Redazione Notizie D'Abruzzo

Camera Commercio di Chieti-Pescara, Mauro Angelucci nuovo presidente 

Mauro Angelucci, designato da Confindustria Chieti Pescara, in sostituzione del Presidente Daniele Becci, scomparso, ad una sola settimana dalla sua nomina, il 6 gennaio scorso e' stato eletto presidente della Camera di Commercio Pescara-Chieti. Come spiega la nota di Confcommercio, ''Un iter, quello della elezione del nuovo presidente, che ha impiegato due mesi, un tempo sostanzialmente veloce e che ha avuto l'obiettivo di evitare un potenziale commissariamento a discapito delle imprese. Mauro Angelucci e' stato, infatti, nominato in sostituzione di Becci il 22 gennaio scorso: ci sono voluti, poi, i tempi della Regione per l'emanazione del decreto partito il 15 febbraio scorso. La CCIAA Chieti Pescara, una volta ricevuto, si e' attivata immediatamente per la convocazione del Consiglio: i tempi tecnici e si giunti al 7 marzo, a due mesi appunto dal tragico episodio, garantendo efficacia ed efficienza all'azione amministrativa ed una programmazione, sempre e comunque, a favore delle aziende e dei professionisti''. 55 anni, originario di Torre de Passeri, capitano della Oma Group, azienda impiegata nel settore di impiantistica metalmeccanica che opera sia nel mercato nazionale che internazionale, Mauro Angelucci e' il punto di riferimento delle oltre 1000 persone coinvolte nelle sue attivita'. Un uomo di marketing, sempre con lo sguardo rivolto ai mercati esteri, dove si giocano le partite piu' difficili e competitive. 

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Tentato omicidio del direttore della Motorizzazione, al via il processo 

Si e' aperto questo pomeriggio, davanti al Tribunale di Teramo (presidente Sergio Umbriano, a latere Lorenzo Prudenzano ed Enrico Pompei), il processo per il tentato omicidio del direttore della motorizzazione civile di Chieti Mario Nino Presutti. Processo che vede imputati sia un pentito della 'ndrangheta, collaboratore di giustizia, all'epoca residente nel teramano e considerato dalla Procura come il mandante dell'agguato, sia un 37enne di Silvi presunto esecutore materiale del tentato omicidio. Ad assistere il presunto mandante gli avvocati Giuseppe Cichella e Luigi Li Gotti, mentre il presunto esecutore e' difeso dall'avvocato Gennaro Lettieri. A rappresentare la parte civile l'avvocato Marco Femminella.

L'agguato ai danni di Presutti, che all'epoca viveva a Silvi, si consumo' la mattina dell'8 giugno del 2016 quando vicino casa la sua auto fu affiancata da un uomo a bordo di uno Scarabeo 125, risultato poi rubato a Pescara, che dopo aver tirato fuori la pistola esplose un colpo contro Presutti con il proiettile che si conficco' nella carrozzeria. Un agguato di cui gli inquirenti non sono mai riusciti ad individuare il movente. Dopo l'ammissione dei mezzi di prova il processo e' stato rinviato ad aprile per l'audizione dei primi testi. 

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Nuovi leader, caduta Pd, Berlusconi al tramonto. L’Italia al dopo voto e il rebus del Governo.

Nuovi leader, caduta Pd, Berlusconi al tramonto. L’Italia al dopo voto e il rebus del Governo.

Ci sono talmente tanti commenti sull’esito di queste elezioni politiche che uno di più non farà un gran danno. Cercherò di fare le mie valutazioni nel modo più oggettivo possibile, come suole fare un buon ricercatore nei confronti dei dati derivanti da un esperimento.

La prima domanda è: erano prevedibili questi risultati? Gli esperti sulla base dei sondaggi, anche di quelli più recenti e non diffondibili ritenevano che una maggioranza di governo non sarebbe stata raggiunta. Sul risultato del Centro Destra le previsioni sono state rispettate anche se si riteneva maggiore l’equilibri tra Forza Italia e Lega. Il Pd veniva lievemente sopravvalutato ed in parte sotto valutato il Movimento 5 stelle. Quindi una grande sorpresa non c’è stata. 

