Redazione Notizie D'Abruzzo

Rigenerazione urbana, completata Radical Zombie, l’opera di street art di Mr. Thoms

 

Abiti dai colori accesi, capelli perfettamente pettinati. Sguardo fisso sullo spettatore ma cellulare rigorosamente tra le mani. Si mostrano così i “Radical Zombie” dipinti da Mr. Thoms sulla parete sud della ex casa del custode del cimitero.

E’ stato completato in appena quattro giorni il nuovo murale della città di Montesilvano, realizzato a costo 0 nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana a mezzo street art condotto dall’amministrazione Maragno.

«Quando abbiamo saputo che Mr. Thoms, street artist di prestigio internazionale, sarebbe venuto in Abruzzo per la sua personale PostMortem, esposta nell’ambito di Behance Portfolio Reviews organizzato da Pepe Collettivo -  sottolinea Alessandro Pompei, presidente della commissione Cultura -  lo abbiamo immediatamente contattato. L’artista ha colto ed apprezzato la bontà del nostro progetto, tanto da scegliere di fare dono alla città di una riproduzione dell’opera di punta della sua mostra. Abbiamo quindi individuato, nella ex casa del custode del cimitero, la  location ideale per “ospitare” e rafforzare il messaggio legato a “Radical Zombie” di Mr. Thoms, una riflessione sulla vacuità di un oggi sempre troppo immerso nel mondo social e distratto invece dalla concreta realtà. Questa opera dimostra chiaramente quanto la street art abbellisca, riqualifichi, ma ovviamente possa far scatenare una riflessione. In questi giorni, sono tantissime le persone che sono venute al muro, per osservare l’opera prendere forma e scambiare opinioni con Mr. Thoms, artista ma soprattutto persona eccezionale. Non ci fermiamo -  annuncia il consigliere Pompei -  e già questo sabato, inaugureremo “Immi”, un’installazione dietro la stazione ferroviaria, che un altro grande artista, Graziano Fabrizi, ha voluto donarci».

 

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Montesilvano, si allarga la raccolta ‘porta a porta’

COMUNICATO STAMPA

 

A Montesilvano si amplia il “porta a porta” e arrivano 5 nuove isole ecologiche

 

 

Approvato il bilancio, arriva l’annuncio di 2 nuove zone dove verrà attivato il porta a porta e l’installazione di 5 nuove isole ecologiche.

 Il servizio di raccolta domiciliare verrà introdotto su via Vestina (nel tratto compreso tra il confine con Cappelle sul Tavo e via Tamigi) e su via Verrotti (dal confine con Pescara fino a via Di Giovanni). Nei prossimi giorni nelle aree interessate saranno consegnati i mastelli domestici che sostituiranno gradualmente i bidoni stradali. A ogni utente oltre al kit dei cassonetti, verrà consegnato il calendario e un piccolo manuale per il corretto conferimento.

«In questi anni – dichiara il sindaco Francesco Maragno – abbiamo lavorato tanto, cominciando dalla risoluzione di un contratto che era assolutamente fallimentare per il Comune. Abbiamo fatto dei notevoli passi in avanti, grazie a scelte precise e alla collaborazione da parte dei cittadini. Nel marzo 2017 abbiamo introdotto per la prima volta la raccolta porta a porta a Montesilvano colle che ha da subito prodotto risultati eccezionali. L’estensione di questa modalità di raccolta anche nelle zone del PP1 e al confine con Pescara ha ulteriormente potenziato tali risultati, portando la percentuale della raccolta differenziata dall’insufficiente 18%, che abbiamo trovato al nostro insediamento, all’oltre 31% di oggi. Introdurre il porta a porta anche in queste nuove aree darà sicuramente ulteriore impulso a questo progetto.  Siamo consapevoli che chiediamo un cambio di abitudini ai montesilvanesi ma siamo certi che sapranno apprezzare le novità introdotte e  collaboreranno attivamente con l’amministrazione per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati».

