Redazione Notizie D'Abruzzo

Migliorano ulteriormente le condizioni dell’uomo colpito da meningite

"Il paziente di 84 anni, colpito da meningite pneumococcica, ricoverato in ospedale dal 28 dicembre scorso, registra un ulteriore, lieve miglioramento sul piano neurologico ma i medici confermano la prognosi riservata". Lo comunica la Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila sottolineando che "sono sempre gravi le condizioni del paziente relative all'infezione, anche se c'e' un lieve progresso sul piano della respirazione. Il team del reparto di anestesia e rianimazione, diretto da Vincenzo Pace, in cui e' ricoverato il paziente - conclude la Asl - e' impegnato con tutte le professionalita' e i mezzi disponibili ad assicurare la terapia farmacologica e le procedure da protocollo''

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Ospedale Sulmona, anticipata a ottobre la realizzazione

Partono in anticipo i lavori per l'ultimazione del nuovo ospedale di Sulmona. Si avviano i lavori del secondo lotto del progetto di realizzazione del nuovo ospedale. Lo ha annunciato questa mattina il Tribunale dei diritti del Malato, citando una delibera del direttore generale dell'Asl 1, Rinaldo Tordera, datata 29 dicembre 2016. Con l'accelerazione dei tempi impressa dalla delibera i lavori verrebbero completati entro il 15 settembre 2017 insieme a quelli del primo lotto gia' in corso d'opera. "E' un segno positivo, di buon auspicio per l'anno appena iniziato - ha commentato il presidente del Tdm, Edoardo Facchini - e' il segno che ci si sta muovendo nella direzione giusta per dare alla citta' una struttura ospedaliera degna". Nella delibera dell'Asl si precisa anche che i tempi di realizzazione della nuova struttura ospedaliera si rendono necessari per eliminare le criticita' legate all'inadeguatezza strutturale della vecchia ala dell'ospedale risultata dalle verifiche tecniche sismicamente vulnerabile.

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Allarme meningite, ambulatori affollati nel Chietino per le vaccinazioni

Ambulatori affollati in tutta la provincia di Chieti contro lo spettro meningite da meningococco. Circa 500 persone sono state vaccinate nelle sole giornate di lunedi' 2 e martedi' 3 gennaio scorsi nei centri vaccinali dell'Azienda sanitaria locale Lanciano Vasto Chieti. Un notevole afflusso di cittadini sensibilizzati in seguito agli ultimi casi di meningite registrati in Italia, una malattia rispetto alla quale - dice la Asl - non vi e' alcuna epidemia in atto e alcuna emergenza sanitaria. I casi, come ha spiegato il ministero della Salute, sono stati 178 nel 2016, "nella norma attesa, in linea con i numeri degli ultimi anni". Anzi, si e' registrato un calo rispetto all'anno precedente. Nell'ultimo quadriennio ci sono stati 36 decessi da meningococco di tipo C su 65 milioni di abitanti. "Cio' non toglie - spiega la responsabile del Servizio igiene epidemiologia e sanita' pubblica (Siesp) della Asl, Ada Mammarella - che abbiamo sempre promosso e offerto le vaccinazioni, ed e' dunque corretta la volonta' delle persone di fare prevenzione. Certo, in questi giorni prevale la paura, che non si puo' fermare, ma con pazienza e professionalita' i nostri operatori stanno accogliendo gli utenti, consegnano materiale informativo e vaccinano dopo avere spiegato loro le caratteristiche della patologia e i vaccini offerti. Chiediamo pero' ai cittadini di non ammassarsi a centinaia presso i nostri centri, non ha senso e non e' utile a nessuno, e di avere pazienza. Consigliamo di prenotare, telefonicamente ai numeri indicati sul sito della Asl (Prevenzione / Centri di vaccinazione) o, ancora meglio, recandosi di persona nelle nostre sedi. Ci scusiamo se non sempre saremo in grado di rispondere perche' gli operatori, dato l'afflusso in atto, se sono impegnati a vaccinare non possono parlare al telefono. Se i tempi per le vaccinazioni non sono immediati, dato che il Siesp gestisce tutta la profilassi primaria a favore della popolazione, c'e' da stare tranquilli perche', e' bene ribadirlo, non vi e' alcuna epidemia in atto". Le richieste di vaccinazione sono aumentate sensibilmente un po' in tutto l'Abruzzo. A Pescara la Asl ha previsto sedute straordinarie di vaccinazione.

