Redazione Notizie D'Abruzzo

Caos a Torre de’ Passeri, recapitate bollette dell’acqua già scadute.

Il sindaco Di Giulio scrive all’Aca per segnalare disservizi.

Hanno ricevuto bollette dell’Aca via posta, la cui data di scadenza era anteriore rispetto a quella di consegna, numerosi cittadini di Torre de’ Passeri che, già esasperati per i disagi, ormai quotidiani, legati al recapito a giorni alterni, attuato da Poste Italiane; ora si trovano a dover fronteggiare un ulteriore disservizio che inevitabilmente peserà sulle loro tasche.

Questa volta il disguido in questione, e cioè la consegna delle bollette del servizio idrico effettuata dopo la sua scadenza effettiva, sarebbe dovuto a problemi di recapito del servizio privato che lavora per l’azienda acquedottistica pescarese. “Sono numerosi gli utenti Aca del Comune di Torre de’ Passeri che segnalano, proprio in questi giorni, di ricevere bollette già scaduti, con conseguenti difficoltà per i pagamenti – ha scritto il primo di cittadino di Torre de’ Passeri Piero Di Giulio in una nota inviata al Presidente e al Direttore generale di Aca -. I ritardi con cui le bollette Aca stanno arrivando nella buche delle lettere producono effetti comunque sempre negativi per la cittadinanza – ha precisato il sindaco Di Giulio – che deve far fronte a pagamenti a ridosso, o oltre il termine di scadenza, senza la possibilità di programmarli. Mentre ad alcuni è anche capitato in passato di ricevere solleciti di pagamento e preavvisi di distacco, senza aver prima ricevuto le relative bollette. L’auspicio – ha concluso Di Giulio – è che non ci siano aggravi dei costi per cittadini a cui l’Aca dovrebbe concedere, in questo caso specifico, più tempo per pagare le bollette senza l’aggiunta di more, e che si giunga in tempi certi ad una concreta risoluzione delle inefficienze evidenziate, effettuando anche le opportune verifiche presso il servizio postale incaricato, anche in considerazione del fatto che, stando così le cose, i conseguenti mancati pagamenti, per lo più, non sono da attribuire alla negligenza degli utenti”.

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Sulmona, 4 arresti per usura e tentato omicidio

Quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere per i reati di usura e tentato omicidio. E' quanto eseguito dalla polizia di Sulmona A finire in manette un'intera famiglia: lei, la madre, accusata di tentato omicidio e usura, e gli altri il marito, il figlio e la nonna solo di usura. L'inchiesta, illustrata stamane nel corso di una conferenza stampa presso il Commissariato di polizia di Sulmona, ha preso avvio dopo l'aggressione nei riguardi di una romena, titolare di un autolavaggio avvenuta il 19 settembre scorso a quanto pare per questioni legate all'usura. Agli arresti sono finiti S.D.R, 45 anni, accusata di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, che avrebbe picchiato la romena, con una chiave a croce, il marito B.S., 43 anni, il figlio L.S., 22 anni, e la nonna, la madre di lei, L.M, 69 anni. Secondo quanto ricostruito dagli agenti del Commissariato di Polizia di Sulmona alla titolare dell'autolavaggio sarebbe stata prestata una somma di 3 mila euro. In due anni la donna avrebbe restituito quasi 19 mila euro, con rate di 300 euro mensili, restituzione che non ha soddisfatto la famiglia che avrebbe cercato di piu' dalla malcapitata a tal punto da aver attuato una spedizione punitiva con S.D.R. che avrebbe colpito la romena con una chiave a croce provocandole ferite guaribili in 50 giorni. Secondo la versione fornita dall'arrestata la vicenda ruoterebbe attorno ad una presunta relazione extraconiugale tra il marito della donna e la stessa romena e la presenza nell'autolavaggio era solo per dire alla donna di lasciare perdere il marito. In quel momento il figlio della romena avrebbe imbracciato un forcone per intimorire la donna. Da li' sarebbe iniziata la colluttazione, terminata con il ferimento di entrambe le donne. Subito dopo l'arresto, i due uomini sono stati trasferiti nel carcere di Sulmona mentre le due donne in quello femminile di Teramo. Gli interrogatori di garanzia sono stati fissati per giovedi'

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Rapina in villa a Lanciano, il capo della banda si avvale della facoltà di non rispondere

