Alcuni cittadini dei quartieri di San Donato, Rancitelli, Zanni, Fontanelle, Borgomarino e via Rigopiano, accompagnati dal vice presidente del Consiglio Regionale ed esponente del M5S Domenico Pettinari hanno manifestato pacificamente questa mattina, nei pressi della sede del Consiglio Regionale di Pescara, per chiedere maggiore attenzione, da parte delle istituzioni per i cittadini che vivono nella periferia di Pescara. I residenti chiedono maggiore sicurezza e lavori urgenti alle case popolari fatiscenti. "Qui siamo, assieme anche al consigliere comunale Massimo Di Renzo, con i cittadini delle periferie unite che chiedono che le loro case di edilizia popolare vengano messe a posto. Il problema maggiore - ha spiegato Pettinari - e' oggi quello delle infiltrazioni d'acqua. Queste sono case completamente devastate e a maggior ragione dopo la grandinata hanno avuto i tetti squarciati e questo porta ad infiltrazioni gravissime che hanno danneggiato le abitazioni". "In alcune di queste case - ha aggiunto - vivono disabili nell'ordine del 20, 30%, alcuni con patologie respiratorie, persone e e bambini con problemi di asma e che non possono vivere in locali insalubri e quindi per questo noi chiediamo con forza in primis alla Regione Abruzzo, perche' le case ATER sono di proprieta' della Regione e al Comune di Pescara, di stanziare le risorse necessarie per mettere in sicurezza le case popolari perche' se l'ente pubblico detiene le case popolari deve fare manutenzione, o altrimenti si assumano la responsabilita' di dismettere le case popolari, cosa che non permetteremo mai. Questo e' il primo grande problema".
Leggi Tutto »Ortona, Di nardo presenta mozione in consiglio sugli affidi dei minori
Leggi Tutto »Angelo Di Nardo, capogruppo al Comune di Ortona per Fratelli d’Italia, Lega e lista Libertà e Bene Comune, ha presentato una mozione, indirizzata al presidente del Consiglio comunale e finalizzata ad impegnare il sindaco e la sua giunta affinché siano messe in campo “una serie di iniziative in favore dei minori dati in affido, per scongiurare illeciti di diversa natura”.
Di Nardo prende spunto dal caso che in questi giorni sta occupando le prime pagine di molti giornali, relativo all’inchiesta avviata nel 2018 dalla Procura di Reggio Emilia, denominata ‘Angeli e Demoni’ e volta ad indagare il funzionamento dei servizi sociali della Val D’Enza in merito agli affidi illeciti di bambini. “Le accuse a carico dei responsabili dei Servizi sociali, come riportato dalla stampa, riguarderebbero la falsificazione di atti e relazioni relative alla condizione di minorenni all’interno delle loro famiglie di origine, allo scopo di allontanare i bambini stessi dalle proprie famiglie, affidandoli ad amici e conoscenti compiacenti, a fronte della corresponsione del contributo mensile alle famiglie affidatarie– scrive il consigliere di centrodestra nella mozione a sua firma –. Il quadro che sta emergendo, se confermato, appare drammatico e preoccupante, soprattutto se si considera che dietro questo sistema si nasconderebbe un giro illecito di migliaia di euro,che i bambini sono stati vittima di maltrattamenti e abusi, anche sessuali, e che la scelta degli adulti affidatari sarebbe stata orientata a ‘preferire’ l’affidamento dei bambini a persone e coppie omosessuali”.