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Pescara, primo allenamento per Bovo

Dopo Guglielmo Stendardo e Alberto Cerri è arrivato Cesare Bovo. Il 33enne difensore ex Torino, giunto nella tarda serata di ieri in Abruzzo questa mattina si e' presentato al centro sportivo Poggio degli Ulivi di Citta' S. Angelo per disputare il primo allenamento con i nuovi compagni e agli ordini del tecnico Massimo Oddo. Bovo era stato seguito anche nel mercato estivo del Pescara che poi pero' decise di virare su altri obiettivi. Il giocatore e' pronto al debutto per la gara di domenica con la Fiorentina. I dirigenti biancazzurri proseguono intanto a lavorare su mercato per rinforzare anche l'attacco. Si punta ad un bomber esperto, con Alberto Gilardino (34) come primo obiettivo.

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In arrivo ondata di gelo e neve sull’Abruzzo

A partire dalle prime ore di domani arriveranno, anche sull'Abruzzo, intense masse d'aria gelida di matrice artico-continentale, determinando un'intensa fase di maltempo caratterizzata da forti venti di bora (raffiche localmente superiori ai 70-90 Km/h), mareggiate, temperature in generale e sensibile diminuzione (anche di oltre 12-14 gradi rispetto ai valori attuali) e precipitazioni che, date le basse temperature previste, risulteranno a prevalente carattere nevoso su tutto il territorio regionale, anche in pianura e lungo la fascia costiera. Ad annunciarlo e' Abruzzometeo.

In particolare, si prevedono nevicate a carattere di bufera sulle zone collinari, alto-collinari, pedemontane e montuose che si affacciano sul versante adriatico, ma fenomeni nevosi non risparmieranno l'aquilano, la Marsica e, in particolar modo la Valle Peligna. Previsti accumuli anche in pianura con conseguenti situazioni di disagio, localmente anche lungo le aree costiere, ma gli accumuli saranno ben piu' rilevanti sulle zone collinari e montuose, maggiormente esposte a questo tipo di circolazione.

Il maltempo proseguira' nelle giornate di venerdi' e sabato con nevicate e gelo intenso, tant'e' che anche lungo i litorali difficilmente le temperature riusciranno a salire al disopra dello zero, specie in caso di precipitazioni. Un graduale miglioramento e' previsto a partire dalla giornata di domenica anche se continuera' a fare molto freddo e ci saranno gelate diffuse, anche in pianura e lungo la fascia costiera con probabili situazioni di disagio e pericolo per la circolazione stradale e autostradale.

Sull'Abruzzo a partire da stanotte e' previsto un graduale peggioramento delle condizioni atmosferiche a partire dal teramano e dal settore costiero con rovesci e possibilita' di temporali, in estensione verso le restanti zone nel corso della mattinata di giovedi'. Le nevicate, che inizialmente cadranno a quote collinari o alto-collinari, tenderanno progressivamente ad abbassarsi fino al livello del mare entro la serata-nottata di giovedi' e i fenomeni saranno accompagnati dai un deciso rinforzo dei venti di bora con forti raffiche soprattutto sul settore orientale, costiero e sulle zone montuose

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Asl Pescara, nuove date per vaccinazioni contro la meningite

Dopo i recenti casi di meningite sono aumentate sensibilmente le richieste di vaccinazione contro questa malattia: per questo motivo la Asl di Pescara ha previsto ulteriori sedute straordinarie di vaccinazione che saranno eseguite dal lunedi' al venerdi' dalle 15 alle 17.30 presso la stanza n. 8 situata al primo piano del Poliambulatorio del Presidio Ospedaliero di Pescara in Via Fonte Romana n. 8 (di fianco al Laboratorio Analisi). Le prenotazioni, necessarie per eseguire la vaccinazione, dovranno essere effettuare contattando il numero telefonico 085/4253969 secondo il seguente calendario: giovedi' 5 gennaio 2017, dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30; da lunedi' 9 a venerdi' 13 gennaio 2017, dalle 9 alle 12

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De Vincenti a Pescara per Masterplan

