Redazione Notizie D'Abruzzo

Coronavirus, cassa integrazione all’aeroporto d’Abruzzo

La Saga, societa' di gestione dell'aeroporto d'Abruzzo di Pescara, ha chiuso l'accordo per la cassa integrazione straordinaria (cigs) ai dipendenti a partire dal 6 aprile scorso, legata all'emergenza sanitaria del coronavirus. "La cassa integrazione sara' utilizzata a rotazione e con la massima equita', nei confronti dei lavoratori che "ringrazio tutti - sottolinea il presidente della Saga, Enrico Paolini - per l'enorme sforzo e i sacrifici di queste settimane". Prosegue, intanto, il lavoro per la progettazione del Masterplan, per essere pronti a dare il via ai lavori appena possibile. Anche i rapporti con le compagnie aeree Ryanair e Volotea in queste settimane sono proseguiti, nell'ottica di una ragionevole e sicura ripresa dei voli. "Siamo in attesa di sapere presto - prosegue Paolini - quando Alitalia intenda riprendere l'indispensabile volo su Milano Linate, determinante per la ripresa economica regionale. Riteniamo nel pieno e totale rispetto delle ordinanze nazionali, regionali e comunali - conclude Paolini - di essere pronti a una graduale e prudente ripartenza dell'Aeroporto, secondo il calendario che il Governo e la Regione decideranno". Riguardo l'emergenza coronavirus, inoltre, in questo periodo l'Aeroporto d'Abruzzo ha svolto azioni diffuse e ripetute di sanificazione di ogni ambiente garantendo una permanente agibilita' sanitaria della struttura. Il personale necessario garantira' comunque i rilevanti servizi di emergenza gia' attivi dall'inizio dell'emergenza sanitaria: elicotteri di Forze dell'ordine, Vigili del Fuoco, 118, Capitaneria di Porto, oltre ad aerei militari e privati.

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Meritocrazia Italia: l’economia italiana merita una ripresa

"Il 6 aprile, il Presidente del Consiglio ha sommariamente illustrato i termini del "decreto liquidità" di prossima emanazione a favore delle imprese colpite dall'emergenza sanitaria. Secondo quando è emerso dal comunicato del Premier, verranno messi a disposizione fondi "immediati" per 400 miliardi di euro a beneficio di piccole, medie e grandi imprese (con garanzia dello Stato in favore delle banche che effettuino i finanziamenti), finalizzati ad assicurare la continuità nella fase dell’emergenza, con particolare riguardo a quelle attività che prima della crisi erano in equilibrio e presentavano una regolare prospettiva di continuità aziendale". Lo affermano i responsabili di Meritocrazia Italia.

"La bozza mostra evidenti criticità. In un momento in cui l’Italia affida le proprie speranze a un intervento definito senza precedenti a favore del sistema produttivo, Meritocrazia Italia sottolinea l’assoluta necessità di cambiare le sorti della politica economica italiana.

Il prossimo DL, secondo Meritocrazia Italia, dovrebbe assicurare, in primo luogo, una immediata messa a disposizione di somme di danaro per il settore produttivo. Una liquidità che non può essere rimessa ad iter burocratici delle banche. Non è il momento di essere settoriali nelle scelte politiche. La crisi mondiale è l’occasione per risolvere anche i problemi di debito pubblico.

La manovra finanziaria non può ancor di più aumentare l’esposizione debitoria dell’Italia nei confronti di soggetti terzi.

Occorre dare fiducia ai cittadini attraverso una erogazione di danaro proporzionale al danno subito. Non bisogna far passare tempo. I giorni che trascorreranno diventeranno importanti, in un tessuto socio economico che già viveva di una crisi latente.

Bisogna concedere credito e contestualmente abbassare la pressione fiscale.

"Per creare un effettivo rilancio del Paese, serve vietare espressamente l’utilizzo delle risorse emergenziali ottenute per il pagamento di debiti bancari/finanziari pregressi, evitando la riallocazione di debiti scaduti sul bilancio dello Stato e lo spostamento del rischio bancario sulle risorse pubbliche". Lo affermano i responsabili di 

Le erogazioni straordinarie potrebbero inoltre essere governate da un apposito iter di tracciabilità e, laddove fossero effettivamente reimmesse nel sistema produttivo, questo dovrebbe consentire l’accesso a deducibilità e riduzioni d’imposta, a fronte quindi della garanzia di un concreto impulso al sistema economico ed all’obbiettivo del rilancio economico del Paese.

