Redazione Notizie D'Abruzzo

Crollo hotel Rigopiano, un brano ‘per non dimenticare’

"Tutto cio' che viene dal cuore lo accettiamo volentieri. Una canzone bellissima, commovente". Il presidente del comitato Vittime di Rigopiano, Gianluca Tanda, mentre e' alle prese con l'organizzazione della giornata di commemorazione prevista per domani, commenta cosi' il brano "Dove la neve non cade" realizzato da "Le stanze di Federico & Friends". Un'iniziativa, "per non dimenticare", promossa dalla band 'Le stanze di Federico', insieme agli artisti emergenti piu' noti del panorama musicale abruzzese, proprio in vista del primo anniversario della tragedia. Una giornata di registrazione in studio, con oltre venti artisti provenienti da tutta la regione, presso la Gallirecords, etichetta indipendente abruzzese, ha dato vita ad una versione corale del brano "Dove la neve non cade" di Federico Galli e Piero Garone, rispettivamente front man e chitarrista della band. Il brano e' piaciuto moltissimo ai parenti delle vittime e il comitato, saputo dell'iniziativa, ha invitato per domani gli artisti, che si esibiranno nel corso della cerimonia di commemorazione a Penne. "Inutile descrivere l'emozione che aleggiava nello studio durante le esibizioni - dicono i partecipanti all'iniziativa - Il coro finale e' stato da pelle d'oca. Desideriamo che questa iniziativa metta in luce la faccia positiva della nostra regione che non si arrende di fronte agli eventi infausti e chiede a gran voce di non essere messa da parte. Una giornata di lavoro ma soprattutto di riflessione, per non dimenticare". Gli artisti che con entusiasmo hanno aderito all'iniziativa sono: Le stanze di Federico, Miriam Ricordi, Riccardo e Lorenzo Ruiu, Vanesia, Er Dase, Cole Kooper, Stabber M.C., Valentina Monica, Patrizio Santo, I 4 Santi, I Buca, Gianni Scognamiglio, Michel Russi, Skizzo Smith, Carol, Peppe Millanta, Elio Depasquale, Laura Di Pancrazio, Rosalinda Santalucia, Luca D'Alesio, Metro' Band, Michele Troiano

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Razzi risponde alle critiche

 Acque agitate nel centrodestra abruzzese intorno alla candidatura di Antonio Razzi. ''Ho sentito che ci sono petizioni, o lettere, di sindaci che mi vorrebbero escludere dalle liste: io sono l'unica persona onesta e pulita che c'e' in Abruzzo e che lavora solo per il bene dell'Abruzzo''. E' questa la risposta di Antonio Razzi alle voci che vorrebbero uno sbarramento sul suo nome per le politiche del 4 marzo. Il senatore di Fi, attacca ancora e dichiara che ''con me nel mondo Forza Italia ha fatto sempre bella figura. E' opera mia se l'Abruzzo e' conosciuto nel mondo, ho persino portato 20 ambasciatori. Vado a testa alta, io - conclude - non mi sono mai approfittato neanche di un caffe'. Chi fa queste petizioni e' perche' si sente piccolo piccolo, perche' la popolarita' non la otterra' mai''

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Al via la diciottesima edizione del Trofeo San Sebastiano

Sono trascorsi 18 anni da quando il gruppo sportivo della Polizia Municipale di Montesilvano, presieduto da Roberto Marzoli, diede vita al Trofeo San Sebastiano, il torneo di calcio a 5 che coniuga Solidarietà e Sport, in onore del santo Protettore dei Vigili Urbani. Fino al 20 gennaio al PalaRoma si disputeranno le partite della diciottesima edizione che vedrà scendere in campo le forze di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Polizia Municipale.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina dal sindaco Francesco Maragno, da Carlo Torlontano vice prefetto vicario, Benedetto Lozzi, capitano della Guardia di Finanza, Lino Tomaiulo vicecommissario della Polizia di Stato, Marco D’Alessandro maresciallo capo dei Carabinieri e Nicolino Casale comandante della Polizia Locale.

«Sono moltissimi anni  - ricorda il sindaco Francesco Maragno -  che il corpo di Polizia Municipale di Montesilvano si distingue per iniziative legate al mondo della solidarietà. In 18 anni, sono stati raccolte 170 tonnellate di derrate alimentari e devoluti ben 78.000 euro ad associazioni no profit. Sposando ogni anno progettualità diverse, i nostri vigili hanno anche contribuito ad accendere i riflettori sulle tante associazioni che si danno da fare quotidianamente per dare un supporto a chi vive condizioni di disagio».

