L'Abruzzo è l'ente regionale che ha tutti dipendenti in smart working, seguita a stretto giro dalla regione Lazio con il 96,6%, ma percentuali alte riguardano anche la Lombardia (88,7%) e le Marche (83,5%) a fronte di una media del personale delle Regioni in lavoro agile del 68,5%. A rilevarlo è il Dipartimento della Funzione pubblica guidato dal ministro Fabiana Dadone che ha attivato il monitoraggio sullo smart working e oggi comunica sul sito i primi dati provenienti dalle Regioni italiane aggiornati a ieri. "Numeri ancora in divenire e tuttavia molto incoraggianti, - commentano dalla Funzione pubblica - perché danno conto dell'enorme sforzo profuso dalla macchina dello Stato per rispondere alle sfide imposte dall'emergenza sanitaria, costruendo al tempo stesso la Pa che avremo nel futuro". Tutte le pubbliche amministrazioni si stanno muovendo rapidamente per mettere in atto la norma del decreto 'Cura Italia' che prevede il lavoro agile quale modalità organizzativa ordinaria, a fronte dell'emergenza Coronavirus
Leggi Tutto »Pescara, scippatore bloccato dalla polizia
Gli agenti della Squadra Volante di Pescara hanno arrestato per il reato di rapina un 19enne marocchino che aveva afferrato la borsa di una donna appena uscita da un negozio. La donna è stata trascinata a terra per alcuni metri fino a che, dopo averle sfilato il solo portafogli, il malvivente è riuscito a fuggire. L'intervento tempestivo degli agenti e le immediate descrizioni fornite anche da un soccorritore, hanno permesso di rintracciare il responsabile dello scippo. Alla vista dei poliziotti, l'uomo ha cercato di liberarsi del portamonete gettandolo a terra, ma è stato bloccato. All'interno del portafogli era ancora custodito il documento personale della vittima ed una banconota da 50 euro. Inoltre, all'interno di una tasca dei pantaloni, è stata trovata un'altra banconota da 50 euro che, insieme alla banconota da 20 euro rinvenuta nei pressi del luogo del reato, è stata restituita alla donna.
Leggi Tutto »L’Aquila, scoperto pacco regalo con droga all’interno di un libro
I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di L'Aquila nel corso di un controllo nella filiale aquilana di un noto corriere nazionale, hanno rinvenuto e sequestrato hashish e marijuana. Tra i plichi giunti nel centro di smistamento postale per la successiva consegna, l'attenzione dell'unità cinofila è stata attratta da un pacco regalo recante un biglietto con scritto ''Auguri papà''. All'apertura della confezione, la sorpresa: un originalissimo libro al cui interno era stato scavato un incavo contenente la sostanza stupefacente. Il regalo per il genitore non è quindi giunto destinazione.
Leggi Tutto »Asl L’Aquila, verifica sulle assenze durante l’emergenza coronavirus
Troppe assenze al lavoro durante l'emergenza coronavirus: scatta una verifica della Asl per accertare eventuali irregolarita' e adottare conseguenti provvedimenti. La direzione aziendale, avendo registrato in queste settimane un alto tasso di assenteismo in corsie e uffici amministrativi, ha deciso di mettere sotto la lente d'ingrandimento le posizioni dei dipendenti che attualmente non sono al lavoro. L'obiettivo e' accertare se vi siano eventuali anomalie in relazione alle assenze per malattia, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalla normativa vigente.
