Redazione Notizie D'Abruzzo

Masterplan, interventi per 19 Comuni abruzzesi

 "Questi interventi costituiscono la parte del Masterplan che si prefigge di sostenere il valore storico, culturale e anche turistico dei nostri borghi delle zone interne". Così Mario Mazzocca, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale d'Abruzzo, a margine della sottoscrizione, avvenuta a Pescara, degli atti di concessione riguardanti 19 interventi, in altrettanti comuni abruzzesi, finanziati con i fondi del Masterplan relativi alla linea d'azione per il recupero e la valorizzazione turistica dei borghi antichi. Ogni progetto riceverà 140mila euro, per un investimento complessivo di 1 milione 960 mila euro. "In precedenza abbiamo sottoscritto 11 interventi dello stesso tipo e adesso saliamo a 30 - ha rimarcato Mazzocca - Saranno finanziati interventi di riqualificazione urbana e questa è una cosa che, anche ai tempi in cui ero amministratore comunale, si chiedeva da tempo. Siamo riusciti a farlo di concerto con i sindaci e gli amministratori locali, che hanno evidenziato il valore aggiunto che questi borghi hanno, anche in termini di integrazione dell'offerta turistica abruzzese". 

Nello specifico, i lavori riguarderanno, in provincia dell'Aquila, i comuni di Aielli (riqualificazione centro storico - 2 lotto), Anversa degli Abruzzi (adeguamento edificio polifunzionale), Calascio (riqualificazione del percorso pedonale all'interno del centro storico di Rocca Calascio), Cerchio (recupero zona degradata in località Dietro ai Fossi) e Villalago (riqualificazione centro storico). In provincia di Chieti i comuni coinvolti sono Canosa Sannita (riqualificazione urbana del centro storico), Castelguidone (sistemazione e rivitalizzazione centro storico), Celenza sul Trigno (riqualificazione via del Palazzo e corso Umberto I), Fraine (riqualificazione urbana e valorizzazione borgo), Fresagrandinaria (valorizzazione e sviluppo turistico del borgo), Palena (sistemazione aree pertinenziali del castello Ducale), Pennadomo (riqualificazione paesaggistica e ambientale di aree urbane e del centro storico), Pizzoferrato (Valorizzazione e sviluppo turistico strategico integrato e sostenibile nel borgo), Rocca San Giovanni (riqualificazione e arredo urbano del centro storico), San Giovanni Lipioni (recupero del centro storico), Schiavi d'Abruzzo (sistemazione e rivitalizzazione centro storico), Torrebruna (riqualificazione del centro storico) e Torricella Peligna (riqualificazione e riconnessione spazi pubblici e contestuale realizzazione di piazza). Pianella (valorizzazione di piazze e strade del capoluogo) è l'unico comune coinvolto della provincia di PESCARA. Gli 11 comuni che, in precedenza, avevano beneficiato dei finanziamenti sono Cappadocia, Sante Marie, Scanno, Tagliacozzo, Scurcola Marsicana (L'Aquila); Arielli, Rosello, Montebello sul Sangro e Tollo (Chieti); Caramanico Terme (Pescara); Silvi (Teramo).

 

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Provincia dell’Aquila entra in Ambiente Spa Pescara 

Il Consiglio provinciale dell'Aquila ha deliberato, nei giorni scorsi, la partecipazione dell'Ente in seno alla società pubblica "Provincia e Ambiente Spa" di Pescara "al fine di trasferirvi tutto il personale della società in liquidazione Euroservizi Spa". Come si legge in un comunicato, "le quote acquisite dalla Provincia dell'Aquila sono pari al 3,33% per importo complessivo di euro 9.990". Il personale ex Euroservizi, nove dipendenti, potrà così continuare a essere impiegato "a supporto delle funzioni in ambito energetico riassegnate alla Provincia dell'Aquila". "Sulla delibera che ha riguardato Euroservizi, società messa in liquidazione nel 2016 per gli obblighi della legge Madia sulle partecipate - spiega il presidente della Provincia, Angelo Caruso - esprimo particolare soddisfazione, perché sono stati tutelati posti di lavoro e nel contempo si riesce a continuare ad avere il supporto dei lavoratori sul nostro territorio". 

