Redazione Notizie D'Abruzzo

Autostrade: Pezzopane, emendamento Pd per fermare scippo Toninelli

“Il Pd ha presentato un emendamento al decreto Emergenze per cancellare una vera e propria vergogna: lo scippo del ministro Toninelli  ai danni degli Abruzzesi  con più di 200 milioni di euro, destinati agli interventi per mettere in sicurezza antisismica i viadotti della A24, scomparsi improvvisamente. Ben venga la messa in sicurezza già iniziata con il governo di centrosinistra e con una mia specifica iniziativa parlamentare, ma non a scapito di opere importanti e già programmate proprio in Abruzzo. Con l’emendamento soppressivo eliminiamo quelle diaboliche righe aggiunte alla normativa preesistente ed eliminiamo il riferimento alle delibere CIPE ed ai fondi assegnati all’Abruzzo. L’iniziativa del governo va subito bloccata”. Lo dichiara la deputata Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd.

“Abbiamo già denunciato lo schema usato da questi millantatori: prendono due norme già esistenti una del decreto Mezzogiorno e l’altra della legge di Bilancio 2018 che consente al concessionario di utilizzare anticipazioni della restituzione dei canoni e, fatta salva la prima anticipazione già realizzata dal Governo Gentiloni, per le altre anticipazioni trovano coperture con una riprogrammazione di fondi già assegnati all’Abruzzo e per i quali sono state già individuate le opere. Una strategia indecente che il Pd vuole smascherare e che cercherà in ogni  modo di bloccare in Parlamento”.

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Regione, Paolucci: Si conferma il taglio di 200 milioni dei fondi del Masterplan

“Non c’è limite al ridicolo e all’ignoranza con cui i 5 Stelle calpestano le istituzioni, laddove un confronto tra il ministro dei Trasporti e un’ente territoriale quale la Regione Abruzzo è da oggi affidato per decreto ad un consigliere regionale di opposizione. Insistere oltre sullo scempio dei valori costituzionali è pura perdita di tempo; voglio denunciare invece il contenuto di questa folle nota”, lo afferma Silvio Paolucci, Assessore al Bilancio della Regione Abruzzo.
“Si conferma il taglio di 200 milioni dei fondi del Masterplan; si dice che il ministro Toninelli “farà di tutto per reinserire queste somme”, di fatto riconoscendo l’incertezza di questo ristoro.  Una intesa peggiore di questa Sara Marcozzi non la poteva neanche immaginare, e se questi sono i termini del suo impegno in favore dell’Abruzzo non oso immaginare l’arguta consigliera con ruoli di responsabilità. Ma questo, sono certo, gli abruzzesi dopo la prova odierna mai lo consentiranno”.

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Ortona, l’amministrazione Castiglione porta in Consiglio il PRG

L’amministrazione Castiglione ha formalmente avviato il cammino del nuovo Piano Regolatore Comunale portandolo all’attenzione della terza commissione consiliare che nella seduta odierna ha avviato l’analisi tecnico-amministrativa dello strumento urbanistico che sarà portato in adozione nel prossimo Consiglio comunale. Si tratta di un momento significativo e atteso da oltre dieci anni, da quando il precedente piano approvato nel 2007 venne impugnato e poi annullato da due sentenze del Tar del 2012 per la mancanza di due punti essenziali come la VAS e la microzonizzazione sismica.

Una storia complessa che in apertura dei lavori della commissione consiliare è stata ricordata dal dirigente dell’Ufficio tecnico Milena Coccia che ha sottolineato i passaggi tecnici che hanno condotto l’amministrazione e gli uffici tecnici a ripartire dalla proposta di adozione del 2017. Una proposta che non è stata mai discussa in Consiglio comunale, infatti iscritta all’ordine del giorno del Consiglio del 13 febbraio 2017 è stata poi ritirata dalla stessa maggioranza dell’allora sindaco D’Ottavio, senza essere più inserita nei lavori consiliari. L’elaborato presentato nel 2017 dal gruppo di lavoro di diversi professionisti aveva recepito i punti critici procedurali evidenziati dalla decisione dei giudici amministrativi. «Una scelta di “buon senso” quella di ripartire dalla proposta del 2017– ha ribadito la dirigente Coccia – perché vuole dotare al più presto la città di uno strumento urbanistico adeguato alle attuali esigenze normative e ambientali, visto che attualmente i procedimenti urbanistici di Ortona sono regolati dal PRG del 1994, e soprattutto una scelta coerente con gli impegni economici previsti per il gruppo di professionisti che ha elaborato la revisione dello strumento urbanistico, di circa 170mila euro».