Di tre “S, sicurezza, sport e solidarietà” ha parlato il viceprefetto vicario Carlo Torlontano, dando lettura del saluto a firma del Prefetto Gerardina Basilicata. «In un centro urbano, quale la Città di Montesilvano, densamente abitato, senza soluzione di continuità con il Capoluogo della provincia, con una popolazione composta da etnie diverse, in un territorio interessato da una grande espansione, da effervescenza commerciale e da interessi economici variegati e da una grande mobilità, gli agenti del Corpo della Polizia Municipale di Montesilvano garantiscono la civile convivenza con competenza e professionalità, con senso del dovere, disponibilità e abnegazione. Il Trofeo di San Sebastiano unisce le Forze di Polizia nella competizione agonistica e nell’impegno solidale. Voglio sottolineare il valore umano di uomini e donne che hanno scelto come professione la divisa per la tutela della sicurezza e della incolumità dei nostri cittadini e che anche fuori del lavoro continuano comunque a dedicare il loro tempo e profondono le loro energie, con altrettanto impegno ed entusiasmo, per sostenere gli altri, attraverso lo sport». 

Soddisfatti i rappresentanti di tutte le forze di Polizia partecipanti al quadrangolare, che hanno sottolineato il connubio della dimensione sportiva del trofeo con quella solidaristica, oltre alla longevità del torneo, segnale del successo dell’iniziativa stessa.

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Sonorità d’Abruzzo in Danimarca

Sonorità d’Abruzzo in Danimarca

Il successo di un compositore abruzzese al teatro dell’Opera di Copenaghen.

 

Il talento del compositore Mauro Patricelli è riuscito ad entusiasmare e appassionare le platee musicali danesi e in particolar modo della cosmopolita Copenaghen, è un dato di fatto. Nato ad Ortona nel 1969, appartiene all’esercito di 4 milioni di italiani emigrati all’estero negli ultimi quindici anni nel tentativo di realizzarsi e perseguire i propri sogni. Dopo aver conseguito il diploma in pianoforte presso il conservatorio di Teramo nel 1990, si è laureato in Storia orientale a Bologna e si è specializzato in jazz. In seguito, ha approfondito lo studio dello strumento dopo l’ammissione all’Accademia Pianistica di Imola. Tra i tanti interessi anche l’etnomusicologia e lo studio con il padre della disciplina Roberto Leydi. Da qui nasce la passione per i motivi tipicamente popolari che hanno trasformato il suo mestiere in una fucina di stupefacenti creazioni e motivi riconducibili alle nostre origini.

Grazie alle sue capacità, Patricelli è riuscito ad ottenere un finanziamento ministeriale di quasi 100.000 € per la realizzazione di un suo spettacolo e l’associazione dei compositori danesi, sempre su base esclusivamente meritocratica, gli devolve annualmente un assegno che può andare dai 1.500 ai 13.500 €, per non parlare dei notevoli riconoscimenti e note di merito dalla stampa e dal pubblico. A quanto pare in Italia abbiamo talmente tanti talenti da doverli necessariamente esportare. C’è da dire che i luoghi d’eccezione che hanno fatto e faranno da sfondo alle sue prossime composizioni, come il teatro dell’Opera di Copenaghen, sottolineano l’importanza culturale della sua attività. Ormai in Danimarca da tredici anni,
ha già realizzato numerosi progetti fra cui un concerto-documentario sul folklore abruzzese intitolato “Dalla cuna all’oblio” e due opere-documentario: La prima è intitolata "Syng for fremtiden, Ingeborg" (Canta per il futuro, Ingeborg) dedicata ad una cantante del foklore danese e al suo repertorio di ballate popolari. La seconda porta il nome “Dasejæger” (il cacciatore di danze), riguardante le ricerche dell’etnomusicologo danese Fridolin Bentzon, primo a documentare e salvaguardare l’antichissima tradizione sarda della Launeddas. Repliche di quest’ultimo lavoro saranno tenute i prossimi 26 e 27 gennaio presso il Teatro dell’Opera di Odense ed è già in preparazione per il 2019 la sua nuova composizione dal titolo “Lo Scavatesori” che debutterà proprio a Copenaghen. Quest’ultima narra la vicenda di Evald Tang Kristensen, pioniere della ricerca sul folklore, che dedicó tutta la sua esistenza a documentare e raccontare storie, leggende e canti del popolo della brughiera danese.

