Le storie

Ossessione selfie, 93 milioni di scatti al giorno

Vengono scattati almeno 93 milioni al giorno, oltre 1000 al secondo, una vera e propria ossessione e dipendenza per alcuni, i selfie sono il sintomo di un grave disagio diffuso, che porta a riconoscere noi stessi solo attraverso lo sguardo altrui. Si tratta di una nuova modalita' di fare esperienza del proprio corpo, non dissimile dal disagio nascosto dietro anoressia e bulimia. Lo spiega Giovanni Stanghellini del Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio dell'Universita' di Chieti e autore del libro "Selfie - Sentirsi nello sguardo dell'altro" (Feltrinelli). "Videor ergo sum", esisto in quanto vengo osservato da qualcuno, e' questo il nuovo io all'epoca dei selfie - spiega Stanghellini. "Il se', insomma, 'prende corpo' solo attraverso lo sguardo dell'altro, solo perche' qualcuno guarda il mio selfie".

Il problema, continua l'esperto, e' tanto piu' acuito dal fatto che "lo smartphone, che consente un numero illimitato di selfie in ogni istante della vita, non e' un semplice dispositivo tecnologico estrinseco rispetto al corpo di una persona, come poteva essere una macchina fotografica - rileva l'esperto; e' una vera e propria protesi integrata nei nostri corpi, ormai cosi' indispensabile che per molti di noi e' difficile immaginare la propria esistenza in assenza di essa".

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Quattro ragazzi su dieci hanno subito atti di bullismo nella loro vita  

Bullismo e cyberbullismo sono i fenomeni più temuti subito dopo violenza sessuale e droghe; più di 4 ragazzi su 10 hanno subito atti bullismo, 6 su 10 hanno assistito a fenomeni di violenza in rete e non; il cyberbullismo fa paura a quasi il 40% degli intervistati. Ma sono gli stessi adolescenti ad ammettere di non essere stati solo vittime di fenomeni di bullismo e/o cyberbullismo: un ragazzo su 10 dichiara di essere stato anche "carnefice”. Eppure, anche nei fenomeni di bullismo e cyberbullismo ci sono differenze di genere. Le ragazze sono le più colpite in rete. È quanto emerge dai risultati dell'Indagine realizzata dall'Osservatorio indifesa di Terre des Hommes e ScuolaZoo che hanno raccolto timori e opinioni di oltre 8.000 adolescenti italiani su bullismo, violenza e molestie online.   

Bullismo e cyberbullismo sono le minacce più temute da oltre un adolescente su 3, subito dopo violenze sessuali (31,73%) e droghe (24,76)[1]. 6 adolescenti su 10 hanno assistito ad atti di bullismo e/o cyberbullismo. Quasi la metà degli adolescenti ha vissuto sulla propria pelle atti di bullismo da parte di compagni (44,9%, che sale al 46,5% nei maschi). A differenza del cyberbullismo che invece colpisce di più le ragazze: il 12,4% delle giovani ammette di esserne state vittima, contro il 10,4% dei ragazzi. A questo si somma la sofferenza provocata dai commenti a sfondo sessuale, subìti dal 32% delle ragazze, contro il 6,7% dei ragazzi. Tra le molestie online, le provocazioni in rete, conosciute come "trolling”, disturbano il 9,5% degli adolescenti, ma colpiscono di più i maschi (16% delle femmine (7,2%). È questa l'allarmante fotografia scattata da Terre des Hommes e ScuolaZoo attraverso i risultati dell'Indagine dell'Osservatorio indifesa, che ha raccolto le opinioni di 8mila ragazzi e ragazze delle scuole secondarie in tutta Italia su violenza, discriminazioni e stereotipi di genere, bullismo, cyberbullismo e sexting diffusi in occasione della Giornata Nazionale contro bullismo e cyberbullismo a scuola e del Safer Internet Day.

