Redazione Notizie D'Abruzzo

Al via il piano Regione-Cea-Comuni per progetti di educazione ambientale a favore delle scuole primarie e secondarie

Giunge a compimento la procedura amministrativa avviata oltre un anno fa e relativa all’ennesima iniziativa sul tema della resilienza e dei cambiamenti climatici. L’iniziativa è rivolta ai Comuni abruzzesi che, per la realizzazione del progetto, hanno dovuto avvalersi di competenze specifiche e quindi della collaborazione dei CEA (Centri di educazione ambientale) riconosciuti di interesse regionale ai sensi della L.R. 122/99. Dopo l’originario atto del dicembre 2016, con il quale la Regione mise a disposizione 200mila euro per attivare campagne di sensibilizzazione ededucazione ambientale sui temi della mitigazione e dell'adattamento ai cambiamenti climatici e della prevenzione degli incendi boschivi, con la Deliberazione n. 669 del 24.11.2017, l’Esecutivo Regionale deliberò l'approvazione di un progetto di educazione ambientale la cui finalità è quella di portare all’attenzione dei cittadini i concetti di resistenza e resilienza ai cambiamenti climatici oltre che di prevenzione degli incendi boschivi. I beneficiari del progetto sono i cittadini, i docenti e gli alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado della Regione Abruzzo.

«Questo intervento - ha commentato il Sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega all'Ambiente Mario Mazzocca - che contribuisce a rilanciare il ruolo dei Centri di Educazione Ambientale, si incardina nel più ampio progetto che la Regione Abruzzo sta portando avanti nel campo del contrasto e dell’adattamento ai cambiamenti climatici: un intervento importante perché volto a determinare una collaborazione tra i CEA e gli enti locali sul terreno della prevenzione sia degli effetti potenzialmente distruttivi conseguenti al cambiamento climatico, sia delle azioni che aumentano il rischio di incendi boschivi».

«Oggi – continua il Sottosegretario Mazzocca a conclusione dell’iter amministrativo – finalmente si comincia a lavorare sul campo in un progetto di sensibilizzazione sul quale contiamo molto. Questa iniziativa è importante per diversi motivi: in primo luogo perché la consapevolezza generalizzata del rischio che corre il nostro territorio è premessa indispensabile per qualsivoglia politica di prevenzione, in secondo luogo perché così si rafforza la collaborazione tra la rete regionale dei Centri di Educazione Ambientale e gli Enti Locali. La Regione, per ora, ha investito in questo progetto una somma iniziale di 200.000 euro con la DGR 669 del 24 novembre 2017».

Con apposita determinazione del 16/04/2018, il competente servizio regionale ha approvato la graduatoria definitiva dei progetti. Dei 66 presentati e ammessi, ne sono stati finanziati 21 con la possibilità di scorrimento della graduatoria in caso di economie «che comunque – conclude Mazzocca – già da tempo stiamo ricercando nelle pieghe del bilancio, consapevoli di come queste attività rientrino a pieno titolo nel percorso intrapreso per dotare la Regione del suo Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, percorso che ha visto già il coinvolgimento di molteplici realtà associative in campo economico, sociale e culturale».

Nell’allegato prospetto si riporta, di seguito, l’elenco dettagliato dei progetti finanziati:
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Animali. Nel Teramano, cagnolina freddata con un colpo di pistola.

Un colpo di fucile esploso in pieno giorno, sul sagrato della Chiesa di San Giovanni Battista di Molviano a Campli (Teramo). Così, riferiscono fonti di stampa, è stata uccisa (domenica 21 aprile) la piccola Zara, una cagnolina di razza setter nota a tutti per il suo carattere docile e affettuoso. Del suo uccisore non si sa ancora nulla anche se sembra improbabile che possa aver agito senza che nessuno si accorgesse di nulla.

Chiunque sia in possesso di informazioni utili ad identificare l’animalicida collabori con gli inquirenti - questo l’appello lanciato dalla Protezione Animali all’indomani della morte della cagnetta – perché l’uccisione di animali è un reato punito dal codice penale e, come tale, deve essere perseguito. Auspichiamo che i carabinieri e la polizia locale, intervenuti sul posto subito dopo la morte della cagnolina, facciano il possibile per dare un volto e un nome all’aguzzino. Intanto l’associazione ha attivato il proprio ufficio legale, che sta valutando ogni iniziativa utile e opportuna. Anche per evitare che l’animalicida possa tornare a colpire.