"Le verifiche sui motivi dell'elevato livello di assenteismo", afferma la direzione, "si rendono a maggior ragione necessarie alla luce dell'attuale situazione di emergenza in cui c'e' bisogno del contributo di tutti per rispondere all'enorme sforzo a cui siamo chiamati". "Se dovessero emergere irregolarita' nei motivi addotti a giustificazione delle assenze", aggiunge la Direzione, "l'azienda intraprendera' tutti i provvedimenti previsti dalla legge nei confronti di chi compie le violazioni". "Cio' anche a tutela dei quei dipendenti che, ligi al dovere, ogni giorno vanno al lavoro e, con abnegazione e sacrificio, assicurano le prestazioni all'utenza in condizioni molto difficili"
Leggi Tutto »Coronavirus, Marsilio: dai dati arrivano segnali di speranza
"I dati dei nuovi contagi degli ultimi due giorni mostrano uno spiraglio di speranza. Da quasi quindici giorni non si registravano due giorni consecutivi sotto i 60 casi. Anche il dato complessivo al 31 marzo (1401) rispetto alle previsioni del modello matematico e' incoraggiante". Lo ha detto il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio. "Gli analisti, infatti, avevano ipotizzato uno scenario che al 31 marzo prevedeva una curva mediana (tra un minimo di 1200 e un massimo di 1900) di 1500 contagi - ha osservato Marsilio -. Aver fatto 'il giro di boa' un po' al di sotto della curva mediana potrebbe indicare una capacita' di tenere sotto controllo l'andamento epidemiologico e l'inizio di una possibile inversione di tendenza. Le misure stringenti di contenimento sembrano quindi dare i primi risultati. Anche per questa ragione ho dato il parere positivo della Regione Abruzzo, in Conferenza delle Regioni, alla proroga di tali misure: non e' questo il momento di mollare. Se i prossimi giorni confermeranno una minore pressione sugli ospedali da parte di pazienti sintomatici - ha concluso - sara' piu' facile orientare gli sforzi per fare tamponi su categorie a rischio e pazienti in quarantena in sorveglianza sanitaria".
Leggi Tutto »Coronavirus, Arcuri: presto le mascherine nelle farmacie
"Siamo passati in una settimana da 330.000 a 2,4 milioni di mascherine al giorno. I dati non sono più un segreto: da oggi sono online. Il nostro lavoro sarà verificabile giorno dopo giorno. Il periodo più difficile è alle spalle. Forniremo al più presto anche chi lavora nelle farmacie. Faccio però notare che non è il governo né il Commissario che deve rifornire per la vendita le 19.448 farmacie e le 6365 parafarmacie italiane". Così in un'intervista a Repubblica il Commissario per l'emergenza Coronavirus Domenico Arcuri, risponde alle polemiche sulla carenza di mascherine perfino negli ospedali. Con i superpoteri che le ha assegnato il governo potrebbe comprare senza gara dispositivi di protezione ovunque, distribuirli utilizzando l'esercito (accade soltanto da tre giorni), accelerare le certificazioni. "Io sono il Commissario italiano all'emergenza, non il nuovo padrone del commercio mondiale - puntualizza -. Ho il potere di requisire in Italia e lo sto esercitando pienamente. Non senza polemiche e con tante difficoltà". Sempre lei martedì scorso aveva detto che il "consorzio moda" sarebbe stato in grado di produrre mascherine made in Italy nell'arco di 96 ore. Finora neanche una è stata consegnata alla Protezione civile. "Due gruppi di imprese italiane, quelle delle filiera della moda e dell'igiene personale, hanno iniziato a produrre 450mila mascherine la settimana. Tra due settimane saranno 1.450.000. Con il nostro lavoro e la disponibilità delle imprese, stiamo dando vita a una filiera industriale che non esisteva nel nostro paese. Tra pochi giorni, alla fine del primo ciclo produttivo, le distribuiranno esclusivamente alla Protezione Civile. E la prima fornitura di 250.000 mascherine prodotte in Abruzzo l'azienda la regalerà alla sua regione". Quanto alla richieste di certificazione dei dispositivi di protezione dalle aziende produttrici Arcuri spiega che "Non c'è alcun ingorgo burocratico. Facciamo parlare i numeri. Sono state presentate ad oggi 258 domande: 129 sono state già respinte per assenza di presupposti, 52 hanno ricevuto un parere negativo e 40 sono state autorizzate a produrre. Le altre 37 sono in valutazione". Le mascherine Ffp2 e Ffp3, sono di importazione cinese e la gara Consip per approvvigionarsene è stata un fallimento. L'Italia ha lo know how e i materiali per farle? "In una settimana è stato varato l'incentivo 'Cura Italia'. Proprio per accelerare la creazione di un'offerta italiana di questi prodotti - risponde il commissario -. In cinque giorni sono state attivate 1.410 domande e pervenute 375 proposte di investimento. Domani Invitalia approverà i primi quattordici progetti. Stiamo