 «I dati che stiamo ottenendo – dichiara Paolo Cilli, assessore all’igiene urbana di Montesilvano – ci dicono che siamo sulla strada giusta. Il rifiuto indifferenziato è in continua diminuzione, i cittadini vedono il maggior decoro nel nostro territorio e capiscono che il cambio che chiediamo nelle loro abitudini domestiche è per il bene di tutti e soprattutto delle future generazioni. Ma c’è anche un’altra novità sul territorio -  annuncia Cilli -. Ieri sono state installate 5 nuove isole ecologiche, attive h 24, che andranno così ad affiancarsi a quella già esistente da oltre un anno, su via Aldo Moro, angolo via Spagna».

 

Le isole si trovano in:

- Piazza Giardino adiacente campo sportivo;

- Via Vestina angolo Via Verdi;

- Piazza Trisi;

- Corso Umberto, Via Idro, adiacente lo svincolo della circonvallazione;

- Via Verrotti direzione sud – nord.

 

Le isole ecologiche sono delle strutture in cui chiunque può conferire i propri rifiuti, correttamente differenziati, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

Queste nuove isole, così come il centro di raccolta di via Inn, saranno di supporto per coloro che per vari motivi non riescono o non possono conferire i loro rifiuti secondo il calendario prestabilito. Nelle isole è possibile conferire carta, plastica, vetro, organico e secco residuo (come ad esempio pannolini).

«L’utilità di queste isole ecologiche è evidente a chiunque -  dichiara Nicola della Corina, responsabile per l’Abruzzo del Consorzio Formula Ambiente – basti pensare che quella che abbiamo inaugurato il 5 gennaio del 2018 in via Austria ha finora fatto registrare una media giornaliera di 40 conferimenti per un totale complessivo di 15.720 conferimenti (di cui il 20% di secco residuo, 30% organico, 10% vetro, 20% carta e il restante plastica e lattine). Ogni isola è dotata di riconoscimento dell’utente attraverso la tessera sanitaria ed è controllata attraverso un sistema di video sorveglianza per evitare abbandoni e vandalismi.

«Il nostro percorso non si conclude qui -  annuncia il primo cittadino –. In via Nilo, entro aprile sorgerà il primo centro del riuso, un luogo dove potranno essere portati materiali e oggetti che per qualcuno non sono più utili, ma che lo possono diventare per altri, con il fine di evitare che oggetti che hanno ancora un valore vadano a finire in discarica aumentando i costi della raccolta e dello smaltimento per gli utenti. Entro la fine dell’anno, inoltre, verrà realizzato anche il secondo centro di raccolta del territorio a Montesilvano Colle».

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Avvenimenti. Salvini e Toninelli, niente crisi 5S e Centrodestra li blinda. ONG, quando i soccorsi sono dubbi Bimbi sul bus, una tragedia sfiorata

Avvenimenti.  Salvini e Toninelli, niente crisi 5S e Centrodestra li blinda. ONG, quando i soccorsi sono dubbi. Bimbi sul bus, una tragedia sfiorata


Una settimana densa di avvenimenti; commentiamoli uno per uno

La votazione al Senato della Repubblica su Salvini.

Il Senato della Repubblica ha stabilito a larga maggioranza che l’azione del Ministro Salvini è stata una scelta politica dettata dalla tutela di un interesse preminente dello Stato. Dire che Salvini è stato salvato da una immunità è distorcere la realtà delle cose. Non si tratta della immunità prevista per i parlamentari e oggi abolita; si tratta di una legge costituzionale introdotta nel1989 che stabilisce la non punibilità di un ministro che commette un reato nell’interesse dello Stato, e a definire quale sia l’interesse dello Stato è esclusivamente la Camera di appartenenza. C’è da notare che la larga maggioranza è dovuta al contributo di FI, di Fratelli d’Italia e del gruppo misto. I voti della maggioranza di governo sono stati 153, dunque insufficienti per la maggioranza assoluta; che questo sia un episodio estemporaneo o un indicatore di difficoltà nella maggioranza è tutto da vedere

