Redazione Notizie D'Abruzzo

Antistadio via Senna, verso la posa del manto sintetico

«Procedono i lavori per la realizzazione del nuovo antistadio di via Senna. Mentre vanno avanti gli interventi di esecuzione del primo lotto che si concluderanno, tempo permettendo, nell’arco di un mese, è in corso la fase di aggiudicazione delle opere relative al secondo lotto». A dirlo è l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi.

«Per ottimizzare i tempi di completamento di questa opera  - sottolinea -  abbiamo svolto nelle ultime settimane le pratiche di gara per l’affidamento dei lavori di posa del manto in erba sintetica di ultima generazione, ossia l’ultimo tassello di questo progetto che arricchirà ulteriormente l’offerta impiantistica sportiva della città. Sei sono state le offerte economiche e tecniche avanzate da altrettante ditte. Ora, aperte le buste e completate tutte le verifiche di rito, entro quindici giorni, i lavori verranno ufficialmente affidati ad un’impresa che poi avrà 45 giorni di tempo per la posa del manto».

I lavori del primo lotto, attualmente in corso, prevedono la realizzazione della base in terra su cui verrà installato il nuovo manto in erba sintetica, oggetto invece del secondo lotto, l’impianto di illuminazione del campo, lo spostamento dei sostegni per l’illuminazione pubblica, la realizzazione di un sistema drenante, i blocchi di fondazione per la recinzione e la nuova recinzione tra l’area e lo stadio. 

Tutti i lavori progettati secondo le disposizioni della Federazione Gioco Calcio consentiranno alla struttura di ospitare gare fino alla prima categoria.

Il primissimo progetto dell’antistadio risale al febbraio 2012.  A novembre dello stesso anno venne deliberato uno stanziamento per la realizzazione del primo lotto, ma le procedure di gara non vennero cominciate.

«Ancora una volta ci troviamo di fronte -  commenta l’assessore Cozzi – ad una di quelle opere che per lunghi anni sono rimasti progetti su carta, e sulle quali invece questa Amministrazione ha posto il piede sull’acceleratore. Un impianto sportivo di calcio significa dare una opportunità in più a società sportive e giovani atleti, oltre ovviamente a riqualificare tutta la zona».

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Scambi internazionali, a Montesilvano i responsabili del Dipartimento delle antichità della Libia

I responsabili del Dipartimento delle antichità della Libia, Mohamed Faraj Mohamed, presidente del Dipartimento delle antichità; Bashir Oahed, responsabile delle missioni archeologiche internazionali e Mustafa Turjman, ricercatore, questa mattina in Comune hanno incontrato il sindacoFrancesco Maragno, il vicesindaco Ottavio De Martinis, e Antonio Farchione, docente all’università D’Annunzio di Pescara. La riunione è stata promossa da Amedeo Ruggero, studioso di storia e archeologia e motore dell’incontro.

«La riunione è stata finalizzata a una serie di progetti molto importanti, che saranno sanciti da lettere ufficiali di intenti dell’amministrazione comunale», spiega Ruggero, «Si tratterà fondamentalmente di scambi culturali ma che si concretizzeranno con degli stages formativi e corsi legati al restauro e all’archeologia con residenze a Montesilvano, di personale del Dipartimento delle antichità della Libia che verrà a formarsi in Italia e, viceversa,  di studenti e studiosi montesilvanesi che andranno a concretizzare i corsi di restauro e di archeologia con degli stages in Libia. Questa attività internazionale, poi, convergerà in una mostra che si terrà nel Pala Dean Martin». 

«E’ un rapporto molto proficuo quello che stiamo aprendo con il Dipartimento delle antichità della Libia», spiega l’assessore alla Cultura, Ottavio De Martinis, «Oggi noi abbiamo una percezione del grande Paese africano distorta dai fatti di cronaca degli ultimi anni, ma la Libia ha un ruolo fondamentale nell’archeologia. Basti pensare che alcuni siti sono presenti nell’elenco dell’Unesco perché dichiarati patrimonio dell’Umanità e tra la Tripolitania e la Cirenaica ci sono l'antica città di Gadames, i siti rupestri di Tadrat Acacus e quelli archeologici di Cirene, Leptis Magna e Sabratha. L’aspetto fondamentale è quello legato alla formazione dei nostri studenti che avvieremo a corsi per studiare le antichità e a prepararli anche per il lavoro concreto di scavo. Il contatto con la storia diventa magnificamente coinvolgente quando si toccano con mano, letteralmente, le testimonianze del passato e siamo certi che i nostri ragazzi saranno attratti da questa prospettiva».

