Redazione Notizie D'Abruzzo

Rapino, ‘Bandiera Gialla’ dei Comuni Ciclabili 

Limitazione della velocita' a 30 km orari all'interno del paese, parcheggi dedicati ai ciclisti, due Bike Charging Stations con una decina di bici e mountain bike a pedalata assistita, incentivi alle attivita' locali per investire nell'accoglienza dei cicloturisti: sono le iniziative per cui il Comune di Rapino ricevera' la Bandiera Gialla dei Comuni Ciclabili della Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab). Si tratta del primo comune montano dell'Abruzzo a conquistare questo riconoscimento; la consegna e' in programma mercoledi' 21 marzo durante una cerimonia a Bologna. "Comuni Ciclabili" e' la rete che si propone di incentivare le amministrazioni ad adottare politiche a favore della mobilita' ciclistica, premiare l'impegno di chi ha gia' messo in campo iniziative bike-friendly e valorizzare le localita' piu' accoglienti per chi si muove in bicicletta. "La mia amministrazione - dice il sindaco del Comune ai piedi della Majella Rocco Micucci - pur non disponendo di chilometri di piste ciclabili vere e proprie, sta promuovendo molteplici interventi diretti alla mobilita' sostenibile. E abbiamo in cantiere altre azioni quali realizzazione di itinerari e servizi da promuovere attraverso app per smartphone, il Piedibus e il Bicibus, un modo nuovo di andare e tornare da scuola, con alunni che vanno a piedi o in bici accompagnati da genitori e volontari. Ricevere la Bandiera Gialla dei comuni ciclabili significa avere uno strumento in piu' per la promozione turistica, ma anche dimostrare alla comunita' il concreto risultato di scelte che favoriscono lo sviluppo di una sostenibile e rispettosa convivenza con l'ambiente e le persone"

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Crollo hotel Rigopiano, indagata la funzionaria della prefettura di Pescara

Una funzionaria della Prefettura di Pescara e' stata iscritta nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sull'Hotel Rigopiano travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che ha provocato 29 morti. La donna, che e' stata interrogata oggi su sua espressa richiesta dai carabinieri forestali di Pescara, e' indagata dalla procura pescarese per lesioni colpose in concorso. Nel mirino la telefonata allegata ad una informativa dei carabinieri forestali del 30 ottobre scorso. Una conversazione telefonica nella quale un carabiniere chiede alla sala operativa della prefettura notizie sul crollo dell'hotel Rigopiano e, si legge nell'informativa, la funzionaria risponde: "Ma l'Hotel Rigopiano e' stato fatto stamattina". Nel corso dell'interrogatorio di oggi, durato circa 1 ora e mezza, la funzionaria, assistita dagli avvocati Giacomo Di Francesco e Manuel Sciole', si e' difesa sostenendo di aver risposto in quel modo perche' il 118 aveva segnalato alla sala operativa della prefettura che la notizia del crollo era gia' stata verificata e risultava infondata.

L'inchiesta del procuratore capo di PescaraMassimiliano Serpi e del sostituto Andrea Papalia, conta altri 23 indagati. I reati ipotizzati, vanno, a vario titolo, dal crollo di costruzioni o altri disastri colposi, all'omicidio e lesioni colpose, all'abuso d'ufficio e al falso ideologico, alla rimozione o omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Le indagini dei carabinieri forestali, coordinate dalla Procura pescarese, si sono focalizzate sulla mancata realizzazione della Carta di localizzazione del pericolo da valanga; sulle concessioni rilasciate al resort e sulla mancata realizzazione del nuovo Piano regolatore di Farindola; sulla gestione dell'emergenza neve; sul ritardo con cui, solo il 18 gennaio secondo i pm, si e' reso operativo il Centro coordinamento soccorsi nella sala operativa provinciale della protezione civile.

Intanto è stata chiesta una proroga, fino ad ottobre, delle indagini riguardanti la tragedia dell'hotel Rigopiano, travolto e distrutto da una valanga, provocando la morte di 29 persone, il 18 gennaio del 2017. A richiederla e' la Procura di Pescara. Alla base della richiesta secondo quanto appreso, ci sono i nuovi quesiti posti ai consulenti tecnici in relazione ai tempi di realizzazione della carta delle valanghe.