Più interessante la seconda domanda: quali cause hanno determinato questo risultato? Cominciamo con l’analizzare le ragioni che hanno determinato la sconfitta di Renzi e di Berlusconi. Forza Italia non è un partito, non ha mai scelto i suoi dirigenti attraverso un congresso o una consultazione popolare. E’ una organizzazione a proprietà unica, vissuta e prosperata attraverso le capacità di Berlusconi.

Il Cav. al tramonto

 L’ex cavaliere ha sette vite come i gatti e ha goduto di una longevità politica impensabile in altri paesi occidentali, soprattutto in quelli a prevalenza protestante, ma ormai si avvicina velocemente al capolinea; le plastiche facciali e il cranio colorato non possono arrestare questo ineluttabile declino. Si illude pertanto la Gelmini a pensare che un Berlusconi candidabile avrebbe ottenuto un risultato migliore. Molti elettori hanno abbandonato l’anziano leader per il quarantatreenne Salvini, e questa frana diventerà una valanga. Qualcuno si domanderà perché Berlusconi, vincitore di tre elezioni, che aveva ottenuto un buon pareggio nel 2013 abbia voluto sfidare la sorte invece di ritirarsi imbattuto come fece il grande Roky Marciano. Basta guardare la quotazione delle azioni Mediaset e il crollo della medesima dopo l’esito delle votazioni per trovare la risposta. Quanto ai risultati del PD bisogna distinguere le responsabilità di Renzi da quelle proprie di una cultura di sinistra che è in crisi in tutta l’Europa. 

Renzi in trincea 

Renzi ha fatto al governo anche cose buone ma ha commesso una serie consistente di errori politici il più grave dei quali è stato volere e personalizzare il referendum costituzionale. Che la nostra Costituzione necessiti di un aggiornamento non è in discussione e io non vorrei discettare quì sulla struttura di quella riforma. Il punto è un altro: aver ottenuto il 40% nelle elezioni europee che sono tutta altra cosa da quelle politiche gli ha fatto perdere il contatto con la realtà. Così ha deciso di affrontare il rebus di un referendum che avrebbe dovuto sostenere solo dopo elezioni politiche vittoriose, minacciando il ritiro dalla politica (non avvenuto) che i suoi avversari hanno preso come una gradita promessa. Sorvolo sugli altri errori ma segnalo l’ultimo.

La risorsa Gentiloni

 Se avesse dichiarato che Gentiloni era il candidato del PD a guidare il nuovo governo due o tre punti in più li avrebbe ottenuti, mitigando così la durezza della sconfitta. Il garbo di Gentiloni e l’azione del suo governo sono stati positivamente valutati dagli elettori nel collegio Roma 1 dove il premier ha ottenuto il 43% dei voti, più del doppio della percentuale del suo partito. La composizione del collegio spiega in parte il risultato, ma lo spiega anche il modo mai arrogante e prepotente di porsi del Primo Ministro. Le ragioni principali della sconfitta del PD sono però nel modo auto referenziale e da élite culturale distaccata dalle cose reali che permea quasi tutta la classe dirigente. La legge sui matrimoni gay, quella sul fine vita, la jus soli, sono proposizioni di sinistra che non interessano che una sparuta minoranza di cittadini i quali devono invece confrontarsi con le difficoltà economiche, con la disoccupazione in particolar modo giovanile e con le distanze sempre più ampie tra un nord sviluppato e un sud arretrato, dove la delinquenza organizzata, nonostante l’impegno della magistratura e delle forze dell’ordine la fa ancora da padrone. Le soluzioni vetero comuniste proposte da Liberi e Uguali non sono state ritenute valide dall’elettorato che ha definitivamente archiviato i due vecchi ex segretari D’Alema e Bersani e le loro idee. Ci sono degli sconfitti e ci sono dei vincitori, Di Maio e Salvini definiti entrambi populisti e forze anti sistema. 