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Ortona, mercato coperto: la riapertura diventi un’occasione di sviluppo per la città

"I tempi di riapertura del mercato coperto di Ortona non sono ancora certi: quello che è certo è che la Città non può permettersi di perdere per l’ennesima volta l’opportunità di creare sviluppo attraverso la riqualificazione di un’area urbana strategica. In pochi ambiti come nell’urbanistica le risposte che diamo ai nostri problemi momentanei si proiettano sulle traiettorie future di sviluppo economico e sociale di una comunità", affermano Giorgio Marchegiano e Emore Cauti.

"La centralità e l’ampiezza della struttura in questione impongono un’attenta pianificazione degli utilizzi che si intendono consentire. La nostra opinione, ribadita anche durante il Consiglio comunale di ieri, è che oltre a salvaguardare gli operatori che storicamente hanno animato il mercato coperto, sia necessario incentivare la nascita di nuove attività imprenditoriali legate alla promozione del territorio, delle produzioni tipiche e in particolare alla somministrazione e al consumo sul posto di cibi e bevande. Allo stesso modo auspichiamo che il mercato possa diventare la piazza coperta di cui Ortona non dispone: un luogo di aggregazione e produzione culturale con orari d’apertura serale e disponibilità di spazi coerenti con tali finalità: una superficie coperta complessiva di oltre 800 metri quadrati infatti, se ben attrezzata, può accogliere eventi e diventare un importante polmone di socialità nel cuore di Ortona. Non serve andare a Rotterdam o Firenze per avere esempi di quanto un mercato coperto possa caratterizzare un’area urbana: è sufficiente andare a Pescara o Lanciano dove scelte di riqualificazione lungimiranti stanno creando ricchezza economica e servizi per residenti e visitatori. Nel Consiglio comunale di ieri è stato approvato il nuovo Regolamento per il funzionamento del mercato coperto di Ortona: un primo passo necessario ma non sufficiente. A tracciare in modo chiaro le possibilità di sviluppo del nostro mercato saranno i bandi per l’assegnazione degli spazi e gli interventi finalizzati a garantire la fruibilità della struttura. Su questi aspetti concentreremo le nostre attenzioni promuovendo un confronto aperto con chiunque voglia dare il proprio contributo di idee. Se si nutre di sola gestione dell’ordinario, quand'anche buona, una Città muore: è per questo che recuperare e coltivare la capacità d’immaginazione sarà sempre una delle nostre priorità".

 

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Il cordoglio dell’Udc per la scomparsa di Mimì La Barba

"L'Udc abruzzese è profondamente addolorato per la scomparsa di Mimì La Barba, personalità politica competente e autorevole". Lo esprime il Segretario Regionale del partito, Enrico Di Giuseppantonio, alla notizia della morte di Mimì La Barba. "E' stato un dirigente di primo piano, appassionato e coraggioso, tra i fondatori del CCD prima e dell'UDC dopo. Uomo del dialogo e del confronto, ci lascia una importante testimonianza, che resterà indelebile".

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Previsioni indovinate, previsioni sbagliate

Previsioni indovinate, previsioni sbagliate.

 

Tutti fanno previsioni, pochi indovinano e quasi nessuno ammette di aver sbagliato. Io vorrei cominciare proprio dalla mia previsione sbagliata.

