Via libera del Consiglio Comunale di Pescara all'affidamento della gestione del Museo del Mare e del Museo Cascella e concessione dei servizi aggiuntivi alla Fondazione Genti d'Abruzzo, gia' soggetto gestore del Museo delle Genti d'Abruzzo. "Una scelta proficua per la nostra citta' e per due dei suoi luoghi identitari - cosi' l'assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo - che prevede il rilancio dei Musei Cascella e del Mare, con l'auspicio che queste due strutture possano avere un nuovo sviluppo come quello che sta registrando il Museo delle Genti grazie alla svolta voluta da questa Amministrazione e impressa dal nuovo Cda e dalla gestione della Fondazione Genti d'Abruzzo". "Ringrazio il sindaco Marco Alessandrini, i consiglieri di maggioranza che hanno seguito e seguono l'argomento da sempre, nonche' il Consiglio che con il voto ha consentito l'avvio di un rilancio necessario, perche' ad oggi, con questo tipo di regime, le strutture producevano solo costi che l'ente, vista la procedura di riequilibrio economico finanziario, non e' in grado di sostenere. Potremo cosi' uscire da un'impasse che fino ad oggi e a causa della carenza di personale piu' volte sottolineata, ha condizionato vita e valore dei nostri musei, tenuti aperti con affanno e scontando chiusure nei fine settimana. Grazie alla convenzione che a giorni verra' firmata con la Fondazione Genti d'Abruzzo, sara' possibile la svolta che comincera' dal renderli piu' fruibili, riportandoli in linea con il tenore nazionale che li vede aperti anche nei finesettimana e festivi e renderli anche piu' attrattivi, programmando un'offerta culturale variegata e viva, capace di destare l'attenzione del pubblico". La convenzione prevede l'affidamento della gestione e della concessione dei servizi aggiuntivi, nonche' la concessione in comodato d'uso delle strutture, compresa quella del Museo delle Genti attualmente gia' gestita dalla Fondazione. Un'operazione che viene garantita con la disponibilita' di 90 mila euro che consentira' la copertura dei costi relativi.
Leggi Tutto »Mostra fotografica al Castello di Nocciano
All'interno della manifestazione organizzata dal Proloco di Nocciano dei Mercatini natalizi, sarà presente uno spazio nella Sala conferenze del Castello di Nocciano dove sarà allestita la mostra fotografica. L'iniziativa rappresenta la fine di un percorso di studio all’interno dei corsi di fotografia (base e avanzato) tenuti dal fotografo professionista di Catignano (PE) Lorenzo Donatella nei mesi di ottobre e novembre 2017.
I corsisti del livello base hanno raccontato con le loro fotografie il lavoro del Fabbro Di Renzo di Carpineto della Nora (PE), Scanno (AQ) ed il mercato di Catignano (PE). I corsisti del livello avanzato hanno preso parte a tre workshop fotografici all’interno di tre realtà imprenditoriali: Il Mobilificio Iampieri di Catignano (PE), il Panificio Trepì di Turrivalignani (PE) e la Cantina vinicola Cingilia di Cugnoli (PE). Abiti degli shooting: GianPiero Mucci Spose di Scafa (PE)
Espongono le loro fotografie: Melissa Di Francesco, Massimo Di Giovanni, Francesco Morsella, Domenico Bucci, Carlo Iampieri, Daniel Esposito, Elisabetta Trabucco, Emanuele Di Pasquale, Stefania Mancini, Lorenzo Donatella.
Appuntamento domenica 17 dicembre dalle ore 11,00 al Castello di Nocciano (Pe).
Laura Benedetti, intelligenza lucida e acuta, brillanti abilità narrative.
Nel romanzo Secondo Piano, Pacini Editore, 2017, la scrittrice Laura Benedetti, nata e cresciuta a L’Aquila, da anni ordinaria di Lingua e Letteratura Italiana alla Georgetown University di Washington, conferma la solida e sicura vena di narratrice, già dimostrata nel suo primo romanzo, Un paese di carta.
L’autrice costruisce una trama narrativa fatta di esperienza, immaginazione e problematiche attualissime. Rivolge uno sguardo disincantato, pieno di sottile ironia al mondo accademico americano, vede gli aspetti più meschini dell’applicazione pratica dell’idea, quasi un mito, di meritocrazia, e quelli tragici, a tratti anche comici, della scelta degli argomenti dei corsi di lingua e cultura italiana da parte dei docenti per attrarre studenti. Studenti sono spesso definiti clienti dalla dirigenza, termine quasi sorprendente per noi, ma denso di prospettive per la didattica e la valutazione del profitto.