Forze anti sistema? Forse no

Non bisogna esagerare con le definizioni; forza anti sistema poteva essere forse definito il PCI che puntava alla dittatura del proletariato, ad un sistema economico collettivista e ad una alleanza con l’Unione Sovietica; Togliatti però rendendosi conto che gli accordi di Yalta non consentivano avventure, accettò con la svolta di Salerno le regole democratiche. Questa definizione calza più correttamente sul suo vice segretario Pietro Secchia che anelava alla rivoluzione comunista da conseguire con la lotta armata. Né la Lega  né il movimento cinque stelle sono contro il nostro sistema democratico e non vogliono cambiare né il nostro sistema economico né la nostra collocazione internazionale. Nessuno ha mai pensato di considerare forze anti sistema i Conservatori britannici che hanno deciso la brexit e non sono voluti entrare nell’euro. Esaminiamo le ragioni del loro successo; una comunicazione molto efficace e una sintonia con le aspirazioni dei loro elettori. Protezione e riscatto dalle difficoltà economiche per i cittadini del sud che hanno votato 5 stelle; attenzione alle forze produttive del nord per la Lega. Nei loro programmi ci sono dei temi comuni, come la lotta alla corruzione,abolizione del Job’s act e della legge Fornero, ma le cose che li dividono sono di più. Da una parte i mille euro ai senza lavoro, dall’altra la flat tax al 15%, diverse le roccaforti, diversi i flussi elettorali; dal PD per i 5 stelle, da Forza Italia per la Lega.

Il rebus del Governo 

La risposta alla terza domanda: cosa accadrà ora? Richiede doti divinatorie. Io cercherò di analizzare i dati a disposizione partendo da questi presupposti: il Capo dello Stato rispetterà le decisioni dei partiti e cercherà di non lasciare il Paese troppo a lungo senza un governo, i gruppi dirigenti dei vari partiti perseguiranno ciascuno gli interessi del proprio partito. Valutati i seggi posseduti dai partiti le situazioni possibili sono: 

Nessuna maggioranza possibile e si torna a votare con questa legge entro pochi mesi  .Questa situazione è quella meno gradita da Mattarella e lo dovrebbe essere anche dal PD e da Forza Italia. Andare ad un nuovo confronto mentre sono in ritirata e disorganizzati offrirebbe su un piatto d’argento una nuova vittoria a Di Maio e a Salvini. In realtà l’unico che potrebbe davvero giovarsi di questa condizione è il Movimento 5 stelle che vedrebbe molto vicina la conquista della maggioranza assoluta.

Governo di scopo presieduto da una personalità di garanzia con il compito di modificare la legge elettorale, assolvere ad alcune leggi di finanza e tornare al voto entro un anno. 

O accordo o Urne

Se nessun governo è possibile il Presidente della Repubblica preferirebbe questa soluzione al ritorno immediato alle urne.

I numeri danno anche queste possibilità: Governo 5 stelle-Lega; Governo 5 stelle –Leu_PD con partecipazione diretta o appoggio esterno. Governo Centro Destra – PD con appoggio esterno o astensione del PD ;,Governo di minoranza del Movimento 5 stelle con astensione del PD e del Centro Destra.

Il governo 5 stelle-Lega sembrerebbe a prima vista il più logico perché accomuna i populisti. In realtà non conviene a nessuno dei due essendo due partiti rivali in ascesa che non provengono da un lungo esercizio del potere come la CDU e lo SPD in Germania. Ma il più danneggiato sarebbe Salvini, che dovrebbe rompere il patto di coalizione per mettersi alle dipendenze di Di Maio, quindilo escludo.

