Il Censis ha pubblicato la sua classifica delle Universita' italiane. Si tratta di un'articolata analisi del sistema universitario italiano attraverso la valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione) relativamente alle strutture disponibili, ai servizi erogati, al livello di internazionalizzazione e alla capacita' di comunicazione 2.0. A questa classifica si aggiunge il ranking dei raggruppamenti di classi di laurea triennali e dei corsi a ciclo unico rispetto alle dimensioni della progressione in carriera e del grado di internazionalizzazione. Complessivamente si tratta di 40 classifiche. Tornano a crescere le immatricolazioni. Il picco di immatricolati alle universita' italiane si era registrato nell'anno accademico 2003/04 (337mila nuovi iscritti). Dopo di allora si e' verificato un calo che si e' protratto fino al 2013/14, con una riduzione complessiva nel periodo del 20%. Nell'a.a. 2015/16 (276mila immatricolati) si ha, per il secondo anno consecutivo, una lieve crescita (+1,9%, circa 6mila immatricolati in piu', dopo il +0,8% registrato nell'anno precedente, in cui si era invertito il trend). I mega atenei statali. Tra i mega atenei statali (quelli con oltre 40.000 iscritti) mantiene la prima posizione in graduatoria l'Universita' di Bologna, con un punteggio complessivo di 92,0.
Segue l'Universita' di Firenze (88,2) che guadagna una posizione rispetto all'anno precedente, acquisendo, tra l'altro, 6 punti nella comunicazione e nei servizi digitali. Terza e quarta posizione per l'Universita' di Padova e l'Universita' di Roma La Sapienza, che oltre a migliorare il loro punteggio nella comunicazione e nei servizi digitali guadagnano rispettivamente 4 e 1 punti nel livello di internazionalizzazione. Ultima in classifica tra i mega atenei e', come lo scorso anno, l'Universita' di Napoli Federico II. Penultima l'Universita' di Catania, che perde una posizione. L'Universita' Statale di Milano, infine, si conferma terz'ultima. I grandi atenei statali. L'Universita' di Perugia continua a guidare la classifica dei grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti), spingendo molto sull'internazionalizzazione dell'ateneo, criterio di valutazione rispetto al quale ha guadagnato 5 punti, per totalizzare un punteggio complessivo pari a 94,8. Con 91,6 mantiene il secondo posto l'Universita' di Pavia, a cui si accoda l'Universita' di Parma (89,6), con 10 punti in piu' nella comunicazione e nei servizi digitali. Al quarto posto si colloca quest'anno una new entry, l'Universita' di Modena e Reggio Emilia, passata dai medi ai grandi atenei e sopra di 3 punti nei servizi per gli studenti rispetto all'anno passato.
Scende dal terzo al quinto posto l'Universita' della Calabria, i cui punteggi per la spesa per borse di studio e altri interventi in favore degli studenti e per comunicazione e servizi digitali si riducono di rispettivamente di 7 e 9 punti. Ultima e penultima tra i grandi atenei restano la Seconda Universita' di Napoli o Universita' della Campania e l'Universita' di Chieti-Pescara con, nell'ordine, i punteggi complessivi di 72,4 e 72,6. Perde due posizioni, infine, arrivando terz'ultima, l'Universita' di Roma 3. I medi atenei statali. L'Universita' di Siena sorpassa quella di Trento nella graduatoria dei medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti), sebbene la differenza tra i rispettivi punteggi totali sia minima: Siena 99,4 e Trento 99,2. Stabile al terzo posto e' l'Universita' di Sassari, con 6 punti in piu' sia nella classifica della spesa per borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, sia in quella della comunicazione e dei servizi digitali. Anche quest'anno quarta in graduatoria e' l'Universita' di Trieste, seguita da un altro ateneo friulano, l'Universita' di Udine, in ascesa di due posizioni nella classifica complessiva e con un incremento di 14 punti in quella relativa alla spesa per borse e altri interventi in favore degli studenti. Chiudono il ranking, rispettivamente all'ultimo, penultimo e terz'ultimo posto, le Universita' di Napoli Parthenope, di Napoli L'Orientale e l'Universita' degli Studi Magna Graecia di Catanzaro.
I piccoli atenei statali. Nella classifica dei piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti) primeggia nuovamente l'Universita' di Camerino, con un punteggio complessivo di 97,2, cui segue l'Universita' di Teramo che, totalizzando 89,6 punti, sale di due posizioni, occupando quella che lo scorso anno era dell'Universita' di Foggia, retrocessa al quarto posto e penalizzata in particolare dalla perdita di 15 punti relativamente alla famiglia della spesa per borse e altri servizi in favore degli studenti, variabile in parte esterna e conseguente alle politiche regionali per il diritto allo studio spesso deficitarie. Stabile al terzo posto e' l'Universita' di Macerata. L'Universita' di Cassino, infine, avendo scalato due posizioni rispetto allo scorso anno, si colloca al quinto posto. Penultima e ultima posizione sono occupate dall'Universita' del Sannio e dall'Universita' del Molise. I Politecnici. Stabile la classifica dei Politecnici, guidata dal Politecnico di Milano (92,8 punti), seguito dallo Iuav di Venezia (88,2), posizionato al secondo posto, e dai Politecnici di Torino e di Bari, rispettivamente al terzo e quarto posto. Gli atenei non statali. Non riserva soprese la classifica degli atenei non statali. Tra i grandi atenei non statali (quelli da 10.000 a 20.000 iscritti) primeggia anche quest'anno l'Universita' Bocconi (95,8 punti), seguita dall'Universita' Cattolica (89,4). Tra i medi atenei non statali (da 5.000 a 10.000 iscritti) al primo posto c'e' la Luiss (91,4). Tra i piccoli atenei non statali (fino a 10.000 iscritti), piu' numerosi, la Libera Universita' di Bolzano totalizza un punteggio di 108,8, seguita dalla Liuc-Universita' Cattaneo (93,4)
Chiudono la graduatoria l'Universita' Jean Monnet, in ultima posizione, preceduta dall'Universita' Europea di Roma. Unico cambiamento interno alla graduatoria e' costituito dalla retrocessione in settima posizione dell'Universita' degli Studi Internazionali di Roma, rimpiazzata in sesta dall'Universita' Vita-Salute San Raffaele. Le graduatorie possono essere esaminate nel dettaglio nella sezione del sito del Censis (www.censis.it), dove si possono interrogare in funzione dei personali obiettivi e percorsi di studio. Sul sito sono consultabili anche le classifiche della didattica delle lauree triennali e magistrali a ciclo unico (raggruppate rispettivamente in 15 e 6 aree disciplinari) ed e' disponibile la metodologia utilizzata per la classificazione.