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Acqua, sit-in ambientalista davanti alla sede della Regione Abruzzo

Sit-in davanti alla sede di Pescara della Regione Abruzzo degli aderenti al Forum H2O per la salvaguardia dell'acqua del Gran Sasso. "Siamo qui per tutta l'acqua d'Abruzzo - ha detto Augusto De Sanctis - perché la Regione è inadempiente da dodici anni nell'identificazione delle aree importanti per l'acqua potabile e questo ha fatto sì che negli anni fossero realizzati interventi scorretti per la gestione dell'acqua, con la realizzazione di industrie e cave sopra le zone di ricarica per l'acqua potabile. Ora c'è un progetto per un'enorme cava sopra le sorgenti del Pescara. Una follia, parliamo di una sorgente da 7mila litri al secondo. Questo perché manca la 'carta delle aree di salvaguardia' che la Regione ha, perché abbiamo anche pagato degli ingegneri per farla, ma la tiene nel cassetto". 

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‘Jemo ‘nnanzi’ dell’Aquila al TEDx di Coriano

La storia dell'associazione culturale 'Jemo 'nnanzi' dell'Aquila sarà protagonista al TEDx di Coriano come una tra le migliori espressioni della cultura della resilienza in Italia. A parlarne sarà Stefano Cianciotta, economista abruzzese, invitato a Coriano come TED speaker. Al teatro di Coriano si parlerà di resilienza, con inizio alle ore 15. Sul palco del teatro si alterneranno nove speaker. I TEDx (originariamente Technology Entertainment Design) sono conferenze organizzate in tutto il mondo in via indipendente sul modello di TED, evento nato nel 1984 in California, con protagonisti personaggi del mondo dell'innovazione e dell'economia che divulgano al pubblico la propria idea su un tema specifico. L'intervento di Cianciotta si intitola "Resilienza con reputazione batte forza" e spazierà dalla rottura degli schemi nell'arte con Duchamp alla debolezza della Linea Maginot, fino alle illusioni confortanti del Premio Nobel dell'Economia Khaneman. La parte finale del talk è dedicata all'attività dell'associazione 'Jemo 'nnanzi' che da nove anni organizza senza contributi pubblici decine di eventi per contribuire alla rinascita della città dell'Aquila dopo il terremoto del 2009 e indicare ai concittadini la strada da perseguire per investire in resilienza.

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Svimez, un universitario su 4 emigra al centro nord

Nel corso degli ultimi quindici anni si e' manifestato, con intensita' crescente, un flusso migratorio dalle regioni meridionali verso il Centro-Nord e/o l'estero. La cronica debolezza della domanda di lavoro meridionale e' all'origine di questo fenomeno. Lo sottolinea il rapporto Svimez che sara' presentato lunedi' prossimo in Senato. All'interno di questo trend, che, come sottolineato dalla Svimez nei suoi Rapporti sin dal 2010, si caratterizza per una rilevante crescita della cosiddetta migrazione intellettuale, se ne e' affiancato un altro consistente nel trasferimento di un numero crescente di giovani meridionali che vanno a studiare in universita' localizzate nelle regioni centrosettentrionali. Si tratta in sostanza della decisione di anticipare la decisione migratoria gia' al momento della scelta universitaria, con l'obiettivo di avvicinarsi a mercati del lavoro che vengono ritenuti maggiormente in grado di assorbire capitale umano ad alta formazione. "E' evidente che la perdita di una quota cosi' rilevante di giovani ha, gia' di per se', un effetto sfavorevole sull'offerta formativa delle universita' meridionali - rileva il Direttore SVIMEZ, Luca Bianchi -. Ben piu' gravi, tuttavia, sono le conseguenze sfavorevoli che derivano dalla circostanza che, alla fine del periodo di studio, la parte prevalente degli studenti emigrati non ritorna nelle regioni di origine, indebolendo le potenzialita' di sviluppo dell'area attraverso il depauperamento del cosiddetto capitale umano, uno degli asset piu' importanti nell'attuale contesto"