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Omicidio Alessandro Neri, sequestrate due auto

I carabinieri oggi hanno sequestrato a Giuliano Teatino nella villa di Gaetano Lamaletto, nonno materno di Alessandro Neri, il 29enne ucciso a Pescara la settimana scorsa, un'Audi Q5. Mentre nell'azienda di famiglia, a Orsogna, hanno sequestrato una Mercedes. Piu' in generale sono in corso perquisizioni e sequestro di materiale ritenuto di possibile interesse. Al momento non ci sono indagati.

Anche la Guardia di Finanza è coinvolta nelle indagini sull'omicidio di Alessandro Neri. Il Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle, come scritto dal Corriere della Sera, e' al lavoro per ricostruire la storia patrimoniale della famiglia. L'attivita' investigativa, condotta dai Carabinieri di Pescara e coordinata dalla locale Procura, intanto, va avanti senza sosta. Ieri i militari del Ris di Roma hanno analizzato l'automobile del giovane, una Fiat 500 di colore rosso trovata parcheggiata mercoledi' scorso nel centro di Pescara, a circa sei chilometri dal luogo del ritrovamento del corpo, il fosso Vallelunga, in zona San Silvestro. Gli esperti del Ris hanno lavorato per cercare impronte, tracce biologiche ed ogni elemento utile. Il materiale repertato e' ora al vaglio degli investigatori, per capire se possa fornire un contributo alle indagini. L'obiettivo e' quello di ricostruire, anche grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza, quanto accaduto tra il momento in cui il giovane e' uscito di casa, lunedi' scorso, e quello del ritrovamento dell'automobile. Si indaga senza escludere nessuna pista. I Carabinieri, che hanno gia' ascoltato piu' volte i genitori della vittima, continuano a sentire - in alcuni casi anche piu' di una volta - amici e conoscenti del ragazzo. Si lavora, in particolare, sulle frequentazioni del giovane e sulla sua rete di contatti. 

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Ue conferma la bonifica di altre 9 discariche abusive in Italia

 Il 12 marzo scorso la Direzione Generale Ambiente della Commissione UE ha comunicato all'Italia la regolarizzazione di altri 9 siti di discarica abusivi. Lo rende noto con un comunicato l'Ufficio del Commissario straordinario per la bonifica delle discariche abusive, il generale dei carabinieri Giuseppe Vadala'. In tre anni e mezzo (dal 2 dicembre 2014, data di inizio della penalita' comminata dalla Corte di Giustizia UE per le discariche non a norma), l'Italia ha bonificato 132 siti: dai 200 iniziali fino agli attuali 68 ancora da regolarizzare, con la conseguente riduzione della sanzione semestrale da 42.800.000 agli attuali 14.200.000. Gli ultimi 9 siti bonificati sono: in Regione Lazio, "Loc. Cerreto - Ombre" in Comune di Filettino (FR); due siti in Regione Campania, "Loc. Lama Grande" in Comune di Castelvetere in Val Fortore (BN) e "Loc. Campo della Corte" del Comune di Castelpagano (BN); due siti in Regione Calabria, "Loc. Lapparni" in Comune di Arena (VV) e "Loc. S.Caterina" in Comune di Belmonte Calabro (CS); due siti in Regione Sicilia "Loc. Cda S.Agata" in Comune di S.Filippo del Mela (ME) e "Loc. Oliva Troiana" nel Comune di Racalmuto (AG); due siti in Regione Abruzzo "Loc. Vallone San Giorgio" in Comune di Ortona dei Marsi (AQ) e in "Loc. Carrera" del Comune di Palena 

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Blitz contro il traffico di droga tra Albania e Italia, 43 arresti

Operazione antidroga tra Albania e Italia con 43 arresti eseguiti dalla Direzione investigativa antimafia di Bari, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia barese. Colpite due potenti organizzazioni criminali responsabili del reato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti dai Balcani all'Italia. Circa duecento gli uomini della Dia impegnati nel blitz, in collaborazione con Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza, Interpol e Polizia albanese. Gli indagati dovranno rispondere del reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di "ingentissimi quantitativi" di marijuana, cocaina e hashish. L'operazione, denominata "Shefi", conclude una lunga e complessa indagine avviata nel 2016 dal Centro operativo Dia di Bari, nel corso della quale sono stati intercettati potenti scafi partiti dall'Albania e sbarcati in Puglia.