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Pagamenti elettronici alla Pubblica Amministrazione, il 64,8 % degli italiani li ha provati

Gli italiani che hanno provato ad effettuare, almeno una volta, un pagamento elettronico nei confronti della pubblica amministrazione sono pari al 64,8%. È questo il dato che emerge da un'indagine condotta da Quorum/YouTrend per conto di C4DiP - Consumers For Digital Payments, la coalizione composta da Movimento Difesa del Cittadino, Assoconsum e Udicon che promuove i pagamenti digitali tra i cittadini e sensibilizza le istituzioni alle esigenze dei consumatori. Sebbene il numero di transazioni digitali siano in aumento e la moneta elettronica negli ultimi anni abbia visto un'accelerazione considerevole, il 19,4% delle persone che hanno risposto in maniera affermativa al sondaggio ammette di non aver potuto effettuare pagamenti elettronici presso Pubblica Amministrazione. Tale resistenza nei confronti di nuove forme di pagamento sembra accentuarsi al Centro Italia con una percentuale del 27,4% e in misura minore del Sud, con il 21,6%, dove si registra tuttavia una maggior concentrazione di persone (44,3%) che non ha mai provato a utilizzare tali strumenti. Si allarga così un gap non solo geografico, ma anche sociale, che se da una parte riflette la volontà dei cittadini di pagare la PA attraverso strumenti digitali, dall'altra denota l'impossibilità di farlo. Secondo i risultati emersi dal sondaggio, il livello di conoscenza sull'obbligo di accettazione del pagamento elettronico è alquanto diffuso tra gli italiani (51,6%), e ancora più rilevante è il dato che sottolinea come una percentuale molto alta della popolazione (65,7%) ritenga un proprio diritto poter effettuare pagamenti elettronici verso la Pubblica Amministrazione, anche quando si tratta di importi relativamente bassi.

Addentrandosi, successivamente, sulla conoscenza da parte di consumatori della piattaforma PagoPA - sistema di pagamenti elettronici realizzato per rendere più semplice, sicuro e trasparente qualsiasi pagamento verso la PA - emerge che solo 4 italiani su 10 hanno sentito nominare questa piattaforma e, scendendo ancor più nel dettaglio, solamente il 17,1% degli intervistati ha una vera idea di come funzioni tale strumento. Una buona percentuale di intervistati, il 57,9%, afferma infatti che proprio la Pubblica Amministrazione dovrebbe promuovere la conoscenza di PagoPA per incentivarne l'utilizzo; inoltre, il 37% sostiene che avere la possibilità di pagare la PA con strumenti elettronici crei una notevole opportunità per educare e sensibilizzare i cittadini stessi a utilizzare questi strumenti.

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Torna il gelo in Abruzzo, 15 gradi sottozero a Roccaraso

Torna il gelo in Abruzzo, soprattutto in provincia dell'Aquila, con il picco di 15 gradi sotto lo zero registrato a Roccaraso, a 1.420 metri di quota. + quanto emerge dalle rilevazioni della rete meteo dell'Associazione Meteorologica Caput Frigoris. Le temperature nell'aquilano sono precipitate ovunque con quasi tutte le minime registrate nella notte sotto allo zero: tra le città più fredde sono da segnalare i -5,6 a Navelli, -5,3 all'Aquila Ovest, -5,1 a Villetta Barrea e -4,9 a Tagliacozzo. Oltre i mille metri di quota sono da segnalare i -14,1 gradi sull'Altopiano delle Cinquemiglia (L'Aquila), -11,6 di Campo Felice, -9,6 gradi al Rifugio Franchetti (Teramo), -12,6 a Rocca di Mezzo (L'Aquila), -11,5 Piani di Pezza (L'Aquila), -10,3 a Passo Godi (L'Aquila). Nelle altre tre province abruzzesi le temperature minime hanno oscillato tra lo zero e massimo quattro gradi. 

