Redazione Notizie D'Abruzzo

Autobus inquinanti euro 0 circolanti in Abruzzo: il Mit risponde a segnalazione di Filt Cgil e punta l’indice contro regioni e comuni

“Compete agli Enti locali l'autorizzazione all'utilizzo di autobus da adibire a
servizio pubblico”. Il Ministero dei Trasporti ribadisce l’insussistenza di
deroghe e conferma il divieto di circolazione a partire dal 1° gennaio 2019.

 

E alla fine è stato il MIT per il tramite dell’Ufficio Motorizzazione Civile di Napoli (competente per la
Direzione territoriale Sud) a rispondere indirettamente alla segnalazione/denuncia inoltrata lo scorso 6
settembre dalla Filt Cgil rispettivamente alle Prefetture, alle Motorizzazioni e alle Regioni di Abruzzo e
Molise, ma anche ai ministeri di riferimento dei Trasporti e dell’Ambiente, rispetto al divieto di circolazione
su tutto il territorio nazionale di autobus Euro “0” M2 M3 in base a quanto espressamente previsto
dall’art.1 c.132 Legge 190/2014.

IL MINISTERO CONFERMA: DIVIETO DI CIRCOLAZIONE DAL 1° GENNAIO 2019 E NESSUNA
DEROGA - Il Ministero dei Trasporti, infatti, rivolgendosi alla Prefettura di Campobasso - l’unica tra le
Istituzioni e gli Enti sollecitati dalla Filt Cgil Abruzzo Molise ad essersi fattivamente attivata per venire in
possesso delle necessarie delucidazioni – ha ribadito con nota dell’11 ottobre 2019 (inoltrata per
conoscenza alla stessa Filt Cgil – in allegato) quanto sancito dalla Legge 23 dicembre 2014, n. 190 nota
come Legge di stabilità 2015 in merito all’espresso divieto di circolazione - a partire dal 1° gennaio 2019 -
di autobus con caratteristiche antinquinamento euro “0”.

LA RESPONSABILITA’ DEGLI ENTI LOCALI E IN PRIMIS DELLE REGIONI ABRUZZO E MOLISE -
Lo stesso Ministero peraltro, escludendo categoricamente presunte deroghe ad eccezione di quelle
riservate ai veicoli di interesse storico e collezionistico nonché ad uso speciale di Scuola guida, ha puntato
l’indice contro gli Enti locali (Regioni e Comuni) i quali sarebbero i soli competenti all’autorizzazione
all’utilizzo degli autobus da adibire all’esercizio del trasporto pubblico locale nonché all’attività di noleggio
con conducente. Con questa precisazione da parte del Ministero - a nostro parere alquanto scontata -, c’è
da chiedersi come sia possibile che entrambe le Regioni (Abruzzo e Molise) non abbiamo imposto il fermo
immediato di questi mezzi inquinanti a partire dal 1° gennaio 2019 così come prevede una Legge dello
Stato. Desta ancora più scalpore che a disattendere questa norma sia stata anche una società regionale del
trasporto locale come nella caso dell’azienda abruzzese TUA spa la quale, da quanto risulterebbe alla
scrivente, avrebbe persino emanato una circolare interna indirizzata ai Responsabili delle unità di
Produzione dislocate nel territorio regionale, con la quale si invitava a soprassedere all’obbligo di Legge
almeno sino a scadenza della revisione degli autobus “incriminati”.

ABRUZZO E MOLISE NON RIESCONO AD INTERCETTARE LE COSPICUE RISORSE DEL
GOVERNO - La Filt Cgil Abruzzo Molise ribadisce il proprio sconcerto rispetto alle condizioni in cui versa il
parco autobus adibito al trasporto pubblico locale di queste due regioni e rammenta che il Governo
nazionale, proprio allo scopo di abbattere sensibilmente l’eccessiva vetustà dei mezzi in circolazione (11,4
anni di media a fronte di un dato europeo di 7,5 anni), ha stanziato dallo scorso anno, 3,7 miliardi di euro
(2,2 miliardi per le Regioni e 1,5 miliardi di euro per le Città metropolitane) per l’acquisto di mezzi meno
inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno), stabilendo altresì di assegnare al Sud, dove il fenomeno è
particolarmente grave, non meno del 34% delle risorse stanziate. Al momento però si rileva che né
l’Abruzzo, né il Molise, siano state in grado di intercettare queste risorse.
L’aspetto grottesco di questa vicenda è che in questi giorni si sta approvando il Decreto clima che prevede,
tra l’altro, un sensibile sconto sull'abbonamento dei mezzi pubblici (fino a 1.500 euro) per i cittadini/utenti
che rottamano un’auto fino a Euro 3. Tutto questo mentre circolano ancora autobus euro “0”.