LEU, morto prima di nascere, senza prospettive per il futuro sarebbe pronto a consegnarsi ai 5 stelle in cambio di qualche presidenza di Commissione, un ruolo di questore alla Camera o al Senato, e altre cosucce potrebbero andare bene. Ma il PD? Non credo che Di Maio sarebbe disposto a modificare i punti qualificanti del suo programma in cambio di un accordo organico. Al massimo qualche concessione tra le tante cariche da distribuire, compreso qualche posto di sotto segretario o di ministro. Anche un appoggio esterno non muterebbe la sostanza delle cose. Sarebbe un suicidio in piena regola che accentuerebbe nelle prossime elezioni l’emorragia verso il Movimento. Bene ha fatto quindi Renzi a restare in sella fino alla formazione del governo precisando che si tratta di stare all’opposizione. Ci potrebbe essere una scissione anti Renzi? Difficile. Alla camera ai 5 stelle mancano 95 deputati. Una scissione di 95 su 112 nel PD la ritengo impossibile. Per tanto escluderei anche questa soluzione.

Centro destra, i guai di B.

Se il Centro Destra avesse la possibilità di governare lo farebbe; è soprattutto una esigenza di Berlusconi per i suoi affari dal momento che le larghe intese, una riedizione del patto del Nazareno, non sono possibili. Un sostegno organico o con appoggio esterno richiederebbe un governo guidato non da Salvini ma da una diversa personalità come Taiani o Gianni Letta. Non credo che Salvini possa accettare una soluzione di questo tipo. Dopo un lungo percorso per acquisire la leadership del Centro Destra dovrebbe riconsegnarsi al potere dell’ex cavaliere. Non lo credo possibile. Più praticabile una riedizione del Compromesso Storico del 1976, con l’astensione del PCI che non pretese di dettare il nome del Presidente del Consiglio ma reputò confacente la presidenza della Camera per Ingrao. Una riedizione di quel tipo di accordo la ritengo possibile. Si tratta però di una soluzione temporanea che darebbe al PD limitati vantaggi. A giovarsene maggiormente sarebbe il Movimento 5 stelle, che seduto sul comodo scranno dell’opposizione griderebbe al quasi colpo di stato che impedisce di governare a chi ne ha concreto diritto.

Ultima possibilità un governo di minoranza del movimento 5 stelle con astensione del PD e del Centro Destra. Di Maio non sarebbe felice di governare con una spada di Damocle della sfiducia sempre possibile sulla testa. Ma non sarebbe neanche facile rifiutare di governare avendone la possibilità. Il vantaggio maggiore dovrebbero trarlo i partiti astensionisti se fra il dire le promesse elettorali e il farle ci fosse davvero il mare. Avrebbero così anche la possibilità di scegliersi il momento più propizio per le elezioni.

L’insegnamento di “Pirro”

Sarà questa la soluzione finale? Prima di rispondere vorrei ricordare un episodio della guerra fra Roma e l’Epiro combattutanel 279 A.C.. Pirro ottenne una vittoria così costosa (la famosa vittoria di Pirro) che decise di chiedere la pace a condizioni per lui favorevoli. I Romani invece, essendo vicini alla vittoria, volevano continuare la guerra. Pirro si incontrò con il console Fabrizio e gli offrì una enorme quantità di oro perché convincesse il Senato Romano alla pace. Il console anteponendo al suo proprio vantaggio l’interesse della Repubblica, rifiutò. Fu allora che il re pronunciò la famosa frase “è più facile deviare il sole dal suo corso che Fabrizio dal sentiero dell’onestà”

Quanti Fabrizi ci sono oggi nei gruppi parlamentari presenti nel Parlamento? Non lo so; pertanto una previsione è assai difficile.

di Achille Lucio Gaspari

 

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Domani i colloqui degli ammessi al progetto Cielo. Allegrino: Misure concrete di inclusione lavorativa

Da domani i colloqui per gli ammessi al progetto CIELO per inclusione e lavoro. Allegrino: “Un aiuto concreto per rimettere in gioco energie ancora giovani e produttive”