Il ministro per la Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, martedì sarà a Pescara per fare il punto sulla stato di avanzamento delle procedure dei 77 progetti inseriti, e finanziati, nel MasterPlan-Patto per l'Abruzzo. Il tavolo tecnico, a cui parteciperanno i soggetti attuatori dei singoli interventi, è stato convocato dal presidente della giunta regionale dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso, per martedì 10 gennaio alle 17,30, nella sala consiliare del Comune di Pescara. L'obiettivo della riunione è definire, compiutamente, il cronoprogramma per la stesura degli elaborati progettuali, per il rilascio dei pareri e per la scelta del contraente. "La Regione - sottolinea D'Alfonso - è pronta ad affiancare, e a profondere sforzi ed energie, tutti i soggetti coinvolti in questa grande e irripetibile operazione, che consentirà all'Abruzzo di rinnovare, integrare e potenziare il proprio sistema infrastrutturale. La scommessa più importante, come ho ribadito in più occasioni, è 'uccidere il fattore ritardo', procedimentalizzando tutti i passaggi e coinvolgendo, in una logica di collaborazione, le strutture regionali e gli altri enti competenti, nella conclusione più rapida degli iter". 

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Efficienza del sistema sanitario italiano, Piemonte in testa

E' il Piemonte la regione italiana in testa per efficienza del sistema sanitario italiano, strappando la prima posizione al Trentino Alto Adige, mentre la Calabria si conferma la regione "piu' malata" del paese. In totale sono quattro le realta' territoriali definite "sane", nove le aree "influenzate" e ben sette le regioni "malate". Crolla il Lazio che precipita di ben 10 posizioni rispetto all'anno precedente, collocandosi nell'area delle regioni "influenzate". Escono, inoltre, dall'area delle realta' sanitarie d'eccellenza, Umbria e Liguria. Al Sud la migliore perfomance spetta al Molise che guadagna sei posizioni lasciando l'area dei sistemi sanitari locali piu' sofferenti. E' quanto emerge dall'IPS, l'Indice di Performance Sanitaria realizzato, per il secondo anno consecutivo, dall'Istituto Demoskopika. Nel 2016, secondo l'istituto, circa 10 milioni di italiani, pari al 17,6%, hanno rinunciato a curarsi per le lunghe liste di attesa o perche', non fidandosi del sistema sanitario della regione di residenza, non hanno potuto affrontare i costi della migrazione sanitaria ritenuti troppo esosi. Lo studio realizzato da Demoskopika si basa su sette indicatori: soddisfazione sui servizi sanitari, mobilita' attiva, mobilita' passiva, spesa sanitaria, famiglie impoverite a causa di spese sanitarie out of pocket, spese legali per liti da contenzioso e da sentenze sfavorevoli, costi della politica. Poco meno di una famiglia su due (47,1%) in Italia ha rinunciato a curarsi nel 2016. Tra i fattori principali figurano i "motivi economici" e le lunghe liste di attesa rispettivamente nel 17,4% e nel 12,8% dei casi. E, ancora, il 6,7% del campione intervistato ha dichiarato di non curarsi "in attesa di una risoluzione spontanea del problema" o, addirittura, per "paura delle cure" come nell'1,5% dei comportamenti rilevati. L'"impossibilita' di assentarsi dal luogo di lavoro", inoltre, ha rappresentato un valido deterrente per il 4,8% dei cittadini.

Da ultimo, il federalismo sanitario - secondo quanto emere dalla ricerca - non sembra giovare alla salute degli italiani. Il 3,9%, in particolare, pari a circa 2,4 milioni di italiani, ha dichiarato l'impossibilita' ad occuparsi della propria salute o di quella di qualche suo familiare perche' "curarsi fuori costa troppo, non fidandosi del sistema sanitario della regione in cui vive". A caratterizzare l'area dei sistemi sanitari piu' virtuosi ben quattro realta' del Nord. A guidare la graduatoria, in particolare, il Piemonte che con un punteggio pari a 492,1, conquista la vetta, spodestando il Trentino Alto Adige che, pur collocandosi nell'area delle regioni con un sistema sanitario "d'eccellenza" con 403,9 punti, ha registrato una retrocessione di tre posizioni rispetto all'anno precedente. La Lombardia, con 450,5 punti, mantiene saldamente la sua seconda posizione immediatamente seguita sul podio dall'Emilia Romagna con 438 punti. Nel gruppo, ben piu' consistente, delle regioni "influenzate" si collocano ben nove realta': oltre al Lazio che, con 318,1 punti, si posiziona in coda all'area perdendo ben 10 posizioni rispetto all'anno precedente, si piazzano Valle d'Aosta (375,4 punti), Toscana (370,7 punti), Marche (364,7 punti), Umbria (351,8 punti), Molise (347,2 punti). E, ancora, Veneto (336,3 punti), Liguria (335,9 punti) e Friuli Venezia Giulia (319,6 punti). Sono tutte del Sud, infine, le regioni che contraddistinguono l'area dell'inefficienza sanitaria: Sardegna (277,9 punti), Basilicata (272,1 punti), Abruzzo (269,1 punti) e Campania (259,3 punti). Nelle ultime tre postazioni delle realta' sanitarie piu' "malate" si posizionano Puglia (243,3 punti), Sicilia (234,5 punti) e Calabria (223,8 punti)