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L’Abruzzo unisce paesi lontani. Una storia di emigrati alla ricerca delle loro origini.

Il 12 Ottobre, presso l'Abruzzo Marina Hotel di Silvi, si è svolto un incontro che ha riunito una originaria famiglia di silvi “Talanca” con lontani parenti dal Texas, dal Canada e da vicine regioni. Il tutto ebbe inizio circa un anno fa, quando Mr Ronald Stinson, texano e Nipote del silvarolo Antonio Talanca (Silvi Marina 1864 - 1952), tornò per la prima volta a Silvi Marina e iniziò le ricerche per rintracciare e  riabbracciare parenti mai conosciuti.  Da qui la volontà di organizzare un incontro a Silvi, paese da sempre amato. L’invito di Mr Ronald Stinson è stato accolto con entusiasmo dai discendenti di Talanca, che  aveva 8 figli; Stefano emigrò a San Antonio in Texas nel 1921, tre figlie invece si trasferirono in Canada e le altre quattro sono rimaste a Silvi e nei paesi vicini. Alcuni cugini sono quindi arrivati da oltreoceano per celebrare questo legame. Molti i momenti emozionanti che hanno accompagnato i famigliari durante tutto l'arco della giornata. I cugini Talanca hanno avuto il piacere di conoscersi e onorare il rapporto di parentela che li unisce, condividendo foto dei loro antenati e ricordi del passato, creandone insieme di nuovi da custodire in futuro.

Credit photo: Pablo Ghaderi Fotografo

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Giovani e formazione: martedì 15 ottobre in Confindustria presentazione del vincitore della IX edizione di Impresa IN Accademia

Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Chieti Pescara presenterà martedì 15 ottobre alla stampa il vincitore della IX edizione di Impresa IN Accademia.

L'integrazione tra percorsi di formazione ed esperienze di stage aziendali sarà al centro della conferenza. Gli illustri relatori si confronteranno sul tema dell'orientamento e sulle competenze trasversali richieste ai giovani dal mercato del lavoro.


In anteprima nazionale sarà presentata l'etichetta ad edizione limitata che Cantina Zaccagnini dedica al progetto, realizzando la proposta di etichetta ideata da uno degli studenti che hanno partecipato alla IX edizione di Impresa IN Accademia.
 

Il Programma prevede:
Ore 10.15 accrediti Ore 10.30 inizio conferenza
Interventi di
Silvano Pagliuca – Presidente Confindustria Chieti Pescara
Federico De Cesare - Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Chieti Pescara
Florio Corneli – Presidente Federmanager Abruzzo e Molise
Elisa Maiolo – Presidente Associazione CreaLavoroGiovani
Luciana La Verghetta – Sales Manager Randstad Italia SpA
Gianluca Zaccagnini – Responsabile Marketing Cantina Zaccagnini
Lara Tarquinio – Presidente Corso di Laurea magistrale in Economia Aziendale
Lorenzo Lucianetti – Presidente del Corso di Laurea in Economia e Management


Conclusioni di Luigi Di Giosaffatte – Direttore Generale Confindustria Chieti Pescara.

 

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Interrogazioni e interpellanze in Consiglio regionale, al centro il Psr e il project financing delle Naiadi

