Redazione Notizie D'Abruzzo

Incendio Morrone, fronte allenta a valle ed emergenza resta alta

Dopo 12 giorni di altissima emergenza, sul monte Morrone il fuoco sembra dare tregua all'avanzata delle fiamme verso valle. Da questa mattina il fronte dell'incendio si e' fermato risalendo lentamente verso la montagna. L'emergenza e l'allerta restano alte. Da poco e' terminata la riunione al Centro operativo misto (Com) di Sulmona presieduta dal presidente della Regione Luciano D'Alfonso alla presenza di tutte le forze impegnate nello spegnimento e dei sindaci dei territori interessati dagli incendi. Restano due le priorita' d'intervento: il fronte del Morrone nella zona tra Bagnaturo e Roccacasale e quella del Parco del Sirente con i Comuni di Secinaro e Goriano Valli da questa mattina inclusi nel Com insieme a Castelvecchio Subequo e Gagliano Aterno e Molina. In azione a Sulmona l'elicottero Erickson e due Canadair con il supporto di elicotteri dei vigili del fuoco mentre un terzo Canadair sta lavorando sul rogo di Secinaro. 

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Incendio sul Morrone, restano molto gravi le condizioni del ferito

Restano molto gravi le condizioni del volontario della protezione civile rimasto ferito mentre era impegnato con altre persone nelle azioni di spegnimento dell' incendio del Morrone. Lo fa sapere in una nota l'ufficio stampa della Asl provinciale dell'Aquila. L'uomo, colpito da un masso, attualmente ricoverato in rianimazione all'ospedale di L'Aquila, resta in prognosi riservata: viene tenuto in coma farmacologico ed e' intubato. Il paziente, 30 anni - riferisce la Asl - ha riportato lesioni al cranio e al viso e domani mattina verra' sottoposto ad approfondimenti diagnostici (Tac e altri esami) per dar modo ai medici di avere ulteriori elementi al fine di valutare l' eventualita' di sottoporlo a interventi che riguardano sia l' aspetto neurochirurgico sia quello di natura maxillo-facciale. L'incidente e' avvenuto lunedi' nella zona di Passo San Leonardo nel territorio comunale di Pacentro. Le condizioni dell'uomo, originario di Pettorano sul Gizio, sono sembrate subito gravi e, dopo un primo ricovero nell'ospedale di Sulmona, il 30enne e' stato trasferito urgentemente all'ospedale San Salvatore. 

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Il Pescara cede Nicastro al Foggia

Il Foggia ha acquisito a titolo temporaneo annuale, con obbligo di riscatto, Francesco Nicastro dal Pescara. Il 25enne attaccante lo scorso anno ha giocato a Perugia e con i grifoni ha collezionato 30 presenze arricchite da 8 gol. Tra i professionisti il neo attaccante rossonero ha messo a segno 44 gol con la maglie di Milazzo, Bellaria, Rimini, Juve Stabia e Perugia. "Sono felicissimo di aver fatto la scelta di venire a giocare a Foggia, credo che sia una bellissima soddisfazione per ogni calciatore, non vedo l'ora di iniziare - dice Nicastro al sito del club rossonero -. Avevo letto sui giornali di un possibile trasferimento a Foggia e all'inizio non credevo fosse vero, poi ne ho avuto conferma dal mio procuratore e gli ho detto subito che ero entusiasta. La concorrenza? A me va bene, so che la squadra e' competitiva, punta a fare un bel campionato ed e' importante che tutti giochiamo per la squadra". 

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Confesercenti, meno commercio tradizionale, più ristorazione e turismo

Meno commercio tradizionale, più ristorazione e turismo. La grande recessione - scoppiata a fine agosto di dieci anni fa - ha trasformato profondamente il volto delle nostre città, modificando la composizione delle attività urbane e scambiando le vetrine dei negozi con pub, bar, ristoranti e attività turistiche. Dal 2007 a oggi, infatti, sono scomparse oltre 108mila imprese del commercio in sede fissa, il 15% del totale. Attività che sono state parzialmente 'sostituite' da pubblici esercizi e attività ricettive (+63mila, per un incremento del 16,6%). È quanto emerge da uno studio dell'Ufficio Economico Confesercenti, elaborato a partire dai dati Istat e dalle rilevazioni dell'Osservatorio su Commercio e Turismo dell'associazione.

