Redazione Notizie D'Abruzzo

Biodiversità, in Italia un quinto delle specie a rischio

In Italia oltre un quinto del totale delle specie presenti è a rischio di estinzione. Il marine litter tra i principali nemici della biodiversità marina insieme all’inquinamento e ai cambiamenti climatici. Tra le specie minacciate la tartaruga Caretta caretta, la Berta maggiore e la balenottera comune. Da Manfredonia Legambiente, con l’Anteprima di Spiagge e fondali puliti 2018, lancia il suo messaggio: “Per contrastare il marine litter e la perdita di biodiversità, puntare su politiche di prevenzione e sensibilizzazione e una corretta gestione dei rifiuti coinvolgendo i cittadini”
Anche in Italia e nel Mar Mediterraneo la biodiversità è in pericolo. Inquinamento e marine litter, in primis, ma anche cambiamenti climatici, alterazione dell’habitat, specie aliene invasive e sovra sfruttamento delle risorse naturali sono i principali nemici di questo capitale naturale, di cui l’Italia è uno dei paesi più ricchi in Europa, ospitando circa la metà delle specie vegetali e circa un terzo di tutte le specie animali attualmente presenti nel vecchio continente. Una biodiversità che oggi deve essere più tutelata e protetta. Nel nostro Paese oltre un quinto del totale delle specie presenti sono a rischio di estinzione. Su un campione, utilizzato dall’IUCN, di 2807 specie italiane di spugne, coralli, squali, razze, coleotteri, farfalle, pesci d’acqua dolce, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, ben 596 sono infatti a rischio di estinzione.

A lanciare l’allarme è Legambiente che, in occasione della giornata mondiale della biodiversità, fa il punto sullo stato di salute delle specie viventi in Italia, nel rapporto “Biodiversità a rischio 2018”, con un approfondimento sul Mediterraneo e su alcune specie minacciate dal marine litter; e da Manfredonia (FG), luogo simbolo dell’Anteprima organizzata oggi di Spiagge e Fondali puliti 2018, l’associazione ambientalista ha ribadito con forza che per contrastare il marine litter e la perdita di biodiversità è fondamentale puntare su prevenzione e corretta gestione dei rifiuti. Ad oggi i rifiuti marini, soprattutto la plastica, sono una delle principali minacce per circa 180 specie marine mediterranee. La tartaruga Caretta caretta, insieme alla balenottera comune e agli uccelli marini come la Berta maggiore, sono tra le specie minacciate dai rifiuti galleggianti e dall’inquinamento da plastica in mare. Ogni anno nel Mediterraneo sono oltre 130mila le tartarughe marine Caretta caretta che rimangono vittime di catture accidentali durante le normali operazioni di pesca professionale. Di queste circa 70 mila abboccano agli ami utilizzati per la pesca al pescespada, oltre 40 mila rimangono intrappolate in reti a strascico e circa 23 mila in quelle da posta. Oltre alle tartarughe, tra le specie minacciate dal marine litter ci sono anche gli uccelli marini, in particolare i procellariformi, tra cui si trova la berta maggiore, con più del 63% delle specie affette da inquinamento da plastica. E poi c’è la balenottera comune, unico misticeto residente nel Mar Mediterraneo, classificato come in pericolo dalle liste rosse della IUCN, e che risulta essere in diminuzione rispetto agli ultimi 20 anni. La balenottera, alimentandosi per filtrazione, con ogni boccone arriva ad ingerire fino a 7mila litri d’acqua inghiottendo, insieme al krill, anche grandi quantità di macro e microplastica.