 Accanto a questo effetto, "di piu' lungo periodo" e di difficile quantificazione, ve ne e' un altro, piu' immediato, probabilmente di minore impatto, ma non per questo trascurabile. "Precisamente - sottolinea Bianchi - la perdita di una quota cosi' rilevante di giovani ha due implicazioni: una minore spesa per consumi privati espressa dai residenti (in diminuzione) all'interno dell'area; una minore spesa per consumi collettivi afferenti al capitolo istruzione. In altre parole, la perdita di questo stock di giovani implica che nel Sud vi sia una minore spesa privata per consumi e un'altrettanta inferiore spesa per istruzione universitaria da parte della P.A. (che in Contabilita' nazionale va sotto la voce consumi collettivi)". Nell'anno accademico 2016/2017, i meridionali iscritti all'Universita', secondo quanto rende noto Svimez, sono complessivamente 685 mila circa, di questi il 25,6%, pari a 175 mila unita', studia in un Ateneo del Centro-Nord. La quota, invece, di giovani residenti nelle regioni del Centro-Nord che frequenta un'Universita' del Mezzogiorno e' appena dell'1,9%, pari a 18 mila studenti. Ne deriva, quindi, un saldo migratorio netto universitario pari a circa 157.000 unita'. Per offrire un ulteriore termine di paragone, nello stesso A.A. in tutte le universita' del Sud risultavano iscritti 509.000 studenti. Il movimento "migratorio" per fini di studio ha interessato, quindi, circa il 30% dell'intera popolazione rimasta a studiare in atenei meridionali. Gli studenti "emigrati" per motivi di studio rappresentano, inoltre, circa lo 0,7% della popolazione residente meridionale.

 Le regioni meridionali che si caratterizzano per i maggiori flussi in uscita in termini assoluti sono la Sicilia e la Puglia, con oltre 40 mila giovani che studiano al nord, mentre in termini di percentuale su totale degli iscritti, i tassi migratori universitari piu' elevati riguardano le regioni piu' piccole del Sud, Basilicata e Molise con oltre il 40%, la Puglia e la Calabria con il 32% circa e la Sicilia con il 27%. "Si e' poi proceduto a stimare l'impatto economico del trasferimento di 157 mila studenti meridionali al Nord in termini impatto negativo derivante dai minori costi sostenuti dagli atenei del sud, a causa dall'emigrazione studentesca - incalza il Direttore SVIMEZ - Lo spostamento degli studenti causa una riduzione dei costi sostenuti dagli atenei per i diversi corsi di studio (costi docenti, costi servizi didattici, costi delle infrastrutture). Per quantificare queste risorse e' stato preso in considerazione il parametro del costo standard, alla base dei criteri utilizzati dal MIUR per finanziare le istituzioni universitarie. La cifra stimata e' di circa un miliardo annuo di minore spesa della PA nel Mezzogiorno dovuta alla iscrizione fuori circoscrizione di 153 mila studenti meridionali". E' stata, infine valutata, la spesa per consumi privati attivata dagli studenti meridionali che studiano al Centro-Nord per gli alloggi e per le principali voci del costo della vita (prodotti alimentari, fornitura di acqua, energia e gas, spese sanitari, trasporti e comunicazioni) distinte, in base alle tabelle ISTAT, per citta' di residenza. Si fa presente che tale costo medio annua e' profondamente differenziato e va dal valore massimo di 4.700 euro di chi studia a Milano ai 1.700 euro di Cassino e Vercelli. Il valore complessivo dei consumi privati che, per effetto della migrazione universitaria, viene trasferito dal Sud al Nord e' di circa 2 miliardi.

 L'emigrazione studentesca causa, dunque, in termini di impatto finanziario una perdita complessiva annua di consumi pubblici e privati di circa 3 miliardi di euro. A partire da queste cifre, si puo' fare un ulteriore passo avanti. "Con il modello econometrico bi-regionale della SVIMEZ si puo' valutare l'impatto che questa minore spesa in consumi (privati e collettivi) ha sul livello del Pil meridionale - conclude Luca Bianchi - considerando oltre agli effetti diretti anche gli effetti indiretti e indotti da questa minore spesa sull'occupazione locale e quindi sui redditi. Nel 2017, il reddito aggregato meridionale e' risultato inferiore di circa 0,4 punti percentuali a quello che si sarebbe avuto trattenendo sul territorio i 153 mila studenti emigrati"

Nella tabella che segue si riporta il numero di studenti universitari delle regioni del sud iscritti nel 2016-2017, la quota di emigrati al centro-nord in termini assoluti e in percentuale.

