Redazione Notizie D'Abruzzo

Presentato a Roma il nuovo libro di Giovanni Legnini e Daniele Piccione: I poteri pubblici nell’età del disincanto

È stato presentato oggi, a Roma presso Palazzo Altieri, il nuovo saggio di Giovanni Legnini e Daniele Piccione “I poteri pubblici nell’età del disincanto. L’unità perduta tra legislazione, regolazione e giurisdizione”, edito da Luiss University Press e con la prefazione di Natalino Irti. Alla discussione con gli autori sono intervenuti Roberto Chieppa, Segretario Generale della Presidenza del Consiglio, Giuseppe Morbidelli, Università La Sapienza, e Giovanni Sabatini, Direttore ABI.

Il nuovo saggio si interroga su come la perdita di centralità della funzione legislativa, lo sviluppo e i momenti di crisi sperimentati dalle giurisdizioni, l’irruzione dei poteri regolatori delle autorità indipendenti, abbiano determinato un senso di dispersione e frammentazione dei poteri pubblici, accentuando la crisi di consenso che circonda le istituzioni repubblicane.

Gli autori, dopo aver tratteggiato l’evoluzione delle tre funzioni, individuano i sentieri da percorrere per evitare i rischi di soccombenza della produzione giuridica al cospetto dell’economia e della finanza globalizzata, effetti amplificati dal dirompente volano delle tecnologie digitali. La chiave risiede nella leale collaborazione tra i poteri, nell’impiego degli spazi di integrazione tra le reciproche sfere di autonomia, nel ricomporre i fini delle politiche pubbliche nel contesto dell’integrazione europea e nella dimensione globale dell’economia e del diritto.

Giovanni Legnini è avvocato cassazionista e già Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura dal 2014 al 2018. È stato protagonista di molteplici esperienze istituzionali nelle assemblee legislative quale Senatore e Deputato, nel Governo quale sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel corso del suo intenso percorso nei gangli vitali degli organi titolari del potere legislativo, esecutivo e del governo autonomo dell’ordine giudiziario, ha in varie sedi approfondito la riflessione sui rapporti tra il mondo del diritto e il sistema economico.

Daniele Piccione è Consigliere parlamentare del Senato della Repubblica. Insegna Istituzioni di diritto pubblico e diritto pubblico avanzato presso l’Università Unitelma di Roma. Ha pubblicato numerosi scritti di diritto costituzionale, diritto parlamentare e diritto amministrativo. È autore dei volumi monografici Libertà costituzionali e giudice amministrativo (Jovene, 2009) e Il pensiero lungo. Franco Basaglia e la Costituzione (Alpha Beta Verlag, 2013). Attualmente è Capo dell’Ufficio di Segreteria della Commissione parlamentare Antimafia.


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Take away e cibi pronti, in Italia business da 5,5 miliardi

Guadagnano terreno take away e cibi pronti in Italia con le imprese attive di settore che crescono in un anno di circa + 1%. Il business e' di 5,5 miliardi. Lo rileva un'elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza, Lodi su fonte registro imprese al 2019 e 2018. Dati alle mano le aziende censite nel 2019 sono 37.966, mentre gli addetti sono 112 mila contro i 109 mila dello scorso anno, con una crescita del 3%. A guidare il giro d'affari e' l'Emilia Romagna, prima tra le regioni con 1,5 miliardi, seconda la Lombardia con 1,3 miliardi e terzo il Lazio con 840 milioni. Tra i territori e' Roma in testa con 784 milioni, seguita da Ravenna con 578, Milano con 332, Monza con 300, Parma con 291, Modena con 239, Napoli con 195, Brescia con 182, Rimini con 147, Bergamo con 134, Mantova con 125, Pavia con 118. Il maggiore numero di imprese in Italia e' presente nella Capitale (3 mila imprese, +1%), seguita da Napoli (1.977, +0,4%) e Milano (1.922, +2%). Subito dopo Torino (1.534), Bologna (839), Catania (836), Bari (809), Brescia (804). Le zone crescono di piu' sono Lodi (116 imprese, +8%), L'Aquila (169, +7%), Genova (768, +7%), Prato (134, +6%)."La ristorazione senza somministrazione- commenta il consigliere della Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza, Lodi Annarita Granata- e' un settore in cui convivono forme tradizionali di preparazione dei cibi da asporto come le rosticcerie e altre emergenti, innovative nel prodotto e nel servizio". "L'importante in ogni caso e' mantenere alta - aggiunge - la qualita' dell'offerta valorizzando anche il territorio e i suoi prodotti, in un settore come quello del food che rappresenta una delle eccellenze del made in Italy nel mondo".

