Primo Piano

Trova l’ufficio chiuso a chiave, Di Matteo attacca D’Alfonso

L'ex assessore Donato Di Matteo ha trovato chiuso il suo ufficio nella sede del Consiglio regionale d'Abruzzo. Dinanzi alla porta chiusa avrebbe minacciato di avvisare i carabinieri. A quel punto un collaboratore della segreteria del governatore ha riaperto gli uffici, consentendo a Di Matteo, ora consigliere regionale, di liberare i locali e traslocare. "Va detto che avevo concordato che questa sera avrei liberato gli uffici, lasciando i locali del quarto piano per spostarmi al quinto", ha detto Di Matteo. "Quanto accaduto è grave - conclude - Sono stato sfrattato dal proprietario della Regione Abruzzo. Il mio prossimo atto sarà votare la decadenza di D'Alfonso che non può giocare con le istituzioni".

Da parte della Regione è stata diffusa una lettera nella quale la segreteria particolare della Presidenza comunicava al direttore generale della Regione Rivera, al direttore delle risorse umane Bernardini e all'istituto di vigilanza Ivri ''l'impellente necessità di dover disporre di un adeguato numero di stanze'' per la sistemazione del personale dagli uffici della regione di viale Bovio a quelli di Piazza Unione.   

Le stanze in questione erano ''già assegnate temporaneamente all'Enea e alla segreteria temporanea di un assessore dimissionario''. Quindi, per garantire la salvaguardia dei beni rimasti nelle stanze, le chiavi sono state poi affidate al servizio di guardiania. Le stanze sono poi riaperte per consegnare il materiale all'ex assessore. 

 

'Pare molto strana la lettera protocollata in data odierna da Enzo Del Vecchio. Lui stesso mi spiegava al telefono che su questa situazione non aveva nulla a che vedere e che questa era stata una disposizione del presidente e che mi sarei dovuto rivolgere a D'Alfonso''. Lo si legge in una nota emanata dall'ex assessore Donato Di Matteo. ''Con Del Vecchio - prosegue Di Matteo - mi ero accordato martedì scorso che entro oggi pomeriggio avrei lasciato tutte le stanze dell'assessorato, il tempo considerando la festività del 25 aprile, di preparare degli scatolone da salire al quinto piano, nella stanza assegnata al gruppo Abruzzo Facile ''.

Leggi Tutto »

Italia 46esima per libertà di stampa secondo Reporters sans frontières

Migliora in Italia la libertà di stampa, secondo il rapporto 2018 di Reporters sans frontières. Sui 180 Paesi studiati nell’annuale classifica di Rsf al primo posto c’è la Norvegia mentre all’ultimo c’è la Corea del Nord.

L’Italia è in 46esima posizione, in crescita di 6 punti rispetto al report del 2017, quando era 52esima. Parlando del nostro paese, il rapporto ha ricordato che “una decina di giornalisti italiani sono ancora sotto una protezione permanente e rafforzata della polizia dopo le minacce di morte proferite, in particolare, dalla mafia, da gruppi anarchici o fondamentalisti”.

“Il livello delle violenze perpetrate contro i reporter (intimidazioni verbali o fisiche, provocazioni e minacce…) – prosegue nel rapporto l’Ong – è molto inquietante e non cessa di aumentare, in particolare, in Calabria, Sicilia e Campania. Numerosi giornalisti, soprattutto nella capitale e nel sud del Paese si dicono continuamente sotto pressione di gruppi mafiosi che non esitano a penetrare nei loro appartamenti per rubare computer e documenti di lavoro confidenziali quando non vengono attaccati fisicamente”. “Dimostrando coraggio e resilienza, questi giornalisti, continuano, nonostante tutto a pubblicare le loro inchieste”.

 

Leggi Tutto »

Fico da Mattarella: “Mandato esplorativo positivo”

"Il mandato esplorativo ha avuto un esito positivo, si conclude qui". Lo ha detto Roberto Fico al termine dell'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il prossimo appuntamento per vedere la nascita del possibile governo M5s-Pd è il 3 maggio quando si svolgerà la direzione dei Dem. "Io penso sia importante, ragionevole e responsabile restare sui temi e sui programmi, che è quello che chiedono i cittadini", ha spiegato Fico. "Il dialogo tra il M5s e il Pd è avviato. In questi giorni ci sarà dialogo all'interno dei gruppi, aspettando anche la direzione del Pd".

Il segretario reggente Martina dice che "ci sono ancora differenze ma fatti passi avanti". Luigi Di Maio ha chiesto un ultimo sforzo altrimenti si tornerà al voto. Per Salvini, invece, siamo di fronte a una "telenovela".

