Redazione Notizie D'Abruzzo

Caso Romandini, il Csm fissa la perdita di due mesi di anzianità

Perdita di due mesi di anzianità sia per aver svolto un'attività imprenditoriale, incompatibile con la sua attività di magistrato, sia per aver tenuto un comportamento gravemente scorretto nei confronti dei giudici popolari del processo di primo grado sulla discarica Bussi, di cui lui era presidente. E' la condanna inflitta dalla Sezione disciplinare del Csm al giudice Camillo Romandini, ora consigliere alla Corte d'appello di Roma, ma all'epoca dei fatti presidente della Corte d'Assise di Chieti.

Il cuore del procedimento disciplinare a carico del magistrato riguardava vicende legate al processo sulla mega discarica Montedison di Bussi sul Tirino. Quel processo celebrato a Chieti in primo grado si concluse con l'assoluzione di 19 imputati dal reato di aver avvelenato le falde acquifere, mentre il reato di disastro ambientale venne derubricato in colposo e, quindi, prescritto. Una sentenza ribaltata in appello: all'Aquila fu riconosciuto l'avvelenamento colposo delle falde, seppure prescritto, e ci fu la condanna di dieci imputati per disastro colposo. Il comportamento scorretto per il quale Romandini è stato condannato è legato a una cena a cui partecipò tre giorni prima della sentenza con gli altri giudici popolari.

Romandini è stato invece assolto dalle accuse di aver in questo modo compiuto un'interferenza nell'attività di un altro giudice e di non essersi astenuto dal procedimento. Quest'ultima contestazione era legata all'ipotesi che qualche giorno prima della sentenza avesse anticipato il suo parere in una cena con il governatore dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso.

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Pescara, arrestato mentre spacciava droga pur essendo ai domiciliari

E' stato trovato con la droga in casa mentre era agli arresti domiciliari, per questo è stato arrestato dalla Polizia di Stato un giovane di 26 anni, sorpreso dagli agenti della sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Pescara con quasi 30 grammi di cocaina e più di un etto di hashish, nascosta proprio nell'abitazione in cui si trovava ristretto.

I poliziotti, avuta la notizia che il 26enne, nonostante la misura cautelare cui era sottoposto, aveva messo in piedi una fiorente attività di spaccio, si sono appostati nei pressi dell'abitazione, al pianterreno di uno stabile di via Rigopiano e, senza essere scorti, confondendosi tra i residenti del quartiere, sono riusciti a fare irruzione nell'appartamento, cogliendo di sorpresa il suo unico occupante che, alla vista dei poliziotti, ha tentato di gettare nel bagno parte dello stupefacente poi rinvenuto nel corso della perquisizione. Oltre alla droga gli agenti hanno sequestrato un bilancino di precisione ed altro materiale destinato al confezionamento delle dosi.

Il 26enne, che nel dicembre del 2016 era stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per una rapina commessa in una gioielleria di viale D'Annunzio, è stato pertanto tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio. 

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La Lega in piazza per chiedere il ritorno al voto

La Lega sarà in piazza Unione, domani, 15 settembre, alle ore 11, "per ribadire che la democrazia, anche nella nostra regione, si rispetta consentendo ai cittadini di esprimere il loro giudizio su programmi e progetti, senza appellarsi alla burocrazia con il fine di stravolgere un percorso tracciato in maniera chiara e lampante: le elezioni devono essere convocate entro 90 giorni dallo scioglimento del Consiglio regionale". Si tratta della seconda manifestazione per chiedere che l'Abruzzo torni al voto, secondo le regole stabilite dallo Statuto e dalla legge elettorale regionale. 

"D'Alfonso e il centrosinistra vogliono, per i loro interessi, tenere ancora in piedi un governo che può funzionare solo per l'ordinaria amministrazione, imprigionando il territorio in un limbo che non consente alcuna programmazione reale. E che corre il rischio di pagare molto cara questa scelta. La Lega non può e non vuole consentire questo scempio e chiede alle altre forze di centrodestra - Forza Italia, Fratelli d'Italia, Udc e movimenti civici - di aderire, ancora una volta, responsabilmente alla manifestazione di domani. Invita anche i cittadini a partecipare, per far sentire forte la loro voce, per richiamare il centrosinistra che sta pervicacemente tenendo in ostaggio la Regione, al rispetto delle regole e della democrazia", si legge nella nota

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Allarme bomba al Tribunale di Pescara

Allarme bomba al Tribunale di Pescara dove è arrivata una telefonata anonima che segnalava la presenza di un ordigno. Scattato l'allarme sono giunti subito gli uomini di carabinieri e polizia che hanno fatto sgomberare Palazzo di Giustizia per la bonifica, da parte degli artificieri della Polizia di Stato, che ha dato esito negativo. Subito dopo è stato permesso alle persone di tornare all'interno per la ripresa dell'attività lavorativa.

