Redazione Notizie D'Abruzzo

Truffa per un milione di euro all’Inps, la Finanza denuncia 31 persone 

Dopo due anni di indagini e il vaglio di circa 3.500 posizioni, hanno condotto la Guardia di Finanza di Sulmona a scoprire 31 persone, di fatto residenti all'estero, che percepivano l'assegno sociale erogato dall'Inps: 450 euro al mese per tredici mensilita'. Una maxi truffa all'Inps per oltre un milione di euro. I responsabili sono stati tutti denunciati e, contestualmente e' stato avviato il recupero delle somme percepite. Sono risultati domiciliati per lo piu' in Paesi del Sud America e dell'Europa dell'Est. Tra i casi piu' eclatanti, quello di un pensionato, fittiziamente residente in un Comune della Valle Peligna che oltre all'assegno sociale percepiva un'indennita' di accompagnamento per complessivi 80.000 euro. Sono stati poi scoperti due coniugi che, sebbene regolarmente iscritti all'anagrafe di un Comune Peligno, risultavano essersi trasferiti, dopo aver contratto matrimonio, in uno Stato sudamericano continuando tuttavia a percepire l'assegno sociale per complessivi 100.000 euro.

Altro caso emerso è quello di un'anziana vedova, di genitori italiani, che nonostante risiedesse in Sudamerica, percepiva dagli anni '90 il sussidio dell'INPS incassato dalla nipote residente in Italia; vi e' poi il caso di un soggetto deceduto, dimorante in vita in Sudamerica, sul cui conto corrente continuavano, anche dopo la sua morte, ad essere versati gli assegni sociali incassati dai parenti residenti. 

Leggi Tutto »

Teramo, l’ex sindaco Brucchi: mi sento tradito

 "Mi sento tradito, mi sento tradito in quello che ho dato a queste persone, da chi avrebbe dovuto e potuto fare un discorso diverso, perche' quando c'e' stato da mettere il nono assessore in particolare Silvio Antonini, il sindaco non ha detto no, e avrebbe potuto dire no, Brucchi c'e' stato, non ha detto una sola parola me lo ha chiesto Paolo Gatti, mi sono caricato sulle spalle la responsabilita'... pero' poi quando vedo e sento che qualcuno vuole fare Ponzio Pilato... allora non mi va piu' bene". C'e' il vicepresidente del Consiglio regionale Paolo Gatti, anche lui di Forza Italia, tra i principali bersagli della reazione dell'ex sindaco Maurizio Brucchi, nella sua prima uscita dopo la defenestrazione da palazzo di Citta'. L'ha fatta dagli schermi dell'emittente SuperJ, per criticare i cosiddetti leader del 'modello Teramo', e oltre a Gatti, anche Gianni Chiodi ("non si e' mai visto e quando ha parlato, due volte, lo ha fatto contro di me") e Mauro Di Dalmazio ("si e' defilato da subito, delegando al tavolo Giorgio Di Giovangiacomo, perche' aveva problemi interni alla sua lista civica e per non scegliere tra lui e Campana ha preferito uscire dalla maggioranza"). Sulle dimissioni, presentate e poi ritirate, Brucchi ha ricordato di averle ritirate perche' glielo avevano chiesto tutti, e che aveva anche valutato la candidatura a cui poi aveva rinunciato per espressa richiesta di Berlusconi che "vuole i sindaci sul pezzo, perche' conoscono il territorio e la gente e servono sul campo per la campagna elettorale". E ne ha anche per il presidente del Consiglio comunale, Milton Di Sabatino, "altra pagina triste di questa consiliatura. L'ho voluto io presidente del Consiglio contro tutto e contro tutti e lui lo ha fatto perche' l'ho voluto io. E quando volevano sfiduciarlo l'ha difeso Maurizio Brucchi, uno dei pochi. E che lui abbia fatto la scelta di andare via dalla mia lista mi ha fatto male ma fino a un certo punto. Quando ho visto la sua firma sul documento che mi chiedeva le dimissioni, beh... mi e' parso brutto, perche' credo che Brucchi non meritasse quella firma". Sui dissidenti Brucchi ha ricordato di averci lavorato ma che non li ha creati lui, bensi' proprio quella lista (Futuro In) che gli ha voltato le spalle e sul commissario in arrivo ha sottolineato che "da oggi non c'e' piu' un sindaco la gente capira' questo cosa significa e valutera'. quanti di quelli che oggi sono andati a firmare ieri parlavano contro l'ipotesi di un commissariamento, quanti...". E il fatto che il suo mandato sia stato caratterizzato da un alto numero di giunte, "le giunte ci sono state perche' qualcuno me le ha chieste e me le ha chieste con precise indicazioni". Brucchi saluta e ringrazia tutti ma tiene a precisare che la sua uscita e' stata decisa fuori dal consiglio perche' non c'e' una motivazione poiitica: "Non so e non ho capito quale sia stata la mia colpa? La colpa di aver portato soldi alla citta' per grandi opere, di quanto fatto per questa citta', anche da solo ultimamente?".

