"Siamo felicissimi della notizia e siamo in attesa di ricevere il decreto ufficiale della Congregazione delle Cause dei Santi e, chissà, la data della canonizzazione dell'adolescente di Pescosansonesco". Così l'arcivescovo di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, commentando il riconoscimento di un miracolo al beato Nunzio Sulprizio. "Si tratta della guarigione di un giovane pugliese, di Taranto - spiega l'arcivescovo - coinvolto in un grave incidente stradale una decina di anni fa. Le lesioni celebrali causate dal tragico impatto e i danni permanenti provocati dalla disgrazia, avrebbero dovuto ridurre il ragazzo a importanti riduzioni motorie e invece l'intercessione del Beato Nunzio, riconosciuto dal giovane nel sogno, lo ha guarito 'inspiegabilmente' per la scienza e 'miracolosamente' per la fede". Si attende, ora, la data ufficiale in cui Papa Francesco proclamerà Santo il beato Nunzio Sulprizio, operaio. "Certo è - conclude Valentinetti - che questa bella notizia cade nell'anno sinodale dedicato ai giovani. La fede tenace e paziente del giovane abruzzese, la capacità di riconoscere la presenza di Dio anche nelle avversità della vita e nel dolore e la testimonianza legata alla gioiosa condivisione e al sostegno amorevole sono, senza dubbio, un esempio per tutti i suoi coetanei".
Leggi Tutto »Bimba nasce in ambulanza in centro a Pescara
Non c'è stato il tempo di arrivare nel vicino ospedale e il piccolo Raphael è nato in ambulanza, a un chilometro dal pronto soccorso. A darlo alla luce, stamani, a Pescara, una 36enne di origini francesi residente in città. Ad assisterla nel parto l'equipaggio della Misericordia. L'ambulanza - l'equipaggio era composto da Roberto Invernizi, Sauro Fratini e Andrea Miseri - è stata inviata dal 118 a casa della donna, nel centro del capoluogo adriatico, per l'immediato trasporto. Il piccolo, però, aveva fretta di nascere e non c'è stato il tempo di arrivare in ospedale. L'ambulanza, quando mancavano pochi minuti all'arrivo, si è fermata in via Chieti e la donna, assistita dai soccorritori, alle 11.58, ha dato alla luce, senza problemi, il piccolo Raphael. Mamma e figlio poi sono stati accompagnati in pronto soccorso; sono entrambi in buone condizioni di salute. I tre componenti dell'equipaggio della Misericordia successivamente sono andati a trovare la mamma in ospedale.
Leggi Tutto »L’Abruzzo al voto in 31 Comuni
Secondo i dati forniti dal Viminale alle 12 è andato a votare il 20,11% degli abruzzesi. La Regione va al voto con 4 capoluoghi. Nelle scorse elezioni il dato era stato del 15,47%
*******
Nuova tornata elettorale amministrativa in Abruzzo. Sono 31 i comuni abruzzesi che eleggeranno i nuovi sindaci e rinnoveranno i consigli comunali domani, domenica 10 giugno. L'eventuale turno di ballottaggio è previsto per domenica 24 giugno e riguarderà solo i comuni di Teramo e Silvi. Si vota solo nella giornata di domenica, dalle 7 alle 23. Si voterà in 5 Comuni in provincia di Chieti (Fallo, Frisa, Pizzoferrato, Torino di Sangro e Villa Santa Maria), 7 in provincia dell'Aquila (Barete, Castellafiume, Lucoli, Massa d'Albe, Oricola, San Benedetto nei Marsi e Scanno); 9 in provincia di Pescara (Bussi, Cepagatti, Loreto Aprutino, Nocciano, Pianella, Pietranico, Roccamorice, San Valentino in Abruzzo Citeriore e Turrivalignani). In provincia di Teramo oltre a Teramo (unico capoluogo) e Silvi, gli unici con popolazione superiore a 15mila abitanti, si voterà in altri 8 centri: Alba Adriatica, Atri, Castilenti, Civitella del Tronto, Controguerra, Montorio al Vomano, Nereto e Notaresco.
