"I programmi operativi nazionali e regionali e i programmi operativi complementari possono prevedere, nel limite complessivo di 500 milioni per ciascuna delle annualita' 2019 e 2020, nell'ambito degli obiettivi specifici previsti dalla relativa programmazione e nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, misure per favorire, nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, l'assunzione con contratto a tempo indeterminato di soggetti che non abbiano compiuto i 35 anni di eta', ovvero di soggetti di almeno 35 anni di eta' privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi". Si legge nella bozza della Legge di bilancio. "L'esonero contributivo e' elevato fino al 100 per cento nel limite massimo ed e' cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, limitatamente al periodo di applicazione degli stessi".
Leggi Tutto »Maltempo in Abruzzo
Nei centri della costa abruzzese, interessati da un'intensa ondata di maltempo che va avanti da ieri, nel giro di 24 ore è caduto circa il doppio dell'acqua che, in media, cade sulle stesse aree nel mese di ottobre. A stimarlo è Giovanni De Palma, di AbruzzoMeteo.org, il quale sottolinea che "dalla tarda serata ci sarà un'attenuazione dei fenomeni". Secondo l'esperto quello in corso non è comunque da considerarsi un fenomeno eccezionale: "A settembre e, soprattutto, ad ottobre ha piovuto pochissimo e le temperature sono sempre rimaste elevate - dice De Palma - di conseguenza c'è stato un surplus di energia, che ora si è scaricata dando origine ad un fenomeno estremamente intenso". "Dalla tarda serata - prosegue - ci sarà un miglioramento, prima nel Teramano, poi nel Pescarese e infine nel Chietino. Domani mattina saranno ancora possibili piogge, ma dal pomeriggio tornerà il cielo sereno. Fino a venerdì o sabato non ci saranno particolari problemi, ma da sabato arriverà una perturbazione atlantica, tipica, comunque, del periodo autunnale".
Il maltempo, con una fitta pioggia che cade da oltre 12 ore sull'intera provincia di Teramo, ha causato diversi danni che hanno richiesto l'intervento delle squadre dei vigili del fuoco. Oltre 20 gli interventi effettuati per prosciugare seminterrati e garage, per recuperare automezzi bloccati in sottopassi allagati e rimuovere alberi caduti sulle strade. I comuni maggiormente colpiti sono quelli della zona costiera e il capoluogo.
I vigili del fuoco del distaccamento di Roseto degli Abruzzi hanno effettuato un intervento a Casoli di Atri, a seguito dell'allagamento del sottopasso autostradale sulla provinciale 27A. Un camion Eurocargo è rimasto bloccato nel sottopasso a causa dell'alto livello dell'acqua. Giunti sul posto, i vigili del fuoco hanno soccorso l'autista e recuperato l'automezzo trainandolo fuori dalla zona allagata. Successivamente i vigili del fuoco di Roseto si sono recati nelle vicinanze del Liceo Saffo, per un albero inclinato verso la strada pubblica. I vigili hanno alleggerito la chioma della pianta per scongiurarne il rischio di caduta.
Scuole chiuse a Pescara
Scuole chiuse anche domani a Pescara a causa della pioggia che da oltre 24 ore sta interessando la citta' e che ha provocato allagamenti soprattutto nella zona sud. Il sindaco Marco Alessandrini, ha deciso di prorogare l'ordinanza emessa oggi, sospendendo l'attivita' didattica anche per la giornata di domani. Saranno chiusi anche i parchi e giardini comunali. Tra un'ora l'ordinanza sara' pubblicata sul sito e sui canali social del Comune Intanto, da oltre 24 ore piove su tutto l'Abruzzo, dove si registra una sensibile diminuzione delle temperature. A Pescara e a Montesilvano proseguono gli interventi per risolvere le numerose criticita' provocate dalla pioggia. Per far fronte all'emergenza maltempo, sono in arrivo da fuori provincia due squadre dei vigili del fuoco. Relativamente all'apertura o meno delle scuole domani a Pescara, al momento si sta monitorando la situazione. Il Centro Operativo Comunale e' in stretto contatto con il Centro Funzionale della Protezione Civile regionale per valutare il concreto andamento delle precipitazioni e delle previsioni per le prossime ore. Oltre ai vigili del fuoco, sono al lavoro anche le squadre comunali, Attiva e Polizia Municipale. Proseguono anche a Montesilvano gli interventi dei vigili del fuoco e della protezione civile, impegnati in via Piemonte, via Liguria, via Calabria e via L'Aquila. Esteso il tratto di lungomare chiuso al traffico: il divieto riguarda ora il tratto compreso tra viale Europa e via Adige. Salvo peggioramento delle condizioni climatiche, domani le scuole di Montesilvano svolgeranno regolare attivita' didattica.
