Spettacoli

Omaggio alla musica dei Beatles al Kabala

Quattro arrangiatori e nove musicisti. Unione in musica per ascoltare in maniera originale i suoni dei celebri Fab Four. 

Una formazione inconsueta per un simile repertorio: accanto alla voce di Simona Capozucco e alla sezione ritmica formata da Angelo Trabucco al piano, Giancarlo Alfani alla chitarra, Maurizio Rolli al basso elettrico, Danny Manzo alla batteria, la sezione fiati composta da quattro giovani dallo straordinario talento, Jorge Ro alla tromba, Manuel Trabucco ai sax (alto, soprano, tenore), Simone Blasioli al sax tenore, Riccardo Maggitti al sax baritono.

 
Il risultato di questo mix è un progetto dal sapore "contaminato", politimbrico, brillante, vivo e vivace, nato dalla volontà di musicisti versatili e dalla loro spiccata personalità artistica, uniti in un sentito omaggio alla musica dei Beatles.

Appuntamento dunque per la cena concerto giovedì 31 gennaio alle 20,30 al Caffè letterario-Il diavolo e l’acquasanta in via delle Caserme a Pescara,con la possibilità di deliziarsi con i piatti proposti dalla cucina, i vini partner dell’iniziativa, il tutto legato dalla musica di alta qualità. 

L’ingresso è riservato ai tesserati all’associazione culturale Kabala, con la possibilità di tesserarsi la stessa sera.

L’Associazione culturale Kabala, con la stagione 2019, inaugura nuove collaborazioni, con la Società del teatro e della musica, FLA-Festival di libri e altre cose, Museo delle Genti d’Abruzzo e 
Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara.

 Il programma prosegue fino a marzo. 

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Più là che Abruzzi al Mumi di Francavilla al Mare

 Inaugurata la mostra di Eugenio Tibaldi, Più là che Abruzzi, a cura di Simone Ciglia,  al Museo Michetti - Mu.Mi di Francavilla al mare.

La manifestazione, a cura dell’associazione Humanitas presieduta da Elena Petruzzi, partner Villa Maria Hotel & SPA e Comune di Francavilla al mare, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone che hanno potuto ammirare le opere dell’artista.

Più là che Abruzzi trova le sue premesse nel bando pubblico Abruzzo Include, emanato nel 2018 dalla Regione Abruzzo (ente capofila il Comune di Francavilla) e indirizzato a soggetti svantaggiati, coinvolti in un programma di tirocini lavorativi in aziende del territorio, volto a favorire l’inclusione sociale. I temi sollevati dal bando trovano una convergenza nel lavoro di Tibaldi, che dagli esordi indaga la questione della marginalità secondo una molteplicità di prospettive: sociale, economica, politica, geografica.

Per tutta la durata dell’esposizione (dal 27 gennaio al 10 marzo), si susseguirà una serie di incontri che si terranno al MuMi alle 18:

domenica 3 febbraio 2019

conversazione: Prospettive sulla marginalità fra sociologia e giurisprudenza, con Eide Spedicato Iengo, già professore associato di Sociologia generale all’università D’Annunzio”, Chieti-Pescara e Andrea Di Berardino, giudice al Tribunale di Chieti;

domenica 10 febbraio 2019

cineforum: L’intrusa di Leonardo di Costanzo (2017) a cura di Bruno Nasuti;

domenica 17 febbraio 2019

concerto di Piero Delle Monache, Solosé;

domenica 24 febbraio 2019

conferenza: Considerazioni (filosofiche) sui margini a cura di Carlo Tatasciore, presidente Fondazione Michetti

 

Al piano superiore le opere di progetti precedenti: Questione d’appartenenza (2015), un ciclo di lavori dedicati all’abitare informale a Napoli, città in cui Tibaldi ha vissuto per sedici anni; Seconda chance (2016-2018), progetto concepito per la mostra personale al museo Ettore Fico di Torino nato da uno studio del quartiere “Barriera di Milano” a Torino, i cui abitanti sono stati invitati a donare oggetti dismessi; Inclusio (2017-2018), realizzato per la società Dolce di Bologna, una cooperativa sociale che si occupa di servizi alla persona, ai cui dipendenti l’artista ha chiesto di inviare immagini di particolari della propria abitazione e del luogo che suscitano loro disagio; Architettura minima (2012), una ricerca, tuttora in corso, sui ricoveri di fortuna dei senzatetto in tutta Italia.

