Redazione Notizie D'Abruzzo

Coldiretti: ulivo migra a nord e il vino è più alcolico

Per effetto dei cambiamenti climatici la coltivazione dell’ulivo in Italia è arrivata a ridosso delle Alpi, nella Pianura Padana si coltiva oggi circa la metà della produzione nazionale di pomodoro destinato a conserve e di grano duro per la pasta, colture tipicamente mediterranee mentre in Sicilia, si coltivano banane, avocado e altri frutti esotici Made in Italy. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che il caldo estivo record che ha sconvolto le coltivazioni e allevamenti provocando danni all’agricoltura di oltre 2 miliardi è in realtà la punta di un iceberg della tendenza al surriscaldamento che ormai da anni interessa anche l’Italia.Luglio 2017 si è classificato nella top ten dei più caldi mai registrati in Italia dal 1800 con una temperatura superiore di ben 1,2 gradi la media di riferimento e la caduta il 42% di precipitazioni in meno mentre il mese di giugno è stato addirittura il secondo più caldo con ben il 53% di pioggia in meno secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr dai quali emerge anche che il 2015 è stato l’anno più bollente della storia da 217 anni ma nella classifica degli anni più caldi in Italia ci sono nell’ordine il 2014, il 2003, il 2016, il 2007, il 2012, 2001, poi il 1994, 2009, 2011 e il 2000

Una evidente tendenza al surriscaldamento che ha cambiato la distribuzione delle coltivazioni e le loro caratteristiche. Si è verificato nel tempo - sottolinea la Coldiretti - un significativo spostamento della zona di coltivazione tradizionale di alcune colture come l'olivo che è arrivato alle Alpi. E’ infatti in provincia di Sondrio, oltre il 46esimo parallelo, l’ultima frontiera nord dell’olio d’oliva italiano. Negli ultimi dieci anni - spiega la Coldiretti - la coltivazione dell’ulivo sui costoni più soleggiati della montagna valtellinese è passata da zero a circa diecimila piante, su quasi 30 mila metri quadrati di terreno. Nella Pianura Padana si coltiva oggi circa la metà della produzione nazionale di pomodoro destinato a conserva e di grano duro per la pasta, colture tipicamente mediterranee. Il vino italiano - continua la Coldiretti - è aumentato di un grado negli ultimi 30 anni, ma il caldo ha cambiato anche la distribuzione sul territorio dei vigneti che tendono ad espandersi verso l’alto con la presenza della vite a quasi 1200 metri di altezza come nel comune di Morgex e di La Salle, in provincia di Aosta, dove dai vitigni piu’ alti d’Europa si producono le uve per il Blanc de Morgex et de La Salle Dop.

Il riscaldamento provoca anche - precisa la Coldiretti - il cambiamento delle condizioni ambientali tradizionali per la stagionatura dei salumi, per l'affinamento dei formaggi o l'invecchiamento dei vini. Una situazione che di fatto - continua la Coldiretti - mette a rischio il patrimonio di prodotti tipici Made in Italy che devono le proprie specifiche caratteristiche essenzialmente o esclusivamente all'ambiente geografico comprensivo dei fattori umani e proprio alla combinazione di fattori naturali e umani. Un aspetto che - conclude la Coldiretti - non riguarda solo l’Italia poiché secondo recenti studi il surriscaldamento taglia la resa delle colture di orzo e luppolo per la birra in Belgio e Repubblica Ceca e anche i produttori di champagne francesi sono in allarme per l’aumento delle temperature di quasi 1,2 °C negli ultimi 30 anni nella zona di coltivazione tanto che autorevoli studiosi hanno addirittura ipotizzato lo spostamento fino in Inghilterra

L'agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli" afferma il presidente della ColdirettiRoberto Moncalvo nel sottolineare che “i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.

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Industria, Istat: Produzione giugno +1,1%

 Balzo della produzione industriale a giugno. Nel mese l'indice destagionalizzato registra un incremento dell'1,1% rispetto a maggio. Corretto per gli effetti di calendario, a giugno 2017 l'indice e' aumentato in termini tendenziali del 5,3% (i giorni lavorativi sono stati 21 come a giugno 2016), a top dalla fine dello scorso anno. Lo rileva l'Istat. Nella media del trimestre aprile-giugno 2017 la produzione e' aumentata dell'1,1% nei confronti dei tre mesi precedenti. Nella media dei primi sei mesi dell'anno la produzione e' aumentata del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