Due gare segnano il filo del discorso, una partita di tennis fra i due protagonisti, Ralph e Fede, e gli indovinelli o giochi di parole che Marco rivolge al padre Fede. Apre la vicenda la partita di tennis, descritta a lungo con precisa competenza tecnica delle regole del gioco e delle traiettorie della pallina, metafora del rapporto dialettico fra i due protagonisti.
A movimentare la situazione, la morte improvvisa, all’interno dei locali dell’università, di un professore anziano con cinquant’anni di servizio. Questo avvenimento sembra spostare la narrazione verso una indagine di polizia sulle cause della morte, in realtà l’indagine si sposta all’interno della mente e dei sentimenti del suo più stretto collaboratore, amico e discepolo. E così la storia si muove agilmente fra passato e presente e vengono fuori le nostalgie per il paese natio tipiche degli emigrati, ma anche le delusioni e le difficoltà proprie dello studioso umanista nel mondo degli scienziati e degli economisti, sempre più sperso in profonda e deprimente solitudine in un mondo troppo diverso dal suo.
Ogni giorno più difficile la lotta per l’esistenza stessa dei corsi di Lingua e Letteratura Italiana, lingua neolatina parlata in una provincia di 60 milioni di persone, non considerando l’uso dei dialetti, con una cultura fatta di medioevo e rinascimento. Oggi solo calcio (n. b. il romanzo è stato scritto prima della recente disfatta con la Svezia), vino, pizza e moda sarebbero argomenti in grado di portare un numero di clienti necessario alla sopravvivenza dei corsi e al rinnovo delle nomine di alcuni emigrati italiani sottopagati e poco considerati.
Fra i tanti e stimolanti aspetti del romanzo, mi soffermo su uno in particolare. Il romanzo è scritto in italiano, non inglese. Peccato, la narrativa di Laura Benedetti sarebbe interessante anche per i lettori americani. Mi interessa una frase in particolare: “…lui per contratto era costretto ad occuparsi di cose moderne. I concetti ce li aveva chiari ma non era abituato a illustrarli in pubblico, e in inglese”. (pag. 104).
“…E in inglese.” Riporto questa frase che sintetizza l’esperienza di bilinguismo di una persona nata, cresciuta ed istruita in Italia, che ha frequentato il liceo e l’università in Italia, e si trasferisce in età matura negli USA, dove lavora in ambiente americano, fra gente istruita. Ebbene, con quella frase l’autrice evidenzia la difficoltà di esprimere concetti complessi in una lingua non nativa, anche se praticata nella vita quotidiana. Non basta parlare la lingua in famiglia e con gli amici, la padronanza della lingua cresce e si arricchisce della cultura.
E qui emergono anche i limiti della traducibilità di questo testo creativo, intelligente, colto espresso in una lingua italiana scorrevole, piacevolissima alla lettura. Tradotto così come è un americano non capirebbe mai tutti i riferimenti letterari del testo. “Sena mi fé…” etc. La citazione dantesca è un solido riferimento culturale per un italiano colto, ma che significa per uno che non ha mai sentito parlare di Dante? Stesso discorso nel primo libro della Benedetti, dove una maestra italiana da poco emigrata negli Usa, ricordava sempre il congiuntivo, i suoi significati e la coniugazione dei verbi in italiano, colonne della sua vita di emigrata.
Concludo queste note di lettura con la citazione di due passi particolarmente significativi.
Ralph cita una frase di Dante trovata per caso su Google, la reazione di Fede la dice lunga sulla psicologia dei cervelli in fuga dall’Italia.
“Fu la citazione a far perdere le staffe a Fede. Perché va bene essere disprezzati, sottopagati, messi alla berlina, però sentire le proprie cose più care banalizzate, anzi prostituite così, lo mandò su tutte le furie…la sua romanità travolgeva la diga eretta da decenni di educazione e buone maniere anglosassoni.”