Di Nardo osserva che “non si dispone dell’esatta conoscenza del fenomeno degli affidi, in quanto i dati sono molto frammentari e non attuali, anche se da quelli a disposizione si evince che il numero degli affidamenti disposti in Italia è per lo più stabile, intorno alle 26mila unità e comprendente circa 14mila affidamenti familiari, nell’ambito dei quali oltre il 60% dei bambini si trova in affido da oltre due anni, in linea con il dato relativo alla fine degli anni novanta”. L’esponente del centrodestra ortonese, dunque, “considerando che l’attuale sistema di affido dei minori presenta evidenti criticità, soprattutto tenendo conto dell'eccessiva discrezionalità attribuita ai servizi sociali” e “che all’interno degli Uffici preposti all’affido dei minori si rileva una carenza di personale che porta a lavorare in condizioni stressanti”, chiede al Consiglio comunale di impegnare il sindaco e la sua giunta affinché:
1. Si attivino presso gli Uffici competenti al fine di conoscere, con cadenza annuale, secondo criteri uniformi sul territorio nazionale ed attraverso un puntuale monitoraggio, il numero dei minori fuori famiglia seguiti dai servizi sociali;
2. Si attivino presso i Servizi Sociali al fine di istituire una procedura formale ed omogenea basata sullacollaborazione tra servizio pubblico e organizzazioni del privato sociale delegate per la gestione dell’affido;
3. Sia garantita l’assenza del conflitto di interesse tra le diverse professionalità del servizio pubblico e del privato sociale coinvolte nei procedimenti di affido;
4. Sia implementato il personale impiegato negli Uffici dei Servizi Sociali preposti all’affido dei minori;
5. Ci si attivi presso il Governo affinché venga promossa la revisione della norma che istituisce il difensore del minore, attualmente previsto solo nei procedimenti di adottabilità, anticipando il momento della sua nomina obbligatoria a quello precedente l’assunzione di ogni provvedimento ex art. 330 e seguenti del codice civile,
6. Sia garantito che, nel caso di famiglie indigenti, sia assicurata l’applicazione della legge 4 maggio 1983, n. 184, che stabilisce che le condizioni di indigenza dei genitori o del genitore esercente la responsabilità genitoriale non possono essere di ostacolo all'esercizio del diritto del minore alla propria famiglia, e che a tal fine siano disposti interventi di sostegno e di aiuto a favore della famiglia;
7. Siano adottate iniziative volte a garantire la temporaneità dell’affidamento, con l’abolizione della prassi dell’affido disposto, di regola, a tempo indeterminato, garantendo così che il termine di ragionevole durata dell’affidamento, già oggi previsto per legge in ventiquattro mesi prorogabili, sia prorogato solo in base a precise motivazioni.
8. Ci si attivi presso gli Enti e le Istituzioni preposte affinché venga istituita la figura dell’Operatore dell’accoglienza familiare temporanea, un professionista proveniente dal mondo sociale, con competenze educative e con esperienza di lavoro nell’ambito del disagio minorile e familiare.
Aggressione Rotondi, Pagano (Fi): solidarietà, politica abbassi i toni.
Leggi Tutto »“Esprimo tutta la mia solidarietà all’onorevole Gianfranco Rotondi, per l’aggressione verbale subita ieri a Pescara: le opinioni politiche possono essere criticate, ma mai devono diventare oggetto di minacce o violenza. La politica in questo ha grandi responsabilità: è necessario che tutte le forze in campo abbassino i toni dello scontro, affinché la violenza, che già abbonda impunita sui social network, non si travasi nelle strade.”Così in una nota il senatore Nazario Pagano, coordinatore di Forza Italia in Abruzzo.