Il Centro Destra vince in Molise

Il test elettorale è minuscolo e dargli un significato di tendenza almeno per il sud è azzardato. Sono però gli stessi Berlusconi, Salvini e Di Maio ad attribuirgli una certa importanza. Per il Capo del Movimento sarebbe stata la prima regione conquistata, un segnale per le altre regioni del sud e per il governo. Per il Centro Destra una propria affermazione avrebbe significato che la progressione dei 5 Stelle non è ineluttabile. Io avevo previsto la vittoria del candidato grillino sulla base del risultato conseguito il 4 marzo dal momento che in Molise vince chi prende più voti in una elezione a turno unico e il Movimento 5 Stelle aveva conseguito il 44%. Invece il candidato grillino ha ottenuto il 32% perdendo i 5 Stelle il 12% in un mese e mezzo, datò interessante ma che non giustifica previsioni di arretramento. Salvini ha confermato il suo 8% e Berlusconi nonostante si sia recato più volte in Molise, abbia suonato il bufu, e abbia dichiarato che avrebbe comprato una casa a Bagnoli (forse proprio per questo) è arretrato rispetto al 4 marzo; è evidente che la sua capacità di acchiappa voto è ormai terminata. La vittoria del Centro Destra si deve ai successi delle liste di Iorio ex presidente della regione e di Patricelli che è un centrista. ex UDC ed eurodeputato.

Incarico esplorativo a Fico

Che Mattarella avrebbe incaricato Fico era la facile previsione; si tratta di un incarico esplorativo limitato ai PD e a LEU. Tutto è nelle mani e nella mente di Renzi. E’ evidente che il PD si siederà a discutere con il Presidente della Camera ma per ottenere cosa? Penso che la prima richiesta sarà: se volete parlare con noi dovete dichiarare che l’altro forno è definitivamente chiuso. E poi? Una ipotesi è che la tireranno in lungo, faranno saltare l’accordo e dimostreranno quello che volevano dimostrare, ciò è che i quasi vincitori sono entrambi incapaci ed irresponsabili. Se questo sarà lo scenario non ci resta che aspettare il governo del presidente. Si scatenerà almeno tra Lega e 5 Stelle la gara a chi si dissocia maggiormente, magari attraverso una astensione o una uscita dall’aula per marcare maggiormente il distacco. Un ritorno di fiamma tra i sovranisti con scissione del Centro Destra dopo l’esito delle votazioni in Friuli lo ritengo possibile ma molto improbabile.

di Achille Lucio Gaspari

 

 

 

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Scuole sicure e innovative: Azione Politica pensa a due poli scolastici a Teramo

 “La sicurezza e l’innovazione delle scuole è uno dei punti cardine del programma di Azione Politica” afferma Lorena Sistilli, candidata alle prossime amministrative con il movimento civico che fa capo a Rudy Di Stefano.
“L’amministrazione uscente - continua la Sistilli - si è trovata ad affrontare il senso di incertezza e di paura di una intera popolazione che, con gli allarmanti indici sismici di vulnerabilità degli edifici scolastici, chiedeva e chiede a gran voce un bisogno sempre più crescente: garanzie di sicurezza sulle strutture in città”.
“E’ arrivato il momento di ripensare completamente il piano di edilizia scolastica - spiega la Sistilli - attraverso una visione innovativa dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e, soprattutto, innovativa per la sicurezza strutturale e antisismica”.
A Teramo, la popolazione scolastica è di circa 7.000 alunni, dislocati in 4 Istituti Comprensivi e 33 plessi. Azione Politica ha come obiettivo che il prossimo governo cittadino indica un concorso di idee per la realizzazione, attraverso fondi del Ministero, ma anche con il Project Financing, di due poli scolastici: uno nei pressi della città ed uno a San Nicolò.
“Noi pensiamo ai poli scolastici come un fulcro di aggregazione sociale e culturale, dove sono concentrati i tre gradi scolastici: infanzia, primaria e secondaria - spiega la candidata - Pensiamo alle scuole come cittadelle della cultura dove sviluppare un humus sociale, ricreativo, associativo, in cui la mattina sia riservata alle attività didattiche, il pomeriggio a quelle sportive e ludiche e la sera a quelle sociali e culturali. Spazi dove d’estate si possa passeggiare in bici con la propria famiglia, dove sia possibile usufruire di biblioteche, palestre, laboratori che, grazie all’autosufficienza energetica, non comportino aggravi di costi al bilancio comunale”.
“Non sarà tralasciata alcuna occasione per ottenere fondi utili per attuare le nostre linee programmatiche. Ci sono già proposte, da parte di privati, per attivare la procedura e riteniamo che debbano essere prese seriamente in considerazione. Questo  - conclude Lorena Sistilli - permetterebbe di rimettere al centro il ruolo della scuola e il connubio scuola-famiglia”.