 

 

Leggi Tutto »

Festa della Liberazione col presidente Mattarella in Abruzzo

ll Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Abruzzo per celebrare la festa della Liberazione, con un omaggio al Sacrario della Brigata Maiella, i patrioti abruzzesi che contribuirono col loro valore alla Liberazione dei territori dall'occupazione nazista nella Seconda Guerra Mondiale.

Durante la visita al Sacrario della Brigata Maiella il presidente Sergio Mattarella ha deposto una corona. Ad accoglierlo tantissime persone e studenti. Mattarella era accompagnato, in questa sua prima tappa della visita in Abruzzo, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano.

"Non era, quella fascista, la Patria che aveva meritato il sacrificio eroico di tanti soldati italiani. La Patria, che rinasceva dalle ceneri della guerra, si ricollegava direttamente al Risorgimento, ai suoi ideali di liberta', umanità, civiltà e fratellanza" ha detto il presidente Sergio Mattarella a Casoli. "Non fu, dunque, per caso, che gli uomini della Brigata Maiella scelsero per se' stessi la denominazione di patrioti. La stessa dei giovani che andavano a morire in nome dell'Unità di Italia

Il discorso del Capo dello Stato

Leggi Tutto »

Controlli del Nas nei ristoranti etnici

Due imprese alimentari hanno ricevuto un provvedimento di sospensione dell'attività, dopo un controllo del Nas che ha portato al sequestro di 380 chilogrammi di alimenti sequestrati, e alla segnalazione di dodici all'autorità sanitaria e amministrativa. In totale le violazioni amministrative ammontano a 18mila euro. I Carabinieri del Nas di Pescara hanno eseguito un controllo nel settore della ristorazione etnica di tutto l'Abruzzo. Sedici, nel complesso, le attività ispezionate. I controlli dei militari del Nas di Pescara, agli ordini del maggiore Domenico Candelli, hanno riguardato la commercializzazione di prodotti alimentari in attività gestite da cittadini extracomunitari. L'attenzione è stata posta sui requisiti igienico-sanitari dei locali, delle attrezzature, sulle procedure di bonifica dei prodotti ittici destinati ad essere consumati crudi o praticamente crudi, tipo sushi e sashimi, sulla rintracciabilità dei prodotti alimentari, nonché sulle informazioni obbligatorie al consumatore. I servizi sono stati svolti in collaborazione con i dipartimenti di Prevenzione delle Asl territorialmente competenti e con i Carabinieri territoriali. Nelle zone centrali di Pescara, i militari hanno ispezionato un'attività di ristorazione etnica, tipica del medio oriente: sono stati sequestrati circa 50 chilogrammi fra prodotti di origine animale e vegetale, per i quali il responsabile non è stato in grado di fornire informazioni utili alla loro rintracciabilità. Sempre nel capoluogo adriatico è stata sottoposta a controllo una rivendita di ortofrutta, gestita da cittadini africani, nella quale sono state documentate carenze igienico sanitarie e gestionali in tema di autocontrollo aziendale. In un ristorante con cucina tipica nipponica, gestito da cinesi, i carabinieri hanno proceduto al sequestro di circa 30 chili di alimenti vari che, per modalità di preparazione, conservazione e gestione, avrebbero potuto costituire un pericolo per la salute pubblica. In Provincia dell'Aquila, i Nas hanno proceduto al controllo di diverse attività di rivendita di prodotti carnei, gestite da cittadini nordafricani. In una di queste è stato disposto il vincolo sanitario per circa 60 chili di carne sottoposta a trattamento termico in assenza di procedure sulla gestione del rischio. In un ristorante cinese, i militari hanno proceduto al sequestro di circa 300 chilogrammi tra sushi e sashimi, pronti per essere serviti, poiché prodotti in assenza di notifica all'autorità competente, obbligatoria per i prodotti ittici da consumarsi crudi e privi di informazioni su origine, provenienza e tipologia delle materie prime utilizzate. L'attività è stata interdetta sino alla regolarizzazione. In provincia di Teramo, sulla costa, i Carabinieri per la tutela della salute hanno ispezionato due ristoranti con cucina tipica giapponese, all'interno dei quali hanno rilevato carenze igieniche, assenza di procedure di autocontrollo aziendale, assenza di informazioni al consumatore in tema di allergeni. I responsabili sono stati segnalati all'autorità competente per i successivi provvedimenti prescrittivi. In provincia di Chieti, i militari, di concerto con l'autorità competente, hanno sospeso l'attività di un ristorante cinese privo dei requisiti igienico sanitari e strutturali, per la presenza, nella cucina e sulle attrezzature, di sporco diffuso, incrostazioni, residui di lavorazioni e unto. Sono state elevate sanzioni amministrative per circa 18.000 euro, per violazioni afferenti le procedure e i monitoraggi dei piani di autocontrollo aziendale, l'assenza di requisiti igienico sanitari, l'omessa notifica, all'autorità competente, delle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti. Il valore delle attività e delle attrezzature delle attività sospese è stimato in circa un milione di euro.