Al piano inferiore i lavori di Più là che Abruzzi, mostra che conclude la residenza di Eugenio Tibaldi nell’hotel Villa Maria di Francavilla al mare in collaborazione con il Comune. Attraverso una pratica fondata sulla ricerca sul campo, l’artista mette in atto processi partecipativi sintetizzati in una riflessione personale. L’Abruzzo è interpretato come termometro di un più ampio contesto nazionale, in un momento storico – già ribattezzato post-crisi – in cui le classi dirigenti si stanno attivando per generare nuove possibilità e attivare le fasce sociali colpite dagli anni di depressione.

 

Più là che Abruzzi è un progetto di residenza d’artista nell’hotel Villa Maria, che vuole collegare l’arte al concetto di ospitalità (Xenia). Il progetto Xenia nasce dalla volontà di avvicinare il pubblico alle diverse forme artistiche, creando un contatto e una collaborazione tra soggetto privato, società civile, scuola e mondo dell’arte.

 

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Mostra ‘Più là che Abruzzi di Eugenio Tibaldi, a cura di Simone Ciglia

Eugenio Tibaldi è il protagonista di Più là che Abruzzi, una mostra che prende il nome da una frase celebre tratta dal Decamerone di Boccaccio (passata nella storia a indicare qualcosa di estremamente lontano – soprattutto da raggiungere con difficoltà – come doveva essere la nostra regione a metà del 1300).

L’esposizione, curata da Simone Ciglia e organizzata dall’associazione Humanitas in collaborazione con Hotel Villa Maria e Comune di Francavilla al Mare, si terrà al Museo Michetti dal 27 gennaio al 10 marzo, inaugurazione sabato 26 gennaio alle 18.

Più là che Abruzzi è un progetto di residenza d’artista nell’hotel Villa Maria, che vuole collegare l’arte al concetto di ospitalità (Xenia). Il progetto Xenia nasce dalla volontà di avvicinare il pubblico alle diverse forme artistiche, creando un contatto e una collaborazione tra soggetto privato, società civile, scuola e mondo dell’arte.

Più là che Abruzzi di Eugenio Tibaldi (Alba, 1977) si propone d’indagare il concetto di margine secondo le molteplici prospettive di condizione sociale, percezione personale e stato da cui emanciparsi. Proseguendo la sua linea di ricerca, l’artista sviluppa un’analisi incentrata sull’ “essere periferico” all’interno di una società, al di là della reale ubicazione geografica. Nelle sue ricerche sul campo, l’autore accompagna la visione geografica a una di tipo sociale, basata sulla dialettica centro/i-periferia/e e la conseguente capacità di un luogo di offrire possibilità sociali ai suoi abitanti.

Osservato in quest’ottica, l’Abruzzo può essere considerato una periferia nazionale? Appartiene alla fascia cosiddetta debole? In che punto si pone rispetto a Milano? o Roma? O Berlino? I flussi di movimento delle nuove generazioni sembrano rispondere in modo affermativo: se i dati reali indicano l’Abruzzo come una regione mediana rispetto al quadro nazionale (in base a reddito personale ed emigrazione interna), la percezione che si ha vivendo in regione è di lontananza e isolamento, una sorta di area non disagiata ma in cui è comunque complesso realizzare le proprie aspirazioni, lontana dai centri nevralgici del paese e schiava di una condizione di dignitoso margine.

«Durante le mie visite in Abruzzo», racconta l’artista, «mi è spesso capitato di sentire frasi del tipo “era una vera promessa del suo settore però non si è mai mosso da qui”, come se il luogo determinasse un limite, un margine che non permette lo sviluppo della persona. Ho incontrato associazioni di abruzzesi a Bruxelles, Caracas, New York, a determinare un forte legame con un territorio che ha la capacità di incorporare sia il concetto di limite che quello di nostalgia».