Il riconoscimento del Consiglio Regionale per i meriti del drammaturgo, che sarà all’Aquila il 5 luglio (di Goffredo Palmerini)
“Sarà un 5 luglio particolare il prossimo che Mario Fratti trascorrerà a L'Aquila sua città natale”, questo l’incipit della nota diramata ieri dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale d’Abruzzo per annunciare l’iniziativa che il Presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Di Pangrazio, insieme all’Ufficio di Presidenza, ha inteso promuovere per la giornata del Novantesimo compleanno del grande drammaturgo, per rendere omaggio ad un abruzzese tra i più insigni al mondo. Un gesto di profonda sensibilità e di orgoglio della più alta istituzione regionale nel voler rendere un particolare riconoscimento a Mario Fratti, scrittore fecondo e docente emerito di prestigiose università americane, “per l’onore reso all’Abruzzo attraverso la sua straordinaria attività letteraria e culturale, riconosciuta e stimata in tutto il mondo”. Sarà dunque un’altra giornata memorabile per Fratti, al pari di quella che visse il 5 luglio 2007, nel giorno del suo 80° genetliaco, quando la città natale, per iniziativa della Municipalità e del Teatro Stabile Abruzzese, gli dedicò una festa a sorpresa. “La più bella giornata della mia vita”, confidò Fratti in un’intervista ad un giornale americano, sebbene di soddisfazioni, premi e riconoscimenti egli ne abbia raccolti a bizzeffe nella sua lunga carriera d’autore teatrale, in un settore dove la gloria raramente arride ai viventi e gli autori il successo solitamente lo raccolgono attraverso gli eredi.
E’ dunque meritoria l’attenzione che la Regione, attraverso l’Assemblea legislativa, rivolge ad uno dei suoi figli più affermati e prestigiosi. L’amore per la terra delle proprie origini e per la città natale è un sentimento dominante per Mario Fratti. Ovunque egli si rechi in giro per il mondo non manca mai di parlare dell’Abruzzo e dell’Aquila, specie dopo il terremoto, con l’orgoglio delle radici ma anche per le meraviglie d’arte, di cultura e bellezze naturali che la sua terra custodisce. Bene quindi ha fatto il Presidente Di Pangrazio a raccogliere la segnalazione che gli è arrivata da New York dall’associazione abruzzese Orsogna Mutual Aid Society. Così il presidente Tony Carlucci ha scritto nella sua lettera al Presidente del Consiglio Regionale: “Quest’anno un grande abruzzese che vive a New York compie 90 anni. E’ il drammaturgo di fama internazionale prof. Mario Fratti, che ha per molti anni insegnato in prestigiose università degli Stati Uniti. E’ una figura di primo piano per il teatro mondiale e nel mondo culturale americano. Qui a New York è un punto di riferimento per la Cultura italiana. Per gli Abruzzesi di New York, come per questa nostra Associazione Orsogna MAS, e per tutti gli Italiani d’America, il prof. Fratti è motivo di vanto e di orgoglio per l’onore che egli riversa sulla sua amata terra d’origine, l’Abruzzo, e sulla sua città natale, L’Aquila, capitale della nostra regione. Le sue numerose opere teatrali, che tanti Premi prestigiosi hanno ricevuto, vengono rappresentate negli Stati Uniti e all’estero con straordinario successo. Spesso il prof. Fratti raggiunge ogni angolo del mondo, dove è chiamato a tenere conferenze sul teatro o alle prime rappresentazioni delle sue commedie. Ma il suo più grande piacere è quello di tornare quasi ogni anno in Abruzzo, nella città dove nel 1927 è nato. Anche quest’anno, abbiamo saputo, egli tornerà nei primi giorni di luglio, per celebrare nella sua città natale il novantesimo compleanno, che cade il 5 luglio. Sarebbe molto importante e significativo se il Consiglio Regionale organizzasse un’iniziativa ufficiale per rendere onore all’illustre corregionale prof. Mario Fratti, che tanto prestigio conferisce all’Abruzzo con la sua eccezionale attività di scrittore, drammaturgo e giornalista. […]”.
Nell’attesa di conoscere i dettagli dell’evento, previsto nella mattinata del 5 luglio a L’Aquila, presso il Consiglio Regionale d’Abruzzo, piace segnalare la “festa a sorpresa” che lo scorso Primo Maggio il mondo teatrale americano ha riservato a Mario Fratti. In quel giorno s’apriva al Cherry Lane Theater di New York la quinta edizione del Festival In Scena! Questo almeno s’aspettava Fratti, sempre attento alle novità teatrali e in particolare a questo festival, diretto dalla regista Laura Caparrotti, cui il drammaturgo aquilano ha dedicato attenzione e sostegno sin dalla prima edizione. Si è trovato, invece, nel bel mezzo d’una serata di festa, interamente dedicata agli incipienti suoi 90 anni, con le testimonianze affettuose di personalità del mondo del teatro, dello spettacolo e della stampa. Ne ha dato conto Valeria Di Giuliano in un bell’articolo per La Voce di New York, giornale diretto da Stefano Vaccara, che così ha aperto il pezzo: “Tutti invitati stasera al Cherry Lane Theater per la festa a sorpresa dedicata a Mario Fratti. L’Opening night di In Scena! infatti quest’anno è dedicata a Mario Fratti che il prossimo 5 luglio compirà 90 anni e che per il festival, così come per il teatro italiano a New York, è una figura centrale e di riferimento. La serata prevede l’intervento di alcuni artisti che hanno lavorato e che ammirano il drammaturgo e columnist de La Voce e che lo omaggeranno con la loro arte, con tanto di brindisi finale. Mario Fratti, drammaturgo e critico di origine aquilane, trasferitosi a New York nel 1963, rappresenta ad oggi una vera e propria istituzione nel panorama culturale e sociale della Grande Mela.