Tra le ansie degli adolescenti italiani sui temi legati a bullismo e cyberbullismo è proprio la violenza in rete a fare più paura. Il cyberbullismo viene infatti percepito da 4 adolescenti su 10 (39,7%) come molto rischioso; ad essere più preoccupati sono i maschi (43,2%), rispetto alle femmine (38,2%). Al secondo posto troviamo la paura di diventare bersaglio di trolling e di subire molestie online, con il 37,3%. Qui ad essere più preoccupate sono le ragazze (39,5%) contro il 31,7% dei maschi. La perdita della propria privacy è considerato un rischio dal 33,1% degli adolescenti, con lo scarto di un punto tra femmine e maschi, a favore di quest'ultimi. Il 32% delle ragazze teme di diventare bersaglio di appellativi volgari, cosa che preoccupa solo il 21,8% dei ragazzi. Essere adescate online è l'incubo da una ragazza su 3 (28,4%). Chi vive queste esperienze sviluppa sentimenti di vergogna, ansia e malessere - anche fisico - e le conseguenze, come la bassa autostima, si possono protrarre fino all'età adulta se l'adolescente non viene correttamente aiutato a superare il trauma.

Tra i rispondenti al questionario ci sono anche coloro che mettono in pratica atti di bullismo e/o cyberbullismo: 1 ragazzo su 10 ammette di aver compiuto atti di bullismo e/o cyberbullismo, mentre la percentuale si dimezza quando a rispondere sono le ragazze.

"La violenza tra pari, online e offline, è una realtà con cui i nostri ragazzi e ragazze devono fare i conti. Realmente subìta, o soltanto percepita, entra nelle loro vite, probabilmente li agita e li condiziona e lascia dei segni sulla loro personalità”, dichiara Paolo Ferrara, Direttore di Terre des Hommes. "È una violenza fatta di contatto fisico, ma ancora più spesso è un attacco alle proprie insicurezze, a quella identità che va formandosi, in modo sempre più marcato, proprio negli anni dell'adolescenza. Questo ci dice l'Osservatorio indifesa, diventato ormai un punto di riferimento unico, per contenuti e numero di ragazzi coinvolti, nel panorama italiano. Un luogo di ascolto fondamentale che ha permesso a Terre des Hommes e ai suoi partner di costruire percorsi di partecipazione giovanile sempre più innovativi e coinvolgenti, quali il Network indifesa o il ProteggiMI Tour”.

L'Osservatorio indifesa è nato per raccogliere le opinioni degli adolescenti italiani attraverso un questionario somministrato online attraverso i canali della Community ScuolaZoo e le scuole italiane coinvolte con la Campagna indifesa.

Gli straordinari risultati ottenuti (in tre anni il numero di studenti rispondenti si è quadruplicato!) sono stati possibile grazie all'amplificazione che ScuolaZoo ha dato al questionario attraverso il proprio sito e profilo instagram seguito da oltre 4 milioni di follower. Il testo del questionario è stato rivisitato grazie all'apporto dei R.I.S – Rappresentanti d'istituto ScuolaZoo (unico network in Italia di rappresentanti d'istituto apartitici) per rendere il linguaggio più vicino al target di riferimento. ScuolaZoo ha poi portato Terre des Hommes in tour nelle proprie assemblee d'istituto facendo arrivare il questionario direttamente nelle scuole. ScuolaZoo è il media brand di riferimento della Generazione Z perché sensibilizza e aiuta gli studenti italiani a creare una propria coscienza civica, ed è in grado di parlare il loro linguaggio   accorciando le distanze tra il mondo delle istituzioni e quello dei giovani.

"Viviamo ogni giorno i ragazzi, per questo conosciamo il loro linguaggio” - commenta Francesco Marinelli, editor in chief di ScuolaZoo - "la Generazione Z non è quella che spesso viene dipinta: è invece attenta ed altruista, si tratta solo di coinvolgerli nella maniera corretta e utilizzare i loro canali. Noi lo facciamo quotidianamente e riusciamo a portare loro i messaggi che le istituzioni e le associazioni vogliono trasmettergli”.

"Il bullismo è sintomo di un forte disagio e malessere della nostra società”, dichiara Marialessandra Caputi, presidente di Kreattiva. "È l'espressione di una sofferenza psicologica che si esprime a livello relazionale e che pertanto va trattata coinvolgendo in modo sinergico e sistemico tutti gli attori e le agenzie educative fondamentali per la crescita dell'essere umano”.