Leggi Tutto »

Bussi, 25 milioni di investimento per il trattamento delle acque

La chimica torna ad essere protagonista a Bussi sul Tirino. Il rilancio definitivo porta la firma della Società chimica Bussi (SCB) che oggi ha avviato il cantiere per la realizzazione dell'impianto per la produzione di Pac per la depurazione delle acque. Il nuovo sito sorgerà su quello storico di Bussi Officine, messo in sicurezza con un intervento curato dalla stessa società. L'investimento complessivo ammonta a 25 milioni di euro, di cui 15 provenienti da un finanziamento nazionale erogato da Invitalia.

Proprio il 31 marzo scorso la società controllata del ministero del Tesoro ha dato il via libera al Contratto di sviluppo che è all'origine dell'investimento in materia di depurazione delle acque. "Il rilancio di questo sito è in mani affidabili", ha esordito il vicepresidente Lolli della cerimonia di avvio dei lavori del nuovo insediamento. "Il via libera di Invitalia è la conferma che la proposta di investimento messa su da SCB è credibile e soprattutto ha le gambe per reggersi".

E, in questo senso, il piano industriale di SBC si muove su tre fasi: una prima, che è già stata conclusa, ha previsto un piano di investimento di 6 milioni di euro per la messa in sicurezza dell'assetto produttivo e delle maestranze con il nuovo impianto, partito alla fine di marzo, per la concentrazione di soda caustica e soprattutto con l'innovativo e potente impianto di Trattamento delle acque di falda. La seconda fase del piano di investimento è quella partita stamane e prevede l'avvio dell'impianto Pac per la depurazione delle acque. L'obiettivo finale di questa seconda fase è raddoppiare la produzione ed avere un equivalente effetto sui livelli occupazionali. La terza fase, prevista tra il 2021 e il 2026, prevede un ulteriore investimento di circa 20 milioni di euro per l'espansione nelle produzioni elettrolitiche e di chimica fine per applicazioni speciali. Contestualmente, è previsto l'avvio di una fase di sperimentazione, che verrà portata avanti insieme con la Regione Abruzzo, per lo sviluppo di prodotti e sistemi a base di idrogeno destinati ai mercati della depurazione delle acque e della mobilità sostenibile

Leggi Tutto »

Governo, Mattarella dà l’incarico a Fico

"Il presidente della Repubblica ha conferito al presidente della Camera Roberto Fico il compito di verificare un'intesa per una maggioranza parlamentare tra il Movimento Cinque Stelle il Pd per costituire il governo. Mattarella ha chiesto a Fico di verificare entro giovedì". Lo afferma Ugo Zampetti, segretario generale della presidenza della Repubblica al termine del colloquio tra Mattarella e Fico.

"Ringrazio il presidente Mattarella per avermi affidato un mandato esplorativo. Mi mettero' al lavoro da subito e secondo me il punto fondamentale e' che si deve partire dai temi e dal programma per l'interesse del Paese", è la prima dichiarazione di Fico.

 

Leggi Tutto »

Gasdotto di Sulmona, in seimila nel corteo per dire no all’impianto

Circa seimila persone hanno sfilato per le strade di Sulmona per dire 'no' alla realizzazione della centrale di compressione a servizio del metanodotto Brindisi-Minerbio che la Snam vorrebbe realizzare nel capoluogo peligno. Il corteo aperto dal Coordinamento No Hub del Gas si è sviluppato per circa un chilometro ed era composto oltre che dalle varie associazioni ambientaliste anche da circa 60 amministratori e sindaci dei Comuni del centro Abruzzo e delle Regioni attraversate dal metanodotto. Presenti anche Giovanni Lolli, vicepresidente della Regione Abruzzo, il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, e vari parlamentari, tra i quali Stefania Pezzopane, Gabriella Di Girolamo, Gianfranco Rotondi e Nazario Pagano. Il corteo è arrivato in piazza Garibaldi dove si sono tenuti i vari interventi dei partecipanti