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Scuole chiuse oggi a Pescara per maltempo. "A causa delle copiose piogge che si stanno abbattendo sulla città, del previsto peggioramento delle condizioni meteo e dei disagi che tale situazione arreca alla circolazione di diverse zone cittadine, il sindaco Marco Alessandrini si prepara a firmare l'ordinanza di sospensione della didattica". E' quanto pubblicato poco prima delle 8 sul sito e sulla pagina Facebook del comune. Nel frattempo molti alunni e studenti di scuole elementari, medie e superiori - pendolari, ma non solo - avevano già raggiunto gli istituti dove però, nella maggior parte dei casi, hanno trovato i cancelli chiusi.
Proteste dei cittadini a Pescara per la decisione del sindaco, Marco Alessandrini, di chiudere le scuole questa mattina, con un'ordinanza preannunciata poco prima delle 8 su Facebook. Ed è proprio sul social, sulla pagina ufficiale del Comune, oltre che davanti ai cancelli sbarrati degli istituti scolastici dove molti erano già arrivati, che la gente, incredula, esprime sdegno.
Il maltempo sta creando problemi a Pescara anche sul fronte sanitario. Alcune ambulanze del 118 e delle cooperative di soccorso convenzionate hanno avuto nella mattinata problemi per il trasporto di malati, infermi e anche per alcuni soccorsi, per cui si è così reso necessario l'ausilio e l'intervento di uomini e mezzi dei vigili del fuoco, a causa di alcune strade completamente allagate.
L'inizio della settimana con il previsto abbassamento anche di 10 gradi centigradi, ha portato soprattutto nella provincia dell'Aquila parecchia neve: 25 centimetri ad Ovindoli, 10 centimetri a Pescocostanzo, Roccaraso, Rivisondoli. In Provincia di Teramo (Prati di tivo) e Pescara (sulla Maielletta) la neve ha raggiunto i 20 centimetri. Attualmente la Statale 17 che conduce a Campo Imperatore (2.100 metri) e' chiusa per una nevicata in corso.
La nota del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini
"L'Amministrazione è consapevole dei disagi e si scusa con la cittadinanza e la comunità che fa riferimento a Pescara, meta di migliaia di studenti pendolari, ma la decisione di sospendere la didattica con così poco preavviso, pur sapendo che avrebbe arrecato disagio, dipende proprio dalla necessità di dover dare priorità alla sicurezza". E' quanto dichiara il sindaco del capoluogo abruzzese, Marco Alessandrini, in una nota. "Mi è molto chiaro che la politica significa scendere nel fango, affrontare questioni critiche e scegliere tra la soluzione più adeguata (non quella ideale), anche a rischio di essere impopolari. Chiudere le scuole è sempre una scelta difficile. Questa mattina dalle 7 eravamo a monitorare la situazione, registrando il progressivo e inarrestabile peggioramento delle condizioni meteo, che si è mostrato assai problematico solo dopo le 7.30, abbinato anche alla mobilità cittadina, condizionata dalla pesante impraticabilità di alcune strade. Per questo, ho pensato che la soluzione migliore fosse almeno evitare l'ingresso del secondo scaglione di studenti, cioè quello delle 8.30 e, per tutti, l'uscita di scuola esposta a condizioni che potevano essere rischiose, specie per chi ha strada da percorrere in città e fuori città". Al momento, informa la nota, "resta chiuso il sottopasso di via Raiale, perché impraticabile; chiuso il sottopasso dell'asse attrezzato che esce su piazza della Marina; un albero è caduto in via Chieti e si sta procedendo alla rimozione; allagate via Anelli e la zona Colli, via Di Sotto in particolare, che sono sede di più scuole; acqua anche in via del Peligni; via Scarfoglio e il tratto iniziale di viale Primo Vere". "Sono state transennate dalla Polizia Municipale e quindi chiuse le seguenti strade: via Celommi; via Falcone e Borsellino; via Elettra, tratto tra via Marconi e stadio; via Tibullo, tratto tra viale Marconi e via dei Peligni; via rossetti; piazza Grue. Situazione complessa anche in viale Pindaro di fronte alla libreria dell'Università".