Sono dunque andate in scena non le pièces, ma le testimonianze di Laura Caparrotti, direttrice e fondatrice del Festival, Donatella Codonesu, associate director, Carlotta Brentan, executive producer e attrice brillante, Berardo Paradiso, presidente dell’Italian American Committee on Education (IACE), Jonathan Slaff, attore - che ha raccontato come nel 1989 Mario organizzò uno scambio culturale a L’Aquila tra il Theater for the New City e La Piccola Brigata, compagnia teatrale abruzzese -, Rosario Mastrota e Dalila Cozzolino, due giovani artisti italiani che nel 2013 parteciparono al Festival In Scena!, Stefano Vaccara, direttore de La Voce di New York: “Conosco Mario da vent’anni. La prima volta che lo vidi fui fortunatissimo: mi portarono nella sua casa-palcoscenico-teatro e parlammo tra le sue carte, i suoi libretti e libroni, poster, locandine e quadri che mostrano quanta genialità la mente vulcanica di Fratti deve far sgorgare ogni giorno. Ho avuto l’onore di lavorare come suo editor, prima su US Italia Weekly e poi su La Voce di New York, dove inventò in esclusiva i colloqui tra Chiara e Benito, una coppia di una certa età, italiani emigrati a NY, lei liberal, tendente molto a sinistra, lui conservatore tendente all’estrema destra. Bastava leggere le discussioni tra la Chiara e il Benito di Mario Fratti di qualche anno fa, per capire perché sarebbe arrivato Trump!”.
L’ultima testimonianza, non espressa direttamente, ma letta durante la serata speciale di New York, è stata quella di chi scrive. Nella mia nota ho raccontato al pubblico del Festival e agli ospiti della serata speciale in onore di Mario Fratti la “sorpresa” che L’Aquila riservò al suo illustre figlio il 5 luglio 2007, per il suo 80° compleanno. Un ricordo che ho poi affidato alla stampa, così ne resti traccia duratura. L’Aquila si prepara quindi al doveroso tributo di riconoscimento e all’omaggio che il Consiglio Regionale d’Abruzzo dedicherà a Mario Fratti. Giova qui accennare brevemente alla sua intensa vita, con qualche annotazione sulla sua scrittura teatrale e sulle sue opere, rappresentate in ogni continente.
***
Nato a L'Aquila il 5 luglio 1927, dopo la laurea alla Ca' Foscari di Venezia, Mario Fratti avvia alla fine degli anni Cinquanta una ricca produzione drammatica. E' del 1959 il suo primo dramma Il nastro, vincitore del premio RAI. Non fu mai radiotrasmesso. Giudicato allora sovversivo, narra le confessioni sotto tortura di alcuni partigiani, poi fucilati dai fascisti. L'autore era arrivato trentenne a scrivere per il teatro, dopo giovanili esperienze poetiche. Anche un romanzo all'inizio della sua vita letteraria, ma pubblicato solo nel 2013. Una lunga e cruda storia sui fatti dell'occupazione nazista a L’Aquila, intessuta con il racconto della successiva conversione democratica di molti fascisti della sua città natale, riconoscibili dal loro nome, che diversi editori si guardarono bene dal pubblicare. Fu così che scelse di scrivere testi teatrali. Legata al caso la circostanza che lo porta negli Stati Uniti. Nel 1962 presentò al Festival di Spoleto il suo atto unico Suicidio. Piacque a Lee Strasberg, che lo volle dirigere all'Actor's Studio di New York. In quella fucina delle avanguardie teatrali divenne un vero successo. Poi ne seguirono altri, fino ad oggi. Nel 1963 Fratti approda a New York, dove al lavoro come autore teatrale aggiunge la docenza presso la Columbia University e l’Hunter College della CUNY. In quel Paese, dunque, il grande apprezzamento per le sue opere, tradotte e rappresentate poi sulle scene di ogni continente. Dall'America all'Europa, dalla Russia al Giappone, dal Messico all’Argentina, dal Brasile alla Cina, dall’India all'Australia. Esse si connotano per l'immediatezza della scrittura teatrale, asciutta e tagliente come la denuncia politica e sociale senza veli che egli vi trasfonde.
Le opere drammaturgiche di Mario Fratti sono finora tradotte in 21 lingue e portate in palcoscenico in più di 600 teatri sparsi in tutto il pianeta. Da decenni ormai il successo lo rincorre. Circostanza assai singolare, in America, dove i riflettori sugli autori teatrali si accendono giusto il tempo della rappresentazione a Broadway d'una loro buona opera. Poi l'interesse svanisce, talvolta per sempre. Ha quindi del sensazionale il successo che ininterrottamente, da decenni, hanno le opere di Fratti. Un destino che non è toccato neanche a grandi autori americani come Tennessee Williams o Arthur Miller, riscoperti dopo la loro morte. Come pure a scrittori europei del calibro di Sartre, Anouilh, Brecht, Toller, Pirandello, De Filippo. Egli dunque è sicuramente, tra gli autori per il teatro viventi, uno dei più illustri al mondo. Un italiano famoso, nell'olimpo del teatro, ma che tuttavia non perde un briciolo della sua schietta indole aquilana. A Manhattan, dove vive dal primo giorno della sua emigrazione dall'Italia, in una bella dimora sulla 55^ Strada – una casa museo piena di libri, trofei, manifesti e locandine delle sue opere, pergamene, targhe e riconoscimenti vari, opere d’arte e ninnoli vari –, a due passi da Broadway, è un punto obbligato di riferimento culturale. La sua rubrica settimanale sulle novità teatrali su Oggi 7 – il magazine culturale di America Oggi, giornale in lingua italiana che si pubblica a New York – è attesa sempre come un evento. Per questa attività di critico segue almeno trecento spettacoli l'anno nei teatri della Grande Mela. Ma Fratti si schermisce, non si considera tale, perché alle stroncature preferisce invece incoraggiare le novità interessanti, i giovani autori e soprattutto promuovere il teatro italiano.
