge ancora il livello minimo accettabile. Con riferimento alla P.A. di Bolzano, alla Sardegna e alla Valle d'Aosta si evidenzia il mancato invio di alcuni flussi informativi obbligatori.
Leggi Tutto »Elezioni Regionali: Marsilio, unico che torna da Roma è Legnini
"L'unica persona che torna da Roma, e di cui l'Abruzzo deve avere paura, è Giovanni Legnini, perché rappresenta la perfetta continuità con Luciano D'Alfonso e il Partito Democratico, e perché ha già dimostrato di non avere l'Abruzzo al centro del suo cuore quando ha fatto altre scelte e quando si è dovuto far pregare in ginocchio, e dopo magari aver ricevuto la delusione di non essere stato nominato a presidente dell'Antitrust, come ha provato a fare fino all'ultimo munito". Lo afferma il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
"Per me invece l'Abruzzo è una scelta di vita, di cuore e di passione perché, da abruzzese trapiantato a Roma, torno nella mia terra perché nessuno debba più vivere questa esperienza di famiglie che si allontanano ancora oggi, come nel secolo scorso e negli anni Cinquanta e Sessanta, per dare un futuro ai propri giovani e ai propri figli".
Legnini lancia un appello ai moderati di centro
"Riteniamo che il profilo che ha assunto la coalizione di centrodestra sia molto spinto verso un'opzione di destra. Nel momento in cui ci siamo proposti di promuovere una coalizione ampia, che spazia dai progressisti, ai liberali, ai moderati, facciamo un appello alle forze di centro, anche alle espressioni di centrodestra, perché si uniscano a questa nuova alleanza per l'Abruzzo, in nome dei cittadini e della risoluzione dei problemi della regione". Lo ha detto candidato presidente della Regione Abruzzo per il centrosinistra, Giovanni Legnini, a margine della conferenza stampa nella quale ha presentato l'appoggio del movimento civico Abruzzo insieme, guidato dall'ex assessore regionale Donato Di Matteo.
"Il cambiamento vero che noi stiamo prospettando riguarda la struttura della coalizione: il baricentro del progetto politico sarà costituito da liste nuove, liste civiche. Abbiamo chiesto al Pd e alle altre forze del centrosinistra di far parte di questo progetto, di sostenerlo, di rafforzarlo, ma di non essere rappresentativi del baricentro del progetto". Così il candidato presidente della Regione Abruzzo per il centrosinistra, Giovanni Legnini, dopo le parole di Martina, alle prossime elezioni regionali.
"Discontinuità, competenza e partecipazione": queste, in vista delle prossime elezioni regionali, le priorità del movimento civico Abruzzo Insieme, guidato dall'ex assessore regionale Donato Di Matteo, che stamani ha ufficializzato l'adesione al progetto politico che vede Giovanni Legnini candidato governatore. La presentazione delle liste ci sarà venerdì e poi verrà organizzato un grande evento: "una manifestazione per chi crede in noi e non per farsi i selfie, un evento di gente che sorride e vuole una svolta per l'Abruzzo; forse ci servirà lo stadio di Pescara", ha detto ironicamente Di Matteo. "No alla colonizzazione dell'Abruzzo- ha aggiunto - fatto storico che ha provocato gravi danni. Noi non siamo una succursale, non siamo un ripiego o una colonia e non viviamo assoggettati ad altri. Non siamo macrofagi o saprofiti". Sottolineando che il ruolo di un governo regionale è quello di "fare leggi che migliorino la qualità della vita dei cittadini" e definendo "inconcepibile" la logica dell'"uomo solo al comando", l'ex assessore ha detto che "Legnini è garanzia di discontinuità, di competenza e di capacità istituzionale. Mi garantisce una serie di certezze rispetto alla collegialità e al programma - ha osservato - C'è la possibilità di fare una grande battaglia per rendere discontinuo il modo di governare e per rendere l'Abruzzo una delle prime regioni d'Italia".