Nel report “Biodiversità a rischio” l’associazione ambientalista ricorda che il Mediterraneo, per la sua variegata eterogeneità di ecosistemi, è uno dei 25 biodiversity hotspots del mondo, ovvero una delle regioni con il maggior numero di specie viventi in tutto il pianeta. È un punto cruciale per gran parte delle rotte migratorie degli uccelli paleartici, nelle sue acque vivono circa 900 specie di pesci e cetacei e circa 400 specie vegetali. Oggi il marine litter rappresenta una delle principali minacce per mari e oceani. La maggior parte dei rifiuti marini (circa il 95%) è composta da plastica (UNEP/MAP 2015) e sempre secondo l’UNEP il Mar Mediterraneo è attualmente una delle sei aree maggiormente invase da marine litter nel mondo: la concentrazione dei rifiuti in alcune aree è comparabile a quella delle cosiddette “isole galleggianti” dell’Oceano Pacifico. Questo è dovuto principalmente alla sua struttura: essendo esso un bacino semichiuso con ridotti scambi d’acqua con l’Oceano Atlantico, accumula al suo interno un enorme quantitativo di rifiuti galleggianti e non. Tartarughe, mammiferi e uccelli marini possono morire per soffocamento dovuto all’ingestione accidentale di rifiuti (in particolare buste di plastica) scambiati per cibo oppure possono restare intrappolati nelle reti da pesca e negli attrezzi di cattura professionale. I principali tipi di impatti causati dai rifiuti marini sulla biodiversità sono infatti l’aggrovigliamento (intrappolamento) – a livello globale, diversi studi indicano che le principali vittime di aggrovigliamento sono gli uccelli marini (35%), pesci (27%), invertebrati (20%), mammiferi marini (circa 13%) e infine rettili (5%) – e l’ingestione (quest’ultima è stata rilevata in diversi organismi. A livello globale il 40% delle specie di uccelli marini ingerisce rifiuti di plastica, il 100% delle specie di tartarughe e il 50% di mammiferi).

Oltre al marine litter e all’inquinamento, gli altri nemici della biodiversità sono il sovra sfruttamento delle risorse naturali. Nel Mediterraneo il 96% degli stock ittici europei è sovrasfruttato. In particolare l’Adriatico, che da solo sostiene il 50% della produzione ittica italiana, è, insieme al Golfo di Gabes in Tunisia, l’area del Mediterraneo dove si pratica con più intensità la pesca a strascico, particolarmente distruttiva per gli ecosistemi di fondo. La perdita e frammentazione degli habitat (dovuta ad esempio all’erosione delle coste e al mattone selvaggio), i cambiamenti climatici che sono una delle concause che favoriscono la diffusione delle specie aliene e invasive: l’Ispra, stima che ad oggi, 42 nuove specie ittiche sono state osservate nei mari italiani.

“Oggi – dichiara Antonio Nicoletti, responsabile aree protette e biodiversità di Legambiente - ci troviamo a dover affrontare una serie di sfide ambientali in costante aumento e soprattutto siamo ancora lontani dal centrare l’obiettivo principale dell'UE di porre fine alla perdita di biodiversità e al degrado dei servizi ecosistemici entro il 2020 e ripristinarli nei limiti del possibile. Anzi, malgrado i miglioramenti ambientali avvenuti negli ultimi decenni e gli sforzi a livello nazionale e internazionale, stiamo continuando a danneggiare i sistemi naturali. Per questo è fondamentale implementare misure di conservazione e azioni di tutela e un monitoraggio continuo delle specie a rischio”.

E sul problema del marine litter, il Presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani spiega: “Il problema dei rifiuti marini costituisce un’emergenza ambientale di scala mondiale e, per risolverla, è urgente mettere in atto azioni concrete puntando, sempre di più, su politiche di prevenzione e sensibilizzazione, su una corretta gestione dei rifiuti e coinvolgendo cittadini e giovani generazioni. Da anni Legambiente riserva alla tutela del mare e delle sue coste un impegno continuo e costante attraverso numerosi progetti, iniziative di volontariato ambientale, attività didattiche, di educazione ambientale e di citizen scienze. Spiagge e Fondali puliti va proprio in questa direzione e oggi siamo orgogliosi di festeggiare la giornata mondiale della biodiversità qui a Manfredonia con un’anteprima, davvero, speciale di Spiagge e Fondali puliti 2018, la nostra storica campagna di volontariato ambientale che dal 25 al 27 maggio chiamerà a raccolta, in Italia e nel Mediterraneo, tanti volontari per ripulire i lidi dai rifiuti spiaggiati”.