L'esecuzione simultanea dell'importante operazione internazionale della Dia in Albania ed in Italia e' stata resa possibile anche grazie alla Squadra Investigativa Comune, organismo di cooperazione giudiziaria e di polizia, istituita il 10 luglio 2017 a Tirana tra la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, la Procura per i Reati Gravi Albanese ed Eurojust (Organismo - con sede all'Aja - che sostiene la cooperazione giudiziaria nella lotta contro le forme gravi di criminalita' trasnazionale). 

I provvedimenti cautelari, nei confronti di 20 italiani, 21 albanesi e 2 romeni, sono stati eseguiti in Albania e nelle province di Bari, Bat, Brindisi, Potenza, Bologna, Salerno, Ragusa e Teramo. Le indagini hanno accertato che entrambe le organizzazioni criminali avevano una comunanza di interessi in Italia con organizzazioni delinquenziali pugliesi deputate a compiti logistici ed in Albania con organizzazioni criminali di quello Stato deputate alla produzione, al confezionamento, allo smistamento ed al trasferimento dello stupefacente sull'asse Albania-Puglia-Territorio Nazionale. Complessivamente sono stati sequestrati oltre 2300 kg di droga tra marijuana, cocaina ed eroina sottraendo alle associazioni criminali proventi stimati in oltre 15 mln.

Gli investigatori della Dia hanno localizzato nel quartiere Carrassi di Bari, dove hanno scoperto un deposito per lo stoccaggio dello stupefacente, un cittadino albanese, considerato al vertice di una delle due organizzazioni criminali, in grado di avvalersi di pluripregiudicati italiani, alcuni dei quali condannati per associazione di tipo mafioso, impiegati quali custodi e corrieri "all'ingrosso" della droga proveniente dall'Albania.

Le indagini, effettuate con intercettazioni telefoniche, ambientali, video-riprese e servizi di osservazione pedinamento e controllo, hanno permesso, tra l'altro, di arrestare "in mare" a Polignano due scafisti provenienti dall'Albania con oltre una tonnellata di stupefacente, fermare a Bari un corriere italiano con un furgone carico di oltre mille chili di marijuana sbarcata poco prima a Torre a Mare dall'Albania, intercettare in autostrada a Grottaminarda ed a Vasto due corrieri italiani mentre trasportavano 13 chili di stupefacente destinato a Salerno ed a Tortoreto, arrestare due corrieri albanesi con 8 chili di stupefacente a Scicli (Rg) dopo essere scesi da un autobus proveniente da Bari, individuare un altro deposito a Mola di Bari all'interno del quale sono stati sequestrati oltre cinquanta chili di droga, ivi compreso un panetto di cocaina purissima.

 

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Maragno: Un piano di valorizzazione per Montesilvano Colle

Il sindaco Francesco Maragno annuncia l’approvazione in Giunta della variante al Piano di Recupero del centro storico di Montesilvano Colle su cui insistono due edifici, Palazzo Delfico e  la Chiesa di San Michele Arcangelo, che sono stati definiti il primo da un Decreto del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali -  Soprintendenza per i beni Ambientali Artistici e Storici, nel 1997 “di interesse particolarmente importante”, la seconda dal Decreto del Ministero per i Beni Culturali e del Turismo, nel febbraio 2017 “di importante interesse culturale”.

Il Piano venne approvato con delibera di Consiglio Comunale nel 1991. A distanza di 27 anni dalla sua vigenza, si è reso necessario rimodulare il piano, anche alla luce delle nuove norme urbanistiche comunali e regionali. Questa attività, condotta dal gruppo di lavoro interno al settore Pianificazione e Gestione Territoriale del Comune e con l’apporto di esperti storici, prevede una programmazione degli interventi da realizzare nell’immediato futuro, con un’attenta pianificazione del colore e dei manufatti di arredo. Particolare attenzione è stata data alla mobilità mediante percorsi pedonali al fine di avere una migliore possibilità di fruizione degli spazi pubblici.