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Il manager Roberto Fagnano morto per infarto

Il capo del Dipartimento Salute della Regione Abruzzo, Roberto Fagnano, 56 anni, originario di Campobasso, e' morto stamani a causa di un infarto. Il manager si era sentito male nella sua casa nel capoluogo teramano. Le sue condizioni era apparse subito gravissime. E' stata la moglie a chiamare i soccorsi: gli operatori del 118 lo hanno trasferito in pochi minuti nel reparto di Cardiologia dell'ospedale Mazzini di Teramo, dove pero' ogni tentativo o manovra rianimatoria sono stati vani. Il manager non aveva particolari problemi di salute, ieri sera aveva avuto una cena di lavoro all'Aquila e poi era ripartito per Teramo intorno alle 22, prima della chiusura del traforo del Gran Sasso per manutenzione. Fagnano era stato nominato nei mesi scorsi a capo del Dipartimento Salute dal nuovo governo regionale di centrodestra, nonostante al vertice della Asl provinciale di Teramof osse stato nominato dalla precedente maggioranza di centrosinistra guidata da Luciano D'Alfonso. Nel ruolo apicale regionale e' stato voluto dal presidente, Marco Marsilio, e dall'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Veri' che ha raggiunto Teramo insieme all'assessore regionale Piero Fioretti, che hanno poi tenuto una conferenza stampa per ufficializzare il decesso, insieme al direttore generale facente funzioni, Maurizio Di Giosia, a quello sanitario, Maria Mattucci, al sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, e al direttore del Dipartimento di cardiologia, Cosimo Napoletano. In mattinata ha raggiunto l'ospedale Mazzini di Teramo anche il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio.

I messaggi di cordoglio

"A nome mio e dell'intera Giunta regionale esprimo il cordoglio per l'improvvisa scomparsa del dottor Roberto Fagnano. In questi pochi mesi di lavoro comune ho avuto modo di apprezzarne, oltre alle qualita' umane, la professionalita' e l'esperienza in un settore cosi' delicato e complesso come quello della sanita'. Ai familiari le piu' sentite condoglianze da parte della Regione Abruzzo". Queste le parole del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio

"La scomparsa prematura di Roberto Fagnano rappresenta una grave perdita umana e professionale per la nostra regione. Esprimo il mio personale cordoglio ai familiari". Così commenta il consigliere regionale e capogruppo Lega, Pietro Quaresimale, la notizia della morte del Direttore del Dipartimento della Salute di Regione Abruzzo. "Fagnano è stato un uomo di grande rigore e cortesia, fedelmente legato all'Istituzione che serviva, conscio di gestire un settore con le maggiori ricadute sociali".

"Apprendiamo con grande dispiacere la notizia dell'improvvisa scomparsa del Capo Dipartimento Salute di Regione Abruzzo, Roberto Fagnano. In questo momento di profondo dolore, rivolgiamo il nostro pensiero e le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti i suoi cari". Lo affermano i Consiglieri regionali in Regione Abruzzo del gruppo del MoVimento 5 Stelle

"Sono rimasto profondamente toccato dall'improvvisa e prematura scomparsa di Roberto Fagnano, ex manager della Asl di Teramo e che attualmente ricopriva il ruolo di Direttore del Dipartimento della Salute - afferma il capogruppo PD Silvio Paolucci -  Ho avuto modo di conoscerlo nel 2014, di poterne avere la collaborazione con la Giunta Regionale nel corso della precedente legislatura e di continuare ad apprezzare le sue doti anche dopo la fine dell'esperienza di governo. Ci eravamo sentiti solo qualche ora fa per confrontarci sulla realtà dei territori, ci sentivamo ogni volta che c'era bisogno di una visione tecnica che fosse completa e competente. Con lui scompare una professionalità importante, che ha dato alla sanità non solo teramana la sua esperienza e la sua passione, senza mai perdere di vista i bisogni della comunità e senza mai tirarsi indietro di fronte al lavoro, anche quello più duro, che abbiamo portato avanti con scelte e provvedimenti sempre condivisi. Alla famiglia e a tutti i suoi cari le mie più sentite condoglianze"