 

 

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Scambi internazionali, a Montesilvano i responsabili del Dipartimento delle antichità della Libia

I responsabili del Dipartimento delle antichità della Libia, Mohamed Faraj Mohamed, presidente del Dipartimento delle antichità; Bashir Oahed, responsabile delle missioni archeologiche internazionali e Mustafa Turjman, ricercatore, questa mattina in Comune hanno incontrato il sindacoFrancesco Maragno, il vicesindaco Ottavio De Martinis, e Antonio Farchione, docente all’università D’Annunzio di Pescara. La riunione è stata promossa da Amedeo Ruggero, studioso di storia e archeologia e motore dell’incontro.

«La riunione è stata finalizzata a una serie di progetti molto importanti, che saranno sanciti da lettere ufficiali di intenti dell’amministrazione comunale», spiega Ruggero, «Si tratterà fondamentalmente di scambi culturali ma che si concretizzeranno con degli stages formativi e corsi legati al restauro e all’archeologia con residenze a Montesilvano, di personale del Dipartimento delle antichità della Libia che verrà a formarsi in Italia e, viceversa,  di studenti e studiosi montesilvanesi che andranno a concretizzare i corsi di restauro e di archeologia con degli stages in Libia. Questa attività internazionale, poi, convergerà in una mostra che si terrà nel Pala Dean Martin». 

«E’ un rapporto molto proficuo quello che stiamo aprendo con il Dipartimento delle antichità della Libia», spiega l’assessore alla Cultura, Ottavio De Martinis, «Oggi noi abbiamo una percezione del grande Paese africano distorta dai fatti di cronaca degli ultimi anni, ma la Libia ha un ruolo fondamentale nell’archeologia. Basti pensare che alcuni siti sono presenti nell’elenco dell’Unesco perché dichiarati patrimonio dell’Umanità e tra la Tripolitania e la Cirenaica ci sono l'antica città di Gadames, i siti rupestri di Tadrat Acacus e quelli archeologici di Cirene, Leptis Magna e Sabratha. L’aspetto fondamentale è quello legato alla formazione dei nostri studenti che avvieremo a corsi per studiare le antichità e a prepararli anche per il lavoro concreto di scavo. Il contatto con la storia diventa magnificamente coinvolgente quando si toccano con mano, letteralmente, le testimonianze del passato e siamo certi che i nostri ragazzi saranno attratti da questa prospettiva».

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Nick the Nightfly a Pescara

Un viaggio in musica, fra storia artistica e personale. Ecco “Be YourSelf” nuovo lavoro del cantante, speaker, showman e voce radiofonica inconfondibile, Nick the Nightfly, per il secondo appuntamento della sesta stagione del Kabala. La serata è già sould-out. 



Stili diversi, fra jazz, soul, pop e lounge, per un album ricco delle influenze di posti suggestivi, incontri con grandi artisti e sonorità che da sempre accompagnano la storica voce di Radio Monte Carlo, già dagli inizi del suo programma “Monte Carlo Nights”.  

Il Nick The Nightfly 5tet è: Nick The Nightfly (voce), Amedeo Ariano (batteria), Claudio Colasazza (pianoforte), Francesco Puglisi (contrabbasso), Jerry Popolo (sassofoni). 

Appuntamento dunque per la cena concerto giovedì 24 gennaio alle 20,30 al Caffè letterario-Il diavolo e l’acquasanta in via delle Caserme a Pescara, con la possibilità di deliziarsi con i piatti proposti dalla cucina, i vini partner dell’iniziativa, il tutto legato dalla musica di alta qualità. L’ingresso è riservato ai tesserati all’associazione culturale Kabala, con la possibilità di tesserarsi la stessa sera.

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Alessandro Preziosi interpreta Van Gogh al Circus di Pescara

"Vincent Van Gogh. L'odore assordante del bianco": Alessandro Preziosi interpreta il visionario genio della pittura al Teatro Circus di Pescara Martedì 29 e mercoledì 30 gennaio 2019, la stagione teatrale della Società del Teatro e della Musica "Luigi Barbara" di Pescara riprende, dopo la pausa per le festività natalizie, con "Vincent Van Gogh. L'odore assordante del bianco" di Stefano Massini, con Alessandro Preziosi e la regia di Alessandro Maggi. Gli spettacoli si terranno al Teatro Circus di Pescara: la rappresentazione di martedì 29 gennaio avrà inizio alle 21 mentre mercoledì 30 gennaio è in programma la replica pomeridiana alle ore 17. Il biglietto di ingresso costa 30 per le Poltronissime e 25 per le Poltrone (per i soci della Società del Teatro e della Musica "Luigi Barbara", i biglietti costano, rispettivamente, 27 e 22).

