Primo Piano

Emiliano a Pescara: Renzi e’ il principale alleato del M5S

"Renzi e' il principale alleato del M5S: ha spinto verso il Movimento 5 Stelle milioni di elettori. In questi giorni abbiamo ulteriormente perso, a causa sua, altri milioni di elettori. I sondaggi lo dicono chiaramente che il M5S e' il primo partito italiano. La responsabilita' e' di Renzi". Lo ha detto, stamani, a Pescara, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, candidato alla segreteria nazionale del Partito democratico, a margine della presentazione del comitato abruzzese che lo sostiene. "Per riequilibrare il rapporto con il Movimento 5 Stelle - ha aggiunto - bisognera' cominciare a rispettare gli elettori del M5S e a rispettare i quadri dirigenti. Sono convinto che se dovessi mai essere il segretario del Pd, questo riequilibrio anche elettorale sarebbe piu' facile".

"Il Partito Democratico si e' limitato qualche volta a fare un po' di giovanilismo nell'abbigliamento, nell'esibizione della forma. Abbiamo visto in questi giorni il giovanilismo del nulla lucente, quello di chi pensa che la comunicazione politica prenda il posto del contenuto. Non so come si possano passare tre giorni senza avere un'idea". Cosi' il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. "Purtroppo, pero', e' accaduto di non riuscire - ha proseguito - ad avere un'idea innovativa, nonostante mille giorni anche di grandi fallimenti. Ci sono state, ovviamente, parentesi positive: quello che e' stato sulle unioni civili e' una cosa bellissima e necessaria e la legge sul caporalato e' stata importante, ma tutto il resto ha fatto una fatica tremenda. Botte di fiducia solo sulla riforma costituzionale, sui provvedimenti che interessavano in modo particolare e sulle leggi elettorali. Devo dire che questo 'sequestro' della democrazia interna al partito non ha portato bene".

"Il Pd non puo' frequentare solo i potenti, i petrolieri e i finanzieri, che magari ti suggeriscono emendamenti allo Sblocca Italia. Non dico non sia lecito, ma il Pd era nato per altre cose". E' uno dei passaggi di Michele Emiliano, in una delle sue tappe precongressuali per le primarie del Pd in Abruzzo, che oggi lo porteranno a visitare la megadiscarica dei veleni di Bussi sul Tirino e Francavilla Al Mare. "Il Pd ha abdicato al tema delle disuguaglianze - ha proseguito Emiliano - sul lavoro abbiamo fatto passi indietro, e ora il Governo sta mettendo mano ai voucher. Di questo passo perdiamo pezzi della societa' e a quel punto altro che 40%, qui si rischia di non arrivare neanche al 30% come si sta vedendo in questi giorni". "Sono contenti delle scissioni? Ma di cosa sono contenti? Di aver perso quel galantuomo di Roberto Speranza o Rossi? Gente che come Speranza hanno la schiena diritta, tanto che si e' dimesso dalla carica che aveva?". E' l'attacco di Michele Emiliano alle polemiche interne al Pd di questi giorni. "A me non mi vedrete mai a capo chino in silenzio - prosegue Emiliano - battere le mani come uno zerbino, a me non me lo possono chiedere". "Ho sentito accuse di vigliaccheria, ma c'e' stato un mobbing reciproco, e questo modello allenta i legami - ha continuato Emiliano a Pescara - da noi arriva un messaggio di liberta', dai timori. Capisco chi non e' qui, capisco chi subisce pressioni, io mi batto dentro il Pd per i diritti di tutti, ecco perche' definisco la mia mozione come una lotta in clandestinita', A Firenze hanno detto ad alcuni di non farsi vedere al mio fianco, so bene che c'e' gente minacciata e che il destino a volte ti piega, ecco perche' parlo di resistenza. Mi dicono che in certe tv nazionali si chiedono come mettere alcune dichiarazioni di esponenti non renziani. Non si puo' vivere cosi', soffocando spazi di dialogo"