La nota dell'assessore comunale di Pescara, Gianni Teodoro
"Ci sono delle criticità in alcune zone della città, ma la situazione è sotto controllo. Proprio ora abbiamo concluso una riunione con il dirigente del settore del Comune Emilia Fino per l'apertura a minuti del Coc, ma solo per motivi precauzionali e per rendere più sereno il trascorrere delle prossime ore, considerando che le previsioni per le prossime ore prevedono un miglioramento". Lo ha detto l'assessore alla Protezione Civile del Comune di Pescara Gianni Teodoro che ha poi aggiunto che "dalla scorsa notte la macchina operativa è al lavoro ininterrottamente con gli agenti della Polizia Municipale, del Comune e di Attiva per fronteggiare le situazioni più complicate. Ma - ha detto l'assessore Teodoro - non ci sono emergenze". Il sindaco Marco Alessandrini, oltre ad aver firmato l'ordinanza per l'apertura del Coc, ha firmato anche una ordinanza per l'accensione anticipata degli impianti di riscaldamento.
Montesilvano, attivato il COC
Il Comune di Montesilvano ha attivato il Centro operativo comunale (Coc) per far fronte all'emergenza maltempo che si sta abbattendo sull'Abruzzo. In città sono numerose le strade allagate e chiuse al traffico, con conseguenti disagi per la cittadinanza. In particolare, è chiuso il lungomare nel tratto compreso tra via Marinelli e viale Europa. In via Piemonte, viale Abruzzo e via Liguria sono in azione le pompe idrovore dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, che stanno liberando le strade dall'acqua. Chiusi i sottopassi di viale Europa e via Aldo Moro. Difficoltà, a causa per gli allagamenti, anche per le ambulanze del 118, che in alcuni casi sono costrette ad intervenire accompagnate dai Vigili del Fuoco. Numerose le criticità e i disagi segnalati dai cittadini al Comune e sul web. I numeri del Coc per le segnalazioni sono 085.4481216 e 085.4481326.
Leggi Tutto »Ricerca Unimpresa, nei conti correnti 74 miliardi in piu’ in un anno
Secondo una ricerca del Centro studi di Unimpresa in totale, negli ultimi 12 mesi nei conti correnti sono stati accumulati 74 miliardi in piu' rispetto all'anno precedente, passando da 1.055 miliardi a 1.079 miliardi. Da agosto 2017 ad agosto 2018 il totale dei depositi di cittadini, aziende, assicurazioni e onlus e' aumentato di quasi il 4% passando da 1.306 miliardi a 1.357 miliardi. Per la ricerca che incrocia i dati della Banca d'Italia relativi alla raccolta delle banche, il totale dei depositi e' passato dai 1.306,5 miliardi di agosto 2017 ai 1.357,1 miliardi di agosto 2018 con un incremento di 50,5 miliardi (+3,87%). I salvadanai delle famiglie sono saliti da 946,1 miliardi a 972,3 miliardi con un'impennata di 26,1 miliardi (+2,77%); i conti delle imprese familiari sono passati da 55,7 miliardi a 59,8 miliardi in salita di 4,1 miliardi (+7,38%); i depositi delle organizzazioni non lucrative (onlus) sono aumentati da 26,2 miliardi a 27,6 miliardi in crescita di 1,4 miliardi (+5,42%); i fondi delle aziende sono saliti da 256,7 miliardi a 277,1 miliardi in aumento di 20,4 miliardi (+7,95%); i conti di assicurazioni e fondi pensione sono passati da 21,6 miliardi a 20,1 miliardi in discesa di 1,5 miliardi (-7,05%). Quanto all'analisi per strumento, i conti correnti registrano una variazione positiva di 74,5 miliardi (+7,42%), cresciuti da 1.005,4 miliardi a 1.079,9 miliardi. Variazione positiva anche per i pronti contro termine di 33,1 miliardi (+31,01%) da 106,6 miliardi a 139,7 miliardi; stabile il saldo dei depositi rimborsabili con preavviso, in crescita di 3,9 miliardi (+1,31%) da 297,2 miliardi a 301,1 miliardi. Per quanto riguarda i depositi con durata prestabilita si osservano situazioni distinte: quelli con scadenza fino a 2 anni sono calati sensibilmente di 22,03 miliardi (-28,77%) da 76,5 miliardi a 54,5 miliardi; quelli con scadenza oltre i due anni sono saliti di 11,8 miliardi (+8,91%) da 132,7 miliardi a 144,5 miliardi. "I dati mostrano che le disponibilita' finanziarie delle aziende e delle famiglie italiane sono congelate. Se i cittadini accumulano per timore di nuove tasse, le imprese non investono perche' non hanno fiducia nel futuro", conclude Ferrara.