«Questo è stato uno dei primi impegni che abbiamo assunto nei confronti della città – ha ricordato  l’assessore all’Urbanistica Gianni Totaro – e la riunione di oggi è una chiara dimostrazione. Il PRG è un atto fondamentale della vita amministrativa della città e la nostra scelta è stata quella di individuare una modalità operativa che permettesse di evitare gli errori passati riaprendo la procedura per la progettazione di un nuovo piano, con un ulteriore dispendio economico e un allungamento dei tempi che avrebbero penalizzato i cittadini da anni in attesa in un limbo d’incertezza. L’amministrazione poi caratterizzerà questo piano nella fase delle osservazioni con una propria proposta che espliciterà la visione urbanistica della città per i prossimi decenni».

La presentazione del piano è stata poi affidata al coordinatore dei tre gruppi di professionisti che in questi anni hanno lavorato, il professore Roberto Mascarucci, che ha evidenziato le modalità operative seguite dai gruppi di professionisti adeguando il Piano alle normative attualmente in vigore, dimensionando lo strumento urbanistico ad una previsione di insediabilità pari a 31mila 304 abitanti. Una stima che permetterà al Consiglio comunale in sede di osservazioni e controdeduzioni di ampliare la crescita insediativa fino ad un massimo di 33mila 977 abitanti. Dunque dopo aver adeguato il piano alle normative ambientali e paesaggistiche con la VAS e la microzonizzazione, è stato comunque previsto un piccolo spazio di manovra che il Consiglio comunale potrà utilizzare nei previsti tre passaggi d’aula con la fase dell’adozione, delle osservazioni da parte dei cittadini e portatori d’interessi e nella conclusiva fase dell’approvazione.    

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A Cuntaterra si aprono le danze con Viva chi balla

Giovedì 11 ottobre alle ore 20.30, presso CUNTATERRA , spazio artistico-culturale
con sede Brecciarola di Chieti (CH), avrà inizio VIVA CHI BALLA, laboratorio di danze
tradizionali del Centro-Sud Italia.


VIVA CHI BALLA 


Laboratorio di danze tradizionali del Centro-Sud Italia condotto da 
Anna Anconitano
Filomena Di Paola
Daniela Giangreco 
Alessandro Salerno
Chiara Spina

 
Un viaggio danzato attraverso i balli tradizionali del Centro-Sud Italia : ballarelle/saltarelle
abruzzesi, danze in cerchio, pizzica pizzica salentina, tammuriate e tarantelle. 
Oltre ai passi verranno approfonditi la storia, il contesto culturale ed il carattere etno-
antropologico di ogni danza. 


LA PRIMA LEZIONE E’ APERTA E GRATUITA.
E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE 
PER INFO E PRENOTAZIONI: 
3387582167 / 393 8820533 / 338 5004867
ass.cterra@gmaill.com


CUNTATERRA è terra di racconti, orizzonte di esperienze personali e collettive, punto
d’incontro, dove ritrovarsi per condividere momenti di cultura, arte e socialità.
CUNTATERRA è ricerca, creazione e formazione nel campo del Teatro, della Musica e delle
Arti popolari.
Con un pensiero alle radici e lo sguardo aperto sul mondo.

 

 

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Il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito sul blocco dei fondi Masterplan

Il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito interviene sulla notizia dei fondi del Masterplan bloccati per due anni dal Decreto Genova: "Il blocco dei fondi previsti nel Masterplan, se sarà confermato, è un fatto grave che dimostra tutte le difficoltà di questa classe politica a ragionare in un'ottica di programmazione". Di Lorito aggiunge: "al di là della validità degli interventi previsti nel Masterplan, si tratta di fondi in parte già impegnati o sui quali comunque le amministrazioni abruzzesi facevano affidamento: bloccarli per due anni metterà in difficoltà le imprese e rischia di aprire la partita dei contenziosi. Sono fiducioso" conclude "sulla possibilità di un ripensamento in tempi brevi da parte del governo".

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Caos a Torre de’ Passeri, recapitate bollette dell’acqua già scadute.

Il sindaco Di Giulio scrive all’Aca per segnalare disservizi.

Hanno ricevuto bollette dell’Aca via posta, la cui data di scadenza era anteriore rispetto a quella di consegna, numerosi cittadini di Torre de’ Passeri che, già esasperati per i disagi, ormai quotidiani, legati al recapito a giorni alterni, attuato da Poste Italiane; ora si trovano a dover fronteggiare un ulteriore disservizio che inevitabilmente peserà sulle loro tasche.