La mozioni di sfiducia a Toninelli

Le mozioni di sfiducia presentate dal PD e da FI contro Toninelli sono state entrambe respinte. Dire che si sia trattato da parte della lega di una restituzione della votazione fatta dai 5 stelle a favore di Salvini è una menzogna. La lega ha votato contro la mozione di sfiducia individuale perché il suo accoglimento avrebbe aperto una crisi di governo che per ora né i gialli né i verdi vogliono. E’ stato invece un errore delle opposizioni presentare queste mozioni senza avere i voti per farle approvare perché così hanno ricompattato le due forze alleate in un momento di difficoltà. Quanto a Salvini qualcuno pensa che sarebbe contrario ad una sostituzione di Toninelli anche in caso di rimpasto di governo. Il Ministro delle Infrastrutture, a torto o a ragione, per le sue incaute dichiarazioni e le sue gaffe è diventato infatti una specie di buffa macchietta che fa perdere voti ai Grillini e di converso rafforza i leghisti; un ministro così Salvini se lo tiene stretto.

La sentenza del Tribunale dei Ministri

Il giorno dopo la votazione del Senato su Salvini si è saputo che il Tribunale, accogliendo la richiesta del procuratore, cosa che non aveva fatto per Salvini, ha archiviato per Conte, Di Maio e Toninelli. Ma quando si è tenuta la Camera di Consiglio? Se è stata tenuta il giorno successivo alla votazione in Senato, va tutto bene; presa coscienza della volontà popolare (i senatori rappresentano in quanto eletti la volontà del Popolo) hanno deciso secondo logica. Infatti errare umanum est, perseverare diabolicum. Ma se la decisione dei giudici è stata tenuta prima della votazione in Senato sarà interessante leggere le motivazioni per capire come mai per il verde è stata presa una decisione e per i tre gialli una decisione opposta. Curioso sarebbe anche il fatto che questa decisione sia stata resa pubblica dopo la votazione in Senato e non prima. Perché mai? Forse si voleva evitare di influenzare il voto dei Senatori in senso favorevole a Salvini? Qualcuno pensa che sia stata una operazione politica contro Salvini e non una decisione indipendente. Fino a prova contraria riteniamo accertata la indipendenza di giudizio dei magistrati; sarà comunque interessante conoscere nei dettagli come si sono svolti i fatti.

La ONG italiana e il soccorso anomalo

Mentre il Senato si apprestava a votare sulla questioni Diciotti, una ONG battente bandiera italiana, di cui è capo quel prototipo di pacifista che è Casarin, violando ogni accordo e ogni disposizione ha preso a bordo dei clandestini che non erano in pericolo di naufragio all’interno delle acque di competenza libica e in competizione con una motovedetta libica. Poi ha fatto rotta verso Lampedusa ed è entrata in porto infrangendo il divieto di una nave da guerra. Il procuratore della repubblica di Agrigento, quello che aveva accusato Salvini dei più tremendi reati, ha confermato il sequestro della nave già disposto dalla Guardia di Finanza e ha incriminato il capitano della nave di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Lo ha arrestato? non sembra, gli ha imposto l’obbligo di dimore nell’isola di Lampedusa o altrove? Non lo sappiamo. L’imbarcazione sequestrata come mezzo per compiere i reati (sono almeno 2) quanto tempo resterà bloccata prima che riprovi a fare la medesima cosa? Aspettiamo e vedremo quali saranno le decisioni che Magistratura riterrà di adottare nei confronti del Capitano della nave

La tragedia sfiorata

La intelligenza, determinazione e freddezza d’animo di un dodicenne ha salvato 51 bambini e 3 maestre dal morire bruciati vivi. La bravura del ragazzino e la capacità professionale dei Carabinieri hanno impedito che si verificasse una immane tragedia; questo però non deve esimerci dal provare orrore e rabbia. Come è possibile, ci si domanda, che un soggetto a cui era stata riturata la patente per guida in stato di ubriachezza e che aveva avuto una condanna penale per molestie sessuali a una minorenne guidasse un autobus utilizzato da una scolaresca. La spiegazione data dal senegalese del folle gesto che si apprestava a compiere, “volevo vendicare gli africani morti in mare per colpa di Salvini e Di Maio” fa riflettere. Il Pd nella disperata ricerca della rivincita accusa ogni giorno Salvini di queste colpe, quando invece riducendo gli imbarchi si sono ridotti i naufragi e quindi i morti. I cittadini italiani sanno benissimo che è stato il governo Renzi a stabilire che chiunque fosse raccolto in mare da qualunque natante doveva essere portato esclusivamente in Italia. Durate questi governi di sinistra gli sbarchi sono arrivati a quasi duecentomila individui l’anno. Quali le conseguenze di questo? Aumenti di guadagni dei trafficanti, guadagni delle varie organizzazioni anche facenti riferimento alla delinquenza organizzata, che per l’assistenza ai migranti hanno guadagnato –sono parole di Buzzi- più che con il traffico della droga, mentre il tutto costava al nostro Erario 5 miliardi di euro l’anno. E’ difficile integrare 600.000 clandestini, impossibile rimandarli a casa loro. Tutto questo si deve ai governi Letta, Renzi e Gentiloni. Se il PD cerca un vero recupero di consensi e non un brodino caldo per superare la nottata delle prossime elezioni europee ,deponga le proprie posizioni ideologiche e si faccia un bell’esame di coscienza.