Leggi Tutto »

Trovato morto sul greto del fiume, autopsia conferma annegamento

 E' morto per annegamento il 24enne Ze Zhi Zeng, trovato senza vita due giorni fa sul greto del fiume Tordino a Castellalto. Lo conferma l'autopsia effettuata oggi dall'anatomopatologa Gina Quaglione dalla quale emergono anche traumi compatibili con un incidente stradale. Il giovane, residente nella frazione teramana di San Nicolo' a Tordino, sarebbe finito fuori strada a bordo della sua Bmw. A quel punto, probabilmente dolorante e frastornato, sarebbe riuscito a scendere dall'auto, ma avrebbe perso l'equilibrio cadendo poi nel fiume.

Leggi Tutto »

Falso dentista procura lesioni a paziente nel teramano

 Svolgeva la professione di dentista senza averne i titoli e utilizzava per farlo uno studio che gli che un vero dentista gli prestava: adesso nei guai sono finiti entrambi, per concorso in esercizio abusivo della professione e lesioni personali gravi, dopo la denuncia di una paziente che, sottoposta a un interventi di ortodonzia, aveva riportato lesioni giudicate guaribili in due mesi. I carabinieri di Nereto hanno sequestrato lo studio medico. La vicenda vede coinvolto un odontotecnico 50enne di Nereto, sui cui i militari hanno indagato, dopo il gravissimo fatto subito da una donna di Sant'Omero, che aveva poi dovuto rivolgersi ad un dentista per riparare alle lesioni rimediate ai denti, e che svolgeva la sua attivita' normalmente non fosse abilitato, potendo utilizzare struttura e attrezzature di un vero dentista.

 

immagine di repertorio

Leggi Tutto »

Circa il 7-8% della popolazione italiana soffre di dolore neuropatico

 "Circa il 7-8% della popolazione italiana soffre di dolore neuropatico e almeno un paziente su tre necessita di trattamento riabilitativo, per non dire forse il 50%". A dipingere il quadro dell'incidenza delle neuropatie nel nostro Paese è Raoul Saggini, direttore della Scuola di specializzazione in Medicina fisica e riabilitativa dell'Università D'Annunzio di Chieti, che aggiunge: "Questi numeri ci portano a capire quanto il dolore neuropatico debba essere affrontato in maniera assolutamente attenta e consapevole".

Sono sempre di più, infatti, gli italiani interessati da lombosciatalgia, mal di schiena, sciatica e radicolopatie. Si tratta di sensazioni dolorose che compaiono a seguito di un deterioramento o un malfunzionamento del sistema nervoso periferico, o delle strutture del sistema nervoso centrale.

"Il dolore può essere acuto, improvviso, oppure cronico, che perdura per molto tempo, e che il paziente normalmente cerca di contrastare in maniera assolutamente inadeguata con dei rimedi spesso 'della nonna' - continua Saggini - Questi soggetti a un certo punto si rivolgono ad esperti per sottoporsi a un'indagine più approfondita e costruire finalmente un percorso riabilitativo individuale che possa portare a una risoluzione del quadro". 

