Redazione Notizie D'Abruzzo

Protezione Civile, Progetto Open: cerimonia di consegna attestati a 82 nuovi formatori

Il Sottosegretario d'Abruzzo Mario Mazzocca ha partecipato oggi a L'Aquila, presso l'Auditorium Ance di Via De Gasperi, alla presenza del Direttore del Coordinamento delle Emergenze del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile Luigi D’Angelo, alla cerimonia di consegna degli attestati di “formatore” ai volontari risultati idonei alle selezioni finali a conclusione di un percorso durato un anno e mezzo.

"Il percorso 'Formazione Formatori'- dichiara Mazzocca - rappresenta una parte importante delle iniziative che la Protezione Civile regionale ha rivolto ai volontari con la finalità di dare un impulso innovativo al sistema del volontariato. L'attività, condotta dalla società Sinergie Education di Pescara, fa parte del più ampio progetto di formazione e comunicazione denominato “Open Protezione civile” che prevede, oltre al percorso suddetto, anche un “Piano di comunicazione” curato dall’Università di Teramo, Facoltà di Scienze della Comunicazione. Un progetto pilota, considerando che, ad oggi, rappresenta la prima esperienza in ambito nazionale di una PC regionale, in grado di alimentare ed elevare il nostro livello formativo endogeno sia sotto il profilo qualitativo che dal punto di vista quantitativo".

Così Elisa Antonioni, Direttore Generale e fondatrice di Sinergie Education: “Il progetto Open ha formato 82 volontari per essere a loro volta formatori in materia di Protezione Civile. Questo format nasce qui in Abruzzo e non esistono iniziative simili su scala nazionale. Tutto il team di Sinergie Education è stato coinvolto nelle varie fasi del progetto e ha vissuto con grande partecipazione l’incontro col mondo dei volontari della Protezione Civile, un esercito animato da passione e azione!”

“Mi complimento con tutti i volontari per il loro impegno, per il tempo che mettono a disposizione - conclude Luigi D’Angelo - Un mondo che ha appassionato subito anche me e che ho incontrato per la prima volta a Pineto dove ho visto persone molto coinvolte. Oggi per me è una professione ma mi rendo conto che ciò che dai è a prescindere, a prescindere dagli orari di lavoro e con la valigia sempre pronta per partire: ne sono molto felice e orgoglioso. Oggi i volontari hanno assunto un impegno importante: trasferire conoscenza ad altri ma soprattutto trasferire la loro passione”.

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Piccole comunità e piccoli comuni d’Italia: un progetto di salvaguardia, convegno a Cocullo sabato 28 aprile

l Comune di Cocullo ha da tempo iniziato un percorso per il  riconoscimento da parte dell’Unesco, come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, della festa di San Domenico Abate/Rito dei Serpari e della tradizione che ne consente la realizzazione da tre secoli.

Tra le istituzioni sostenitrici c’è una Associazione Temporanea di Scopo, che raccoglie 13 Comuni tutti legati dalla comune devozione a San Domenico Abate:  piccoli comuni, tutti caratterizzati dallo spopolamento, che mette in dubbio sia la permanenza delle Comunità locali e sia delle tradizioni culturali secolari che sono una ricchezza del patrimonio nazionale.

In questo quadro, la candidatura della tradizione di Cocullo a patrimonio dell’Unesco si pone come atto teso a dare visibilità a questa problematica, in modo da richiedere interventi concreti tesi alla salvaguardia del grande patrimonio culturale che caratterizza tutti i borghi dell’Appennino centrale.

Da qui l’idea di tenere, in occasione del Rito dei serpari del 2018, il prossimo 28 aprile, un convegno con i piccoli comuni di Abruzzo, Lazio, Umbria, Marche e Molise  per avviare un confronto tra amministratori, associazioni e realtà locali su queste tematiche.

Interverranno  antropologi che negli anni si sono misurati con questa problematica, come Lia Giancristofaro, Valentina Lapiccirella Zingari, Pietro Clemente e Vito Teti.