Martedì 15 ottobre, alle ore 11 è in programma la seduta del Consiglio regionale. I lavori prevedono, nella fase iniziale, la risposta alle interrogazioni dei Consiglieri Pettinari e Pepe sul “Programma di sviluppo rurale 2014/2020 (PSR) della Regione Abruzzo” e del consigliere Blasioli sul tema “dell'utilizzo di veicoli a motore categorie M2 e M3 alimentati a benzina o gasolio con caratteristiche antinquinamento Euro 0”. A seguire saranno discusse le seguenti interpellanze: “Stato della procedura di project financing dell'impianto sportivo 'Le Naiadi' di Pescara” (Blasioli); “Chiusura ambulatorio veterinario Asl di Colle Torino a Bucchianico (Ch)” (Stella); “Immobili Ater di Teramo” (Pettinari); “Sorveglianza sanitaria in azienda Asl 02” (Taglieri); “Procedure in atto per l'affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale” (Paolucci); “Sostegno ai tirocinanti della giustizia della Regione Abruzzo” (Pettinari). Il progetto di legge che intende modificare le “norme per l'assegnazione e la gestioni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica” apre la seconda parte della seduta di Consiglio, seguito dalle proposte normative sul “riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio per la fornitura del servizi di energia elettrica dell'anno 2016” e sul “bilancio di previsione 2018-2020 dell'Agenzia Sanitaria Regionale (ASR)”. I lavori terminano con l’elezione dei componenti della Commissione regionale per le pari opportunità e con l'esame della risoluzione del consigliere Smargiassi per l'avvio dell’iter per la nomina dei componenti “dell'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità”. 

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Prima Commissione in apertura della settimana del Consiglio regionale

La settimana politica all’Emiciclo si apre domani, martedì 15 ottobre, con la convocazione alle ore 10 della Prima Commissione (Bilancio, Affari Generali e Istituzionali). I commissari sono chiamati a esprimere il parere finanziario sull’emendamento n. 7 presentato al progetto di legge n. 53/2019 d’iniziativa Giunta Regionale “Modifiche alla legge regionale 25 ottobre 1998, n.96 (Norme per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni di locazione)”. Lo stesso giorno, martedì 15, si riunisce il Consiglio regionale con inizio della seduta alle 11. Mercoledì 16, la Commissione Vigilanza, che apre i lavori alle ore 10, discuterà i seguenti punti all’ordine del giorno: “Criticità idriche nel vastese” con le audizioni di Emanuele Imprudente, vice  presidente Giunta regionale e assessore con delega al sistema idrico, Piepaolo Pescara, direttore Dipartimento Territorio-Ambiente, Daniela Valenza, presidente ERSI, Gianfranco Basterebbe, presidente ed amministratore delegato SASI 2; “Deliberazione della Giunta regionale n. 544 del 19.09.2019 avente ad oggetto ‘Verifica dei risultati aziendali degli obiettivi conseguiti dal Direttore Generale dall’Azienda USL di Pescara. Definizione procedimento’ con le audizioni di  Armando Mancini, direttore generale ASL PE, Roberto Fagnano, direttore Dipartimento Sanità 3; “Delibera commissariale del Consorzio di Bonifica Sud Bacino-Moro-Sangro-Sinello-Trigno n. 304 del 18.06.2019” con le audizioni di Franco Amicone, commissario Consorzio di Bonifica Sud, dei Sindaci dei seguenti comuni: Ortona – Castelguidone – Torrebruna – Carunchio – Liscia – Carpineto Sinello – Guilmi – Montazzoli – Colledimezzo – Bomba – Roccascalegna – Gessopalena – Palombaro – Guardiagrele – Orsogna – Poggiofiorito – Crecchio. La Terza Commissione (Agricoltura, Sviluppo economico e Attività Produttive) è convocata, in seduta congiunta con la Prima Commissione, giovedì 17 ottobre, alle ore 10. In esame il progetto di legge d’iniziativa Giunta regionale “Disposizioni per la razionalizzazione, l’economicità e la trasparenza delle funzioni di competenza dei Consorzi di bonifica”. La Terza Commissione prosegue poi i lavori autonomamente con la discussione dei seguenti progetti di legge: “Modifiche alla L. R. 31 luglio 2012, n.39 - Disciplina della professione di maestro di sci” con l’audizione di Francesco Di Donato, presidente del Collegio dei Maestri di sci; “Integrazione alla L. R. 31 luglio 2012, n.38 (Disciplina delle attività agrituristiche in Abruzzo) con le audizioni degli assessori Imprudente, Febbo e Campitelli, di Elena Sico, responsabile del Dipartimento Agricoltura, di Germano De Sanctis, del Dipartimento Sviluppo Economico e Turismo, di Pierpaolo Pescara, del Dipartimento Territorio – Ambiente, delle Associazioni Agricole, dei Rappresentanti Autonomie Locali, del Presidente ANCI Abruzzo e del Presidente CAL Abruzzo. Sempre giovedì 17 ottobre alle ore 12, dopo la seduta congiunta, la Prima Commissione continua i lavori con l’audizione dell’assessore al bilancio della Regione Abruzzo, Guido Liris e del dirigente del Servizio bilancio della Regione Abruzzo, Ebron D’Aristotile, che relazioneranno sullo stato di attuazione dell’allineamento contabile della Regione Abruzzo. Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle 15, si riunisce il Comitato per la legislazione per l’esame dei progetti di legge “Misure a sostegno del pluralismo dell’informazione e della comunicazione istituzionale” e “Disposizioni per la razionalizzazione, l’economicità e la trasparenza delle funzioni di competenza dei Consorzi di bonifica”. Inoltre, il Comitato lavorerà sul “Protocollo d’intesa sul potenziamento del ruolo del Comitato per la legislazione” e sul “Gruppo di studio sul potenziamento del ruolo del Comitato per la Legislazione”. Infine, il Dirigente del Servizio legislativo, aggiornerà i presenti sulla qualità della legislazione del Consiglio regionale e sugli studi presenti in merito.