Leggi Tutto »

Nicastro, costo dei ristori dei 4 istituti inferiore a 400 milioni

Il costo per i ristori da parte dei piccoli risparmiatori retail delle 4 banche in risoluzione, inizialmente quantificato in 400 milioni di euro, "alla fine sara' auspicabilmente molto inferiore". Lo ha detto l'ex presidente delle good bank di Banca Marche, Banca Entruria, Carife e Carichieti, Roberto Nicastro. In audizione alla commissione di inchiesta sulle banche, Nicastro a sottolineato che "il fondo interbancario ha corrisposto finora una cifra intorno ai 170 milioni e il percorso non e' ancora completato. Al fondo gestito dall'Anac che si occupa delle richieste che passano attravero l'arbitrato sono arrivate richieste per 80 milioni. Il mondo del piccolo retail e' partito con un costo complessivo di 400 milioni: questo costo alla fine sara' auspicabilmente molto inferiore". Nicastro ha quindi precisato che "Banca Marche rappresentava il problema principale, Carife era il problema principale dal punto di vista relativo, per essere piccola era infatti quella con maggiori problemi, terzo era Banca Etruria e quarta la Cassa di Risparmio di Chieti".

Leggi Tutto »

Lanciano, 42 alberi per i commercianti del Corso realizzati dai detenuti 

Corso Trento e Trieste di Lanciano, illuminato da 42 alberi realizzati dai detenuti del supercarcere. Alti 2 metri, sono in ferro e hanno forma conica, ciascuno ha 1.200 luci led bianche calde alimentate da batterie. L'iniziativa e' frutto del progetto "Natale Luci e Vita" voluto dalla direttrice della casa circondariale Lucia Avvantaggiato, dal consorzio Le Vie del Commercio, presieduto da Fausto La Morgia, e dall'associazione commercianti Ascom Abruzzo, presidente Fausto Memmo. "E' stato un successo. Molti altri commercianti soci hanno chiesto di avere l'albero di Natale dinanzi ai loro negozi - ha detto in conferenza stampa La Morgia - ma per i detenuti e' stato gia' un gran lavoro realizzarne 42". Del valore sociale del progetto ha parlato Gino Di Nella, comandante della Polizia Penitenziaria: "Alla realizzazione degli alberi di Natale oltre ai detenuti comuni hanno partecipato quelli di alta sicurezza. Un lavoro da hobbisti realizzato a tempo di record, nei ritagli di tempo, dal momento che i detenuti sono impegnati anche in attivita' lavorative. Attraverso questo progetto si sono voluti sentire utili per la collettivita'". "Il concetto di luce e vita vale anche per gli stessi detenuti - ha spiegato Tommaso Rossi, responsabile dell'area pedagogica del carcere - che attraverso l'impegno sociale e culturale sperano di cambiare". Sempre per iniziativa della direzione della casa circondariale di Lanciano mercoledi' 13 dicembre, alle 9, al teatro Fenaroli di Lanciano, nell'ambito del cartellone Natale a Lanciano, e' in programma la cerimonia di premiazione della 5/a edizione di "Lettere d' amore dal carcere", iniziativa, insignita con la medaglia del Presidente della Repubblica, a cui partecipano tutti i detenuti italiani che hanno la passione per la poesia e che a centinaia annualmente indirizzano le loro lettere d'amore alle persone amate.

Leggi Tutto »

Volontariato, raccolta giocattoli e vestiti per bambini per Natale

L'Associazione di volontariato Il Sorriso di Marinella, in collaborazione con l'Associazione Jainismo Italia e la sua presidente Samanta Orsini, organizza una raccolta di giocattoli e vestiti per bambini. Da destinare a Natale a chi ne ha bisogno.

I giocattoli e i vestiti devono essere assolutamente in buono stato, utilizzabili e puliti. Il punto di raccolta è la sede de Il Sorriso di Marinella, Libreria I Luoghi dell'Anima in via Campobasso, 14 a Pescara.