Dall'iniziale fronte comune contro la piattaforma petrolifera Ombrina, al cambio di strategia sul referendum contro le trivelle in mare, Michele Emiliano e Luciano D'Alfonso hanno poi proseguito su strade diverse, ma "la mia amicizia con Luciano non si e' incrinata", ha detto oggi a Pescara il governatore pugliese riferendosi al collega abruzzese. "Capisco che se devi avere relazioni con il Governo o il segretario del tuo partito devi fare cose che non ti danneggino, te e l'Abruzzo - ha detto Emiliano oggi a Pescara per presentare la sua mozione congressuale, assieme al deputato Antonio Castricone e al sindaco di Francavilla Antonio Luciani - Dopo che avro' vinto il congresso potra' esprimersi liberamente, cosa che oggi non puo' fare. L'amicizia e' intatta, ma io dentro il Pd mi batto perche' ci sia liberta' per tutti, anche per quelli che oggi qui non ci sono, ma che si battono lo stesso per me. Non mi segno sul libro chi mi vota, ma chi in questi momenti rischia in proprio, certo, dopo no me lo dimentico, io non lascio mai da solo nessuno", ha concluso.

 

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Abruzzo primo in Italia per diminuzione dei fallimenti nel 2016

Nel 2016 le procedure fallimentari aperte dalle aziende abruzzesi sono state 238, registrando un calo del 37,4% rispetto alle 380 del 2015. Tale andamento pone l'Abruzzo al primo posto tra le regioni italiane (seguito da Friuli-Venezia Giulia: -19,4% e Molise: -18,2%) e risulta molto migliore rispetto alla media nazionale (-8,7%). E' quanto emerge dalle elaborazioni che il Cresa (Centro regionale di studi e ricerche economico sociali istituito dalle Camere di Commercio d'Abruzzo) ha svolto sui dati Infocamere-Stockview. Il notevole calo regionale e' legato alla diminuzione molto rilevante riscontrata nella provincia di Teramo (-65,3%) che ha recuperato il forte incremento registrato nel 2015. Le altre province hanno segnato flessioni inferiori alla media regionale. Nonostante la forte riduzione rilevata nel 2016, Teramo continua ad emergere nell'ambito della distribuzione provinciale delle aperture di procedure fallimentari: spicca, infatti, cosi' come accade per Pescara, con il 31,5% del totale abruzzese. Inoltre, Chieti ne rappresenta il 26,1% e L'Aquila il 10,9%. Cosi' come avviene in Italia, circa i tre quarti delle procedure fallimentari sono state aperte da societa' di capitali (Abruzzo: 76,5%; Italia: 76,4%). Pesano molto meno le societa' di persone (Abruzzo: 11,3%; Italia: 11,5%) e le imprese individuali (Abruzzo: 10,1%; Italia: 7,8%) mentre le altre forme (cooperative e consorzi) sono residuali (Abruzzo: 2,1%; Italia: 4,3%). Rispetto al 2015 in Abruzzo tutte le forme giuridiche hanno registrato diminuzioni, tutte piu' pesanti degli andamenti nazionali, soprattutto tra le imprese individuali (-54,7%). Relativamente ai settori di attivita' economica, le nuove procedure aperte in Abruzzo hanno riguardato soprattutto le imprese operanti nel commercio (26,1%; Italia: 23,2%), nelle attivita' manifatturiere (24,8%; Italia: 18,8%) e nelle costruzioni (18,9%; Italia: 20,5%), settori tutti in calo rispetto al 2015. Nel 2016 hanno aperto una procedura fallimentare 1,6 imprese abruzzesi su 1000, valore inferiore a quello nazionale (2,1) che vede l'Abruzzo al quindicesimo posto della classifica regionale nella quale spiccano in negativo la Lombardia (2,9) e in positivo la Basilicata (1,0). A scala provinciale tassi di fallimento piu' pesanti sono stati riscontrati a Teramo (2,1) e Pescara (2,0). Le forme giuridiche mediamente piu' coinvolte dall'apertura di procedure fallimentari sono le societa' di capitali, che in Abruzzo contano 5,3 nuove procedure su 1000 imprese registrate, rispetto al 6,1 registrato in Italia. Le altre tipologie giuridiche rilevano tassi di fallimento tutti inferiori alla media, in particolare per le imprese individuali (0,3). Tra i settori di attivita' economica la fornitura di acqua, gas e vapore ha registrato il tasso di fallimento piu' elevato (8,7 nuove procedure su 1000 imprese). Seguono le imprese operanti nell'istruzione (7,6), nelle attivita' manifatturiere (4,2), nel trasporto e magazzinaggio (3,3) e nelle costruzioni (2,3). 