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Ogni giorno in Italia vengono denunciati circa 6.500 reati

Ogni giorno in Italia vengono denunciati circa 6.500 reati, con un calo su base annua del 2,4%. Continuano invece a crescere truffe e frodi informatiche (518 al giorno, + 15%), reati connessi allo spaccio di stupefacenti (76 denunce, +2,8%) ed estorsioni (27 al giorno, +17%). A fissare i dati è il quotidiano Il Sole 24 Ore che analizza la situazione nelle 107 province del nostro Paese. La 'maglia nera' per numero di reati nel corso del 2018 spetta a Milano, che con 7.017 denunce ogni 100 mila abitanti mantiene questa leadership poco lusinghiera, registrando pero' un calo (-5,2%) rispetto all'anno precedente. Subito dietro Rimini e provincia, con 6.430 reati denunciati, e Firenze, con 6.252 denunce e, questa volta, un +9,5% rispetto a quelle depositate nel 2017. Completano la 'top ten' Bologna, Torino, Roma, Prato, Livorno, Imperia e Genova. L'altra faccia della medaglia e' quella dei territori meno esposti alla criminalita': in fondo alla graduatoria figurano Oristano, ultima con 1.493 denunce registrate ogni 100 mila abitanti, Pordenone (2.125) e Benevento (2.128). Province in cui il numero dei reati denunciati e' basso e sta diminuendo progressivamente: se Pordenone e provincia hanno messo a segno un calo del 2,8%, in linea con la media nazionale, a Oristano e Benevento si e' andati oltre con un -8,2% e un -10,9%. Milano continua a spiccare sul fronte dei furti - e' prima davanti a Rimini - mentre a Roma tocca il negativo "primato" dei reati di produzione, traffico e spaccio di droga, aumentati del 10,9% rispetto al 2017.

L'Abruzzo

Situazione preoccupante in Abruzzo nei reati di usura con le provincie dell'Aquila e di Teramo rispettivamente al 3 e 4 posto a livello nazionale. Pescara è all'8 posto nei reati di estorsione e al 10 posto per i reati legati alla droga. Nella classifica generale, Pescara è al 27mo posto, Teramo al 49mo posto, Chieti all'89mo posto, L'Aquila al 101mo posto.