"Mentre il dinamismo del settore turistico e dei pubblici esercizi è evidente - commenta la Presidente della Confesercenti Patrizia De Luise - il commercio continua a soffrire, schiacciato da una parte da una ripresa della spesa delle famiglie che tarda ad arrivare, ma anche da un trasferimento delle quote di mercato dai piccoli alla Grande distribuzione organizzata dovuto in primo luogo alla liberalizzazione, insostenibile per le imprese familiari e che deve essere ripensata. Incide, chiaramente, anche l'evoluzione tecnologica, come dimostra l'aumento di negozi web e di imprese che si occupano di distribuzione commerciale tramite vending machine. Un cambiamento dovuto alle modificate abitudini, ai diversi stili di vita, alla "composizione" dei nuclei famigliari, al lavoro "sempre meno fisso e stabile", ai pasti sempre più consumati al di fuori delle mura domestiche, all'avvento di internet e dell'online, ma anche al fatto che la piccola impresa, quella famigliare, quella che ha reso la nostra rete commerciale la più bella e più varia del pianeta ha subìto e pagato, con l'impossibilità di automantenersi, le politiche di liberalizzazione e la mancanza di una vera politica di sostegno. È il segno che la ripresa del commercio deve passare attraverso il sostegno dell'innovazione: misure vere, inserite nel quadro di Impresa 4.0, che permettano di modernizzare, più che di sanzioni per la mancanza del Pos. Perdere le attività di vicinato sarebbe un danno per tutti, non solo per i commercianti: i negozi sono infatti un elemento fondamentale per la qualità della vita dei cittadini e per il valore turistico e la fruibilità del territorio. Lo diciamo da anni: se vive il commercio, vivono le città"

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Reddito di inclusione, assegno fino 490 euro a famiglia

Per le famiglie in difficolta' arriva dal 2018 il Rei, nuova misura permanente di contrasto alla poverta': ecco come funziona e chi riguarda il Reddito diinclusione, previsto dal decreto legislativo che riordina le prestazioni di natura assistenziale approvato oggi dal Consiglio dei ministri in via definitiva. Tra le altre misure sostituisce il Sia (sostegno per l'inclusione attiva) e l'Asdi (l'assegno sociale di disoccupazione erogato dopo la Naspi). COSA PREVEDE: il Rei e' un beneficio economico condizionato alla prova dei mezzi e all'adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. Viene riconosciuto ai nuclei familiari che hanno un Isee non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro. Il Rei e' compatibile con un'attivita' lavorativa (fermi restando i requisiti economici) ma non con la percezione della Naspi o di altri ammortizzatori sociali per la disoccupazione involontaria. TETTO MASSIMO A 490 EURO A NUCLEO: Il beneficio puo' arrivare al massimo a 190 euro per una persona sola fino a quasi 490 euro per un nucleo di 5 o piu' persone. Il reddito viene erogato per 12 mensilita' e puo' durare al massimo 18 mesi. Sara' necessario che trascorrano almeno 6 mesi dall'ultima erogazione prima di poterlo richiedere di nuovo. Il tetto e' legato a quello dell'assegno sociale per gli over 65 senza reddito. 500.000 FAMIGLIE COINVOLTE: In prima applicazione sono ammessi al Rei con priorita' i nuclei con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati ultra cinquantacinquenni. A regime le famiglie coinvolte saranno 500.000 per circa 1,8 milioni di persone complessive. Sono pari a oltre due miliardi le risorse destinate alla misura a regime. PROGETTO PERSONALIZZATO PER USCIRE DALLA POVERTA': oltre alla componente economica il Rei si concentrera' sull'occupabilita' della persona che lo chiede, guardando alla sua situazione complessiva e dando vita a un "progetto personalizzato" volto al superamento della condizione di poverta'. RICHIESTE DAL PRIMO DICEMBRE: ci saranno desk dedicati nei comuni e pratiche "sprint" in modo da ottenere il via libera, se ci sono i requisiti, entro 20 giorni. Possono fare richiesta i cittadini italiani, i comunitari e gli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno. BENEFICIO EROGATO CON CARTA PREPAGATA: Il nucleo che avra' diritto al beneficio avra' una Carta di pagamento elettronica (Carta Rei), simile a una prepagata. La Carta potra' essere usata, per meta' dell'importo, anche per fare prelievi di contanti. Finora invece l'uso e' stato vincolato sempre ad acquisti nei supermercati, nelle farmacie o alle poste.