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Bagno di folla per Kareem Abdul-Jabbar all’Oscar Pomilio Blumm Forum

Bagno di folla a Pescara per Kareem Abdul-Jabbar, l'ex stella del basket Nba che ha partecipato all'Oscar Pomilio Blumm Forum. Prima di ricevere il plauso di oltre 1.000 persone all'Aurum, la leggenda della pallacanestro (e non solo) ha incontrato la stampa, parlando anche del suo tiro più famoso, il gancio cielo (sky hook).

"Il gancio cielo ha rappresentato per me la soluzione a un problema, fu il risultato della mia volonta' di crescere dopo aver appreso gli aspetti fondamentali del gioco. Mi resi conto che serviva un tiro potente e difficile da difendere - ha spiegato Jabbar - cosi' l'ho usato per tutta la mia carriera e ho realizzato un record nei tiri realizzati".

Sulle differenze tra lo sport di oggi e dei suoi tempi, Jabbar ha detto: "Di sicuro c'e' stata un'evoluzione nella pallacanestro, il cambiamento sostanziale lo abbiamo visto nell'utilizzo del tiro da tre punti con un incremento dal 1985 in poi". In relazione al suo ruolo di Ambasciatore culturale globale degli Stati Uniti, ha poi rimarcato: "Sicuramente possiamo dire che lo sport rappresenta una certa parte della cultura, in particolare direi che rappresenta l'aspetto e lo stile competitivo di ciascuna nazione, laddove ovviamente ci sia un Paese che esprima degli atleti che gareggiano al top". Quanto al presente, "la sfida che affronto ora e' fare qualcosa per me essenziale e sostanziale, qualcosa che abbia un senso, cosi' quando mi sono iscritto all'universita' ho deciso di laurearmi in inglese e storia". 

 

"Il presidente Trump ha piu' volte affermato il suo slogan 'Make America Great again', ma l'America non ha mai cessato di essere grande. Io continuo a guardare avanti perche' voglio che l'America sia grande", ha aggiunto l'ex stella dei Los Angeles Lakers Kareem Abdul-Jabbar che ha negato un suo possibile ingresso nella vita politica. "E' un compito troppo gravoso - ha risposto - preferisco continuare a fare quello che faccio". Temi, la religione come la politica, che "mi appassionano, ma sono molto volatili, soprattutto nel mio Paese, e percio' vanno trattati con cautela". Rispondendo a un'altra domanda sulla politica, lo storico numero 33 gialloviola ha affermato che negli anni di Barack Obama sul tema dell'uguaglianza c'e' stato un "netto miglioramento, sono stati compiuti tanti passi avanti. Poi, si sa, gli americani sono come tutti gli altri: alcuni sono buoni, altri meno buoni e altri indifferenti. Obama, comunque, e' stato un grande leader". A proposito della situazione dell'Italia, infine, "non ci vengo spesso, tanti anni fa fui a Rimini - ha detto - percio' non mi permetto di commentare una situazione che non conosco".

Oltre a lui, tra gli speaker Pietro Montani, filosofo, professore ordinario di Estetica all'Università “La Sapienza” di Roma, già directeur d'Études Associé presso all'EHESS di Parigi. Terzo ospite del panel l'artista portoghese Delio Jassè, finalista del docu-reality trasmesso da Sky Arte “Pomilio Blumm Prize”, dedicato all’omonimo premio d’arte internazionale. 