Questa volta il disguido in questione, e cioè la consegna delle bollette del servizio idrico effettuata dopo la sua scadenza effettiva, sarebbe dovuto a problemi di recapito del servizio privato che lavora per l’azienda acquedottistica pescarese. “Sono numerosi gli utenti Aca del Comune di Torre de’ Passeri che segnalano, proprio in questi giorni, di ricevere bollette già scaduti, con conseguenti difficoltà per i pagamenti – ha scritto il primo di cittadino di Torre de’ Passeri Piero Di Giulio in una nota inviata al Presidente e al Direttore generale di Aca -. I ritardi con cui le bollette Aca stanno arrivando nella buche delle lettere producono effetti comunque sempre negativi per la cittadinanza – ha precisato il sindaco Di Giulio – che deve far fronte a pagamenti a ridosso, o oltre il termine di scadenza, senza la possibilità di programmarli. Mentre ad alcuni è anche capitato in passato di ricevere solleciti di pagamento e preavvisi di distacco, senza aver prima ricevuto le relative bollette. L’auspicio – ha concluso Di Giulio – è che non ci siano aggravi dei costi per cittadini a cui l’Aca dovrebbe concedere, in questo caso specifico, più tempo per pagare le bollette senza l’aggiunta di more, e che si giunga in tempi certi ad una concreta risoluzione delle inefficienze evidenziate, effettuando anche le opportune verifiche presso il servizio postale incaricato, anche in considerazione del fatto che, stando così le cose, i conseguenti mancati pagamenti, per lo più, non sono da attribuire alla negligenza degli utenti”.

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Sulmona, 4 arresti per usura e tentato omicidio

Quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere per i reati di usura e tentato omicidio. E' quanto eseguito dalla polizia di Sulmona A finire in manette un'intera famiglia: lei, la madre, accusata di tentato omicidio e usura, e gli altri il marito, il figlio e la nonna solo di usura. L'inchiesta, illustrata stamane nel corso di una conferenza stampa presso il Commissariato di polizia di Sulmona, ha preso avvio dopo l'aggressione nei riguardi di una romena, titolare di un autolavaggio avvenuta il 19 settembre scorso a quanto pare per questioni legate all'usura. Agli arresti sono finiti S.D.R, 45 anni, accusata di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, che avrebbe picchiato la romena, con una chiave a croce, il marito B.S., 43 anni, il figlio L.S., 22 anni, e la nonna, la madre di lei, L.M, 69 anni. Secondo quanto ricostruito dagli agenti del Commissariato di Polizia di Sulmona alla titolare dell'autolavaggio sarebbe stata prestata una somma di 3 mila euro. In due anni la donna avrebbe restituito quasi 19 mila euro, con rate di 300 euro mensili, restituzione che non ha soddisfatto la famiglia che avrebbe cercato di piu' dalla malcapitata a tal punto da aver attuato una spedizione punitiva con S.D.R. che avrebbe colpito la romena con una chiave a croce provocandole ferite guaribili in 50 giorni. Secondo la versione fornita dall'arrestata la vicenda ruoterebbe attorno ad una presunta relazione extraconiugale tra il marito della donna e la stessa romena e la presenza nell'autolavaggio era solo per dire alla donna di lasciare perdere il marito. In quel momento il figlio della romena avrebbe imbracciato un forcone per intimorire la donna. Da li' sarebbe iniziata la colluttazione, terminata con il ferimento di entrambe le donne. Subito dopo l'arresto, i due uomini sono stati trasferiti nel carcere di Sulmona mentre le due donne in quello femminile di Teramo. Gli interrogatori di garanzia sono stati fissati per giovedi'

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Rapina in villa a Lanciano, il capo della banda si avvale della facoltà di non rispondere

Si è avvalso della facoltà di non rispondere il romeno Alexandru Bogdan Colteanu, il 26enne bloccato a Casal di Principe  e fermato con l'accusa di aver tentato di ricettare un orologio rubato durante la rapina nella villa dei coniugi Martelli, a Lanciano, il 23 settembre scorso. L'uomo è accusato di rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona e porto abusivo di arma. Il romeno, ritenuto il capo della banda e rinchiuso nel carcere di Caserta, è comparso dinanzi al gip di Santa Maria Capua Vetere per l'interrogatorio di garanzia. In carcere a Lanciano restano i suoi quattro complici che lo hanno accusato di essere l'organizzatore del cruento colpo in cui a Niva Bazzan, moglie di Carlo Martelli, ha tagliato l'orecchio destro. 