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Controlli del Nas nei ristoranti etnici

Due imprese alimentari hanno ricevuto un provvedimento di sospensione dell'attività, dopo un controllo del Nas che ha portato al sequestro di 380 chilogrammi di alimenti sequestrati, e alla segnalazione di dodici all'autorità sanitaria e amministrativa. In totale le violazioni amministrative ammontano a 18mila euro. I Carabinieri del Nas di Pescara hanno eseguito un controllo nel settore della ristorazione etnica di tutto l'Abruzzo. Sedici, nel complesso, le attività ispezionate. I controlli dei militari del Nas di Pescara, agli ordini del maggiore Domenico Candelli, hanno riguardato la commercializzazione di prodotti alimentari in attività gestite da cittadini extracomunitari. L'attenzione è stata posta sui requisiti igienico-sanitari dei locali, delle attrezzature, sulle procedure di bonifica dei prodotti ittici destinati ad essere consumati crudi o praticamente crudi, tipo sushi e sashimi, sulla rintracciabilità dei prodotti alimentari, nonché sulle informazioni obbligatorie al consumatore. I servizi sono stati svolti in collaborazione con i dipartimenti di Prevenzione delle Asl territorialmente competenti e con i Carabinieri territoriali. Nelle zone centrali di Pescara, i militari hanno ispezionato un'attività di ristorazione etnica, tipica del medio oriente: sono stati sequestrati circa 50 chilogrammi fra prodotti di origine animale e vegetale, per i quali il responsabile non è stato in grado di fornire informazioni utili alla loro rintracciabilità. Sempre nel capoluogo adriatico è stata sottoposta a controllo una rivendita di ortofrutta, gestita da cittadini africani, nella quale sono state documentate carenze igienico sanitarie e gestionali in tema di autocontrollo aziendale. In un ristorante con cucina tipica nipponica, gestito da cinesi, i carabinieri hanno proceduto al sequestro di circa 30 chili di alimenti vari che, per modalità di preparazione, conservazione e gestione, avrebbero potuto costituire un pericolo per la salute pubblica. In Provincia dell'Aquila, i Nas hanno proceduto al controllo di diverse attività di rivendita di prodotti carnei, gestite da cittadini nordafricani. In una di queste è stato disposto il vincolo sanitario per circa 60 chili di carne sottoposta a trattamento termico in assenza di procedure sulla gestione del rischio. In un ristorante cinese, i militari hanno proceduto al sequestro di circa 300 chilogrammi tra sushi e sashimi, pronti per essere serviti, poiché prodotti in assenza di notifica all'autorità competente, obbligatoria per i prodotti ittici da consumarsi crudi e privi di informazioni su origine, provenienza e tipologia delle materie prime utilizzate. L'attività è stata interdetta sino alla regolarizzazione. In provincia di Teramo, sulla costa, i Carabinieri per la tutela della salute hanno ispezionato due ristoranti con cucina tipica giapponese, all'interno dei quali hanno rilevato carenze igieniche, assenza di procedure di autocontrollo aziendale, assenza di informazioni al consumatore in tema di allergeni. I responsabili sono stati segnalati all'autorità competente per i successivi provvedimenti prescrittivi. In provincia di Chieti, i militari, di concerto con l'autorità competente, hanno sospeso l'attività di un ristorante cinese privo dei requisiti igienico sanitari e strutturali, per la presenza, nella cucina e sulle attrezzature, di sporco diffuso, incrostazioni, residui di lavorazioni e unto. Sono state elevate sanzioni amministrative per circa 18.000 euro, per violazioni afferenti le procedure e i monitoraggi dei piani di autocontrollo aziendale, l'assenza di requisiti igienico sanitari, l'omessa notifica, all'autorità competente, delle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti. Il valore delle attività e delle attrezzature delle attività sospese è stimato in circa un milione di euro.