A moderare l'incontro è stato il giornalista Luca Sofri, direttore del quotidiano on line Il Post, mentre aprirà il Forum Franco Pomilio ICS Chairman, Presidente di Pomilio Blumm e autore di libri sulla comunicazione istituzionale quali "La Repubblica della Comunicazione”, “Comunicazione 3.0”, nato da una conversazione col grande sociologo Zygmunt Bauman, e “Comunicare la trasparenza”. A chiudere l'incontro è stato Massimo Pomilio, MD della Pomilio Blumm, project manager e advisor per clienti della Pubblica Amministrazione.

Come ogni anno si svolgerà nell'ambito dell'Oscar Pomilio Forum la premiazione ed esposizione delle opere vincitrici di Blumm Prize Next Artists, premio d'arte rivolto agli studenti dei licei artistici di tutta Europa e del bacino del Mediterraneo, chiamati ad interpretare il concetto di rinoceronte, simbolo di straordinaria evoluzione della specie ed emblema moderno e riconoscibile di Pomilio Blumm.

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Ronci: persi in Abruzzo 3.000 occupati nel quarto trimestre 2016

L'analisi sul mercato del lavoro in regione relativa al quarto trimestre del 2016, secondo l'economista abruzzese Aldo Ronci, evidenzia una flessione di 3.000 unita' tra gli occupati rispetto allo stesso periodo del 2015. "In valore percentuale - scrive Ronci - il decremento e' stato dello 0,7% in controtendenza con il dato nazionale che ha segnato un incremento dell'1,1%. Il decremento di 3.000 occupati e' frutto di due variazioni di segno opposto: una flessione di 12.000 unita' dei dipendenti e un incremento di 9.000 unita' degli autonomi". L'analisi si basa sulla pubblicazione Istat, del 10 Marzo scorso, sulla lettura del Mercato del Lavoro nel IV trimestre. "Venti pagine - scrive Ronci - di cui 18 dedicate all'analisi congiunturale e tendenziale del Mercato del Lavoro corredata da 14 prospetti e 20 figure e solo 2 pagine dedicate all'analisi dei valori medi del Mercato del Lavoro senza alcun prospetto e senza nessuna figura". "La decrescita percentuale dei dipendenti in Abruzzo (-3,4%) e' in controtendenza rispetto alla crescita italiana (+1,5%), e registra il peggior risultato tra le regioni italiane, mentre gli autonomi abruzzesi crescono (+7%) a fronte di un dato nazionale (0%) che rimane stabile" aggiunge l'economista. "La flessione complessiva di 3.000 unita' - aggiunge - e' un dato inquietante se si pensa che sarebbe potuta essere di gran lunga piu' alta se non fosse stata contenuta dalla crescita di 9.000 lavoratori autonomi. Crescita avvenuta nel corso del 2016 in maniera impetuosa con tasso di crescita molto alto (7%) a fronte di una non crescita a livello nazionale. Nel dettaglio, gli occupati in Abruzzo per attivita' economiche nel quarto trimestre dell'anno indicano incrementi incrementi in agricoltura (+2), nelle costruzioni (+5), nel commercio e nelle attivita' ricettive (+3), subiscono un consistente decremento nell' industria (-11), meno consistente nei servizi (-2). Flessione vistosa, secondo l'analisi dell'economista Ronci su dati Istat, nell' industria (-8,1%) e consistenti incrementi nelle costruzioni (+13,9%) che conseguono il miglior risultato a livello nazionale e in agricoltura (+8,1%)

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Via libera alla costruzione degli ospedali di Avezzano, Lanciano e Vasto