La raccolta è attiva dalle 10 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.30 nei seguenti giorni: 5 e 6 dicembre; 12 e 13 dicembre; 19 e 20 dicembre. Per informazioni: Tel. 3282876319; 3920686598.

L’Associazione di volontariato Il Sorriso di Marinella è senza fini di lucro e opera nel settore del volontariato e della beneficenza, della tutela dei diritti civili e per il perseguimento di scopi di solidarietà sociale e promozione umana. Sostiene persone, animali e ambiente, sensibilizza la collettività sulle tematiche relative.

Aiuta e conforta chi versa in situazioni di estrema povertà. Favorisce quindi il miglioramento delle condizioni di vita, sociali, economiche, sanitarie, scolastiche e culturali delle persone, promuovendo e realizzando progetti di solidarietà sociale ed internazionale. Tutela, sostiene e promuove i diritti degli animali in un'ottica di salvaguardia e prevenzione dei loro disagi.

Leggi Tutto »

Piano Neve, incontro operativo in Comune con le ditte del territorio a Montesilvano

«Vogliamo essere pronti e pienamente operativi, per gestire il più agevolmente possibile ogni eventuale emergenza derivante dalla neve in questa stagione invernale. Ecco perché oggi abbiamo voluto riunire a Palazzo di Città le ditte del territorio, dotate di mezzi idonei a fronteggiare questo genere di situazioni». Lo dichiara l’assessore Valter Cozzi che insieme al dirigente Gianfranco Niccolò ha incontrato i titolari di alcune ditte di Montesilvano. Obiettivo della prima riunione, avviare una fase di ricognizione dei mezzi in dotazione delle imprese, che potranno essere messi a disposizione del Comune in caso di emergenza.

«Dopo l’approvazione del piano neve nei giorni scorsi, uno strumento che si va ad integrare con il piano di emergenza comunale – specifica Cozzi – con questo incontro abbiamo richiesto alle ditte di compilare delle schede al fine di renderci conto dei mezzi che potrebbero essere messi a disposizione dell’Ente in caso di emergenza. Alla luce di tali dotazioni, verranno assegnate a ciascuna ditta, una o più zone. Il piano neve, infatti, oltre ad individuare 10 funzioni differenti  per la gestione dell’emergenza, introduce una suddivisione di tutto il territorio in 8 zone».

Le otto zone corrispondono con: il quadrante confine Pescara, Lungomare, corso umberto, via Marinelli, lungomare; il quadrante confine fiume Saline, lungomare, via Marinelli (esclusa), corso Umberto; il quadrante corso Umberto (esclusa), confine Pescara, via Saragat, via Verrotti, via Sospiri, via Di Vittorio, via Piceni, fiume Saline; il quadrante via Vestina, confine Cappelle, Fiume Slaline, via Piceni, via Cavallotti (Escluse); il quadrante S.P. Togliatti, via Vestina e via Sospiri (escluse), via delle Querce, via Chiappiniello, S.C. Case d'Agnese, S.C. Pianacci, via Vittorio Emanuele; il quadrante via Saragat (Esclusa), confine Pescara, S.C. per Cappelle, S.C. per Spoltore, rotatoria Monesilvano Colle, via Vittorio Emanuele (escluse); il quadrante confine Cappelle, confine Spoltore, S.c. Spoltore  e S.C. Pescara (Escluse).  

«Lunedì le ditte -  dichiara Cozzi -  ci riconsegneranno le schede compilate. Dopo una nuova riunione che verrà organizzata la prossima settimana contiamo di affidare gli interventi alle ditte, che dovranno garantire piena reperibilità in tutto il periodo invernale, ed intervenire in caso di emergenza, secondo le procedure operative fissate nel piano neve».   

