Redazione Notizie D'Abruzzo

Penne, perde il controllo del ciclomotore e finisce in ospedale

E' ricoverato in condizioni gravi in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale civile di Pescara un 47enne di Penne, rimasto ferito gravemente nella tarda serata di ieri in un incidente stradale. L'uomo ieri sera intorno alle 23, secondo una prima ricostruzione, mentre si trovava a Penne alla guida di un ciclomotore, avrebbe da solo improvvisamente perso il controllo del mezzo, cadendo pesantemente a terra sull'asfalto. Subito soccorso dai sanitari del 118, l'uomo e' stato poi trasportato in codice rosso all'ospedale civile di Pescara. 

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Rimpasto a Pescara, Di Matteo attacca: Alessandrini si dimetta per il bene della città

 "Alessandrini si dimetta per il bene della città, da ora porteremo avanti un'azione libera e critica, al Comune, alla Provincia e in Regione, e soprattutto a Pescara sara' guerra pesante". Cosi' l'assessore regionale Donato Di Matteo il giorno dopo l'estromissione del suo fedelissimo Giuliano Diodati dalla Giunta comunale di Pescara, annuncia l'apertura di una nuova fase politica. Parole durissime nei confronti del sindaco, Marco Alessandrini, che ritiene unico responsabile dell'operazione; assolve invece il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso. "D'Alfonso e' responsabile di tutti i disastri ai quali assistiamo in Regione, ma in questa vicenda non c'entra nulla" dice Di Matteo. "A Pescara e' stata colpita una persona onesta e competente, che per questa estromissione non ha accettato alcun tipo di compromesso o compensazione - prosegue Di Matteo - Per noi non e' una sconfitta, ma una grande vittoria, perche' finalmente possiamo agire liberamente, nel segno di una linea di discontinuita', senza permettere piu' alcun inciucio e lanciando un messaggio di speranza alla gente in difficolta'". Nella nuova fase politica annunciata sara' coinvolta la componente del Pd che fa riferimento alla figura di Di Matteo: la parlamentare Vittoria D'Incecco, i consiglieri provinciali Vincenzo Catani e Annalisa Palozzo e i consiglieri comunali Tiziana Di Giampietro, Adamo Scurti e Lola Berardi. "La responsabilita' e' di questo sindaco, che fin dall'inizio ritenevo inadeguato, tanto e' vero che gli ho fatto campagna contro. Ha dimostrato di non essere ne' carne ne' pesce e di essere forse piu' adatto per i teatrini - aggiunge l'assessore regionale - Negli ultimi tempi, oltre a essere inadeguato, si e' dimostrato anche pericoloso". Di Matteo invita Alessandrini "a dimettersi, ad azzerare la giunta e a consentire ad altri di ripartire, se ci sono le condizioni, altrimenti e' meglio andare a casa".

"Sono molto arrabbiato per questo triste epilogo, c'e' modo e modo di fare le cose ed io sono stato mortificato dall'operato del sindaco Alessandrini, che e' il primo responsabile di questa situazione, fin dall'inizio ha dimostrato di non essere in grado di gestire le cose e sta dimostrando un cinismo fuori dal comune". Cosi' Giuliano Diodati, il giorno dopo l'ufficializzazione della sua estromissione dalla giunta comunale di Pescara, per fare posto a Gianni Teodoro. A fianco lui, in conferenza stampa a Pescara, l'intera componente del Pd legata a Donato Di Matteo, a partire dallo stesso assessore regionale, per arrivare alla parlamentare Vittoria D'Incecco, ai consiglieri provinciali Vincenzo Catani e Annalisa Palozzo, e ai consiglieri comunali Tiziana Di Giampietro e Adamo Scurti. Unica assente, per un problema personale, Lola Berardi. 