Occorre infine registrare che di fronte alla crisi del coronavirus la prospettiva di una coesione europea si è velocemente dissolta. Si avvicina sempre di più la possibilità che siano i singoli Stati a prendersi carico della parte più importante della risposta anticiclica.

Il nostro Paese è ancora combattuto tra la auspicata creazione degli Eurobond o il ricorso al MES, quest’ultimo proposto come unica soluzione percorribile dalla Germania e dai Paesi del Nord Europa. La scarsa fiducia nel MES e soprattutto nelle regole dello stesso è la prova della inaffidabilità del progetto europeo che ad oggi sta comportando privazioni e delusioni ai cittadini italiani.

Una soluzione alternativa percorribile potrebbe essere offerta da un canale diretto di vendita di titoli del debito italiano, gestita da Banca d'Italia e destinata a risparmiatori privati, per importi limitati.

In tal modo, il risanamento del debito pubblico per il tramite della fiducia riposta dagli italiani nel futuro del proprio Paese sarebbe la prima garanzia della riuscita dell’investimento. Meritocrazia Italia confida nella massima attenzione che il Governo metterà in questa delicata fase, perché in gioco non c’è solo un momento di crisi ma soprattutto la credibilità futura del nostro Paese".

 

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PD in replica a Liris: Tutte accuse sono fondate e documentate. Si dimetta e chieda scusa

“Avremmo voluto anche noi che la questione in cui si è “incartato” l’Assessore al Bilancio Guido Liris, e con lui il D.G. ASL Roberto Testa, si esaurisse con eleganza, magari con delle scuse da parte dell’Assessore. Ma, purtroppo, visto il tenore delle risposte da lui rilasciate alla stampa, non è così”, dura la replica del segretario regionale PD Michele Fina, dei senatori PD Luciano D’Alfonso e Stefania Pezzopane e dei consiglieri del gruppo regionale PD Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli e Pierpaolo Pietrucci e il consigliere Sandro Mariani.

 

“Ci vediamo così costretti a controbattere punto per punto - dicono gli estensori della nota congiunta e illustrano - :

Prima bugia: l’Assessore Liris dichiara che sarebbe stata opportuna una richiesta di accesso agli atti, prima di parlare. E infatti l’accesso agli atti è stato regolarmente richiesto, riscontrato dall’Ente e poi da noi letto. E’ con nota del 7 marzo 2020, protocollo 0073402/2020, che la Direzione Generale della ASL1, ottempera alla richiesta, come da oggetto del documento inviato presso la posta istituzionale “Richiesta di accesso agli atti del Gruppo del Partito Democratico della Regione Abruzzo in data 3 Aprile 2020 (acquisita al protocollo n° 0071622/20). Riscontro”. 

Seconda bugia: il dottor Liris viene inserito nello staff della Direzione Generale della Asl aquilana. E’ ben noto che la Direzione Generale sia l’ambito manageriale di una Asl in cui si gestiscono appalti, gare, si destinano risorse umane e materiali, oltreché incarichi professionali. E’ anche ben noto che l’Assessore al Bilancio della Regione Abruzzo possa decidere quali e quante spettanze finanziarie destinare alle Asl regionali, di cui al contempo, in questa stortura amministrativa, egli stesso fa parte. 

Terza bugia: la Legge Regionale n°3/2020, recante “Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio di previsione finanziaria 2020/2022 della Regione Abruzzo (legge di stabilità regionale)”, è stata impugnata dall’Avvocatura di Stato, che ne decreta alcuni profili di incostituzionalità. In un momento così delicato per la Regione Abruzzo, dunque, in cui viene bocciato il documento finanziario, il suo Assessore al Bilancio decide di incrementare la propria attività amministrativa con un altro incarico, benché in part time al 30%. Se la pandemia necessita dell’aiuto di un medico al 30%, va anche considerata l’ipotesi malaugurata che quel medico, già Assessore al Bilancio, possa ammalarsi e debba lasciare la Giunta regionale, in un momento in cui invece la sua presenza risulta imprescindibile. 