De Renzis (Lega Salvini-Pescara) : Solidarietà a Rotondi ma ingiusto addebitare responsabilità a Lega e Salvini”
Leggi Tutto »“Esprimiamo tutta lo nostra ferma condanna per l’episodio che ha visto coinvolto l’On.Rotondi al quale manifestiamo assoluta solidarietà”.È quanto afferma Luca De Renzis, Commissario provinciale della Lega Salvini a Pescara.“Al tempo stesso - sostiene il responsabile della Lega - troviamo assolutamente improprio sostenere che il fatto sia dovuto in qualche modo a presunti sostenitori di Salvini o ad un clima ingenerato dalla Lega e dal suo leader e siamo certi che i due balordi non siano affatto vicini alle Lega che invece annovera milioni di elettori, simpatizzanti e militanti che agiscono con assoluta correttezza”.Infine l’esponente leghista ribadisce che “non ci stancheremo mai di ripetere che il dibattito politico, anche a volte aspro, non deve mai trascendere in forme di aggressione verbale o fisica come per esempio è avvenuto in questi giorni proprio a danno di Matteo Salvini al quale una donna di origine rom ha augurato di ricevere un proiettile, senza che nessuno - anche chi sostiene di essere stato votato localmente dalla “comunità degli zingari”- si sia però scandalizzato. Ciò detto - conclude De Renzis - siamo sicuri che anche l’on. Rotondi, designato parlamentare in Abruzzo, sarà d’ora in poi al nostro fianco per tutelare la sicurezza dei cittadini e combattere disagio sociale, illegalità, abusivismi di ogni genere con risposte concrete come finora sta facendo la Lega nelle proprie azioni di governo nazionale e locale".
Affitti agli studenti in aumento in tutta Italia, Pescara è economica
La corsa al rialzo degli affitti universitari non sembra conoscere battute d'arresto: dopo il piu' quattro per cento dello scorso anno, nel 2019 i canoni di locazione delle camere singole sono cresciuti del sei per cento, con incrementi significativi soprattutto nelle citta' universitarie principali: Milano (+ 2 per cento), Roma (+ 6 per cento), Firenze (+ 12 per cento) e Torino (+ 25 per cento). E' quanto emerge da un'analisi di Solo affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione. "Per una camera singola - spiega Isabella Tulipano, dell'ufficio studi di Solo affitti - si pagano mediamente 312 euro al mese, contro i 218 euro a persona richiesti per un posto letto in doppia. I prezzi di queste stanze sono in aumento soprattutto nelle grandi citta', dove i canoni medi delle singole sono piu' alti, inducendo gli studenti a ripiegare sulla condivisione della camera"
Con un canone medio di 575 euro mensili, Milano si conferma la citta' italiana dove si paga di piu' per affittare una stanza singola. I prezzi diventano piu' abbordabili a Roma (399 euro/mese), nonostante i canoni siano cresciuti di circa 20 euro. Secondo l'analisi di Solo affitti gli universitari a Torino pagano circa 360 euro al mese per una camera, 73 in piu' rispetto allo scorso anno. A seguire Firenze (358 euro), dove l'esborso mensile e' cresciuto di circa 40 euro, e Bologna (350), invariata rispetto allo scorso anno. I canoni di locazione presentano una certa dinamicita' anche a Padova (335 euro /mese, con prezzi in crescita di 35 euro), Genova, Pavia (300 euro ciascuna), dove l'aumento e' compreso tra i 50 e i 75 euro. Le quotazioni delle singole sono piu' a 'misura' delle tasche degli studenti a Siena (300 euro), che si conferma sugli stessi livelli dell'anno scorso, Napoli (283 euro), dove i canoni sono calati del 19 per cento, e a Parma (275), con prezzi in diminuzione di circa il 12 per cento. Chi vuole avere una camera tutta per se' paghera' in media 250 euro al mese a Cagliari e Catanzaro, dove i prezzi sono cresciuti di 20 euro rispetto al 2018, 230 euro a Bari (- 6 per cento) ; 225 euro a Pescara ( -6 per cento) e 200 euro nella piu' economica Perugia, con canoni stabili rispetto allo scorso anno.
