Redazione Notizie D'Abruzzo

Il 4 agosto c’e’ Magnamajella, alla scoperta della montagna… mangiando

Anche quest’anno l’associazione ricreativo - culturale Retroterra di Serramonacesca organizza l’appuntamento con Magnamajella, la manifestazione alla scoperta dell’Abruzzo caratterizzata da un percorso con tappe enogastronomiche.

Questa edizione della passeggiata in montagna si terrà il 4 agosto, da Passolanciano a Serramonacesca, e i partecipanti potranno ammirare la natura e assaporare i prodotti della terra d’Abruzzo. I diversi punti di degustazione che saranno allestiti lungo il percorso prevedono la distribuzione di ricotta, formaggi, dolci tradizionali, e piccoli assaggi della cucina contadina. Il sentiero, da sempre apprezzato per le bellezze del parco nazionale della Majella, è ricco di vedute mozzafiato, e consente di ammirare anche eremi e tholos, sconosciuti ai più.

Per raggiungere Passolanciano, punto di partenza dell'itinerario, saranno allestiti dei bus navetta con partenza da Serramonacesca dalle ore 6.30, ogni 30 minuti. Sarà possibile, quindi, parcheggiare le auto in paese e prendere il bus per Passolanciano, dove comincerà il percorso a piedi.

Gli organizzatori raccomandano di trovarsi al banco iscrizioni mezz’ora prima della partenza, altrimenti si rischia l’annullamento della stessa, e chiedono agli interessati di prenotarsi, considerato che la manifestazione è a numero chiuso per cui si rischierebbe di restare fuori. Inoltre, per stare comodi, viene suggerito l’utilizzo di abbigliamento e scarpe da trekking. Il percorso è facile e la passeggiata avrà una durata di 5 ore. E’ prevista una quota di partecipazione, pari a 25 euro, mentre i bambini (da 4 a 8 anni) pagheranno 12 euro. La quota comprende: bus navetta, gadget della manifestazione, percorso guidato con sosta a tutte le tappe, acqua e vino. E’ sconsigliato avviarsi con passeggini al seguito ed è vietato partecipare con animali.

Info e prenotazioni al numero telefonico:  338.7987439  Il programma è su WWW.MAGNAMAJELLA.ORG

 

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I carabinieri del Nas scoprono deposito abusivo di farmaci

Scoperto dai Carabinieri del Nas di Pescara, nella Marsica, un deposito abusivo di medicinali, all'interno del quale sono stati rinvenute 3000 confezioni di farmaci umani. Il gestore della struttura e' stato denunciato. Il deposito e' stato scoperto grazie a un'attivita' info-investigativa dei militari per la tutela della salute. I farmaci sono stati trasferiti all'interno di locali idonei e autorizzati. 

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Primo week end di concerti a Castelbasso

Se l’arte contemporanea è il fulcro delle attività della Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, presieduta da Osvaldo Menegaz,  il corollario è sempre di altissima qualità. Parte nel prossimo week end lo spazio musicale che, quest’anno, si apre con un doveroso omaggio ai dieci anni dal terremoto dell’Aquila in collaborazione con l’Istituzione sinfonica abruzzese. Mani nude e spilli al cuore - Concerto teatrale per il decennale del 6 aprile 2009, sarà in scena venerdì 26 luglio (alle 21,30), in piazza Belvedere, con l’Orchestra sinfonica abruzzese e la recitazione di Flavio Insinna dei testi tratti dall’omonimo libro di Marianna Di Nardo. La regia è di Valeria Di Giampaolo. Direttore d’orchestra Angelo Valori.

Su commissione dell’Istituzione sinfonica abruzzese, Mani nude e spilli al cuore è una sorta di concerto teatrale. Filo conduttore dei racconti sono le testimonianze rilasciate dagli appartenenti alle forze dell’ordine e del soccorso raccolte nel libro, supportate da immagini, voci e rumori. Le musiche sono state scritte dal compositore abruzzese Angelo Valori.

Gli altri due appuntamenti musicali del week end sono previsti in piazza Arlini alle 21,30.

Sabato 27 luglio Rosalia De Souza, presenta “Il Brasile che mi piace” (in collaborazione con la Società dei concerti Primo Riccitelli). La cantante propone i brani che l’hanno resa famosa nei suoi tre lustri di carriera. Da “Maria Moita” a “D’improvviso” passando per “Canto de Ossanha”, la voce soave di Rosalia è accompagnata da una band d’eccezione con cui presenta, fra i suoi pezzi, una selezione dedicata al Brasile attraverso canzoni che hanno fatto la storia. Con lei sul palco Sandro Deidda, sax; Aldo Vigorito, contrabbasso; Dario Congedo, batteria; Antonio de Luise, basso.