La scelta di fare oggi l’Anteprima a Manfredonia non è casuale, qui ha sede per altro il Centro recupero tartarughe marine di Manfredonia (CRTM) gestito dell’associazione ambientalista, che in questi anni di attività ha ospitato, curato e salvato 1404 esemplari di tartarughe marine in difficoltà, la maggior parte delle quali giunte al centro a causa di catture accidentali in reti da strascico (circa il 92%). Recenti studi condotti nel Tirreno settentrionale sulla specie Caretta caretta, la più diffusa nei nostri mari, hanno dimostrato l’ingestione di rifiuti di plastica nel 71% degli individui per i quali è stato analizzato il tratto gastrointestinale. In 22 campioni sono stati trovati 483 frammenti di rifiuti, con una media di oltre 16 pezzi a esemplare. L’anteprima di Spiagge e Fondali puliti ha visto la partecipazione degli studenti dell’Istituto Tecnico Nautico Rotundi/Fermi di Manfredonia, del Presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, dei volontari del Centro Recupero Tartarughe Marine di Manfredonia, di alcune realtà associative e il coinvolgimento dell’amministrazione comunale. Obiettivo ripulire il tratto di spiaggia compreso tra Siponto e la foce del Candelaro e augurare buona fortuna alla tartaruga, che è stata liberata in mare oggi al largo della costa sipontina dopo essere stata curata a Manfredonia nel Centro Recupero Tartarughe marine di Legambiente.

A raccontare la giornata di volontariato ambientale in spiaggia, le telecamere di Skytg24, che hanno ripreso anche il momento della liberazione della tartaruga in mare curata. Sky, per altro, collaborerà al grande week-end di Spiagge e Fondali puliti, in programma dal 25 al 27 maggio in tutta la Penisola, attraverso la campagna un Mare da salvare partecipando, il 26 maggio, al week-end di mobilitazione a Genova, Roma e Cagliari insieme ai volontari.


Infine Legambiente oggi ha ricordato che si possono aiutare le tartarughe marine anche con un’adozione simbolica attraversa Tartalove, la campagna lanciata dall’associazione per sostenere i centri di recupero e le attività per la tutela delle tartarughe che popolano i nostri mari e che nidificano lungo le nostre coste. Sul sito www.tartalove.it è possibile visionare periodicamente le foto e le brevi storie delle tartarughe da adottare personalmente o come regalo per una persona cara. Per ogni donazione verrà inviato un piccolo kit di adozione paper-free, che include un certificato di adozione, una fotografia della tartaruga scelta e un racconto più ampio della sua storia. Perché ogni esemplare ha una storia da raccontare.

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Wall Street, dopo 226 anni arriva una donna al vertice

Arriva una donna al timone della Borsa di New York. Stacey Cunningham sara' presidente del New York Exchange, la societa' che gestisce Wall Street e sara' la prima volta, in 226 anni di storia, che una donna assume tale incarico. Di questo traguardo, la top manager ne e' ben consapevole visto che lei stessa, a CNBC, in un'intervista ha commentato che si tratta di "un ambiente dominato dagli uomini". Prendera' il posto di Tom Farley, e finora era capo delle operazioni del NYSE Group. 43 anni, ha iniziato al NYSE nel 1994 come stagista, quando su 1.300 impiegati le donne erano trentacinque. Tempi, come ha ricordato lei stessa, in cui il bagno femminile al settimo piano dell'edificio della sede del NSYE era situato all'interno di una vecchia cabina telefonica, mentre il bagno degli uomini aveva persino delle poltrone. Poco dopo essere stata nominata, Stacey Cunningham ha accompagnato i direttori del turno azienda a fornire il colpo di martello di inizio delle negoziazioni del NYSE, debuttando per una funzione simbolica che si verifichera' ogni giorno nel corso dei prossimi anni. Laureata in Ingegneria industriale, adora cucinare. Ma la sua passione e' la finanza: "Mi sono innamorata del posto appena fuori dal cancello e non vedevo l'ora di correre dentro", ha ricordato nell'intervista parlando della sede del mercato azionario piu' grande del mondo. 