 

immagine di repertorio

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Tre feriti in un incidente stradale nel pescarese

Due donne sono rimaste ferite la notte scorsa a Manoppello in un incidente stradale accaduto intorno alle 2.15. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto le due, che erano a bordo di una macchina, per evitare forse un animale, probabilmente un cinghiale, sono finite fuori strada, in una scarpata. Sono state ritrovate dai vigili del fuoco, grazie anche al suono del clacson. Una 55enne di Scafa è stata trasportata in ospedale per un politrauma, ed è in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia.

La 25enne che era alla guida è in ospedale non in gravi condizioni. Sul posto sono intervenuti, i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri per i rilievi. Un altro incidente incidente si è verificato alle 4 a Pescara in via Colli Innamorati dove un 23enne, V. S. P. A bordo di una moto, per cause in corso di accertamento ha perso il controllo, finendo contro un muro. Soccorso dai sanitari del 118, è stato trasportato in ospedale per un politrauma. Il giovane è stato ricoverato in Ortopedia con una prognosi di 35 giorni.

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Rotondi: stati generali della Democrazia Cristiana avranno carattere culturale

 ''Gli 'Stati Generali della Dc' convocati a Roma dal 23 al 25 Novembre avranno carattere culturale: riuniremo la classe dirigente politica, culturale e imprenditoriale di ispirazione democristiana e la interrogheremo sulla possibilità di una ripresa di iniziativa del partito. La discussione avrà carattere congressuale, un intervento dopo l'altro senza tavole rotonde. Ci sarà eventualmente una sola eccezione nel caso in cui accetteranno un faccia a faccia ,con moderatore concordato, i Presidenti Berlusconi e Prodi. L'invito è appena partito ed è stata una scelta nostra senza alcun calcolo politico, pur se va osservato che a destra e a sinistra si lesinano riconoscimenti a due figure che nei rispettivi campi hanno rappresentato ,e nella storia rappresenteranno, la Seconda Repubblica". Così Gianfranco Rotondi presidente della 'Democrazia Cristiana' da lui fondata nel 2004 e che il 31 agosto a Pescara ha ripreso le proprie attività di partito. 

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Scuola, solo 25 mila immissioni in ruolo

Le nomine effettuate nelle scuole per questo anno scolastico sono meno della metà di quelle programmate, e nella scuola secondaria, solo una su tre. Rispetto alle disponibilità iniziali, 57.322 posti, le nomine in sono state infatti solo 25.105, pari al 43,8%, percentuale che nella scuola secondaria si riduce al 33%. I dati sono stati comunicati stamane nel corso di una riunione al Ministero per l'Istruzione tra sindacati scuola e amministrazione. Preoccupati i sindacati. "Quella che sembrava una previsione pessimistica - ha detto Pino Turi, leader della Uil Scuola - è diventato un dato oggettivo, risultato dell'inadempienza di alcune Direzioni regionali che, anche in presenza di procedure completate, non hanno pubblicato le graduatorie del concorso 2018 (FIT) entro il 31 agosto, vanificando di fatto le aspettative di migliaia di docenti che vedono slittare la nomina di un anno. Casi sui quali la Uil scuola è intervenuta più volte, come a Napoli, denunciando ritardi, lentezze e inadempienze". Allarmata anche la segretaria scuola della Cisl, Maddalena Gissi. "Alcuni dati sono addirittura impressionanti - ha fatto notare - come nel caso degli assunti su posti di sostegno nella secondaria di primo grado, appena il 2,7% rispetto al numero dei posti disponibili, che è un valore medio sul piano nazionale, perché al nord su 4.830 disponibilità le assunzioni sono state 11 (0,2%). + del tutto evidente quanto sia indispensabile e urgente una seria riflessione sui meccanismi del reclutamento, ponendo fine al continuo riproporsi di interventi straordinari. Serve un sistema affidabile, procedure trasparenti che non alimentino un contenzioso destinato quasi a sostituirle". Intanto i sindacati hanno registrato oggi l'impegno da parte del ministero ad emanare un decreto che permetterà agli uffici regionali di accantonare, ed assegnare, i posti relativi alle graduatorie pubblicate entro il 31 dicembre prossimo. "Una apertura positiva alla quale - conclude Turi - va affiancato un intervento politico per dare garanzie di stabilità e trasparenza a tutto il personale interessato". Lo stesso titolare del Miur, Marco Bussetti, oggi, parlando in una trasmissione radiofonica a Radio 24, ha assicurato che "punteremo sull'aspetto del reclutamento, servono procedure più semplici che dovremo concordare con i sindacati, e servono docenti più giovani in classe". 

