Redazione Notizie D'Abruzzo

Asl L’Aquila, oltre mille visite per la terapia del dolore

Alte performance, nel 2017, dell'attivita' della Asl nell'assistenza domiciliare svolta dal servizio di terapia del dolore e cure palliative: sono state 1.030 le visite in tutta la provincia a sostegno di malati oncologici e non, assicurate da operatori sanitari affiancati dallo psicologo: un servizio cruciale, per chi a casa deve gestire situazioni di grande difficolta' e per patologie croniche assai impegnative. L'attivita' domiciliare, allestita grazie alla Rete Asl delle cure palliative e della terapia del dolore, diretta dal prof. Franco Marinangeli e istituita nel 2014, in pochi anni ha migliorato progressivamente le sue prestazioni, riuscendo a garantire il servizio, in modo capillare, nelle varie aree della provincia. Sono state 687 visite specialistiche a domicilio nel territorio aquilano, 326 nella Marsica e 17 nella zona peligno-sangrina. "Il punto di forza della Rete - spiega il manager della Asl, Rinaldo Tordera - sta nella capacita' di integrazione ospedale-territorio-Universita' che si interfacciano come vasi comunicanti. La integrazione e' di fondamentale importanza perche', oltre a consentire di ottimizzare al meglio le prestazioni, permette di essere il piu' vicino possibile a pazienti bisognosi, insieme alle loro famiglie, di un supporto sanitario e psicologico". All'interno della Rete e' di cruciale importanza il ruolo degli hospice di L'Aquila e Pescina, centri con personale ad hoc per dare un'assistenza a pazienti non piu' guaribili. Nel 2017 i ricoveri negli hospice di L'Aquila e Pescina sono stati, rispettivamente, 138 e 93.

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Honeywell, i sindacati discutono dell’accordo

 "Riteniamo drammatico che un Governo importante come quello italiano non abbia i mezzi per impedire di andare via a una multinazionale che ha precedentemente attinto a piene mani a fondi pubblici". C'e' amarezza nel commento della rsu di Fiom, Fim e Uilm della Honeywell di Atessa dove i lavoratori hanno discusso l'accordo fatto al Mise il 16 febbraio. La chiusura della fabbrica delocalizzata in Slovacchia ha portato alla perdita di quasi 500 posti di lavoro. "La responsabilita' della chiusura e' esclusivamente della Honeywell - aggiunge la rsu - che dopo aver depredato un territorio fugge via lasciando un drammatico deserto alle proprie spalle e sara' compito dei prossimi governi costruire un percorso politico in grado di scongiurare processi simili per il prossimo futuro. Senza una vera politica industriale questa nazione non ha futuro e il numero di aziende che lasceranno il nostro paese sara' sempre piu' numeroso". L'accordo raggiunto e' stato discusso dai lavoratori "che hanno compreso, precisa la rsu, come tale intesa fosse il frutto di intenso confronto con l'azienda e che il nostro potere contrattuale si fosse notevolmente abbassato. L'accordo prevede elementi decisamente positivi, come la concessione a titolo completamente gratuito del capannone a una eventuale azienda interessata o affidarsi ad un Advisor per la ricerca di imprese pronte a rilevare lo stabilimento. Fondamentale e' stato anche l'avvio del prolungamento della cassa integrazione. L'insieme di questi elementi va valutato positivamente perche' in grado di favorire la possibilita' di riconversione dello stabilimento. L'elargizione del bonus economico non ci lascia totalmente soddisfatti, ma e' stato il massimo risultato che siamo stato in grado di ottenere nelle condizioni in cui ci siamo trovati. Ringraziamo quanti ci hanno dimostrato solidarieta'. Oggi necessariamente dobbiamo voltare pagina e ragionare in maniera differente facendo i conti con una bruciante sconfitta frutto di una splendida lotta necessaria, ma che non e' stata in grado di fermare questo processo di delocalizzazione. Chiediamo a tutti di unire le forze per sostenere con il massimo impegno il percorso della reindustrializzazione"

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Oro della chiesa venduto, al via il processo all’ex parroco di Orsogna

Si e' aperto oggi con l'ammissione delle costituzioni delle parti civili il processo a carico dell'ex parroco di Orsogna: secondo l'accusa il sacerdote, senza avere le autorizzazioni del Ministero, ha venduto ad un Compro Oro numerosi pezzi di oreficeria che facevano parte del cosiddetto tesoro di San Rocco e che erano custoditi nella parrocchia San Nicola di Bari di Orsogna, pezzi da considerarsi a tutti gli effetti beni culturali.