"Oggi è per me un giorno di profondo cordoglio. Con Roberto Fagnano ho trascorso cinque anni condividendo riflessioni, difficoltà e lavoro. Ha guidato la ASL di Teramo nel momento storico più difficile, quello del commissariamento, senza mai perdere di vista il fondamentale aspetto umano che la sanità deve custodire. Roberto Fagnano era un professionista preparato e naturalmente portato, nella sua azione, a privilegiare il rapporto sincero con le persone prima ancora che quello con le Istituzioni. La sua prematura e repentina scomparsa mi addolora perché se n'è andato un amico vero" è quanto dichiara il consigliere regionale Sandro Mariani. 

"Stamattina ho appreso dell'improvvisa morte del dott. Roberto Fagnano. Nei mesi di lavoro in Regione ed a seguito della sua nomina a capo del Dipartimento Salute, ho avuto modo di apprezzare in lui le migliori doti di uomo delle Istituzioni, una disponibilità non comune, un immediato impegno ed una estrema dedizione". E' la nota del consigliere regionale Marianna Scoccia che continua: " Il rammarico di avere perso il Dott. Fagnano è davvero molto, in special modo dal punto di vista umano: ho trovato in lui una grande professionalità ed una signorilità nei modi e nel carattere che sono davvero rari. Per questo la sua prematura scomparsa lascia l'intera comunità Regionale attonita e privata di un fondamentale punto di riferimento. Esprimo alla famiglia i sentimenti del più vivo cordoglio"

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Riflessioni sulle elezioni umbre e sulle dichiarazioni dei leaders politici

Riflessioni sulle elezioni umbre e sulle dichiarazioni dei leaders politici

La coalizione giallo-rossa si trovava in una situazione difficile. Confrontando i voti riportati dai partiti di centro destra a quelli del PD e dei 5 Stelle ottenuti nelle recenti elezioni europee, il gap ammontava a dieci punti. Difficile rimontare questo svantaggio; era comunque interessante vedere come gli elettori dei rispettivi partiti avrebbero reagito a questa inedita alleanza in sede nazionale e locale. Il risultato è stato eclatante! il distacco si è raddoppiato arrivando a venti punti. L’aumento dell’affluenza alle urne, che di solito gioca a vantaggio delle sinistre per la loro maggiore capacità di mobilitazione dell’elettorato, ha dimostrato che questa volta sono stati i moderati che in altre occasioni si erano trincerati nell’astensionismo, a correre alle urne. Sono stati i 5 stelle il ventre molle dell’alleanza. Il PD ha perso consensi in modo modesto rispetto alle europee ed in modo rovinoso rispetto alle precedenti elezioni regionali. Dopo l’ubriacatura del 41% il PD ha duramente pagato gli errori in serie del rottamatore e la inefficienza dei governi Renzi e Gentiloni. Un anno all’opposizione e questo inedito ritorno al governo non lo hanno per nulla rinfrancato. La condizione peggiore la vivono però i Grillini. Dopo l’eclatante risultato elettorale delle politiche hanno dimezzato i loro consensi durante la loro collaborazione con la Lega, e, almeno in questa prima esperienza di alleanza con il PD hanno ulteriormente dimezzato i loro consensi. Renzi avendo fiutato la sconfitta ha rifiutato di mettere la sua faccia nella foto di Narni; sterile furbizia perché nei prossimi cimenti elettorali non potrà più nascondersi e allora vedremo che contributo darà alla alleanza di sinistra. Non è difficile prevedere che sarà modesto. Tra i vincitori la parte del leone la fa Salvini. L’elettorato sembra avergli perdonato il colpo di sole del Papeete perché quell’errore di valutazione (credeva di poter andare subito al voto) potrebbe trasformarsi in un grande vantaggio. E’ difficile pensare che l’attuale governo riesca a garantire una robusta ripresa economica e un rafforzamento della sicurezza percepita dai cittadini. Stare all’opposizione rende. Basta osservare che dal 1994 chi ha governato ha sempre perso le successive elezioni. Un buon risultato ha riportato la Meloni che ha ormai superato i consensi che Berlusconi riesce ancora ad ottenere. Forza Italia si sta lentamente spegnendo come un moccolo di candela. Non si comprende perché Berlusconi dopo aver creato una formidabile apparato capta voti (non certo un partito democraticamente gestito ma una struttura finalizzata ai suoi interessi privati), dopo aver ricoperto per tre volte la carica di Presidente del Consiglio, si ostini ancora a non ritirarsi a vita privata. Ci saranno ancora motivazioni di interessi economici? Oppure nella sua ingenuità senile si vede Ministro degli Esteri in un prossimo governo Salvini? Del resto potrebbe giustamente pensare che se quel ruolo lo può ricoprire Di Maio…….Zingaretti è in difficoltà ,il suo sorriso stereotipato si è offuscato ma dalle dichiarazioni rilasciate appare evidente che cercherà di tenere il