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Incendi: Coldiretti Abruzzo, almeno 15 anni per ricostruire i boschi perduti

Oltre 120mila ettari a fuoco in tutta Italia con l’Abruzzo che esce veramente martoriato da questa “infernale” estate 2017, che verrà ricordata per il clima pazzo, la forte siccità e le temperature altissime, oltre che per gli innumerevoli roghi che hanno letteralmente raso al suolo centinaia e centinaia di ettari di terreno boschivo che ricopre il 41% della superficie regionale. Per Coldiretti Abruzzo ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo ed un costo per la collettività stimabile in circa diecimila euro all’ettaro percorso dalle fiamme.

"Gli incendi – sostiene la Coldiretti – hanno pesanti effetti dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità (distrutte piante e uccisi animali) e alla distruzione di ampie aree di bosco che sono i polmoni verdi del Paese e concorrono ad assorbire l’anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici. Nelle foreste andate a fuoco – sostiene la Coldiretti - saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna e dei tartufi. Una situazione difficile che riguarda anche il resto del Paese, con oltre 120mila ettari andati a fuoco nel 2017 con incendi praticamente triplicati rispetto alla media dei 10 anni precedenti, spinti dalla siccita’, dall’incuria e dall’abbandono dei boschi divenuti facile preda dei piromani. Un costo drammatico che l’Italia è costretta ad affrontare perché – sostiene la Coldiretti - è mancata l’opera di prevenzione con 12 miliardi di alberi dei boschi italiani che, a causa dell’incuria e dell’abbandono, sono diventati infatti vere giungle ingovernabili soggette ai piromani.

“Anche nella nostra regione è praticamente raddoppiata rispetto all’Unità d’Italia la superficie coperta da boschi che oggi in Abruzzo interessa 400mila ettari (Pari al 41% del territorio) ma, come è ormai evidente, sono alla mercé dei piromani la maggioranza dei boschi che, per effetto della chiusura delle aziende agricole, si trovano ora senza la presenza di un agricoltore che possa gestirle – dice Coldiretti Abruzzo - “Per difendere il bosco italiano e abruzzese occorre creare le condizioni affinché si contrasti l'allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli nonché cogliere le opportunità offerte dalla legge di orientamento che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale”.

 

I DANNI DEGLI INCENDI 
1)    Costo degli interventi per emergenza 
2)    Perdita di biodiversità per danni alla fauna e alla flora con boschi di querce, di faggio, di castagno, di cerro ma anche funghi ed erbe aromatiche.
3)    Impedite nelle aree a fuoco tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono a settembre decine di migliaia di appassionati.
4)    Difficoltà per turismo e agriturismo per calo delle presenze nelle aree coinvolte
5)    Danni diretti alle coltivazioni, perdite di animali, distruzione di fabbricati rurali

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

 

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Successo per La barca del vino, idea de Le Donne del Vino Abruzzo

 A bordo dell'imbarcazione Flying Fish è stata  sancita la partnership tra  Donne del Vino, delegazione Abruzzo, e Flying Fish Scarl, che diventa temporaneamente "La barca del vino". L'intesa è stata concepita con l'obiettivo di valorizzare due settori complementari e rappresentativi dell'economia locale: la filiera vitivinicola, che dall'entroterra collinare abbraccia la costa, ed i comparti dell'ittiturismo e pesca turismo. Oggi l'età media dei pescatori è di circa 65 anni e il settore della piccola pesca rischia di scomparire. Nel fitto calendario di iniziative estive, a prevalenza ricreativa, "La barca del vino" si presenta con la doppia veste di evento improntato sia allo svago sia all'approfondimento delle tematiche legate alla piccola pesca come risorsa della comunità.