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Max Ionata e Dado Moroni al Kabala

Una prima serata all’insegna dell’amicizia in musica. Parte così la sesta edizione degli eventi a cura dell’associazione culturale Kabala, sempre con suoni di qualità. Appuntamento dunque per la cena concerto giovedì 17 gennaio alle 20,30 al Caffè letterario-Il diavolo e l’acquasanta in via delle Caserme a Pescara, con Max Ionata & Dado Moroni . 



Fra sassofoni e pianoforte, dopo i grandi successi discografici “Two For Duke” e “Two For Stevie”, il duo torna insieme, con un nuovo tour. Due musicisti che nella vita sono grandi amici e che fra le note fanno respirare l’energia che corre fra gli strumenti.

 “Two for you” è una sorta di the best dei due progetti che a seconda delle esigenze può anche ritornare alle origini, quindi concentrarsi sul programma di Duke Ellington e su quello di Stevie Wonder. 



Appuntamento quindi al Caffè letterario-Il diavolo e l’acquasanta in via delle Caserme a Pescara per la cena concerto, con la possibilità di deliziarsi con i piatti proposti dalla cucina, i vini partner dell’iniziativa, il tutto legato dalla musica di alta qualità. L’ingresso è riservato ai tesserati all’associazione culturale Kabala, con la possibilità di tesserarsi la stessa sera.

L’Associazione culturale Kabala, con la stagione 2019, inaugura nuove collaborazioni, con la Società del teatro e della musica, FLA-Festival di libri e altre cose, Museo delle Genti d’Abruzzo e 
Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara.



Il 24 gennaio c'è il cantante, speaker, showman e voce radiofonica inconfondibile, Nick the Nightfly, che presenta il suo nuovo album, Be yourself! E il 31 gennaio si prosegue con un omaggio alla musica dei Beatles, con nove musicisti sul palco che ripercorrono i successi dei Fab 4 con arrangiamenti fra il jazz e il funk. Con febbraio, arriva Walter Ricci con le sue atmosfere che richiamano quelle dei grandi crooner americani, da Frank Sinatra a  Michael Bublé. E poi il giorno di San Valentino l’appuntamento con Guido Catalano in collaborazione con il FLA-Festibval di libri e altre cose. Una serata con il "poeta professionista vivente più famoso d’Italia” per un reading in solitaria tratto da Tu che non sei romantica, il secondo e attesissimo romanzo dell'autore torinese. L’appuntamento successivo esalta il tango reloaded del sassofonista argentino Javier Girotto e poi ancora il gipsy-manouche di Accordi e Disaccordi, nel nome del mitico chitarrista Django Reinhardt. Con marzo arriva il fado con la voce di Libera Candida, per una personale interpretazione che accompagna per mano nei quartieri di Lisbona. Marzo si chiude poi con il quartetto del famoso pianista americano George Cables. 

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Nove serate di musica di qualità al Caffè letterario-Il diavolo e l’acquasanta in via delle Caserme

Nove serate di cena-concerto, con musica di qualità, ogni giovedì dal 17 gennaio al 14 marzo, all’insegna dello storico locale che ha segnato la storia dei live in città. Tutto a cura dell’associazione culturale Kabala, che con la stagione 2019 inaugura nuove collaborazioni, con la Società del teatro e della musica, FLA-Festival di libri e altre cose, museo delle Genti d’Abruzzo e 
assessorato alla Cultura del Comune di Pescara. 

Appuntamento dunque al Caffè letterario-Il diavolo e l’acquasanta in via delle Caserme a Pescara per la cena concerto, con la possibilità dunque di deliziarsi con i piatti proposti dalla cucina, i vini partner dell’iniziativa, il tutto legato dalla musica di alta qualità. L’ingresso è riservato ai tesserati all’associazione culturale Kabala, con la possibilità di tesserarsi la stessa sera. 