"Nelle mie liste non ci saranno ex consiglieri regionali che si sono seduti a tavola per consumare quel pasto sprovveduto e abbondante. Con me ci sono i sindaci che si sono visti dire no alle loro richieste perche' erano amici di Donato Di Matteo. La mia, con quella di Legnini, e' l'unica lista veramente civica di questa coalizione", ha aggiunto Donato Di Matteo, leader di Abruzzo Insieme. "Si e' creato un disequilibrio in Abruzzo che ha penalizzato le aree interne. I sindaci dei Comuni dell'entroterra sono degli eroi. Hanno governato paesi senza servizi solo perche' attaccati al valore della loro storia ed e' una storia, questa, di cui questo Abruzzo non puo' fare a meno".
"Andrea Gerosolimo con me ha costruito nei momenti difficili questo grande argine alle prepotenze. Quell'argine che serve oggi a diventare protagonista in una proposta politica in cui noi possiamo contare. Penso che Gerosolimo debba stare dentro la mia lista, spero che ci torni nelle prossime ore e che si possa dare insieme una continuità a questo bellissimo progetto che insieme abbiamo costruito". Così Donato Di Matteo nel corso della conferenza stampa promossa per annunciare l'adesione del movimento civico Abruzzo Insieme al progetto che vede Giovanni Legnini candidato governatore dell'Abruzzo per il centrosinistra. "Andrea Gerosolimo è una persona validissima, è un grande amico che stimo tantissimo - ha detto Di Matteo - Abruzzo Insieme è nato insieme a lui: sono convinto che Gerosolimo possa dare il suo contributo a questa battaglia. Mi aspetto che partecipi a questa iniziativa elettorale"
Leggi Tutto »Lotteria Italia, tutti i biglietti vincenti
Il primo premio della Lotteria Italia da 5 milioni di euro e' andato al tagliando G 154304 venduto a Sala Consilina, in provincia di Salerno. Il secondo premio da 2,5 milioni e' andato al tagliando E 449246 venduto a Napoli - Piazza Principe Umberto. Il terzo premio da 1,5 milioni e' andato al tagliando E 265607 venduto a Pompei, in provincia di Napoli - Via Roma 59. Il quarto premio da 1 milione e' andato al tagliando P 386971 venduto a Torino - Corso Traiano 158. Ed il quinto premio da 500 mila euro e' andato al tagliando F 075026 venduto in un autogrill sulla A1, in territorio di Fabro, in provincia di Terni.
Di seguito (al link) l'elenco completo di Tutti i premi
Leggi Tutto »Nel terzo trimestre del 2018 il reddito disponibile delle famiglie italiane è aumentato dello 0,1%
Nel terzo trimestre del 2018 il reddito disponibile delle famiglie italiane è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,3%. Lo rileva l'Istat, precisando che di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie è stata pari all'8,3%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. L'istituto statistico spiega inoltre che a fronte di una variazione dello 0,3% del deflatore implicito dei consumi, il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente.
Leggi Tutto »Elezioni Regionali: Legnini, con me ampia coalizione cittadini
"Un'ampia coalizione di cittadini, di società civile, con molti candidati alla prima esperienza, una coalizione tra progressisti, liberali, popolari, cattolici come io auspicavo, un campo largo, repubblicano, che si richiama ai valori della nostra Costituzione, il che costituisce una novità per l'Abruzzo, ma anche per il nostro Paese". Lo afferma Giovanni Legnini, candidato alla presidenza della Regione Abruzzo alle elezioni del prossimo 10 febbraio, ha descritto la coalizione che lo sosterrà, inaugurando oggi il suo comitato nella centrale via Piave. "Tre sono le liste collegate alla mia candidatura 'Legnini presidente', 'Abruzzo in Comune' che rappresenta il mondo degli amministratori locali e un'altra che rappresenta le culture del volontariato e del cattolicesimo democratico. Poi altre liste civiche e le forze politiche di centrosinistra che sostengono questa coalizione alla testa della quale vi sono i cittadini". "Ho chiesto ai partiti di non essere più il centro gravitazionale della politica ma di sostenere uno sforzo di innovazione".