“Ci tengo a sottolineare che sono un compositore e non un etnomusicologo, infatti, quest’ultimi si occupano di raccoliere e studiare canti popolari mentre io mi limito semplicemente a studiarli per creare nuova musica. Ho approfondito questa disciplina durante i miei studi universitari
con l'obiettivo di creare nuovi tessuti pentagrammati che allo stesso tempo conservino un sapore arcaico, note che guardino al futuro ma siano capaci di esprimere le radici della mia cultura contadina.” Se ci pensiamo, Patricelli ha mosso un’analisi quasi archeologica, districandosi con beni immateriali. Infatti c’è da ricordare che il folklore si contraddistingue soprattutto per l’oralità e la mancanza di fonti scritte. “Ho passato molto tempo nell’Archivio del Folklore Danese di Copenaghen per effettuare ricerche che potessero ispirarmi. A differenza di quella italiana, la musica danese presenta molti più canti narrativi, le cosiddette ballate di origine medioevale. Si tratta di componimenti cantati da voce sola senza accompagnamento. Nel folklore danese troviamo funzionale un organico solo nelle danze, di solito uno o due violini accompagnati dallo sbattere dei piedi dei suonatori”.

Si comprende che il motivo principale della passione del compositore è il fascino per la ripetitività mutuata direttamente dall'universo sonoro della musica popolare. Pensiamo infatti ai canti di lavoro per alleviare la fatica, alle ninna nanne che addormentano i neonati e allo stesso tempo rappresentano le tensioni psicologiche della donna nel contesto della società rurale. Gli strumenti adottati sono moderni, difatti va ricordato che la musica eseguita è “colta”. L’elemento popolare deve assumere connotati esclusivamente simbolici cercando
di stabilire un legame nel quale l'ascoltatore ritrova il proprio archè soggettivo, le proprie radici culturali. Può definirsi una scelta perentoria in quanto la cultura popolare ha funzione specifica in una società arcaica, passata e ormai modificata dai cambiamenti inevitabili che il tempo ha imposto. Dalla musica ci si congiunge ad un’analisi storica, ad uno studio delle tradizioni che trova sintesi nei pentagrammi di Patricelli, capace di sviluppare un’epifania nella mente del pubblico. “Ho di certo mutato forme ed elementi espressivi dalla musica popolare, ma ho evitato ogni forma di imitazione superficiale. Il mio obiettivo è generare nel pubblico un sentimento rispetto alle proprie radici culturali, farli sentire danesi o abruzzesi in base alle melodie che elaboro. Questi sono i presupposti che adotterò nella realizzazione della prossima mia opera "Lo Scavatesori" che verrà presentata ad aprile 2019 presso il Teatro dell’Opera di Copenaghen”.

 

di Eduardo Grumelli

 

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Meno di un italiano su cinque e’ orientato ad un atteggiamento di fiducia verso gli altri

Poco meno di un italiano su cinque e' orientato ad un atteggiamento di fiducia verso gli altri, ma questa e' la media nazionale: "a livello territoriale, si stimano evidenti divari". Lo rileva l'Istat. Secondo l'ufficio di statistica l'atteggiamento di cautela nei confronti del prossimo e' presente in tutto il Paese ma e' soprattutto il Mezzogiorno a risultare 'guardingo'. Al Sud, infatti, solo il 15,8% della popolazione di 14 anni e piu' ritiene che gran parte della gente sia degna di fiducia, mentre al Nord tocca il 22,1% e al Centro il 21,2% (con la media nazionale che, appunto, si attesta al 19,8%).

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Terremoto, bando da 6,7 milioni per i progetti di rilancio zone delle colpite 