Regione.............totale iscritti.......al centro-nord.....percentuale

Abruzzo...............44.601..................16.223.............36,4%

Basilicata.............21.758....................9.501.............43,7%

Calabria...............72.171..................22.959.............31,8%

Campania...........206.341.................29.333..............14,2%

Molise .................11.422...................4.815..............42,2%

Puglia................126.272..................40.331..............31,9%

Sardegna.............47.229...................9.528...............20,2%

Sicilia.................155.271.................42.403...............27,3%

Mezzogiorno.......685.065...............175.093...............25,6%

Centro-Nord.......925.072...............942.779...............98,1% 

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Montepulciano d’Abruzzo, nuove tutele per i consumatori

Da dicembre 2018 i vini del Montepulciano d'Abruzzo Dop saranno indicati dal contrassegno di Stato a garanzia del consumatore e nel segno di una tracciabilità produttiva. L'annuncio dell'adozione del sistema identificativo delle produzioni posto sul collo delle bottiglie a titolo volontario è dato in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni della denominazione in programma con un evento celebrativo il prossimo 15 luglio a Ortona. Oggi nella regione la superficie vitata - si legge in un documento del Consorzio di tutela- è estesa su oltre 32mila ettari per una produzione annua di circa 3,5 milioni di ettolitri di cui più di un milione a denominazione di origine con circa l'80% rappresentato dal Montepulciano d'Abruzzo che è il vitigno più diffuso in ambito territoriale (17mila ettari). Segue il Trebbiano e altri vitigni autoctoni quali il Pecorino e la Passerina. Dal punto di vista numerico il Consorzio del Montepulciano raggruppa invece 200 aziende. Come mercati il vino attualmente in Italia riscuote maggiormente successo nel Lazio e Lombardia, mentre in Europa i Paesi più interessati- dicono dall'organismo di tutela - sono Germania, Inghilterra e Nord Europa. Fuori dai confini continentali Stati Uniti, Canada e Giappone. Sotto il profilo del marketing e della promozione è invece stato realizzato dal consorzio della denominazione il progetto "Percorsi d'Abruzzo del vino e della cultura" consistente in un viaggio alla scoperta delle bellezze naturali, artistiche ed enologiche del territorio. Il progetto, sostenuto da un portale web dedicato, può vantare al momento dieci itinerari

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Un nuovo movimento civico regionale con Gerosolimo e Donato Di Matteo

"Puntiamo ad essere la prima forza politica in Abruzzo, dopo il Movimento cinque stelle". Così il consigliere regionale di Abruzzo Civico Andrea Gerosolimo, ex assessore regionale, al termine dell'incontro che si è tenuto oggi a Pescara, "sull'apertura della fase costituente di un nuovo movimento civico regionale" che si prepara alle elezioni regionali in programma in autunno o nella prossima primavera. Sono intervenuti molti sindaci e amministratori abruzzesi, il mondo delle imprese e quello universitario. Il movimento è guidato oltre che da Gerosolimo, anche dai consiglieri regionali Donato Di Matteo, anche lui ex assessore, e Mario Olivieri. I tre si sono caratterizzati come voci critiche nell'amministrazione di centrosinistra guidata dal governatore senatore Luciano D'Alfonso. "E' stato emozionante vedere 70 amministratori rappresentativi di tutti i territori abruzzesi, tra cui 40 sindaci che hanno condiviso quella che sarà nel prossimo mese la fase costituente del Movimento civico. Metteremo al centro della nostra azione la difesa dei territori e delle famiglie in difficoltà. L'obiettivo è quello di creare un movimento che non sia un semplice cartello elettorale ma offra agli abruzzesi un riferimento politico per i prossimi anni - ha continuato Gerosolimo -. Oggi erano gli Stati Generali di quella che sarà una forza che vedrà protagonisti 500 amministratori locali. Con quale coalizione di schiereremo? Sono gli altri che decideranno se venire con noi, quindi il messaggio ai partiti, è chiaro - ha concluso il leader del movimento civico. All'incontro ha partecipato anche l'ex vice presidente della Giunta Regionale Alfredo Castiglione e l'ex parlamentare Augusto Di Stanislao oltre al presidente della BCC Abruzzese di Cappelle sul Tavo, Michele Borgia. . "In questa prima fase verranno ascoltate le esigenze dei territori dalla costa alla montagna. Ultimato questo primo periodo di attenzione sulle singole località regionali si procederà alla costruzione di un programma condiviso, che nasce dalle necessità reali dei cittadini e che verrà presentato i primi di agosto all'interno di un evento aperto a tutti - ha concluso. 