«Questo piano – specifica il sindaco – intende delineare e conferire una identità culturale ed urbanistica a Montesilvano Colle, cominciando dalle indicazioni relative alla scelta dei materiali o alle tecniche operative e delle colorazioni alle quali attenersi per progetti di restauro e recupero degli immobili del borgo, ed individuando le tipologie di interventi artistico  -  culturali, capaci di generare non solo un ambiente esteticamente gradevole, ma soprattutto pregno di una riconoscibilità specifica per il borgo stesso. Vogliamo predisporre anche un progetto di riqualificazione di piazza Giardino, primo luogo di aggregazione della parte collinare montesilvanese. La pedonalizzazione sarà un aspetto particolarmente significativo per conferire la massima vivibilità agli spazi. Nel piano, inoltre, è stata posta una specifica attenzione all’utilizzo dei locali esistenti al piano terra, per botteghe artigiane, attività commerciali o imprenditoriali ed associazionismo in genere. Riqualificare il centro storico significa, inoltre, anche valorizzare gli spazi urbani, gli edifici e le parti di interesse storico-artistico del borgo, stimolando una riflessione sulla identità e l’autenticità montesilvanese, nonché la realizzazione di nuovi progetti che possano rappresentare anche un rilancio culturale per la nostra città».

Il piano di recupero intende, quindi, salvaguardare la fisionomia del centro storico, attraverso il controllo degli interventi di restauro e rivitalizzare il borgo, favorendo l’insediamento di attività artigianali produttive e per la valorizzazione e la promozione dei prodotti eno-gastronomici locali;  la localizzazione di attività ed attrezzature legate al settore turistico e della ristorazione  e incentivando la creazione di posti letto turistici.  

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Tre milioni e mezzo di lavori per il dissesto idrogeologico in Abruzzo

L'Agenzia per la Coesione territoriale ha sbloccato un fondo di 3 milioni 476mila euro - derivante dalle economie del Fondo Coesione Sociale 2007-2013 - che sarà utilizzato per finanziare 9 interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico in altrettanti Comuni abruzzesi. Lo ha annunciato questa mattina a Pescara il presidente della giunta regionale dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso, che ha sottolineato come "il piano d'azione messo in atto dall'attuale governo regionale, non abbia pari nella storia dell'Abruzzo e anche in quella di molte altre Regioni italiane". Gli interventi riguarderanno i Comuni di Manoppello (via Lungofiume, 150mila euro), Atri (Sant'Ilario ed ex SS553, 450mila euro), Bisenti (capoluogo e Case Scocchia, 450mila euro), Bolognano (frazione Piano d'Orta, 100mila euro), Casalincontrada (via Dante Alighieri, 276mila euro), Fossacesia (località Bonavia, un milione di euro), Notaresco (centro storico, 450mila euro), Penne (contrada Collalto, 400mila euro), Roccamorice (strada provinciale Roccamorice-San Valentino, 200mila euro). Lo scorso aprile la giunta regionale approvó la delibera per la riprogrammazione delle economie dell'Fsc 2007-2013, che ha ottenuto parere positivo sia dal ministero dell'Ambiente.

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Honeywell, Lolli conferma l’interesse di imprenditori locali 

Sembrano aprirsi spiragli positivi per la Honeywell di Atessa nella quale lavoravano in 400 persone circa. La conferma e' giunta dal vice presidente della Regione con delega al Lavoro Giovanni Lolli, a Pescara, a margine dell'incontro con la stampa per presentare il nuovo Testo unico sul commercio, approvato dalla Giunta regionale. Lolli ha confermato l'interesse a rilevare la Honeywell da parte dell'imprenditore abruzzese Gilberto Candeloro, ma anche di altri imprenditori.

"La cosa e' anche un po' diversa perche' ci sono piu' imprenditori interessati. Io ieri ho avuto occasione di portare - ha detto Lolli - un grande imprenditore italiano collegato ad un altro imprenditore abruzzese, a visitare il sito. Io poi sono molto legato a Gilberto Candeloro e mi auguro veramente che anche lui ci possa dare qualche buona notizia. Ma e' molto significativo che una parte delle imprese abruzzesi e imprenditori abruzzesi, che potrebbero stare a casa propria, invece abbiano raccolto questa sfida che e' una sfida per la regione e che si siano messi a disposizione per provare a dare una mano ad una realta' emblematica come quella della Honeywell e devo dire che oggi sono veramente moderatamente ottimista". 