Fratti confessa: «Il teatro mi ha insegnato a non essere letterario. Nei testi teatrali bisogna essere concisi e precisi. Niente retorica, niente letteratura». Oggi la sua produzione raggiunge una novantina di opere. Negli Stati Uniti, sin dal suo arrivo, lo accoglie con favore la critica. Il suo stile è perfettamente compatibile con l'indole americana, aliena dalle ridondanze, dalle metafore e dalle sfumature tipiche del teatro europeo. Lo aiuta per di più la completa padronanza della lingua inglese e la conoscenza profonda della letteratura americana. Ma Fratti scrive anche commedie per musical. Nine, una sua commedia scritta nel 1981 e liberamente ispirata dal film 8 e mezzo di Federico Fellini, è diventata un musical d'enorme successo di pubblico e di critica, un vero e proprio fenomeno teatrale con oltre duemila repliche. L'ultima versione, con Antonio Banderas interprete, è rimasta per anni in cartellone al teatro Eugene O' Neil, a Broadway. Molte le produzioni negli Stati Uniti e anche all’estero. Tanti i riconoscimenti all'autore teatrale, un elenco lunghissimo. Cito per brevità i 7 Tony Award vinti, che nel teatro sono quel che gli Oscar sono per il cinema, il premio Selezione O’ Neil, il Richard Rogers, l’Outer Critics, l’Heritage and Culture Award, ben 8 Drama Desk Award e altri 8 Award for Political Theater, come pure altri riconoscimenti prestigiosi come il Magna Grecia Week, il Capri Award alla Carriera, il Premio Vallecorsi. E in Abruzzo il Premio John Fante.
Paul T. Nolan, docente alla University of Southern Louisiana, riguardo la letteratura drammaturgica in America – che ha in Eugene O’ Neil, Thornton Wilder, Arthur Miller, Tennessee Williams e Edward Albee le sue punte di diamante –, rileva come il successo negli States per questi autori sia stato tardivo, spesso legato all’eco di qualche fortunata rappresentazione in Europa. Come pure il teatro europeo, quantunque sempre considerato con molto rispetto e ammirazione negli Stati Uniti, ha visto gli autori europei viventi, anche di prima grandezza, raramente baciati dalla fortuna in quel Paese. Si è dovuto attendere la loro morte per riscontrare apprezzamenti e successo. Una sorte simile toccò a Bertolt Brecht e Jean Paul Sartre. Davvero una singolare difficoltà di relazione tra due letterature teatrali, tra due scuole e contesti artistici, quasi una sindrome di contaminazione del linguaggio e dell’espressione drammatica, quantunque siano comuni le radici culturali tra l’America ed il vecchio continente. Differente e singolare, invece, il caso di Mario Fratti.
Nolan annota “[…] Questa bizzarra relazione tra il teatro americano e quello europeo sembra aver stabilito la regola secondo cui il drammaturgo europeo ha la sua reputazione in America solo se resta “europeo”. Fortunatamente per il dramma moderno, Mario Fratti ha spezzato questa regola con un gran successo. Ha dimostrato che può fondere gli elementi della sua tradizione europea con l’esperienza americana, creando un tipo di dramma che fa onore ad entrambi i continenti. I futuri storiografi teatrali indicheranno probabilmente nella sua carriera di drammaturgo l’importante inizio di una nuova fase: lo sviluppo di una comunità teatrale veramente internazionale […]”. E ancora, “[…] E’ importante capire che il successo di Fratti, in un’avventura dove Brecht e Sartre fallirono, è dovuto al fatto che l’autore non ha portato solo la sua eredità drammatica europea ed il suo talento di drammaturgo. Ha anche portato in una nuova società simpatia, curiosità e giudizi umani […]. Fratti scrive come nessun autore americano potrà mai, perché porta alla sua comprensione della società americana non solo la compassione e l’indignazione morale di ogni uomo sensibile, ma anche la tolleranza presente solo in scrittori associati in un’antica civiltà […].”
Come pure in un saggio del 1977 sul teatro di Fratti aveva scritto Mario Verdone: “[…] Le sue qualità più evidenti (di Mario Fratti, ndr) restano l’attualità, la sensibilità per il documento e la cronaca, l’abilità di costruire per il teatro e di suscitare sorprese, la capacità di interpretare e discutere l’epoca d’oggi, la super-nazionalità che gli permette di restare al di sopra del mondo americano o italiano, per esprimere, con conoscenza dei mezzi teatrali, un mondo proprio, tutt’altro che ovvio o vecchio: con asciuttezza, misura, essenzialità e carica emozionale. Un autore, dunque, da esaminare con più interesse e rispetto, in considerazione di un’opera complessa, calibrata, solida; e d’un successo che ben pochi autori italiani possono registrare con pari dimensioni geografiche […]”. Jean Servato, alcuni anni fa, così si esprimeva sullo scrittore aquilano: “[…] Noi rendiamo merito a Mario Fratti, da questa vecchia Europa, anche se un oceano finge paratie insormontabili e ci fa credere lontane tali ferite: sono sempre lacerazioni umane che occorre sanare e che Fratti trascrive nei suoi drammi, con uno stile eccezionale, di altissima fattura, che lo pone accanto ad Arthur Miller, a Tennessee Williams, ad Eugene Jonesco, agli italiani Luigi Pirandello ed Ugo Betti, quale testimone attento, meticoloso inimitabile del suo tempo, nel cuore, pur sempre stupendo, del ciclone America […]”.