L'udienza si e' celebrata nelle sezione staccata di Ortona del Tribunale di Chietidavanti al giudice monocratico Valentina Ribaudo: il giudice ha ammesso la costituzione di otto parti civili ovvero il Comitato per il recupero dell'oro votivo donato a San Rocco presieduto da Maria Antonietta Piccicacco e alcuni fra i cittadini di Orsogna e componenti del Comitato stesso.

Le parti civili chiedono ognuna un risarcimento dei danni pari a 200 mila euro che, se riconosciuto, sara' devoluto per intero alla parrocchia di San Nicola allo scopo di ricostituire il tesoro. Il giudice ha rinviato il processo per l'esame dei testimoni al prossimo 28 giugno.

Secondo quanto si scopri' durante le indagini l'oro fu venduto ad un Compro Oro per 18 mila euro: l'ex parroco, che non era in aula, si e' difeso sostenendo che i soldi erano necessari per effettuare alcuni lavori urgenti nella chiesa di Orsogna. Ad accorgersi della sparizione dell'oro che adornava la statua di S. Rocco a Orsogna furono i fedel il 17 agosto 2015, in occasione della festa in onore del santo. 

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Arrestato il rapinatore delle parafarmacie, incastrato grazie a WhatsApp e tatuaggi

Incastrato grazie ad un video di sorveglianza diffuso su una chat di WhatsApp in uso ai poliziotti e riconosciuto per i tatuaggi: e' stato arrestato cosi', nel pomeriggio, a Pescara, un 29enne originario della provincia di Caserta e residente a Chieti, G.M., autore di diverse rapine in alcune parafarmacie. L'ultimo colpo risale ad oggi: il giovane ha rapinato un'attivita' del capoluogo adriatico ed e' fuggito con 400 euro.

I fatti sono avvenuti attorno alle 13 in una parafarmacia di piazza Sant'Andrea. Dopo aver minacciato il personale, il 29enne, gia' noto alle forze dell'ordine, si e' fatto consegnare gli incassi e si e' dato alla fuga con il bottino. Lanciato l'allarme, sono partite le ricerche e il rapinatore e' stato individuato in via Tiburtina circa tre ore dopo. L'arresto e' stato possibile grazie alla cooperazione tra Reparto Prevenzione Crimine "Abruzzo", Squadra Volanti e Squadra Mobile. L'equipaggio intervenuto sul luogo della rapina ha diffuso il video immortalato dalle telecamere di sorveglianza della parafarmacia tramite una chat di WhatsApp in uso ai poliziotti impegnati nel controllo del territorio. Grazie alle immagini il rapinatore e' stato rintracciato. Determinanti, per accertare che si trattasse di lui, anche i tatuaggi a forma di stella che ha sulle braccia. Il 29enne ha poi confessato di aver commesso altre tre rapine: due i colpi messi a segno in una parafarmacia di via Venezia, a Pescara, il 13 ed il 19 febbraio scorsi, una in un'attivita' commerciale di Chieti, sempre il 19 febbraio. 

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Spesa fondi Europei, botta e risposta tra Forza Italia e Regione Abruzzo

"L'Abruzzo e' penultima tra tutte le regioni d'Italia nella spesa dei Fondi Fesr e Fse con appena lo 0,003% di spesa rendicontata rispetto alla dotazione del programma e adesso, purtroppo, siamo praticamente a rischio perdita dei fondi comunitari. Oggi le nostre denunce e preoccupazioni vengono tutte confermate e capiamo anche il vero motivo per cui D'Alfonso fugge e si ripara su una comoda poltrona senatoriale". E' quanto dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri.

"Questo allarmante quadro sui fondi comunitari e' evidenziato dalla Commissione Europea - sostengono i due - e confermato dai dati illustrati proprio questa mattina durante la riunione del Comitato di Sorveglianza Unico Por Fesr Abruzzo 2014-2020 e Por Fse Abruzzo 2014-2020 svoltosi presso l'Aurum di Pescara. Ovviamente D'Alfonso e i suoi assessori, seppur invitati, hanno preferito disertare la giornata di lavoro organizzata proprio dall'Autorita' di Gestione; era presente solo l'assessore Lolli. Una situazione drammatica quella della Regione Abruzzo rimarcata proprio da funzionari e direttori della Commissione Europea che hanno illustrato una situazione desolante sulla nostra capacita' di spendere le risorse". 

"L'Abruzzo e' penultima tra tutte le regioni d'Italia nella spesa dei Fondi Fesr e Fse con appena lo 0,003% di spesa rendicontata rispetto alla dotazione del programma e adesso, purtroppo, siamo praticamente a rischio perdita dei fondi comunitari. Oggi le nostre denunce e preoccupazioni vengono tutte confermate e capiamo anche il vero motivo per cui D'Alfonso fugge e si ripara su una comoda poltrona senatoriale".

La replica di Vincenzo Rivera

"Quanto affermato dai consiglieri Febbo e Sospiri sui fondi europei non corrisponde al vero. Il posizionamento della Regione Abruzzo al penultimo posto della graduatoria nazionale relativa alla spesa dei fondi Fesr e Fse riguarda esclusivamente la spesa rendicontata ad oggi e inserita nel sistema di monitoraggio". E' la replica del direttore generale della Regione Abruzzo, Vincenzo Rivera, ai consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, sull'utilizzo dei fondi europei. "Cosa ben diversa - ha aggiunto - e' il rischio di disimpegno delle somme del programma in relazione al mancato raggiungimento del target finanziario al 31/12/2018. Posso a tal riguardo affermare che la Regione Abruzzo non corre alcun rischio e ha ricevuto dai rappresentanti della Commissione europea l'apprezzamento per gli enormi passi avanti fatti nel corso dell'ultimo anno. Sono in corso in questi giorni attivita' propedeutiche alla certificazione di spesa a valer sul Fesr per oltre 8 milioni di euro. Entro la fine dell'anno certificheremo non meno di 50 milioni sul Fesr e 20 milioni sul Fse, raggiungendo cosi' i target previsti".

 

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Totoministri a Cinque Stelle, Di Maio si prepara ad annunciare la squadra

Una squadra di una ventina di ministri che verrà resa nota a scaglioni a partire dalla prossima settimana per culminare il 2 marzo nella serata di chiusura della campagna elettorale in piazza del Popolo a Roma con Luigi Di Maio e Beppe Grillo. Una squadra 'mista' di nomi 'politici' interni al M5S e di nomi esterni, tutti pensati per superare il vaglio del Quirinale cui spetta l'ultima parola. Le donne occuperanno, secondo i pentastellati, dicasteri chiave. Tra i più vicini a un incarico nell'ipotetico governo Cinquestelle (nei ruoli che vanno da ministri a sottosegretari) sono dati in pole position i parlamentari Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede, Laura Castelli, Roberto Fico, Paola Taverna, Manlio Di Stefano. Tra le new entry più quotate, anche l'ex consigliere regionale lombardo Stefano Buffagni - ora candidato in Parlamento - e la consigliera comunale di Pescara Enrica Sabatini che però è di recente entrata a far parte dell'associazione Rousseau al posto dell'eurodeputato David Borrelli. Nel totoministri, fra gli esterni compaiono i nomi di Vincenzo Spadafora (ex portavoce Unicef e uomo dello staff di Luigi di Maio) e Lorenzo Fioravanti, entrambi già candidati in Parlamento. Secondo Roberto Fico la fine del riserbo sulla formazione di governo è questione di "pochi giorni". "Anche se fossero 4 o 5 giorni prima del voto, almeno con noi i cittadini potranno conoscere i nomi dei ministri prima delle elezioni", sottolinea il deputato campano. E annuncia che nel novero dei ministri potrà esserci qualche "novità". Non è un mistero che Di Maio annunciò già in autunno la creazione di un ministero ad hoc per i Rapporti con l'Europa e all'epoca il candidato più papabile risultava l'economista Marcello Minenna, ex Consob, uscito sbattendo la porta dal Campidoglio, dove ha ricoperto per qualche mese la carica di assessore al bilancio.Per dimostrare che il Movimento 5 Stelle ha tutta l'intenzione di entrare a palazzo Chigi, il candidato premier del M5S Luigi Di Maio propone su facebook la seconda 'convergenza di governo': il vincolo di mandato, definito "l'unico vero antidoto alla piaga dei voltagabbana che ammorba il Parlamento da anni".

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Maltempo tra Lazio e Abruzzo

Maltempo con neve al confine tra Lazio e Abruzzo. I fiocchi sono caduti a Forca d'Acero, localita' a oltre 1500 metri d' altezza che collega la Valcomino con l'Abruzzo. Imbiancata la strada 509 tra il km 16 e il km 9+680, dove Astral (azienda che gestisce le strade regionali del Lazio) ha fatto lavorare spargisale e spazzaneve. Prima neve debole e poi nevischio, in serata, anche sulla A24 Roma-L'Aquila, tra Tagliacozzo e bivio A24/a25 Torano-Pescara, ma senza problemi per la circolazione.

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Istat, 7 imprese su 10 hanno un sito ma solo il 10 per cento vende via web

Sia l'uso di strumenti digitali sia il numero di specialisti Ict sono cresciuti in Italia negli ultimi anni, ma sempre meno rispetto al resto della media dell'Unione europea. E' questa la fotografia scattata dall'Istat e stampata nel rapporto sulla Conoscenza 2018. Nel 2017 ha un sito web il 72 per cento delle imprese italiane con almeno 10 addetti, valore al di sotto della media Ue (77 per cento) ma in crescita di 11 punti rispetto al 2010. La quota di imprese che vendono via web i propri prodotti e' del 10 per cento, contro il 16 per cento dell'Ue. Sul territorio, l'incidenza e' piu' elevata nelle province autonome di Bolzano (oltre il 27 per cento) e Trento, seguite dall'Umbria e da quasi tutte le regioni del Mezzogiorno, in molti casi con un progresso di 8-10 punti percentuali rispetto al 2012. Il risultato delle regioni del Mezzogiorno, anche se condizionato da una composizione favorevole delle attivita', testimonia quanto sia importante la presenza in rete per le imprese operanti in aree periferiche. Uso del Pc, il confronto italiani e media Ue Nel 2017 l'Istat si stima che il 64 per cento della popolazione europea tra i 16 e i 74 anni abbia usato il computer su basi quotidiane contro il 52 per cento dei residenti in Italia (in aumento di 11 punti rispetto al 2008). Quasi ovunque, il differenziale tra le persone di 16-24 anni e quelle di 55-74 supera i 30 punti percentuali; d'altra parte, tra le persone di 55-74 anni con istruzione universitaria in Italia la quota raggiunge l'80 per cento, in linea con la media Ue. In Italia, gli utenti regolari sono aumentati dal 37 per cento nel 2008 al 69 per cento nel 2016 (contro l'81 per cento nell'Ue), quota che sale al 73,7 per cento tra le persone laureate di 65-74 anni

Gli utenti di Internet in Italia si concentrano in un numero relativamente ridotto di attivita' online, perlopiu' di carattere passivo e poco avanzato: sono nella fascia bassa della graduatoria per l'invio di email (l'uso piu' diffuso in assoluto) e ultimi o nelle ultime posizioni per gli usi a carattere informativo (leggere giornali, documentarsi sulla salute, raccogliere informazioni su prodotti), i servizi bancari (40 per cento), la creazione di contenuti e le vendite online. Sopra la media sono invece la visione di video condivisi da altri utenti e la partecipazione civica o politica. L'impiego delle tecnologie dell'informazione per le attivita' di e-business in Italia e' in rapida crescita e in linea con la media europea. In particolare, nel 2017 circa il 37 per cento delle imprese italiane con almeno 10 addetti ha utilizzato applicativi gestionali (Erp) per condividere e integrare l'informazione all'interno dell'azienda e rendere i processi piu' efficienti (+15 punti rispetto al 2010). Come gia' segnalato, l'uso delle tecnologie digitali nelle piccole imprese appare fortemente influenzato dai livelli d'istruzione degli addetti. A livello europeo, nel 2017 il 56 per cento del personale delle imprese con almeno 10 addetti utilizza computer sul lavoro, contro il 50 per cento in Italia (+12 punti rispetto al 2010). 

Parallelamente, una impresa europea su cinque ha realizzato attivita' per il miglioramento delle competenze informatiche dei dipendenti mentre in Italia la quota e' del 13 per cento. Cresciuti i professioni nell'Ict Gli occupati in professioni Ict sono cresciuti numericamente e come incidenza sull'occupazione: nel 2016 sono piu' di 8 milioni nell'Ue, corrispondenti al 3,8 per cento del totale, dal 3,1 per cento nel 2011. In Italia sono quasi 750 mila e rappresentano il 3,3 per cento degli occupati: rispetto alla media europea la crescita e' stata relativamente piu' lenta (2 decimi di punto percentuale) e la quota di laureati resta inferiore. D'altra parte, l'occupazione in professioni Ict ha continuato a crescere nel nostro Paese anche nel pieno della crisi e assorbe oltre il 5 per cento del totale dei laureati occupati. Innovazione, export di servizi a elevata intensita' di conoscenza e di prodotti di qualita'. Circa la meta' delle imprese con almeno 10 addetti realizza attivita' innovative, in linea con la media europea, ma meno del 20 per cento delle imprese innovatrici nel triennio 2012-14 lo ha fatto collaborando con altre imprese e centri di ricerca, contro circa un terzo nell'Ue. Sul territorio, la quota di imprese che ha svolto attivita' innovative varia da oltre il 50 per cento in Veneto, nella provincia di Trento e in Friuli Venezia Giulia a poco piu' del 30 per cento in Sicilia e Campania. In tutte le regioni del Cento (tranne l'Umbria) e del Mezzogiorno la percentuale di imprese innovatrici e' inferiore alla media nazionale. 

Wikipedia puo' essere definita a buon titolo la principale infrastruttura globale del sapere digitale. E' infatti il quinto sito web piu' visitato al mondo. Benche' l'uso sia in larga parte legato alla richiesta d'informazione su voci di costume, Wikipedia ha reso familiare il sapere di tipo enciclopedico per milioni di persone. L'edizione in italiano ha raggiunto 1,4 milioni di voci (dicembre 2017), ed e' la quinta al mondo tra quelle con un livello accettabile di elaborazione di contenuti (misurato dalla profondita' del corpus), dopo le versioni in inglese, tedesco, francese e russo, e prima di quella in spagnolo. E' invece terza dopo le versioni tedesca e giapponese per contributori attivi in rapporto ai parlanti la lingua. Dal lato della domanda, l'Italia e' l'ottavo paese per pagine viste, con una quota del 3,7 per cento sul totale mondiale, ma si colloca in una posizione prossima ai paesi nordici rapportando l'uso di questo strumento al numero di utenti di Internet. Tra le pagine viste dall'Italia su Wikipedia, oltre il 90 per cento e' in italiano, seguono inglese e tedesco. La versione in italiano rappresenta il 3,5 per cento del totale mondiale per uso e, fuori dal territorio linguistico nazionale, e' la seconda piu' visitata a Malta, la terza in Albania. In Albania, Svizzera e Malta rappresenta oltre il 5 per cento del totale delle pagine viste mentre approssima l'1 per cento nei maggiori paesi europei. 

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Morin: L’Abruzzo sta vivendo una fase sostenuta di ripresa

"L'Abruzzo sta vivendo una fase sostenuta di ripresa e i Fondi europei devono contribuire a questo processo di crescita ". E' quanto affermato da Nicolas Gilbert Morin, direttore della Dg Politica regionale e Urbana della Commissione europea per il Por Fesr, intervenuto negli spazi dell'Aurum a Pescara alla riunione del Comitato di Sorveglianza Unico dei Fondi Fesr-Fse. Con lui, in rappresentanza di Bruxelles, Adelina Dos Reis, Dg Occupazione Fse, Franco Rinaudo e Luigi Nigri, Rapporteur della Commissione europea, ospiti della riunione organizzata dall'Autorita' di Gestione della Regione Abruzzo. Durante i lavori sono stati evidenziati i notevoli sforzi compiuti dalle strutture regionali per imprimere un'accelerazione alle attivita' di programmazione e rafforzare cosi' la capacita' amministrativa. L'Autorita' di gestione non ha nascosto l'esistenza di criticita' dovute in larga parte alla carenza di personale, conseguente ai divieti di assunzione per il mancato riallineamento contabile legato anche ai rilievi di incostituzionalita' del Resoconto 2013 eccepiti dalla Corte Costituzionale. Ciononostante, sono stati conseguiti importanti traguardi che hanno consentito alla regione di portare da 12 a 44 milioni, per quanto riguarda il Fse, e da 18 a 207 milioni per il Fesr, le risorse impegnate attraverso gli Avvisi. Un impegno che va di pari passo con le nuove indicazioni contenute nel Piano di Rafforzamento amministrativo finalizzato alla semplificazione delle procedure in tutte le diverse fasi e alla riduzione dei 'colli di bottiglia' che penalizzano l'efficacia amministrativa. La riunione ha visto l'esame e l'approvazione dei criteri di selezione della operazioni del Por Fse e del Fesr e la proposta di riprogrammazione del Por Fse, con riguardo ai livelli di Performance Framework. Un percorso che portera' al superamento degli ostacoli e al raggiungimento degli obiettivi programmati. 