Leggi Tutto »Camusso invita a far partire il tavolo su Ilva
"L'urgenza e' che il tavolo con l'azienda e con il governo riparta e che non si accarezzino fantasie che nulla hanno a che fare con la permanenza significativa di una grande acciaieria". Lo ha detto la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, a Pescara, a margine del 17esimo congresso nazionale dell'Arci (Associazione ricreativa e culturale italiana), rispondendo ad una domanda sul futuro dell'Ilva. "La nostra visione - ha proseguito Camusso- non muta di fronte al fatto che e' cambiato il governo. Continuiamo a pensare che e' necessario che partano rapidamente gli investimenti per l'ambientalizzazione dell'azienda e quelli che erano stati promessi per la citta', a partire da quelli sulla salute. Per farlo, bisogna concludere la vendita dell'Ilva. Quella vendita, ovviamente, deve essere una vendita che salvaguardia l'occupazione e le prospettive contrattuali e salariali dei lavoratori"
"Il caso Amazon e' la dimostrazione che, anche se si e' davanti a dei giganti, ad uno degli otto uomini piu' influenti ed importanti al mondo, si possono costruire le condizioni affinche' ci sia un lavoro dignitoso, riconosciuto e che rispetta le regole", ha aggiunto la Camusso, commentando il pronunciamento dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro sul caso dei 1.300 lavoratori interinali di Amazon. "Adesso - ha proseguito la segretaria della Cgil -ci dovra' essere innanzitutto un confronto per portare a regolarita' i rapporti di lavoro dentro Amazon ".Infine, Camusso ha aggiunto "che tutto parte da uno sciopero che facemmo nel black friday, giornata simbolo dell'e-commerce mondiale, che ha permesso non solo ai lavoratori di reagire e organizzarsi, ma anche al mondo di scoprire che, dietro tanta dichiarazione tecnologica, c'erano forme antiche di lavoro, che sfruttavano la precarietà".
Leggi Tutto »Edilizia scolastica, Parlione: Due nuove scuole in via Adda e via Almirante”
Va avanti il radicale progetto di ammodernamento e riorganizzazione del patrimonio scolastico della città di Montesilvano. L’assessore all’edilizia scolastica Maria Rosaria Parlione ha effettuato un sopralluogo in due cantieri dove sono stati avviati i lavori di realizzazione di due nuove scuole. Si tratta di via Almirante, una traversa di via Sospiri dove sorgerà una nuova scuola dell’infanzia e di via Adda dove l’Amministrazione guidata dal sindaco Francesco Maragno ha deciso di completare il piano superiore della scuola intitolata al Gen. Giuseppe Dezio.
«Al nostro insediamento - ricorda l’assessore Parlione - trovammo nella scuola di via Adda una delle grandi incompiute della città. Abbiamo accelerato subito per il completamento della scuola dove da due anni i piccoli alunni della materna frequentano le loro lezioni. Ora sono in corso i lavori di realizzazione del piano superiore dove invece troveranno posto i bambini delle elementari. L’obiettivo è che nel corso dell’anno scolastico 2018 – 2019 gli alunni potranno entrare nella loro nuova scuola».
I lavori di completamento del piano superiore sono stati affidati alla ditta De Luca Domenico di Tagliacozzo, e consistono nella realizzazione di 5 aule didattiche, servizi igienici, un grande spazio centrale, e la sala insegnanti. Il progetto prevede l'esecuzione di tutte le opere impiantistiche e di finitura necessarie alla messa in funzione della struttura scolastica.
Il secondo sopralluogo ha riguardato la scuola dell’infanzia che sorgerà in via Almirante, in un’area di oltre 3000 metri quadri.
«Questa scuola dell'infanzia - specifica l’assessore Parlione - è immersa in una vera oasi in pieno centro. L’area è molto spaziosa e questo influirà molto positivamente sulla qualità della vita didattica dei bambini. Il nuovo plesso ci consentirà di dismettere la sede di via Sannio e dare ai bambini una sede moderna, confortevole e sicura».
I lavori sono stati affidati alla ditta MAR Appalti srl, il cui rappresentante, insieme al direttore dei lavori, Massimo Balsini era presente con l’assessore al sopralluogo. La scuola ospiterà quattro aule. Fulcro dell’edificio sarà una sala per le attività libere psicomotorie, da cui si accede agli spazi didattici, a quelli riservati alle attività di assistenza, agli spazi riservati alle attività pratiche ed infine agli spazi riservati alla mensa. Le aule sono state progettate con ampie vetrate.