A questa iniziativa ha dato la sua adesione l’Anci, sia nel momento della promozione, sia nella definizione dei contenuti e sia nella gestione, con l’intervento del coordinatore nazionale dell’Anci Piccoli comuni, Massimo Castelli, ed il responsabile del dipartimento Cultura Vincenzo Santoro, insieme al presidente di Anci Abruzzo Luciano Lapenna. L’obiettivo è quello di dare vita ad una “Carta di Intenti”, da sottoporre all’attenzione delle Istituzioni governative nazionali e regionali. 

“I piccoli Comuni con popolazione inferiore ai cinquemila abitanti sono in Abruzzo 249 su 305, di cui 194 hanno meno di duemila abitanti. In essi risiedono 345mila persone su un milione e trecentomila che vivono nella nostra Regione.

Dal 1971 al 2015 la popolazione nei piccoli Comuni è diminuita di più del 20%. Tutto questo è reso ancor più grave dagli eventi sismici recenti che mettono in pericolo la sopravvivenza di decine di piccoli comuni, tutti drammaticamente alle prese con lo spopolamento e con la ricostruzione.

Occorrono politiche di sostegno ai Comuni di queste aree che hanno problemi di dissesto idrogeologico, di decremento della popolazione residente, di disagio insediativo; occorrono strumenti di sostegno e valorizzazione dei piccoli Comuni per la loro riqualificazione e il recupero dei loro centri storici. Sono le richieste che l’Anci ha fatto con “L’Agenda controesodo”, rivolte al Parlamento, al Governo nazionale e ai governi regionali. E’ tempo di cambiare passo.” – così il presidente di Anci Abruzzo, Luciano Lapenna.

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Pescara, riaperta al traffico la riviera sud

Si è conclusa la posa di asfalto a Pescara nel tratto di riviera sud compreso tra Fosso Vallelunga e il confine con Francavilla. La strada adesso è nuovamente transitabile a doppio senso di marcia. "Entro i prossimi 10 giorni verrà eseguito anche il lavoro di rifacimento della segnaletica orizzontale su tutto il tratto di strada", ha detto il vice sindaco Antonio Blasioli. "Si tratta di un intervento dell’importo di 1 milione di euro, cominciato già un anno fa, che ha riguardato soprattutto lavori anti allagamento: con la posa di una condotta di acque bianche del diametro di 1.000 mm in alcuni tratti e di 800 in altri, posta al centro sotto la carreggiata stradale e il collegamento della pompa di sollevamento situata vicino a via Celommi a fosso Vallelunga, per fare defluire le acque piovane. Voglio ringraziare tutta quanta la cittadinanza residente nella zona e le attività commerciali, che hanno assistito con collaborazione e pazienza all’esecuzione dei lavori, adeguandosi ai disagi conseguenti, specie in questi ultimi 5 giorni, a fronte di un lavoro che era previsto inizialmente della durata di due settimane”.

 

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Pagano: D’Alfonso deve smetterla di aggrapparsi ai codicilli

«Il diritto di scelta non può comportare il diritto di tenere disinvoltamente in ostaggio un’intera Regione. Luciano D’Alfonso deve smetterla di aggrapparsi ai codicilli e a fare giochi di prestigio sulla pelle degli abruzzesi: o si dimette da governatore per fare il senatore, oppure rimane a fare il governatore  e si dimette da senatore. È intollerabile, dopo la politica dei due forni, assistere alla politica delle due poltrone di cui pagano il prezzo tutti gli abruzzesi».

Il coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, interviene sul doppio incarico e sul verdetto della Giunta per le elezioni che ha sancito all’Aquila la «non sussistenza dell’incompatibilità» con 16 sì e 12 no. La sfida politica tra maggioranza e opposizione nel procedimento di decadenza ha avuto un esito che congela la situazione e vede rimanere al suo posto il presidente «che continua a governare e a fare le sue nomine di fine legislatura come se nulla fosse. La Giunta avrebbe dovuto prendere atto dell’incompatibilità nella quale si trova D’Alfonso in base a quanto sancito dall’articolo 122 della Costituzione e del Regolamento del Consiglio regionale. Adesso invece ha tirato fuori dal cilindro un discorso di otto pagine in puro stile “dalfonsese”», conclude Pagano.