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L’Alzheimer affligge oltre 600mila italiani

L'Alzheimer affligge oltre 600mila italiani e i loro familiari. Per sconfiggere la malattia ci si affida alla ricerca e a diagnosi precoci sempre piu' precise, ma la lotta per ridare dignita' ai malati e aiutarli a riconquistare la propria quotidianita', oggi passa anche dalla tecnologia e dai social, a partire dai chatbot, "assistenti virtuali" che si avvalgono dell'intelligenza artificiale a supporto delle persone affette da demenze. Di questi temi si e' discusso al Ministero della Salute, in occasione della conferenza stampa "Alzheimer , non perdiamolo di vista", organizzata da Italia Longeva, la Rete nazionale di ricerca sull'invecchiamento e la longevita' attiva del Ministero della Salute, sostenitore del progetto "Chat Yourself", il primo chatbot per i malati prodromici di Alzheimer (@chatyourselfitalia)

 "Per l'Italia, Paese piu' vecchio al mondo con il Giappone, le demenze rappresentano un problema medico-sociale ogni giorno piu' grande - ha dichiarato Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva -. Cio' vale in particolar modo per l' Alzheimer , senza dubbio la forma di demenza piu' prepotente e violenta, sia sotto il profilo epidemiologico, sia per l'impatto sulla qualita' di vita dei pazienti e dei loro familiari. Questa patologia oggi interessa quasi il 5% degli over-65, ma secondo le proiezioni elaborate dall'ISTAT per Italia Longeva, nel 2030 la percentuale si triplichera' e saranno colpiti dalla malattia ben oltre 2 milioni di pazienti, in prevalenza donne. In attesa di cure efficaci contro l' Alzheimer , una strada percorribile nelle prime fasi dopo la diagnosi e' quella di sfruttare le risorse della tecnologia. Chat Yourself e' nato con questo obiettivo: contenere il danno provocato dalla malattia, affiancando all'impegno dei propri cari un aiuto concreto a ricordare", ha concluso Bernabei.

L'Alzheimer comporta un lento e progressivo decadimento delle funzioni cognitive, dovuto all'azione di due proteine, la Beta-amiloide e la proteina Tau, che si accumulano nel cervello causandone la morte cellulare. "Evidenze scientifiche ci dicono che l'attacco ai neuroni ed ai circuiti nervosi inizia almeno 15-20 anni prima della comparsa dei 'tipici' disturbi della memoria. Questo perche' nel nostro cervello c'e' un numero enorme di cellule, circuiti e sinapsi "di riserva" in grado di sostituire quelli danneggiati o distrutti dalla malattia, fino a quando non si arriva a una soglia limite, superata la quale il meccanismo degenerativo diventa inarrestabile - ha spiegato Paolo Maria Rossini, Direttore Area Neuroscienze, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS-Universita' Cattolica, Roma -. il limite dei trattamenti terapeutici sin qui tentati e' stato proprio quello di essere somministrati in presenza di una sintomatologia gia' conclamata corrispondente ad una fase di malattia in cui le riserve plastiche del cervello sono esaurite. In sostanza, come voler curare il cancro in un paziente plurimetastatico. Per questo motivo, gli sforzi della ricerca sono sempre piu' tesi a individuare le cratteristiche prodromiche, precocissime e spesso visibili solo con l'ausilio di esami strumentali, cosi' da intervenire il prima possibile con trattamenti specifici e supporti tecnologici"