Per la Giornata Nazionale contro bullismo e cyberbullismo a scuola Terre des Hommes presenta anche il video @pri gli Occhi# del regista Stefano Girardi. Il corto realizzato dalla casa di produzione Moovie On parte dall'idea che nel fenomeno del bullismo coabitino due generi di carnefici. Quelli che attuano fisicamente il sopruso e quelli che, al posto di indignarsi ed intervenire, si girano dall'altra parte o, peggio ancora, avallano questi comportamenti. Tale connivenza diventa, nel caso del cyberbullismo, ancora più forte ed amplificata dall'utilizzo dei social network. Qui, i "bulli indiretti” svolgono la parte più feroce condividendo questi contenuti senza pensare alle conseguenze.

"Nella storia il video diventa virale e, come una palla di neve, si ingrossa sempre di più distruggendo quello tutto quello che trova”, afferma Girardi. "Chi guarda questi video e condivide questi atti vessatori trovandoli divertenti in realtà non li sta guardando veramente, ha gli occhi chiusi, perché se li vedesse per quello che sono, li aprirebbe. Questo è il nostro augurio, educare i ragazzi ad aprire gli occhi per intervenire in difesa dei più deboli”.

IL NETWORK INDIFESA E L'OSSERVATORIO SUGLI ADOLESCENTI ITALIANI

Da due anni Terre des Hommes, assieme all'associazione Kreattiva, ha dato vita al Network indifesa, la prima rete italiana di WebRadio e giovani ambasciatori contro la discriminazione, gli stereotipi e la violenza di genere, bullismo, cyber-bullismo e sexting. La rete, fondata sulla partecipazione e il protagonismo dei ragazzi e delle ragazze attraverso il coinvolgimento attivo in tutte le fasi del progetto, è nata da un progetto pilota che nel 2018 ha visto la partecipazione di diverse web radio scolastiche pugliesi stimolando gli studenti degli istituti secondari di secondo grado a realizzare programmi radio mirati alla conoscenza e alla riflessione su violenza, discriminazioni e stereotipi di genere. Dopo essere stata ospite dell'ultimo Radio City Milano, adesso Radio indifesa si sta estendendo a tutto il territorio nazionale grazie anche al finanziamento del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di BIC® BIC Foundation. Al network hanno già aderito 12 WebRadio di tutto il territorio nazionale. Per info: www.networkindifesa.org

Dal 2014 Terre des Hommes, in collaborazione con ScuolaZoo, porta avanti l'Osservatorio indifesa, uno strumento per ascoltare la voce dei ragazzi e delle ragazze italiane su violenza di genere, discriminazioni, bullismo, cyberbullismo e sexting. Dal suo avvio a oggi più di 20.000 ragazzi e ragazze di tutta Italia sono stati coinvolti tramite il sito e il canale instagram di ScuolaZoo (4 milioni di follower) in quello che rappresenta, a oggi, l'unico punto d'osservazione permanente su questi temi. Uno strumento fondamentale per orientare le politiche delle istituzioni e della comunità educante italiana.

La Campagna "indifesa” di Terre des Hommes è nata per garantire alle bambine di tutto il mondo istruzione, salute, protezione da violenza, discriminazioni e abusi. Con questa grande campagna di sensibilizzazione Terre des Hommes ha messo al centro del proprio intervento la promozione dei diritti delle bambine nel mondo, impegnandosi a difendere il loro diritto alla vita, alla libertà, all'istruzione, all'uguaglianza e alla protezione. Tutto ciò a partire da interventi sul campo volti a dare risultati concreti per rompere il ciclo della povertà e offrire migliori opportunità di vita a migliaia di bambine e ragazze nel mondo.