Ricordo anche un punto di vista critico sul mondo della cultura americana, stimolante perché di grande attualità anche nella nostra sponda dell’oceano:
“Rendetevi conto di che cosa sarà un mondo affidato esclusivamente ai tecnocrati, agli esperti del business…State creando un popolo di servi nel mondo della democrazia occidentale. Lo sai che cos’è la democrazia senza l’istruzione, Ralph? Un gigante cieco che si agita e tira randellate al vento. È demagogia pura, è l’anticamera del fascismo…”
Intelligenza lucida e acuta, brillanti abilità narrative. Laura Benedetti un bel talento aquilano all’estero di cui essere orgogliosi.
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Cepagatti. Parco Santuccione, la maggioranza replica: Polemica strumentale, l’acquisizione dell’intera area sarebbe antieconomica
“L’acquisizione dell’intera area del Parco Santuccione sarebbe antieconomica. L’abbandono del consiglio comunale da parte di 6 esponenti della maggioranza è stato causato dalla decisione di non votare una proposta illegittima della minoranza”. Le precisazioni sono del presidente dell’assise civica Dante Luca Ciuffi, del vicesindaco Domenico Di Meo, dell’assessore ai Lavori Pubblici Leandro Verzulli e dei consiglieri Manuela Di Girolamo, Maria Michelina Mili e Gianni Tatilli, che rispondono alle accuse lanciate dall’opposizione in merito alla paventata volontà dell’Amministrazione Comunale di non voler ampliare l’area adibita a verde pubblico situata nel centro cittadino e di aver abbandonato, per non votare, la riunione di consiglio in cui si discuteva dell’argomento.
“L'area adibita a parco pubblico nel centro cittadino, porta il nome di colui che l'ha donata, l’ingegner Domenico Santuccione, che nell'atto di donazione definì le clausole che, in caso di inadempienza da parte dell'ente comunale, ne avrebbero determinato la decadenza - spiegano i consiglieri - Gli eredi, ritenendo il Comune inadempiente, hanno rivendicato la proprietà dell’area. Dopo anni di cause e controversie, con soccombenza dell’Amministrazione Comunale, nel 2011 si è finalmente raggiunto un accordo con il quale gli eredi cedevano al Comune l'area già adibita a parco pubblico comunale della superficie di circa 7mila mq e il Comune, a sua volta, si impegnava a rendere edificabile il restante terreno di circa 15mila mq. La Giunta Rapattoni, subentrata nel 2013, ha predisposto sui terreni ceduti un ‘Progetto per la sistemazione del Parco Santuccione’ stanziando un importo di 464mila euro, lavori già appaltati e prossimi ad iniziare. Oggi, a distanza di anni, il consigliere Gino Cantò, assessore al Bilancio nella precedente Amministrazione, propone di acquistare la restante parte del terreno, area che con l'accordo fatto da lui stesso nel 2011, è stata resa edificabile facendone aumentare il valore da €. 20/mq (terreno non edificabile) a €.200/mq come terreno edificabile. Acquisto che, sempre secondo Cantò, andrebbe fatto con il ristoro ambientale di Terna, circa 900mila euro e che andrebbe ad ampliare il parco pubblico”. Secondo i consiglieri di maggioranza, pertanto, la polemica attuale è assolutamente strumentale e infondata visto che lo stesso Cantò non avanzò la proposta di acquistare una superficie più ampia del terreno nella fase di accordo con gli eredi Santuccione. Acquisto che sarebbe stato molto più logico ed economico fare prima che diventasse edificabile. In merito all’abbandono della seduta del Consiglio Comunale del 9 novembre scorso, i consiglieri precisano che “la proposta di acquisizione dell’area presentata dalla minoranza era illegittima e inesatta, in quanto non rispettava il Regolamento Comunale. Il documento era privo del parere legale e finanziario e, già nei giorni precedenti, il presidente del Consiglio e il vicesindaco, in sede di riunione dei capigruppo, avevano fatto presente che non sarebbero stati accettati argomenti non all'ordine del giorno. La minoranza, in maniera scorretta e incurante del regolamento - sottolineano - ha portato ugualmente in consiglio comunale la proposta. Di conseguenza i consiglieri di maggioranza hanno ritenuto doveroso uscire dall’aula. Al consigliere Gino Cantò facciamo presente che comunque, dopo l'uscita dei 6 consiglieri, permaneva il numero legale per una votazione. Infatti il Consiglio Comunale - concludono - è composto da 16 consiglieri più il sindaco; pertanto sui 17 aventi diritto di voto, sottraendo i 6 consiglieri, ne restavano 11 aventi diritto di voto, numero sufficiente per una votazione. Evidentemente nessun consigliere comunale si è sentito di votare un documento illegittimo”.