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Lanciano, un milione di danni per il nubifragio

 Dopo i danni provocati a Lanciano dal nubifragio di ieri sera - stimati in un milione di euro, tra pubblico e privato - il sindaco Mario Pupillo, su proposta della funzione tecnica di Protezione Civile del Comune, ingegner Fausto Boccabella, ha attivato il Centro operativo comunale (Coc) per l'eccezionale evento meteorologico. Sono state attivate tre funzioni del Coc: tecnica, viabilità, volontariato. Da lunedì si procederà alla valutazione dei danni per rappresentare al presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso la necessità di richiedere alla Presidenza del Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di emergenza. Il violento acquazzone ha sollevato auto nei vicoli del centro storico e imprigionato vetture nei sottopassi. Allagati abitazioni e negozi, alcuni dei quali oggi chiusi. "Non registriamo danni a edifici pubblici e scuole - dice il vicesindaco Giacinto Verna, con delega ai Lavori Pubblici, ma pesanti danni alla viabilità con asfalto divelti e smottamenti". Danni anche alla rete fognaria e idrica. 

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Pescara, incontro a Fontanelle sul bando per le periferie

Incontro pubblico nella sede dell'associazione 'Insieme per Fontanelle', in via Caduti per Servizio, in occasione della conferenza di presentazione del progetto di riqualificazione per la zona, previsto dal Bando delle periferie. Tutto l'insieme degli elaborati ricompresi nell'intervento del Comune di Pescara aggiudicatario dei 18 milioni di euro della presidenza del Consiglio, è stato presentato lo scorso 8 giugno, a breve sarà disponibile il 20 per centro dell'importo che potrà essere impiegato subito per avviare i lavori. Alla conferenza, in cui è stato illustrato il progetto inerente specificamente un'area ricompresa fra gli alloggi popolari di via Caduti per Servizio, hanno partecipato il sindaco Marco Alessandrini, il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Antonio Blasioli, l'assessore alla Riqualificazione delle Periferie Giacomo Cuzzi, il progettista Michelino Rossi, il consigliere Tonino Natarelli e Nello Raspa dell'associazione Insieme per Fontanelle e i cittadini residenti. ''Sono consapevole che la periferia sia stata ignorata per anni e che l'annuncio di progetti imminenti venga accolto con scetticismo - ha detto il sindaco Marco Alessandrini - ma noi stiamo facendo sul serio: non solo abbiamo puntato i progetti su questa zona della città, ma abbiamo già il placet per i fondi e presto ne potremo utilizzare una parte. Condivideremo passo per passo tutte le fasi di realizzazione dei vari interventi, come abbiamo fatto fino ad oggi e a partire da questo che decollerà in autunno, perché è già un progetto esecutivo". 

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Allarme erosione dopo il maltempo sul litorale

"Il litorale abruzzese è alle prese da ore con una nuova forte mareggiata e vento forte. Dopo che le mareggiate degli ultimi mesi hanno accentuato il dislivello delle quote altimetriche della spiaggia in numerosi punti del litorale, la situazione appare critica sulla costa, alle prese col fenomeno crescente dell'erosione e con onde che circondano o invadono le strutture balneari soprattutto nella zona di Silvi Sud ed in più punti del litorale di Francavilla al Mare". A segnalarlo è il presidente del Sib-Confcommercio, Riccardo Padovano, che invoca "interventi unitari lungo tutta la costa" da parte della Regione Abruzzo "chiamata alle proprie responsabilità". "Particolarmente in apprensione i balneari di Francavilla alle prese con ingenti danni e criticità - sottolinea - dove le spiagge sono letteralmente spazzate via e le strutture circondate dal mare in burrasca. Situazione preoccupante anche sul litorale di Silvi Sud dove la mareggiata ha eroso la pochissima spiaggia rimasta ed ha lambito le abitazioni".

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