di Achille Lucio Gaspari

 

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Inps, tornano a salire le richieste di cassa integrazione

Tornano a salire le richieste di cassa integrazione: a febbraio - secondo l'Osservatorio dell'Inps - le aziende italiane hanno chiesto 28.959.233 ore di cassa integrazione con un aumento del 91,1% su gennaio e del 25,6% su febbraio 2018. Gli aumenti sono rilevanti anche perché si tratta di cifre di partenza basse. Nei primi due mesi dell'anno sono stati chiesti 44 milioni di ore di cassa integrazione con un aumento del 9,38% sullo stesso periodo del 2018

L'Inps ha rilevato anche la percentuale di tiraggio (utilizzo effettivo della cassa integrazione chiesta) nell'intero 2018 che è ancora in calo al 37,7%. In pratica a fronte di 217,71 milioni di ore chieste nell'intero anno ne sono state effettivamente utilizzate meno di 82 milioni. La regione con il tiraggio più basso (con le aziende che quindi hanno chiesto molte più ore di quelle effettivamente necessarie) è stato l'Abruzzo (tiraggio al 20%), seguito dalla Lombardia (28%) mentre le Regioni nelle quale il tiraggio è più alto sono Valle D'Aosta (85%) e il Trentino Alto Adige (78%). Su 28,95 milioni di ore chieste a febbraio oltre 20,3 milioni si riferiscono alla cassa integrazione straordinaria (+60,9% su febbraio 2018), oltre la metà delle quali per la solidarietà (+93,4%). Circa 8,5 milioni sono stati chiesti per la cassa ordinaria (-11,7%) mentre la cig in deroga è ormai residuale con 15.500 ore a febbraio (-86,1%).

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Falso allarme bomba in Duomo a Milano, la chiamata è partita dall’Abruzzo

E' stato individuato l'uomo che stamani ha telefonato in questura, a Milano, segnalando un falso allarme bomba in Duomo e alla sede di Rtl a Cologno Monzese. L'uomo, di cui al momento non si conoscono le generalità, è un italiano che ha telefonato dall'Abruzzo. La sua chiamata è stata geolocalizzata dalla centrale operativa e l'uomo, che ha precedenti per procurato allarme, è stato segnalato all'autorità giudiziaria.

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Biondi: non sono arrivati i fondi statali per L’Aquila

 "Nonostante le indiscrezioni, le rassicurazioni e le promesse non vi è ancora traccia del decreto legge con i fondi per il riequilibrio del bilancio del Comune dell'Aquila". Così il sindaco dimissionario, Pierluigi Biondi, sui fondi di circa 10 milioni di euro di trasferimenti statali necessari per coprire le maggiori spese e le minori entrate comunali e chiudere il bilancio. Il primo cittadino, la scorsa settimana, si era dimesso dall'incarico proprio per denunciare che nonostante le promesse del sottosegretario con delega alla ricostruzione Vito Crimi, le somme non erano state trasferite.