"La barca del vino" è salpata sabato 26 agosto dal porto di Ortona per solcare  le onde lungo la Costa dei Trabocchi. I partecipanti hanno potuto degustare finger food a base di pescato locale e pietanze della tradizione marinara, in abbinamento ai vini autoctoni delle produttrici  dell'Associazione Le Donne del Vino Abruzzo, per l'occasione delle cantine: Valle Martello, Chiusa Grande, Codice Citra, Cantine Mucci, Bosco Nestore e Di Biase. Dalle 10.00 fino al tramonto, 50 eno-appassionati sono saliti a bordo   per scoprire la costa. I posti sono andati subito esauriti.

Per la delegata regionale Jenny Viant Gómez questa iniziativa, destinata a crescere, e ideata in seno alla delegazione Abruzzo dell'Associazione nazionale Le Donne del Vino, rappresenta un punto di inizio per concepire la fruizione del vino e del territorio in un modo diverso. Franco Ricci presidente di Flying Fish Scarl e responsabile per la provincia di Chieti del gruppo di valorizzazione internazionale  della costa Flag  ha fatto notare: "il pescato locale rappresenta solo il 20% dei prodotti ittici in vendita, così rischia di scomparire il settore della piccola pesca".

Presenti alla riunione tenutasi a bordo dell'imbarcazione, per presentare l'evento il 24 agosto, e al largo della Costa dei Trabocchi: Giuseppe Marzano comandante della Capitaneria di Porto di Ortona; in rappresentanza del Comune di Ortona Umberto Di Deo e Valentina Ciampichetti assessore al Turismo e  Paola D'Angelo rappresentante legale di Flying Fish. Per Le Donne del Vino: Simona D'Alicarnasso di Codice Citra; Chiara Costantini di Cantine Mucci e l'avvocato Arianna Di Pietro, membro dell'Associazione Giuristi della Vite e del Vino.

Chi sono Le Donne del Vino?

 L'associazione nazionale Le Donne del Vino è stata fondata nel 1988 e riunisce 700 socie rappresentative di tutta la filiera vitivinicola: produttrici di vino, ristoratrici, enotecarie, sommelier, giornaliste ed esperte del settore appartenenti a vari ambiti professionali. Ha lo scopo di promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nel mondo enoico e nella società tutta. In Abruzzo la delegazione è così composta: Jenny Viant Gomez responsabile regionale e giornalista enogastronomica; produttrici Katia Masci-Valle Martello, Valentina Di Camillo-Tenuta I Fauri, Stefania Bosco-Bosco Nestore, Marina Cvetic-Masciarelli, Martina Danelli Mastrangelo-Vini Mastrangelo, Aurelia Elisa Mucci-Cantine Mucci, Emilia Monti-Vini Monti, Marina Contucci Ponno-Orlandi Contucci Ponno, Ersilia Di Biase-Cantina Di Biase, Stefania Pepe-Az.Agricola Stefania Pepe, Caterina Cornacchia-Barone Cornacchia e Isabella Iezzi-Rabottini. Le esponenti di azienda Simona D'Alicarnasso-Citra e Ilaria D'Eusanio-Chiusa Grande. Le ristoratrici Vilma e Nadia Moscardi-Elodia. Le giornaliste Cristina Mosca e Lisa De Leonardis. Le sommelier Graziella Di Berardino, Lucia Cruccolini, Valentina Bianconi e Serena Trolla. L'addetta al marketing estero Anna Glotova e l'avvocato, Giurista della Vite e del Vino, Arianna Di Pietro.

