Redazione Notizie D'Abruzzo

Tafferugli durante Foggia-Pescara, Daspo per 13 tifosi

Tredici provvedimenti di Daspo fra i due e gli otto anni sono stati emessi dalla Questura di Foggia nei confronti di altrettanti tifosi del Foggia e del Pescara dopo i tafferugli avvenuti prima della partita fra le due squadre di calcio lo scorso 20 gennaio. Polizia e Carabinieri sono intervenuti prima di possibili scontri e proprio contro gli agenti i tifosi hanno lanciato pietre, petardi e altri oggetti contundenti

In particolare i provvedimenti amministrativi che inibiranno l'accesso agli stadi hanno riguardato 8 tifosi del Foggia e 5 del Pescara. Ai responsabili delle condotte piu' violente e' stato prescritto anche l'obbligo di firma presso Uffici di Polizia nei giorni in cui il Foggia Calcio disputera' gli incontri. Le indagini della Digos hanno consentito di ricostruire che alcuni ultras del Foggia avrebbero raggiunto la stazione ferroviaria dove erano attesi i tifosi della squadra avversaria, completamente travisati con passamontagna, sciarpe e cappucci ed armati di mazze, bastoni, bombe carta, fumogeni e sassi.

Grazie ai numerosi filmati acquisiti dagli investigatori, sono stati identificati 6 ultras di eta' compresa fra i 20 e i 40 anni che avrebbero partecipato ai tafferugli, accusati di resistenza a pubblico ufficiale, porto in luogo pubblico di oggetto atto ad offendere e travisamento. Altri due sono stati denunciati rispettivamente per evasione dai domiciliari e violazione della sorveglianza speciale. Uno di loro e' stato denunciato anche per aver esposto uno striscione inneggiante alla violenza durante lo svolgimento della gara. Il Daspo emesso nei confronti dei tifosi foggiani prevede un divieto fra i 5 e gli 8 anni. Per cinque tifosi del Pescara, invece, e' stato disposto il Daspo di due anni.

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Omicidio Alessandro Neri, gli investigatori esaminano l’auto del giovane

I carabinieri del Ris di Roma hanno iniziato ad analizzare e ispezionare, nella caserma dell'Arma in via Lago di Borgiano a Pescara, la Fiat 500 rossa di proprieta' di Alessandro Neri. La Fiat 500 del giovane e' stata ritrovata mercoledi' 7 marzo a Pescara, in via Mazzini, e posta sotto sequestro dalla Procura. 

Gli investigatori stanno esaminando attentamento i tabulati telefonici, e le testimonianze delle ultime persone con cui il giovane e' entrato in contatto, immagini delle telecamere di videosorveglianza del centro di Pescara, dove e' stata trovata parcheggiata la sua automobile: tutto puo' essere utile per ricostruire quanto accaduto dal pomeriggio di lunedi' 5 marzo, quando Alessandro e' uscito di casa, al ritrovamento dell'auto, una Fiat 500 rossa di cui mancano le chiavi, la mattina di mercoledi' 7 marzo. E' in quella fascia temporale, secondo gli inquirenti, che il 29enne e' stato ucciso. L'ipotesi, dunque, e' che Neri sia morto 48-60 ore prima del ritrovamento del corpo, avvenuto nel pomeriggio di giovedi' 8 marzo alla periferia sud di Pescara, in un luogo impervio a circa 6 km dal centro.

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Occupazione, Pescara tra le province col maggior incremento nel Mezzogiorno

I dati di media annua consentono di analizzare l’andamento degli indicatori del mercato del lavoro con un maggiore dettaglio territoriale. A dirlo è l’ISTAT. Nel complesso, il 2017 si caratterizza per un incremento dell’occupazione nelle tre ripartizioni. Il tasso di occupazione 15-64 anni aumenta nel Nord di 0,8 punti, nel Centro di 0,7 e nel Mezzogiorno di 0,6. Tuttavia, mentre nel Centro-nord il tasso di occupazione raggiunge livelli pressoché analoghi a quelli del 2008, arrivando al 66,7% nel Nord e 62,8% nel Centro, nel Mezzogiorno l’indicatore è ancora al di sotto del 2008 di 2,0 punti (44,0%). Nelle regioni del Nord è più sostenuto anche l’incremento del tasso di occupazione 15-34 anni (+0,8 punti) in confronto alle regioni del Centro e del Mezzogiorno (+0,6 e +0,5 punti, rispettivamente). Gli incrementi del tasso di occupazione sono più consistenti per le donne, eccetto nel Mezzogiorno in cui la quota di donne occupate (appena un terzo) è in aumento di 0,5 punti in confronto a +0,6 degli uomini. Nel 2017 anche il tasso di disoccupazione si riduce in tutte le ripartizioni ma i divari rimangono accentuati: nel Mezzogiorno (19,4%) è quasi tre volte quello del Nord (6,9%) e circa il doppio di quello del Centro (10,0%). In confronto al 2016, nel Nord il tasso di occupazione sale in tutte le regioni, con l’eccezione della Liguria (-0,4 punti percentuali). Gli incrementi più elevati si segnalano nella Provincia Autonoma di Trento, in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia (rispettivamente +1,5, +1,3 e +1,1 punti).