 

About Terre des Hommes

Terre des Hommes dal 1960 è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall'abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo. Attualmente Terre des Hommes è presente in 67 paesi con 816 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con EU DG ECHO ed è accreditata presso l'Unione Europea, l'ONU, USAID e il Ministero degli Esteri italiano - Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale (AICS). Per informazioni: www.terredeshommes.it

About ScuolaZoo

ScuolaZoo, società di OneDay Group, la business builder italiana che mette le nuove generazioni al centro, è il media brand degli studenti Italiani e si interfaccia quotidianamente con 4 milioni di follower. Nata nel 2007 da un'idea di Paolo De Nadai per contrastare gli episodi di mala istruzione, ScuolaZoo è oggi un media brand che fa da interlocutore con gli studenti, dialogando con il loro linguaggio senza filtri, attraverso i loro canali social di riferimento. ScuolaZoo si propone di ispirare le nuove generazioni, vivendo i ragazzi, raccontando i loro sogni e bisogni e dando vita a contenuti ed esperienze WOW che uniscono, e liberano il potenziale di ognuno. ScuolaZoo è anche il terzo diario scolastico più venduto d'Italia e il primo network nazionale di Rappresentanti d'Istituto che collabora per una scuola migliore con e per gli studenti. 

About Kreattiva

Kreattiva (fondata a Bari nel 2006) è un'associazione di promozione sociale che si occupa di partecipazione, contrasto all'emarginazione e alla marginalità, innovazione sociale, antimafia, uso creativo dei media e incubazione di idee con l'obiettivo di creare percorsi partecipati di crescita individuale e collettiva attraverso il miglioramento delle condizioni di vita e sviluppo di bambini e bambine, ragazzi e ragazze. Questo si traduce in un lavoro quotidiano finalizzato alla centralità e al protagonismo dei ragazzi e delle ragazze nei percorsi di vita, gestione e sviluppo della cosa pubblica. In particolare, l'impegno che caratterizza l'associazione sin dalla sua nascita è quello relativo alla narrazione collettiva attraverso lo strumento radiofonico per la costituzione e la divulgazione di una cultura della legalità e dell'antimafia sociale fra i ragazzi e le ragazze delle scuole.

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Una app contro lo spreco di cibo

Dei 15 miliardi di euro in cui si quantifica lo spreco annuo di cibo in Italia, 13 miliardi sono dovuti alla sfera quotidiana (fonte: Progetto 'Reduce' - Ministero dell'Ambiente/Universita' di Bologna Distal, 2019). Per combattere lo spreco alimentare arriva una app "Too Good To Go?"; chiunque potra' acquistare l'invenduto dei punti vendita aderenti all'iniziativa, ad un prezzo conveniente, prima che venga sprecato. Sara' possibile acquistare il box ad un terzo del prezzo reale. Quattro sono le tipologie di bag: 15, 12, 9 e 6 euro, che il cliente potra' acquistare pagando rispettivamente 4,99, 3,99, 2,99 e 1,99 euro. In due giorni a Pescara sono gia' 10 gli esercenti che hanno aderito all'iniziativa. L'obiettivo e' quello di arrivare ad almeno 60. A fine marzo, l'iniziativa verra' illustrata a Pescara, nel corso di un incontro. Il team di Too Good To Go sta girando tutta l' Italia per coinvolgere il maggior numero di persone, informandole in primo luogo sulla problematica sprechi e lanciando poi la sfida ad agire personalmente per dare atto al cambiamento, anche e soprattutto nel proprio piccolo. In Italia sono gia' 14 le citta' coinvolte nel progetto di Too Good To Go, fra cui Pescara, con esercizi famosi quali La Chitarra Antica, Osteria numero 1000, Berardo, piu' svariate rosticcerie e pizzerie. 

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L’intelligenza artificiale scommette su industria e sanita’

