"Ormai, ad un anno dal primo sisma, si delinea chiaramente come i governi di sinistra non abbiano gestito il post-sisma e la ricostruzione con criteri di operativita', ma con logiche prettamente politiche". Lo dice il deputato abruzzese Fabrizio Di Stefano commentando la notizia che il commissario alla ricostruzione Vasco Errani si avvia a lasciare l'incarico. "Errani non fu nominato per gestire l'emergenza - ricorda Di Stefano - ma direttamente per la ricostruzione, quando l'emergenza era ancora nel vivo, visto che neanche le macerie sono state ad oggi rimosse. Quali risultati ha prodotto Errani? E' forse concluso il suo compito? Forse non e' nemmeno iniziato. Una cosa e' certa, a differenza di Bertolaso nel sisma del 2009 all'Aquila, Errani non sara' rimpianto e forse nemmeno ricordato"
Leggi Tutto »Turismo, Confesercenti dice no al catastrofismo
"Il turismo in Abruzzo deve fare ancora tanti passi avanti, ma chi in questi giorni parla di un calo del 40% non si riferisce a tutto l'Abruzzo e sicuramente non rappresenta il 90% della categoria". La Confesercenti aspetta la chiusura della stagione per i bilanci. Scrivono Rivo Ciabattoni (Assohotel), Gianluca Grimi (Federazione pubblici esercizi Fiepet) e Giuseppe Susi (balneari Fiba) che "la stagione si sta svolgendo con alti e bassi e non tutti i territori stanno vivendo lo stesso trend". "La balneabilita' delle acque, finalmente senza le criticita' degli anni passati, e il bel tempo, stanno aiutando la costa, colmando molti dei ritardi registrati da hotel e camping dopo la paura generata dagli eventi invernali. Non tutto e' stato recuperato, ma rispetto ai timori il calo non e' catastrofico". Per Confesercenti l'Abruzzo "ha bisogno certamente di una fase nuova nel turismo, con un progetto strutturale e un'immagine radicalmente modificata capace di farla diventare appetibile per nuove fasce di utenza". Il contributo "dato dagli attuali strumenti organizzativi - prosegue la nota dell'associazione di categoria - e' molto scarso e vanno rivisti subito: serve invece una progettualita' forte che coinvolga anche il sistema dei trasporti e della mobilita', e gia' dalla fine di questa stagione occorre fermarsi e ragionare insieme".
Leggi Tutto »Muore ottantenne sulla strada statale 487 a Scafa in un incidente stradale
Un uomo di 80 anni e' morto questa mattina in un incidente stradale lungo la provinciale 487 che collega Scafa a San Valentino in Abruzzo Citeriore. L'Ape condotta dall'anziano si sarebbe scontrata in curva con un furgone che viaggiava sulla corsia opposta. Al loro arrivo i sanitari del 118 non hanno potuto far niente per l'ottantenne, morto sul colpo.
Leggi Tutto »Riunito a Pescara il Comitato per l’ordine e la sicurezza
In seguito ai tragici fatti di Barcellona in Abruzzo è stato riunito a Pescara il Comitato per l'ordine e la sicurezza che dovrà valutare eventuali misure di rafforzamento dei piani di controllo del territorio, come dettato dalle direttive ministeriali: "Sostanzialmente cambierà poco perchè già tutte le misure di prevenzione e controllo sono già in atto - ha detto il questore di PescaraFrancesco Guglielmo Misiti -. In particolare stiamo attenzionando le moschee ed è attiva tutta un'attività di monitoraggio e di controllo non solo delle moschee, ma anche dei momenti di incontro e degli eventi in programma nella provincia di Pescara".