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La Minerva dell’Università d’Annunzio a Bruno Vespa e Mogol

La prestigiosa 'Minerva' dell'università degli studi Chieti-Pescara a Mogol e Bruno Vedpa. Si è riunito oggi, su convocazione del Magnifico Rettore, Sergio Caputi, il Senato Accademico dell'Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio" di Chieti-Pescara. Sono state approvate diverse delibere su modifiche di regolamenti, rinnovi di convenzioni, accordi internazionali e pratiche relative al personale docente e tecnico-amministrativo. E' stato confermato Aurelio Laino presidente del Collegio dei Revisori dell'Università "d'Annunzio" per il prossimo triennio. Approvata la proposta del Rettore Caputo di conferire l'Ordine della Minerva, al maestro Giulio Rapetti Mogol e al giornalista e conduttore Bruno Vespa. La consegna avverrà, come tradizione, nel corso della Cerimonia di Inaugurazione del nuovo Anno Accademico 2018/2019, che si terrà nell'Auditorium del Rettorato, mercoledì 12 dicembre 2018, a partire dalle ore 10,30. L'Ordine della Minerva è stato istituito dall'Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio" nell'anno 1986. Viene conferito a personalità nazionali ed internazionali, che abbiano contribuito significativamente al progresso della Scienza, della Cultura e dell'Economia. La proposta di conferimento viene formulata al Senato Accademico dal Rettore. L'insegna è costituita da una medaglia d'oro, su cui è raffigurata la testa di Minerva. Tra gli insigniti di questa che è la massima onorificenza concessa dalla "d'Annunzio" figurano l'allora cardinale Joseph Ratzinger, Sergio Marchionne, Cesare Romiti, Piero Angela, Folco Quilici, Giorgio Albertazzi, Giuliano Vassalli, Felice Ippolito, Carlo Bo, Dominick Salvatore, Marcello De Cecco, Francesco Sabatini e il maestro Pietro Cascella

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Di Matteo: candidatura di Catani nel segno della discontinuità

 "La logica seguita fin ora e' stata quella di stare attenti ai territori amici e all'amico dell'amico. Noi non vogliamo le foto sui giornali, ma una politica che sappia agire sui problemi di tutti". Donato Di Matteo, consigliere della Regione Abruzzo eletto nel Pd ma oggi a capo della lista civica Abruzzo Insieme, non usa mezze parole per spiegare la decisione di sostenere Vincenzo Catani, sindaco di Picciano, alla presidenza della Provincia di Pescara, il cui voto e' previsto per il prossimo 31 ottobre. L'ente era governato dal centrosinistra con Antonio Di Marco. E la candidatura di Catani e' stata lanciata da Di Matteo proprio in contrasto con il presidente uscente: "Abbiamo optato per una candidatura che desse discontinuita' ad una logica che ha fatto male al territorio- dice- Loro si fanno le foto e intanto la provincia di Pescara e' disastrata. Catani e' un uomo d'esperienza che ha un lungo trascorso come amministratore territoriale. E' aperto a tutte le istanze e lontano dalle logiche di partito". Una scelta dettata anche dalla volonta' di "spaventare" gli avversari. "Siamo molto presenti sul territorio. Loro - afferma riferendosi alle altre forze politiche - non si preoccupano dei problemi reali, ma si accorgono di te quando cerchi di toglierli pezzi di potere". La corsa alla Provincia, insomma, si profila a sorpresa come una corsa a tre. Con Catani, infatti, alle urne andra' quasi certamente il sindaco di Collecorvino Antonio Zaffiri, candidato del centrodestra. Il Pd invece si e' dato appuntamento questa sera per scogliere il nodo della candidatura che potrebbe portare al nome del sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito, o di quello di Cugnoli, Lanfranco Chiola. 

La replica di Antonio Di Marco

"Quello di Di Matteo e' un ritornello funzionale alla sua progettualita' politica: tenersi da parte adesso per arrivare alla conclusione, il voto, e decidere da quale parte stare", ha detto Di Marco. Di Matteo ha giustificato la scelta parlando di una "logica politica attenta ai territori amici e degli amici degli amici" e non ai reali problemi della provincia di Pescara. Una logica, ha aggiunto, fatta piu' di foto sui giornali che di azioni concrete che, in eredita', "lascia un territorio devastato". "In questi anni- e' stata la replica di Di Marco- abbiamo speso bene e i risultati sono visibili. Esempio ne sono i due viadotti realizzati sul fiume Saline, la ristrutturazione e la riapertura dell'Alberghiero De Cecco e la conclusione dei lavori nella Scuola Marconi di Penne. Abbiamo lavorato con la concretezza. Le polemiche le lascio a Di Matteo". Questa sera i sindaci della coalizione di centrosinistra si riuniranno per fare il punto sul futuro candidato. Una partita a due che vede in lizza il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito e quello di Cugnoli Lanfranco Chiola. "L'importante - conclude Di Marco - e' individuare un presidente che non sia li' a rappresentare la scena, ma a continuare la gestione messa in campo in questi quattro anni. Lasciamo 55 milioni da investire sui territori e 33 per le scuole". 

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