Nella foto: il vicesindaco Domenico Di Meo
A Pescara la mostra di Pierluca Cetera – Pioggerelle
Sabato 2 dicembre alle ore 18.30 si aprirà la mostra di Pierluca Cetera dal titolo PIOGGERELLE, curata da Antonio Zimarino e Jolanda Angelini.
Il titolo prende spunto da una serie che Pierluca Cetera ha presentato nel 2016 al MOartSpace di Xinmi (Cina) ma si arricchisce di altri lavori che l’artista ha sviluppato nel 2017 (I Perseveranti) e portato avanti a partire dal 2013 (Scritturati). La mostra dell’artista pugliese è la prima di un ciclo che la gallerista Jolanda Angelini ospiterà nel suo spazio di Via Palermo a partire dal dicembre 2017 e fino ad ottobre 2018. La selezione degli artisti curata da Antonio Zimarino ha per titolo - SOME DIFFERENT SIGHTS – ALCUNI SGUARDI DIFFERENTI e presenterà lavori di artisti italiani ed internazionali che operano già nel campo della pittura, della fotografia e della scultura con ampi riconoscimenti di critica e di mercato.
“ ….così come la sottile pioggerella ci fa accorgere lentamente del cielo plumbeo e di esserci bagnati così queste figure ci accompagnano con leggerezza verso intuizioni complesse sulle relazioni, sulle stratificazioni culturali, sull’identità, sia del soggetto rappresentato che della materia pittorica. La pioggerella riporta all’attenzione, alla realtà dell’essere a contatto con cose “fuori da sé”, alla percezione del proprio corpo, ad una sorta di coscienza: così la pittura e l’immagine possono guidarci a scoprire qualcosa di più di ciò che appare riconoscibile non provocando le emozioni ma creando cortocircuiti a ciò che sembra prevedibile: insomma è una pittura estremamente intelligente perché ci accoglie sorniona per metterci poi di fronte a posizioni da prendere, a volti, immagini, sensi e relazioni da decifrare. “
Orari della mostra: da martedì a venerdì 16.30 – 20.00 mattina su appuntamento; sabato 10.30 – 13.00 16.30 – 20.00. Info 347-1818736 3926913424 - info@e20arte.com Galleria E20 arte contemporanea - Via Palermo 113- PESCARA
Leggi Tutto »Barbara Alberti racconta un D’Annunzio vinto e trasognato a CepagattiArte. Proclamati i vincitori dei contest
Con l’irriverenza e la loquacità che la contraddistinguono, Barbara Alberti ha ammaliato e divertito il pubblico che ha affollato la sala del Castello Marcantonio, in occasione della terza e ultima giornata di CepagattiArte, festival delle arti e premio di narrativa e fotografia, organizzato dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Sirena Rapattoni, con la direzione artistica di Alessio Romano.
La scrittrice ha tenuto ieri sera una lectio magistralis sul tema “Come maestri”, scelto quest’anno come filo conduttore dei contest. Accolta con un lungo applauso dal pubblico, Barbara Alberti ha esordito con autoironia: “Quando mi vengono fatti questi onori, capisco quanto sono vicina alla tomba!” ha detto strappando la prima risata ai presenti. Poi, ha avviato la sua riflessione su uno dei maestri per eccellenza della terra abruzzese, Gabriele D’Annunzio mettendone in luce gli aspetti più fragili e umani. “E’ il superuomo, vive nella bellezza e nel lusso, è divino eppure verso di lui provo un’invincibile simpatia perché è nato per vincere ed ha perso - ha spiegato - Aveva una personalità stupefacente, era un mago nell’imporre il proprio pensiero, irresistibile in amore, arbitro assoluto del suo tempo, ma non ne ha fatta una giusta. Il grande parassita, Mussolini, ha imparato tutto da lui e poi lo ha tenuto in ostaggio. E' diventato prigioniero del dittatore e il suo modello è stato sconciato e travisato. Dopo Fiume, si è trovato di colpo vecchissimo. Il D’Annunzio al quale veramente voglio bene non è quello acclamato a Parigi e inseguito dalle donne, ma quello confinato a Gardone, stregato dalle pantofole e dai manicaretti, circondato da donne-badanti, vinto e trasognato. L’essersi fatto strappare corona e scettro, fanno di D’Annunzio un fanciullo purissimo e questo, infinitamente, gli dona”.