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Nuovo servizio de Le Iene sui viadotti dell’autostrada
Nuovo appuntamento con 'Le Iene Show' su Italia 1. Tra i servizi della puntata il nuovo pezzo dell’inchiesta di Filippo Roma sulle condizioni in cui versano i viadotti dell’Abruzzo. Nelle scorse puntate, la Iena aveva incontrato, tra gli altri, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, che aveva promesso di inviare al più presto degli ispettori a visionare i ponti. Toninelli ha mantenuto la parola e, nel servizio saranno trasmesse le immagini del sopralluogo a cui lui stesso ha partecipato, assieme a Filippo Roma e al capo ispettore del ministero dei Trasporti. In seguito, ricevuta la relazione dall’ispettore, l’inviato ha raccolto le dichiarazioni di una persona che lavora per la ditta di manutenzione dei viadotti e ha incontrato nuovamente Carlo Toto, il presidente di Strada dei Parchi, la società che ha in concessione i tratti autostradali in questione.
Leggi Tutto »Fisco, Cgia: ci sono oltre 100 imposte ma ne basterebbero 10
Il fisco è sempre più "bulimico". Lo sostiene la Cgia, specificando che basterebbero poco più di 10 imposte, rispetto alle oltre 100 che abbiamo. "Tenendo conto che dall'applicazione di una novantina di tasse, tributi e contributi l'erario incassa solo il 15 per cento del gettito totale annuo - segnala il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - con una seria riforma fiscale basterebbero poco più di 10 imposte per consentire ai contribuenti italiani di beneficiare di una riscossione più contenuta, di lavorare con più serenità e con maggiori vantaggi anche per le casse dello Stato che, molto probabilmente, da questa sforbiciata vedrebbero ridursi l'evasione". Le imposte che pesano di più sui portafogli dei cittadini italiani sono due e garantiscono più della metà (il 55,4 per cento) del gettito totale: esse sono l' Irpef e l'Iva. Nel 2017 la prima (Imposta sul reddito delle persone fisiche) ha garantito all'erario un gettito di 169,8 miliardi di euro (il 33,8 per cento ovvero un terzo del totale) mentre la seconda (Imposta sul valore aggiunto) ha consentito di incassare 108,8 miliardi di euro (21,6 per cento). Per le aziende l'imposta più pesante è l'Ires (Imposta sul reddito delle società), che l'anno scorso ha consentito all'erario di incassare 34,1 miliardi di euro. Di particolare rilievo anche il gettito riconducibile all'imposta sugli oli minerali che è stato pari a 26 miliardi e quello ascrivibile all'Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) che ha assicurato 22,4 miliardi di euro. "Se si considera che il livello dei servizi presente nel nostro Paese è molto modesto - dichiara il segretario della Cgia Renato Mason - è necessario che il Governo inizi seriamente a ridurre il carico tributario. Con la manovra di bilancio presentata nei giorni scorsi è cominciato un percorso di riduzione delle tasse sulle partite Iva. Un fatto sicuramente positivo, ma ancora insufficiente".
Leggi Tutto »Cesa: prima il programma, poi il candidato
"Nei prossimi giorni ci sarà un incontro serio fra le forze che compongono tutto il centrodestra per analizzare e stabilire chi saranno i candidati non solo qui in Abruzzo, ma anche in Sardegna e in Basilicata e trovare le persone migliori a cui affidare la guida di una regione che è una cosa molto molto importante". Lo ha detto a Chieti i Lorenzo Cesa, a margine di un incontro. "Prima il programma e poi il candidato - ha spiegato - questo è il percorso che noi vogliamo fare e abbiamo proposto agli alleati e che pretendiamo sia anche rispettato, non solo in Abruzzo: lo stiamo facendo in Sardegna dove è iniziata una trattativa tra i partiti, lo stiamo facendo in Basilicata altrettanto con molta serietà. Parlare prima dei problemi della gente, poi stabilire chi sarà il candidato''.