Inizieranno da domani i colloqui con i 154 candidati ammessi a partecipare al progetto "C.I.E.L.O. Competenze per l'Inclusione ed il lavoro oggi" di cui il Comune di Pescara è capofila. Approvato nell’ambito dell’intervento “Abruzzo Include ” – P.O. F.S.E. Abruzzo 2014-2020 asse 2 inclusione sociale – obiettivo 9 inclusione sociale e lotta alla povertà", il progetto prevede l'attivazione di 69 tirocini (di cui 60 a Pescara-Ecad 15 e 9 nell'Ecad 16 con capofila Spoltore) a favore degli utenti dei Servizi sociali già in carico o di nuova attivazione e per un importo mensile di 600 euro. Tra i destinatari disoccupati, disabili, senza dimora, over 45, immigrati, vittime di violenza e di tratta. I colloqui si svolgeranno nell’ufficio del Dirigente Politiche del Cittadino e Programmazione sociale, in piazza Duca D’Aosta, dalle 9.30 alle 13.30, fino al 14 marzo.  Al termine dei colloqui verranno individuate le 69 persone che accederanno ai tirocini della durata di 6 mesi e a totale carico della Regione. Le domande pervenute per la partecipazione al progetto sono state complessivamente 611.

 “E’ un’esperienza già fatta con il progetto ALI e che ora si ripete con C.I.E.L.O grazie a un’impostazione non fondata sull’assistenzialismo ma sulla partecipazione attiva - spiega l’assessore alle Politiche sociali Antonella Allegrino - I nostri uffici hanno esaminato le domande dei candidati; molti erano già conosciuti dagli operatori, per altri c'è stata la presa in carico, ma tutti sono stati seguiti in questo percorso attraverso la partnership costituita dal Comune di Pescara, da quelli appartenenti all’Ecad 16, da associazioni del terzo settore e del privato sociale. Nel progetto avrà un ruolo fondamentale anche la responsabilità sociale del mondo imprenditoriale, in relazione all’inserimento lavorativo di persone che appartengono a categorie fragili della nostra comunità e che, attraverso questa esperienza, potrebbero avere l’opportunità di rientrare in maniera stabile negli ambienti di lavoro. Mi auguro con forza che le aziende del territorio vogliano condividere questo percorso di inclusione attiva dando la possibilità, a chi è fuori da tempo dal mondo del lavoro da tempo, di recuperare autonomia, dignità e fiducia”.

Il link per consultare l’elenco dei candidati ammessi al progetto e le date dei colloqui è :

 https://www.comune.pescara.it/internet/index.php?codice=119&IDbando=395#all_479

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Centrale Snam. Mazzocca: Pronti i ricorsi

Convocato dal Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Mario Mazzocca, si è tenuto oggi a Pescara, negli uffici regionali di Piazza Unione, il terzo ed ultimo incontro operativo finalizzato a coordinare le attività dei legali delle istituzioni e del mondo dell’associazionismo in vista dell’imminente presentazione dei ricorsi al Tar del Lazio contro la deliberazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 22 dicembre 2017, che dava il suo assenso alla costruzione della Centrale di compressione del metanodotto Snam a Sulmona.

“Come preannunciato - dichiara Mazzocca - siamo impegnati a sondare ogni tipo di strada, inclusa quella giudiziaria, nella definizione di questa vertenza. In questa, come in altre occasioni, non siamo stati mai a guardare, muti spettatori, quanto accade. Le nostre innumerevoli iniziative sono documentate, riscontrabili e ampiamente riconosciute, a partire da tre anni fa, allorquando condividemmo strategie ed azioni con gli assessori all’ambiente delle regioni interessate all’infrastruttura. Siamo, e continueremo ad essere, pienamente operativi, decisi a tutelare il nostro territorio e a difendere gli interessi delle nostre comunità. Certo è che si tratta di una strada in salita, di un'ardua battaglia che fu intrapresa dall’Abruzzo soltanto agli inizi del 2015 ed, anche per ciò, ancora lontana dall'essere vinta. Ma noi non demordiamo”.

Tutte le istituzioni coinvolte, Regione Abruzzo, Comune di Sulmona e Provincia de L’Aquila, nell’ambito del ricorso, chiederanno al Tar la sospensiva dell’efficacia della deliberazione della Presidenza del Consiglio per ottenere al più presto la fissazione della data della discussione di merito sui diversi motivi di illegittimità, rilevati e più volte segnalati al Governo che ha preferito ignorarli.