Si inizia dunque il 17 gennaio con due musicisti di caratura internazionale, Max Ionata e Dado Moroni, per poi il 24 trovarsi per ascoltare il cantante, speaker, showman e voce radiofonica inconfondibile, Nick the Nightfly, che presenta il suo nuovo album, Be yourself! E il 31 gennaio si prosegue con un omaggio alla musica dei Beatles, con nove musicisti sul palco che ripercorrono i successi dei Fab 4 con arrangiamenti fra il jazz e il funk. Con febbraio, arriva Walter Ricci con le sue atmosfere che richiamano quelle dei grandi crooner americani, da Frank Sinatra a  Michael Bublé. E poi il giorno di San Valentino l’appuntamento con Guido Catalano in collaborazione con il FLA-Festival di libri e altre cose. Una serata con il "poeta professionista vivente più famoso d’Italia” per un reading in solitaria tratto da Tu che non sei romantica, il secondo e attesissimo romanzo dell'autore torinese. L’appuntamento successivo esalta il tango reloaded del sassofonista argentino Javier Girotto e poi ancora il gipsy-manouche di Accordi e Disaccordi, nel nome del mitico chitarrista Django Reinhardt. Con marzo arriva il fado con la voce di Libera Candida, per una personale interpretazione che accompagna per mano nei quartieri di Lisbona. Marzo si chiude poi con il quartetto del famoso pianista americano George Cables. 

Il programma completo della stagione 2019, con le date e nomi dei musicisti. Gli artisti sono disponibili per interviste. Gennaio: 17, Max Ionata, sassofoni e Dado Moroni, pianoforte; 24, Nick The Nightfly 5tet. Nick The Nightfly, voce, Amedeo Ariano, batteria, Claudio Colasazza, pianoforte, Francesco Puglisi, contrabbasso, Jerry Popolo, sassofoni; 31, Be Tall, Simona Capozucco, voce, Jorge Ro, tromba, Manuel Trabucco, sassofoni, Simone Blasioli, sax tenore, Riccardo Maggitti, sax baritono, Giancarlo Alfani, chitarra elettrica, Angelo Trabucco, piano, Maurizio Rolli, basso elettrico, Danny Manzo, batteria. A febbraio: 7, Walter Ricci trio, Walter Ricci, voce e pianoforte, Daniele Sorrentino, basso, Lorenzo Tucci, batteria; 14, Guido Catalano, voce recitante; 21, Javier Girotto Trio, Javier Girotto, sax baritono, Gianni Iorio, bandoneon, Alessandro Gwis, pianoforte, elettronics; 28, Accordi Disaccordi, Valentina Nicolotti, voce, Alessandro di Virgilio, chitarra solista, Dario Berlucchi, chitarra ritmica, Elia Lasorsa, contrabbasso. Marzo: 7, Libera il fado, Libera Candida D’Aurelio, voce, Loris Donatelli, chitarra portoghese, Daniele Fratini, chitarra classica, Francesco Marranzino, basso e contrabbasso; 14, George Cables & Victor Lewis 4et, George Cables, piano, Victor Lewis, percussioni, Piero Odorici, sax, Darryl Hall, contrabbasso.

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Il pianista Leonardo Pierdomenico premiato dal sindaco Maragno

«Giovane pianista dal curriculum già vastissimo, esprime la sua arte nelle più prestigiose sale da concerto di tutto il mondo, dall’Europa alla Cina, agli Stati Uniti. Le affermazioni in concorsi internazionali, che lo indicano come uno degli interpreti più interessanti della musica colta, portano lustro alla sua maestria  e a tutta la città di Montesilvano». Questa la motivazione incisa sulla targa che il sindaco, Francesco Maragno, ha consegnato questa mattina al giovane pianista montesilvanese Leonardo Pierdomenico.

«Sono molto felice di poter accendere un altro riflettore sulle eccellenze della nostra città», ha detto il primo cittadino, «E’ un grande pianista che, girando l’Italia e le più prestigiose sale da concerto di tutto il mondo con i suoi recital, porta il nome della nostra città a ben figurare dappertutto. Lo ringrazio, dunque, a nome mio, della giunta e di tutta la comunità cittadina».