governo al riparo da ogni difficoltà. Stessa cosa prospetta Di Maio anche se sul piano locale non è più convinto di realizzare una alleanza strutturale con il PD. Giuseppi nella foto di Narni ci ha messo non solo la faccia ma anche il ciuffo ben curato e verniciato e il fazzolettino a tre punte. Ora dice che questa elezione regionale e anche le prossime non conteranno nulla a livello di Governo. In realtà è il più preoccupato di tutti. La legislatura infatti potrebbe anche arrivare a conclusione per due ottime ragioni. La prima è quella di impedire a Salvini di metter bocca nella elezione del prossimo capo dello stato. La seconda e più importante è che molto probabilmente molti degli eletti che fanno parte della attuale alleanza non torneranno in Parlamento, e all’interno dei partiti sconfitti la attuale classe dirigente verrà travolta. Se altre regioni cadranno sotto i colpi di Salvini chi potrebbe essere sostituito è proprio l’attuale capo del Governo. Conte sa bene che nei dieci anni di governo della sinistra sono cambiati ben sei Presidenti del Consiglio (Prodi, D’Alema, Amato, Letta, Renzi , Gentiloni) e proprio D’Alema dovette dimettersi dopo una dura sconfitta alle elezioni regionali.

Per ora non sembra che le quattro gambe che sorreggono questo governo siano in grado di elaborare strategie capaci di ribaltare la situazione. Tutto però è possibile. Se è infatti difficile prevedere il passato, figuriamoci il futuro.

di Achille Lucio Gaspari

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‘Principio di residenzialità’, la Lega presenta un progetto di legge

Il Gruppo consiliare della Regione "Lega Abruzzo - Salvini", rappresentato dal capogruppo Pietro Quaresimale, ha presentato questa mattina il disegno di legge: "Disposizioni in materia di accesso agli interventi economici e di servizi alla persona. Introduzione del principio di residenzialità". "Si tratta di una legge di principio - si legge nella nota di Lega Abruzzo - che, partendo dalla ristrettezza delle risorse erogabili per servizi vari a carico del bilancio regionale, individua nella residenzialità in Abruzzo il criterio premiale cui informare l'azione di governo. La legge, composta di cinque articoli, stabilisce un criterio oggettivo, facilmente intellegibile, cui dovranno attenersi sia la stessa Regione che gli enti destinatari di risorse regionali nell'attribuzione di punteggi premiali per le graduatorie di beneficiari dei servizi erogati alla persona. In tal senso vengono attribuiti da cinque a venti punti in più per i residenti (ovvero per coloro che svolgono attività lavorativa in Abruzzo) da più di cinque anni". "Sarà compito della Giunta Regionale applicare la legge in tutti gli atti di propria competenza anche indiretta; al Consiglio Regionale spetta invece l'attività di controllo sulla corretta attuazione della normativa". "Per noi 'Prima gli abruzzesi' non è uno slogan da campagna elettorale, ma una regola aurea che la Regione deve applicare ogni qualvolta gliene si presenti la possibilità" – dichiara l'On. Luigi D'Eramo, commissario della Lega in Abruzzo. "Quello che conta per noi è soddisfare prioritariamente gli interessi dei nostri concittadini, il resto conta meno. Il principio di residenzialità è solo uno dei modi concreti – a breve ne seguiranno molti altri- per dimostrare il nostro attaccamento all'Abruzzo" conclude D'Eramo. Per il capogruppo Pietro Quaresimale, presentatore del disegno di Legge "la nostra intenzione è quella di incidere sull'azione di governo determinando un cambiamento di linea, rispetto al passato, in favore degli Abruzzesi." "Grazie all'art.4 della proposta, il principio di residenzialità – prosegue Quaresimale– deve essere applicato in ogni situazione possibile, non solo nel campo dei servizi alla persona." "Il Gruppo consiliare della Lega sarà vigile ed attento nel verificare la puntuale attuazione che, ne sono certo, la Giunta ed i dirigenti regionali daranno al principio di residenzialità sancito dalla legge" conclude il capogruppo. 