"Qualcuno prima di noi era stato latitante e dal 2014 abbiamo dovuto recuperare non solo il tempo perso, ma anche delle posizioni. E lo abbiamo fatto con atti deliberativi, con prese di posizioni, con risoluzioni, con atti politici arrivando alle vie di fatto con i ricorsi giudiziari in tutte le sedi opportune fino all'ultima conferenza dei servizi dove abbiamo manifestato quelle che sono le ragioni di un territorio. Ragioni che non vogliono vedere un territorio italiano e abruzzese in particolare come un crocevia di infrastrutture che servono e sono utili solo ad altri Paesi che no sono l'Italia". Lo ha detto l'assessore regionale con delega all'Ambiente Mario Mazzocca nel corso della manifestazione contro la realizzazione della centrale Snam che si è tenuta oggi pomeriggio a Sulmona.

Alla guida del corteo lo striscione del coordinamento No Hub con i comitati cittadini per l'ambiente rappresentati da Giovanna Margadonna e con Augusto De Sanctis del Forum H20, organizzatore della manifestazione.
"Non dobbiamo credere a chi ci vuole convincere che ormai i giochi sono fatti"- hanno detto i due ringraziando Mario Pizzola, portavoce da sempre dei comitati cittadini ed oggi assente per motivi di salute. "Il territorio peligno non è in vendita, la battaglia contro centrale e gasdotto adesso andrà avanti con più forza ancora", ha detto Margadonna invitando i cittadini a non abbassare la guardia su centrale e gasdotto, nocivi per la salute e per l'ambiente. "Non siamo terra di conquista, né colonia della Snam siamo cittadini e non sudditi, perciò adotteremo ogni mezzo democratico per combattere e vincere questa battaglia"

Snam esprime "rispetto e considerazione per tutte le legittime posizioni provenienti dai territori nei quali opera, specie se espresse in modo civile e partecipato come oggi a Sulmona, e conferma la propria intenzione di dialogare e confrontarsi con cittadini e istituzioni locali per fornire maggiori chiarimenti, anche rispetto a informazioni non corrette circolate nelle ultime settimane, e per dimostrare l'utilità del proprio progetto per l'Abruzzo e l'Italia". È quanto si legge in una nota della Snam.
"Il progetto - si aggiunge nella nota - è in linea con quanto previsto dalla Strategia energetica nazionale, in un contesto di aumento dei consumi, ed è necessario per portare il gas naturale alle famiglie e alle industrie del nostro paese. Il gas naturale può svolgere un ruolo importante nel percorso di decarbonizzazione dell'Italia grazie ai nuovi utilizzi in vari settori come i trasporti e alla diffusione del biometano, gas al 100% rinnovabile che può essere immesso nelle infrastrutture esistenti".
Snam ribadisce che "le proprie opere non comportano pericoli per la sicurezza e per la salute delle persone: i gasdotti sono infrastrutture essenziali per il trasporto del gas dai punti di importazione ai vari luoghi di consumo del nostro paese, sono compatibili con l'ambiente e non hanno mai subito incidenti o interruzioni nel corso dei terremoti verificatisi negli ultimi decenni in Italia e all'estero. Nel solo Abruzzo, peraltro, sono già da tempo in esercizio 1.000 km di metanodotti; in particolare Sulmona è raggiunta da due gasdotti delle stesse dimensioni di quello in progetto".
"I gasdotti - si sottolinea nella nota - sono completamente interrati e non danneggiano i territori, che vengono tutelati e protetti da capillari operazioni di ripristino delle condizioni originarie al termine di ogni scavo; sui terreni sarà possibile riprendere tutte le attività precedentemente svolte, anche per le coltivazioni agricole esistenti comprese quelle ad alto fusto. Per quanto riguarda l'impianto di Sulmona, Snam ribadisce che si tratta di un insediamento simile ad altri 11 già esistenti in Italia, a basso impatto ambientale, con emissioni di polveri sottili direttamente derivanti dalle turbine pari a zero o talmente trascurabili da essere considerate nulle e con emissioni di ossido di azoto e monossido di carbonio abbondantemente al di sotto dei limiti di legge".