«Abbiamo ottenuto – specifica la Parlione anche un finanziamento, attraverso la partecipazione a un bando regionale per la realizzazione di nuovi edifici da destinare a Poli scolastici innovativi. Ciò significa che l’area di via Almirante oltre alla scuola dell’infanzia, in futuro accoglierà anche un asilo nido».
Martina: per le comunali ci aspettiamo passi in avanti
"Ci aspettiamo passi in avanti nel radicamento del nostro progetto, che e' alternativo rispetto a chi soffia solo sui problemi e non li vuole risolvere". Cosi' il segretario reggente del Pd Maurizio Martina, a Pescara, a margine del 17esimo congresso nazionale dell'Arci (Associazione ricreativa e culturale italiana), a proposito del test elettorale delle amministrative. "Noi dobbiamo promuovere candidati e proposte che siano alternativi rispetto all'idea che stanno giocando Lega e M5s - ha detto Martina - cioe' quella di scaricare sulle citta' tutta la propaganda possibile, per poi dimenticarsi dei problemi quotidiani di quelle comunita'".
"Sull'immigrazione Salvini procede per spot e battute propagandistiche quotidiane, ma il problema e' che a farle e' il principale responsabile della sicurezza nazionale", ha aggiunto il segretario reggente del Pd Maurizio Martina. "Salvini faccia meno dirette Facebook - ha proseguito Martina - e piu' lavoro in ufficio"
"Le prime parole del presidente Conte al G7 rivelano una fragilità per noi preoccupante. Dobbiamo ribadire, in queste ore, che fuori dall'orizzonte europeo non c'è nessuna sovranità italiana", ha spiegato Martina. "Dobbiamo capire come si conclude questo vertice - ha detto Martina - che è molto delicato". Il segretario del Pd ha aggiunto di essere "colpito dalle dichiarazioni di Conte su dazi e altre questioni che rischiano di impattare negativamente sulle nostre imprese e sulla nostra economia. Ho la sensazione che ci sia un tasso di ideologia, giocato da M5s e Lega su questi temi - ha proseguito Martina - preoccupante per gli interessi nazionali".
Leggi Tutto »
Don Ciotti a Pescara: l’immigrazione non può essere reato
"L'immigrazione non puo' essere reato perche' non puo' essere reato la speranza delle persone". Cosi' il presidente di Libera, Don Luigi Ciotti, a Pescara, a margine del 17esimo congresso nazionale dell'Arci (Associazione ricreativa e culturale italiana). "Chi arriva da noi - ha proseguito - cerca una speranza, una liberta', una dignita', una terra promessa". "Fuggono dalla poverta', dai disastri ambientali, dai conflitti e dalle guerre. Allora - ha ribadito- l'immigrazione non puo' essere un reato perche' la speranza non e' un reato".
"Le organizzazioni criminali mafiose sono ancora piu' forti di prima: hanno mezzi, strumenti, velocita'. Allora oggi mafia e corruzione sono saldate fortemente insieme. Restano due gruppi di fuoco in Italia: Napoli citta' dove si spara e si uccide ancora, e la provincia di Foggia. Tutto il resto e' metodo corruttivo", ha aggiunto Don Luigi Ciotti, a Pescara, a margine del 17esimo congresso nazionale dell'Arci (Associazione ricreativa e culturale italiana). "Nell'ultimo rapporto della Commissione nazionale antimafia - ha proseguito Don Ciotti- si dice chiaramente alcune cose: la prima e' che sono ovunque. Non c'e' territorio che puo' dichiararsi, pur con tinte diverse, esente. La seconda: attenzione che si inseriscono dentro all'impresa legale, all'economia legale. Allora la forza delle mafie non sta tanto dentro le organizzazioni criminale mafiose, ma fuori. Sta in quelle alleanze che gli permettono di fare tutto quello, di inserirsi in quella economia apparentemente legale". "Terzo elemento - ha aggiunto - che mi sembra molto importante e su cui profondamente riflettere, e' l'aria grigia. L'aria grigia oggi vede la commistione della dimensione del legale e dell'illegale. Sono insieme, dentro quell'aria grigia". "Le mafie - ha concluso - si sono organizzate, sono forti, sparano di meno, sono sotto traccia, ma i loro affari, poteri, giochi e interessi, li portano avanti. Tutto questo e' possibile perche' c'e' una criminalita' economica che si salda a una criminalita' politica, che si salda con la criminalita' organizzata. Queste tre dimensioni sono fortemente saldate".