 

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Trova l’ufficio chiuso a chiave, Di Matteo attacca D’Alfonso

L'ex assessore Donato Di Matteo ha trovato chiuso il suo ufficio nella sede del Consiglio regionale d'Abruzzo. Dinanzi alla porta chiusa avrebbe minacciato di avvisare i carabinieri. A quel punto un collaboratore della segreteria del governatore ha riaperto gli uffici, consentendo a Di Matteo, ora consigliere regionale, di liberare i locali e traslocare. "Va detto che avevo concordato che questa sera avrei liberato gli uffici, lasciando i locali del quarto piano per spostarmi al quinto", ha detto Di Matteo. "Quanto accaduto è grave - conclude - Sono stato sfrattato dal proprietario della Regione Abruzzo. Il mio prossimo atto sarà votare la decadenza di D'Alfonso che non può giocare con le istituzioni".

Da parte della Regione è stata diffusa una lettera nella quale la segreteria particolare della Presidenza comunicava al direttore generale della Regione Rivera, al direttore delle risorse umane Bernardini e all'istituto di vigilanza Ivri ''l'impellente necessità di dover disporre di un adeguato numero di stanze'' per la sistemazione del personale dagli uffici della regione di viale Bovio a quelli di Piazza Unione.   

Le stanze in questione erano ''già assegnate temporaneamente all'Enea e alla segreteria temporanea di un assessore dimissionario''. Quindi, per garantire la salvaguardia dei beni rimasti nelle stanze, le chiavi sono state poi affidate al servizio di guardiania. Le stanze sono poi riaperte per consegnare il materiale all'ex assessore. 

 

'Pare molto strana la lettera protocollata in data odierna da Enzo Del Vecchio. Lui stesso mi spiegava al telefono che su questa situazione non aveva nulla a che vedere e che questa era stata una disposizione del presidente e che mi sarei dovuto rivolgere a D'Alfonso''. Lo si legge in una nota emanata dall'ex assessore Donato Di Matteo. ''Con Del Vecchio - prosegue Di Matteo - mi ero accordato martedì scorso che entro oggi pomeriggio avrei lasciato tutte le stanze dell'assessorato, il tempo considerando la festività del 25 aprile, di preparare degli scatolone da salire al quinto piano, nella stanza assegnata al gruppo Abruzzo Facile ''.

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Furto al bar tabacchi sulla Fondovalle Sangro, bottino superiore ai 10mila euro

Un bottino di oltre 12mila euro tra sigarette e contanti nel colpo al distributore carburanti sulla Fondovalle Sangro. Tre persone incappucciate - come documentano le telecamere di videosorveglianza - sono entrate nel locale poco prima dell'una forzando una finestra. Dai filmati si vedono i ladri agire in meno di 4 minuti. Oltre a prendere il registratore di cassa, contenente 1.200 euro, i ladri hanno rubato numerose stecche di sigarette per un valore superiore ai 10mila euro. I carabinieri di Atessa, coordinati dal capitano Marco Ruffini, stanno visionando i filmati delle telecamere interne al locale e di quelle presenti in zona.

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Cinque nuovi ascensori nella stazione ferroviaria di Pescara

La stazione ferroviaria di Pescara Centrale è sempre più accessibile. Da ieri sono in funzione cinque nuovi ascensori su primo, secondo, terzo, quarto e quinto marciapiede che mettono in comunicazione l'atrio con tutti i binari. Gli ascensori - a funzionamento elettrico - sono realizzati secondo gli standard di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), con struttura trasparente in vetro e acciaio. Trasportano fino a 17 persone - anche disabili in carrozzina - per una portata di 1.275 kg e sono muniti di sistemi di videosorveglianza. Contestualmente nella porzione di atrio in corrispondenza degli ascensori è stata realizzata una nuova illuminazione a led e sono stati installati indicatori di binario retroilluminati.