Superano i livelli del 2008 le Province Autonome di Bolzano e Trento, il Friuli-Venezia Giulia e la Lombardia. Il tasso di disoccupazione si riduce rispetto a un anno prima in tutte le regioni, in particolare nella Provincia Autonoma di Trento e in Lombardia (rispettivamente -1,1 e -1,0 punti). A livello provinciale, gli incrementi del tasso di occupazione sono maggiori nella città metropolitana di Venezia, a Piacenza, Biella, Varese, Padova e Brescia (con variazioni comprese tra +3,4 e +2,2 punti); riduzioni di un punto percentuale e oltre si segnalano invece a Imperia, Forlì-Cesena, Verbano Cusio Ossola, Rovigo, Como e Sondrio. Le riduzioni più elevate del tasso di disoccupazione si stimano a Brescia, Trieste e nella città metropolitana di Venezia (con cali compresi tra -2,4 e -2,1 punti), mentre l’indicatore cresce di un punto percentuale e oltre a Asti, Novara, Imperia e Como. Nei grandi comuni il maggiore incremento del tasso di occupazione si registra a Venezia (+5,8 punti), mentre Verona presenta una riduzione dell’indicatore (-0,6 punti percentuali). Il tasso di disoccupazione si riduce in quasi tutti i grandi comuni del Nord, a eccezione di Verona e Milano; le riduzioni più decise riguardano Genova e Torino (-2,0 e -1,6 punti). Nelle regioni del Centro il tasso di occupazione cresce soprattutto in Lazio e Toscana (+1,0 e +0,7 punti), dove l’indicatore supera anche il livello del 2008. In queste regioni si riduce anche il tasso di disoccupazione, che cresce invece in Umbria e rimane invariato nelle Marche. Tra le province, si registrano gli aumenti più elevati del tasso di occupazione a Pesaro Urbino e a Latina (+2,9 punti), mentre i cali più accentuati sono ad Ancona, Lucca, Fermo e Grosseto (con riduzioni tra -3,0 e -1,4 punti). Le province con i cali maggiori del tasso di disoccupazione sono Pistoia, Pesaro Urbino e Livorno (con riduzioni tra -4,2 e -3,4 punti) mentre gli incrementi sono più consistenti nelle province di Ancona e Terni (rispettivamente +3,0 e +2,0 punti). Nei due grandi comuni del Centro, Roma e Firenze, il tasso di occupazione cresce rispettivamente di +1,0 e +0,4 punti, mentre quello di disoccupazione rimane invariato. Nel Mezzogiorno la crescita del tasso di occupazione interessa tutte le regioni con l’eccezione di Basilicata (-0,8 punti) e Molise (-0,2 punti). Gli incrementi più rilevanti si segnalano in Calabria, Abruzzo e Campania (rispettivamente +1,2, +1,1 e +0,9 punti). Nessuna regione del Mezzogiorno raggiunge i livelli del tasso di occupazione del 2008, seppure Basilicata e Campania presentino scostamenti minimi (-0,1 e -0,3 punti). Rispetto al 2016 il tasso di disoccupazione si riduce in quasi tutte le regioni, specie in Calabria (-1,6 punti), con l’eccezione di Molise e Campania (nell’ordine +1,8 e +0,6 punti).

Tra le province del Mezzogiorno, si registrano incrementi pronunciati del tasso di occupazione – tra 2,3 e 4,8 punti – a Vibo Valentia, Caserta, Pescara e nella città metropolitana di Bari. La riduzione più marcata del tasso di occupazione contraddistingue la provincia di Foggia (-2,5 punti). Il tasso di disoccupazione si riduce con maggiore intensità (oltre 3 punti) nelle città metropolitane di Bari e Palermo, e nelle province di Vibo Valentia e Caltanissetta; la crescita è invece pronunciata a Foggia, Enna, Isernia e Trapani (tra 7,9 e 3,1 punti). Nei grandi comuni del Mezzogiorno il tasso di occupazione aumenta dappertutto fatta eccezione per Catania (-0,8 punti); la crescita dell’indicatore è inoltre più sostenuta nei comuni di Bari e Napoli (+2,3 e +1,7 punti). Il tasso di disoccupazione diminuisce nei grandi comuni di Palermo e Bari (-3,8 e -2,1 punti) mentre aumenta a Napoli, Messina e Catania (rispettivamente +3,9, +3,2 e +1,6 punti).