Il nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici in sanità, nella seduta del 17 febbraio 2017, ha espresso parere favorevole all'accordo di programma proposto dalla Regione Abruzzo per la costruzione di 3 nuovi ospedali (Avezzano, Lanciano e Vasto), il completamento della struttura sanitaria di Sulmona, la ristrutturazione del presidio ospedaliero "San Massimo" di Penne e la costruzione della nuova centrale operativa del 118 e dell'eliporto dell'Aquila. "Con questo parere - dice l'assessore alla sanità della Regione Abruzzo Silvio Paolucci - diamo concreto avvio al riordino della rete ospedaliera programmato nella nostra Regione, così come previsto dal decreto commissariale 79 del 21 luglio 2016". L'accordo approvato, prevede l'impiego di 102 milioni di euro quale prima parte del finanziamento complessivo di circa 228 milioni di euro erogato dallo Stato (in attuazione del comma 6 della legge 77/09) mentre una seconda parte, che a breve sarà erogata, pari a circa 126 milioni, sarà destinata alla Asl di Teramo. "L'importo complessivo degli investimenti, che si andranno a realizzare, secondo il terzo stralcio approvato, ammonta a 283.688.000 euro - sottolinea ancora Paolucci -. La struttura regionale continuerà il suo lavoro per giungere alla definizione di un ulteriore stralcio di accordo di programma, in attesa della programmazione della Asl di Teramo, che permetta l'utilizzo di tutte le somme per completare il piano di riordino della rete ospedaliera regionale". Ecco i progetti cantierabili: costruzione dei nuovi ospedali di Avezzano (83.676.000 euro), Lanciano (80.006.000) e Vasto (83.676.000), completamento del presidio di Sulmona (17.500.000), ristrutturazione del presidio ospedaliero "San Massimo" di Penne (12.500.000) e realizzazione della centrale operativa del 118 e eliporto dell'Aquila (6.330.000). 

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Cgia: no all’aumento Iva per ridurre il cuneo fiscale

"No all'aumento dell'Iva per finanziare la riduzione del cuneo fiscale. Questa operazione, infatti, non sarebbe a somma zero. Se a seguito di un'eventuale riduzione del costo del lavoro i vantaggi economici ricadrebbero su imprese e/o lavoratori dipendenti, il rincaro dell'Iva, invece, lo pagherebbero tutti. In particolar modo i piu' deboli, come i disoccupati, gli inattivi e i pensionati che, invece, dal taglio delle tasse sul lavoro non beneficerebbero, almeno direttamente, di alcun vantaggio". A dirlo e' il coordinatore dell'Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo. Una ipotesi, quella dello scambio "piu' Iva meno cuneo fiscale", che sta prendendo sempre piu' forma, anche perche' Bruxelles ci chiede da tempo di equilibrare meglio il nostro carico fiscale attraverso la riduzione delle imposte dirette e un corrispondente innalzamento di quelle indirette. "Vista la situazione dei nostri conti pubblici - conclude Zabeo - e' molto probabile che il Governo non sara' in grado di recuperare entro la fine di quest'anno tutti i 19,5 miliardi necessari per evitare che, dal 2018, l'aliquota Iva del 10 passi al 13 e quella del 22 al 25 per cento. Ricordo che un aumento di un punto dell'aliquota ridotta costa agli italiani poco piu' di 2 miliardi e quella ordinaria 4. Pertanto, non e' da escludere che dei 19,5 miliardi l'esecutivo sia in grado di sterilizzarne solo una parte, almeno 14-15. E visto che la spesa corrente al netto degli interessi sul debito e' destinata ad aumentare ancora, la quota rimanente dovra' essere recuperata con nuove entrate, con il ritocco, ad esempio, di un punto di entrambe le aliquote Iva" E per sopire le critiche, anche in vista delle nuove elezioni politiche che ormai si terranno l'anno prossimo, e' quasi certo che una parte di questo nuovo gettito andra' a finanziare la riduzione del cuneo fiscale. Una misura che il Premier Gentiloni ha annunciato di voler approvare. Ovviamente, tengono a precisare dalla CGIA, siamo nel campo delle ipotesi, anche se le indiscrezioni apparse sui media in questi giorni lasciano intravvedere un quadro generale molto prossimo a questo.