«Questa è la prima amministrazione che nota la mia presenza nel mondo culturale», ha detto soddisfatto il giovane artista, «Sono molto grato al sindaco per questo riconoscimento e spero al più presto di poter esibirmi nella mia Montesilvano. La cosa più bella per un musicista è avere qualcuno che lo ascolti ma è altrettanto importante la considerazione da parte delle istituzioni».

 

Leonardo Pierdomenico è in procinto di partire per la Germania dove, nei prossimi giorni, terrà una serie di recital (eseguendo il Concerto K 467 di Wolfgang Amadeus Mozart), con la Nordwestdeutsche Philarmonie, che si concluderanno il 30 gennaio a Milano nella sala Verdi per una serata organizzata dalla Società dei concerti.

Pierdomenico, 26 anni, ha vinto il Raymond E. Buck jury discretionary award al prestigioso concorso pianistico internazionale Van Cliburn nel 2017.  E’ uno degli artisti più interessanti della sua generazione. Comincia a imporsi sul panorama internazionale arrivando semifinalista al prestigioso Queen Elisabeth International Piano Competition 2016, conquistando l’interesse e l’ammirazione soprattutto da parte di pubblico e critica. E’ inoltre il vincitore della 28a edizione del premio Venezia al teatro La Fenice a soli 18 anni, risultando il miglior pianista diplomato dei conservatori italiani e ricevendo nella stessa occasione la medaglia di bronzo dal presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, e la targa del Senato della Repubblica per meriti artistici.

 

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Concerto della Pace da Betlemme

Il Concerto della Pace da Betlemme è in programma  il 10 gennaio alle ore 18 dal Santuario della Natività di Betlemme e rappresenterà il simbolo e la sintesi di un’edizione ispirata al messaggio inviato da Papa Francesco in occasione della 52. ma Giornata mondiale della pace. “Abbiamo fatta nostra la convinzione ed il monito del Santo Padre che la pace si radichi sul rispetto di ogni persona, qualunque sia la sua storia, sul rispetto del diritto e del bene comune, poiché necessita della visione di un grande progetto politico fondato sulla responsabilità reciproca specialmente in questo periodo di crisi internazionali,” ha dichiarato Dante Mariti, organizzatore e presidente della Melos International,  “in tal senso, abbiamo accolto il suo incoraggiamento a progettare il futuro sostenendo la diffusione dei valori del rispetto e della tolleranza che si fondano nelle singole coscienze e sui volti delle persone”.
Il programma è partito a Natale dal Santuario di  Greccio - Rieti, dove San Francesco diede vita nel 1209 alla prima rappresentazione del Presepe, per arrivare a  Betlemme con "Il pane della pace": un progetto che comunica, valorizza  e promuove  la fede, l’arte e la solidarietà.
Ospiti del programma  l’Orchestra Popolare Italiana dell' Auditorium Parco della Musica di Roma diretta da Ambrogio Sparagna  con la partecipazione straordinaria di Peppe Servillo. Insieme eseguiranno il tipico repertorio natalizio legato alla tradizione di Sant’Alfonso Maria dei Liguori e alcune antiche laude popolari francescane. Da questi territori dell’Alto Lazio, che vivono il dramma profondo  dell'esperienza del dopo terremoto, si rinnova un messaggio di pace e fratellanza  che arriva nella Basilica di Betlemme attraverso la forza della musica e dei canti della tradizione popolare italiana del Natale con i Solisti dell’Orchestra Popolare Italiana (Raffaello Simeoni, Erasmo Treglia, Annarita Colaianni, Marco Iamele e Marco Tomassi ) e con la preziosa partecipazione del poeta Davide Rondoni.

Lo spettacolo sarà arricchito dalla presenza del talentuoso sassofonista Mimmo Malandra e dalla cantante Maheya Collins, accompagnata dal pianista e compositore Sandro Barbieri, che con il suo brano “ Bred of life “ è diventata testimone nel mondo della missione di carità e solidarietà della Santa Madre Teresa di Calcutta .
Durante lo spettacolo sarà , inoltre, consegnato simbolicamente il Pane della Pace al Sindaco di Betlemme Mr. Salman e al Custode del Santuario.

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