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Softball, la nazionale in Abruzzo

La nazionale azzurra di softball (under 19 e seniores), guidata da Enrico Obletter, e' in ritiro in Abruzzo per preparare i prossimi mondiali. Per la prima volta la squadra si allena sul diamante di Pescara, nell'ex struttura dei Gesuiti di Via Maestri del Lavoro, intitolato al pioniere del baseball cittadino "Lugi Minnucci", fondatore della squadra di Pescara e scomparso prematuramente nel 2008. Nella squadra azzurra, di cui fanno parte 40 atlete, ci sono anche due abruzzesi: Fabrizia Marrone e Chiara Giudice. Il raduno del gruppo azzurro continuera' fino a domani per le giocatrici della U19 e fino a sabato 17 per la Nazionale Senior. "E' un evento importante che arricchisce il nostro calendario regionale dedicato agli eventi sportivi nazionali, e poi, e' un onore ospitare la Nazionale azzurra di softball", ha sottolineato l'assessore allo Sport Silvio Paolucci, nel presentare oggi l'evento nella sede di Pescara della Regione, alla presenza del sindaco Marco Alessandrini e del presidente della Fibs Andrea Marcon. "Perche' l'Abruzzo ha un legame con questa disciplina: voglio ricordare Tommy Lasorda, figlio di un emigrante di Tollo che ha conquistato titoli importanti negli Stati Uniti, oppure come non citare la squadra Atoms di Chieti che milita con ottimi risultati nel campionato femminile di A2". "Per noi", ha concluso l'assessore, "l'evento rappresenta una occasione di promozione del nostro territorio"

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Aeroporto d’Abruzzo, dal 31 maggio il collegamento Pescara-Catania 

Volotea, la compagnia aerea low cost che collega città di medie e piccole dimensioni in Europa, fa il suo debutto all'Aeroporto Internazionale d'Abruzzo annunciando l'avvio di un nuovo volo alla volta di Catania. Il collegamento, con 2 frequenze settimanali per un totale di 16.500 biglietti già in vendita, decollerà dal 31 di maggio. "Siamo entusiasti di poter annunciare l'inizio della collaborazione tra Volotea e l'Aeroporto di Pescara - afferma Valeria Rebasti, Commercial Country Manager di Volotea in Italia. Il Presidente della Saga, Nicola Mattoscio: "La partnership con Volotea consente all'Aeroporto d'Abruzzo la presenza di un nuovo e prestigioso vettore. Continuano così la diversificazione degli operatori sullo scalo e gli sforzi di allineamento agli obietti in materia di volumi di traffico precisati nel Piano Industriale e nel Budget 2018 della Societa". Il nuovo collegamento da Pescara a Catania è disponibili sul sito della compagnia.

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Rapina in una gioielleria del centro di Pescara

Rapina in una gioielleria del centro di Pescara, in via Cesare Battisti- Gli autori sarebbero due uomini a viso coperto, uno dei quali armato di pistola. I malviventi, minacciando il personale, si sono fatti consegnare, secondo le prime informazioni, una settantina di orologi Rolex, per poi darsi alla fuga. Uno dei due era vestito da postino e proprio per questo i due sono riusciti a entrare nell'attivita'. Sarebbero fuggiti a bordo di uno scooter. Ricerche e indagini in corso da parte dei Carabinieri della Compagnia di Pescara, agli ordini del capitano Antonio Di Mauro. 

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Rinviato il processo per la discarica di Bussi

E' stato rinviato a data da destinarsi il processo per l'inquinamento di Bussi sul Tirino, previsto questa mattina in Cassazione dopo il ricorso degli imputati condannati in secondo grado dalla Corte d'Appello dell'Aquila. Il rinvio e' scattato per l'adesione allo sciopero di alcuni dei legali delle difese e degli avvocati di parte civile. La data della nuova udienza sara' comunicata successivamente