Leggi Tutto »

Oltre 45 miliardi di tasse patrimoniali all’anno

Nei giorni scorsi sia l’OCSE sia il Fondo Monetario Internazionale ne hanno chiesto la re-introduzione. E sebbene dal 2016 non paghiamo più la Tasi sull’abitazione principale, dalla CGIA fanno sapere che in quell’anno (ultimo disponibile con dati aggiornati) gli italiani hanno comunque versato al fisco ben 45,4 miliardi di euro di imposte patrimoniali. In poco più di 25 anni la loro incidenza sul Pil è raddoppiata, mentre in termini assoluti il gettito è aumentato di 5 volte. Le imposte patrimoniali presenti in Italia sono “Una quindicina – afferma il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo - anche se le due imposte che gravano sulle abitazioni e sugli immobili ad uso produttivo e commerciale, ovvero la Tasi e l’Imu, garantiscono quasi la metà del gettito complessivo. Nel 2017, ad esempio, per onorare questi due tributi le famiglie, le imprese e i lavoratori autonomi hanno versato oltre 20 miliardi di euro. Un po’ meno onerose, ma altrettanto invise dai contribuenti, sono le imposte di bollo, che includono anche il prelievo annuale di 34,20 euro sui conti correnti con depositi superiori i 5 mila euro, quello del 2 per mille sugli strumenti finanziari e il bollo auto”.

Fortunatamente il prelievo complessivo riconducibile alle tasse patrimoniali è in calo. “A partire dal 2016 – dichiara il Segretario della CGIA Renato Mason - si è registrata una riduzione del gettito a seguito di una serie di misure introdotte dal Governo Renzi, come l’esenzione del pagamento della Tasi sulla prima casa, l’abolizione dell’Imu agricola e dell’Imu sugli “imbullonati”. Una serie di misure che a livello nazionale ha permesso ai proprietari di immobili residenziali e produttivi di risparmiare 4,3 miliardi di tasse”. 

Leggi Tutto »

Fronte comune contro il caro pedaggi in autostrada in Abruzzo

Un fronte comune tra imprese dell’autotrasporto e parlamentari per contenere il caro-pedaggi praticato sulle autostrade abruzzesi, che rischia di scattare puntuale anche per i prossimi undici anni, ovvero fino alla scadenza del contratto che regola i rapporti tra lo Stato e la società concessionaria “Strada dei Parchi SpA”. Le premesse - tempi della crisi politica permettendo, soprattutto in considerazione dell’assenza di un interlocutore istituzionale come il governo, parte in causa nella complessa partita delle concessioni autostradali - sono state gettate questa mattina, a Pescara, nel corso del confronto promosso nella sede regionale della Cna tra le sei principali sigle del settore (Assotir, Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Sna Confartigianato) con i deputati e i senatori appena eletti nella circoscrizione abruzzese.

Un appuntamento che ha visto la partecipazione di una nutrita delegazione di deputati e senatori, visto che all’appello delle associazione dell’autotrasporto hanno risposto positivamente tre esponenti del Pd (Luciano D’Alfonso; Camillo D’Alessandro; Stefania Pezzopane), altrettanti del Movimento 5 Stelle (Gianluca Vacca; Carmela Grippa; Andrea Colletti) oltre al forzista Nazario Pagano, intervenuto all’incontro anche nelle vesti di coordinatore regionale degli Azzurri. Presenti, ancora, il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro e l’assessore al Bilancio del Comune di Avezzano Felicia Mazzocchi. Per le associazioni promotrici c’erano Gabriele Sillari della Confartigianato; Claudio Donati e Roberto Di Berardino di Assotir; Mauro Concezzi, segretario nazionale della Cna-Fita; Graziano Di Costanzo, direttore regionale della Cna, che ha sottolineato da parte sua “il senso di responsabilità del mondo dell’autotrasporto, che ha rinunciato anche a manifestazioni eclatanti di protesta”.

In apertura dei lavori è toccato al presidente regionale della Fita Cna, Gianluca Carota, e al segretario regionale del Fai, Carlo Antonetti, sintetizzare i contenuti del documento unitario messo a punto dalle sei sigle promotrici. Richieste che si possono riassumere in una “riduzione selettiva degli aumenti dei pedaggi”; pianificazione dei futuri aumenti; modifica delle norme che regolano il transito dei mezzi pesanti nei periodi di neve; attuazione degli interventi di messa in sicurezza e manutenzione di A24 e A25.

Alle voci delle associazioni di categorie si sono unite quelle degli amministratori locali: “Da pochi che eravamo a protestare il 6 gennaio – ha sintetizzato la prima cittadina di Carsoli, Velia Nazzarro, che guida la mobilitazione delle fasce tricolori contro l’aumento dei pedaggi – oggi oltre cento sindaci fanno parte del coordinamento che si batte contro gli aumenti”.

 

Leggi Tutto »