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Presentazione del volume “I Falco di Torre. Una famiglia in trecento anni di storia” di Renato Ciavola

Furono vasai, ramai e artigiani della ceramica (“mastri pignatari”, come venivano chiamati dal Settecento) con la casa-fornace ai piedi sul Castelluccio, ai piedi del palazzo Mazara (oggi castello Gizzi). Poi quando il mercato e l’economia cambiarono, dopo essere stati protagonisti di un’importante stagione economico-produttiva del paese, aprirono tintorie e lanifici e diversificarono l’attività lavorativa in vari campi. Anche occupandosi della cosa pubblica, senza dimenticare i moti carbonari e la resistenza partigiana.

 Origini, intrecci, parentele, trasferimenti anche fuori dall’Abruzzo e, soprattutto, vita, curiosità ed aneddoti dei componenti di una delle più antiche famiglie di Torre de’ Passeri.  “I Falco di Torre. Una famiglia in trecento anni di storia” è il volume di Renato Ciavola docente, cartoonist, giornalista di Fabriano che sarà presentato nella sala del Consiglio Comunale del Municipio di Torre de’ Passeri, sabato 2 settembre, ore 17, nell’ambito del calendario di Torrestate 2017, nel primo dei tre giorni di festeggiamenti dedicati al Santo Patrono.

L’accurata e documentata ricerca, raccolta in tre anni di lavoro sulle fonti scritte e orali e attraverso lo studio d’archivio è dedicata dall’autore Renato Ciavola alla nonna materna Maria Falco e alla memoria dei “cinque Falco” (Pantaleone, Giovanni, Amicangelo, Luigi Antonio e Angelo Vincenzo) vissuti fra l’Ottocento e il Novecento e di cui ripercorre le storie, ricostruendone l’albero genealogico.

Sabato 2 settembre, alla presentazione del libro che attraverso la ricostruzione analitica di storie di famiglia riesce, con maestria, a dipingere uno spaccato, interessante, e talvolta inedito, della storia della comunità torrese, e vanta il Patrocinio del Comune di Torre de’ Passeri,sarà presente l’autore. Discuteranno con Renato Ciavola, il sindaco Piero Di Giulio, l’assessore alla Cultura Manuela Di Cecco e il presidente dell’associazione Talenti e Territori Alessandro Sonsini.

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Nasce il difensore d’ufficio per cani e gatti

Un difensore d'ufficio per cani e gatti in Connecticut. Gli animali vittime di abusi possono fare sentire la propria voce in tribunale grazie a una legge entrata da poco in vigore e che viene studiata come modello in altre giurisdizioni negli Stati Uniti. La legge è la prima del suo genere in America: permette ai giudici di nominare avvocati e studenti di legge a difesa dei diritti dei "pet" in casi di crudeltà, abbandono o incuria come accade sempre più frequentemente in casi che coinvolgono bambini, anziani e malati. "E' un provvedimento che fa da apripista", ha esultato David Rosengard dell'Animal Legal Defense Fund, una organizzazione che ha spinto per l'approvazione del provvedimento da parte del parlamento statale: "Per ottenere giustizia in aula serve una terza voce".

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Agricoltori Ue ottimisti sul futuro, tranne i britannici

 Aumenta la fiducia degli agricoltori europei sulla situazione economica attuale e le prospettive future. Fanno eccezione i britannici a causa dell'incertezza determinata dall'uscita dalla politica agricola comune per effetto della Brexit. Sono i risultati di un'inchiesta condotta dal Copa-Cogeca in dieci paesi Ue. In nove di questi, dall'Italia alla Danimarca, dalla Romania alla Svezia, gli agricoltori sono piu' ottimisti sulle prospettive economiche rispetto al 2016. Solo in un paese, il Regno Unito, la fiducia cala, a causa dalle incognite legate alla scelta di Londra di uscire dall'Ue. L'indice della fiducia preparato dall'associazione ombrello delle organizzazioni agricole e delle coop europee e' calcolato due volte l'anno in base ai risultati di inchieste nazionali eseguite su un campione di oltre 8.000 agricoltori

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