"Per giorni ho ricevuto ampie rassicurazioni dal sindaco - prosegue Diodati -. A fine luglio abbiamo lavorato insieme per l'approvazione del bilancio, con l'obiettivo di far decadere tutti quegli emendamenti presentati da Teodoro, al quale oggi faccio spazio, e solo tre giorni fa ho partecipato alle riunioni con il sindaco e gli altri esponenti della giunta, per ragionare sulle deleghe da assegnare a Teodoro". L'ormai ex assessore svela alcuni retroscena e dopo avere rimarcato di "non riconoscersi piu' nel Pd guidato da questi vertici regionali e comunali", punta il dito contro il capogruppo Marco Presutti e contro il segretario cittadino Moreno Di Pietrantonio. "Sono loro che hanno condotto le trattative, dimostrandosi inadeguati e dilettanteschi - tuona Diodati -. Si sapeva che Presutti e' molto legato all'assessore Civitarese, mentre Di Pietrantonio e' molto amico di Cuzzi e aveva interesse a portare in giunta Simona Di Carlo, e il risultato e' che io non ho ricevuto alcuna tutela al momento dei negoziati".

Diodati elenca quelli che considera gli errori di Alessandrini, "che ha prodotto una situazione incredibile, alla base della quale c'e' il grave errore di non avere riconosciuto l'assessore uomo alla lista Teodoro in occasione della formazione originaria della giunta. In seguito - aggiunge l'ex assessore - quando la citta' aveva assorbito la nomina della giovane Veronica Teodoro, con un colpo di testa l'ha estromessa, ponendo in questo modo le premesse per l'ultimo rimpasto, dal quale la maggioranza non esce rafforzata ma indebolita, vista la schizofrenia dimostrata". 

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Montesilvano, sgomberato accampamento abusivo nella zona del fiume Saline

Sempre alta l’attenzione dell’Amministrazione per il decoro urbano ed il rispetto della sicurezza della cittadinanza. Nella giornata di ieri un’unità operativa della polizia locale composta da 6 vigili urbani, al comando del Tenente Carletti, ha provveduto a sgomberare una situazione diffusa di bivacchi a ridosso del Complesso dei Grandi Alberghi. «E’ da qualche giorno che stavamo monitorando la zona ma solo ieri si è deciso fosse il momento migliore per intervenire – a parlare è il Tenente Nino Carletti -. Un gruppo di marocchini, aveva scelto la zona tra i Grandi Alberghi ed il lungo fiume Saline per stazionare. Abbiamo contato 10 tende, tanti effetti personali, nonché tutto il materiale utile per supportare un’attività commerciale illegale sulla nostra riviera. Questa azione è solo l’ultima di una serie di interventi volti ad assicurare la sicurezza ed il monitoraggio della nostra riviera». L’intervento della polizia locale è stato supportato anche da due operatori di Formula Ambiente che hanno provveduto a ripulire la zona dello sgombero da rifiuti ed oggetti lasciati dagli extracomunitari. «Un plauso al Tenente Carletti ed ai suoi uomini per il lavoro attento che hanno svolto e che continuano a svolgere già dall’indomani dell’ormai storico sgombero di Via Ariosto – chiosa il Sindaco Francesco Maragno -. Non possiamo tollerare in alcun modo che il decoro e la sicurezza della nostra Città possano essere messi a rischio. Continueremo a vigilare con il nostro comando di Polizia Locale e con l’ausilio delle altre Forze di Polizia affinché sia la popolazione residente che i turisti possano soggiornare e vivere il territorio nella massima tranquillità e sicurezza».

 

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Vertice a Sulmona sull’incendio sul Monte Morrone che brucia da sei giorni

Sei giorni di fiamme sul monte Morrone, nel Parco nazionale della Majella, con i primi roghi divampati sabato scorso a 1200 metri, a Passo San Leonardo, fumo visibile da tutta la Valle Peligna e fiamme arrivate pericolosamente vicino alle case di Pacentro prima e di Sulmona poi. Nonostante l'intervento di Canadair, elicotteri e squadre di terra, da ieri sera l'incendio e' tornato sulla montagna, li' da dove era partito, a minacciare altro prezioso patrimonio naturale. Nel frattempo ha percorso ettari di bosco, con danni enormi e incalcolabili a fauna, flora e paesaggio. Senza trascurare il valore simbolico che ha per gli abruzzesi questa montagna dove visse Pietro Angelerio prima di salire al soglio pontificio come Celestino V.