davvero correndo". "Non voglio alimentare polemiche - dice ancora Arcuri a proposito delle difficoltà delle regioni ad ottenere il materiale sanitario -. Da sabato scorso, il materiale che arriva a Malpensa e Fiumicino con i cargo della Difesa, che vanno a ritirarlo nel mondo, viene caricato sugli aerei militari e consegnato nella stessa giornata alle Regioni. Non solo: viene tracciato e le informazioni tutte le sere sono certificate e messe online. A disposizione di tutti. Le assicuro che non è un lavoro facilissimo. Quando domenica ci siamo confrontati con Amazon per capire come migliorare ancora, ci hanno detto che consegnare entro le 24 ore è un ottimo risultato". E a chi gli chiede se non si potesse attuare prima questo rifornimento dice: "Batta un colpo chi crede che prima di Codogno con 3 soli contagiati in Italia potesse essere autorizzata una spesa di circa 2 miliardi". E al governatore della Lombardia Fontana ricorda che "una percentuale assai rilevante di tutti i materiali, come era giusto vista la concentrazione dell'epidemia, sono stati consegnati in Lombardia. E che la Costituzione all'articolo 117 definisce 'poteri concorrenti' nella gestione della sanità Governo e Regioni". Vi sono arrivate offerte da parte di imprenditori disposti a fare da mediatori per reperire mascherine sul mercato cinese. Perché le avete rifiutate o non avete risposto? "A noi e alla protezione civile sono pervenute migliaia di proposte. In Italia arrivano più intermediari - con tanti sponsor - che produttori di mascherine. C'è un piccolo particolare, spesso dimenticato: lo Stato non paga acconti né salda all'ordine. Paga solo alla consegna del materiale in Italia. Gli intermediari se ne facciano una ragione", conclude Arcuri.
Leggi Tutto »Slittamento Tari, Perfetto: Occasione mancata per aiutare chi è in difficoltà
"L'amministrazione comunale di Pescara ha perso un'occasione per agire con razionalità e buon senso, adottando interventi concreti e immediati a sostegno delle fasce più deboli della popolazione in questo difficile momento di emergenza socio-sanitaria. È stata invece preferita la strada semplicistica di far slittare di qualche settimana i pagamenti della Tari, senza incidere né entrare nel merito di una questione che riguarda le sorti di migliaia di famiglie. Non si può viaggiare su due velocità, da un lato polemizzando sulle risorse stanziate dal Governo e dall'altro non riuscendo a farsi carico a livello locale dei reali bisogni di una popolazione sempre più fragile".
È il commento dell'ex consigliere comunale di Pescara Fabrizio Perfetto in merito alla delibera, approvata ieri in Consiglio Comunale, che differisce le scadenze per il pagamento delle rate della TARI, la tassa sui rifiuti, e della COSAP, il Canone per l'occupazione di spazi e aree pubbliche.
"Sappiamo bene che sarebbe impossibile cancellare completamente il pagamento della tassa sui rifiuti – spiega Fabrizio Perfetto – ma si sarebbe potuto agire con razionalità e buon senso. Sarebbe bastato individuare quelle fasce di popolazione che ad oggi non hanno subito nessuna conseguenza economica negativa in questa pandemia e che quindi si troverebbero nelle più agevoli condizioni di versare l'imposta. Queste avrebbero il dovere morale non solo di farsi carico del pagamento di servizi essenziali, ma anche di aiutare altre fasce di cittadini che oggi, purtroppo, subendo le conseguenze di questo virus, non potranno pagare i bollettini né adesso e né tra qualche settimana. Da ex presidente della Commissione Ambiente del Comune di Pescara – aggiunge Fabrizio Perfetto – mi sento di ringraziare tutti gli operatori di Ambiente Spa che in questi giorni stanno lavorando in prima linea per garantire un servizio essenziale, nonostante i rischi a cui sono quotidianamente esposti. Allo stesso modo, senza scadere in polemiche inutili, sollecito l'assessore all'Ambiente ad alzare il livello di attenzione sulle zone periferiche della città, sia in merito al lavaggio delle strade e sia in merito a una puntuale e regolare raccolta dei rifiuti, pulizia dei cassonetti e delle aree di conferimento di prossimità, poiché anche in questa situazione di grave emergenza sono proprio le periferie ad essere più penalizzate".
Leggi Tutto »Coronavirus, dal Ministero dell’Interno sì a passeggiata genitore-figli
Dalla circolare di oggi del Ministro dell’Interno arrivano ulteriori chiarimenti sulle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. E' possibile fare una passeggiata con i bambini e ad alcuni movimenti che riguardano anziani e disabili esclusivamente alle condizioni dettagliate nella circolare.
Restano validi tutti i divieti decretati precedentemente sulle misure urgenti in materia di emergenza Coronavirus.