Non c'e' tuttavia il pericolo che il processo possa saltare, come spiega l'avvocato del Wwf Tommaso Navarra: "Il Procuratore generale ha chiarito che non si verificava l'ipotesi prevista dal codice di autoregolamentazione, che chiede di non astenersi nel caso di processi prossimi alla prescrizione. Si deve infatti operare un ricalcolo alla luce dei precedenti rinvii per cui la data di prescrizione non e' cosi' imminente come era stato erroneamente ipotizzato. In ogni caso i termini oggi sono stati sospesi sino alla prossima udienza: il processo non corre alcun rischio di non arrivare a una definitiva sentenza". "Sino ad ora - commenta l'avv. Navarra che tutela il Wwf, parte civile sin dall'inizio del procedimento - abbiamo sostenuto 84 udienze, vuol dire che sara' necessaria anche l'ottantacinquesima"

 

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Le riprese del nuovo film di Fabio De Luigi sul ponte di Salle

Il ponte di Salle (Pe) come location per le riprese di NO kids, il nuovo film di Fabio De Luigi.
La giornata di ieri è stata dedicata dalla produzione Colorado Film alle riprese di alcune scene nello scenario del canyon del fiume Orta a Salle, dove l'attore Fabio De Luigi è "stato alle prese" con il bungee jumping. Il bungee jumping consiste nel lanciarsi da una piattaforma posta ad un’altezza elevata, dopo essere stati correttamente assicurati ad una corda elastica. La pratica nasce come rituale d'iniziazione nell'Isola di Pentecoste, nell'oceano Pacifico. Ai nostri giorni chi si lancia vuole provare emozioni, sentire l'adrenalina, sfidare la forza di gravità e superare i propri limiti. Dal 1993, anno in cui venne costruito il primo elastico da lancio, più di un milione di persone nel mondo si è lanciato e si è abbandonato alla forza gravitazionale.

Il ponte di Salle, il più alto dell’Italia Centrale, con l'atezza di 100 metri, è ideale per svolgere l’attività di bungee jumping. Il ponte è stato costruito negli anni '50 per collegare la strada tra San Tommaso, frazione di Caramanico Terme, e Salle, oggi è una risorsa per l'intero Abruzzo, dominando lo spettacolare canyon sul fiume Orta. L'attività sportiva è gestita da Bungee Jumping Abruzzo, il bungee center più grande del centro-sud Italia. Obiettivo dei fondatori è quello di offrire un’attività non convenzionale agli appassionati di sport estremi.



Il film, con la regia di Guido Chiesa, vedrà tra i protagonisti oltre Fabio De Luigi, Micaela Ramazzotti e Andrea Pisani ed è in uscita nel prossimo autunno. Nel mese di febbario a Pescara si era tenuta una giornata di casting per le figurazioni.  

"Una nuova opportunità di promozione per l'intero territorio che con la valle del fiume Orta, gli scenari e i paesaggi della Maiella e del Morrone, le testimonianze storiche, artistiche e della tradizione, fanno del nostro comprensiorio una importante risorsa turistica destinata sicuarmente a crescere nei prossimi anni", afferma il sindaco di Salle Maurizio Fonzo. 


 

 

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Un italiano su 4 a rischio povertà

L'economia italiana migliora ma resta alto il rischio povertà. Nel 2016, infatti, per quanto il reddito medio equivalente sia tornato ad aumentare, il rischio poverta' e' salito al 23% (19,6% nel 2006), il massimo storico mai toccato prima. Non solo, anche la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi e' aumentata e come in passato un'esigua elite di 'Paperoni' da sola continua a detenere una grossa fetta del patrimonio complessivo. E' un'indagine condotta dalla Banca d'Italia su oltre 7.000 nuclei familiari a delineare la panoramica sui bilanci delle famiglie italiane nel 2016. Il reddito medio rilevato dall'indagine sul 2016, a prezzi costanti e corretto per confrontare tra loro nuclei familiari di diversa composizione, e' cresciuto del 3,5% rispetto a quello dell'indagine precedente del 2014, dopo essere pressoche' ininterrottamente caduto dal 2006. E' rimasto tuttavia ancora inferiore dell'11% rispetto al picco raggiunto in quell'anno. La crescita e' stata sostenuta dall'aumento sia dei redditi unitari da lavoro dipendente sia del numero di percettori. In tutte le principali classi di reddito, e' cresciuta la quota di famiglie che nel corso del 2016 sono riusciti a risparmiare e il reddito avrebbe continuato a crescere anche nel corso del 2017. Al tempo stesso pero' e' aumentata la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi, tornata ai livelli di fine anni '90 del secolo scorso. Ed e' aumentata anche la quota di individui a rischio di poverta', definiti come coloro che dispongono di un reddito equivalente inferiore al 60% di quello mediano (soglia fissata a 830 euro al mese circa nel 2016). L'incidenza di questa condizione interessa soprattutto le famiglie giovani, del Mezzogiorno, o degli immigrati: nel caso di questi ultimi, ad esempio, sono a rischio poverta' ben il 55% degli individui (contro il 33,9% nel 2006). Ma una crescita consistente si verifica anche al Nord del paese, con il rischio poverta' passato dall'8,3% al 15% degli individui. Negli ultimi 10 anni fino al 2016 tale rischio e' diminuito solo tra le famiglie con capofamiglia pensionato o con oltre 65 anni. Le disuguaglianze spiccano anche per la ricchezza. A fine 2016 le famiglie italiane disponevano in media di una ricchezza netta di 206.000 euro (218.000 nel 2014), ma il valore mediano che separa la meta' piu' povera delle famiglie da quella piu' ricca, era di gran lunga inferiore, pari a 126.000 euro (dai 138.000 del 2014), come conseguenza della forte asimmetria della distribuzione. Il 30% piu' povero delle famiglie detiene appena l'1% della ricchezza nazionale, pari a circa 6.500 euro, mentre il 5% delle famiglie piu' ricche detiene il 30% della ricchezza complessiva, con un patrimonio netto pari a 1,3 milioni di euro. Tra il 2006 e il 2016 la ricchezza netta delle famiglie e' diminuita del 5%, quasi interamente per effetto del calo dei prezzi delle case, che costituiscono sempre il grosso del patrimonio degli italiani. A fine 2016, infatti, quasi il 70% delle famiglie italiane possedeva l'abitazione di residenza e circa un quarto di esse aveva anche altri immobili.