Una "rivoluzione copernicana, non più l'esercizio del potere autoreferenziale": è quella che propone Giovanni Legnini, candidato alla presidenza della Regione Abruzzo alle elezioni del prossimo 10 febbraio. "Bisogna partire dai bisogni dei cittadini, dalle esigenze del territorio e ascoltare" ha detto inaugurando oggi il comitato elettorale a Pescara. Rivolgendosi a quanti si candideranno per sostenerlo, Legnini li ha invitati a 'intercettare' coloro che in passato hanno votato il Movimento Cinquestelle. "Se vogliono votare l'inconcludenza dei Cinquestelle e ripetere esperienze fallimentari come quelle di Roma e Torino... - ha detto - Ascoltiamo anche i cittadini delusi. Il Movimento Cinquestelle è diventato un partito di potere, loro sono il potere adesso, che d'altra parte esercitano legittimamente". "Il 10 febbraio chi voterà Lega non voterà Salvini, ma Marsilio: la scelta sarà tra un romano, l'inconcludenza dei 5 Stelle e di chi li rappresenta in Abruzzo e un candidato presidente voluto dalla maggioranza dei sindaci abruzzesi e da moltissimi cittadini e sostenuto da un'ampia alleanza di liberali e progressisti, cattolici democratici e popolari, in grado di dar vita a una grande stagione di governo che dia forza e autorevolezza alla nostra regione"
Leggi Tutto »Salvini: L’Abruzzo chiederà il referendum per l’autonomia
Accoglienza calorosa per il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini a Teramo. In tantissimi si sono messi in coda per stringere la mano e per fare un selfie insieme al leader della Lega. "Che bello stare in mezzo a gente normale, positiva e sorridente senza i rompiballe dei centri sociali", ha detto Salvini durante una diretta Facebook. "E' così da stamattina. Una calorosa, fantastica, costruttiva accoglienza a Teramo. Che sia di buon auspicio per un buon anno, positivo e costruttivo in tutta Italia", ha aggiunto il ministro che oggi sarà anche a L'Aquila
"L'Abruzzo chiederà il referendum per l'autonomia ''perché spendere i soldi vicino a dove vengono pagati garantisce meno sprechi, meno furti e più efficienza''. Così il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini, a Teramo nel corso dell'incontro con i candidati della Lega alle prossime elezioni regionali del 10 febbraio in Abruzzo.
Salvini ha ribadito quello che in apertura dell'incontro era stato annunciato da altri esponenti dello stesso partito, e cioè la proposta di un referendum popolare per l'autonomia della Regione Abruzzo, per la gestione di particolari materie per il momento di competenza dello Stato, sull'esempio di Lombardia e Veneto che già la applicano: ''L'autonomia dei territori, dei sindaci e dei Governatori - ha detto Salvini sull'argomento - farà bene da nord a sud, lo dimostra tutto il resto del mondo'
Una cinquantina di simpatizzanti di Potere al popolo e di Teramo Antifascista ha contestato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in visita a Teramo nella due giorni abruzzese per sostenere i candidati della Lega alle elezioni regionali. Al canto di 'Bella ciao' e urlando slogan del tipo 'Lega Salvini e lascialo legato', 'Siamo tutti antifascisti', il gruppetto ha tentato di avvicinarsi al corteo di auto del vicepremier in visita privata al vescovo di Teramo dopo aver incontrato i cittadini. I manifestanti sono stati tenuti a distanza nella centrale piazza Martiri, dove anche oggi si sta svolgendo il mercato, da un nutrito plotone di agenti della Polizia di stato del reparto celere. Il ministro, che è stato costretto a modificare il programma della visita, saltando la passeggiata lungo il mercato ambulante perché trattenuto dalla folla che ha voluto scattare selfie, è stato circa mezzora dal vescovo Lorenzo Leuzzi
La visita a L'Aquila. Salvini risponde ai contestatori
Un gruppo di contestatori ha urlato "sciacallo, non ti vogliamo" al vicepremier Matteo Salvini, all'Aquila per presentare le liste della Lega, uno sparuto gruppo in mezzo alla folla che lo applaudiva gridando: "Matteo, Matteo", "Salvini, Salvini". E una volta salito sul palco il vicepremier, rivolgendosi ai contestatori, ha detto: "Fate un applauso a gente che nel 2019 è in piazza a urlare 'siamo tutti clandestini', prendete il barcone e andate dove volete pace e bene fratelli, tornate nel vostro centro sociale". E ancora: "Sono sempre più convinto che questo governo ha fatto bene a riportare nelle scuole l'educazione civica, per insegnare anche la buona educazione a quattro figli di papà, che mi mettono una tristezza...pane e nutella per tutti!!!. Perché noi vogliamo bene a tutti". Poi, soprattutto in riferimento al momento di tensione davanti alla Chiesa delle Anime Sante, prima di arrivare sul palco, ha aggiunto: "Mentre quei tre sfigati erano in piazza ad urlare come ossessi, centinaia di persone perbene urlavano ancora di più e mi salutavano, è uscito anche il parroco a salutarci, quindi grazie". Per niente turbato, giacca della polizia addosso in mezzo a qualche fiocco di neve, ha ironizzato sulle contestazioni che citavano una canzone partigiana "'Attento a come fischia il vento'? Non sentivo da tanto roba del genere, sono fermi ai tempi...premio nobel alla fantasia".