Sviluppare nuove tecnologie basate sull'intelligenza artificiale per rendere piu' efficiente la sanita' e per ridurre il rischio di infortuni nell'industria 4.0: e' questo l'obiettivo della nuova collaborazione tutta italiana fra il laboratorio di ricerca di Roma di Konica Minolta Laboratory Europe (divisione della multinazionale giapponese Konica Minolta che si occupa della ricerca di nuove tecnologie) e Next2U srl (spin-off dell'Universita' G. d'Annunzio di Chieti-Pescara). A ufficializzare l'accordo e' una nota congiunta, in cui si sottolinea come "queste tecnologie andranno a migliorare la sicurezza e la produttivita' nei luoghi di lavoro e di cura, affiancando (e non sostituendo) lavoratori, medici e operatori sanitari nelle loro mansioni e adattando automaticamente i flussi e i carichi di lavoro in base ai livelli di stress, stanchezza o di potenziale pericolo in cui si trovano". Il partenariato prevede "una durata iniziale di un anno, estendibile ulteriormente fino alla fine delle attivita' pianificate". In particolare, il laboratorio di Roma di Konica Minolta portera' nella partnership la propria esperienza in algoritmi e soluzioni per il riconoscimento delle attivita' umane, mentre Next2U portera' le proprie competenze tecnologiche nel campo della valutazione dello stato psicofisico delle persone. Inoltre, Konica Minolta fornira' soluzioni di ingegneria di sistema (la piattaforma su cui verranno installati gli algoritmi) e tecniche di accelerazione per gli algoritmi di intelligenza artificiale. Nel corso del 2020, le due societa' integreranno le loro competenze tecnologiche in una piattaforma prototipale all-in-one di proprieta' condivisa.

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Niko Romito Chef europeo dell’anno

Lo chef italiano Niko Romito, del ristorante Reale di Castel di Sangro (Tre stelle Michelin e Tre Gamberi del Gambero Rosso), in Abruzzo, e' stato nominato, nella giornata conclusiva della diciottesima edizione di Madrid Fusio'n, "Chef europeo dell'anno". A consegnare, nella sala dell'Auditorium, l'ambito titolo il responsabile marketing e comunicazione di the Cosentino group, Santiago Alfonso al termine della tre giorni di fiera internazionale della gastronomia e alta cucina, tenutasi a Madrid dove per l'occasione sono arrivati centinaia di chef da tutto il mondo. "Premiamo - ha detto - "uno dei migliori cuochi in Europa, uno chef che riassume come pochi la cucina essenziale". Prima di Romito, l'unico italiano ad aver ricevuto questo premio internazionale e' stato Massimo Bottura. L'edizione 2020 di Madrid Fusio'n e' stata un confronto aperto sul tema "Cocina esencial, la sencillez meditada" (Cucina essenziale, la semplicita' premurosa) sul nuovo corso e e ultime tendenze approfondendo tanto la cucina della semplicita' e il tema delle allergie e intolleranze quanto l'intelligenza artificiale come "Gps per cucinare" e per conoscere le preferenze dei commensali al ristorante. In questo contesto, Romito ha dato una lectio magistralis su come la semplicita' in cucina emozioni. "Il tema del congresso e' la semplicita' e questo e' esattamente cio' che ho cercato - ha sottolineato lo chef abruzzese - per tutta la vita ma non nel suo senso di facilita'. La semplicita' gastronomica e' una risoluzione della complessita', uno stato che si arriva dopo aver cucinato e studiato molto". Un minimalismo in linea con la motivazione della giuria: Romito "tende a esaltare la materia attraverso un lavoro in cui la semplicita' e' risultato di grande processo di complessita', in cui la semplicita' lungi dall'essere punto di partenza e' momento di traguardo". Nella kermesse spagnola Alfredo Machado Diaz, del Gruppo El Barri a Barcellona, e' stato inoltre premiato come "miglior pasticcere rivelazione".

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Caritas, nel 2019 oltre 1 milione di pacchi tra cibo e vestiti