Dal link il testo del documento: Circolare_precisazioni_spostamenti_31.3.2020_MINISTERO_INTERNO
e da qui:
GABINETTO DEL MINISTRO
N. 15350/117(2) Uff.III-Prot.Civ. Roma, 31 marzo 2020
AI SIGG. PREFETTI DELLA REPUBBLICA
LORO SED
AI SIGG. COMMISSARI DEL GOVERNO PER LE PROVINCE DI
TRENTO E BOLZANO
AL SIG. PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA VALLE D’AOST
AOSTA
e, p.c.:
ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
ROMA
AL CAPO DEL DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI
AL CAPO DELLA POLIZIA – DIRETTORE GENERALE DELLA PUBBLICA SICUREZZA
AL CAPO DEL DIPARTIMENTO PER LE LIBERTA’ CIVILI E L’IMMIGRAZIONE
AL CAPO DEL DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE
AL CAPO DEL DIPARTIMENTO PER L’AMMINISTRAZIONE GENERALE, PER LE POLITICHE DEL PERSONALE DELL’AMMINISTRAZIONE CIVILE E PER LE RISORSE STRUMENTALI E FINANZIARIE
SEDE
OGGETTO: Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.
Divieto di assembramento e spostamenti di persone fisiche. Chiarimenti.
Si fa seguito alle precedenti circolari concernenti le misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica in atto, per fornire taluni chiarimenti in merito a profili applicativi in tema di divieto di assembramento e di spostamenti di persone fisiche.
Al riguardo, occorre ribadire che la finalità dei divieti e delle limitazioni imposti dalle disposizioni adottate risiede nell’esigenza di prevenire e ridurre la propagazione del contagio.
In tale ottica, si inseriscono il divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, le restrizioni agli spostamenti sia intercomunali che infracomunali, nonché le prescrizioni che vanno dal rispetto della distanza interpersonale di un metro fino alle limitazioni riguardanti l’attività motoria.
Al riguardo, appare peraltro evidente come il perseguimento della predetta esigenza implichi valutazioni ponderate rispetto alla specificità delle situazioni concrete.
In questa ottica, il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza (ad esempio, case-famiglia). In tali strutture, peraltro, chiunque acceda dall’esterno (operatori, fornitori, familiari, ecc.) sarà comunque tenuto al rispetto del divieto di assembramento, della distanza interpersonale di un metro e dall’utilizzo degli occorrenti presidi sanitari (mascherine e guanti).
Nella medesima ottica, per quanto riguarda gli spostamenti di persone fisiche, è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute.
Nel rammentare che resta non consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, si evidenzia che l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging), tenuto anche conto che l’attuale disposizione di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo scorso tiene distinte le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima, come già detto, il camminare in prossimità della propria abitazione.
Potranno essere, altresì, consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o di salute.
Si ricorda che, in ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento e, quindi, all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro da ogni altra persona.
Nel pregare le SS.LL. di voler estendere le suddette indicazioni alle Forze di polizia, quotidianamente impegnate nella ricerca di un giusto equilibrio tra l’attenta vigilanza sulla corretta osservanza delle misure in argomento e la ragionevole verifica dei singoli casi, si confida nella consueta collaborazione e si ringrazia.
IL CAPO DI GABINETTO
Piantedosi
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Coronavirus, morta una suora di Pescara
Una suora di 65 anni, appartenente all'istituto religioso 'Maestre Pie Filippini', che gestisce una scuola primaria paritaria ai Colli di Pescara, e' morta all'ospedale dell'Aquila. Era risultata positiva al Covid-19. La donna, affetta anche da altre patologie, era stata ricoverata all'ospedale di Pescara a meta' marzo per una polmonite; dopo pochi giorni le sue condizioni erano peggiorate ed era finita in rianimazione, in gravi condizioni.
Leggi Tutto »Coronavirus, è fuori pericolo il 23enne ricoverato a Sulmona
Il giovane di 23 anni, ricoverato l'altro giorno in condizioni critiche nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Sulmona, oggi e' stato estubato e trasferito nel reparto di malattie infettive di Pescara. Il 23enne il momento piu' critico, da ieri ha iniziato a respirare autonomamente e in poco tempo a uscire dal tunnel e a far tornare il sorriso a tutti gli operatori del reparto e soprattutto ai suoi familiari che aspettavano con ansia questa notizia.
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