"Né sul sito ufficiale del Governo, né sulle agenzie di stampa risulta essere inserito all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri di quest'oggi alle 14 - ha spiegato - il provvedimento contenente le misure a sostegno delle aree colpite dal sisma in Abruzzo, Centro Italia e Sicilia, nell'ambito del quale sono previsti interventi anche per L'Aquila - continua il sindaco -. Mi auguro si tratti di una svista dell'esecutivo nazionale o che la disposizione possa arrivare all'attenzione dei ministri fuori sacco. In caso contrario, si tratterebbe di un fatto gravissimo, e sarebbe la riprova che le mie preoccupazioni non erano del tutto infondate". "Ricordo, comunque - ha sottolineato - che i 10 milioni per la copertura delle maggiori spese e minori entrate sono solo una piccola parte delle esigenze cittadine rappresentate a più riprese al Governo, una condizione necessaria, ma non sufficiente per un pieno rilancio del territorio, a partire dalla vicenda della restituzione delle tasse passando per gli interventi straordinari per la ricostruzione pubblica fino ad arrivare alle questioni non ancora risolte del personale precario, solo per citare alcune priorità". 

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Abruzzo Engineering, inammissibile il ricorso contro la Provincia

La Corte di Appello dell'Aquila, con sentenza n. 48 del 13 marzo 2019, ha ritenuto inammissibile in maniera definitiva l'impugnazione promossa da Abruzzo Engineering Spa contro la decisione del Tribunale dell'Aquila che aveva revocato il decreto ingiuntivo, emesso a favore della società pubblica, per una somma di 240 mila euro relativo al mancato versamento, da parte dell'Amministrazione Provinciale dell'Aquila, di 24 mensilità (gennaio 2011-gennaio 2013) della quota a carico dell'Ente provinciale del fondo di liquidazione del sodalizio pubblico. Abruzzo Engineering Spa, impegnata in servizi amministrativi per la ricostruzione e ambientali, è stata inoltre condannata a rimborsare alla Provincia dell'Aquila le spese legali, liquidate in complessivi ? 7.085, oltre il 15% per spese forfettarie e l'IVA. Nelle motivazioni emerge che contro la sentenza del Tribunale andava proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione, motivo per il quale la Corte di Appello ha accolto l'eccezione di inammissibilità dei legali della Provincia rappresentati da Pierfranco De Nicola e Francesca Tempesta. La Provincia dell'Aquila è uscita dalla società pubblica il 13 febbraio 2015 quando, a seguito della riforma sulle province, l'Ente ha comunicato al collegio dei liquidatori, la rinuncia al 10% delle azioni. La Provincia era socio fin dal 2006

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Centoventiquattro nuovi casi di Aids in Abruzzo

Centoventiquattro nuovi casi di Aids emersi da 14.000 test effettuati in Abruzzo negli ultimi 4 anni (2015-2018), in seguito a uno screening sulle malattie infettive. Un dato che, senza fare allarmismo, è la spia che il virus è ancora diffuso, soprattutto tra i giovani, e che richiede un alto livello di attenzione e periodici controlli della popolazione attraverso test anonimi e gratuiti. I risultati dello screening sono stati al centro del convegno regionale, svoltosi oggi all'Aquila, dal titolo "Attualità e nuove strategie in Hiv", a cui hanno partecipato i massimi specialisti abruzzesi delle malattie infettive e Gabriella D'Ettorre del policlinico Umberto I Università di Roma. "Con le nuove cure", spiega Alessandro Grimaldi, direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale di L'Aquila e promotore dei lavori, "oggi l'Hiv viene trattato come una malattia cronica ma, per contrastarla al meglio, è necessario che venga individuata nella fase iniziale. In virtù delle campagne di sensibilizzazione si è ridotto di molto il numero di coloro che scoprono tardivamente di essere affetti dalla patologia ma la guardia deve restare alta". Il test Hiv può essere prenotato tramite il portale regionale www.failtestanchetu.it. Alla data fissata si va in uno degli ospedali d'Abruzzo (all'Aquila il mercoledì) e ci si sottopone all'accertamento. Il test si può effettuare nei reparti di malattie infettive degli ospedali di L'Aquila, Avezzano, Pescara, Chieti, Teramo e Vasto.Negli ultimi anni, a seguito dei costanti appelli a fare il test Hiv, l'ospedale di L'Aquila è riuscito ad attrarre nell'orbita della prevenzione un'ampia quota di giovani, soprattutto tra 20 e i 35 anni. Si tratta nella maggior parte dei casi di studenti universitari a cui si aggiungono giovani già inseriti nel mondo del lavoro. Dai 14.000 test, compiuti in Abruzzo sulla scia del lavoro di sensibilizzazione, portato avanti dal gruppo regionale di specialisti dei vari ospedali, sono emersi dati significativi di altre malattie importanti, bisognose di altrettanta vigilanza. "Dallo screening regionale", aggiunge Grimaldi, "è scaturito che, al 31 dicembre dello scorso anno, 464 persone erano affette da epatite B, 520 da sifilide e 280 da epatite C. Sul campione di 14.000 persone risulta quindi che quasi il 10% (equivalente a 1388) aveva una delle quattro malattie su cui verteva l'indagine medica. E' un altro riscontro che va tenuto presente e che deve indurre la popolazione ad evitare cali di tensione nei controlli". Il monitoraggio sulle 14.000 persone (di cui il 20% straniere) ha coinvolto soggetti con un'età media di 40 anni ma con una 'forbice' compresa tra 18 e 70 anni. 