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Governo, Mattarella dà l’incarico a Fico

"Il presidente della Repubblica ha conferito al presidente della Camera Roberto Fico il compito di verificare un'intesa per una maggioranza parlamentare tra il Movimento Cinque Stelle il Pd per costituire il governo. Mattarella ha chiesto a Fico di verificare entro giovedì". Lo afferma Ugo Zampetti, segretario generale della presidenza della Repubblica al termine del colloquio tra Mattarella e Fico.

"Ringrazio il presidente Mattarella per avermi affidato un mandato esplorativo. Mi mettero' al lavoro da subito e secondo me il punto fondamentale e' che si deve partire dai temi e dal programma per l'interesse del Paese", è la prima dichiarazione di Fico.

 

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In calo l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche

Nel 2017 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (-39.691 milioni di euro) è stato pari al 2,3% del Pil, in diminuzione di circa 1,9 miliardi rispetto al 2016 (-41.638 milioni di euro, corrispondente al 2,5% del Pil). Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi), è risultato positivo e pari all’1,5% del Pil, con un’incidenza stabile a partire dal 2015. La spesa per interessi, che secondo le nuove regole non comprende l’impatto delle operazioni di swap , è stata pari al 3,8% del Pil, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al 2016.

I dati del debito delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2014-2017 sono quelli pubblicati dalla Banca d’Italia e sono anch’essi coerenti con il nuovo Sistema Europeo dei Conti (Sec 2010). A fine 2017 il debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri della UEM, era pari a 2.263.056 milioni di euro (131,8% del Pil). Rispetto al 2016 il rapporto tra il debito delle AP e il Pil è diminuito di 0,2 punti percentuali.

 

I dati dell’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2014-2017 sono stati elaborati da Istat in conformità alle regole fissate dal regolamento Ue n.549/2013 (Sistema Europeo dei Conti – Sec 2010) entrato in vigore il 1° settembre 2014 e dal Manuale sul disavanzo e sul debito pubblico edizione 2016; essi coincidono con quelli diffusi lo scorso 4 aprile in Conto trimestrale delle Amministrazioni pubbliche, reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società.

 

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Bussi, 25 milioni di investimento per il trattamento delle acque

La chimica torna ad essere protagonista a Bussi sul Tirino. Il rilancio definitivo porta la firma della Società chimica Bussi (SCB) che oggi ha avviato il cantiere per la realizzazione dell'impianto per la produzione di Pac per la depurazione delle acque. Il nuovo sito sorgerà su quello storico di Bussi Officine, messo in sicurezza con un intervento curato dalla stessa società. L'investimento complessivo ammonta a 25 milioni di euro, di cui 15 provenienti da un finanziamento nazionale erogato da Invitalia.

Proprio il 31 marzo scorso la società controllata del ministero del Tesoro ha dato il via libera al Contratto di sviluppo che è all'origine dell'investimento in materia di depurazione delle acque. "Il rilancio di questo sito è in mani affidabili", ha esordito il vicepresidente Lolli della cerimonia di avvio dei lavori del nuovo insediamento. "Il via libera di Invitalia è la conferma che la proposta di investimento messa su da SCB è credibile e soprattutto ha le gambe per reggersi".

E, in questo senso, il piano industriale di SBC si muove su tre fasi: una prima, che è già stata conclusa, ha previsto un piano di investimento di 6 milioni di euro per la messa in sicurezza dell'assetto produttivo e delle maestranze con il nuovo impianto, partito alla fine di marzo, per la concentrazione di soda caustica e soprattutto con l'innovativo e potente impianto di Trattamento delle acque di falda. La seconda fase del piano di investimento è quella partita stamane e prevede l'avvio dell'impianto Pac per la depurazione delle acque. L'obiettivo finale di questa seconda fase è raddoppiare la produzione ed avere un equivalente effetto sui livelli occupazionali. La terza fase, prevista tra il 2021 e il 2026, prevede un ulteriore investimento di circa 20 milioni di euro per l'espansione nelle produzioni elettrolitiche e di chimica fine per applicazioni speciali. Contestualmente, è previsto l'avvio di una fase di sperimentazione, che verrà portata avanti insieme con la Regione Abruzzo, per lo sviluppo di prodotti e sistemi a base di idrogeno destinati ai mercati della depurazione delle acque e della mobilità sostenibile

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