Quarta bugia: Dopo un primo momento, in cui il dottor Liris è stato integrato in Direzione Generale Asl1 con un ruolo dirigenziale al 30% e con uno stipendio di pari importo, la nota con cui l’Assessore chiede di svolgere funzioni gratuitamente è stata decisa e inviata successivamente alla reazione delle opposizioni e allo sconcerto dell’opinione pubblica. E non è ancora stata recepita dalla ASL, che dichiara di prendersi del tempo per verificarne la fattibilità. 

Quinta bugia: Non è previsto in alcun caso e norma che nella Pubblica Amministrazione si possano rivestire, contemporaneamente, due ruoli pubblici.  E’ evidente che né “l’assessore” Liris, né la ASL abbiano comunicato alla Regione Abruzzo la decisione di aver tolto unilateralmente “il dottor” Liris dall’aspettativa, altrimenti la Regione avrebbe risposto che non era possibile procedere. 

Troviamo oltremodo scorretto da parte di Liris, continuare a fare leva sulla sua generosità come medico, (che non è in discussione, non essendo questo il punto della questione), piuttosto che chiedere scusa e affermare di aver sbagliato circa quanto ormai è acclarato, vale a dire l’illiceità dell’atto che lo reintegra con funzioni Dirigenziali nella Direzione Generale della ASL1.  Tutto è documentato negli atti incontrovertibili che sono depositati presso la Presidenza del Consiglio di Regione Abruzzo e inviati al Presidente della Commissione Vigilanza per conoscenza e azioni previste”.

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A Montesilvano ASL comunica decesso di uomo 88 anni per covid-19

La Asl oggi ha comunicato il decesso a causa del Covid-19 di un uomo, di 88 anni residente a Montesilvano, ricoverato all’ospedale Santo Spirito di Pescara e due nuovi casi positivi per un totale di 104 contagi sul territorio. Le persone scomparse salgono invece a 16.

Il Centro operativo comunale ha ricevuto oltre 200 chiamate, di cui 17 per la consegna di spesa e farmaci a domicilio da parte dei volontari di Protezione civile e Croce rossa.

Prosegue la consegna dei buoni spesa e dei pacchi alimentari da parte dei volontari della Protezione civile e della Croce Rossa, per le famiglie che vivono in uno stato di precarietà a causa dell’emergenza sanitaria. Altri cittadini, aventi diritti al bonus alimentare, sono stati contattati dal Centro operativo comunali e autorizzati a recarsi al Palazzo di Città per il ritiro.

 La polizia locale ha effettuato 66 verifiche su tutto il territorio comunale e 4 contravvenzioni per la violazione del DPCM, una in particolare elevata sul lungofiume a un uomo che svolgeva jogging. 

La Chiesa Evangelica cinese di Pescara e la comunità cinese hanno donato all’amministrazione comunale 500 mascherine e 1.000 alla polizia municipale, più 500 donate sempre ai vigili da un ristorante CINESE.

 Il sindaco De Martinis ha ricevuto una lettera di solidarietà da parte del sindaco Attila Kiss di Hajduboszormeny, città ungherese con la quale Montesilvano è gemellata dal 2009. Il sindaco Kiss ha espresso vicinanza e cordoglio per questo periodo di emergenza sanitaria e per le persone scomparse, mettendosi a disposizione per ogni tipo di necessità.

 L’Azienda Speciale in questo periodo sta pensanndo a tutelare i lavoratori che sono costretti a restare a casa con l’attivazione di un Fondo di Integrazione Salariale e con un sostegno da parte dell’amministrazione comunale. “Una delle conseguenze più gravi della crisi sanitaria che ha sconvolto il Paese è la perdita del lavoro di innumerevoli persone e famiglie coinvolte nella gestione di attività costrette a chiudere – afferma il sindaco De Martinis -. Questa situazione ha coinvolto anche il personale impiegato nei servizi sociali erogati nel nostro territorio in quanto non è stato possibile dare continuità all’assistenza scolastica degli studenti disabili, al trasporto scolastico, agli asili nido e a parte dell’assistenza domiciliare ad anziani e disabili. Questa situazione ha costretto l’Azienda Speciale per i Servizi Sociali del Comune di Montesilvano ad attivare tutti gli ammortizzatori sociali possibili, per scongiurare che l’interruzione dei servizi comportasse una perdita del posto di lavoro per decine di lavoratori coinvolti. Per questo motivo, grazie al lavoro sinergico con l’Amministrazione Comunale e le forze sindacali del territorio, l’Azienda è riuscita ad attivare il Fondo Integrazione Salariale che garantirà l’80% del salario a rischio. L’Amministrazione ha dato mandato all’Azienda di coprire il restante 20% con i trasferimenti comunali. È un piccolo ma importante segnale, che spero venga seguito anche dagli altri Comuni d’Abruzzo, al fine di tutelare il mondo dei lavoratori dei servizi sociali chiamati a garantire servizi sociali essenziali per i nostri cittadini più deboli”.