Leggi Tutto »Comitato Via, nominato l’architetto Chiavaroli per Ctva
Rispondendo a specifica richiesta del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale - Via e Vas), il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha provveduto a nominare l'arch. Francesco Chiavaroli quale componente regionale in seno alla Commissione CTVA in rappresentanza della Regione stessa. La nomina ha riguardato un professionista di grandi capacita' e competenze. L'Arch. Chiavaroli e' stato componente del Comitato di Coordinamento Regionale per Valutazione Impatto Ambientale (CCR-VIA) della Regione Abruzzo ed attualmente e' Direttore Generale dell'ARTA - Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente. Dal curriculum risulta altresi' che il professionista e' stato dirigente del Comune di Cepagatti - Settore Urbanistica, Edilizia, Ambiente e Commercio - ed ha ottenuto il diploma di Master in Diritto e Gestione del Territorio e dell'Ambiente rilasciato dall'Universita' di Urbino. Inoltre, risulta che lo stesso ha svolto corsi di perfezionamento in Urbanistica in Edilizia in Ambiente, VIA e VAS. Lo ha comunicato il segretario particolare del Presidente della Giunta regionale, Enzo Del Vecchio.
Leggi Tutto »Mar giallo sul trabocco: mostra di Stefano Ianni
Sabato 26 agosto Trabocco Sasso della Cajana località Vallevò –San Vito Chietino Chieti
L’arte contemporanea sul trabocco, anzi su uno dei trabocchi più belli e suggestivi della costa abruzzese. L’artista aquilano Stefano Ianni allestirà il ciclo Mar Giallo, reduce dal successo delle personali di Istanbul e Pescara, presso il Trabocco “Sasso della Cajana” di Marino Verì in località Vallevò (CH) sabato prossimo 26 agosto per una mostra che potrà essere visitata dall’alba al tramonto, magari immergendosi nelle acque cristalline del mare che bagna questa zona d’Abruzzo.
Situata nel cuore della costa dei trabocchi Vallevò, questa amena località, vedrà interagire le opere relative agli ultimi due anni di produzione, già esposte presso la RussoArt Gallery con la NeoArt Gallery di Ferdan Yusufi e Giorgio Bertozzi di Istanbul e presso lo spazio “UsoMagazzino” di e con Lucio Rosato di Pescara, con uno dei luoghi più tipici e tradizionali della tradizione marinara abruzzese: il trabocco simbolo e segno del lavoro e del sacrificio delle genti di queste terra, oggi monumento originalissimo e testimonianza della storia d’Abruzzo. Luogo degnamente descritto nel Trionfo della Morte di Gabriele D’Annunzio: “Le due maggiori antenne verticali, sostenute alla base da piuoli di tutte le grossezze, s’intersecavano s’intralciavano congiunti tra di loro per mezzo di chiodi enormi, stretti da fili di ferro e da funi, rinforzati con mille ingegni contro le ire del mare. Due altre antenne, orizzontali, tagliavano in croce quelle e si protendevano come bompressi, di là dalla scogliera, su l’acqua profonda e pescosa. Alle estremità forcute delle quattro antenne pendevano le carrucole con i canapi corrispondenti agli angoli della rete quadrata. Altri canapi passavano per altre carrucole in cima a travi minori; fin negli scogli più lontani eran conficcati pali a sostegno dei cordami di rinforzo; innumerevoli assicelle erano inchiodate su per i tronchi a confortarne i punti deboli. La lunga e pertinace lotta contro la furia e l’insidia del flutto pareva scritta su la gran carcassa per mezzo di quei nodi, di quei chiodi, di quegli ordigni”. Un luogo tanto conosciuto quanto perfetto per fare da cornice alle opere di Stefano Ianni che in questo suo ultimo ciclo indaga proprio il mare e la sua vita.
“Dopo l’incontro con Marino Verì in questo luogo unico – spiega Ianni – l’idea di portare qui i miei ultimi lavori è scattata immediata. Così il passo per progettare un’ esperienza insieme è stato breve”. Proprio per il sito e le condizioni molto particolari la mostra resterà allestita soltanto per un giorno mentre la vita al trabocco Sasso della Cajana continuerà a scorrere regolarmente. Tutta la struttura del trabocco sarà interessata dall’allestimeto ed oltre a due grandi composizioni ed una fuga lineare di elementi che percorreranno il sistema di pontili che portano al casotto principale sono previste tre grandi elementi di dieci metri ciascuno che interaggiranno tra il sistema di tiranti e la struttura principale. In caso di condizioni meteo avverse l’evento sarà annullato.