Leggi Tutto »Tempi medi di pagamento della pubblica amministrazione a 104 giorni
Tornano ad aumentare i tempi medi di pagamento della pubblica amministrazione alle imprese. Lo rileva l'ufficio studi della Cgia sottolineando che se nel 2017 il compenso veniva corrisposto dopo 95 giorni dall'emissione della fattura - contro i 30 stabiliti dalla normativa europea che possono salire a 60 per alcune tipologie di forniture, come quelle sanitarie - nell'anno in corso la media e' salita a 104 giorni. E rispetto alla media europea, in Italia i ritardi sono superiori di oltre due mesi (precisamente 63 giorni). In Spagna e in Francia ci vogliono rispettivamente 56 e 55 giorni per liquidare i fornitori. In Germania, invece, il dato e' salito a 33 giorni, mentre nel Regno Unito si e' attestato a 26. "Siamo maglia nera in Ue e nonostante le promesse fatte in questi ultimi anni - dichiara Paolo Zabeo coordinatore dell'Ufficio studi - gli enti pubblici continuano a liquidare i propri fornitori con ritardi inammissibili, mettendo in seria difficolta' soprattutto le imprese di piccola dimensione che, da sempre, sono sottocapitalizzate e a corto di liquidita'. E sebbene da almeno tre anni chi lavora per il pubblico ha l'obbligo di emettere la fattura elettronica, ancora adesso il sistema informatico messo a punto dal ministero dell'Economia non e' in grado di stabilire a quanto ammonta complessivamente il debito commerciale della nostra Pa; una situazione surreale". Dalla Cgia ricordano che a seguito di questa situazione nel dicembre scorso la Commissione europea ha deferito l'Italia alla Corte di Giustizia dell'Unione a causa del sistematico mancato rispetto delle disposizioni europee contro i ritardi di pagamento. Secondo gli ultimi dati riportati dalla Banca d'Italia nella relazione annuale 2017, lo stock di debiti commerciali in capo all'amministrazione pubblica italiana sarebbe sceso da 64 a 57 miliardi di euro. E in attesa che il ministero dell'Economia riesca a dimensionarli con esattezza, si stima, al netto della quota riconducibile ai ritardi fisiologici (ovvero entro i 30/60 giorni come previsto dalla legge), che le imprese fornitrici vanterebbero circa 30 miliardi di crediti dalla Pa
La Cgia ricorda inoltre che dall'inizio del 2015 ha fatto il suo debutto lo split payment. Questa misura obbliga le amministrazioni centrali dello Stato (e dal 1 luglio 2017 anche le aziende pubbliche controllate dallo stesso) a trattenere l'Iva delle fatture ricevute e a versarla direttamente all'Erario. L'obbiettivo e' stato quello di contrastare l'evasione fiscale, ovvero, evitare che una volta incassata dal committente pubblico, le aziende fornitrici, che secondo Banca IFIS nel 2017 sono state circa 1 milione, non la versino al fisco. "La nostra Pa - afferma il segretario della CGIA Renato Mason - non solo paga con un ritardo inaudito e quando lo fa non versa piu' l'Iva al proprio fornitore. Pertanto, le imprese che lavorano per lo Stato, oltre a subire tempi di pagamento spesso irragionevoli, scontano anche il mancato incasso dell'Iva che, pur rappresentando una partita di giro, consentiva alle imprese di avere maggiore liquidita' per fronteggiare i pagamenti correnti. Questa situazione, associandosi alla contrazione degli impieghi bancari nei confronti delle imprese in atto in questi ultimi anni, ha peggiorato la tenuta finanziaria di moltissime piccole aziende". Stando alle informazioni rese note dalla Ragioneria Generale dello Stato, attualmente il ministero dell'Economia ha informazioni solo sul 70 per cento circa dell'importo complessivo saldato ogni anno dalla Pa che si aggira attorno ai 160 miliardi di euro. Pertanto, ben 48 miliardi di pagamenti ancora adesso non transitano attraverso la piattaforma informatica. Pur essendo costretti a imporre per legge la fattura elettronica ai propri fornitori, moltissimi enti pubblici (almeno il 40 per cento del totale) utilizzano mandati di pagamento cartacei, non consentendo al ministero dell'Economia di certificare i ritardi e le somme non ancora liquidate.