Ammontano a 6,7 mln di euro le donazioni di lavoratori e aziende per i terremoti del Centro Italia: il fondo cosi' costituito sara' messo a bando nei prossimi mesi per attivare progetti con l'obiettivo di sostenere e rilanciare iniziative pubbliche, associative e imprenditoriali utili alla ripresa dell'economia e al miglioramento dei servizi alle persone nelle zone colpite dai terremoti. A renderlo noto, in una nota congiunta, i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Confindustria dell'Aquila e di Teramo. La solidarieta' verso le vittime e i territori coinvolti si e' tradotta nelle donazioni che hanno permesso di costituire un fondo di 6,7 milioni che sara' utilizzato tramite un avviso di finanziamento, gia' pubblicato a fine dicembre e grazie al quale le proposte ricevute saranno raccolte e valutate. Dopo l'esame delle proposte arrivate entro il termine di scadenza del bando (19 febbraio 2018) e che saranno valutate entro il 12 marzo, si firmeranno velocemente (entro il 1 aprile) le convenzioni relative all'attuazione dei progetti approvati. L'avviso di finanziamento mira direttamente al comparto sociale e comunitario degli enti territoriali, promuovendo il tessuto operativo delle piccole e medie imprese (e dei loro lavoratori) che caratterizzano le attivita' produttive delle regioni colpite dal sisma iniziato nel 2016. Il prossimo 24 gennaio, alle ore 10, presso la sede della Provincia di Teramo si terra' un info-day di approfondimento sui contenuti del bando alla presenza del Comitato Sisma Centro Italia. 

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L’Aterno-Manthoné a Bologna per l’hackathon 2030

L’Istituto Tecnico Aterno-Manthoné di Pescara, è l’unica scuola abruzzese selezionata per la partecipazione all’hackathon “Hack 2030” nell’ambito della manifestazione nazionale "Futura - 3 giorni per il Piano Nazionale Scuola Digitale: formazione, dibattiti, esperienze" per guardare alla scuola del futuro, la scuola del domani, della quale passo dopo passo si stanno ponendo le basi con investimenti e azioni specifiche già nel presente.

La manifestazione si terrà a Bologna dal 18 al 20 gennaio 2018. Per l’Aterno-Manthonè parteciperanno quattro studenti: Christian De Lellis, Sara Veleno, Giulia De Luca e Davide Iacobone, il professor Francesco Natale e la Dirigente scolastica Antonella Sanvitale.

La Dirigente scolastica, molto orgogliosa degli studenti e di tutta la comunità educante dell’Aterno-Manthonè, afferma di essere molto grata di tale riconoscimento che premia “la nostra scuola in cui l’innovazione, il digitale, lo sviluppo di conoscenze e competenze professionali nuove è un caposaldo dell’Aterno-Manthonè in quanto è una delle chiavi di lettura del futuro delle nuove generazioni. Educare in quest’ottica è fondamentale per lo sviluppo dei talenti di ogni alunno e, quindi, per la competitività dei singoli e della società dato il continuo cambiamento dello scenario lavorativo e sociale a livello globale. Sono orgogliosa dell’impegno dei miei studenti, docenti, personale ATA in continuo e costante cammino umano e professionale”.

I lavori, con la presentazione finale dei progetti delle studentesse e degli studenti partecipanti, vedranno la partecipazione del ministro Valeria Fedeli.

Questo hackathon, parola nata dalla fusione delle parole hacker e marathon, della scuola italiana è interamente dedicato alle sfide che pone l'Agenda 2030, un programma di azione, approvato dalle Nazioni unite nel 2015, che ha per oggetto l’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale, e con una più specifica attenzione al ruolo del digitale e delle nuove tecnologie.

La maratona digitale vedrà impegnati gli studenti delle nove scuole italiane selezionate per l’innovazione dei loro percorsi formativi; gli alunni saranno  supportati da mentori, esperti e ricercatori, e lavoreranno insieme con l’obiettivo di immaginare nuovi modelli, soluzioni e prototipi in grado di favorire la sostenibilità e la crescita dei nostri territori. Le Scuole Italiane selezionate sono l’istituto Tecnico di Pescara Aterno-Manthoné e altre otto scuole di Vicenza, di Biella, di Lamezia Terme, di Finale Emilia, di Solofra, di Bari, di Campobasso e di Ciampino.

 

“Futura” prevede tre giorni ricche di iniziative formative e confronti per raccontare e approfondire iniziative didattiche innovative legate allo sviluppo del digitale nelle scuole e delle nuove competenze di cittadinanza globale, rivolte agli studenti delle scuole superiori con laboratori, biblioteche e atelier aperti, buone pratiche, gare di innovazione e concorsi per le scuole.