Si è avvalso della facoltà di non rispondere il romeno Alexandru Bogdan Colteanu, il 26enne bloccato a Casal di Principe  e fermato con l'accusa di aver tentato di ricettare un orologio rubato durante la rapina nella villa dei coniugi Martelli, a Lanciano, il 23 settembre scorso. L'uomo è accusato di rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona e porto abusivo di arma. Il romeno, ritenuto il capo della banda e rinchiuso nel carcere di Caserta, è comparso dinanzi al gip di Santa Maria Capua Vetere per l'interrogatorio di garanzia. In carcere a Lanciano restano i suoi quattro complici che lo hanno accusato di essere l'organizzatore del cruento colpo in cui a Niva Bazzan, moglie di Carlo Martelli, ha tagliato l'orecchio destro. 

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La Minerva dell’Università d’Annunzio a Bruno Vespa e Mogol

La prestigiosa 'Minerva' dell'università degli studi Chieti-Pescara a Mogol e Bruno Vedpa. Si è riunito oggi, su convocazione del Magnifico Rettore, Sergio Caputi, il Senato Accademico dell'Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio" di Chieti-Pescara. Sono state approvate diverse delibere su modifiche di regolamenti, rinnovi di convenzioni, accordi internazionali e pratiche relative al personale docente e tecnico-amministrativo. E' stato confermato Aurelio Laino presidente del Collegio dei Revisori dell'Università "d'Annunzio" per il prossimo triennio. Approvata la proposta del Rettore Caputo di conferire l'Ordine della Minerva, al maestro Giulio Rapetti Mogol e al giornalista e conduttore Bruno Vespa. La consegna avverrà, come tradizione, nel corso della Cerimonia di Inaugurazione del nuovo Anno Accademico 2018/2019, che si terrà nell'Auditorium del Rettorato, mercoledì 12 dicembre 2018, a partire dalle ore 10,30. L'Ordine della Minerva è stato istituito dall'Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio" nell'anno 1986. Viene conferito a personalità nazionali ed internazionali, che abbiano contribuito significativamente al progresso della Scienza, della Cultura e dell'Economia. La proposta di conferimento viene formulata al Senato Accademico dal Rettore. L'insegna è costituita da una medaglia d'oro, su cui è raffigurata la testa di Minerva. Tra gli insigniti di questa che è la massima onorificenza concessa dalla "d'Annunzio" figurano l'allora cardinale Joseph Ratzinger, Sergio Marchionne, Cesare Romiti, Piero Angela, Folco Quilici, Giorgio Albertazzi, Giuliano Vassalli, Felice Ippolito, Carlo Bo, Dominick Salvatore, Marcello De Cecco, Francesco Sabatini e il maestro Pietro Cascella

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Di Matteo: candidatura di Catani nel segno della discontinuità

 "La logica seguita fin ora e' stata quella di stare attenti ai territori amici e all'amico dell'amico. Noi non vogliamo le foto sui giornali, ma una politica che sappia agire sui problemi di tutti". Donato Di Matteo, consigliere della Regione Abruzzo eletto nel Pd ma oggi a capo della lista civica Abruzzo Insieme, non usa mezze parole per spiegare la decisione di sostenere Vincenzo Catani, sindaco di Picciano, alla presidenza della Provincia di Pescara, il cui voto e' previsto per il prossimo 31 ottobre. L'ente era governato dal centrosinistra con Antonio Di Marco. E la candidatura di Catani e' stata lanciata da Di Matteo proprio in contrasto con il presidente uscente: "Abbiamo optato per una candidatura che desse discontinuita' ad una logica che ha fatto male al territorio- dice- Loro si fanno le foto e intanto la provincia di Pescara e' disastrata. Catani e' un uomo d'esperienza che ha un lungo trascorso come amministratore territoriale. E' aperto a tutte le istanze e lontano dalle logiche di partito". Una scelta dettata anche dalla volonta' di "spaventare" gli avversari. "Siamo molto presenti sul territorio. Loro - afferma riferendosi alle altre forze politiche - non si preoccupano dei problemi reali, ma si accorgono di te quando cerchi di toglierli pezzi di potere". La corsa alla Provincia, insomma, si profila a sorpresa come una corsa a tre. Con Catani, infatti, alle urne andra' quasi certamente il sindaco di Collecorvino Antonio Zaffiri, candidato del centrodestra. Il Pd invece si e' dato appuntamento questa sera per scogliere il nodo della candidatura che potrebbe portare al nome del sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito, o di quello di Cugnoli, Lanfranco Chiola. 