L'indice destagionalizzato mensile registra variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti dell'energia (+5,7%), dei beni intermedi e dei beni di consumo (entrambi +1,3%); segna invece una variazione negativa il comparto dei beni strumentali (-0,3%). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a giugno 2017 una crescita significativa per l'energia (+9,8%); aumentano in misura rilevante anche i beni di consumo (+5,6%), i beni strumentali (+5,1%) e i beni intermedi (+4,0%). Per quanto riguarda i settori di attivita' economica, a giugno 2017 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+18,5%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (+13,6%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+12,1%) e della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+10,8%). L'unico settore che registra una diminuzione e' quello dell'industria del legno, della carta e stampa (-1,1%). (

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Simona Molinari in concerto a Castelbasso

Castelbasso 2017 torna fino al 3 settembre nell’antico borgo teramano. Il fulcro della manifestazione, allestita dalla Fondazione Malvina Menegaz presieduta da Osvaldo Menegaz, è, come sempre, l’arte, con la mostra Mario Sironi e le Arti povere. Assenso e dissenso.

Spazio anche alla musica di qualità con il concerto di Simona Molinari in programma venerdì 11 agosto alle 21,30 (ingresso 15 euro). La cantante e compositrice napoletana (con un fortissimo legame con l’Abruzzo, visto che la famiglia vive all’Aquila, sua città d’adozione e dove ha studiato nel conservatorio Casella), propone il suo personale tributo a Ella Fitzgerald, di cui quest’anno si celebrano i 100 anni dalla nascita.

Loving Ella è un progetto che Simona Molinari ha voluto regalare prima che al pubblico, innanzitutto a se stessa. La regina del jazz è sicuramente l’artista che ha più influenzato gli studi e la formazione dell’artista italiana. Il concerto si articolerà in un viaggio narrativo in cui Simona Molinari porterà in scena le canzoni che hanno caratterizzato la carriera della cantante e alcuni aneddoti biografici della controversa vita privata della persona Ella Fitzgerald; gli inizi, gli amori, le passioni, la malattia.

Uno spettacolo che quindi cerca di essere un’esperienza di viaggio alla scoperta del mondo interiore ed esteriore di quella che veniva definita: “First lady of song”. All’interno del concerto Simona inserirà anche alcuni dei suoi brani più significativi, in modo da mostrare in che modo la musica di Ella ha contribuito al suo odierno amore per lo swing e per il jazz.

 

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Gli Italiani hanno speso 18 miliardi in antifurto e porte blindate

Per evitare intrusioni impreviste dentro casa, quattro famiglie italiane su dieci hanno installato un impianto antifurto o, nella stessa percentuale, una porta blindata. Per proteggere l'abitazione, insomma, gli italiani hanno speso oltre 18 miliardi di euro. Questo a fronte di 330.598 furti denunciati nel 2016 in abitazioni ed esercizi commerciali, stando ai dati del ministro dell'Interno e dell'Istat. E' quanto emerge da una indagine condotta da Cna Installazione e Impianti tra le imprese associate. Un impianto antifurto di qualità comprensivo di centralina, sensori esterni e interni, sirena e combinatore telefonico, segnala l'associazione, costa mediamente 1.500 euro, una porta blindata 1.300 euro. Oltre agli allarmi antifurto e alle porte blindate, dall'indagine emerge che le famiglie italiane hanno installato anche tapparelle metalliche con bloccaggi (17%), grate di protezione (14,8%), telecamere (19%).

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Marcia del Creato da Celano a Castelvecchio 

Si svolgerà sabato 19 agosto la "Quinta Marcia per il Creato" organizzata dall'Ufficio Parchi e aree protette della Regione Abruzzo e dal Parco Naturale Regionale Sirente-Velino. La marcia si svolge all'interno del territorio del Parco, partendo da Celano con arrivo a Castelvecchio Subequo e attraversa i territori dei comuni di Aielli, Collarmele e Gagliano Aterno. Lo scorso ci furono 500 adesioni. Tra i cammini religiosi la marcia è testimone della presenza di San Francesco d'Assisi, ospite dei Conti di Celano nella prima metà del 1200. Sempre a Celano nacque Tommaso da Celano. A Castelvecchio Subequo, nel convento voluto da Francesco, i frati conservano un reliquario con il sangue delle stimmate del Santo, ed è presente una cappella con un ciclo di affreschi sulla sua vita. L'ufficio Parchi e aree protette e il Parco Naturale Regionale Sirente Velino hanno celebrato la maestosità della natura con una marcia di 25 chilometri, in luoghi di straordinaria bellezza. L'iniziativa, che vedrà all'arrivo la partecipazione dell'assessore ai Parchi, Donato Di Matteo e del commissario del Parco Sirente-Velino, Annabella Pace, è patrocinata da 17 Associazioni e supportata dai Carabinieri forestali a cui spetta l'apertura della marcia con due cavalieri. Coordinatore del progetto è Pasquale Casale. Il sentiero è stato studiato e tracciato dal Cai, insieme al personale della Croce Rossa Italiana delle sezioni di Avezzano e Sulmona. 