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Avezzano, operazioni con il robot Da Vinci all’ospedale

Ottanta per cento di interventi chirurgici per tumore al colon effettuati in laparoscopia, quindi meno invasiva, con meno sofferenza e meno giorni di ricovero, e rischio di complicanze post operatorie tra i più bassi a livello nazionale. Sono alcuni dei punti di forza del reparto di chirurgia generale dell'ospedale di Avezzano che effettua circa 800 interventi l'anno e che, grazie all'adozione di specifiche procedure, è riuscito ad aumentare il numero di operazioni mininvasive, riducendo tempi di degenza e costi sanitari. Di particolare importanza la fluorescenza (una combinazione di tecnica e tecnologia) che permette al chirurgo di individuare il punto preciso in cui sezionare l'intestino e di procedere successivamente alla sutura e all'efficace vascolarizzazione, riducendo al 2% il rischio di complicanze. Nei prossimi mesi, in aggiunta a questo ventaglio di prestazioni, nel reparto prenderà servizio un giovane chirurgo, esperto nella procedura, per effettuare interventi col robot Da Vinci, una tecnologia di alto livello acquistata di recente dalla Asl. Le novità riguardano anche la possibilità, già in via di sperimentazione, di effettuare ad Avezzano anziché all'Aquila la procedura per l'individuazione del linfonodo sentinella per il cancro della mammella, evitando disagi alle pazienti e con maggior risparmio dell'azienda. In reparto, tra l'altro, vengono compiuti interventi di colecistectomia laparoscopica con strumenti che permettono di effettuare solo 2 incisioni invece di 4. 

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Lanciano, approvato il bilancio di previsione

Approvato il bilancio di previsione al Comune di Lanciano. Ammonta a oltre 110 milioni di euro lo strumento finanziario approvato a maggioranza, la notte scorsa, dal Consiglio comunale. "I pilastri fondamentali - dice l'assessore al Bilancio, Carlo Orecchioni - sono una forte riduzione dell'indebitamento, più fondi al sociale, pressione fiscale invariata rispetto al 2017 e una decisa azione di recupero dell'evasione tributaria. Per la realizzazione delle opere pubbliche in programma sono stati previsti mutui per 1.292.348 euro, somma inferiore del 34% rispetto all'anno precedente, nonché la più bassa nell'ultimo triennio. Inoltre nel 2018 la nostra percentuale di incidenza degli interessi passivi è scesa al 4,72% delle entrate correnti (rispetto al 5.39% del 2015)". Il bilancio ha inoltre confermato la riduzione del 25% delle indennità di sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale, con risparmio di 52.931 euro l'anno. Grande attenzione poi al sociale con risorse complessive per 1.111.349 euro. 

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Bussi, procedura per lo scioglimento del Consiglio Comunale

Dopo la mancata approvazione del bilancio di previsione per il 2018 nei termini di legge da parte del Comune di Bussi sul Tirino, il Prefetto di Pescara, scaduti i termini dell'atto di diffida per l'adozione dell'adempimento, ha nominato Commissario ad acta Giovanni Incurvati. Nelle more dell'adozione del provvedimento di scioglimento da parte del Presidente della Repubblica, sussistendo motivi di grave ed urgente necessità, la gestione dell'Ente è stata affidata, fino al rinnovo degli organi elettivi per scadenza naturale nelle prossime elezioni amministrative del 10 giugno 2018, ad un Commissario Prefettizio nella persona di Luciano Giuseppe Conti, Viceprefetto aggiunto in servizio presso la Prefettura-UTG di Chieti. 

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‘Progetto Abruzzo’ per la promozione del turismo in Abruzzo

 C'è tempo fino al 30 giugno per presentare la domanda per accedere ai voucher del "Progetto Abruzzo", una iniziativa del sistema camerale abruzzese, rivolta agli operatori del turismo della provincia di Pescara, finalizzata alla valorizzazione dei territori, delle tipicità, delle eccellenze e dei borghi. Il progetto è dedicato alla promozione dell'immagine turistica della regione Abruzzo, nell'ambito di una logica trasversale, che interessi tutte le attività e categorie economico-produttive. Si attua attraverso l'erogazione di voucher alle micro, piccole e medie imprese del settore del turismo, per interventi in tema di digitalizzazione ed in particolare per iniziative riconducibili a percorsi formativi o servizi di consulenza focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali, in attuazione della strategia industria 