Qualche anno fa, in una breve intervista, chiesi a Mario Fratti quali fossero gli autori di teatro italiani che più ammirava. “Grandi maestri come Pirandello, Betti, De Filippo e Fo – mi rispose Fratti –, ma mi sento spesso colpevole. Ci sono in Italia una decina di bravissimi autori che meriterebbero lo stesso mio successo. Aldo Nicolaj, Alfredo Calducci, Vincenzo Di Mattia, Giorgio Fontanelli, Anton Gaetano Parodi, Maricla Boggio, Mario Moretti, Giuliano Parenti, Luigi Lunari, Roberto Mazzucco. Ed ancora un'altra ventina, che solo per brevità non cito, sono di buon valore. Purtroppo non sono tradotti. E questo è un grave handicap. C'è poi in Italia il singolare vezzo dei registi di fare quasi sempre commedie straniere, ignorando gli autori italiani. Una vergogna! Guadagnano di più sulle opere straniere - è questione di royalties - questo il motivo discutibile della loro scelta. Basterebbe allora che in Italia lo Stato obbligasse i teatri che sovvenziona a rappresentare un buon numero di testi italiani ed il problema sarebbe risolto. Appunto come fanno in America, Francia e Germania”. Una risposta che fa riflettere sulla nostra politica culturale.
Ci sarà sabato 8 luglio 2017 alle ore 18 l'inaugurazione del vernissage del fotografo Michael Kenna. La manifestazione, promossa dalla Fondazione dei Musei Civici di Loreto Aprutino, curata da Vincenzo De Pompeis, sarà visitabile fino al 8 settembre dal martedì alla domenica, ore 10.00-13.00 e 18.00-21.00 (possibile effettuare visite fuori dell’orario di apertura per gruppi, su prenotazione) presso il Palazzo Casamarte, Via del Baio, Loreto Aprutino (PE)
Michael Kenna
Considerato il fotografo di paesaggio più importante della sua generazione, Michael Kenna osserva il nostro mondo in un modo del tutto fuori dal comune da più di 45 anni. Le sue fotografie misteriose, spesso realizzate all’alba o nelle ore buie della notte, si concentrano soprattutto sulla interazione tra il paesaggio naturale e le opere dell’uomo. Kenna è sia un fotografo diurno che notturno, affascinato dalle ore del giorno in cui la luce è nel suo punto più duttile. Con esposizioni notturne che durano fino a dodici ore, le sue fotografie spesso registrano particolari che l’occhio umano non è in grado di percepire.
Kenna è particolarmente famoso per la dimensione intima della sua fotografia e il suo meticoloso stile di stampa personale. Lavora con mezzi fotografici tradizionali, non digitali. Stampe artigianali in bianco e nero squisitamente lavorate a mano, riflettono un senso di raffinatezza, di rispetto per la storia e un’originalità approfondita. Le fotografie di Kenna sono state esposte in mostra in più di settecento gallerie e musei di tutto il mondo, e sono incluse in collezioni permanenti di celebri istituzioni come: The Bibliothèque Nationale, Parigi; Il Metropolitan Museum of Photography, Tokyo; La National Gallery, Washington, D.C.; Il Museo d’Arte di Shanghai e il Victoria and Albert Museum di Londra.
Sul lavoro di Kenna sono stati pubblicati oltre cinquanta cataloghi di mostre e monografie, tra cui: Michael Kenna – Una Retrospettiva Ventennale (Treville, 1994 e Nazraeli Press, 2000); Impossibile dimenticare(Marval e Nazraeli Press, 2001); Giappone (Nazraeli Stampa e Treville Edizioni, 2003); Retrospettiva Due(Nazraeli, e Treville Edizioni, 2004); Michael Kenna – Una Retrospettiva (BnF, 2009); Immagini del Settimo Giorno (Skira, 2010); La Cina (Poste e Telecom Press, 2014); Francia (Nazraeli Press 2014); Forme del Giappone (Prestel – Random House, 2015).
Nel 2001 Kenna è stato nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura in Francia. Nato a Widnes, in Inghilterra nel 1953, attualmente vive a Seattle, Washington, USA.
Occupati in calo a maggio, per la prima volta dopo 8 mesi. In particolare, l'Istat stima una riduzione dello 0,2% rispetto ad aprile (-51 mila unit+á) attestandosi, dopo il forte incremento registrato il mese precedente, a un livello lievemente superiore a quello di marzo. Il tasso di occupazione si attesta al 57,7%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali.
Il calo congiunturale dell'occupazione, che si rileva principalmente per gli uomini, interessa tutte le classi di eta' a eccezione degli ultracinquantenni. Diminuisce il numero di lavoratori indipendenti e dipendenti a tempo indeterminato mentre aumentano i dipendenti a termine. Nonostante la flessione registrata nell'ultimo mese, nel periodo marzo-maggio si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,3%, +65 mila), determinata dall'aumento dei dipendenti, sia permanenti sia a termine. L'aumento riguarda entrambe le componenti di genere ed e' distribuito tra tutte le classi di eta' ad eccezione dei 35-49enni. Nel confronto con maggio 2016 si conferma l'aumento del numero di occupati (+0,6%, +141 mila). La crescita, che coinvolge uomini e donne, riguarda i lavoratori dipendenti (+313 mila, di cui +199 mila a termine e +114 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-172 mila). A crescere sono gli occupati ultracinquantenni (+407 mila) a fronte di un calo nelle altre classi di eta'. Nello stesso periodo diminuiscono i disoccupati (-1,8%, -55 mila) e gli inattivi (-0,9%, -129 mila).