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Grande Guerra, progetto culturale di censimento a Mosciano

Un progetto culturale di censimento, digitalizzazione e valorizzazione di un ingente patrimonio di materiali fotografici e documentali, in gran parte sconosciuti e inediti, appartenuti a Serafino De Benedictis, classe 1891, giovane soldato di Mosciano Sant'Angelo, tipografo e fotografo dilettante durante la Grande Guerra. E' l'iniziativa promossa dal Comune moscianese che, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio dell'Abruzzo, ha ottenuto dal Mibact il relativo finanziamento. De Benedictis ha realizzato, sviluppandole e stampandole in proprio, decine e decine di foto amatoriali del conflitto mondiale, che hanno un eccezionale valore documentario. Nel materiale vengono ritratti tutti i principali protagonisti politici e militari della Grande Guerra. Oltre alle fotografie, molte delle quali riportano annotazioni fatte di suo pugno, il ricco fondo documentale comprende numerose cartoline d'epoca, in parte prodotte personalmente da De Benedictis, che ha girato il mondo negli anni 1909-1918. E ancora lettere, pagine di quaderno, riviste, schizzi. Effettuato il censimento dettagliato del fondo, si procedera' alla sua catalogazione digitale secondo gli standard tecnici convenzionali per poter garantire l'accessibilita' e la fruibilita' anche in formato digitale dei materiali. L'obiettivo sara' realizzare una mostra di originali selezionati, per raccontare la realta' della Grande Guerra, creando l'opportunita' soprattutto per gli studenti di vivere il racconto del conflitto mondiale anche da un punto di vista piu' personale e locale. Il progetto e' stato illustrato al Consorzio Bim, presenti l'assessore alla Cultura del Comune di Mosciano, Daniela Ferrante, il funzionario della Soprintendenza Abap di Chieti, l'architetto Aldo Giorgio Pezzi, la storica dell'arte Chiara Pellino, la proprietaria ed erede del materiale documentale di Serafino De Benedictis, Annantonia De Benedictis. 

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Buttafuori ferito da un colpo di pistola, arrestato un albanese a Vasto

E' finito in carcere un 27enne di nazionalita' albanese e residente a San Salvo, B.D., per il ferimento ad una gamba con un proiettile esploso da una semiautomatica, di un giovane buttafuori di uno stabilimento balneare di San Slavo, il 22 giugno scorso. Le accuse sono di detenzione e porto illegale di arma, lesioni gravi aggravate e ricettazione. Accertamenti della Sezione di microscopia e balistica del Ris di Roma, una serie di intercettazioni telefoniche, le riprese delle telecamere di videosorveglianza, il rinvenimento di una semiautomatica Beretta cal. 7,65 e i rilievi dello Stub per la ricerca di particelle di polvere da sparo hanno convinto l'autorita' giudiziaria a emettere la misura cautelare. L'episodio contestato dai Carabinieri di San Salvo e del Nucleo Operativo di Vasto risale a giugno quando furono chiamati a intervenire presso il "Pachuka Beach" a San Salvo Marina dove un addetto alla sicurezza era stato colpito a una gamba da un colpo di arma da fuoco; a terra fu rinvenuto un bossolo calibro 7,65. Dalle testimonianze raccolte si accerto' che un gruppo di cittadini di nazionalita' albanese aveva creato disordine all'ingresso del locale ed il personale addetto alla sicurezza era pertanto intervenuto. Il giovane e' stato arrestato ieri pomeriggio e si trova rinchiuso nella Casa Circondariale e di Lavoro di Vasto. 