I temi nazionali
"Abbiamo tolto la supertassa sulle sigarette elettroniche. Avevano tassato pure l'aria che si respira, fortuna che non avevano messo una tassa sui selfie, altrimenti io sarei rovinato". Cosi' il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, aprendo il suo intervento oggi pomeriggio a Roseto degli Abruzzi , davanti ai balneatori, nella due giorni abruzzese a sostegno della Lega in vista delle elezioni regionali del 10 febbraio prossimo. "Sono contento che i primi incontri pubblici del 2019 io abbia avuto l'onore di farli in giro per l'Abruzzo. Qualcuno si e' chiesto cosa vado a fare in Abruzzo il 4 e 5 gennaio. Vado ad aiutare gli abruzzesi a riprendersi la loro terra, e se nevica tanto meglio. C'e' poco da parlare e tanto da fare", ha poi concluso.
"Di Battista sara' uno in piu' che ci dara' una mano". Con queste parole, il vicepremier leghista, Matteo Salvini, ha commentato il ritorno dell'esponente M5s sulla scena politica italiana, parlando con i giornalisti a L'Aquila. "Sui migranti continueremo a fare quello che abbiamo cominciato a fare dal 2018", ha aggiunto
"Sul reddito di cittadinanza se si riescono a coinvolgere le imprese e ad eliminare i furbetti degli abusi sono felice". Lo ha detto il vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini intervenendo a L'Aquila a conclusione del tour in Abruzzo a sostegno dei candidati di centrodestra alle prossime elezioni regionali di febbraio.
Leggi Tutto »Salute, il 70 % degli italiani si sente bene
Nel 2017 il 69,6% della popolazione residente in Italia ha dato un giudizio positivo sul proprio stato di salute, rispondendo 'molto bene' o 'bene' al quesito 'Come va in generale la sua salute?'. Il dato è stabile rispetto all'anno precedente. Lo rivela l'Annuario statistico italiano 2018 dell'Istat. La percezione dello stato di salute rappresenta un indicatore globale delle condizioni di salute della popolazione, molto utilizzato anche in ambito internazionale. La percentuale di persone che dichiarano di godere di un buono stato di salute è più elevata tra gli uomini (73,3%) che tra le donne (66,1%). All'aumentare dell'età decresce la prevalenza di persone che danno un giudizio positivo sul proprio stato di salute: scende al 42,1% tra le persone anziane di 65-74 anni e raggiunge il 26,3% tra gli ultra settantacinquenni. A parità di età emergono nette le differenze di genere a svantaggio delle donne: nella fascia di età 55-59 anni il 66,6% degli uomini si considera in buona salute contro il 59,3% delle coetanee; le differenze maggiori si hanno tra la popolazione di 60 anni e più (44,2% contro il 34%). A livello territoriale la quota di persone che si dichiara in buona salute è più elevata nel Nord-Est (71,9%), mentre meno al Sud (68,6%) e nelle Isole (66,7%). Tra le regioni italiane le situazioni migliori rispetto alla media nazionale si rilevano soprattutto nella provincia autonoma di Bolzano (85,4%), nella provincia autonoma di Trento (76,6%) e in Emilia-Romagna (71,6%), mentre quella peggiore si ha in Calabria (62,5%), in Sardegna (64%) e in Basilicata (64,2%)
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