Il commento di Mauro Febbo

“Il dato regionale sul reato di usura, esposto dalla ricerca pubblicata dal “Sole 24 ore”, che vede le 4 province abruzzesi nelle prime 15 posizioni, porta con sé due importanti riflessioni. La prima afferente alla necessità, per la regione Abruzzo, di dare vita, attraverso un processo di razionalizzazione e riorganizzazione delle due  società partecipate a vocazione economica, ad una realtà che per il tramite della Finanziaria Regionale Abruzzese, possa esercitare autentiche funzioni bancarie. La seconda, relativa al consolidamento di una efficace politica di facilitazione di accesso al credito delle piccole e medie imprese attraverso un rapporto di collaborazione concreto tra la Regione, il Sistema Bancario ed il Fondo Centrale di Garanzia”. Ad affermarlo è l’assessore regionale alle Attività produttive Mauro Febbo che aggiunge quanto segue: “Da tempo, e in più occasioni, ho ravvisato l’urgenza di avviare in Abruzzo una seria riflessione e, di conseguenza, una vera riforma sull’accesso al credito da parte delle micro, piccole e medie imprese. In Abruzzo da troppi anni non abbiamo più le Banche locali che in precedenza ricoprivano un ruolo ed una garanzia per l’accesso al credito per le tante imprese abruzzesi. Infatti, analizzando gli ultimi dati pubblicati dalla CNA emerge come nel secondo trimestre 2019 il credito alle piccole imprese subisce, sui 12 mesi precedenti, una flessione di ben 90 milioni di euro, in valori percentuali il credito alle piccole imprese decresce del  3,2%, mentre quello italiano flette del 2,7%. La pesante flessione del credito alle piccole imprese si inserisce in un sistema produttivo debole che ha bisogno di cambiare passo per tornare a essere competitivo. La regione viaggia a due velocità. Da un lato ci sono le grandi imprese in grado di incidere con meno fatica, dall’altro le Pmi e le micro-imprese, che rappresentano il cuore del nostro tessuto produttivo, purtroppo ancora in difficoltà. Ed è su queste ultime che il governo regionale vuole concentrarsi. È necessario dare una boccata di ossigeno al sistema creditizio, soffocato da un’eccessiva ristrettezza dei margini di accesso ai finanziamenti, applicati dagli istituti di credito. Pertanto – conclude Febbo -  è arrivato il momento di iniziare a lavorare alla fusione tra Abruzzo Sviluppo e Fira al fine di creare un unico ente regionale capace di essere funzionale alle imprese abruzzesi.

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Anmil: Nel 2018 denunciati 645mila infortuni sul lavoro

"Lo scorso anno sono stati denunciati all'Inail oltre 645mila infortuni, di cui 1.218 mortali, un dato quest'ultimo che, rispetto al 2017, ha visto un aumento di ben il 6%, con una media di oltre 3 morti ogni giorno. Un bollettino che sta proseguendo, con la stessa gravità, anche nel 2019". Così il presidente nazionale dell'Anmil Zoello Forni in occasione della 69esima Giornata nazionale per le vittime degli infortuni sul lavoro. Nel periodo gennaio-agosto 2018 gli infortuni denunciati sono stati 418.535, nello stesso periodo di quest'anno 416.894. 

La regione con il maggior numero di infortuni nel periodo gennaio-agosto di quest'anno, così come nel 2018, è stata la Lombardia con 77.317, seguita dall'Emilia Romagna con 55.349, Veneto con 50.156, Toscana 32.418, Piemonte 30.880, Lazio 28.926. Gli infortuni mortali ad agosto ammontavano a 685, di cui 102 nella sola Lombardia. 

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Puliamo il Mondo: a Salle (Pe) tante persone per l’iniziativa di Legambiente

Si è svolta domenica 13 ottobre l'iniziativa di Legambiente Puliamo il Mondo. Sono state circa cinquanta le persone che hanno partecipato alla pulizia del paese.

La giornata è iniziata alle 8,30 con l'incontro in Piazza Beato Roberto dove sono state consegnate le pettorine, i cappellini e i guanti del kit predisposto da Legambiente. Dopo l'organizzazione dei lavori predisposto dal vicesindaco Claudio Fonzo, sono i iniziati i lavori di pulizia. Tanti i bambini presenti che hanno accolto con gioia ed entusiasmo la "missione". A metà mattinata uno spuntino gradito da grandi e piccini è stato il momento per rincontrarsi tutti e scambiare le prime opinioni sulla giornata, con le immancabili foto di rito mentre altri sallesi erano già alle prese con i preparativi per il picnic finale.
Alle 13,30 al punto di ritrovo in Piazza Unità d'Italia infatti, dopo un aperitivo con pizze fritte, formaggio e moratadella, è arrivata una fumante e gustosa pentola con spaghetti aglio e olio, seguiti poi da salsiccie arrosto per concludere con una ampia varietà di dolci dove non potevano mancare le pizzelle.


"Come Comune di Salle abbiamo aderito convintamente all'iniziativa di Legambiente Puliamo il Mondo. Abbiamo trascorso insieme questa bella e soleggiata domenica di ottobre. Sono queste le inziative di mobilitazione popolare che ci piacciono, che rafforzano il senso di comunità. La partecipazione dei bambini ne è ulteriore prova e ci indica che siamo sulla strada giusta", afferma Davide Morante, Sindaco di Salle (Pe).