Gia' oggi, segnala la CGIA, siamo tra i principali paesi dell'area euro ad avere l'aliquota ordinaria Iva piu' elevata. Se da noi e' al 22 per cento, in Spagna e' al 21, in Francia al 20 e in Germania al 19 (vedi Tab. 1). Chi verrebbe penalizzato maggiormente da un eventuale aumento dell'Iva ? In termini assoluti sarebbero i percettori di redditi piu' elevati, visto che a una maggiore disponibilita' economica si accompagna una piu' elevata capacita' di spesa. La misurazione piu' corretta, tuttavia, si ottiene calcolando l'incidenza percentuale dell'aumento dell'Iva sulla retribuzione netta di un capo famiglia. Adottando questa metodologia, l'aggravio piu' pesante interesserebbe i percettori di redditi bassi e, a parita' di reddito, le famiglie piu' numerose. Con un incremento di un punto di Iva dal 22 al 23 per cento, ad esempio, una famiglia di 3/4 persone subirebbe un aumento di imposta di circa 100 euro all'anno che, ovviamente, avrebbe delle ripercussioni negative sui consumi interni del paese che costituiscono la componente piu' importante del nostro Pil. "Oltre alle famiglie piu' povere - conclude Mason - a essere penalizzate dall'eventuale aumento dell'Iva sarebbero anche gli artigiani, i commercianti e tutto il popolo delle partite Iva. Queste realta', infatti, vivono quasi esclusivamente di domanda interna. Con un'Iva piu' pesante, quasi certamente i consumi subirebbero una contrazione importante, danneggiando queste attivita' economiche che non hanno ancora superato la fase critica di questa crisi.

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Orlando a L’Aquila: no a larghe intese

"Non vorrei strizzare l'occhio a nessuno, vorrei costruire una legge elettorale che consenta al centrosinistra di governare". Cosi' il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, candidato segretario del Pd alle primarie, a margine di un incontro all'Aquila. Il ministro ha risposto alla domanda dei cronisti relativa al fatto che il suo avversario Michele Emiliano ha dichiarato di guardare al Movimento Cinque Stelle nell'ipotesi di un'alleanza. "Non strizzo l'occhio a nessuno perche' credo che l'esigenza delle larghe intese che abbiamo dovuto affrontare in questa fase abbia messo anche in evidenza come sia difficile, avendo programmi diversi, dare risposte compiute al Paese. L'Italia oggi ha bisogno di maggioranze coese unite da un programma".

"Penso che oggi la diseguaglianza si stia mangiando la democrazia". Cosi' il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, candidato alla segreteria del Pd alle primarie, parlando dei principi ispiratori della sua azione. "Una societa' che e' divisa, che e' scavata da profonde differenze, e' una societa' nella quale anche il sistema democratico scricchiola - ha continuato - Se vogliamo ricostruire una democrazia piu' forte, bisogna costruire anche una societa' piu' coesa, nella quale chi resta indietro sappia che qualcuno gli da' una mano e nella quale si torni a parlare, ascoltare, perche' le distanze sono anche il frutto dell'incomunicabilità" ha commentato ancora Orlando.

"Se alle primarie del Pd non si raggiunge il 50 piu' uno Andrea Orlando cerchera' un rapporto con gli altri candidati, "per farli convergere sul mio programma perche' comunque credo di poter essere il primo. 

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Finanza, blitz anti contraffazione