I rapporti uomo-donna, le dinamiche delle coppie, i limiti del matrimonio, gli stereotipi del maschio e l’infedeltà diffusa sono stati i temi trattati dalla scrittrice, in tono ironico e canzonatorio, nella seconda parte del suo intervento con una serie di spunti tratti dalla rubrica di posta che tiene, da molti anni, su un settimanale. “Il primo anno me le sono scritte tutte io, elencando i miei problemi e dandomi risposte sagge che non seguivo mai - ha raccontato - E’ un lavoro di cui non mi sono mai stancata perché la gente è pazza e gli innamorati farebbero qualsiasi pazzia pur di essere infelici. Alle lettere rispondo come amica perché, in fondo, le persone cercano qualcuno che per 5 minuti porti la loro croce, tanto sono sicura che nessuno mi ascolta. Penso che molto amore che c’è in giro non sia vero, è tagliato come la droga. Solo i coraggiosi possono amare: tutto il resto è coppia!” . Nella giornata di ieri sono stati proclamati anche i vincitori dei contest fotografici banditi nell’ambito della terza edizione di CepagattiArte: la giuria tecnica ha premiato Luigi Di Girolamo, autore della foto “L’Aula” mentre il premio della giuria popolare è andato a Anna Laura Ianni, che ha scattato la foto "Il cartomante". Il vincitore del premio di narrativa, proclamato nella giornata di sabato, è stato Emanuele Pompilii, autore del racconto “Il peso di un fiocco di neve”. “Sono state tre giornate bellissime ed entusiasmanti - ha concluso il sindaco Rapattoni - Abbiamo conosciuto Albinati, uno scrittore straordinario ma di grande umiltà e disponibilità, scoperto come vengono tradotti gli autori stranieri con Giovanni Arduino, traduttore di Stephen King, abbiamo sorriso e riflettuto con Barbara Alberti e apprezzato talenti della narrativa e della fotografia. Incontri che ci hanno arricchito perché una comunità che cresce lo fa anche attraverso la cultura"
A Spoltore la tradizionale messa di inizio anno scolastico per i ragazzi
Giovedì 30 novembre 2017, alle 18, ci sarà la tradizionale celebrazione
eucaristica per ragazzi a Villa Raspa, organizzata dalle docenti di
religione dell'Istituto Comprensivo di Spoltore in collaborazione con
l'assessore alla cultura Roberta Rullo e il consigliere Danilo
Spadolini, che ha coinvolto le associazioni sportive. "E' un momento che
si ripete ormai da diversi anni a segnare l'inizio delle attività
scolastiche e di quelle sportive" ricorda l'assessore Rullo. "Lo
consideriamo un gesto di appartenenza per tutti quelli che si
riconoscono nella fede cattolica".
La messa, nella Chiesa dedicata a San Camillo De Lellis, sarà tenuta
dall'arcivescovo Tommaso Valentinetti. Concelebrano i parroci del
territorio, Domenico Di Pietropaolo, Gino Cilli, Giovanni Cianciosi. La
funzione vedrà la partecipazione delle scolaresche e delle associazioni
Spoltore Basket, Spelta Aurea, Emozioni in movimento, Polisportiva
Calcio Villa Raspa e dell'Associazione Sportiva Amatori che cura i
momenti di giocosport nella scuola primaria di Villa Raspa. Non
mancheranno i volontari della Croce Rossa, rappresentanti
dell’associazione “Gianni Silvidii”, una delegazione dell'Università
della Terza Età.
Il sindaco Luciano Di Lorito porterà i saluti istituzionali, assieme al
comandante della polizia municipale Panfilo D'Orazio. I momenti musicali
saranno sottolineati dalla voce dei ragazzi del "Teen choir", che si
uniranno al Coro Polyphonia, entrambi sotto la guida del M° Gianni
Golini.