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‘Diritti infranti: strategie del terrore e le risposte dello Stato’, incontro a Pescara

Un incontro per riflettere sugli anni di piombo e confrontarsi sulla prevenzione dei nuovi terrorismi. Questi i temi al centro dell’evento “Diritti infranti: strategie del terrore e le risposte dello Stato” che si svolgerà venerdì 1° febbraio, dalle 14.45 nell’aula “Emilio Alessandrini” del Tribunale di Pescara. A 40 anni dall’assassinio di Emilio Alessandrini, avvenuto a Milano il 29 gennaio 1979, l’appuntamento si dividerà in due momenti di confronto, moderati dal direttore di Radio Capital, Massimo Giannini. Il primo avrà un focus su “Il ricordo dei figli” e vedrà la partecipazione Marco Alessandrini, sindaco di Pescara, Alessandra Galli, Consigliere di Corte di Appello – Milano, figlia di Guido Galli, magistrato ucciso nel 1980 e Benedetta Tobagi, figlia del giornalista Walter Tobagi assassinato nel 1980. La seconda sessione sarà dedicata a “Giurisdizione e contrasto ai fenomeni eversivi. Il filo che lega il passato al presente”, e prevede gli interventi di Armando Spataro, già Procuratore della Repubblica di Torino, Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore e di Filippo Donati, Professore ordinario di  Diritto costituzionale Università di Firenze e Consigliere del CSM.

Il dibattito  trarrà l’avvio dal tema centrale della memoria, volta a lasciare il segno, anche nei più giovani,  dell’esperienza esiziale  di quei magistrati e professionisti che  con il sacrificio della vita ebbero  la grandezza umana di contrastare i  terrorismi storici. Da esso si addiverrà a stimolare la partecipazione del pubblico, in particolare quello delle scolaresche coinvolte dal MIUR all’evento, per giungere ad una riflessione sulle   “nuove strategie” eversive degli equilibri costituzionali, dello Stato interno e della Comunità internazionale. 

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Concessioni balneari, vertice con la Regione per la proroga

Incontro tra il presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, e tutte le associazioni di categoria dei balneatori abruzzesi - Sib-Confcommercio, Assobalneari Abruzzo, Cna, Fiba Confesercenti - sui contenuti della legge di bilancio 2018, all'interno della quale (commi 682 e 683 dell'art. 1) è prevista l'estensione delle concessioni balneari ad uso turistico per un periodo di 15 anni a far data dal 31 dicembre scorso. Per la Regione, oltre a Lolli, erano presenti il consigliere regionale Luciano Monticelli, il segretario particolare del presidente Enzo Del Vecchio, il direttore del Dipartimento turismo Francesco Di Filippo ed il funzionario del Demanio marittimo Ettore Mantini. Lolli, interpretando il sentimento comune della categoria circa una organica e condivisa procedura amministrativa da tenere ad opera dei singoli Comuni costieri esercitanti le funzioni del demanio marittimo ad uso turistico per conto della Regione, nei giorni precedenti aveva dato incarico alla struttura del Demanio di approntare una circolare esplicativa proprio per favorire il miglior disbrigo delle procedure da parte degli enti locali. Le disposizioni sono contenute in una determina regionale datata 22 gennaio, che approva anche un modello facsimile che i titolari di concessione marittima dovranno presentare ai Comuni di appartenenza per certificare "l'acquisizione della volontà da parte dei concessionari ad accedere all'estensione della durata delle concessioni per 15 anni a far data dal 31 dicembre 2018". L'iniziativa e il provvedimento sono stati accolti con entusiasmo da tutti i rappresentanti dei balneatori presenti e, unitamente a Lolli, è stato assunto l'impegno a trasferire questo orientamento della Regione Abruzzo a tutte le Regioni italiane nel tavolo tecnico che si terrà domani a Roma. 