''L'obiettivo di questa mia visita è rilanciare in Abruzzo l'Udc, non solo l'Udc, ma il soggetto politico di centro che faccia riferimento ai valori che sono dietro lo scudo crociato, a forte presenza anche dei democratici cristiani che hanno dato un grande contributo nel passato allo sviluppo di questa regione che certamente non sta andando bene. Quindi riprendere un'iniziativa forte, rimettere in pista anche uomini di esperienza che possono dare un contributo a far uscire queste regione dalle difficoltà che vive". Lo ha detto a Chieti il segretario nazionale dell'Udc ed europarlamentare, Lorenzo Cesa, a margine di un incontro in cui il partito, presenti il segretario regionale Enrico Di Giuseppantonio e il segretario cittadino Andrea Buracchio, ha annunciato il passaggio nelle proprie file del consigliere comunale di Chieti Roberto Melideo e del consigliere comunale di Roccamontepiano Corradino Marinelli. Quanto alla scelta da parte del centrodestra del candidato presidente della Regione Abruzzo, secondo Cesa ''lo si avrà nel momento in cui ci sarà un programma da concordare e questo lo si farà nei prossimi giorni: ci si metterà tutti intorno a un tavolo e in base al programma si sceglie anche la persona giusta da candidare. La cosa seria da fare, per quanto ci riguarda come Udc, e pretenderemo questo, è aprire un tavolo sul programma e subito dopo parlare di nomi. Ci sono delle personalità anche all'interno dell'Udc in condizione di guidare questa regione, capaci di guidarla, perché no. Quindi apriremo un discorso serio, senza pregiudizio su nessuno, nessun pregiudizio sui nomi che stanno circolando, ma penso che la cosa seria da fare è scegliere un nome in base anche alle cose da realizzare"
Leggi Tutto »Elezioni regionali, Legnini non esclude la candidatura
"In un momento difficile per il Paese e per l'Abruzzo si tratta di verificare se ci sono le condizioni per una iniziativa che vada oltre i vecchi e nuovi recinti politici e parli direttamente ai cittadini". A dirlo è l'ex presidente del Consiglio superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, che è intervenuto, a margine di un convegno sulla Ricostruzione che si è svolto all'Aquila, della possibilità di una sua candidatura alla presidenza della Regione per la coalizione di centrosinistra alle regionali del prossimo 10 febbraio. "Non e' stata assunta alcuna decisione. Io sto verificando se i vecchi ed i nuovi recinti della politica possono essere superati, se e' possibile immaginare una proposta politica che parli direttamente ai cittadini. Solo dopo tali verifiche, peraltro già in corso, assumerò una decisione che in ogni caso non potrà prescindere dal profilo istituzionale e di indipendenza che ho praticato in questi anni", ha sottolineato l'esponente del Partito Democratico non sciogliendo il nodo sulla sua discesa in campo chiesta all'unanimità dal centrosinistra.
Leggi Tutto »Sanità, 11 milioni di italiani rinunciano o ritardno le cure per le liste d’attesa
Sono più di 11 milioni gli italiani che addebitano a tempi di attesa troppo lunghi la loro rinuncia o il ritardo nell'effettuazione di una prestazione. E' vero soprattutto nelle regioni del Centro Italia e per gli anziani sopra i 65 anni. E sono 6,2 milioni i cittadini che dichiarano di aver rinunciato a una prestazione per motivi economici, soprattutto nelle regioni insulari e per le fasce di reddito più basse. Questo il quadro che emerge dal VI Rapporto dell'Osservatorio civico sul federalismo in sanità, presentato oggi da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, con il contributo non condizionato di Bristol-Myers Squibb, Janssen e Sanofi. Il report rivela anche che i tempi d'accesso tra pubblico e intramoenia sono davvero distanti: in Campania per una visita oculistica nel pubblico si attendono oltre i 100 giorni, quando nel canale intramurario la stessa prestazione è erogata entro 5 giorni; per una colonscopia nel Lazio si attendono 175 giorni, mentre in intramoenia soltanto 6 giorni; e ancora in Lombardia occorrono 98 giorni per un ecodoppler venoso nel pubblico e 4 giorni in intramoenia; in Veneto per un ecocardiografia l'attesa nel pubblico è di 95 giorni, mentre in intramoenia ci vuole appena una settimana.