La replica di Antonio Di Marco

"Quello di Di Matteo e' un ritornello funzionale alla sua progettualita' politica: tenersi da parte adesso per arrivare alla conclusione, il voto, e decidere da quale parte stare", ha detto Di Marco. Di Matteo ha giustificato la scelta parlando di una "logica politica attenta ai territori amici e degli amici degli amici" e non ai reali problemi della provincia di Pescara. Una logica, ha aggiunto, fatta piu' di foto sui giornali che di azioni concrete che, in eredita', "lascia un territorio devastato". "In questi anni- e' stata la replica di Di Marco- abbiamo speso bene e i risultati sono visibili. Esempio ne sono i due viadotti realizzati sul fiume Saline, la ristrutturazione e la riapertura dell'Alberghiero De Cecco e la conclusione dei lavori nella Scuola Marconi di Penne. Abbiamo lavorato con la concretezza. Le polemiche le lascio a Di Matteo". Questa sera i sindaci della coalizione di centrosinistra si riuniranno per fare il punto sul futuro candidato. Una partita a due che vede in lizza il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito e quello di Cugnoli Lanfranco Chiola. "L'importante - conclude Di Marco - e' individuare un presidente che non sia li' a rappresentare la scena, ma a continuare la gestione messa in campo in questi quattro anni. Lasciamo 55 milioni da investire sui territori e 33 per le scuole". 

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Pescara, avvicendamento ufficiali alla Guardia di Finanza

In settimana si sono conclusi i periodici avvicendamenti del quadro ufficiali del Comando Provinciale della Gdf di Pescara. Infatti, sono giunti in città e sono stati assegnati al Nucleo Polizia economico finanziaria di Pescara il Tenente Colonnello Vito Casarella e il Capitano Fabio Felice Innamorati, ufficiali entrambi in possesso di lunga esperienza operativa e che contribuiranno certamente ad elevare ancor più gli standard operativi del reparto. I due ufficiali sono stati ricevuti dal Comandante Provinciale, Colonnello Vincenzo Grisorio, che gli ha rivolto un saluto di benvenuto e l'augurio di buon lavoro, nonché illustrato il contesto territoriale ed operativo caratterizzante il territorio della provincia, in cui sono chiamati ad operare.

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Nel 2017 in Abruzzo 2274 provvedimenti di sfratto

 ''Nel 2017 l'Abruzzo, in controtendenza con la stragrande maggioranza delle regioni d'Italia, ha registrato 2274 provvedimenti di sfratto (80% in più rispetto al 2016), 2087 richieste di esecuzione pari al 82% in più rispetto al 2016 e 783 sfratti eseguiti ovvero 11,7 % in più rispetto all'anno precedente. Maglia nera la Provincia di Pescara che è una tra le province con il più alto rapporto tra sentenze di sfratto e famiglie: nel 2017 sono cresciuti del 160% i provvedimenti di sfratto (1660), quadruplicano le richieste di esecuzione 1305, ovvero il 388% in più rispetto al 2016. Sempre nel 2017 gli sfratti eseguiti sono stati 451 ovvero il 34% in più rispetto al 2016''. Così una nota del'Unione Inquilini di Pescara, che per sensibilizzare l'argomento annuncia per domani 10 ottobre a ''Sfratti Zero, un presidio e volantinaggio a partire dalle ore 10.30 in Piazza Sacro Cuore Pescara''. La situazione abruzzese si inserisce nel contesto nazionale dove ''Ogni anno 65/70 mila famiglie subiscono sentenze di sfratto, nel 90 per cento motivata da morosità. Ogni anno oltre 35.000 famiglie sono sfrattate con l'uso della forza pubblica. Sono 650.000 le famiglie collocate nelle graduatorie per una casa popolare, alle quali non viene data nessuna risposta concreta''.