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Evade dai domiciliari rapina e palpeggia 15enne alla fermata del bus 

Arrestato per una tentata rapina a un 14enne, due giorni fa, era finito ai domiciliari, ma ieri, dopo essere evaso, ha rapinato e commesso violenza sessuale su una quindicenne. E' accaduto a Pescara dove un 21enne che era ai domiciliari è finito in manette due giorni fa, dopo esser stato fermato dai vigilanti di un supermercato dove aveva appena rubato prodotti cosmetici. Gli agenti della Squadra Volante hanno difatti accertato che il giovane avrebbe dovuto trovarsi ai domiciliari ed è scattato subito il nuovo arresto per evasione e tentato furto. E' stato successivamente, durante la redazione del verbale di arresto, che sono emerse a suo carico ulteriori responsabilita', in quanto e' stato riconosciuto come il responsabile di una rapina e di una violenza sessuale commesse su quindicenne pescarese.

La giovanissima infatti, accompagnata dalla madre, aveva denunciato in Questura un episodio avvenuto nel pomeriggio di ieri, nei pressi di una fermata degli autobus, quando un ragazzo - poi risultato essere il 21enne - le aveva strappato la borsetta di mano, palpeggiandola prima di fuggire. 

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D’Alfonso: no al passo di lato, inizia un semestre bianco

Di fronte al risultato delle elezioni la "soluzione non e' di sicuro il passo laterale ma aumentare il lavoro e fare in modo che aumenti la cultura del governo e ritrovare anche una struttura valoriale". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso a margine di una conferenza stampa sui fondi antidissesto idrogeologico rispondendo ai cronisti sulla lettera di due assessori della sua giunta, Andrea Gerosolimo e Donato Di Matteo, che hanno rimesso il loro mandato e hanno parlato di una perdita di 180 mila consensi nell'ambito del centrosinistra in Abruzzo.

Secondo il governatore dell'Abruzzo "ci vuole una grande riflessione che duri sei-otto mesi ma su strutture di fondo dell'offerta politica e dell'offerta culturale". "Il Pd - ha proseguito D'Alfonso - ha perso 70 mila voti. Gli altri partiti ne hanno persi tanti nel centrodestra e nel centrosinistra. Adesso dobbiamo capire come rimediare davanti a una vicenda che ha dimensioni nazionali ed europee".

D'Alfonso ha quindi ribadito, come gia' dichiarato in altre occasioni, "che e' stata una violenta battuta d'arresto per quanto riguarda il centrosinistra con numeri che ci sono stati tolti perche' quello dei cittadini e' stato un giudizio di non conferma di un lavoro nazionale, e come ho gia' dichiarato, mi prendo tutta la responsabilita' a livello regionale. Ma la soluzione a questo - ha evidenziato ancora - non e' di sicuro il passo laterale".

"Per me questo e' un 'semestre bianco' che puo' durare anche piu' di un semestre, che puo' diventare un trimestre o anche meno. Dipende dalla condotta dei singoli". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, eletto senatore della Repubblica con il Pd alle ultime elezioni del 4 marzo, rispondendo ai cronisti sui tempi della Giunta regionale. Il governatore ha tenuto a dire, in una conferenza stampa sui fondi contro il dissesto idrogeologico, che ha indossato il vestito del Senato, per fare intendere il suo nuovo impegno.

"Da lunedi' - ha detto - lavorero' molto al Senato. Due giorni fa sono stato a parlare con il vice segretario generale e da lunedi' comincia un lavoro intenso che riguardera' l'Abruzzo dal Senato e dai ministeri. Aumentera' il mio impegno a Roma e crescera' l'impegno del vicepresidente della Giunta regionale Lolli". "Personalmente - ha aggiunto D'Alfonso - mi sono rimesso a studiare facendo in modo che l'incarico di Senatore io lo possa usare al piu' alto livello possibile a favore dell'Abruzzo e dei cittadini". 

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