Mar Giallo, l’ultima ricerca del pittore, è ispirata al mare inteso nelle sue tante accezioni ma soprattutto come flusso continuo, il “fluctus” latino inteso come onda tutelata dal dio Nettuno poi il colore giallo simbolo di vita e di gioia di vivere, di allegria e di immaginazione. Questi due concetti creano insieme opere intense e di grandissimo impatto realizzate usando tessuto in pile, gommapiuma, pellicole trasparenti e compensato, come avviene nella più grande per dimensioni (200X360) di esse dal titolo, appunto, “Grande Mar Giallo” composta da ben 52 pannelli, in cui Ianni “immerge completamente l’osservatore in un’installazione verticale che contrasta con il bisogno rassicurante di un “mare orizzontale” e rafforza il senso di spaesamento dello spettatore”. Inizia così un vero e proprio viaggio di scoperta guidati da un’onda gialla che ti fa imbattere in indefinite creature marine che hanno il tratto denso e potente che semplifica e cancella i particolari e ne evidenzia la forza e la capacità di attrazione. Sono “Mostri Gentili” (da “un’opera quasi completamente gialla intitolata Mostri Gentili, che illustra la raccolta di poesie omonima di mia madre Anna Ventura, io ritrovo i germogli che mi hanno portato a questo nuovo lavoro insieme anche ad una serie di opere dove la materia è messa sottovuoto e dove su tutto, domina il giallo”) che guidano lo spettatore a non perdere la rotta dell’esperienza visiva e, al tempo stesso, sono elementi che ci riportano alla realtà, al nostro ambiente, che sia mare, terra o cielo. Sono queste creature a prenderti per mano e a narrarti la storia di Mar Giallo, a raccontarti l’emozione di un luogo ancestrale fatto di mistero, dominato dalla bellezza e dalla purezza di una forza vitale e positiva. “Tutti questi lavori recenti, legati al cambiamento radicale della mia vita dopo il terremoto che ha distrutto la mia città, tendenzialmente si offrono al pubblico - spiega Stefano Ianni - Quando ho iniziato ad utilizzare pelliccia sintetica, quando non è messa sottovuoto, volevo che le mie opere fossero toccate, era un modo per far interagire il pubblico con il mio lavoro. Adesso l’elemento dirompente è il giallo. Questo tipo di giallo molto forte ed intenso, molto saturo e carico che suggerisce il massimo della positività. E’ un colore molto vicino alla spiritualità del bianco, allo stesso tempo ha una grande carica di energia fisica, residuo della luce solare. Insieme a questa forza vitale c’è il tema del mare che deriva sia dalle dimensioni del lavoro, perché ho realizzato oltre cinquanta pannelli, sia dagli elementi visivi che dialogano con il giallo. Anche questi sono resti delle mie ricerche precedenti sulla natura morta.
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Amatrice tra passato e futuro
di Emanuela Medoro
“Oddio, cosa sta succedendo!” esclamai svegliata di soprassalto, alle 3 e 36 del 24 agosto 2016. Con sgomento notai che era quasi la stessa ora del terremoto dell’Aquila dell’aprile 2009, mentre un rumore martellante e cavernoso si accompagnava allo scuotimento prolungato di tutte le cose intorno a me, finestre, mura, armadio, lampadario. Subito le radio ci informarono dell’epicentro di quel sisma, e poi incominciò la sequela delle immagini in TV, centrate su Amatrice e le frazioni dei dintorni.
Ed ecco Amatrice ad un anno da quel giorno. Entrando nel centro del borgo, girando a sinistra c’è il viale che conduceva in centro. Ad un lato la sede del parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, difronte un giardino pubblico, verde, fiorito, curatissimo. È la fine di tutto, anzi è l’inizio delle rovine, a vista d’occhio una distesa di detriti, non c’è rimasto niente del vecchio abitato, ancora distinguibili, ma inclinati su un lato un paio di fabbricati bianchi suggeriscono che lì c’era vita: case, chiesa, negozi, ristoranti, gente in movimento. Diversa l’impressione che mi fece a suo tempo il centro dell’Aquila, distrutto sì, zona rossa impenetrabile, ma in piedi e riconoscibile nelle sue vie, vicoletti, piazze e piazzette. Del centro di Amatrice non c’è neppure il ricordo. Da segnalare vicino alle rovine il cartello che vieta di fare selfie, zona di rispetto.