Concorso di idee per il portale del Palazzo Sirena
1) qualità tecnico formale della struttura architettonica progettata e la sua fattibilità;
Distretto sanitario, Maragno: L’opera ai cittadini a primavera 2018
«Stiamo mettendo in atto tutte le iniziative per arrivare all’apertura del distretto sanitario entro la primavera del 2018». Lo annuncia il sindaco Francesco Maragno che questa mattina ha effettuato un sopralluogo sul cantiere del distretto sanitario di Montesilvano, insieme all’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi, al direttore della Asl Armando Mancini e all’ingegnere Luigi Lauriola.
«Con questa visita - dichiara Mancini - abbiamo voluto verificare lo stato dei luoghi e l’avanzamento del cantiere riattivato da circa 20 giorni. I lavori stanno procedendo come da programma. Finalmente nel 2018 il distretto sanitario potrà entrare nella piena operatività e i cittadini potranno contare su tutti i servizi che verranno garantiti con la nuova struttura».
Il progetto per la realizzazione del distretto sanitario risale al 1995, quando venne attivato l’iter per la costruzione dell’edificio. Nel 1996 venne approvato il progetto, ma fu solo nel 2010 quando venne effettivamente iniziata la sua costruzione.
«Al nostro insediamento - ricorda il sindaco - trovammo un cantiere fermo, un’opera indispensabile per la città abbandonata. Abbiamo immediatamente impresso un’accelerazione per completare questa realizzazione attesa da oltre 20 anni. Con la riattivazione del cantiere nella parte esterna del distretto, finalmente potremo giungere alla sua fruibilità, nella prossima primavera».
Ad occuparsi dell’ultimo lotto di intervento, che consiste nell’adeguamento alle norme antincendio della struttura, nonché nel completamento dell’area esterna, attraverso la realizzazione della strada esterna, di passaggi pedonali, parcheggi, della recinzione, delle opere a verde, del sistema di raccolta delle acque bianche, della pubblica illuminazione e delle rifiniture, è la RTI Edilizia Mancini srl di Atessa e Lucente Mario &C SAS di Torre dei Passeri affidataria delle opere che è in questo momento impegnata nella realizzazione dei muri perimetrali.
All’interno del distretto troveranno posto, secondo quanto deciso dalla Asl di Pescara che ha individuato la distribuzione degli spazi, un punto informazioni, il centro prelievi, lo sportello esenzione per reddito, lo sportello esenzione per patologia, il cup, il poliambulatorio, un consultorio, gli uffici amministrativi e aree da adibire ai servizi annessi, quali spogliatoi e sale di attesa.
«E’ ormai questione di mesi – aggiunge l’assessore Cozzi - per vedere questa opera attiva. Montesilvano ha atteso troppo a lungo per una struttura che consentirà di offrire ai cittadini servizi efficienti e soprattutto adeguati anche alla sua crescita demografica. Sarà un grandissimo traguardo per noi poter consegnare ai montesilvanesi, nella prossima primavera, finalmente questa opera».
Leggi Tutto »Istat, a novembre in calo fiducia dei consumatori e delle imprese
A novembre 2017 l'indice del clima di fiducia dei consumatori torna a diminuire passando da 116,0 a 114,3; anche l'indice composito del clima di fiducia delle imprese registra un lieve calo (0,3 punti percentuali) spostandosi da 109,1 a 108,8. Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in diminuzione seppur con intensità diverse: la componente economica e quella futura registrano un calo più deciso (da 143,3 a 139,2 e da 121,6 a 119,8 rispettivamente) mentre il deterioramento è più contenuto per la componente personale (da 105,9 a 105,7) e corrente (da 111,5 a 110,1). Più in dettaglio, si evidenzia una diminuzione del saldo relativo sia ai giudizi sia alle aspettative sulla situazione economica del paese nonché un aumento delle aspettative sulla disoccupazione; per quanto riguarda la situazione personale, i giudizi sulla situazione economica della famiglia sono in peggioramento mentre le aspettative sono in aumento. Con riferimento alle imprese, nel mese di novembre segnali eterogenei provengono dai climi di fiducia dei settori indagati. In particolare, il clima di fiducia rimane sostanzialmente stabile nel settore manifatturiero (da 110,9 a 110,8), aumenta nelle costruzioni e nei servizi (i climi passano, rispettivamente, da 130,3 a 132,1 e da 107,7 a 108,2); invece, il commercio al dettaglio registra una diminuzione (da 113,2 a 110,0).
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