In Italia l'impegno di Caritas Italiana e delle Caritas diocesane nel 2019 ha visto anche un'azione quotidiana delle oltre 200 Caritas diocesane in tutto il Paese. In Italia sono 3.364 i centri di ascolto (diocesani, zonali, parrocchiali), quasi il doppio di venti anni fa, che hanno realizzato lo scorso anno 208.391 interventi di ascolto, orientamento, consulenza e, nei servizi collegati, si sono registrate 1.017.960 erogazioni di beni e servizi materiali (viveri, vestiario, prodotti per l'igiene personale, buoni pasto, ecc.) e 176.685 interventi di accoglienza residenziale. Sul fronte dell'immigrazione e' stato rinnovato l'accordo con il Governo sui "Corridoi umanitari" per l'arrivo, in due anni, di 600 richiedenti asilo da Etiopia, Niger e Giordania. Nel 2019 e' continuato poi l'ultra quarantennale impegno per e con i giovani attraverso il servizio civile, con l'avvio a gennaio di 1.194 volontari, coinvolti per 12 mesi in 195 progetti presso 588 sedi. Le emergenze internazionali hanno poi visto, come sempre, Caritas Italiana impegnata in collegamento con Caritas Internationalis, come avvenuto per i terremoti nello Sri Lanka e nelle Filippine, la crisi umanitaria in Libia, il ciclone che ha colpito Mozambico, Zimbabwe e Malawi e l'uragano che si e' abbattuto sulle Bahamas, il recente sisma in Albania e le alluvioni nei Paesi del Corno d'Africa. Un'attenzione specifica con la Campagna "Amata e martoriata" e' stata dedicata alla tragedia che da ormai 9 anni vive la popolazione siriana, e ci si e' anche concentrati sulla situazione in Sud Sudan a 8 anni dall'indipendenza e sulla drammatica situazione che vivono i profughi lungo la rotta balcanica. L'anno si chiudera' con la 52a Marcia della Pace che si svolge il 31 dicembre a Cagliari.

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Bimbi con malattie rare adottati da Suor Vera a Chieti

Un bimbo nato in condizioni difficili, Angelo, e una suora, Madre Vera, che e' diventata la sua mamma in un'esperienza che potrebbe ripetersi anche con altri bambini. Sono i protagonisti di una storia di Natale che arriva da Chieti, raccolta da Osservatorio Malattie Rare. Dopo un cesareo programmato a sole 36 settimane di gestazione per una diagnosi prenatale di idrocefalo malformativo, alla nascita la situazione di Angelo si rivela difficile, ha solo due giorni quando viene sottoposto al primo di 4 interventi neurochirurgici. Dopo ricoveri, visite, il verdetto e' "displasia setto ottica", una condizione molto rara. In sostanza Angelo non vede, non sente, il suo corpo non produce alcun ormone, non imparera' a camminare e la sua vita potrebbe essere molto breve: un peso di fronte al quale i genitori biologici decidono di non riconoscere il bimbo. E' adottabile, ma in queste condizioni - che ricordano la storia di Giovannino, il bimbo con l'ittiosi di Arlecchino - sara' difficile trovare una coppia disponibile. Entra in gioco Madre Vera, suora della Fondazione Figlie dell'Amore di Gesu' e Maria onlus. "Io non ho fatto nulla - racconta - ha fatto tutto lui, con la sua voglia di vivere e il suo amore mi ha dato la forza di superare qualsiasi ostacolo". Madre Vera ha deciso che Angelo avra' tutto cio' che e' possibile e anche un cognome, il suo. Nel caso di un bimbo con bisogni speciali e' attivabile una procedura d'urgenza, l'adozione puo' essere fatta anche da una singola persona e non ci sono limiti di eta': tutto sotto l'attento vaglio del Tribunale per i minori, che nomina anche le suore della comunita' legalmente zie del bimbo: un caso raro, forse unico, ma non necessariamente destinato a rimanere tale. Oggi Madre Vera e' una mamma che piange la mancanza del suo bimbo. Se n'e' andato due mesi fa, la malattia non gli ha fatto superare i 18 mesi, ma ha creato un precedente giuridico importante. Altri piccoli in difficolta' potrebbero avere una famiglia. Come Laura, 2 anni, diverse patologie e un grave problema cardiaco. Anche lei non ha i genitori, e' stata dichiarata adottabile: ora e' affidata alle suore di Madre Vera

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Coldiretti Teramo, con l’albero contadino al via lo shopping natalizio a km0

Un albero di Natale contadino questa mattina a Teramo, allestito dagli agricoltori del mercato di Campagna Amica di via Roma che hanno festeggiato un anno di attività dando il via allo shopping natalizio a chilometro zero. Con un invito chiaro rivolto al consumatore: in occasione delle festività natalizie scegliere prodotti made in Italy, legati al territorio, anche per aiutare l’economia locale e garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa.