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Sulmona, 4 bimbi fuori da scuola perché non in regola con l’obbligo della vaccinazione

Quattro bimbi fuori da scuola, alla materna di Sulmona, perche' non in regola con l'obbligo della vaccinazione. Per due di loro il caso e' presto risolto, si tratta solo una dimenticanza. Per gli altri due casi, i genitori passano all'attacco annunciando ricorso ma la dirigente scolastica dell'Istituto 'Serafini-Di Stefano' e' ferma sulla sua decisione.

Da parte delle famiglie, uno dei genitori fa valere le sue ragioni rendendo nota la richiesta inviata alla Asl a fine agosto "tramite raccomandata con ricevuta di ritorno per l'appuntamento per la vaccinazione. Raccomandata - racconta il genitore - giunta a scuola il primo settembre, presa in carico da un bidello. Aspetto tuttora che la Asl mi convochi per l'appuntamento per effettuare la vaccinazione. La scuola ha tutta la documentazione, anche la richiesta di appuntamento". Sempre secondo lo stesso genitore il provvedimento di esclusione, e' dunque "ingiusto ed e' avvenuto in maniera molto discutibile, in quanto - dice il genitore - non mi e' stata fatta nessuna comunicazione formale a casa. Mi e' arrivata una telefonata sul cellulare da una maestra che mi avvertiva di non andare".

Secondo la dirigente scolastica, invece, i genitori in questione, dopo aver spedito la raccomandata, non avrebbero fatto nulla per ottenere dalla Asl l'appuntamento previsto per il colloquio limitandosi a restare in attesa della ricevuta di ritorno della raccomandata inviata. "A questo punto questi signori non possono far altro che fare i conti con loro stessi visto che non hanno fatto quello che dovevano fare. Io invece vengo ora contestata perche' rispetto la legge", conclude la dirigente scolastica. Ma la vicenda non finisce qui. "I bambini devono essere riammessi perche' entro la scadenza del 10 settembre 2017 - spiega l'avvocato Emidio Grumelli del Foro di Pescara, annunciando ricorso - i genitori hanno optato per il deposito formale di richiesta di vaccinazione alla Asl territorialmente competente".

Su una popolazione scolastica di 2.800 ragazzi a Lanciano e' risultata oggi una media di 3 studenti non in regola con le vaccinazioni in ognuno dei quattro istituti comprensivi della citta', per un totale di 12 unita'. D'intesa con le dirigenze scolastiche, la ricognizione e' stata resa nota nel tardo pomeriggio dall'assessore all' Istruzione, Giacinto Verna, il quale lo scorso 16 febbraio aveva lanciato l'appello alle famiglie alla vaccinazione obbligatoria dei propri figli come atto di responsabilita' in vista della scadenza del 10 marzo. "Fortunatamente sono numeri irrisori - dice Verna, che riveste anche la carica di vicesindaco - a dimostrazione della sensibilita' dimostrata dai genitori". Da domani gli scolari non vaccinati delle scuole dell' Infanzia non potranno accedere, mentre per quelli delle scuole Primarie e' prevista la multa ai genitori, in attesa della comunicazione della messa in regola

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