Camminando in direzione opposta, un bel viale in salita, ai lati qualche fabbricato ancora in piedi dà l’impressione di benessere, spazi verdi, case eleganti, oggi accanto a file di casette di legno. Dopo circa un chilometro ecco la novità: il polo del cibo, che la dice lunga sulla cultura e le attività economiche del luogo. Si tratta di un gruppo di fabbricati in legno e vetro, ariosi e luminosi, dall’interno si scorge le vicine catene di monti. Ciascuno di essi è fatto di linee armoniose e slanciate verso l’alto, e tutti insieme formano una zona di svago e di incontro sorprendente, piacevolissima. Sono ristoranti, il cibo, il punto cardine dell’economia di una zona dedita principalmente all’allevamento del bestiame. Famosi tutti, questi ristoranti servono uno dei piatti più richiesti al mondo, la pasta all’amatriciana, condita da una magnifica, buonissima mistura di guanciale e pecorino, servita in bianco o al pomodoro. Il polo del cibo inaugurato il 29 luglio scorso, ha attratto subito folle di visitatori, che sciamano da un ristorante all’altro alla ricerca di un tavolo libero. Tutti i ristoranti insieme manifestano in modo visibile la forte volontà di rinascita della comunità, una fiducia fortissima nella propria cultura, una vivace voglia di vivere, di tirare avanti con la vita nonostante tutto.
Nel 2015 Amatrice entrò a far parte del club dei borghi più belli d’Italia. Distrutta nel 2016, oggi si trova fra la memoria di un passato cancellato dalla furia della natura ed un futuro appena segnato e annunciato dal polo del cibo. Passato e futuro collegati, o divisi, da un viale di circa un chilometro. La sfida da affrontare da chi porterà avanti la ricostruzione di Amatrice negli anni a venire sarà proprio quella di farne ancora uno dei borghi più belli d’Italia. Ed anche sicuro, se è possibile!
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A Salle convegno su Celestino V
Proseguono le iniziative organizzate dall'associazione Amici del Museo delle Corde Armoniche. Con il patrocinio del Comune di Salle e della Provincia di Pescara, domencia 20 agosto alle ore 18.00 in programma la presentazione del libro “Pietro da Morrone – Celestino V, da Eremita a Santo” a cura di Stefania Di Carlo e Ilio Di Iorio.
L'iniziativa rientra nell'ambito delle manifestazioni estive organizzate in paese e vedrà la partecipazione degli autori del libro. L'evento sarà l'occasione per visitare il Museo delle Corde Armoniche di Salle, vera eccellenza nel panorama delle tradizioni e mestieri artiginali d'Abruzzo.
Boom di presenze turistiche nella Costa dei Trabocchi
Boom di turisti sulla Costa dei Trabocchi, ma i Comuni si sentono lasciati soli. “Uniamoci per essere forti” – questa la proposta dei Sindaci di Fossacesia e Rocca San Giovanni. Da settembre al via i lavori per una nuova cultura del turismo.
“Quest’anno abbiamo registrato un aumento notevole di turisti sulle spiagge, nelle strutture ricettive, nei ristoranti – dichiarano all’unisono il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio e quello di Rocca San Giovanni, Giovanni Di Rito – e questo non può che riempirci di soddisfazione soprattutto per tutti i sacrifici che noi Comuni, piccoli Comuni, cerchiamo di fare per far decollare il turismo, assieme a coraggiosi privati che investono sul territorio. Purtroppo però a fronte del nostro impegno, della nostra dedizione, della passione, degli immani sacrifici economici che compiamo per cercare di curare anche i piccoli dettagli, ci sentiamo completamente lasciati soli da tutti gli altri Enti che, invece, dovrebbero sostenerci per far decollare finalmente il turismo sulla Costa dei Trabocchi”. Questa è la denuncia che esprimono con rammarico Enrico Di Giuseppantonio e Gianni Di Rito, i due Sindaci che, assieme ad Emiliano Bozzelli, Sindaco neoeletto di San Vito Chietino e Silvana Priori, Sindaco di Torino di Sangro, sono a capo dei quattro Comuni della Costa dei Trabocchi.