 

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Covid. Montesilvano, nuove misure restrittive dal 10 al 13 aprile

Continuano le iniziative del Comune di Montesilvano per affrontare l'emergenza coronavirus. Il Sindaco Ottavio De Martinis ha emesso una ordinanza con nuove misure restrittive dal 10 al 13 aprile.

Ecco le linee guida dell'ordinanza:

  • l'interdizione assoluta al transito pedonale su entrambi i marciapiedi del lungomare di Montesilvano, dal confine con il Comune di Pescara all’intersezione di via Maresca, salvi il rientro e l’uscita dei cittadini che abbiano l’accesso ai propri residenza, domicilio o abitazione nel predetto tratto di strada;

  • l'interdizione assoluta al transito di velocipedi e acceleratori di velocità sulla pista ciclabile e in tutto il tratto di strada del lungomare di Montesilvano, dal confine con il Comune di Pescara all’intersezione con via Maresca;

  • l'interdizione assoluta al transito pedonale lungo il tracciato della c.d. “Strada Parco”, salvi il rientro e l’uscita dalla propria abitazione dei cittadini che abbiano l’accesso ai propri residenza, domicilio o abitazione nel predetto tratto di strada;

  • l'interdizione assoluta al transito di velocipedi e acceleratori di velocità sulla pista ciclabile e sul tracciato della c.d. “Strada Parco”;

  • l'interdizione assoluta all’accesso su tutte le spiagge del litorale di Montesilvano, dal confine con il Comune di Pescara al fiume Saline;

  • il divieto di stazionamento all’interno di tutte le aree verdi comunali e zone esterne alle carregiate, al di fuori delle previsioni di chiusura al pubblico dei parchi, giardini e aree verdi comunali.

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Crolla il turismo, Confindustria punta su taglio tasse e vouchers per chi in futuro sceglierà vacanza in Abruzzo

Un aiuto concreto e immediato per le aziende che operano nel settore turismo, a partire
dall’annullamento per tutto l’anno in corso delle imposte nazionali e locali. A chiederlo è Confindustria Chieti
Pescara la cui Sezione Turismo alza il livello di allarme su una situazione gravissima per l’intero comparto.
“Parliamo di perdite stimate in 120 miliardi di euro di volume d’affari a livello nazionale”, spiega il Presidente
Silvano Pagliuca, “è una condizione da profondo rosso per uno dei settori più colpiti economicamente dalla
pandemia in atto, un settore che rappresenta circa il 13% del Pil italiano. E non dimentichiamo che dietro i
numeri ci sono le persone. Bisogna agire subito, azzerare le tasse e sostenere il comparto nel tempo, perché
l’evoluzione dell’emergenza impatterà ancora per mesi sugli spostamenti e quindi sulla tenuta dell’industria
del turismo”.
Un quadro drammatico che impone scelte immediate a sostegno della categoria. Confindustria chiede un
doppio intervento: la cancellazione totale, e non la traslazione, di tutte le tasse nazionali e locali che
riguardano il settore turistico fino a dicembre 2020, l’annullamento della Tassa di occupazione del suolo
pubblico, di Cosap, Imu, Tari, imposta sulla pubblicità, tassa di soggiorno e imposta demaniale. E poi,
l’emissione di vouchers per tutte le famiglie fuori regione che decideranno di venire in Abruzzo durante
l’anno in corso. Si tratta di buoni spesa, del tipo di quelli adottati anni fa per il terremoto dell'Aquila, che
dovranno essere commisurati al numero dei componenti del nucleo familiare e ai giorni di permanenza in
regione.
“Se un settore non produce nulla, non può contribuire in nulla”, afferma Lucio Laureti, Vice Presidente della
Sezione Turismo di Confindustria Chieti Pescara, “le strutture alberghiere, quelle di ristorazione e quelle dei
sevizi turistici non avranno fatturato e tanto meno utili nel corso dell’anno. Enormi le limitazioni sanitarie
necessarie, azzerate le presenze turistiche straniere, impossibile la fruizione dei servizi rispettando le distanze
sociali, e difficile pensare ad una capacità di spesa da parte degli utenti che normalmente vengono nell’area
Pescara-Montesilvano e sulle coste teatine. Un quadro insomma, che impone di salvare un comparto
fondamentale. Lo Stato e gli Enti locali devono intervenire”.
“Il settore è paralizzato”, aggiunge Pagliuca, “è inverosimile che gli operatori debbano pagare per qualcosa
che in questo momento non esiste, come ad esempio la pesantissima tassa sui rifiuti che continua a rimanere
in piedi nonostante le attività non producano alcun reddito. Si tratta di una situazione assurda che va subito
sanata per cercare di arginare la frana in corso”.
Prospettive future incerte non permettono di vedere l’inizio della ripartenza. “Il blocco dei flussi turistici e le
caratteristiche strutturali del mercato in questione”, conclude il Presidente, “non consentiranno di
recuperare le perdite nel breve termine. La stagione estiva è compromessa e i tempi di rientro alla normalità
saranno lunghi, in particolare per la clientela internazionale che costituisce la metà del nostro mercato”.
Le mancate prenotazioni per tutto il secondo semestre 2020 si sommano al vertiginoso calo delle ricerche
online relative a viaggi, turismo e divertimento. Secondo una recente indagine di Parchi Permanenti Italiani,
tali ricerche sono diminuite nel mese di marzo 2020 di oltre il 37% rispetto al dato del mese precedente, e
sono dimezzate rispetto allo stesso mese del 2019. Il prossimo passo, annuncia Confindustria, sarà la messa
in campo di strategie per il rilancio dell’economia di settore.