Quanto alle liste d'attesa, in ambito oncologico per un intervento per tumore al polmone si attendono circa 13 giorni in Basilicata e Valle d'Aosta, oltre 43 in Veneto e addirittura 61 giorni in Calabria. Per un intervento di tumore al seno i tempi migliori si registrano nella Provincia autonoma di Bolzano (16 giorni) mentre i tempi più lunghi sono in Valle d'Aosta (52). Per il tumore all'utero i tempi d'attesa variano tra gli 11 giorni nella Pa di Bolzano e i 34 del Lazio. Per le protesi d'anca la variabilità è ancora più marcata: si passa dai 28 giorni della Calabria ai 107 del Veneto. Per l'accesso alle chemioterapie si registrano tempi piuttosto contenuti in tutte le regioni, ma con punte significative di attese nel caso dell'Umbria dove si attendono anche 20 giorni. Nella P.a di Trento al contrario si registrano i tempi più bassi 4,5 giorni di attesa. Per un intervento di ernia inguinale i tempi più lunghi si registrano in Valle d'Aosta con 156 giorni d'attesa a fronte dei 31 della Sicilia e della Pa di Bolzano. Per l'accesso alla coronarografia i tempi più lunghi li troviamo in Pa di Bolzano (44 giorni) e Piemonte (39 giorni), a fronte dei 9 giorni in Abruzzo e 10 in Puglia.
Leggi Tutto »Sicurezza autostrade, nuovo scontro tra il Ministero e Strada dei parchi
Limitazioni al traffico sulla A24 e A25. Le autostrade tra Lazio e Abruzzo presentano infatti "standard di sicurezza inadeguati" tanto da non poter sopportare una circolazione regolare. Questa la 'sentenza' che arriva dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti dopo le ispezioni straordinarie predisposte dal ministro Danilo Toninelli che, nel question time al Senato, parla di "decadimento manutentivo riscontrato, associato all'incremento dei carichi di esercizio rispetto all'epoca di costruzione". Una situazione tale, dice, "da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguati standard di sicurezza con il regolare transito di circolazione". Il richiamo è contenuto nella relazione di 14 pagine con data 15 ottobre, firmata dal dirigente del Mit, Placido Migliorino, e inviata alla direzione del ministero per la Vigilanza sulle concessioni autostradali e alle quattro prefetture abruzzesi. Il Mit chiede di estendere a "tutti i viadotti ispezionati" (87, di cui due con frane, su 339) le limitazioni già in atto su otto viadotti - della Noce, Cannuccette, Santo Stefano, Pietrasecca, Pié di Pago III, Fiume Salto, Valle Orsara, Fornaca, in quanto il transito dei veicoli pesanti "come dimostrato nelle verifiche di sicurezza, inducono sollecitazioni critiche specialmente agli impalcati e alle solette". Divieto di sosta dei mezzi pesanti nelle aree di emergenza e obbligo di 100 metri tra un mezzo pesante e l'altro: Strada dei Parchi in serata annuncia l'estensione delle limitazioni alle strutture ispezionate dai tecnici del Mit, anche con i droni. E mentre si mettono a punto le misure da adottare, il botta e risposta a distanza tra ministero e concessionaria prosegue. Dall'Aquila, infatti, l'amministratore delegato di Strada dei Parchi, la concessionaria delle due arterie autostradali, Cesare Ramadori, dopo un'audizione in commissione Infrastrutture del Consiglio regionale dell'Abruzzo, mette in chiaro che non c'è possibilità di interlocuzione col ministro. "Quello che so - dice Ramadori - lo so dai giornali visto che con non riesco a parlare con il ministero, che non ci riceve. Nonostante la mia richiesta di poter incontrare il ministro Toninelli, infatti, inviata il 4 ottobre, ad oggi ancora non ho ricevuto risposta". Da qui la diffida per ottenere risposte in 5 giorni sulla consegna dei progetti per la messa in sicurezza. Si tratta di 192 milioni di euro inseriti nel decreto Genova, 50 per il 2018 e 142 per il 2019. "Nonostante il blocco dei fondi - puntualizza l'ad Ramadori - abbiamo iniziato i lavori sui cantieri dove c'è più attenzione. La gente può transitare tranquillamente sulla A24 e A25". Valutazioni che il Mit, tecnicamente, considera "non esaustive" definendo "semplicistiche" le verifiche "utilizzando i carichi normativi del '62". "I test sono stati realizzati sulla base delle nuove norme tecniche, Ntc 2018", dice SdP. Lo stato dei viadotti arriva anche all'attenzione della magistratura. La Procura della Repubblica dell'Aquila ha aperto una inchiesta sulla sicurezza delle infrastrutture, tra cui viadotti e piloni, nelle autostrade A24 e A25: le indagini condotte dai carabinieri, sono scattate dopo il caso, nella serata del 10 settembre scorso, della caduta di pezzi di calcestruzzo dalla parte sottostante del viadotto San Giacomo, sulla Roma-Teramo, che ha portato alla chiusura momentanea di una strada al di sotto della infrastruttura che attraversa la località di San Giacomo, frazione del Comune dell'Aquila. A presentare, tra gli altri, un esposto sono stati gli uffici competenti della Regione Abruzzo. I carabinieri avrebbero già effettuato delle acquisizioni di documenti in varie sedi istituzionali. Nel fascicolo, per ora contro ignoti, anche la relazione dei vigili del fuoco che sono intervenuti nella tarda serata per rimuovere altri pezzi rimasti sospesi: in quel documento, secondo quanto si è appreso, sarebbe stato accertato lo stato di degrado della parte sottostante lungo viadotto. Strada dei Parchi era intervenuta il giorno dopo con una squadra munita dell'apparecchiatura denominata "bybridge" che permette di creare un ponteggio per consentire ai tecnici di rimuovere pezzi di calcestruzzo pericolanti
Leggi Tutto »Strada dei Parchi invia una diffida al Ministero per lo sblocco dei fondi
Strada dei Parchi, concessionaria di A24 e A25, ha inviato al ministero Infrastrutture e Trasporti una diffida per lo sblocco dei 192 milioni per la messa in sicurezza dei viadotti, fondi inseriti nel decreto Genova. Si chiede di "voler adottare senza ulteriore indugio e comunque entro e non oltre 5 giorni ogni atto autorizzativo teso a consentire l'avvio di lavori urgenti o comunque ritenuti necessari, con ogni conseguente assunzione di responsabilità in caso di ulteriori ritardi e/o espresso diniego".
"Ci siamo espressi chiaramente perché vogliamo tutelare gli utenti di A24-A25 perché non condividiamo l'allarmismo". Così Mauro Fabris, vicepresidente della concessionaria, spiega la diffida al ministero perché "non bisogna creare allarmismo, Strada dei Parchi è sicura al traffico normale, tenendo presente però che il 60% delle infrastrutture in Italia non è a norma antisismica: il nostro gesto è necessario perché devono essere sbloccati i decreti autorizzativi che il ministero deve emanare"
Strada dei Parchi: ci sono 400 ferri nei pilastri
"Quando si mostra un pilastro ammalorato e si staccano sfoglie di cemento o di ferro, si dimentica che lì dentro ci sono altri - numero reale - 400 ferri: e quei 10 ferri che stai vedendo e che non sono neanche tutti ammalorati, ai fini della sicurezza di esercizio non significano nulla". Lo ha dichiarato Gabriele Nati, direttore tecnico di Strada Parchi, nel sopralluogo del cantiere del casello di Bussi della A25 dove si sta provvedendo mettere i pilastri in sicurezza antisismica.
''Ormai si stanno raccontando fesserie, suffragate da nessun aspetto concreto e reale. Ci sono piloni con 2 mila centimetri quadri di acciaio, e si sta ragionando su 10, 20 centimetri metri di acciaio in meno. E le nostre verifiche sulla sicurezza di esercizio le abbiamo fatte aumentando i valori di rischio, togliendo anche 60 centimetri quadri di acciaio'', ha proseguito Gabriele Nati, direttore tecnico di Strada Parchi in riferimento ai timori sullo stato conservativo dei pilastri dei viadotti della A24-A25, durante un sopralluogo al cantiere del casello di Bussi dove è in corso l'adeguamento sismico dei piloni. ''Le nostre verifiche le abbiamo fatte e abbiamo depositate al ministero: come si fa a dire allora che non si dorme la notte? Non dobbiamo dormire la notte per mettere in sicurezza antisismica tutta l'autostrada: il terremoto dell'Aquila lo ha dimostrato'', ha chiuso Nati.