"Grazie a tutti di cuore, a chi da questa mattina è stato "sul campo", a chi ha lavorato per preparare il "ristoro" del graditissimo quanto immancabile momento conclusivo del picnic, a chi ci ha supportato con messagi e telefonate da altre parti d'Italia e dai tanti nostri concittadini sallesi nel mondo – conclude Morante".











 

 

 

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Economia, la sfida della Generazione Z

Economia, la sfida della Generazione Z
Influenzano il mondo e i consumi

Dall”Io” al “Noi”, così i giovani della generazione “Z”, - i nati dopo il 1996 - dicono addio ai Millenials, e diventano i più influenti al mondo per consumi e orientamenti politici e sociali. Ogni epoca ha avuto i suoi cambiamenti generazionali ma l’accelerazione di oggi è tutta legata ai consumi, alle mode, quindi alla disponibilità economica, alla capacità di influenzare una comunità. La generazione Z spende ed è molto coccolata dai media planetari, ha i suoi idoli, modelli alternativi e si sente più coinvolta nella disputa sociale, a differenza dei predecessori Millenials considerati più individualistici. Nel mezzo tra le due generazioni, invece prosperano, ed è il dato più allarmante per l’Italia, i giovani che hanno deciso che non vale la pena impegnarsi in niente, sono i cosiddetti 'Neet' (Not in education, employment or training).

Siamo primi in Europa per Neet, calcolati in oltre 2 milioni di ragazzi che non studiano, non lavorano e non seguono nessun percorso di formazione professionale. La Sicilia è al primo posto con il 38.6% della popolazione giovanile. A seguire ci sono Calabria e Campania. I dati arrivano dalla ricerca di Unicef Italia: “Il silenzio dei Neet. Giovani in bilico tra rinuncia e desiderio”. Peggio dell’Italia solo Grecia, Bulgaria e Romania. Quindi riepilogando, seguendo questa mappa sociologica, i Millenials sono i giovani (o ex giovani) nati tra il 1981 e il 1996 - hanno assistito all’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001; e vissuto con la crisi e la recessione economica del 2008 - crisi che ha rallentato sfavorendo carriere e ambizioni, inoltre sono stati a cavallo di diverse tecnologie e quindi non proprio nativi digitali, nel senso che non si sono destreggiati tra biberon e lo smartphone di mamma e papà. Sui Millenials quindi già cala il sipario, stretti tra crisi economica, esistenziale e le bollette da pagare, si tratta di una fine un po’ triste e ingloriosa viste le tante aspettative dalle “Autostrade informatiche” a “flessibile” è bello. Il sipario, invece, si spalanca per i ragazzi “Z” anzi “Gen Z” i riflettori della grande distribuzione, della moda, delle case discografiche, di produzione di fiction, della pubblicità e innovazioni della rete con le decine di app a loro dedicate. La “Gen Z” viene descritta come protagonista indiscussa: “il gruppo demografico più influente del pianeta, e che entro il 2020, rappresenterà 2.56 miliardi di individui e conterà il 40% dei consumatori”. Malgrado le iperboli sociologiche e commerciali, la nuova generazione ha pure qualche limite, anche se in tempi di Internet non appare tale, ossia la loro attenzione è al di solo degli “otto secondi”, il tempo necessario per decidere se una cosa piace oppure è da eliminare. Sono bombardati da ogni parte giorno e notte, da informazioni e pubblicità, ed hanno sviluppato un metodo che taglia corto sui tempi. Il loro interesse, invece, si focalizza nelle serie trasmesse su piattaforme streaming, e possono fare scorpacciate di ore di finction tv che vede la loro generazione replicata nei protagonisti delle serie tv. Il loro amico preferito è infatti lo schermo dove in media passano nove ore al giorno, circa la metà facendo più cose assieme in quanto sono multitasking.