I prezzi mensili delle stanze doppie sono cresciuti mediamente di 14 euro (+ 7 per cento), con il capoluogo meneghino (+ 11 per cento) che anche in questo caso e' in cima alla classifica delle citta' piu' care d'Italia: 395 euro/mese a persona per un posto letto in doppia. Quotazioni piu' basse di un terzo a Bologna e Rimini (270 euro ciascuna), dove i canoni per questa tipologia di camere sono piu' alti che a Roma (258 euro/mese, + 5 per cento rispetto al 2018). Solo affitti rileva prezzi in crescita anche a Torino (+ 2 per cento), Firenze (+ 7 per cento) e Padova (+ 25 per cento), dove un universitario alla ricerca di un posto letto in stanza doppia paga circa 250 euro. In controtendenza Napoli, dove i canoni medi si sono ridotti di 10 euro (- 5 per cento) rispetto allo scorso anno, attestandosi attorno ai 190 euro, poco piu' che a Parma (180), dove il calo dei prezzi e' stato di 20 euro. Le camere doppie sono piu' a buon mercato a Genova, Bari (150 euro ciascuna) e Pescara (130 euro).
Nella ricerca dell'alloggio gli studenti privilegiano la vicinanza alla facolta' (62,3 per cento) e, a pari merito, un'adeguata presenza di mezzi pubblici. Solo affitti ha rilevato che, soprattutto nelle citta' dove il costo dei posti letto e' piu' elevato, gli studenti sono, ancor piu' quest'anno rispetto al passato, disposti a rinunciare alla vicinanza alla sede universitaria per una casa meno costosa ma ben collegata alla facolta' con i mezzi pubblici. Restano inoltre molto sostenute le richieste di stanze singole (60,4 per cento). Infine, vista la crescita dei prezzi degli affitti e l'esigenza conseguente di condividere la stanza o l'appartamento con altri studenti, aumenta la richiesta di immobili in cui alloggino persone dello stesso sesso (15,1 per cento).
Leggi Tutto »Fisco, Cgia: paghiamo 33,4 miliardi di tasse in più rispetto alla media Ue
Nel 2018 gli italiani hanno pagato 33,4 miliardi di euro di tasse in piu' rispetto all'ammontare complessivo medio versato dai cittadini dell'Unione Europea. Si tratta di un differenziale che 'pesa' quasi 2 punti di Pil. In termini pro capite, invece, abbiamo corrisposto al fisco 552 euro in piu' rispetto alla media dei cittadini europei. A dirlo e' l'Ufficio studi della Cgia che ha comparato la pressione fiscale dei 28 Paesi dell'UE e, successivamente, ha calcolato il gap esistente tra l'Italia e ciascun Paese appartenente all'Unione
Le troppe tasse, per la Cgia, sono un problema non solo perche' mettono a repentaglio la tenuta finanziaria di tante famiglie e altrettante imprese, ma anche poiche' hanno innescato nel sistema economico dei processi viziosi molto pericolosi. "Con un peso fiscale opprimente e una platea di servizi erogati dall'Amministrazione pubblica che negli ultimi anni e' diminuita sia in termini di qualita' che di quantita' - dichiara il segretario della Cgia, Renato Mason - la domanda interna e gli investimenti hanno subito una caduta verticale. Inoltre, e' diventato sempre piu' difficile fare impresa, creare nuovi posti di lavoro e redistribuire la ricchezza. Alle piccole e piccolissime imprese, altresi', l'effetto combinato tra il calo dei consumi delle famiglie e la contrazione dei prestiti bancari ha provocato molti squilibri finanziari, costringendo tantissimi lavoratori autonomi a chiudere l'attivita' e a cambiare mestiere". In attesa che la manovra di Bilancio 2020 chiarisca come verranno 'recuperati' i 23,1 miliardi di euro necessari per evitare che dal prossimo 1 gennaio l'Iva torni ad aumentare, gli Artigiani ricordano che la pressione fiscale 'reale' presente nel nostro Paese e' di 6 punti superiore al dato 'ufficiale'. Il nostro Pil, infatti, come del resto quello di altri Paesi dell'Ue, include anche gli effetti dell'economia non osservata che, secondo le ultime stime dell'Istat, ammontano a 209 miliardi di euro all'anno. Questa 'ricchezza', generata dalle attivita' irregolari e illegali, se da un lato non fornisce alcun contributo all'incremento delle entrate fiscali, dall'altro accresce la dimensione del Pil. Nel 2018 in Europa solo