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Confindustria L’Aquila da il via al secondo questionario sul mondo delle imprese del territorio

Confindustria L'Aquila da il via al secondo questionario, promosso tra le imprese della provincia per valutare gli effetti del Covid-19 sul mondo dell'impresa e sull'economia del territorio. A Marzo il 60% delle industrie che operano in provincia dell'Aquila aveva fermato l'attivita' e tremila i lavoratori erano finiti in cassa integrazione. Ora le domande che vengono poste agli associati riguardano la previsione dei danni al fatturato, in relazione alla mancata partecipazione a fiere ed eventi promozionali ipotizzando anche una riduzione in quantificazione dei mancati introiti, dal 5% al 100%. Si passa, poi, alle strategie da mettere in campo per superare il momento di crisi come l'aumento delle vendite e-commerce, il cambio dei Paesi di destinazione dell'export, la ricostituzione del magazzino o la chiusura dell'impresa. L'ultima analisi riguarda i provvedimenti che il Governo dovrebbe mettere in atto per mitigare gli effetti negativi dello shock economico da Covid-19. Le domande inserite nel questionario riguardano anche la chiusura parziale o totale dell'azienda, in base all'emergenza Covid-19, al numero totale di dipendenti e alla percentuale che svolge, al momento, attivita' di smart working o che lavorano ancora in sede. Si passa, poi, al ricorso agli ammortizzatori sociali e alla rilevanza degli effetti negativi, nel mese di marzo, del coronavirus sull'andamento dell'azienda, quantificandone la percentuale e indicando una scala di prorita' che dall'assenza di impatto sale fino alle modifiche o alla riorganizzazione del piano aziendale fino al ridimensionamento della struttura. Un capitolo e' dedicato ai problemi correlati al rallentamento della domanda e dei beni e servizi erogati e, nello specifico, alla gestione dell'attivita'.