Il Tour Bike della transumanza è un’escursione organizzata di 4 giorni in mountain bike sulle vie della transumanza, lo spostamento stagionale che i pastori abruzzesi compivano dall’Abruzzo al Tavoliere di Puglia per portare a svernare le greggi «all’Adriatico selvaggio che verde era come i pascoli dei monti». Questa pratica ha influito pesantemente sull’economia, sulle tradizioni e sulla cultura delle popolazioni coinvolte. Il bike tour si propone di ripercorrere in bicicletta il viaggio che i pastori percorrevano a piedi, animati, oltre che dallo spirito sportivo, anche dalla volontà di rivivere i paesaggi, le fatiche, le sensazioni, le emozioni, lo spirito di solidarietà dei nostri avi, per sentirci un pò «cò i nostri pastori».
Il tour parte da Orta Nova in provincia di Foggia e arriva a Villavallelonga in provincia di L’Aquila, in rievocazione di un antico gemellaggio pastorale fra le due città. Il percorso, per un totale di circa 320 km, segue per buona parte quello che resta del Regio Tratturo Lucera-Castel di Sangro, una delle maggiori «autostrade erbose» seguite dai pastori. Il percorso alterna tratti di sterrato con tratti asfaltati e permette di godere di panorami mozzafiato: dalle aride stoppie bruciate che ricoprono i terreni pianeggianti del Tavoliere delle Puglie, alle verdi colline molisane costellate di pittoreschi borghi, fino alle montagne «dolomitiche» del Parco Nazionale D’Abruzzo.
Il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha convocato la seduta ordinaria dell'Assemblea legislativa regionale per domani 4 luglio, dalle ore 11 alle ore 14 (e dalle ore 16 alle ore 20), presso l'Aula consiliare "Sandro Spagnoli" del Palazzo dell'Emiciclo. Alle ore 15 è prevista la seduta del Question time, al cui termine riprenderà la seduta ordinaria. All'ordine del giorno della seduta ordinaria i seguenti documenti politici: interrogazione a risposta orale a firma del Consigliere Lucrezio Paolini (IDV) su "Formazione in materia di sicurezza e tutela della salute sui luoghi di lavoro"; interrogazione a risposta orale a firma del Consigliere Riccardo Mercante (M5S) sulle "Modalità di gestione dello stato di emergenza idrica nella provincia di Teramo da parte della Ruzzo reti S.p.a."; interpellanza a firma del Consigliere Domenico Pettinari (M5S) sul "Conferimento dell'incarico di Direttore della Direzione Generale della Regione e determinazione dell'emolumento erogabile in favore dello stesso"; interpellanza a firma del Consigliere Leandro Bracco (SI) sulla " Messa in sicurezza strada regionale n. 479 Sannite - Valle del Sagittario"; interpellanza a firma del Consigliere Sara Marcozzi (M5S) sullo "Stato dell'arte su finanziamento L.R. 57/2012". Successivamente è in programma la discussione sul progetto di legge relativo alle Legge di Stabilità Regionale 2017, sul “Contenimento dell'uso del suolo attraverso il recupero dei vani e locali del patrimonio edilizio esistente” ed il provvedimento amministrativo che reca l’approvazione del “Piano del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga”. Sono previste una serie di votazioni per l'elezione dei componenti della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini, di un componente del Collegio regionale per le Garanzie Statutarie e del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. In coda l'esame delle seguenti risoluzioni: a firma dei Consiglieri Sara Marcozzi, Riccardo Mercante, Domenico Pettinari e Gianluca Ranieri (M5S) sulla "Istituzione di una giornata della memoria atta a commemorare i meridionali morti in occasione dell'unificazione italiana"; a firma dei Consiglieri Emilio Iampieri e Mauro Febbo (FI) sulla "Tutela dei magistrati onorari"; a firma del Consigliere Mario Olivieri (AC) sulla "Pubblicazione elenco avviso Pubblico Housing sociale"; a firma del Consigliere Mario Mazzocca (MDP) sul "Piano delle Aree"; a firma del Consigliere Mauro Febbo (FI) sul "Trasferimento funzioni in materia di energia, comprese le funzioni di controllo degli impianti termici"; a firma del Consigliere Pietro Smargiassi (M5S) sul "Decreto di soppressione reparti di Polizia stradale". Alle ore 15.00 è prevista la seduta del Question Time con le seguenti interrogazioni a risposta immediata: “Utilizzo economie di ribassi d'asta relativi al Par Fas 2007/2013 di € 4.200.000,00 destinati ad interventi di riqualificazione per la messa in sicurezza a fini navigazionali per l'imboccature portuale del Porto di Giulianova”: interrogante il Consigliere Giorgio D'Ignazio ; “Fondi per cultura e Teatro Marrucino”: interrogante il Consigliere Mauro Febbo.