Così, nella struttura di via Roma, all’angolo di via Po, oggi degustazioni di produzioni tipiche a cura dei produttori del mercato, agrichef alle prese con laboratori di “chitarra” fatta a mano e le referenti di Coldiretti Donne Impresa alle prese con i cesti di prodotti freschi e locali. Presenti il presidente di Coldiretti Teramo Emanuela Ripani, i componenti dell’associazione agrimercato che hanno accolto i clienti per spegnere la prima candelina e il vescovo SE Lorenzo Leuzzi che ha fatto visita al mercato invitando a “riscoprire la terra come espressione del creato che è dono e va valorizzato e non strumentalizzato”. 

L’evento di questa mattina è stato anche un modo per tracciare il bilancio di un anno di attività del mercato sulla base di una indagine effettuata sui clienti del mercato. “Ciò che spinge il consumatore verso questo tipo di mercato è la volontà di difendere e valorizzare l’economia e l’occupazione del territorio – evidenzia la presidente – ma anche la ricerca di produzioni tipiche e di nicchia difficili da trovare nella grande distribuzione. Acquistare prodotti a chilometro zero è un segnale di attenzione al proprio territorio ma anche una responsabilità sociale sempre più diffusa in quanto i mercati contadini in Italia sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”.

Coldiretti Teramo ricorda che la spesa di Natale degli italiani per le feste è stimata quest’anno complessivamente pari a 549 euro a famiglia su valori superiori al 19% di quanto si spende in Europa: di queste una buona parte verrà destinata al cibo delle feste di fine anno a conferma della convivialità che nel Natale trova la sua massima espressione. Non a caso, un trend che si sta affermando è la preferenza accordata ai prodotti made in Italy anche per sostenere l’economia locale. Accanto ai tradizionali luoghi di acquisto dei cibi delle feste, un crescente successo viene così rilevato per i mercati degli agricoltori di Campagna Amica che per le festività si trasformano in veri e propri luoghi di convivialità e di socialità in cui i consumatori non solo acquistano ma in cui ritrovano i sapori e saperi di una volta.

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La transumanza e’ stata proclamata patrimonio culturale immateriale dell’umanita’

 La transumanza e' stata proclamata patrimonio culturale immateriale dell'umanita'. E' quanto annuncia la Coldiretti nel commentare positivamente la decisione del Comitato intergovernativo dell'Unesco riunito a Bogota', in Colombia per tutelare l'antica pratica della pastorizia che consiste nella migrazione stagionale del bestiame lungo le rotte migratorie nel Mediterraneo e nelle Alpi. La candidatura della transumanza, che ha visto l'Italia capofila di una alleanza con Grecia e Austria, e' stata avanzata nel 2017 per tutelare una pratica ancora oggi diffusa sia nel Centro e Sud Italia, dove sono localizzati i Regi tratturi, partendo da Amatrice e Ceccano nel Lazio ad Aversa degli Abruzzi e Pescocostanzo in Abruzzo, da Frosolone in Molise al Gargano in Puglia. Pastori transumanti sono ancora in attivita' anche nell'area alpina, in particolare in Lombardia e nel Val Senales in Alto Adige. Il voto positivo dell'Unesco - evidenzia la Coldiretti - certifica il valore della tradizionale migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che, insieme ai loro cani e ai loro cavalli, si spostano dalla pianura alla montagna, percorrendo le vie semi-naturali dei tratturi, con viaggi di giorni e soste in luoghi prestabiliti, noti come "stazioni di posta". Un riconoscimento importante - sottolinea la Coldiretti - che conferma il valore sociale, economico, storico e ambientale della pastorizia che coinvolge in Italia ancora 60mila allevamenti nonostante il fatto che nell'ultimo decennio il "gregge Italia" sia passato da 7,2 milioni di pecore a 6,2 milioni perdendo un milione di animali. Il riconoscimento tutela un'attivita' ad elevato valore ecologico e sociale poiche' - continua la Coldiretti - si concentra nelle zone svantaggiate e garantisce la salvaguardia di ben 38 razze a vantaggio della biodiversita' del territorio, dalla rustica pecora sarda alla pecora Sopravissana dall'ottima lana, dalla Brogna con testa e gli arti privi di lana alla pecora Comisana con la caratteristica testa rossa, dalla gigantesca Bergamasca fino a quella massese dall'insolito manto nero che rappresentano un patrimonio di biodiversita' il cui futuro e' minacciato da un concreto rischio di estinzione.  "La notizia del riconoscimento Unesco, dato alla Transumanza come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanita' inorgoglisce ed impreziosisce non solo la storia e la lunga tradizione abruzzese, ma tutto il popolo abruzzese". Questo il commento dell'assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo che specifica come "la Transumanza da sempre racchiude, rappresenta e racconta il nostro passato, le tradizioni abruzzesi piu' genuine ed autentiche. Oggi con questo importante e fondamentale riconoscimento conferito dall'Unesco abbiamo un valido strumento per promuovere le nostre tante e innumerevoli bellezze naturali presenti sul e nel percorso della Transumanza a partire dalle tradizioni culinari, artigianali, culturali ed artistiche. Abbiamo lavorato in questi mesi perche' il percorso entrasse a pieno titolo nel Piano Strategico del Turismo proprio attraverso cammini specifici'