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Coronavirus, Marsilio inaugura ospedale Covid di Atessa

"Qui ad Atessa è stato fatto un lavoro straordinario in un tempo brevissimo. E la scelta di farne un Covid Hospital è un punto di forza anche per il futuro»: lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che questa sera è andato all'ospedale 'San Camillo de Lellis' per verificare lo stato dell'arte in vista dell'arrivo dei primi pazienti. "In questo presidio - ha detto - i primi lavori sono stati realizzati bene in tempi record e abbiamo i primi 48 posti letto, in un progetto complessivo che ne prevede 140. Per fortuna i numeri del contagio sono ben più bassi di quelli previsti dai modelli statistici e possiamo rivedere la strategia iniziale, risparmiando spazi che pensavamo di occupare per degenze Covid". Insomma "per questo - ha aggiunto il Governatore - la Direzione della Asl Lanciano Vasto Chieti ha deciso di preservare il Pronto soccorso, delimitando rigidamente l'area di accesso. Avremmo potuto realizzare strutture mobili in un'area fieristica o altrove, invece abbiamo scelto di fare investimenti duraturi. Sicuramente le scelte di oggi non prefigurano un abbandono. Nessuno di noi lo vuole e nessuno vuole impoverire questo territorio. Portare qui l'assistenza di media e bassa intensità ai malati di Coronavirus è una scelta che pone l'ospedale in posizione di forza rispetto al futuro". La decisione di rivedere gli spazi e lasciare il Pronto soccorso è stata formalizzata con delibera adottata dalla direzione Asl che ha confermato, invece, la necessità di trasferire temporaneamente a Casoli, fino al permanere dell'emergenza, le attività d'ufficio. 

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Chieti, ordinanza per l’uso obbligatorio delle mascherine

 Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha firmato oggi l'ordinanza che obbliga i cittadini a indossare mascherine o altri sistemi di protezione della bocca e del naso, come sciarpe, foulard o simili, se ci si reca in uffici pubblici, uffici postali, istituti di credito, esercizi commerciali, farmacie e parafarmacie e in ogni altro luogo chiuso in cui e' previsto l'accesso generalizzato di persone. Il provvedimento e' stato adottato anche in vista delle imminenti festivita' pasquali "durante le quali - si legge in una nota del Comune - e' prevedibile una maggiore presenza di persone negli uffici e nelle attivita' commerciali, per non vanificare le azioni e le misure adottate sinora per il contenimento del Coronavirus e fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettivita'". In base all'ordinanza i responsabili degli uffici e i titolari degli esercizi commerciali dovranno garantire, altresi', le misure per il contenimento del contagio da Covid 19 e in particolare la distanza interpersonale di almeno un metro, l'accesso nei locali a un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza. La sanzione amministrativa prevista in caso di violazione va da 400 a 3.000 euro

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D’Eramo (Lega) chiede test rapidi sul covid19 nell’Aquilano

"Con un investimento molto contenuto il laboratorio analisi dell'ospedale San Salvatore, all'Aquila, potrebbe implementare di molto la sua capacita' di fare tamponi rapidi per la ricerca del Covid-19". Cosi' il coordinatore regionale della Lega, il deputato aquilano Luigi D'Eramo. "La Lega - spiega D'Eramo - in queste settimane ha lavorato intensamente per far si' che anche all'Aquila si possano fare i tamponi per la diagnosi. Finalmente si vedono i primi risultati. Nel laboratorio analisi del 'San Salvatore', infatti, e' gia' presente da tempo una strumentazione di biologia molecolare in grado di analizzare i tamponi in pressoche' completa sicurezza per gli operatori. Lo stesso strumento e' stato successivamente adottato anche dal centro di Pescara per supportare e velocizzare le analisi tradizionali. Appena usciti in commercio i relativi reagenti per il Covid-19, la Direzione del laboratorio ha provveduto a ordinarli e al momento si e' in attesa, a breve, di poter iniziare le analisi sui tamponi". La strumentazione, informa D'Eramo, a costi estremamente contenuti, permettera' di analizzare ogni 90 minuti 16 tamponi con risposta a cadenza di 45 minuti. "Il sistema, estremamente affidabile, di semplice impiego e', al momento, tra i piu' veloci sul mercato - continua D'Eramo - La produttivita' giornaliera potrebbe superare gia' inizialmente gli 80-100campioni al giorno, ulteriormente implementabili con un modestissimo incremento di spesa per l'Asl. Nel laboratorio analisi dell'ospedale vengono analizzati anche gli anticorpi IgG ed IGM anti COVID 19 che sono in grado di completare il quadro diagnostico permettendo di studiare il paziente nell'evoluzione della malattia e sono utilizzabili anche per indagini epidemiologiche sul personale e sulla popolazione generale. Altre Regioni utilizzano lo stesso nostro test. Tutti i test hanno l'approvazione degli organismi sanitari nazionali preposti"

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