Domenica 28 luglio sarà la volta di Antonio Faraò meets Carlo Atti. Autentica punta di diamante del panorama jazz internazionale, Antonio Faraò ha suonato con i più prestigiosi artisti. È da mettere senza dubbio fra i musicisti europei che hanno raggiunto uno standard espressivo al livello degli statunitensi. Carlo Atti è uno dei sassofonisti più autentici della scena jazz italiana, avendo suonato con artisti come Larry Nocella, Luciano Milanese, Giancarlo Bianchetti, Gianni Cazzola, Bobby Duhram, Hal Galper, ma con collaborazioni anche extra-jazz con Rossana Casale, Lucio Dalla, Freak Antoni degli Skiantos. La sezione ritmica che completa il line up vede Matteo Bortone al contrabbasso e Marco Valeri alla batteria.

 

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Dal Cipe 16 milioni per le spese tecniche del sisma 2009

Il CIPE, nel corso della seduta di oggi, ha assegnato circa 16 milioni di euro per finanziare i servizi di natura tecnica e assistenza qualificata, per l'annualità 2020, a favore delle amministrazioni coinvolte nella ricostruzione post-sisma 2009. Sono state inoltre assegnate risorse a favore di alcuni progetti del programma RESTART già approvati dalla Cabina di Regia, destinati all’INFN, al GSSI, all’Università dell’Aquila, ai comuni di Scoppito e Gagliano Aterno, oltre a prendere atto della rimodulazione richiesta dal comune dell'Aquila per il progetto "Città della Memoria". Per quanto riguarda Strada dei Parchi, invece, in assenza del parere dell’ART, si è rimandata ogni decisione alla prossima seduta del CIPE, e il presidente Conte ha preso l’impegno di sollecitare Art a riunirsi prima della seduta calendarizzato per il 1 agosto, nel tentativo di accelerare i tempi. Su questa tema, il presidente Marco Marsillio, presente alla seduta di oggi, ha condiviso e sollecitato la necessità di assumere decisioni in tempi rapidi, vista la scadenza al 31 agosto della moratoria sull’aumento delle tariffe.

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Zootecnica, vertice con 200 allevatori

Regole chiare e uguali per tutti, ma anche un sistema di contribuzione comunitaria che premi la distintività, la qualità e l’occupazione per fronteggiare la progressiva scomparsa della pastorizia abruzzese. Questi i temi forti usciti dall’incontro “Presente e futuro per una zootecnica di valore” che si è tenuto questa mattina a Teramo, nell’istituto di istruzione superiore Di Poppa – Rozzi, promosso da Coldiretti Abruzzo con duecento allevatori. Un confronto sul mondo pastorale, ha visto negli ultimi anni “consumare” gran parte del patrimonio zootecnico. Dal 2009 mancano infatti all’appello ben quattro pecore su dieci, ben il 40% delle greggi che dieci anni fa pascolavano sulle montagne e le colline abruzzesi. E allo stato attuale il gregge Abruzzo è composto da 220mila ovini per un totale di meno di mille pastori, in cui sono compresi anche gli allevamenti familiari.

All’incontro, che ha visto partecipare l’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente e il direttore di Coldiretti Abruzzo Giulio Federici oltre alla presidente di Coldiretti Teramo Emanuela Ripani, c’erano Fabrizio De Filippis, professore ordinario di economia e politica agroalimentare dell’università Roma Tre; Stefano Leporati dell’area economica della Confederazione nazionale Coldiretti; Giuseppe Bucciarelli, dirigente del servizio sanità veterinaria della Regione Abruzzo; Massimo Scacchia dell’istituto zooprofilattico sperimentale di Abruzzo e Molise e i dirigenti provinciali del servizio veterinario delle Asl, ai quali gli allevatori hanno fatto domande e chiesto risposte pratiche su come gestire un patrimonio “ingarbugliato” di norme e regole molto spesso disomogenee e di difficile attuazione.

Presenti anche la dirigente scolastica Caterina Provvisiero e il presidente dell’associazione allevatori Pietropaolo Martinelli, che a margine dell’incontro, ha ribadito “le grandi difficoltà di una categoria che è patrimonio dell’economia regionale e va tutelata per il bene delle imprese custodi di territori impervi e svantaggiati”.