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Rapporto Coop, 13% degli italiani punta a un carrello spesa più ricco

Gli italiani per il 2017 prevedono in crescita i costi delle utenze e della mobilita' (rispettivamente il 24% e il 22% li vede "superiori" rispetto al 2016) e, "per la prima volta dopo molti anni, immaginano di aggiungere valore al carrello della spesa alimentare": lo dichiara il 13% rispetto ad un 8% che continuera' a tagliare. E' quanto emerge dal 'Rapporto Coop' che contiene il sondaggio di fine anno e le previsioni sui consumi 2017. Il rapporto fotografa un Paese che "sta alla finestra" e che, "passati gli anni bui della recessione, spera nel futuro ma stenta a metterne a fuoco i dettagli". Infatti, tra le parole con cui gli italiani descrivono l'anno appena iniziato si confermano quelle che avevano gia' caratterizzato il 2016 ovvero "speranza" (la usa il 33% del campione, era il 33,8% un anno fa), "cambiamento" (12% a fronte di un 14,3%), "timore" (10% rispetto ad un piu' robusto 14,2% del 2016). Scostamenti pero', si sottolinea, "tutto sommato poco significativi a dimostrazione di una condizione di attesa che accomuna l'Italia e gli italiani". Ancora fra le parole piu' rappresentative del 2017 "ripresa" e "crisi", che registrano l'identico indice di gradimento (entrambe sono state scelte dal 8% del campione) "quasi come se l'una neutralizzasse l'altra".

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I dilemmi della democrazia a 5 Stelle

La notizia del nuovo codice etico del Movimento 5 Stelle ha provocato reazioni contrastanti. La maggioranza dei commentatori e avversari politici ha interpretato questo documento come un voltafaccia clamoroso dettato dall’esigenza di proteggere i militanti inquisiti ma ben visti dai capi. Pochi sono stati, invece, quelli che hanno applaudito la proposta di Grillo di decidere caso per caso sulle dimissioni degli eletti raggiunti da un avviso di garanzia.

Il caso del codice etico evidenzia bene i pregi e i difetti dei 5 Stelle. Il Movimento sta dimostrando una capacità inattesa di correggere errori grossolani, ma allo stesso tempo appare quasi infantile nella sua ostinata incapacità di accettare i principi basilari della democrazia. È come se secoli di teoria e pratica politica siano passati invano. Tant’è che i 5 Stelle hanno bisogno ogni volta di andare a sbattere contro il muro della realtà e del buonsenso, di infrangere fragorosamente le loro (a volte pericolose) illusioni prima di adottare un atteggiamento più appropriato e realistico. Il rischio è che in questo titanico quanto goffo sforzo di ripensamento della politica essi si ritrovino tra qualche tempo sfiancati, delusi e forse anche sconfitti dalla loro stessa inconcludenza.

La forza attrattiva dei 5 Stelle sta nell’aver attaccato al cuore un sistema politico che l’opinione pubblica ritiene inefficiente e corrotto, proponendo come soluzione il rinnovamento della classe dirigente all’insegna della trasparenza e dell’onestà. Credo sia questa la ragione fondamentale del loro successo tra la gente. Meno interessante per i cittadini, invece, sembra essere la proposta di una “nuova” democrazia basata sulla partecipazione diretta delle persone comuni alle scelte politiche. In altre parole, è come se agli elettori importi poco come le decisioni vengono prese in seno al Movimento. Per questa via, però, il “sogno” di una democrazia rappresentativa controllata dal basso si sta rapidamente trasformando nella realtà di un sistema scarsamente rappresentativo controllato dall’alto. A correggere i limiti della democrazia delegata, infatti, non è tanto la maggiore partecipazione del popolo, quanto la volontà illuminata dei suoi interpreti, Grillo e Casaleggio junior, che credono che esista un solo popolo, il loro.

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