Un'organizzazione, ispirata a criteri imprenditoriali, in grado di approvvigionare grosse quantita' sia di prodotti gia' confezionati, pronti per la vendita, sia di etichette ed accessori vari che poi dovevano essere assemblati in piccoli laboratori abusivi, anche casalinghi, dislocati sul territorio. Nell'operazione "Bazar", portata a termine all'alba dai finanzieri del Comando Provinciale di Pescara, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di L'Aquila, dieci persone sono state arrestati, quasi tutti con precedenti specifici (1 associata al carcere di Pescara e 9 poste ai domiciliari); due hanno avuto obblighi di dimora nei comuni di residenza; tre, senegalesi, sono ricercati. Dovranno rispondere, a vario titolo ed in associazione, di ricettazione, contraffazione e commercio di prodotti con segni falsi. Recuperati 65mila capi, accessori ex etichette contraffatti, che sul mercato avrebbero fruttato 2 milioni di euro. Sequestrata anche attrezzatura per produrre i capi di vestiario e scarpe. Le misure restrittive di oggi si inseriscono nel contesto di un'articolata indagine che ha portato complessivamente alla denuncia di 41 persone per reati legati alla contraffazione. Gli inquirenti, coordinati dal colonnello Francesco Mora, hanno scoperto che la gang che operava in diverse regioni italiane, con a capo cittadini italiani, aveva evidenti rapporti con la malavita campana, riconducibile ad un noto clan camorristico. La filiera dell'organizzazione malavitosa si muoveva su due livelli paralleli. Il primo composto da italiani che erano al vertice e che nei laboratori di Calabria e Campania producevano le griffe false, e il secondo riconducibile ai senegalesi che si occupavano della vendita al dettaglio della merce contraffatta. L'area di risulta della Stazione di Pescara fungeva da base logistica e dove si vendeva e si custodiva la merce. A due autisti di autobus di linea per Roma e Napoli, di una societa' pubblica, e che fungevano da corrieri per trasportare la merce in Abruzzo, e' stata riconosciuta l'appartenenza all'associazione per delinquere.

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Aeroporto d’Abruzzo, si pensa all’ingresso dei privati

"Non so se in Italia siano tanti o pochi gli aeroporti; se si fa il confronto con la Francia il rapporto e' simile. A mio parere bisognerebbe specializzare ogni singola infrastruttura per la sua vocazione". Lo ha detto a Pescara il direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta, in occasione del taglio del nastro, all'aeroporto d'Abruzzo, per la fine dei lavori di riqualificazione dell'area 'airside', sottolineando che lo scalo "ha potenzialita' di crescita enormi". A proposito dei lavori, Quaranta ha parlato di "opere utili e funzionali" ed ha aggiunto che "avendo visto cosa la societa' sta preparando in termini di ammodernamento dell'aerostazione, sono anche opere belle". Il direttore dell'Enac ha poi affermato che "2.400 metri di pista costituiscono un'infrastruttura di primo livello", ha sottolineato che "c'e' la volonta' di portarla a 2.700 metri" ed ha ricordato lo storico collegamento Pescara-Toronto. Ribadendo la necessita' di "infrastrutture funzionali allo sviluppo, utili agli utenti, belle ed ecosostenibili", Quaranta ha detto che "a breve con D'Alfonso dovremo ragionare sull'apertura del capitale della societa' a privati che possano dare nuovo impulso alla struttura. Con questa gestione della Saga, societa' che gestisce lo scalo - ha concluso - l'aeroporto ha fatto davvero un salto di qualità"

"Penso che la terza fase della vita dell'aeroporto d'Abruzzo sia il ritrovamento di un privato che abbia identica e coerente ambizione. Dobbiamo cercare facendo anche un vero e proprio bando o manifestazione di interesse". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, nella conferenza stampa per il taglio del nastro, al termine dei lavori di riqualificazioni dell'area 'airside' dello scalo. Il governatore ha sottolineato che si potrebbe procedere gia' nei prossimi mesi e che l'ipotesi potrebbe essere quella del "70% del capitale della Saga pubblico e del 30% privato".  

"Abbiamo superato la barriera dei 600 mila passeggeri che puntiamo a consolidare. Il piano industriale intende arrivare alla soglia di 850mila-un milione di passeggeri, cosi' l'aeroporto diventa autonomo e sostenibile con le proprie forze e capacita' imprenditoriali, senza dover contare su significativi apporti da parte della Regione". Lo ha detto il Nicola Mattoscio, presidente della Saga, societa' di gestione dell'aeroporto d'Abruzzo, nel corso del taglio del nastro per la conclusione dei lavori di riqualificazione dell'area 'airside' dello scalo. Mattoscio ha sottolineato che "negli ultimi due anni il modello di gestione e' stato volto a rilanciare gli aspetti strategici dello scalo, che ha un ruolo decisivo per la regione. L'aeroporto - ha osservato - contribuisce alla ricchezza della regione con un valore di 600-700 milioni di euro, secondo stime molto prudenziali. Tra occupazione diretta e indiretta si contano circa 700 unita'. Ci sono margini di miglioramento, per arrivare al 3,5% del Pil abruzzese".