La settimana politica all’Emiciclo si apre martedì 4 luglio, alle ore 10, con la convocazione della Commissione Bilancio che esaminerà due progetti di legge: “Norme in materia di organizzazione e rapporti di lavoro della Regione Abruzzo” e “Norme per il sostegno alle piccole imprese operanti nei territori della regione interessati dagli eventi sismici del 2016 e 2017”. Alle ore 11 è convocato il Consiglio regionale e successivamente, alle ore 15, è prevista la seduta del Question time. Mercoledì 5 luglio, alle ore 10, è in programma la Commissione di Vigilanza che prevede una serie di audizioni per affrontare i seguenti argomenti all’ordine del giorno: attività ex Comunità Montana Montagna Sangro – Vastese; società Sviluppo Italia Abruzzo: situazione personale - controllo analogo; Arap - gestione e bilancio 2016; modalità applicazione art. 32 della l.r. n. 30/2016; trasporto pubblico locale: fondi regionali - pronunciamento Tar su servizi minimi. Alle ore 12 è in programma la seduta del Comitato per la legislazione nel corso della quale è prevista la relazione del Dirigente del servizio legislativo sulla “Disciplina generale sull’attività normativa regionale e sulla qualità della formazione”; lo stesso dirigente relazionerà sul Testo unico in materia di Territorio e Urbanistica. Saranno poi esaminati i seguenti progetti di legge: “Misure a sostengo delle attività commerciali nei centri storici dei comuni abruzzesi – contrasto al fenomeno di spopolamento”; “Istituzione della Carta dell’anziano”; “istituzione del trasporto regionale pubblico notturno e norme in materia di prevenzione degli incidenti stradali durante il fine settimana”; “Nuove norme sulla promozione turistica della Regione Abruzzo”. Alle 14.30 si riunirà la Commissione Agricoltura per l’esame dei seguenti progetti di legge: “Disciplina delle “Città del tartufo” e delle “Strade del tartufo” in Abruzzo”; “Impresa Sviluppo Competitività – Sviluppo – Territorio”; “Misure a sostegno delle imprese e dell’occupazione sul territorio regionale e di contrasto alle delocalizzazioni produttive”; “Norme per il sostegno alle piccole imprese operanti nei territori della regione interessati dagli eventi sismici del 2016 e 2017”.
Cuzzi: “Stagione straordinaria che porta gente e sostiene il comparto turistico e commerciale”
Pienone di pubblico per gli eventi e di acquirenti per la prima notte di shopping nel centro commerciale naturale della città. In migliaia per i saldi, ma anche per gli altri eventi che hanno animato la manifestazione in sinergia con il Banco Alimentare e Pescara Comic Convention.
“Continua ad essere valida la formula commercio-turismo-eventi – dice l'assessore a Turismo, Grandi Eventi e Attività Produttive Giacomo Cuzzi - Ieri a Pescara decine di migliaia di persone si sono avvicendate per tutta la giornata sulle strade del centro commerciale naturale per fare acquisti nella prima giornata di saldi della stagione, ma anche richiamate dagli eventi che hanno preso vita in concomitanza con la prima Notte dei Saldi, voluta dal Comune per sostenere il comparto e organizzata con una cordata nuovamente vincente che mette insieme associazioni di Categoria e commercianti. Grazie a Confesercenti, Confcommercio, Cna e Confartigianato per l'adesione unanime che abbiamo avuto, grazie alle associazioni dei commercianti che si sono prodigate come sempre per animare le vie del centro e ai singoli operatori che hanno dimostrato come l'unione faccia la forza di un settore di fondamentale importanza per la nostra economia. Grazie anche al Banco Alimentare che ha aderito all'evento e ha scelto di festeggiare in questa occasione i suoi primi 20 anni di attività per il sociale, lanciando così anche un messaggio di attenzione allo spreco alimentare che si è coniugato benissimo con la manifestazione e che con il concerto di Demo Morselli e Marcello Cirillo a Piazza della Rinascita, ha trasformato la serata in una festa dai grandi numeri, sopo il pienone del primo Maggio. Una piazza gremita anche per la prima edizione di Pescara Comic Convention che ha richiamato appassionati e curiosi anche da fuori regione, mettendo in mostra il meglio d'Italia per giochi di ruolo, fumetti, cosplay.
Una vera e propria festa, insomma, con negozi pieni, che ha creato un indotto di vasta scala, dal comparto della ristorazione a quello turistico propriamente detto, facendo di Pescara un pacchetto di richiamo per tutto il territorio e oltre.
Un grazie speciale va anche a tutti quanti coloro che hanno vegliato sulla manifestazione, rodando ancora di più il sistema di sicurezza che abbiamo adottato quest'anno per salvaguardare incolumità e tranquillità del perimetro interessato dalle manifestazioni, con l'ordinanza di chiusura delle strade, il divieto di somministrazione di bevande in bottiglie di vetro che sarà una costante di tutti gli eventi che organizzeremo e con la mobilitazione della Polizia Municipale e sicurezza privata che hanno monitorato e gestito la situazione.
Ora la rotta punta verso la terza edizione della Notte Bianca dell'Adriatico il prossimo 22 luglio, che tornerà a prendere vita lungo tutta la riviera cittadina che si trasformerà di nuovo nella più grande isola pedonale d'Abruzzo, in cui vivere eventi, concerti e molto altro. Ma lo shopping tornerà con altre due Notti Bianche, il primo appuntamento è per il 12 agosto, altra tappa importante di una programmazione di eventi straordinaria, capace di incidere in maniera positiva sul sistema economico e sul comparto commerciale della città come non era mai accaduto prima e, soprattutto, di portare tantissima gente in città”.
Wifi free sulle spiagge abruzzesi: a richiedere un finanziamento per la riattivazione dei servizio è il Comitato Regionale dell'Udc, con una nota indirizzata al servizio Politiche Turistiche, Demanio Marittimo e Sostegno alle Imprese della Regione Abruzzo ed all'assessore regionale al Turismo Giovanni Lolli.
“Da quest’anno purtroppo le spiagge di tutta la costa abruzzese, non potranno più beneficiare del servizio WiFi free, poiché è terminato il progetto Coast to Coast, attivato dalla Regione Abruzzo nel 2013 e grazie al quale per tre anni gran parte della costa ha potuto beneficiare della connettività internet gratuita – spiega il segretario regionale Udc, Enrico Di Giuseppantonio-Non avere un servizio del genere sulle nostre spiagge è davvero un peccato, perché i turisti e tutti i frequentatori del nostro mare lo avevano particolarmente apprezzato”. Il progetto Coast to Coast infatti era stato attivato dalla Regione Abruzzo nel 2013 con una durata di 3 anni e con il preciso obiettivo di servire tutta la costa abruzzese del WiFi gratuito, cosa che ha avuto un ottimo riscontro fra tutti i turisti ed i frequentatori delle spiagge. “I sindaci dei comuni costieri chiedono di ripristinare la connettività internet gratuita sulle spiagge -aggiunge Di Giuseppantonio, che è anche sindaco di Fossacesia – ma ci vogliono soldi che i comuni, specialmente quelli più piccoli, non hanno ed è per questa ragione che l'Udc chiede alla Regione Abruzzo di prorogare il finanziamento per riattivare la navigazione gratis. Fare turismo significa innanzitutto dare servizi ed in un’epoca come questa il WiFi free è diventato fondamentale per i comuni da Martinsicuro a San Salvo, che durante l’estate triplicano la loro popolazione proprio grazie al turismo del mare”.