"Ci sono 900 ettari di territorio boschivo presi di mira da mani scellerate che sembra abbiano progettato i luoghi dove accendere, concependoli irraggiungibili" ha detto oggi il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, dopo una riunione al Coc di Sulmona alla quale hanno partecipato anche il capo dipartimento Vigili del Fuoco, prefetto Bruno Frattasi, e il procuratore capo di Sulmona, Giuseppe Bellelli, che segue l'inchiesta sui roghi. Dal vertice e' emerso che sara' il prefetto dell'Aquila, Giuseppe Linardi, a coordinare gli interventi straordinari interforze tra Vigili del Fuoco, Esercito, Carabinieri Forestali, Polizia, Protezione civile e volontari, insieme ai direttori delle operazioni di spegnimento (Dos). Al momento sono impegnati 20 vigili del fuoco e 30 volontari, con l'ausilio di due Canadair. Intanto oggi sono arrivati i 'super alpini' dall'Aquila, con il necessario per operare in autonomia e ininterrottamente per 48 ore. Un reparto speciale che fa parte del 9/o reggimento che ha gia' preso parte al soccorso a Rigopiano nel gennaio scorso e che opero' dai primi momenti dell'emergenza terremoto ad Amatrice un anno fa. Dispongono di due mezzi commerciali per trasportare il personale, 5 mezzi tattici per raggiungere zone impervie, due camion militari fuoristrada, ognuno con 4000 litri d'acqua. Insieme alle fiamme non si placano le polemiche per i ritardi negli interventi, addebitati all'aver sottostimato la gravita' dell'evento e alla scarsita' di uomini e mezzi, soprattutto dopo l'accorpamento della Forestale nell'Arma dei Carabinieri. "L'abrogazione del Corpo Forestale ha di fatto reso inefficiente una macchina che prima lo era - afferma oggi il deputato di Fi Fabrizio Di Stefano - I mezzi che prima intervenivano efficientemente oggi sono fermi nei garage e negli hangar". "Stiamo assistendo impotenti a un autentico fallimento del sistema di tutela anche preventivo del patrimonio naturalistico esistente in Abruzzo" dichiarava ieri Massimo Carugno della segreteria nazionale Psi.

 

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Cinque roghi nel Teramano

Il teramano continua a bruciare, con i Vigili del Fuoco che solo oggi sono stati impegnati su cinque diversi fronti, di cui tre attivi da giorni e due sviluppatisi nelle ultime ore: quello di Casa Greca a Cortino e quello di Bosco Martese, in localita' Ceppo di Rocca Santa Maria. L'incendio di Casa Greca di Cortino ha interessato un'area di circa 5.000 metri quadrati in una zona impervia e difficilmente raggiungibile per le squadre a terra; i vigili hanno dovuto usare un fuoristrada con modulo antincendio con cui, percorrendo alcune mulattiere, si sono addentrati nei boschi riuscendo a spegnere l'incendio anche grazie a un battifiamma e a secchi d'acqua. A Bosco Martese le fiamme hanno interessato circa 2mila metri quadri tra sterpaglie e boscaglia, con una squadra del comando di Teramo appena arrivata sul posto con un'autopompa, un'autobotte e un fuoristrada con modulo antincendio. Le operazioni, iniziate da poco, hanno gia' permesso di mettere sotto controllo l'incendio, evitando che si propagasse a un'area di particolare pregio ambientale. Sempre una squadra del Comando di Teramo, con un'autopompa e un fuoristrada con modulo antincendio, e' intervenuta a Magnanella di Teramo dove e' arrivato anche un elicottero del nucleo dei Vigili del Fuoco di Pescara per effettuare lanci d'acqua, per bonificare alcuni focolai riattivatisi durante la notte, mentre una squadra del distaccamento di Roseto degli Abruzzi, con un'autobotte e un fuoristrada con modulo antincendio, supportata da una squadra del comando di Pescara e un'autobotte del Comando di Teramo, sta operando a Scerne di Pineto, dove si e' riattivato un incendio sviluppatosi ieri. Un'altra squadra del distaccamento di Nereto sta intervenendo nella zona della Bonifica del Tronto, nel comune di Ancarano, dove si si sono riattivati alcuni focolai di un incendio spento ieri. Secondo i Vigili la riaccensione degli incendi e' dovuta principalmente al fondo del terreno, su cui si e' accumulata una grande massa di materiale secco e sotto la quale possono covare "fonti di incendio" che, in presenza di vento, anche a distanza di ore, posso determinare la riattivazione di piccoli o grandi focolai. 

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Cisl annuncia un fronte provinciale per difendere la sanità aquilana

Un "fronte provinciale, ma senza campanilismi" a difesa della sanita' aquilana, affrontando le preoccupanti criticita' come la carenza di personale, il debito del 2017 che e' gia' a 16 milioni di euro e la fuga dei primari. Questo l'auspicio emerso oggi nel corso degli "stati generali" convocati sul tema dal Comune capoluogo, in particolare dal vice sindaco con delega specifica Guido Liris, che e' anche medico ospedaliero, che ha incontrato i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e altre sigle. Non era prevista la presenza del direttore generale, Rinaldo Tordera, in sella da meno di un anno e mezzo dopo la nomina della giunta regionale di centrosinistra, con il quale ci sara' un momento successivo di confronto, ma al quale, comunque, alcuni sindacati non riservano valutazioni lusinghiere. Qualche sigla, da quanto si e' appreso, si scaglia sul manager e sulla Regione, qualche altra ricomprende nelle 'bocciature' solo l'amministrazione. 

"Si comincia a parlare seriamente dei problemi della Asl, e' stato un incontro interlocutorio, da cui sono venuti fuori spunti e proposte interessanti - spiega Gianfranco Giorgi, responsabile Cisl L'Aquila - Si sta creando un fronte provinciale a difesa della Asl, vediamo se riusciamo a mettere insieme tutti: la speranza c'e', e il successo dell'operazione passera' solo attraverso il Comitato ristretto dei sindaci". Sul debito, "si e' evidenziato il discorso dei 16 milioni accumulati in 6 mesi di quest'anno - continua Giorgi per il quale "e' sorprendente che sia emersa solo adesso questa cosa, quando fino a poco tempo fa questi debiti non c'erano. Si vuole vedere quali capitoli hanno prodotto un simile buco, anche il vice sindaco approfondira'". "Se ci sono tagli, e ci potrebbero essere, ci saranno per tutti. Della riduzione eventuale del budget per recuperare i 16 milioni risentirebbero tutti - avverte poi - potrebbero essere chiusi anche dei reparti. Non credo che la Regione voglia arrivare a tanto, ma non sarebbe facile".

Il problema maggiore, per il sindacalista, e' comunque quello del personale, argomento su cui nelle scorse settimane il dibattito e' stato serrato. "Ho sostenuto con forza che non ci sono esuberi, al contrario c'e' forte carenza e nessuno dev'essere toccato, precario o meno, a qualsiasi titolo stia oggi lavorando nella Asl - ribadisce - Ci sono 400 caselle vuote nella pianta organica che e' stata approvata dalla Regione Abruzzo, con buchi in tutti i profili, medici, infermieristici, tecnici e amministrativi". Quanto alle responsabilita', Giorgi coinvolge l'amministrazione regionale di centrosinistra "che non autorizza nuovi concorsi, ma la direzione generale avrebbe dovuto sostenere con forza le carenze e non l'ha fatto", aggiunge

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Turismo, l’Abruzzo punta sui cammini

Promozione del turismo lento e delle peculiarita' culturali e storiche del territorio attraverso la riscoperta dei cammini. Due gli itinerari individuati: "Il Cammino del Perdono" e "Un viaggio nella storia d'Abruzzo". Il primo, abbraccia la storia di Celestino V, legandosi all'Umbria di San Francesco d'Assisi e alla Puglia di Padre Pio da Pietrelcina, camminando, e' il caso di dire, sugli antichi tratturi e vie della transumanza; il secondo itinerario, invece, e' un percorso straordinario di 330 km che dalla Valle Peligna conduce a Scanno, nel Parco nazionale della Majella, attraverso quattro percorsi che toccano anche L'Aquila e l'area amiternina, con il Gran Sasso maestoso alle loro spalle. E', in sostanza, una sorta di "racconto del territorio", un "viaggio dentro la storia dell'Abruzzo" alla riscoperta delle tradizioni e di un passato ricco di straordinarie testimonianze che vede protagonisti, in questo caso, gli amanti e i cultori del turismo lento. L'iniziativa e' stata illustrata dal direttore del dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio della Regione Abruzzo, Giancarlo Zappacosta, e da Claudio Ucci, coordinatore delle DMC abruzzesi, e voluta fortemente dal presidente Luciano D'Alfonso, il quale, per il progetto, ha ottenuto un finanziamento dal Ministero dei Trasporti, pari a circa 190mila euro, da spendere nel triennio 2016-2019, per recuperare i due "cammini" con interventi di messa in sicurezza e per l'acquisto di nuova segnaletica. La prima trance del finanziamento e' gia' disponibile, ora si passera' alla gestione dei lavori.

In vista della Perdonanza celestiniana, poi, l'itinerario "Il Cammino del Perdono", immagine e icona religiosa dell'Abruzzo, si propone di racchiudere in un'unica cultura del Perdono, il Perdono della Porziuncola elargito da San Francesco, il Perdono Aquilano istituito da papa Celestino V e il Perdono Angelico di Monte Sant'Angelo sul Gargano. Il cammino offre, poi, la possibilita' di visitare importanti luoghi di altissimo fascino spirituale, tra cui il Convento di Sant'Angelo d'Ocre all'Aquila, il Santuario del Volto Santo di Manoppello, il Santuario dedicato all'Apostolo Tommaso ad Ortona dove e' conservata la reliquia del dito indice del Santo, ed il Santuario del Miracolo Eucaristico a Lanciano.

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Terremoto, in Abruzzo superati i 5mila sfollati 

In Abruzzo i segni del terremoto si sono concentrati soprattutto in provincia di Teramo dove in un anno sono stati superati i cinquemila sfollati, con 4.681 persone costrette ad abbandonare le proprie case solo nel comune capoluogo. A fotografare i dati dei danni di quella sequenza di scosse senza fine, iniziata il 24 agosto di un anno fa e poi proseguita con le due scosse del 26 e 30 ottobre, quest'ultima di 6.5, e con quelle del 18 gennaio, tutte sopra i 5, tra Lazio e Abruzzo, seguite dalla slavina che ha investito l'Hotel Rigopiano con 29 morti, e' il report del Cor Abruzzo aggiornato al 27 luglio 2017. Dati che parlano di ben 9.421 sopralluoghi al 17 luglio 2017 effettuati con schede Aedes (agibilita' e danni nell'emergenza sismica), di cui 6.935 hanno interessato la sola provincia di Teramo e 2065 la provincia dell'Aquila. Sopralluoghi che hanno portato a dichiarazioni di non agibilita', a diversi livelli, per 4.275 edifici (di cui il 48% relative ad edifici privati). Oltre 200 gli edifici pubblici non agibili, 197 le scuole. Anche in questo caso a fare la parte del leone e' il teramano, con 150 scuole con diverse inagibilita' di cui 26 con esito E o E/F. Danni ingenti anche per gli edifici di culto, con 367 unita' che hanno subito danni a vari livelli. Un patrimonio, quello pubblico e privato, che duramente colpito dal sisma del 24 agosto ha visto una crescita esponenziale dei danni dopo la scossa del 30 ottobre. A confermarlo anche i numeri relativi agli sfollati: se in Abruzzo le persone sfollate e assistite tra strutture alberghiere e autonoma sistemazione erano 411 al 1 ottobre 2016, il numero e' salito a 3.921 al 31/12, fino ad arrivare a 5.488 al 17 luglio 2017. Dati a cui andrebbero aggiunti quelli dei danni alle infrastrutture e alle attivita' agricole, e la paura per eventuali danni alla diga di Campotosto, sottoposta a diversi controlli ed anche parzialmente svuotata, in via precauzionale, dopo le scosse del 18 gennaio. 