Un summit tra i principali attori regionali che, in due ore di ascolto e confronto con gli allevatori, ha messo sul tavolo le diverse problematiche contro cui la zootecnia abruzzese – ed in particolare la pastorizia – deve fare i conti ogni giorno.

E da qui l’ultima chance, la ricetta che secondo Coldiretti potrebbe salvare un sistema in agonia: l’uniformazione delle regole a livello regionale superando le differenze provinciali e perfino comunali attualmente esistenti e una rivisitazione del sistema di aiuti che premi la produttività aziendale, la distintività e la valorizzazione del territorio. Per Coldiretti, vanno per esempio maggiormente premiate le aziende che danno occupazione e presidiano il territorio 365 giorni l’anno. “Molte delle problematiche derivano dal fatto che – dice Emanuela Ripani, Presidente di Coldiretti Teramo – per l’espletamento delle diverse istruttorie ci sono troppi enti coinvolti che tra loro non riescono ad interfacciarsi: la Regione, le Asl, i Comuni. In questo scenario l’applicazione delle norme è spesso problematica perché deve fare i conti con interpretazioni e regolamenti diversi anche a livello provinciale e addirittura comunale”. E per finire, i problemi legati al pagamento dei premi del programma di sviluppo rurale, che arrivano spesso in netto ritardo e creano non pochi disagi ad aziende che, producendo in condizioni spesso svantaggiate, hanno un bisogno fondamentale dell’integrazione al reddito. 

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Le imprese femminili al Sud danno lavoro a un milione di persone

Le imprese femminili del Sud danno lavoro a quasi un milione di persone. E' quanto emerge dalla lettura dei dati sulle aziende guidate da donne al 31 marzo scorso, elaborati dall'Osservatorio per l'imprenditorialita' femminile di Unioncamere e InfoCamere. I 3 milioni di addetti presenti nelle imprese femminili (che sono piu' di un milione e 330mila a fine marzo scorso) incidono per meno del 15% sull'occupazione del settore privato. Ma, in Molise e in Sardegna, nelle imprese guidate da donne trovano lavoro oltre il 20% degli addetti delle imprese presenti sul territorio, in Calabria quasi il 20%, in Sicilia, in Umbria e in Abruzzoquasi il 19%, piu' del 18% in Basilicata. Nel complesso nel Mezzogiorno alle 483mila attivita' a trazione femminile si deve il 17% dell'occupazione generata dal settore privato. Alle spalle del Meridione si incontra il Nord Ovest, dove nelle 314mila imprese femminili lavorano piu' di 800mila persone, l'11,8% degli addetti delle imprese presenti in quest'area. A seguire il Centro, con 302mila imprese femminili e 710mila addetti e un'incidenza sul totale che arriva al 15%. Quindi il Nord Est, con 232mila attivita' guidate da donne e 627mila addetti, pari al 13,5% del totale riferito al settore privato.

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Carenza dei segretari comunali, protesta del sindaco Micucci

Il sindaco di Rapino, Rocco Micucci, minaccia di riconsegnare la fascia tricolore per protestare contro la mancanza, in gran parte dei piccoli Comuni, dei segretari comunali e ha deciso di rivolgersi, con un appello, alle Prefetture di Chieti e L'Aquila, alla Corte dei Conti dell'Aquila, al ministero dell'Interno e alla Procura della Repubblica di Chieti. Chiede che "si attivino, ciascuno per propria competenza, per addivenire alla risoluzione del caso e, ognuno provveda a verificare se si prefiguri anche l'interruzione di pubblico servizio con conseguente individuazione di eventuali responsabilita'. In ogni caso, non si potranno imputare colpe ne' al sindaco ne' all'Amministrazione per eventuali ritardi, dato l'evidente e pronto interessamento alla risoluzione del problema".

La decisione di Micucci e' stata presa anche a seguito di quella che lui stesso definisce una beffa: "L'assegnazione di una reggenza, da parte di un Segretario individuato dall'Albo dei segretari comunali, dopo sei mesi di sede vacante e numerose richieste da parte nostra per l'assegnazione, e' durata appena una settimana - dice ancora Micucci - L'immutata situazione comporta serie difficolta' per il nostro Comune che, non riuscendo a reperire la disponibilita' di un segretario, non puo' ottemperare agli adempimenti in scadenza, ad esempio la salvaguardia degli equilibri di bilancio, non certo a causa di quest'Amministrazione che ha predisposto gia' tutti gli atti. Qualora, in tempi brevi, non sara' assegnato un Segretario comunale a questo Comune, il sottoscritto, suo malgrado, e' disposto a riconsegnare formalmente la fascia tricolore, simbolo dell'Istituzione che rappresenta". 