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Social day della Pubblica Amministrazione il 6 giugno

Gli italiani restano affezionati alla tv, ma cresce il peso del web. Le informazioni online del settore pubblico, infatti, hanno ormai quasi raggiunto la televisione per preferenza e affidabilita'. Quasi un cittadino su due si aspetta di trovare le informazioni dalla PA su siti web e social network, nella fascia d'eta' 18-54 anni il dato e' ancora piu' alto e raggiunge quasi il 60%. Piu' di quattro italiani su dieci si fidano delle informazioni che ricevono sul web dalle Pubbliche Amministrazioni e nella fascia 18-54 anni il dato supera il 50% e, in questo caso, il web e' appaiato alla tv. Inoltre sei italiani su dieci considerano i social un'importante occasione di lavoro, il 90% chiede alla PA maggiore possibilita' di partecipazione e informazioni in tempo reale. Sono i dati che emergono dall'indagine dell'Istituto Piepoli sul rapporto tra cittadini, Pubblica Amministrazione e nuovi strumenti di comunicazione comunicati presentando il PA Social Day , il primo evento nazionale dedicato alla nuova comunicazione pubblica via web, social. "I nuovi dati dell'Istituto Piepoli sul rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione- spiega il presidente dell'associazione PA Social Francesco Di Costanzo- ci spingono a fare sempre di piu' sulla nuova comunicazione pubblica. E' ormai evidente che web, social network, chat, sono straordinari strumenti di servizio pubblico, mezzi scelti dagli italiani per informazioni e servizi nella quotidianita', anche nel rapporto con enti e aziende pubbliche. L'Italia e' piena di ottime pratiche di utilizzo di queste piattaforme per il servizio al cittadino. Per la prima volta in Italia dedichiamo una giornata ai tanti significati e obiettivi della nuova comunicazione pubblica". 

L'evento, organizzato dall'associazione PA Social, si terra' il 6 giugno in 17 citta' (Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Perugia, Pescara, Roma, Torino e Trieste. Tanti i temi che saranno approfonditi territorio per territorio: servizi pubblici e gestione delle emergenze, cultura del digitale, marketing territoriale, nuova organizzazione e profili professionali, cultura, musei e spettacolo, intelligenza artificiale e chatbot, ambiente, chat, community e comunita', fondi europei, sanita', fake news, servizi digitali, open data e partecipazione, web reputation, nuovi linguaggi, telepresenza, nuovi servizi, informazioni in tempo reale, dialogo e interazione costante, nuovi linguaggi e strumenti, innovazione e servizi digitali, corretto utilizzo del web, dati e sicurezza, privacy, trasparenza

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Tragedia di Francavilla, eseguita l’autopsia sulla moglie di Filippone

Marina Angrilli, la moglie di Fausto Filippone, sarebbe stata spinta giù dal balcone. Lo confermerebbero - secondo quanto riferito dalle agenzie di stampe - le prime indiscrezioni trapelate sull'esito dell'autopsia sul corpo della moglie di Fausto Filippone, eseguita all'obitorio di Chieti dal medico legale Cristian D'Ovidio. L'accertamento avrebbe consentito di appurare che, per tipologia di lesioni e di traiettorie, la donna non si sarebbe suicidata. Escluso anche il malore e colluttazioni.

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Potrebbero esserci funerali separati per Marina Angrilli, sua figlia Ludovica, uccisa dal padre, Fausto Filippone, poi suicidatosi domenica gettandosi dal viadotto Alento della A14. "Siamo ancora in attesa che l'autorità giudiziaria ci dia il via libera. Personalmente credo che bisognerà farli separati: però è ancora presto per pensarci, è una decisione su cui bisognerà ragionare" dice Francesco Angrilli, ematologo all'ospedale di Pescara, fratello di Marina. Le due famiglie dovranno decidere sull'addio ad una famiglia sterminata da un padre e un marito che poi si è tolto la vita.