Legambiente e Wwf Abruzzo, inoltre, si accingono a presentare un proprio ricorso congiunto avendo rilevato, oltre le motivazioni già rese note e condivise, ulteriori ragioni, di carattere squisitamente ambientale, per opporsi alla deliberazione in parola.

L’Associazione “Pro Natura” Abruzzo ed i “Comitati cittadini per l’ambiente”, dal canto loro, avendo già dato un notevole contributo a sostegno delle iniziative giudiziarie in corso, d’intesa con gli altri attori coinvolti, si sono riservate di intervenire in giudizio in una fase successiva, con un’iniziativa autonoma, per contestare l’eventuale decreto di autorizzazione finale del Ministero alla realizzazione della centrale di compressione Snam di Case Penti a Sulmona.

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Lettomanoppello: convegno per commemorare le tre donne lettesi morte in miniera nel 1869

Si terrà il 10 marzo, dalle ore 16 presso la Sala Consiliare “Woytila” nella sede municipale di Lettomanoppello, il Convegno “Donna e Lavoro – Women and Work”. Durante l’evento verrà ricordata la tragedia avvenuta il 1 aprile 1869 nella miniera di Santa Liberata di Lettomanoppello, in cui tre giovani donne a causa di una frana morirono seppellite. Per l’occasione, il giovane artista locale, lo scalpellino Mirco D’Alfonso, presenterà l’opera in pietra della Maiella, realizzata per ricordare e onorare la memoria di queste giovani donne operaie Lettesi. Verrà fatta, dalla Professoressa Maria Piera Adorno (Docente di Lingua e Cultura Italiana presso l’Università di Seul), una analogia fra la tragedia avvenuta a Lettomanoppello nel 1869, con l’incendio alla “Triangle Waist Factory” negli Stati Uniti d'America, il 25 marzo 1911, dove all’interno di una fabbrica morirono diverse operaie donne. I convenuti, potranno ammirare anche la mostra fotografica “Donne al Lavoro”, allestita presso il Centro di Informazione Turistica in Largo Assunta. L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Lettomanoppello, dall’Assessorato alla Cultura, dall’Associazione “Donna e…”, dalla Pro Loco “Tholos” e dall’Accademia Musicale “Impulse Sound”.

Al convegno “Donna e Lavoro – Women and Work”, interverranno per i saluti istituzionali, il Sindaco di Lettomanoppello, Giuseppe Esposito, e il Vicesindaco e Assessore alla Cultura, Simone D’Alfonso; la Prof.ssa Fabrizia G. Di Berardino, Dirigente Scolastico dell’Istituto Omnia Comprensivo Manoppello – Lettomanoppello; la Prof.ssa Daniela D’Alimonte, Dirigente Scolastico I.C. – S.Valentino che tratterà “Il Lavoro della Donna in Miniera nel secolo scorso”; Dino Di Cecco, del Gruppo di Ricerca di Archeologia Industriale della Maiella (GRAIM) che si occuperà del tema “Le donne raccontano: proiezioni e testimonianze”; la Prof.ssa Maria Piera Adorno, Docente di Lingua e Cultura Italiana nell’Università di Seul che presenterà gli avvenimenti storici con la collaborazione delle studentesse della Scuola Media di Lettomanoppello, di Simone De Ingeniis e dell’accademia musicale “Impulse Sound” del Maestro Patrick Greco.

A tal proposito ha commentato il Vicesindaco e Assessore alla Cultura, Simone D’Alfonso “Con l’iniziativa, vogliamo mettere in evidenza quanto possa essere straordinaria una donna nella nostra società. Tante le personalità invitate e ci siamo messi in contatto con una Associazione degli U.S.A. la “Triangle Fire Coalition” che lavora affinché non venga persa la memoria della tragedia avvenuta nel 1911 in America. Sempre per la riscoperta e la tutela delle nostre radici, della nostra identità cittadina, abbiamo deciso di realizzare con Mirco D’Alfonso, un monumento in onore della tragedia nella miniera di Lettomanoppello, avvenuta il 1 aprile 1869”.