“Non è possibile – proseguono Di Giuseppantonio e Di Rito – che noi facciamo la conta degli spiccioli per curare le strade comunali, abbellire i nostri territori con i fiori, offrire un’offerta di manifestazioni ed eventi ricca, variegata, di qualità e poi il turista, esce dal territorio comunale, e si trova di fronte allo scempio delle strade provinciali che si presentano in condizioni vergognose. Non è possibile che noi piccoli Comuni per offrire il servizio wifi sulla costa dobbiamo sborsare soldi dai nostri bilanci poiché la Regione non finanzia più il progetto Coast to Coast. Non è possibile che oramai siamo ridotti all’osso con il materiale promozionale e che la Regione non provveda, come ad esempio ha fatto la Regione Marche, ad attuare una politica di promozione turistica nazionale, forte, efficace sui maggiori canali televisivi. Non è possibile che dobbiamo stare sempre con il fiato sul collo del gestore del Servizio idrico integrato per far sì che i depuratori funzionino correttamente e che ci sia una costante manutenzione dei servizi fognari”. Sono tutti aspetti questi denunciati dai due Sindaci che attanagliano da tempo le pubbliche Amministrazioni dei Comuni costieri, la cui voce però, purtroppo, rimane inascoltata, nella totale indifferenza di tutti gli altri Enti che invece dovrebbero sostenere i piccoli Comuni.
“Possibile che non si riesca a comprendere quanto sia fondamentale il turismo per l’economia locale? – proseguono Di Giuseppantonio e Di Rito – possibile che non si riescano a sostenere le piccole imprese, quelle soprattutto di giovani nello sviluppo dell’economia turistica, attraverso la creazione di infrastrutture, l’offerta di servizi pubblici, come ad esempio una buona rete di trasporti? Possibile che non si riesca a lavorare seriamente per far sì che il turismo diventi fonte di occupazione soprattutto giovanile. In continuazione rivolgiamo appelli a tutti gli altri Enti che sono sopra di noi, ma il loro silenzio è assordante, quasi non esistessimo. Ed invece esistiamo eccome!! E quest’anno le presenze turistiche ce lo hanno dimostrato e a queste non è più possibile fare orecchie da mercante, non è più possibile non dare risposte concrete!” “A settembre convocheremo un incontro anche con i Sindaci di Torino di Sangro e San Vito Chietino – concludono Enrico Di Giuseppantonio e Giovanni Di Rito – perché dobbiamo fare fronte comune per ottenere quello che ci spetta. E’ inutile che continuiamo a ragionare ognuno per il proprio orticello. La guerra la si vince uniti! E noi vogliamo vincerla perchè la Costa dei Trabocchi ha tutte le carte in regola per diventare il traino di tutto il turismo abruzzese! La Costa dei Trabocchi non ha nulla da invidiare ad altre località balneari. Dobbiamo solo volerlo e da settembre inizieremo a lavorare per questo, da settembre inizieremo a lavorare perché nasca una cultura del turismo, cosa che ad oggi, purtroppo, è assente!”
Musellaro e Bolognano: disagi per mancanza linea telefonica e strada provinciale interrotta
"In questo contesto" - affermano gli abitanti - "il senso di solitudine si associa al senso di abbandono degli Enti. Ci auguriamo che qualcuno si ricordi della nostra esistenza e dei nostri bisogni". Tra le problematiche che a breve si riproporrano, emerge quella del trasporto degli studenti, in particolare della scuola dell'infanzia, elementare e media, che dalla frazione di Musellaro e dal comune di Salle, dovranno recarsi presso l'istituto compresivo situato nella frazione di Piano d'Orta. La strada interrotta infatti causa un notevole disagio, visto che gli scuolabus devono transitare attraverso un percorso molto più lungo e con fondo stradale in alcuni tratti fortemente dissestato. Queste situazioni ripropongono il drammatico stato in cui in generale si trovano molto spesso i piccoli centri dell'entroterra d'Abruzzo, ai quali non si riesce a dare risposte concrete e che vengono cosi penalizzati ulteriormente innescando un insesorabile processo di abbaddono in particolare dai giovani che cercano "fortuna" altrove.