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Chieti, approvato il nuovo piano commercio

Il Consiglio comunale di Chieti oggi ha approvato all'unanimita' il nuovo Piano commercio, con l'effetto politico di ricompattare la maggioranza di centro destra dopo le frizioni dei mesi scorsi fra Forza Italia e l'allora assessore Carla Di Biase, che poi ha ceduto la delega al commercio al collega di Giunta Giuseppe Giampietro. E quest'ultimo oggi in aula ha illustrato uno strumento alla cui redazione ha lavorato l'architetto Vincenzo Perinelli. Un Piano che domani verra' illustrato nel corso di una conferenza stampa ma che, secondo quanto emerge, fra l'altro, prevede un intervento di riordino dei mercati ambulanti cittadini, stabilendo una ridefinizione e una riassegnazione dei posti che vengono assegnati agli ambulanti. Forza Italia sottolinea che il nuovo Piano commercio e' stato approvato dopo 18 anni e dovrebbe rilanciare un settore ormai profondamente in crisi. ''Fin da tempi non sospetti ci siamo sempre battuti affinche' questo benedetto documento venisse al piu' presto licenziato e oggi in sede di Consiglio comunale, attraverso la presentazione di alcuni emendamenti, abbiamo integrato il documento con indirizzi innovativi per la valorizzazione del commercio al dettaglio - si legge in una nota del gruppo consiliare di Forza Italia. Abbiamo sempre sostenuto questo strumento, cio' che abbiano sempre criticato e' la lentezza dell'istruttoria, anche quando il professionista incaricato aveva gia' da tempo redatto il piano. Se fosse stato approvato subito e non alla scadenza del mandato, avremmo potuto iniziare a dare seguito agli indirizzi previsti dallo stesso. Cio' non toglie, in ogni caso - concludono da Forza Italia - , che daremo seguito, facendoci promotore come gruppo consiliare, ad attivare da subito alcuni punti previsti con iniziative consiliari''. ''Grazie al lavoro fatto dall'architetto Vincenzo Perinelli - ha detto il consigliere di minoranza Stefano Rispoli del gruppo Chieti da capo - , che ha recepito tutte le istanze fatte dalle associazioni di categoria e da noi consiglieri comunali, la citta' di Chieti ha un nuovo piano commerciale. Un piano commerciale che da' una visione da protagonista alla nostra citta': adesso tocchera' alla prossima amministrazione seguire le buone indicazioni, perche' l'attuale non sara' in grado di adottarle per i continui litigi di questa maggioranza inconcludente''. 

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Maglie di squadre di calcio false, denunciato ambulante

Lotta al mercato del falso e della contraffazione da parte dei militari della Guardia di Finanza e in particolare degli uomini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara che hanno individuato nel comune di Scafa  un venditore ambulante, di nazionalita' italiana, intento alla vendita di capi di abbigliamento contraffatti, e in particolare completi sportivi di varie squadre di calcio di Italia, Brasile, Francia, Germania, Juventus, Inter e Barcellona, magliette di note griffes di abbigliamento sportivo. Nel corso dei controlli c'e' stato il sequestro di circa 1000 articoli contraffatti e la denuncia alla locale Procura della Repubblica dell'ambulante per i reati di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, che prevedono, nel complesso, la reclusione fino a otto anni e multe fino a ventimila euro. La merce, immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 20mila euro. 

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Incidente agricolo nelle campagne del Pescarese, un morto a Moscufo

Incidente agricolo nelle campagne di Moscufo. La vittima e' un 65enne di Moscufo. Stando ai primi accertamenti, non e' escluso che ci sia stato un malore alla base dell'incidente, accaduto in contrada San Martino. Domani sara' effettuata l'ispezione cadaverica per ulteriori chiarimenti. 