"Credo che la vita di mio cognato sia stata profondamente segnata dalla malattia e poi dalla morte della madre -spiega Francesco Angrilli- Era tempo che la mamma di Fausto era ammalata di Alzheimer, e questa malattia si è fatta chiaramente sempre più progressiva: la morte è stato il punto terminale di un percorso di aggravamento della malattia. Dietro a questi 15 mesi ci vedo la sofferenza e anche l'impotenza perché lui era profondamente legato alla madre: non credo che un suo eventuale disagio dipendesse da una problematica relativa alla vita matrimoniale". "Se poi mio cognato aveva delle problematiche sue nessuno di noi ha mai avuto dei segnali importanti: lo vedevamo triste e un po' chiuso in se stesso per questo dispiacere della madre però che nella loro vita famigliare ci fossero screzi, liti e dissapori di rilievo non esiste proprio. Viviamo nella stessa palazzina, l'avremmo saputo", aggiunge.

"Credo che questo suo vissuto lui lo abbia ben mascherato. Non è che negli ultimi mesi le sue abitudini di vita fossero cambiate: vita familiare, frequentazione comune con gli amici e poi il loro lavoro. Tutte le volte possibili andavano in vacanza insieme, quindi un nucleo familiare unito e legato - continua - Fausto era una persona tranquilla, uno poteva essere in accordo o in disaccordo con il suo modo di pensare, ma a doverlo descrivere prima di quello che è successo domenica, io non me la sento di descriverlo come una persona violenta o a rischio di azioni violente. Se Fausto aveva un malessere interno non traspariva in alcun modo: sicuramente lui è vittima di se stesso, il nostro dolore però è che ha coinvolto in questa vicenda due persone assolutamente innocenti".

"Marina - ha rimarcato - è stata sempre vicina a Fausto e si faceva tutto insieme. Questa era una famiglia che si muoveva in base alla figlia, che era forse l'espressione dei desideri inespressi che tanti anni fa non erano realizzabili: tutte le attività che Ludovica faceva portano a ripensare alla infanzia di Marina che soffriva d'asma e quindi non poteva fare attività fisiche, quindi forse Marina in Ludovica vedeva il mezzo per recuperare delle cose che lei non aveva potuto vivere". 

 "La morte della madre è stato uno dei fattori che hanno provocato la decisione di Fausto Filippone", dice a Radio Capital lo psichiatra Massimo Di Giannantonio, che per sette ore ha cercato di convincere l'uomo a non uccidersi. Filippone, 49 anni, dirigente della Brioni, si era suicidato domenica scorsa gettandosi dal viadotto Alento della A14, poche ore dopo aver gettato nel vuoto la figlia di dieci anni, Ludovica; la moglie, Marina Angrilli (51) era morta la mattina dopo essere precipitata da un appartamento a Chieti, di proprietà del marito. "Ha detto - ha spiegato Di Giannantonio - che la sua vita era irreversibilmente iniziata a cambiare in termini intollerabili 15 mesi prima. E tra gli episodi che l'hanno resa intollerabile, Filippone ha detto che c'era anche la perdita della madre". Come le è apparsa la figlia sul cavalcavia? "La bimba era sotto shock. Si rendeva conto del dramma che stava vivendo e che non aveva nessun tipo di difesa dal padre".

Lei professore ha pensato che avrebbe potuto fare qualcosa di più? "No - ha sottolineato lo psichiatra Massimo Di Giannantonio a Radio Capital - mi sono trovato davanti a un muro. Filippone diceva che nella sua mente non c'era né la possibilità di essere perdonato né di comprendere le ragioni di quello che aveva fatto. Nella mente di Filippone tutto era già finito".

 "Le forze dell'ordine mi hanno tenuto in un angolo su quel viadotto per cinque ore senza mai farmi parlare con mio fratello, eppure era stato lui a chiedere di vedermi. Poi Fausto si è buttato e io sono ancora qui, senza una spiegazione...". A parlare, in un'intervista sul Corriere della Sera, è Antonella Filippone, la sorella del dirigente della Brioni.