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Cento alberi da piantumare tra via Inghilterra e via Aldo Moro a Montesilvano

Cento alberi saranno presto ripiantumati tra via Inghilterra e il boulevard (via Aldo Moro). E’ la conseguenza dell’attuazione del regolamento comunale che prevede una norma eccellente per la tutela del verde pubbico: per ogni albero abbattuto dai privati nei propri terreni ne devono essere piantati due. Siccome quasi mai chi taglia una pianta (perché malata o perché può rappresentare un rischio potenziale di caduta) provvede alla sua sostituzione, il Comune chiede al cittadino di accollarsi, poi, le spese.

«Quando autorizziamo i cittadini a fare gli abbattimenti, previa relazione di un tecnico abilitato», sottolinea l’assessore Ernesto De Vincentiis, «poi, imponiamo loro di piantumarne un numero doppio. I cittadini non sempre hanno interesse alla sostituzione nelle loro aree. Il nostro regolamento, quindi, consente la possibilità, per il cittadino, di far provvedere il Comune alla ripiantumazione in un’area pubblica, fornendo, però, le piante o pagando il lavoro. A brevissimo partiranno le richieste ai cittadini, altrimenti dovremo fare una ordinanza di ingiunzione».

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Montesilvano, bando aperto per individuare una sede del centro sociale a Villa Carmine

«Villa Carmine è uno dei quartieri più popolosi di Montesilvano, nonché dei più storici. La popolazione anziana presente è particolarmente corposa. Crediamo quindi che attivare un centro anziani anche in questa zona della città, possa essere un servizio utile per questa porzione dei montesilvanesi». A dirlo è l’assessore alle Politiche della Terza Età, Maria Rosaria Parlione.

Il Comune di Montesilvano ha infatti emanato un avviso pubblico per individuare una sede per il nuovo centro sociale.  L’immobile di circa 100/150 metri quadri, deve essere nella zona compresa tra il confine della città con Cappelle, il lungofiume, via Fosso Foreste e il tratto di via Togliatti escludendo la parte collinare e l’agglomerato di Montesilvano Colle.

La locazione avrà una durata almeno di sei anni. I locali devono essere preferibilmente al piano terra o comunque comodamente raggiungibili; per l’individuazione delle proposte verranno presi in esame la fruibilità dei locali, intesa come facilità di accesso da strada o piazza o parcheggio pubblico, la disponibilità del proprietario, a propria cura e spese, a provvedere all’adattamento dei locali per le esigenze per l’uso a cui vanno destinati.

«Andiamo avanti -  dice ancora la Parlione – con il radicale processo di riorganizzazione che abbiamo condotto proprio nell’ambito dei centri sociali, volto alla razionalizzazione dei costi, ma soprattutto a valorizzare i centri di aggregazione per gli anziani, adeguandoli alle loro esigenze. Nel corso di questo anno, abbiamo infatti individuato nuove sedi che oggi ospitano i centri. In via Marrone, abbiamo aperto il centro sociale intitolato al maestro e soldato Gravino Di Pietro; in via San Domenico abbiamo aperto il centro intitolato a Vittorio De Zelis, maestro ebanista e benefattore. Invariata la sede di Montesilvano colle, dove è sempre attivo il centro intitolato ad Ernesto Di Silverio. Infine un quarto centro verrà attivato in via Salentina e con l’individuazione di una sede a Villa Carmine il numero salirà a cinque».

I soggetti interessati che intendono mettere a disposizione un locale nella zona di Villa Carmine dovranno fare pervenire, pena l’esclusione, la propria candidatura entro e non oltre il termine perentorio del 31 ottobre 2018, indirizzando a Comune di Montesilvano – settore Amministrativo.

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Martino chiede investimenti di risorse in lavoro

"Speriamo che il cambiamento di strategia sulla politica economica del nostro Paese a sostegno della crescita ci permetta di uscire dalla stagnazione in cui l'Italia e' condannata da anni, frutto della politica dei governi di sinistra, risultando uno dei Paesi dell'Unione piu' indietro di tutti. E' necessario oggi stare al passo con l'innovazione tecnologica e con i mutamenti imposti dall'economia digitale e dalla competizione globale. Per fare questo basilari sono gli investimenti delle risorse in lavoro e non nel reddito di cittadinanza, la riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese, l'ammodernamento e la messa in opera di infrastrutture importanti come la Tav o la Tap o il terzo valico su cui al governo i 5 stelle sembrano essere sordi". Cosi' Antonio Martino deputato di Forza Italia.

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