Francia, Belgio, Danimarca, Svezia, Austria e Finlandia hanno pagato mediamente piu' tasse di noi. Rispetto agli altri principali competitori, invece, 'soccombiamo' sempre. Se avessimo la pressione fiscale della Germania verseremmo 24,6 miliardi di tasse in meno (407 euro pro capite), dell'Olanda 56,2 (930 euro pro capite), del Regno Unito 114,2 (1.888 euro pro capite) e della Spagna 119,5 (1.975 euro pro capite). La flat tax puo' costituire la medicina che consentira' alla pressione fiscale italiana di scendere ad un livello accettabile? Se i numeri in circolazione in queste settimane saranno confermati - sostiene la Cgia - pare che gia' oggi sulla maggior parte dei contribuenti Irpef gravi un'aliquota effettiva inferiore al 15%. Pertanto, l'applicazione della tassa piatta rischia di interessare un numero ristretto di soggetti con redditi medio-alti. Tuttavia, la vera questione sara' dove trovare le risorse per realizzare questa decisa riduzione delle imposte. Se difficilmente saranno compensate da un risparmio della spesa, il ministro Tria, seppur critico sulla flat tax, pare abbia in mente la soluzione: il taglio dell'Irpef potrebbe essere in parte coperto da un aumento dell'Iva, anche in forma selettiva. Operazione che, secondo la Cgia, favorirebbe sicuramente le esportazioni, come sostengono i tecnici di via Venti Settembre, ma penalizzerebbe i consumi interni. E a pagare il conto non sarebbero solo le famiglie, in particolar modo quelle meno abbienti, ma anche gli artigiani, i piccoli commercianti e i lavoratori autonomi che vivono quasi esclusivamente di domanda interna. Gli artigiani mestrini, inoltre, ricordano che, nell'ipotesi peggiore, se non verranno recuperati entro la fine di quest'anno 23,1 miliardi di euro, l'aliquota ordinaria passera' dal 22 al 25,2%, mentre quella ridotta salira' dal 10 al 13%
Leggi Tutto »Gisonni è ufficialmente commissario per il Gran Sasso
L'ingegnere Corrado Gisonni e' ufficialmente il commissario per la messa in sicurezza del Gran Sasso: il presidente della Regione Marco Marsilio ha sottoscritto oggi la lettera di intesa rinviando al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. "Finalmente abbiamo il commissario- commenta- Rivendico il lavoro che abbiamo fatto come Regione Abruzzo, perche' abbiamo noi richiesto al Governo di agire in questo modo, abbiamo suggerito anche le norme per poter attuare questa struttura di missione, guidata da un commissario. C'e' stata in queste settimane un'interlocuzione per individuare la persona adatta. Il ministro Toninelli ci ha indicato un professore di ingegneria idraulica che ha un robustissimo curriculum scientifico e professionale- aggiunge Marsilio- Mi auguro che abbia anche le capacita' manageriali e operative per assumere decisioni su una questione molto delicata. Adesso rimaniamo in attesa del decreto di nomina del presidente del Consiglio Giuseppe Conte".
Leggi Tutto »La Provincia di Chieti investe 650 mila euro per la viabilità
La Provincia di Chieti investira' 650 mila euro per interventi in materia di viabilita' grazie all'utilizzo dell'avanzo di amministrazione. In particolare 460 mila euro sono destinati all'acquisto di macchine operatrici per lo sfalcio erba, 138 mila euro a lavori urgenti di risanamento della frana in localita' Monte San Giuliano, nel Comune di Gessopalena e 36 mila euro a lavori urgenti di risanamento della frana in localita' Cotti-Lentesca nel Comune di Castelfrentano. "Abbiamo approvato con soddisfazione nella seduta del Consiglio Provinciale del 31 luglio una importante variazione di Bilancio - dice il consigliere delegato al bilancio Massimo Tiberini - che ci consente di dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini per quanto riguarda la viabilita' provinciale. Un ringraziamento ai consiglieri di minoranza per il voto espresso in favore della variazione di assestamento generale del Bilancio di previsione 2019/2021 - conclude Tiberini - che testimonia la bonta' delle scelte che l'Amministrazione Pupillo sta mettendo in campo per dare nuovo impulso alla governance del territorio provinciale".