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Pala Dean Martin di Montesilvano, De Vincentiis: “Primo anno molto positivo”

«Era l’8 marzo 2016 quando è stato formalizzato il passaggio della gestione del Pala Congressi di Montesilvano al nostro Comune». Lo dichiara l’assessore al Turismo, Ernesto De Vincentiis che prosegue: «Quello appena trascorso è stato un primo anno molto positivo sia dal punto di vista dell’immagine della struttura, ormai sempre più punto di riferimento nel panorama congressuale nazionale ed internazionale, oltre che sul piano finanziario. Nel corso di quest’anno abbiamo voluto anche attribuire un’identità forte al centro congressi, intitolandolo a Dean Martin, popolarissimo attore e cantante statunitense, portatore in tutto il mondo del nome di Montesilvano, di cui era originario».

Da marzo 2016 fino alla fine dell’anno il Pala Dean Martin -  Centro Congressi Montesilvano ha ospitato 19 eventi, tra fiere, convegni e raduni. Tali manifestazioni hanno portato introiti pari a circa 140.000 euro. I costi sostenuti tra manutenzione ordinaria, assistenza gestionale e utenze ammontano a circa 60 mila euro. Dall’inizio del 2017 si sono svolti 3 eventi. Il primo  a gennaio che ha portato un’entrata di circa 9.200 euro, il Carnevale organizzato dal Comune e da venerdì a domenica si svolgerà una fiera del settore hobbistico, per un importo di circa 12.000 euro.

«Stiamo lavorando -  dice ancora De Vincentiis – per contrattualizzare diverse manifestazioni per tempi più lunghi, al fine di renderli punti saldi dell’offerta congressuale della città. Sto pensando alla Fiera dell’Elettronica, appuntamento fieristico che si ripeterà per due volte all’anno fino al 2019, o ancora la fiera legata al mondo dell’hobby, anch’essa con due incontri l’anno che intendiamo confermare per 3 anni. Gli eventi del Pala Dean Martin rappresentano un importante strumento che consente di creare un indotto turistico e commerciale in senso più ampio, portando presenze sul territorio anche per le strutture alberghiere».

Diversi gli eventi che hanno registrato oltre mille presenze giornaliere, come il raduno della Chiesa evangelica, il congresso nazionale degli odontotecnici, il congresso nazionale Sipmel (della medicina di laboratorio), o il salone dello Studente. Tra le manifestazioni dall’incasso maggiore si registrano il congresso nazionale Sipmel da oltre 16.000 euro, la East Coast Tattoo convention da 13.000 euro che si riconfermerà anche per quest’anno o ancora la Fiera dell’Hobby da 12.000 euro. «Abbiamo deciso -  specifica De Vincentiis -  inoltre di ampliare le possibilità di concessione gratuita della struttura agli istituti scolastici della nostra città, estendendole fino a 3 giornate, per supportare le scuole nell’importantissima attività di formazione che conducono quotidianamente. Abbiamo stabilito di introdurre agevolazioni in favore di associazioni che organizzano iniziative di carattere culturale, artistico, benefico, religioso, didattico - scientifico, ludico – sportivo e turistico, aventi lo scopo di contribuire allo sviluppo e alla crescita civile e sociale della collettività». Nello specifico in caso di eventi senza pagamento di biglietto di ingresso, il Pala Dean Martin verrà concesso gratuitamente per le giornate di allestimento e disallestimento. In caso di ingresso con ticket, verranno concesse gratuitamente le giornate successive alla seconda, mentre le prime due saranno a pagamento.

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