Lolli
Il presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, in merito alla vicenda della messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25 dichiara: "Confermo - spiega in una nota - la piena disponibilità della Regione a sedersi ad un tavolo e a fare fino in fondo la propria parte, anche al di là delle competenze che evidentemente non ci appartengono, ma di fronte alla dimensione del problema faremo tutto quanto in nostro potere per una leale collaborazione tra istituzioni. La Regione ha messo a disposizione una proposta ragionevole nella quale, sommando i 58 milioni già trasferiti al gestore ex art. 1 comma 725 legge 205/2017 ai 111 milioni di canone non riscosso dallo Stato (come previsto dall'art. 52 quinquies D.L. 50/2017), aggiunge 80 milioni delle Regioni Lazio e Abruzzo, per i quali abbiamo già indicato le opere che siamo disposti a far slittare nei prossimi anni, opere finanziate dal Fsc del Ministero delle Infrastrutture". "L'urgenza della situazione e la nostra disponibilità - continua Lolli - non autorizzano alcuno a fare colpi di mano sulle risorse dell'Abruzzo, che servono a far partire altre opere urgenti e importanti. Abbiamo ampiamente dimostrato che un colpo di mano non avrebbe alcuna motivazione ragionevole, anzi apparirebbe strumentale. Resto a disposizione fin dalla riunione di venerdì prossimo, convocata a Roma per discutere dell'avanzamento del Fsc, per approfondire insieme la soluzione da noi proposta".
La scheda
Le autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25 sono caratterizzate dalla presenza di 153 ponti e viadotti: di questi ultimi, sono 13 gli "osservati speciali" per il degrado del calcestruzzo e del ferro, sulla sicurezza dei quali è scattato l'allarme dopo le denunce di cittadini, associazioni e delle stesse istituzioni. In particolare, nel viadotto di Macchia Maura nel comune di Bugnara, il ministro per le Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli ha effettuato due sopralluoghi in due giorni consecutivi. Nonostante gli allarmi, anche da parte del ministro, la concessionaria Strada dei Parchi Spa continua a sottolineare che le opere sono sicure anche se sono urgenti gli interventi di messa in sicurezza sismica tanto che oggi c'è stata la diffida a sbloccare i 192 milioni di euro inseriti nel decreto Genova. Le altre infrastrutture ritenute a rischio sono gli svincoli per Bussi e Tornimparte e Casale San Nicola, frazione di Isola del Gran Sasso, all'altezza dell'accesso del traforo del Gran Sasso sul versante teramano, il viadotto di San Giacomo, che prende il nome dall'omonima frazione del comune dell'Aquila, nella parte sottostante del quale sono caduti pezzi di calcestruzzo, Pietrasecca, che si trova dopo il comune di Carsoli il viadotto Gole di Popoli sulla A25, il tratto della stessa autostrada che collega Pratola Peligna a Cocullo. I 153 ponti e viadotti si sviluppano per complessivi circa 118,8 chilometri: per comprendere l'imponenza di queste strutture basta pensare che alcuni di questi viadotti superano i 100 metri di altezza. Lungo le due arterie ci sono 54 gallerie che s'incontrano sul tragitto e che, con uno sviluppo complessivo di circa 70,8 km, rappresentano il 12,6% del percorso autostradale: otto di queste hanno lunghezze variabili fra duemila e diecimila metri. L'autostrada A24 ha inizio dalla Tangenziale Est di Roma, all'altezza della stazione Tiburtina, attraversa il quadrante nordest della Capitale fino all'intersezione con il Grande Raccordo Anulare e si estende per 281,5 km verso Teramo e Pescara. In corrispondenza dello svincolo direzionale di Torano (la progressiva Km 71 400) la rete si biforca in due rami: uno prosegue verso L'Aquila-Teramo (A24) e l'altro verso Chieti-Pescara (A25). La A24 termina a Teramo, alla progressiva Km 159,2, immettendosi sulla SS 80 per Giulianova, mentre la A25, lunga 114,9km, termina a Pescara, alla progressiva Km 186,4, collegandosi con l'Autostrada A14.
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