Leggi Tutto »Sciopero lavoratori autostrade, possibili disagi
La concessionaria autostradale Strada dei Parchi informa che, nelle giornate di domenica 4 e lunedi' 5 agosto, potranno verificarsi disagi presso i 28 caselli delle autostrade A24 (Roma-L'Aquila-Teramo) ed A25 (Torano-Pescara) a seguito della proclamazione di una giornata di sciopero per i lavoratori e lavoratrici delle societa' concessionarie di autostrade e trafori da parte delle segreterie nazionali di FIT-CGL, FIT-CISL, UIL Trasporti, SLA-CISAL ed UGL. Lo sciopero e' articolato dalle 10 alle 14 di domenica 4 agosto e dalle 18 di domenica 4 agosto alle 2 di lunedi' 5 agosto. Durante lo sciopero, nelle ore di maggiore traffico, anche i varchi con pagamento solo manuale, seppure in assenza degli addetti alla riscossione del pedaggio, potranno essere aperti al traffico (con semaforo verde). In questo caso, le targhe delle auto saranno fotografate e, dopo qualche settimana, i proprietari dei mezzi riceveranno per posta un bollettino di pagamento che, senza aggravi, potra' essere pagato entro 15 giorni, anche contattando agevolmente il Centro Servizi (tel. 06.41592.470) che fornira' tutte le informazioni utili. A decorrere dai 15 giorni scatteranno le sanzioni. E' importante conservare il tagliando d'ingresso, che attesta il percorso fatto e sara' utile in caso di contestazioni del pedaggio. Rimarranno regolarmente aperti (semaforo verde) i varchi con cassa automatica - in cui si puo' pagare sia con contante (le macchine danno resto), sia con carta di credito, Bancomat, Postamat o Viacard. Aperti anche i "varchi gialli" del Telepass.
Leggi Tutto »Rincari dei treni, Federconsumatori presenta un esposto
Federconsumatori Abruzzo ha presentato un esposto all'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato per gli aumenti tariffari previsti da Trenitalia dal 29 luglio scorso, per le due Frecce 8806 e 8823 Pescara-Milano-Pescara. Il Gruppo FS aveva inviato una nota con la quale ha tentato di giustificare l'aumento affermando, per esempio, che con la trasformazione delle Frecce Bianche in Frecce D'Argento e' vero che aumentano fino al 34% i prezzi dei biglietti e fino all'88% il prezzo degli abbonamenti, ma aumentano gli standard di confort e puntualita'; sara' addirittura possibile disporre di "una serie di prodotti multimediali tra cui film, cartoni animati, e news. Inoltre sul Frecciargento 700 e' stato installato il wi-fi Fast, un innovativo sistema multioperatore per una navigazione veloce e stabile. "Quello che fa finta di non capire il Gruppo FS - spiega la Federconsumatori - e' che la qualita' del prodotto la decide il mercato, dove il mercato c'e', e dovrebbe essere decisa dal cliente dove il mercato non c'e'. Invece sulla linea adriatica e' il gestore del servizio (Trenitalia) che pretende di decidere la qualita' del servizio offerto, come se noi quando comperiamo un paio di scarpe dovessimo acquistare quelle che ci impone il commerciante, al prezzo deciso dal commerciante: cambieremmo tutti negozio, se potessimo. Percio' se la clientela lamenta il danno che subisce con gli aumenti del costo dei biglietti e degli abbonamenti, a cui non corrisponde nessuna riduzione dei tempi di percorrenza, ha torto Trenitalia, non i cittadini della linea Adriatica".
Leggi Tutto »