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Autostrade A24 A25, il Tar dispone accertamento sulla sicurezza dei viadotti

Ci sarà un accertamento tecnico per chiarire se i viadotti delle autostrade A24 e A25 sono sicuri. La decisione è del Tar del Lazio, i cui giudici hanno parzialmente accolto le richieste della concessionaria Strada dei Parchi; nominato il presidente pro tempore dell'Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma, l'incarico dovrà essere compiuto entro il 16 settembre con il deposito della relazione finale. Complesso l'accertamento che era stato chiesto da Strada dei Parchi.

Il Tar, osservando che "in relazione alla non ripetibilità delle verifiche richieste - si legge nell'ordinanza - dai chiarimenti forniti da Strada dei Parchi si evince che i quesiti proposti dalla concessionaria rispondono a una duplice finalità: raccogliere una serie di dati, non più apprezzabili a seguito degli interventi di manutenzione sui viadotti e della trasformazione irreversibile dei luoghi da ispezionare; esprimere dei giudizi sulla correttezza dei criteri adottati dalla concessionaria per la valutazione della sicurezza dei viadotti e sulle determinazioni che il concedente Ministero ha assunto o potrà assumere nell'ambito del rapporto concessorio", ha ritenuto che "la seconda delle finalità perseguite non è compatibile con l'utilizzo dell'accertamento tecnico preventivo". Premesso questo, i giudici hanno ritenuto che la richiesta di accertamento tecnico preventivo possa trovare accoglimento "nella sola misura in cui è richiesta una verifica non ripetibile dello stato dei luoghi". Ammesso quindi un duplice quesito, così riassunto: "fornisca il consulente i dati relativi alla profondità di ammaloramento reale del calcestruzzo e all'attuale danneggiamento per corrosione dei ferri delle opere ispezionate"; e "esamini il consulente, per le pile dei viadotti oggetto delle verifiche di settembre/ottobre 2018, a partire da quelli per i quali sono in procinto di iniziare i lavori di messa in sicurezza, gli attuali valori dei copriferri, del passo esistente delle staffe, del loro aggancio ai ferri verticali e del dettaglio adottato in corrispondenza degli spigoli per confinare le armature d'angolo. Il consulente potrà esaminare anche altri valori che, secondo il suo apprezzamento, possono essere utili per valutare l'efficacia dei dettagli costruttivi realizzati all'epoca della costruzione". Ulteriore precisazione è che il consulente indicato dovrà rispondere ai quesiti "avuto riguardo allo stato di ciascun viadotto insistente sulle tratte autostradali della A24 e A25" e l'espletamento dell'incarico "dovrà svolgersi secondo modalità compatibili con l'andamento programmato dei lavori di manutenzione delle opere da ispezionare e in modo da non recare alcun intralcio o rallentamento agli interventi di sicurezza in corso".

Strada dei Parchi esprime "piena soddisfazione" per la decisione del Tar Lazio in merito all'accertamento tecnico sui viadotti delle autostrade A24 e A 25. "Finalmente si potra' fare chiarezza". Per i vertici della Concessionaria "e' un passo decisivo importante questa decisione dei giudici amministrativi, che hanno incaricato il presidente dell'ordine degli ingegneri di Roma di formare una squadra di esperti che accerti lo stato dei viadotti di A24 e A25". "Con questo provvedimento, che ha accolto le nostre richieste - sostengono a SdP - il Tar Lazio indica una direzione che portera' a sgombrare il campo dall'allarmismo ingiustificato di questi mesi circa la situazione delle infrastrutture e dei viadotti di A24 e A25".

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Donna morta in ospedale ad Avezzano per meningite non contagiosa

Una meningite non contagiosa è stata la causa del decesso di una donna di Celano, di 61 anni. La donna è deceduta ieri nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Avezzano a seguito di alcune complicazioni. La Asl, confermando la patologia non contagiosa, ha escluso il pericolo per i pazienti e il personale medico e paramedico escludendo anche la procedura di profilassi.