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Nei primi tre mesi del 2018 la retribuzione oraria media è cresciuta dello 0,8%

Alla fine di marzo 2018 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano 8,4 milioni di dipendenti (65,1% del totale) e corrispondono al 62,1% del monte retributivo osservato. Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo a fine marzo sono 33, relativi a circa 4,5 milioni di dipendenti (34,9%), in lieve diminuzione rispetto al mese precedente (35,0%).

L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 70,9 mesi. L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 24,8 mesi, in diminuzione rispetto a un anno prima (27,8). A marzo l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell’1,0% nei confronti di marzo 2017. Complessivamente, nei primi tre mesi del 2018 la retribuzione oraria media è cresciuta dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo del 2017.

Con riferimento ai principali macrosettori, a marzo le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell’1,1% per i dipendenti del settore privato (0,5% nell’industria e 1,7% nei servizi privati) e dello 0,9% per quelli della pubblica amministrazione. I settori che presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: ministeri (3,8%); militari-difesa (3,0%); forze dell’ordine (2,7%). Si registrano variazioni nulle nei settori dell’energia e petroli; dei servizi di informazione e comunicazione; delle regioni e autonomie locali; del servizio sanitario nazionale; della scuola e delle attività dei vigili del fuoco.

Nei primi tre mesi del 2018 si osserva il consolidamento dei segnali di moderata ripresa della dinamica delle retribuzioni contrattuali registrati nell’ultimo trimestre del 2017. In un quadro di debole crescita dei prezzi al consumo, la dinamica retributiva risulta in progressiva espansione, sostenuta anche dagli aumenti contrattuali previsti a partire da marzo dal CCNL delle funzioni centrali della Pubblica amministrazione e nei mesi successivi dai miglioramenti previsti dalle ipotesi siglate, in attesa di ratifica, per gli altri comparti del settore pubblico (Istruzione e Ricerca, Funzioni Locali, Sanità e comparto Sicurezza), relative complessivamente a circa 2,9 milioni di dipendenti.

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Pepe: dai bandi regionali alle opportunità occupazionali

Settanta aziende sono state invitate all'incontro pubblico organizzato dalla Regione Abruzzo che si è svolto oggi a Sant'Omero: "Dai progetti alle nuove opportunità occupazionali"  presieduto dall'assessore alle Politiche agricole Dino Pepe, alla presenza del direttore del dipartimento Sviluppo economico, Piergiorgio Tittarelli  e di funzionari regionali. È emerso un tessuto industriale vivo e pronto al rilancio dell'economia della Val Vibrata.

Dalla pubblicazione dei risultati dell'Avviso del POR FESR Abruzzo 2014/2020 azione 3.2.1. Area di crisi complessa Vibrata Tronto Piceno sono infatti 70 le istanze che, in base alla graduatoria provvisoria, risultano idonee e finanziabili. La Regione Abruzzo ha partecipato  all'operazione di rilancio dell'area di crisi complessa con un primo stanziamento di 7 milioni di euro.

"Vogliamo – ha commentato l'assessore Pepe - che questo sia solo l'inizio di una 'rinnovata fase' di sviluppo industriale nell'ottica della crescita e del benessere economico. Una sfida impegnativa ma avvincente che richiede sforzi  e particolare attenzione.  Con il riconoscimento dell'area di crisi ci sono a disposizione dei 13 Comuni della Val Vibrata  30 milioni di euro di cui 15 derivanti dal ministero dell'Economia e gestiti attraverso un bando nazionale da Invitalia  e 15 milioni  gestiti direttamente dalla Regione Abruzzo. Oggi, insieme alle prime settanta aziende finanziate con i fondi regionali, vogliamo spingerci verso una riflessione sulle potenzialità occupazionali di questo bando. Si tratta di aziende che hanno iniziato un percorso virtuoso che sicuramente riusciranno a conferire un nuovo slancio con interventi mirati".

Il confronto pubblico è stato utile anche per presentare le misure di politiche  attive del lavoro messe in campo dal dipartimento dello Sviluppo economico e politiche del lavoro della Regione Abruzzo. 

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