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Brunori Sas nel cartellone degli spettacoli in Abruzzo

Cartellone degli spettacoli denso di appuntamenti, nella settimana che va dal 23 febbraio al primo marzo. Si parte domani, venerdi' 23 febbraio, con lo spettacolo "Terra vergine - Elisa Di Eusanio legge D'Annunzio", al Teatro Comunale di Teramo. Seconda serata del "Don Chisciotte" con Peppe Barra e Nando Paone al Teatro Circus di Pescara. Musica classica al Teatro Massimo di Pescara, dove e' di scena l'Orchestra da Camera "Ferruccio Busoni". Rock al Dejavu di Sant'Egidio alla Vibrata, in compagnia dei Dunk Italian Band, mentre a L'Officina di Teramo sono protagonisti i Don't fight it Feel it, tra sonorita' funky e hip hop. Al Sound di Teramo c'e' il punk dei Barmudas. Musica indie allo Scumm di Pescara, con Altre di B e La Notte, e al Gagarin di Teramo, con i Venus In Furs. Sabato 24 febbraio, al Teatro Marrucino di Chieti, "Il mondo non mi deve nulla", di Massimo Carlotto, con Pamela Villoresi e Claudio Casadio (replica il giorno dopo). Al Teatro Comunale di Atri un classico di Goldoni: "La vedova scaltra", con Giuseppe Zeno e Francesca Inaudi. Al Piccolo Teatro dello Scalo, a Chieti, spazio alla compagnia Le Sedie di Roma con "Margot". Allo Spazio Matta di Pescara in scena "Appunti per un'Orestea nello sfascio", del Collettivo Internoenki. Musica classica all'Auditorium Flaiano, con il concerto del Colibri' Ensemble e I Solisti dei Berliner Philharmoniker. A Pescara, al Teatro Massimo di Pescara, c'e' Brunori Sas, ex profeta dell'indie e ormai big della canzone d'autore italiana. Musica elettronica al Teatro Comunale di Orsogna, nello spettacolo "Abbracci nucleari". A L'Aquila, al Teatro dei 99, c'e' il cantautore Simone Cocciglia. Al Natura Club di Pescara concerto di Massimo Lippoli. Domenica 25 febbraio Umberto Orsini e' il protagonista di "Copenaghen", al Teatro Comunale di Lanciano. Musica classica nella Cattedrale di San Giustino a Chieti, dove i Fairy Consort propongono il concerto "Il seicento italiano", e al Teatro Comunale di Orsogna, dove e' di scena l'Orchestra Sinfonica Abruzzese. Al Teatro Rossetti di Vasto c'e' il grande jazz dei New York Gipsy All Stars. Lunedi' 26 febbraio, in mattinata, spazio ai piu' piccoli, che potranno assistere allo spettacolo "La Sirenetta - La favola musicale", all'Auditorium Flaiano di Pescara. Mercoledi' 28 febbraio in scena "Tiny Dinamite", per la regia di Bruno Tra'mice, al Palazzo Sirena di Francavilla al Mare. Musica garage allo Scumm di Pescara, in compagnia dei Cayman Kings. Concerto del cantautore Francesco Di Cicco al Fratelli Il Bacaro dell'Aquila. Santino Cardamone e' invece di scena allo Zanardi Pub di Pescara. Giovedi' primo marzo, al Teatro Maria Caniglia di Sulmona, arriva Andrea Scanzi con lo spettacolo politico "Renzusconi". Serata indie al CaseMatte dell'Aquila con Dittatvra e Lili Refrain. Sonorita' elettroniche, dalle tinte dark, nel concerto dei Younger and Better al Groove di Pescara. Tappa aquilana per Santino Cardamone, di scena al The Corner Pub

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