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Fossacesia, apre il centro antiviolenza Demetra

Domani, alle ore 12, nella Sala del Consiglio Comunale di Fossacesia, in occasione della Festa della Donna, si svolgerà la manifestazione per l’inaugurazione dello Sportello Antiviolenza ‘DEMETRA’ che verrà ospitato presso il Servizio di Segretariato Sociale del Comune di Fossacesia. Lo sportello rappresenta uno strumento di contrasto alla violenza di genere, organizzato in collaborazione con l’Associazione Donn’è, di Ortona e con il Consorzio SGS. Al taglio del nastro saranno presenti il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, l’Assessore alle Pari Opportunità, Maria Angela Galante, la Presidente dell’Associazione Donn’è, Francesca Di Muzio, il Direttore del Consorzio SGS, Maria Luigia Di Blasio.

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Avezzano, De Angelis si dimette ma lascia spazio aperto per la trattativa

Aveva annunciato le dimissioni dopo la sentenza che ha ridisegnato la composizione del Consiglio comunale di Avezzano. Oggi il sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis, eletto con il centrodestra, le ha formalizzate.  "E' un atto di coerenza verso i cittadini - ha commentato in conferenza stampa - che arriva dopo un lungo periodo di riflessione". Le dimissioni avranno efficacia trascorsi venti giorni, periodo in cui sara' possibile ritirarle. "Ci saranno venti giorni per ricomporre un quadro di tipo politico finalizzato a continuare ad amministrare la citta' - ha spiegato - Molti mi hanno chiesto di avere un alto livello di responsabilita'. Pensare di lasciare il motore dell'economia marsicana in mano a un commissario potrebbe essere un passaggio difficoltoso, per questo siamo aperti al confronto con le forze politiche in maggioranza e in minoranza". "Abbiamo ancora qualche piccolo spazio per ritrovare un assetto politico dimostrando ad Avezzano che questa politica non e' cosi' consumata e legata a schemi vecchi, ma ha ancora a cuore le sorti della citta'. Ce la metteremo tutta - ha concluso - ma questi incontri politici si terranno nel palazzo comunale e non negli scantinati, anche con le telecamere in streaming". In questi venti giorni si porteranno avanti solo le questioni di ordinaria amministrazione.

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Torneo delle Regioni, l’edizione 57 in Abruzzo dal 24 al 31 marzo

Si svolgera' in Abruzzo dal 24 al 31 marzo prossimi la 57/a edizione del Torneo delle Regioni di calcio a 11. La manifestazione e' riservata ai giovani dilettanti e vedra' la partecipazione di 1500 calciatori tra i 14 e i 22 anni, in rappresentanza di 75 squadre (categorie juniores, allievi giovanissimi e femminili): difenderanno i colori di 22 squadre regionali e dei comitati autonomi di Bolzano e Trento. Le 139 partite si giocheranno su 36 campi abruzzesi. L'evento e' organizzato dal Comitato regionale della Lega nazionali dilettanti. "Si tratta di un ritorno dopo l'edizione del 2009, quella segnata dal terremoto dell'Aquila - ha esordito l'assessore allo Sport della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci - E' una manifestazione importante non solo per l'alto numero di partecipanti tra atleti e collaboratori che sara' in Abruzzo, ma soprattutto per le ricadute promozionali. La Regione ha investito molto nello sport: abbiamo sostenuto in questi tre anni e mezzo diversi eventi nazionali e internazionali che hanno avuto l'obiettivo di valorizzare il territorio e sostenere la diffusione della pratica sportiva. Abbiamo finanziato la legge regionale 20 (contributi per eventi sportivi e impiantistica) e contribuito a rinforzare l'attivita' motoria nelle scuole". L'assessore Paolucci ha annunciato che "saranno investiti fondi per ampliare la medicina dello sport e favorire la prevenzione tra gli atleti". Alla presentazione, nella sede dell'Aurum a Pescara, hanno partecipato il presidente della lega nazionale dilettanti, Cosimo Sibilia, e il presidente del Comitato regionale della lega nazionale dilettanti, Daniele Ortolano

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