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Retribuzioni dei laureati più alte del 20 per cento

Nel 2017, la retribuzione oraria dei dipendenti che possiedono un diploma è pari a 11,54 euro, il 20% in meno rispetto alla retribuzione oraria dei dipendenti che possiedono almeno una laurea triennale (13,85 euro). Il premio retributivo dei laureati risulta inferiore rispetto a quello osservato nel 2014 (21,2%); infatti, i laureati presentano una crescita nelle retribuzioni inferiore rispetto a quella dei diplomati (rispettivamente, da 13,83 euro a 13,85 euro e da 11,41 euro a 11,54). In termini di struttura occupazionale nel 2017 ci sono circa 3 laureati ogni 10 diplomati (incidenza in crescita rispetto al 2014). Il differenziale retributivo tra laureati e diplomati aumenta al crescere dell'anzianità lavorativa. Le posizioni occupate da laureati con anzianità inferiore ai 10 anni, infatti, presentano nel 2017 un differenziale rispetto ai colleghi diplomati con pari anzianità del 17,7% Se l'anzianità supera i 20 anni tale differenziale si attesta al 46%,con una differenza di oltre 28 punti percentuali. L'aumento più significativo del differenziale al crescere dell'anzianità si osserva nel Centro (+33,7 punti percentuali) e nel Nord-est (+29,2 punti percentuali). La composizione tra laureati e diplomati dimostra una maggiore presenza relativa di laureati tra le donne: il numero di dipendenti laureate è, infatti, pari al 37,5% delle diplomate, mentre per l'altro sesso tale rapporto scende al 24,9%. La laurea premia in misura maggiore gli uomini: l'aumento retributivo è del 32,6% rispetto al diploma mentre per le donne si ferma al 14,3%. I laureati (uomini) percepiscono una retribuzione oraria pari a 16,07 euro, superiore del 32,6% rispetto a quella dei diplomati (12,12 euro). Per loro il differenziale più alto si registra nel Nord-ovest (+38,4%) e quello più basso al Sud (+20,5%).

Fra i dipendenti uomini, rispetto al 2014 il vantaggio retributivo dei laureati sui diplomati è diminuito di più di un punto percentuale (dal 34,3%), perché, contestualmente, sono aumentate le retribuzioni dei diplomati (da 12,06 euro a 12,12 euro) e sono diminuite le retribuzioni dei laureati (da 16,20 euro a 16,07 euro). Nel 2017 le donne in possesso di una laurea percepiscono una retribuzione oraria inferiore di oltre 3 euro rispetto ai colleghi uomini (12,58 euro) e il premio collegato al possesso della stessa si ferma a un livello che è meno della metà di quello ottenuto dagli uomini (14,3%). Lo svantaggio delle donne, ovunque evidente, è più marcato nel Nord-est (+9,6% contro +24,1%), nel Centro (+16,3% contro 34,4%) e nel Nord-ovest (+18,6% rispetto a +38,4%). Per le donne il differenziale all'aumentare dell'anzianità cresce di 27 punti percentuali - dal 13,2% per anzianità inferiore ai 10 anni al 40,3% per anzianità superiore ai 20 - mentre per gli uomini di 25 (dal 28,1% per anzianità inferiore ai 10 anni al 53% per anzianità superiore ai 20). 

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