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Cooperazione, la Regione Abruzzo si aggiudica il bando con Efasam 

La Regione Abruzzo - Dipartimento della Presidenza e rapporti con l'Europa, - Servizio Europrogettazione - Rapporti con gli uffici dell'UE e Raccordo con la sede di Bruxelles - di concerto con l'assessorato alle Politiche sociali - e' risultata vincitrice del primo bando dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo riservato agli enti territoriali, attraverso il progetto denominato "EFASAM: Efficienza agropastorale e sicurezza alimentare nel territorio di Miabi" (Repubblica democratica del Congo). Nello specifico si tratta del primo "Avviso per la concessione di contributi a iniziative presentate dagli enti territoriali - Dotazione finanziaria 2017", pubblicato lo scorso giugno 2017 dall'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), braccio operativo autonomo al servizio del ministero Affari esteri e cooperazione internazionale (MAECI), al fine di favorire le azioni degli enti territoriali, soprattutto in partenariato, dirette ad affrontare le cause della poverta' e della mancanza di lavoro nei Paesi partner e a perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile delineati dall'Agenda 2030. Le attivita' del progetto EFASAM, in cui la Regione Abruzzo svolge il ruolo di Lead partner, saranno finalizzate a sostenere gli agricoltori del territorio di Miabi, nella repubblica democratica del Congo, con un'attenzione particolare ai giovani e alle donne, al fine di contrastare le cause delle condizioni di fame, malnutrizione, poverta' e disagio in cui versano gli stessi. Il progetto si inserisce nell'ambito del rafforzamento delle attivita' agro-pastorali e dell'autosufficienza alimentare ed ha l'obiettivo di rendere gli agricoltori dell'area di intervento veri e propri attori dello sviluppo rurale locale, accompagnandoli in un iter di professionalizzazione sull'agro-ecologia. In qualita' di Lead partner, la Regione Abruzzo sara' responsabile della gestione del progetto e del coordinamento dei Partners nazionali e internazionali; sara', inoltre, responsabile della valutazione in itinere ed ex post del progetto stesso. Di seguito sono elencati gli altri Partners del progetto: provincia di Chieti, universita' degli studi Teramo, Caritas diocesana Chieti Vasto, Unione montana dei Comuni del Sangro, Il buon Samaritano Onlus, Comune di Miabi (Repubblica democratica del Congo), Convergence chre'tienne pour la paix et le de'veloppement(CCPD), Caritas de'veloppement dioce'se de Mbujimayi

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Istat, nel I semestre 2017 +11,7% permessi costruzione nuove case

Nel primo semestre del 2017 i permessi per la costruzione di nuove abitazioni residenzali sono cresciuti dell'11,7%, con un incremento dell'11,8% della suoerfice utile abitabile. Bene anche la parte non residenziale (+37,7% la superficie non residenziale). Lo rileva l'Istat. Nel secondo trimestre, in particolare, si rileva un significativo incremento congiunturale del numero di abitazioni in nuovi fabbricati residenziali (+7,8%), che rafforza i segnali di crescita già rilevati nei primi tre mesi (+3,5%). La superficie in fabbricati non residenziali, dopo il forte aumento registrato nel primo trimestre (+20,2%), nel secondo subisce invece una flessione (-4,7%). Il numero di abitazioni rilevato per i nuovi fabbricati aumenta, in termini tendenziali, del 9,5% nel primo trimestre 2017 e del 13,6% nel secondo. Una dinamica sostanzialmente analoga contraddistingue la superficie utile (rispettivamente +12,3% e +11,4%). Dopo la fase di contrazione rilevata, in media, nel 2016, anche l'edilizia non residenziale torna, nel 2017, a crescere con variazioni tendenziali molto elevate: +49,8% nel primo trimestre (dato influenzato dal valore particolarmente basso dell'indicatore nel primo trimestre 2016) e +28,1% nel secondo.

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Vertice sul Masterplan della Regione Abruzzo

Vertice sul Masterplan per l'Abruzzo. Il tavolo - cui hanno partecipato tutte le strutture regionali - e' servito a imprimere un'accelerazione decisiva all'attivita' di caricamento dati sul sistema di monitoraggio affinche' si possa chiedere celermente al Governo l'erogazione di 75,3 milioni, ovvero il 10% quale anticipazione sull'intera quota FSC (fondo sviluppo e coesione del Masterplan) pari a 753 milioni. Di questa anticipazione, la meta' e' stata gia' richiesta dalla Regione, l'altra meta' verra' sbloccata grazie a questa riunione. E' stata anche l'occasione per perfezionare una modalita' speditiva che consenta un'erogazione rapida delle risorse ai soggetti attuatori.

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