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Lanciano, assistente sociale e impiegata del comune aggrediti

Un'assistente sociale e un'impiegata del settore Politiche Sociali del Comune di Lanciano sono state brutalmente aggredite e picchiate da un uomo che le accusava della responsabilità per avergli tolto l' affidamento di due figlie minori finite in una casa di accoglienza. L'episodio è avvenuto poco dopo le 16 mentre l' uomo, unitamente alla moglie, stava svolgendo con l'assistente sociale un incontro protetto per poter vedere le figlie. Improvvisamente avrebbe avuto uno scatto d'ira e avrebbe sbattuto l'assistente sociale contro un muro, picchiandola ripetutamente al volto e allo stomaco, mentre contemporaneamente l'impiegata ha cercato di proteggere la collega e anche lei ha ricevuto un violento pugno sul viso. Le due donne sono state accompagnate dall' ambulanza del 118 al pronto soccorso di Lanciano dove sono attualmente sottoposte a cure mediche. Sul posto è giunta una pattuglia del Commissariato di Lanciano. 

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Di Sabatino: pienezza di poteri ma mandato limitato nel tempo

"Marco Rapino, al quale va il ringraziamento di tutto il Pd per il lavoro svolto in un momento molto complicato della vita del partito, si è dimesso ieri lasciandomi la guida del partito. Seppur l'orizzonte politico di questo mandato è limitato nel tempo, intendo esercitarlo con pienezza di poteri e con tutte le prerogative conferite alla figura del segretario ben consapevole che abbiamo alle porte un appuntamento istituzionale davvero importante per il rinnovo della nuova Regione". Così Renzo di Sabatino, ora alla guida del Pd Abruzzo. "Dopo aver considerato le questioni sul tappeto e dopo una veloce consultazione con i segretari provinciali, ho deciso di sospendere l'insediamento di nuovi organismi: sono assolutamente consapevole che troppo spesso sono saltati importanti passaggi di riflessione e condivisione e prima di qualsiasi decisione rispetto all'assetto del partito penso che bisogna prendersi del tempo per recuperarli. Lo dobbiamo agli iscritti - dice Di Sabatino - e anche ai cittadini, e sono ancora tanti, che non hanno la tessera del Pd ma che guardano a noi come l'ultima spiaggia contro la deriva di una nuova destra che nulla ha a che vedere con quanto abbiamo visto nel recente passato ma che somiglia in maniera spaventosa con quanto ha preceduto il ventennio fascista". "Ritengo che bisogna riunire i coordinamenti provinciali, e parteciperò ad ognuno di essi, per ascoltare e capire cosa sta succedendo nei territori. Solo successivamente farò convocare la direzione regionale e se sarà necessario, lo decideremo insieme, l'assemblea. Al termine di questo percorso saranno individuati i nuovi organismi di cui non farà parte, per ovvie ragioni di opportunità, chi è candidato alle regionali. Quello che non va, che abbiamo sbagliato, che possiamo migliorare: non si può eludere questa fase. Dovremo parlare e capirci senza flagellarci. Dovremo smontare gli steccati che ci hanno rinchiuso nelle gabbie di conventicole e correnti. Qui, ora, in questo momento della storia non hanno più senso. Quindi ci parleremo e ragioneremo, litigheremo, ma questa condizione va superata", dice ancora Di Sabatino. E conclude: "Confido nel senso di responsabilità di tutti i dirigenti del partito per ritrovare la serenità: ne abbiamo bisogno per comporre un'ampia alleanza che deve vedere uniti le forze progressiste, i movimenti civici e la classe intellettuale anch'essa oggi chiamata ad un impegno per la propria comunità e per individuare rappresentanti istituzionali alternativi al modello Salvini, per il quale vale più la presidenza di un Cda che la sorte della Regione. Questo Abruzzo deve tornare ad amarsi, a volersi bene e il PD, pur nel momento più difficile della storia, può svolgere un ruolo determinante perché ha il crisma della ragionevolezza e della responsabilità, le radici fatte di impegno, solidarietà, cultura di Governo, radicamento sul territorio".

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