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Ricostruzione, entro l’estate 1.200 persone rientreranno nelle loro case

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, si è dichiarato soddisfatto dopo la riunione nella sala consiliare della Provincia di Teramo sul tema della ricostruzione post terremoto. Alla data del 20 marzo 2019 le persone assistite sono ancora 8847. 410 nelle soluzioni abitative in emergenza (SAE);7445 con contributo di autonoma sistemazione (CAS); 673 in alberghi; 232 all'interno del Progetto case L'Aquila, e 87 nei moduli abitativi prefabbricati rurali emergenziali (MAPRE). "Una notizia importante - ha aggiunto il presidente Marsilio - è che entro l'estate 1200 persone lasceranno gli alberghi e l'autonoma sistemazione per entrare in abitazioni messe a disposizione dalla Regione. Per far fronte alla situazione di emergenza abitativa del territorio sono stati formalizzati gli atti per l'acquisto di 326 immobili, per un importo complessivo di oltre 51 milioni di euro. Soluzioni che permetteranno un notevole risparmio rispetto alle spese attuali". Questi appartamenti sono 254 in provincia di Teramo, 70 in provincia dell'Aquila e due in provincia di Pescara. Nel corso della riunione, a cui hanno partecipato il responsabile dell'ufficio speciale per la ricostruzione, Vincenzo Rivera e i due sub-commissari, Giancarlo Misantoni e Antonio Iovino, rispettivamente dirigenti del Genio Civile di Teramo e della Protezione civile dell'Aquila, oltre ad assessori e consiglieri regionali, i sindaci del cratere sismico hanno posto sul tavolo le questioni inerenti i territori da loro amministrati. Relativamente al recupero degli edifici Ater è stato annunciato che, con apposita ordinanza, sono stati riassegnati 87 milioni di euro alla Regione Abruzzo per la ristrutturazione dell'edilizia residenziale. 

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Bonfica discarica Bussi, rigettato il ricorso di Edison

Via libera alla bonifica della discariche 2A e 2B e sulle aree limitrofe che rientrano nel perimetro del Sin Bussi dal Tar Pescara che ha rigettato il ricorso di Edison contro il provvedimento della Provincia di Pescara. A renderlo noto è l'ex presidente dell'ente, Antonio Di Marco, secondo il quale "entro 30 giorni saranno avviate le operazioni di bonifica sui nove ettari di terreno inquinato". "L' Edison Spa si era opposta con una vastità di argomentazioni - spiega in una nota - che il Tar ha respinto punto su punto ed aveva anche cercato di far gravare gli oneri di bonifica sul gruppo Solvay, che però a sua volta si è detto estraneo. Alla Edison Spa è stata criticata la dispersione nell'ambiente di sostanze inquinanti (Metalli, soprattutto Piombo, Mercurio, Arsenico, Rame, Alluminio e Ferro; Composti Clorurati, quali Tetracloroetilene, Tricloroetilene e Cloroformio, Idrocarburi C<12 e C>12 e IPA, riconducibili alle produzioni e alle sostanze impiegate durante il periodo di proprietà e gestione diretta di Montedison) fin dagli anni '60. La società è stata condannata anche a farsi carico delle spese legali sostenute dalla Provincia".

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