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L’Aquila, furti nelle case ristrutturate dopo il sisma 2009

Furti a raffica, ben 12 quelli emersi dalle indagini, in particolare di caldaie nuove di zecca, in abitazioni appena ricostruite e non ancora abitate nel centro storico dell'Aquila, altri sei a danno di esercizi commerciali, tra cui Acqua e Sapone sulla ss 80 o nel supermercato Maxi Futura nella frazione di Sassa Scalo. Ed ancora: tre furti di autovetture e di costose attrezzature all'interno dei cantieri per la ricostruzione post-sisma, un tentativo di furto perpetrato ai danni della Coop di Scoppito, avvenuto il 30 dicembre 2017. Per questi reati i carabinieri della Compagnia di L'Aquila, coadiuvati dai Carabinieri delle Compagnie di Pescara, Ostia e Abbiategrasso, hanno arrestato cinque cittadini di nazionalità romena. Un sesto uomo è ricercato. I sei vivevano a L'Aquila all'epoca dei fatti, tra dicembre 2017 e i primi mesi del 2018. La banda ha messo a segno veri e propri raid seminando preoccupazione e danni nel territorio colpito del sisma del 6 aprile 2009. Furti a raffica, ben 12 quelli emersi dalle indagini, in particolare di caldaie nuove di zecca, in abitazioni appena ricostruite e non ancora abitate nel centro storico dell'Aquila, altri sei a danno di esercizi commerciali, tra cui Acqua e Sapone sulla ss 80 o nel supermercato Maxi Futura nella frazione di Sassa Scalo. Ed ancora: tre furti di autovetture e di costose attrezzature all'interno dei cantieri per la ricostruzione post-sisma, un tentativo di furto perpetrato ai danni della Coop di Scoppito (L'Aquila), avvenuto il 30 dicembre 2017.

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Mostra ‘Più là che Abruzzi di Eugenio Tibaldi, a cura di Simone Ciglia

Eugenio Tibaldi è il protagonista di Più là che Abruzzi, una mostra che prende il nome da una frase celebre tratta dal Decamerone di Boccaccio (passata nella storia a indicare qualcosa di estremamente lontano – soprattutto da raggiungere con difficoltà – come doveva essere la nostra regione a metà del 1300).

L’esposizione, curata da Simone Ciglia e organizzata dall’associazione Humanitas in collaborazione con Hotel Villa Maria e Comune di Francavilla al Mare, si terrà al Museo Michetti dal 27 gennaio al 10 marzo, inaugurazione sabato 26 gennaio alle 18.

Più là che Abruzzi è un progetto di residenza d’artista nell’hotel Villa Maria, che vuole collegare l’arte al concetto di ospitalità (Xenia). Il progetto Xenia nasce dalla volontà di avvicinare il pubblico alle diverse forme artistiche, creando un contatto e una collaborazione tra soggetto privato, società civile, scuola e mondo dell’arte.

Più là che Abruzzi di Eugenio Tibaldi (Alba, 1977) si propone d’indagare il concetto di margine secondo le molteplici prospettive di condizione sociale, percezione personale e stato da cui emanciparsi. Proseguendo la sua linea di ricerca, l’artista sviluppa un’analisi incentrata sull’ “essere periferico” all’interno di una società, al di là della reale ubicazione geografica. Nelle sue ricerche sul campo, l’autore accompagna la visione geografica a una di tipo sociale, basata sulla dialettica centro/i-periferia/e e la conseguente capacità di un luogo di offrire possibilità sociali ai suoi abitanti.

Osservato in quest’ottica, l’Abruzzo può essere considerato una periferia nazionale? Appartiene alla fascia cosiddetta debole? In che punto si pone rispetto a Milano? o Roma? O Berlino? I flussi di movimento delle nuove generazioni sembrano rispondere in modo affermativo: se i dati reali indicano l’Abruzzo come una regione mediana rispetto al quadro nazionale (in base a reddito personale ed emigrazione interna), la percezione che si ha vivendo in regione è di lontananza e isolamento, una sorta di area non disagiata ma in cui è comunque complesso realizzare le proprie aspirazioni, lontana dai centri nevralgici del paese e schiava di una condizione di dignitoso margine.

«Durante le mie visite in Abruzzo», racconta l’artista, «mi è spesso capitato di sentire frasi del tipo “era una vera promessa del suo settore però non si è mai mosso da qui”, come se il luogo determinasse un limite, un margine che non permette lo sviluppo della persona. Ho incontrato associazioni di abruzzesi a Bruxelles, Caracas, New York, a determinare un forte legame con un territorio che ha la capacità di incorporare sia il concetto di limite che quello di nostalgia».

 

 

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