Per i ragazzi non c’è molta differenza tra mondo reale e quello virtuale dove si trovano benissimo. Dalla loro parte hanno una marcia in più, sono infatti raccontati come diffidenti verso la classe dirigente, meno inclini a prendere tutto per scontato, più sovversivi dalle generazioni precedenti e, soprattutto, cosa che a loro piace e che allarma le grandi catene commerciali, possono con un tweet mobilitare un boicottaggio o creare un movimento per una causa a cui credono. Questo il punto inusuale e forse anche politico, a differenza dei poveri Millenials, che hanno creduto di essere con l’Io al centro del mondo, i Z sono per il “Noi”. La loro abilità sociologica è essere aperti e inclusivi, naturalmente a chi è in sintonia con le loro idee e quelle della loro comunità. In altri versi sono anche il prodotto della globalizzazione, e c’è chi assicura che: “Pensano al Noi in senso globale, non solo al proprio cerchio di amicizie, e sono sensibili al benessere collettivo”. Più in profondità, per gli analisti dei cambiamenti generazioni, si scopre che la “GenZ” non ha un orientamento sessuale ben definito, e si calcola che solo due su tre ragazzi si considera eterosessuale, in più rigettano che ci sia una divisione netta nei sessi. Sono poi ricercatissimi per i consumi che riescono a indirizzare: influenzano i genitori quasi in tutto, dall’acquisto dell’auto, al cibo, agli elettrodomestici, al vestiario che deve essere comodo ed ecologico. Hanno il pallino di essere imprenditori e puntano su loro stessi pensando di avere idee innovative, che possono concretizzarsi e fare soldi a palate. Nel contempo sono presi dal voler essere “Etici” e lottare per cause come ambiente e libertà personale. Il capitolo più controverso della “GenZ” è il loro rapporto con Internet e social media: un odio amore. Avvertono che più si è connessi e più si rischia di essere soli e disorientati, che la vita non è solo nei like, così diversificano. Se i social fanno sentire ansiosi, cercano di staccarsene, disconnettendosi, in questo controverso mondo dei “GenZ” infatti c’è chi è stufo della negatività che può scatenarsi online, ed è anche più geloso della propria privacy. Quindi stop a Facebook (considerato roba passata e per utenti vecchi). Si schermano su sistemi come "Finsta", finti profili Instagram in cui danno accesso a un numero ristretto di amici e sentono meno pressioni di pubblicare immagini di una vita perfetta. “Una delle piattaforme a cui si rifanno maggiormente i membri della Generazione Z è YouTube. In particolare, osservano con assiduità gli Youtuber, veri e propri maestri di vita e modelli d’apprendimento”, racconta la redazione di PopEconomy la prima multipiattaforma multimediale, ottimizzata per il mobile, che “racconta il mondo dei numeri, dell’economia, del lavoro e del futuro come fosse un luna park”. Forse davvero la vita reale è come la ruota della fortuna dei luna park, quindi allenarsi da piccoli porterà bene da adulti. “La Generazione Z è altruista”, annuncia PopEconomy, “la gran parte vorrebbe fare o fa già volontariato. Lotta per i propri diritti, per quelli degli altri e s’impegna nella difesa dell’ambiente”. A tutti gli altri non resta che incrociare le dita.
 

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A Capracotta la 2 Rassegna Cinematografica sulla montagna

 

Torna per il secondo anno consecutivo l'appuntamento autunnale della rassegna di cinema sulla montagna che, lo Sci Club Capracotta organizza in collaborazione con il CAI Sezione di Isernia, il Comune di Capracotta, la Pro Loco ed il Grupo Alpini di Capracotta.

Cinque serate con sei film in programmazione.

Le proiezioni verranno precedute tutte da un omaggio a Bruno Bozzetto il creatore del Signor Rossi, ed apasionato di montagna.

Il film che apre la rassegna il 1 novembre e': GIV – Montagna di luce. Film realizzato dopo la spedizione del CAI al Gasherbrun IV, una delle più belle spedizioni italiane in Karakorum.

A seguire il 3 novembre dividiamo l'epopea del corpo degli alpini con un film realizzato in occasione del centenario della nascita : L'alpin l’è sempre quel.

Il 9 novembre Finis Terra e con Walter Bonetti che ci porta a rivivere la vicenda dell'esploratore salesiano Alberto Agostini nella Terra del fuoco e in Patagonia.

Sabato 16 novembre verrà proiettato Viaggio al termine dell'inverno che, racconta l'avventura vissuta da una troupe cinematografica che a causa di una forte nevicata in un villaggio sperduto riesce a sopravvivere.

Sabato 30 novembre la chiusura della rassegna sarà dedicata al protagonismo delle donne nellm'alpinismo con due filmati:

  • Tamara Lunger: la storia della giovane alpinista, la seconda italiana ad aver scalato il K2;

  • Calanques: storia di due donne da una grotta sotterranea alle pareti di Calanques de Cassia.


 

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