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 Pepe: a un anno dal terremoto consegnati 11 Mapre 

Ad un anno di distanza dal terremoto del 24 agosto 2016 l'assessore alle Politiche Agricole della Regione Abruzzo, Dino Pepe, fa il punto sugli interventi effettuati a favore del settore zootecnico. "Sono stati consegnati 11 Mapre, moduli abitativi prefabbricati rurali - ha detto Pepe - per un costo per l'Abruzzo, di circa 600mila euro. In Abruzzo, inoltre, sono state ricostruite 17 stalle. Ricostruito, infine, il 100% dei fienili danneggiati (nove fienili danneggiati sono tornati alla piena operatività). Ora si sta lavorando su quelli danneggiati dall'evento del 18 giugno scorso". Per il loro ripristino è stato stimato un costo pari a 2 milioni 900mila euro. La Commissione nazionale per le politiche agricole a fine luglio, a Civitella del Tronto ha assegnato 46 milioni 669mila euro alla Regione Abruzzo per far fronte ai danni. Le risorse saranno erogate attraverso il Fondo di solidarietà per gli eventi sismici e nevosi che ha previsto il sostegno anche alle altre regioni colpite nel centro Italia. Il fondo di solidarietà complessivo ammonta a 300 milioni di euro ed è frutto del contributo del PSR, il piano di sviluppo rurale delle regioni italiane che è pari a 261 milioni 730mila euro e dei programmi del ministero delle Politiche Agricole per un importo di 38 milioni 206mila euro. Le risorse saranno erogate attraverso bandi dedicati a partire da gennaio 2018. "Questo contributo è frutto della solidarietà delle regioni italiane - ha spiegato l'assessore alle Politiche agricole Dino Pepe - ed ha rappresentato un segnale forte e profondo verso i territori colpiti dagli eventi calamitosi. Basti pensare che solo l'Abruzzo ha perso circa 150mila capi tra ovini, suini, bovini e polli e subito danni che ammontano, solo nel comparto agricolo, a circa 150 milioni di euro. 

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Non rispondeva al cellulare, salvata dai carabinieri 

Una donna che non rispondeva alle telefonate dei parenti e' stata soccorsa a Francavilla al Mare dai carabinieri in seguito all'allarme lanciato da una parente ed e' stata ricoverata all'ospedale di Chieti in osservazione. Da quando aveva avuto un'ischemia cerebrale, i parenti la chiamavano tutti i giorni al cellulare per accertarsi che stesse bene: l'altro ieri la donna per tutto il pomeriggio non ha risposto ne' alla prima chiamata ne' alle successive. Una cugina si e' particolarmente preoccupata e intorno alle 22 si e' rivolta ai carabinieri della Stazione di Francavilla al Mare. I quali si sono recati alla sua abitazione dove invano l'hanno chiamata e a quel punto hanno scavalcato una finestra dell'abitazione, dopo averla forzata, ed hanno trovato la donna riversa sul letto e priva di sensi. E' stata un'ambulanza del 118 a trasportare la donna nel nosocomio teatino: non e' in pericolo di vita. 

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