Leggi Tutto »Niko Romito apre ‘Bomba’ a Milano
Niko Romito, lo chef abruzzese tre stelle Michelin, ha portato la sua arte culinaria anche a Milano. In piazza XXV Aprile ha aperto "Bomba", primo corner di cibo da strada firmato dallo chef originario di Rivisondoli in collaborazione con Autogrill. Il locale sarà fruibile anche come caffè. "Da piccolo trascorrevo le estati a Rivisondoli nella pasticceria di mio padre - spiega lo chef abruzzese - La sua specialità erano le bombe alla crema, sono cresciuto con quel profumo. Ho deciso di riprendere in mano quel ricordo e creare qualcosa di nuovo. Negli anni ho lavorato molto sugli impasti, le lievitazioni e le farciture per creare la mia versione della Bomba: non solo dolce, come usava mio padre, ma anche salata, con ripieni freschi e golosi da mangiare in qualsiasi momento della giornata. Così nel 2015 ho fatto un primo esperimento a Napoli, ho continuato a fare ricerca e adesso siamo qui, a dare inizio a questa nuova avventura. Bomba è semplicità assoluta, eppure è così gustosa. Per me è un cibo del cuore"
Leggi Tutto »La Asl Chieti annuncia 117 assunzioni
La Asl Lanciano Vasto Chieti assumerà 117 persone a tempo indeterminato, con una spesa di 6 milioni di euro, nell'ambito del programma varato dalla stessa azienda sanitaria e approvato ieri dalla Regione Abruzzo.Una manovra che favorisce il lavoro stabile limitando il precariato, nel rispetto dell'obiettivo regionale di riduzione dei contratti a tempo determinato. In particolare saranno 25 le assunzioni nel ruolo tecnico ovvero assistente sociale, assistente tecnico, Oss, programmatore e collaboratore tecnico professionale,, e sette in quello amministrativo, mentre le assunzioni saranno 85 nell'area sanitaria, di cui 52 dirigenti medici, otto direttori di struttura complessa e 25 unità del comparto tra infermieri, tecnici e altre figure. Nel piano è previsto anche il concorso per la direzione della Radiologia dell'ospedale di Lanciano, quello che ancora mancava per la copertura di tutti i posti apicali lasciati scoperti al 'Renzetti' dopo il pensionamento dei primari in carica. Entro l'anno, dunque, tutte le unità operative torneranno ad avere una guida stabile. Sul fronte dei dirigenti medici la pattuglia più numerosa sarà quella dei ginecologi, visto che ne saranno assunti sette, seguiti dagli specialisti in medicina d'urgenza, cinque. E poi ci sono 4 anestesisti, 4 radiologi, 3 biologi,3 psichiatri, 2 cardiologi, 2 chirurghi, 2 geriatri, 2 diabetologi, 2 medici di medicina trasfusionale, 2 pediatri, 2 veterinari, 2 psicologi, 1 chirurgo vascolare, 1 dirigente medico di presidio, 1 gastroenterologo, 1 medico di fisica e riabilitazione, 1 medico di medicina interna, 1 nefrologo, 1 ortopedico, 1 patologo clinico. ''Questo piano, redatto con il supporto dell'Unità operativa Amministrazione e sviluppo delle risorse umane - sottolinea il direttore generale della Asl, Pasquale Flacco - permetterà alle articolazioni aziendali di colmare carenze e migliorare l' operatività. + stato condiviso con l'assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci e recepito dalla Regione integralmente, che ancora una volta risponde positivamente alle istanze della nostra Azienda ponendola in condizione di offrire assistenza di qualità a un territorio così vasto. L'approvazione ci permette anche di varare i concorsi, assai attesi, per gli operatori socio sanitari, con 20 assunzioni, e per gli infermieri. Per la procedura che riguarda questi ultimi, prossima a essere bandita, ci sarà la riserva di posti del 50%, ai fini della stabilizzazione del personale attualmente in servizio a tempo determinato e in possesso dei requisiti previsti''. Il piano assunzioni 2018 è ricompreso nei limiti di spesa per il personale fissato dagli strumenti di programmazione regionale e che stabilisce per la Asl della provincia di Chieti un tetto pari 240 milioni di euro.
Leggi Tutto »