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Finisce nel fiume, attende soccorsi aggrappato a un albero

La barca su cui stava pescando si ribalta e lui finisce nel fiume Pescara; trascinato dalla corrente, riesce ad aggrapparsi ad un albero e li' attende i soccorritori, che alla fine lo recuperano. Protagonista dell'episodio, avvenuto nel pomeriggio tra Spoltore e San Giovanni Teatino  e' un 63enne. Dopo il ribaltamento, l'uomo che era a pesca con lui, un 54enne, e' riuscito a mettersi in salvo e a raggiungere la sponda del fiume, lato Spoltore, all'altezza di via Arno. E' cosi' riuscito a lanciare l'allarme. Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco, con l'elicottero ed il nucleo Speleo Alpino Fluviale (Saf). Il mezzo aereo, pero', non e' riuscito a raggiungere l'uomo, perche' la zona e' piuttosto impervia. Si e' quindi proceduto al recupero via terra. Recuperato, il 63enne, in via precauzionale, e' stato affidato alle cure del personale sanitario, ma e' in buone condizioni di salute. Intervenuti anche i Carabinieri della Compagnia di Pescara e della Stazione di Spoltore, insieme ai colleghi della Compagnia di Chieti.

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Uomo morto a Penne, l’autopsia esclude l’ipotesi della meningite come causa del decesso

Non ci sarebbe una meningite all'origine del decesso dell'uomo di 74 anni morto sabato all'ospedale di Penne. E' quanto emerso dall'autopsia, eseguita oggi pomeriggio nell'obitorio dell'ospedale di Chieti dal medico legale Ildo Polidoro. Nel corso dell'esame autoptico, andato avanti per tre ore e mezza, il medico legale ha effettuato dei prelievi per i successivi esami di laboratorio. Verranno tra l'altro effettuate analisi specifiche che generalmente vengono eseguite su pazienti vivi, cosi' da accertare definitivamente che non si sia trattato di meningite ed appurare le cause del decesso. "A livello macroscopico si puo' escludere l'ipotesi di meningite", conferma l'avvocato Giuseppina D'Angelo, legale dei familiari del 74enne, sulla base delle prime informazioni ricevute dal consulente di parte, Paola Vellante, che ha assistito all'autopsia in sostituzione del medico legale Cristian D'Ovidio. 

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Autismo, la Regione Abruzzo recepisce la normativa nazionale

La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanita', Silvio Paolucci, ha deliberato il recepimento e l'approvazione del Documento tecnico relativo alla disciplina attuativa delle legge nazionale 134/2015 "Disposizioni in materia di disturbi dello spettro autistico", delle tabelle sinottiche "Ambulatori dedicati per l'autismo", "Centri diurni per l'autismo", "Nuclei residenziali dedicati per l'autismo in eta' adulta" e delle "Schede di autorizzazione e di accreditamento relative a nuclei residenziali dedicati per l'autismo in eta' adulta" ed al Centro diurno disturbi dello spettro autistico ed agli ambulatori dedicati per l'autismo. "Si tratta un provvedimento - ha spiegato l'assessore Paolucci - che traduce in termini di operativita' integrata le linee di indirizzo, concordate nel 2014 tra Governo, Regioni, Province autonome, Province, Comuni e Comunita' montane, per la promozione ed il miglioramento della qualita' e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore dei disturbi pervasivi dello sviluppo con particolare riferimento a disturbi dello spettro autistico".

Le Linee di indirizzo prevedono che le Regioni migliorino la conoscenza di bisogno dell'offerta, promuovano interventi mirati alla creazione di una rete assistenziale regionale integrata, formino tutte le figure professionali coinvolte, attuino, producano ed aggiornino linee guida e promuovano la ricerca, sviluppino una carta dei servizi dei diritti dell'utente e promuovano informazione e sensibilizzazione sociale. L'Esecutivo regionale ha, altresi', stabilito di demandare ad apposito provvedimento di Giunta la costituzione del Comitato tecnico scientifico e di avviare le procedure per la copertura del fabbisogno aggiuntivo programmato dal documento tecnico in relazione ai Centri diurni Disturbi dello spettro autistico per l'assistenza agli adulti. E' stato poi stabilito che le domande di autorizzazione alla realizzazione di Centri diurni disturbi dello spettro autistico per assistenza agli adulti siano valutate in ordine cronologico prendendo a riferimento le date di protocollazione delle amministrazioni comunali accettanti, previa acquisizione, per le istanze gia' presentate alla data di pubblicazione del presente provvedimento sul BURAT, ove non ancora oggetto di parere definitivo, di apposite dichiarazioni del mantenimento dell'interesse. La Giunta regionale ha, infine, deliberato di demandare ad un successivo provvedimento la definizione del fabbisogno di accreditamento all'esito dell'attivita' di monitoraggio del Comitato tecnico scientifico e degli studi epidemiologici e di valutazione della risposta assistenziale socio-sanitaria ai bisogni delle persone affette da disturbi dello spettro autistico residenti nella regione Abruzzo da parte del Centro Regionale di Riferimento per l'autismo. 

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