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Vertenza Ball, si punta sul reintegro dei lavoratori con la nuova proprietà

La Ball portera' sul tavolo delle trattative per la cessione dello stabilimento di San Martino sulla Marrucina la possibilita' che la nuova proprieta' si avvalga del personale che prima operava nello stabilimento. La notizia è emersa nel corso del tavolo istituzionale sulla vertenza Ball coordinato dall'assessore allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo, Mauro Febbo. Con lui erano presenti i vertici della Ball, il sindaco di San Martino sulla Marrucina, i rappresentanti sindacali e Confindustria.

All'avvio della riunione la Ball ha comunicato all'assessore che non c'e' stata alcuna cessione formale del sito industriale, anche se e' in stato avanzato una trattativa con una societa'. La cessione ufficiale potrebbe avvenire in settimana o entro fine settembre. In prospettiva, l'assessore Febbo e i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto che Ball rispetti gli accordi sottoscritti al ministero il 21 dicembre 2018. Il nodo centrale rimane la rioccupazione del personale interessato alla vertenza occupazionale. Si tratta di circa 40 dipendenti diretti sui quali, a detta dei vertici Ball, il neo acquirente non vuole assumere impegni.  "La societa' che vuole acquisire il sito ci ha inviato un piano industriale che prevede occupazione per almeno 21 addetti - ha spiegato Febbo - Vogliamo solo che l'azienda si assuma l'impegno che su quel personale da impiegare si possa far riferimento in prima battuta agli ex dipendenti Ball". Su richiesta della Ball il tavolo verra' riconvocato a settembre.

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Dodici milioni di italiani svegli per il caldo

Il caldo svegli durante la notte circa dodici milioni di italiani che soffrono di insonnia accentuata dall'afa notturna. Lo sostiene la Coldiretti in relazione all'ondata di caldo torrido che sta stringendo d'assedio l'Italia con le principali città prigioniere di vere e proprie bolle di calore. A fronte di una situazione termica estrema - sottolinea la Coldiretti in una nota - le condizioni per garantire un buon riposo dipendono molto anche dai comportamenti durante il giorno a partire da una alimentazione corretta. Cibi come pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte fresco o caldo e frutta dolce come albicocche, pesche e nettarine - evidenzia la Coldiretti - possono venire in soccorso per superare le notti di passione. Sono invece gli alimenti conditi con molto pepe e sale, ma anche con curry, paprika in abbondanza ed anche salatini, minestre con dado da cucina - continua la Coldiretti - i veri nemici del riposo che le alte temperature rendono più difficile. Attenzione però anche a caffè e superalcolici che spesso accompagnano le serate in compagnia nei luoghi di vacanza. Inoltre - continua la Coldiretti - ci si addormenta difficilmente a digiuno o comunque non sazi, ma anche nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti. L'attenzione all'alimentazione - precisa la Coldiretti - è particolarmente importante nei soggetti a rischio come i bambini, ma anche per gli anziani che sono più vulnerabili ai colpi di calore e alla disidratazione

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Rinnovato il protocollo d’intesa per la promozione della salute nelle scuole

E' stato rinnovato il protocollo d'intesa per la promozione della salute e dei corretti di vita nelle scuole, stabilito dal Piano regionale di prevenzione. A firmarlo, questa mattina, l'assessore alla Sanita', Nicoletta Veri', e Antinella Tozza, direttore dell'Ufficio scolastico regionale. Sottoscritto per la prima volta nel 2012, il protocollo si pone come obiettivi la promozione di una sana alimentazione e dell'attivita' fisica come prevenzione alle malattie cardiovascolari e dei tumori; la prevenzione del disagio psichico; la prevenzione degli incidenti stradali e domestici e piu' in generale dei comportamenti a rischio; la prevenzione delle dipendenze da alcool, droghe, farmaci, tabacco; la prevenzione di comportamenti a rischio come il gioco d'azzardo e l'internet addiction; l'educazione alla sessualita', compresa la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse e di comportamenti che possono avere conseguenze sotto il profilo psicologico come il sexting e la promozione di campagne vaccinali nazionali e regionali. Previste anche attivita' formative promosse da Regione, Ufficio scolastico e Asl. 

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