 

nell'immagine del TGR si vede Filippone sul viadotto

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Università d’Annunzio lancia laurea in alimentazione e salute

L'università "D'Annunzio" di Chieti Pescara attiverà entro quest'anno, un nuovo corso di laurea magistrale specialistica in Scienze dell'alimentazione e salute, della durata di due anni, che pur non essendo a numero chiuso, almeno in una prima fare potrà ricevere fino a 65 iscrizioni. Lo ha annunciato oggi il rettore Sergio Caputi nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il direttore generale dell'ateneo Giovanni Cucullo, e il prof. Angelo Cichelli, ordinario di Tecnologia Alimentare e designato a diventare presidente del nuovo corso di laurea. Possono essere ammessi i candidati che hanno conseguito la laurea in Dietistica, in Biotecnologia, in Scienze Biologiche, e la laurea magistrale in Biologia, Biotecnologie, Farmacia e Farmacia industriale, Scienze e Tecnologie Alimentari, Scienze e Tecnologie Agrarie. Alcuni obiettivi specifici del nuovo corso di laurea sono fra l'altro, quelli di fornire conoscenze del possibile ruolo dei principiali inquinanti naturali e industriali presenti negli alimenti nella patogenesi delle malattie, sia nell'adulto che in età pediatrica, conoscenze del ruolo degli integratori alimentari, dei nutrienti e dei nutraceutici nell'attività motoria e sportiva, fornire adeguate competenze scientifiche e tecnologiche per la formulazione, valutazione e il controllo dei nuovi alimenti funzionali i cosiddetti novel food e functional food, ma anche conoscenze sulla legislazione alimentare e sanitaria nazionale e comunitaria per quanto riguarda la commercializzazione e il controllo degli alimenti, dalla produzione al consumo, degli ingredienti, degli additivi e degli integratori alimentari. ''Questo nuovo corso che abbiamo aperto è per un progetto un po'più ampio che riguarda l'agroalimentare, che è un settore che mi interessa molto e lo vedo come settore di sviluppo della nostra regione - ha detto Caputi. E abbiamo trovato una forte sinergia con l'Istituto Alberghiero di Villa S. Maria, che prevalentemente si occupa di scuola della cucina, perchè avevamo degli obiettivi comuni, quelli di certificare delle diete alimentari basate sulla prevenzione delle più comuni patologie. Credo che gli sbocchi di lavoro siano abbastanza concreti perchè tutto sommato c'è una grande tendenza in tutto il mondo a porre una particolare attenzione all'alimentazione per prevenire le malattie cardiovascolari, le malattie tumorali e altre tra le più comuni patologie che sono molto diffuse. La sede sarà a Chieti e stiamo studiando la possibilità di fare dei tirocini, per quanto riguarda la cucina, direttamente all'istituto di Villa S. Maria. Abbiamo costituito un tavolo di concertazione con alcune industrie e questo anche al fine di fare un sondaggio di mercato per capire quali sono le esigenze del mercato future, è impensabile aprire un corso di laurea perché ci piace solo l'idea, bisogna andare a verificare poi il riscontro pratico delle possibilità lavorative che gli studenti laureati troveranno. Vorremmo anche aprire - ha concluso Caputi - un corso di laurea in Enogastronomia, che potrebbe essere l'origine dell'area magistrale che abbiamo aperto quest'anno: e con le competenze dell'università di Teramo, con cui abbiano una sinergia molto buona e ci completiamo molto, molto probabilmente apriremo un corso di laurea insieme.

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Teramo, presentato un progetto di Housing Care

Dare vita ad un progetto di housing care che soddisfi un bisogno abitativo, come già accade con l'housing sociale, e introduca elementi innovativi come spazi e servizi dedicati alla salute e al benessere dei cittadini.
Una sfida ideata e già avviata dalla società Atena Costruzioni, che oggi ha presentato nella sala conferenza della Camera di commercio il progetto edilizio "La Fabbrica del benessere", in costruzione a Teramo nel quartiere Colleparco, e che prevede nello stesse spazio urbano la realizzazione di abitazioni a canone sostenibile, spazi dedicati alla salute (come ambulatori medici), al benessere (come piscina e spa), all'ecosostenibilità (come orti urbani e sistema di riciclo di rifiuti biodegradabili). Un progetto pilota a livello nazionale, reso possibile grazie all'aggiudicazione da parte della società di due bandi pubblici per il finanziamento, tramite la Regione Abruzzo, relativo alla costruzione di alloggi a canone sostenibile.

 

immagine di repertorio

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