 

Leggi Tutto »

Crollo hotel Rigopiano, Ruffini: è mancata una efficace gestione e coordinamento dell’emergenza

"E' mancata, sinceramente, una efficace gestione e coordinamento dell'emergenza. Il mio sfogo contro il Prefetto e la Prefettura segnalava questo problema. Un pezzo dello Stato non si era accorto se non in ritardo, che c'era bisogno dello Stato in Abruzzo in quei giorni. Che le turbine erano poche, che le strade erano impercorribili, che l' emergenza aveva carattere eccezionale, che il prolungarsi degli eventi atmosferici avrebbero, come purtroppo poi e' accaduto, potuto produrre anche vittime tra i civili". Lo scrive in una lunga lettera inviata agli organi di stampa, Claudio Ruffini (non indagato), l'ex segretario particolare del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in merito alle intercettazioni che lo riguardano inerenti i giorni di maltempo di meta' gennaio in Abruzzo, tra cui anche il 18 quando si verifico' la tragedia dell'hotel Rigopiano, con 29 vittime. "Di certo non potevo essere Claudio Ruffini l'uomo solo al 'comando' per gestire una calamita' di tale proporzioni, sconosciuta in Abruzzo se non in Italia", dice Ruffini.

"Le leggi del nostro ordinamento - prosegue l'ex segretario del presidente della Regione - individuano chiaramente le figure preposte a gestire le emergenze. Vi e' una precisa catena di comando e di coordinamento. Non trovo alcun riscontro che la figura del personale di segreteria o di staff di un organo politico, possa essere 'incaricata' di funzioni e 'compiti' che e' il nostro ordinamento a stabilire ed individuare con cura". "Se avessi saputo cosa sarebbe accaduto (chi poteva saperlo?) non avrei esitato - scrive Ruffini - a rivolgere tutte le attenzioni del caso al territorio di Rigopiano. Cosi' come in quelle ore, fatte di telefonate frenetiche, delle sollecitazioni piu' disparate, di sindaci arrabbiati e preoccupati, ritengo che era 'umanamente' impossibile offrire risposte adeguate a tutti i sindaci ed a tutti i territori". "Io - spiega - ho pensato a indirizzare mezzi, uomini e soccorsi, dove mi veniva richiesto. Il mio unico pensiero e' stato 'richiedere turbine' ed 'aiutare' i comuni piu' in difficolta'". E conclude: "Il mio passato da amministratore locale, con un forte radicamento ai territori, avra' certamente influito in quei giorni. Mi sono messo a disposizione come fa un sindaco oppure un consigliere comunale quando vede che la sua comunita' e' in pericolo. Questo e' stato il segno di tutta la mia vita politica fino a quei drammatici giorni, che sono coincisi, poco dopo, con la mia uscita dalla sfera pubblica. Ho vissuto e vivro' i giorni di Rigopiano con grande dolore ed ineludibile tristezza".

"La mia figura e' stata accostata dolosamente e strumentalmente alla tragedia. Una rimozione della realta', con ricostruzioni parziali, sommarie e fuorvianti che hanno spinto alcuni commentatori, quasi a definire la mia persona come la 'causa' o 'una delle cause' della tragedia di Rigopiano. Ero stato 'incaricato' dal Presidente D'Alfonso a richiedere mezzi che non c'erano, che dovevano arrivare da fuori regione, dal Nord-Italia. Il mio compito era aiutare e sostenere i sindaci e le comunita' allo stremo", scrive Ruffini sottolineando che "adesso il sentimento di dolore si e' unito ai sentimenti di paura, di vergogna, di incredulita', di sconcerto". "Amministro la cosa pubblica da oltre 30 anni e mai mi era capitato di trovare il mio nome accostato ad una tragedia che ha sconvolto il Paese, la mia Regione e la vita di tante famiglie. C'era la neve. Una quantita' mai vista. Poi il terremoto, le scosse, tre, quattro, tutte di forte intensita'... chiamavano dalla provincia di L'Aquila, da Teramo, dalla provincia di Pescara. In questo 'caos' telefonico - scrive Ruffini - mi dispiace molto non aver risposto al sindaco Ilario Lacchetta (di Farindola, comune dove era situato l'hotel, ndr.). Ma sono altre le telefonate a cui non sono riuscito a dare risposta. A tante altre ci ho provato e ci sono riuscito, non vi era in me alcuna volonta' di penalizzare un territorio rispetto ad un altro".

Leggi Tutto »