Stando alle prime informazioni, la vittima era alla guida di un trattore, quando il mezzo si e' ribaltato e lo ha travolto. L'incidente e' accaduto nei pressi della strada provinciale che collega Pianella a Moscufo, nel Pescarese. 

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Cento giorni di segreteria regionale, il bilancio di Michele Fina

Presentate quattro nuove iniziative, a Pescara, che il Pd abruzzese terra' nei prossimi giorni sul territorio regionale. Il 4 novembre, a Nereto (Teramo), dove qualche settimana fa una giovane madre e' stata assassinata dal suo compagno, si terra' una manifestazione alla presenza di Valeria Valente, presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul Femminicidio. Il 5 novembre sara' in Abruzzo Maurizio Martina, che partecipera' all'assemblea regionale del partito, per parlare di riforma del Pd e del suo statuto. L'11 novembre sara' la volta dell'incontro intitolato "La lezione di Francesco", al quale parteciperanno lo storico Alberto Melloni e il sottosegretario Roberto Morassut, soffermandosi sul rapporto tra la lezione del cristianesimo e l'attivita' politica. Il 23 novembre, infine, il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, compira' un tour in quattro tappe nella regione, per affrontare i temi legati allo sviluppo del territorio nel rapporto tra Roma e l'Abruzzo, e in relazione alla trasversalita' Barcellona-Civitavecchia-Ortona-Ploce.

"La nostra idea e' quella di cambiare tutto, ma non di cambiare tutti. Occorre finirla con la logica della resa dei conti, una strada gia' percorsa e che ci ha portati a sbattere". Cosi' il segretario del Pd Abruzzo, Michele Fina, nel corso di un incontro sui primi cento giorni dall'inizio del suo mandato, rispondendo a una domanda sulle eventuali contraddizioni tra una linea politica di cambiamento e il permanere di una classe dirigente sostanzialmente immutata. "Personalizzare troppo e' un limite - ha proseguito Fina - ed e' sbagliata l'idea che tagliando le teste si creino novita' e un cambio di politica. Occorre dare piu' spazio a una nuova classe dirigente - ha osservato il segretario regionale del Pd - ma e' importante anche il contributo di coloro che hanno esperienza, i quali oggi hanno anzi il dovere di esserci e di dare una mano ai nuovi dirigenti e alla nuova linea politica, della quale si devono fare interpreti"

"Osserviamo con grande attenzione quanto sta accadendo, non derubrichiamo e stiamo valutando, anche sul piano politico, vicenda per vicenda e notizia per notizia". Lo ha detto il segretario regionale del Pd in Abruzzo, Michele Fina rispondendo a una domanda sulle ultime inchieste giudiziarie che, in particolare a Pescara, vedono coinvolti esponenti del Pd. "La questione degli approfondimenti giudiziari e' cosi' delicata che va riservata a una valutazione attenta e approfondita - ha aggiunto Fina - Noi abbiamo rimesso le regole al centro, esiste il diritto di una comunita' ad avere rappresentanti che agiscano nel rispetto delle leggi, ma esiste anche il rispetto delle garanzie"

"Il fatto che cresca la Lega ci fa alzare la guardia, perche' si continua a chiedere, anche a questo governo, di andare avanti con un progetto di autonomia che si traduce in una secessione dei ricchi e che ammazzerebbe definitivamente il Sud e l'Abruzzo", ha aggiunto Fina.

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Controlli del Nas sulla filiera delle uova, in Abruzzo irregolarita’ in 6 aziende

Controlli anche in Abruzzo da parte dei carabinieri del Nas sulla filiera delle uova. Sei le aziende ispezionate nello scorso mese di settembre: due nel Pescarese, due nell'Aquilano, una nel Teramano e una nel Chietino. Rilevate negli allevamenti carenze igieniche sanitarie e strutturali, tra cui la presenza di aperture non protette da reti antipassero. Nel corso dei controlli effettuati nell'Aquilano e' stata invece riscontrata l'assenza della cosiddetta "dogana danese", una misura di biosicurezza introdotta dalla recente normativa. Infine, nel Teramano e' stata sospesa un'attivita' deposito imballaggi e sono stati sottoposto a vincolo sei imballaggi primari e due quintali di alimenti a base di uova, conservati in condizioni igieniche carenti. 

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