Il Punto Blu della Bandiera Blu attivo presso l’ufficio turistico di Fossacesia Marina: qui sarà possibile richiedere informazioni sul programma Bandiera Blu, sui dati delle acque di balneazione che mensilmente vengono trasmesse dall’Arta, sulle attività di educazione ambientale attivate dal Comune di Fossacesia. “L’istituzione del Punto Blu, oltre ad essere un adempimento obbligatorio del programma Bandiera Blu, è un’ottima occasione per tutti coloro che frequentano il nostro mare – dichiara l’Assessore al Turismo Paolo Sisti – perché lì è possibile avere tutte le informazioni sul programma Bandiera Blu e sulle acque di balneazione che, mensilmente aggiorniamo a seconda dei dati che ci arrivano direttamente dall’Arta, l’Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale dell’Abruzzo.”
Il programma Bandiera Blu, infatti, prevede come adempimento obbligatorio per tutti i Comuni che hanno ottenuto il prezioso sigillo di informare tutti i frequentatori delle spiagge su quali siano i criteri applicati per l’ottenimento della Bandiera Blu e quindi lo stato delle acque di balneazione, i dati della raccolta differenziata, i servizi in spiaggia per i disabili, le attività di promozione di tutela ambientale, le attività di promozione turistica e la depurazione delle acque. “Ottenere la bandiera blu è una grande soddisfazione per questa Amministrazione – dichiara Enrico Di Giuseppantonio – ma allo stesso tempo rappresenta un impegno importante per noi non tanto verso la Fee, quanto verso tutti coloro che frequentano il nostro mare”. Novità attivata presso l’ufficio turistico da quest’anno è, invece, “La Biblioteca in spiaggia”, un nuovo servizio ideato dall’Amministrazione Comunale di Fossacesia, nell’ambito delle attività previste nel Sistema Culturale, gestito dal Teatro del Sangro di Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini, che prevede il servizio di prestito libri, come una vera e propria biblioteca, direttamente al mare.
“Praticamente la biblioteca si sposta in spiaggia – dichiara Maria Vittoria Tozzi, Assessore alla Cultura del Comune di Fossacesia – infatti tutti coloro che vorranno, potranno recarsi presso l’ufficio turistico e chiedere il prestito o di uno dei libri esposti direttamente lì oppure di uno presente nella lista messa sempre lì a disposizione. Il libro, se non presente presso l’ufficio turistico, sarà fornito dopo qualche giorno. Si tratta di un modo semplice per invogliare le persone a leggere, attraverso un servizio che è a portata di ombrellone”. L’ufficio turistico di Fossacesia è aperto tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00.
Torna anche questa estate un’iniziativa culturale che il Comune di Francavilla da anni e in maniera sempre più convinta inserisce nel suo programma: “Filosofia al Mare”. La formula è già nota e attesa dal pubblico: unire la grande capacità comunicativa degli invitati (filosofe e filosofi molto noti in Italia e all’estero) al loro impegno teoretico nei confronti di tematiche classiche della filosofia. Dopo il Bene e la Bellezza, quest’anno il problema con cui si cimenteranno gli ospiti di “Filosofia al Mare 2017” sarà addirittura la Verità! Il direttore scientifico della manifestazione, il prof. Carlo Tatasciore, si dice consapevole che non saranno certamente una o due o tre conferenze in più a soddisfare la richiesta di risolvere questioni come quelle che sono proposte in questo tipo di incontri in piazza.
La filosofia nasce sì dalla meraviglia, ma abitua anche a risposte penultime, mai ultime! Insomma, in qualche modo, l’insoddisfazione sulla quantità delle proposte è compensata dalla sicurezza sulla qualità delle risposte. Così il Largo Modesto della Porta di Francavilla (o l’auditorium Sirena in caso di pioggia) vedrà alternarsi nelle serate del 6-7-8 e 9 luglio (giovedì-domenica, a partire dalle ore 21,30) filosofe e filosofi come al solito di orientamento molto diverso e in dialogo più o meno diretto tra loro, ma sarà soprattutto, come sempre, il pubblico con le sue domande ad animare in conclusione gli incontri. Si comincerà, dunque, il 6 luglio con Umberto Galimberti che affronterà il tema Avventure e disavventure della verità; la sera successiva, il 7 luglio, la filosofa e parlamentare italiana, ma anche docente a Parigi, Michela Marzano parlerà della verità vissuta, quella cioè raccontata nel suo romanzo L’amore che mi resta; a seguire, la stessa sera del 7 luglio Diego Fusaro affronterà La verità come questione pratica. La sera successiva, 8 luglio, dialogheranno insieme, dopo aver svolto due discorsi diversi, Umberto Curi, che propone la domanda Che cos’è la Verità?, e Vito Mancuso, che invece affronterà un’altra domanda: Verità o Libertà? Infine, domenica 9 luglio, dialogheranno sotto un unico titolo Claudia Bianchi e Achille Varzi: La verità e altre menzogne. Nell’occasione saranno disponibili i volumi stampati da Orthotes (partner editoriale dell’iniziativa) con alcune delle relazioni sulla bellezza dell’anno scorso: Maria Bettetini e Stefano Poggi, La bellezza è quella cosa…; Umberto Curi, Il tempo della bellezza; Elena Pulcini, “Specchio, specchio delle mie brame…”. Bellezza e invidia; Franco Rella, Quale bellezza?
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok