"Il Direttivo del Sindacato Giornalisti Abruzzesi, ritenendo esaurito l'obiettivo prefissato di salvare il sindacato stesso dalla scomparsa per l' insostenibile situazione economica e di bilancio, rassegna le dimissioni della maggioranza dei componenti e restituisce la parola agli iscritti". Lo si legge in una nota nella quale si sottolinea la "'scelta di dignita'', sulla quale ha inciso anche il disagio dei componenti a fronte di scomposte e strumentali reazioni a decisioni inevitabili nella gestione e nell'azione sindacale, oltre ad una insufficiente sinergia con la Federazione Nazionale della Stampa". I giornalisti dimissionari lamentano - prosegue la nota firmata dal segretario Sga, Adam Hanzelewicz - "la mancanza di trasparenza della Fnsi nel rapporto con lo Sga e i componenti eletti, ma anche il supporto a proposte e iniziative, surrogate con altre, autonome e in alcuni casi persino non condivise nei tempi, nella forma e nella sostanza". Alle dimissioni e alle motivazioni che ne sono alla base, illustrate a tutti gli iscritti in un documento fatto loro pervenire dal Sga, hanno aderito anche i consiglieri nazionali Fnsi regolarmente eletti in Abruzzo, i quali hanno rimesso il mandato in segno di condivisione e di solidarieta'. I componenti del direttivo sottolineano "non solo di essere riusciti a risanare tra mille difficolta' i conti del sindacato - si afferma nella nota - salvandolo dal crac, ma anche che su questo cammino sono stati frapposti ostacoli meschini e beceri dall'esterno e dall'interno. Non ultima la strumentale ed autolesionista richiesta del fiduciario Casagit di sospendere il contributo al funzionamento della sede, assolutamente priva di alcun fondamento. L'assurdita' di tale 'temeraria' richiesta, che, ovviamente, non ha riscosso alcun credito a Roma, avrebbe comportato l'immediata chiusura del Sga".
Leggi Tutto »Avviso regionale per fondo d’investimento immobiliare etico
La giunta regionale dell'Abruzzo ha approvato l'avviso pubblico per la raccolta di 'Manifestazioni di Interesse per la realizzazione, il recupero e/o l'acquisto di immobili destinati alla 'locazione a canone calmierato, in favore di soggetti economicamente svantaggiati, possibile cessione di immobili o interventi di Edilizia Residenziale Libera e Sociale Sovvenzionata al costituendo Fondo Immobiliare Etico della Regione Abruzzo di Housing Sociale'. "La Regione Abruzzo, con il presente avviso, intende raccogliere manifestazioni di Interesse che possano stimolare soggetti prevalentemente finanziari, sia nazionali che internazionali, interessati alla partecipazione nella fase di costituzione del Fondo di Investimento Immobiliare Etico per l'Housing Sociale e/o a sostenere lo stesso durante il periodo degli investimenti, compresi i processi finanziari tesi a facilitare le procedure di dismissione di parte del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica, nel rispetto delle disposizioni legislative ed attuative nazionali e regionali con l'utilizzo di tutti i possibili strumenti di finanza nazionale ed internazionale, sia convenzionale che innovativa, comunque compatibili con l'iniziativa in questione".
"Il Fondo Immobiliare, unitamente ad altre possibili iniziative - ha detto l'assessore regionale Donato Di Matteo - , sarà finalizzato alla risoluzione delle problematiche riguardanti le molteplici criticità esistenti nell'ampio ambito delle residenze per famiglie economicamente svantaggiate, ma anche per anziani da sostenere e studenti universitari in cerca di alloggi a prezzi contenuti, incrementando l'offerta di unità immobiliari residenziali a canoni calmierati sull'intero territorio della Regione Abruzzo, altresì per favorire operazioni di riqualificazione urbana e, laddove possibile, anche attraverso la riutilizzazione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare delle pubbliche amministrazioni, non più utilizzato dalle stesse". Le informazioni sull'avviso saranno disponibili sul sito: https://www.regione.abruzzo.it/ Per eventuali chiarimenti e /o esplicitazioni è possibile rivolgersi a: Arch. Bruno Celupica. E-mail: bruno.celupica@regione.abruzzo.it; Tel. 0862/364692; Dott.ssa Barbara Togna. E-mail: barbara.togna@regione.abruzzo.it; Tel. 0862/364630. Il responsabile del Procedimento è il Dirigente del Servizio Governo del Territorio, Beni Ambientali, Aree Protette e Paesaggio, Architetto Bruno Celupica.
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L’Aquila, ancora ferme 108 pratiche
Ad una ricognizione delle pratiche di ricostruzione relative alla cosiddetta "vecchia procedura" risultano ancora 108 posizioni ferme, per un importo di circa 100 milioni. Si tratta di provvedimenti bloccati per carenza di documentazione, nonostante siano gia' assegnatari del contributo massimo concedibile. "A partire da gennaio 2018 - spiega il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, che detiene anche la delega alla ricostruzione privata - sara' pubblicato l'elenco degli inadempienti e saranno concessi 90 giorni di tempo per ottemperare. In caso di inerzia si verra' avviato il provvedimento di revoca del contributo con conseguente archiviazione". In quest'ultimo caso si rendera' necessario riavviare il procedimento da capo con il modello parametrico. L'elenco e' disponibile presso il servizio ricostruzione privata del Comune, referente geometra Gianfranco Scirri
Leggi Tutto »Banca Marche, sequestro da 15 milioni per gli ex vertici Medioleasing
Un sequestro conservativo fino a 15 milioni di euro tra beni mobili, immobili e crediti nei confronti di sei ex amministratori di Medioleasing Michele Ambrosini, Giuseppe Barchiesi, Massimo Bianconi, Lauro Costa, Claudio Dell'Aquila e Tonino Perini. Lo ha disposto con ordinanza il Tribunale di Ancona-Sezione imprese, accogliendo il reclamo di Nuova Banca Marche (in cui Medioleasing conflui' dopo la fase di amministrazione straordinaria). Il provvedimento cautelare reale, contro il quale non e' possibile fare ricorso, ma che puo' essere revocato se mutassero le condizioni, arriva nell'ambito dell'azione di responsabilita' da 87 milioni di euro promossa dall'amministrazione straordinaria di Medioleasing dopo il crac.
Leggi Tutto »Truffa per un milione di euro all’Inps, la Finanza denuncia 31 persone
Dopo due anni di indagini e il vaglio di circa 3.500 posizioni, hanno condotto la Guardia di Finanza di Sulmona a scoprire 31 persone, di fatto residenti all'estero, che percepivano l'assegno sociale erogato dall'Inps: 450 euro al mese per tredici mensilita'. Una maxi truffa all'Inps per oltre un milione di euro. I responsabili sono stati tutti denunciati e, contestualmente e' stato avviato il recupero delle somme percepite. Sono risultati domiciliati per lo piu' in Paesi del Sud America e dell'Europa dell'Est. Tra i casi piu' eclatanti, quello di un pensionato, fittiziamente residente in un Comune della Valle Peligna che oltre all'assegno sociale percepiva un'indennita' di accompagnamento per complessivi 80.000 euro. Sono stati poi scoperti due coniugi che, sebbene regolarmente iscritti all'anagrafe di un Comune Peligno, risultavano essersi trasferiti, dopo aver contratto matrimonio, in uno Stato sudamericano continuando tuttavia a percepire l'assegno sociale per complessivi 100.000 euro.
Altro caso emerso è quello di un'anziana vedova, di genitori italiani, che nonostante risiedesse in Sudamerica, percepiva dagli anni '90 il sussidio dell'INPS incassato dalla nipote residente in Italia; vi e' poi il caso di un soggetto deceduto, dimorante in vita in Sudamerica, sul cui conto corrente continuavano, anche dopo la sua morte, ad essere versati gli assegni sociali incassati dai parenti residenti.
Leggi Tutto »Teramo, l’ex sindaco Brucchi: mi sento tradito
"Mi sento tradito, mi sento tradito in quello che ho dato a queste persone, da chi avrebbe dovuto e potuto fare un discorso diverso, perche' quando c'e' stato da mettere il nono assessore in particolare Silvio Antonini, il sindaco non ha detto no, e avrebbe potuto dire no, Brucchi c'e' stato, non ha detto una sola parola me lo ha chiesto Paolo Gatti, mi sono caricato sulle spalle la responsabilita'... pero' poi quando vedo e sento che qualcuno vuole fare Ponzio Pilato... allora non mi va piu' bene". C'e' il vicepresidente del Consiglio regionale Paolo Gatti, anche lui di Forza Italia, tra i principali bersagli della reazione dell'ex sindaco Maurizio Brucchi, nella sua prima uscita dopo la defenestrazione da palazzo di Citta'. L'ha fatta dagli schermi dell'emittente SuperJ, per criticare i cosiddetti leader del 'modello Teramo', e oltre a Gatti, anche Gianni Chiodi ("non si e' mai visto e quando ha parlato, due volte, lo ha fatto contro di me") e Mauro Di Dalmazio ("si e' defilato da subito, delegando al tavolo Giorgio Di Giovangiacomo, perche' aveva problemi interni alla sua lista civica e per non scegliere tra lui e Campana ha preferito uscire dalla maggioranza"). Sulle dimissioni, presentate e poi ritirate, Brucchi ha ricordato di averle ritirate perche' glielo avevano chiesto tutti, e che aveva anche valutato la candidatura a cui poi aveva rinunciato per espressa richiesta di Berlusconi che "vuole i sindaci sul pezzo, perche' conoscono il territorio e la gente e servono sul campo per la campagna elettorale". E ne ha anche per il presidente del Consiglio comunale, Milton Di Sabatino, "altra pagina triste di questa consiliatura. L'ho voluto io presidente del Consiglio contro tutto e contro tutti e lui lo ha fatto perche' l'ho voluto io. E quando volevano sfiduciarlo l'ha difeso Maurizio Brucchi, uno dei pochi. E che lui abbia fatto la scelta di andare via dalla mia lista mi ha fatto male ma fino a un certo punto. Quando ho visto la sua firma sul documento che mi chiedeva le dimissioni, beh... mi e' parso brutto, perche' credo che Brucchi non meritasse quella firma". Sui dissidenti Brucchi ha ricordato di averci lavorato ma che non li ha creati lui, bensi' proprio quella lista (Futuro In) che gli ha voltato le spalle e sul commissario in arrivo ha sottolineato che "da oggi non c'e' piu' un sindaco la gente capira' questo cosa significa e valutera'. quanti di quelli che oggi sono andati a firmare ieri parlavano contro l'ipotesi di un commissariamento, quanti...". E il fatto che il suo mandato sia stato caratterizzato da un alto numero di giunte, "le giunte ci sono state perche' qualcuno me le ha chieste e me le ha chieste con precise indicazioni". Brucchi saluta e ringrazia tutti ma tiene a precisare che la sua uscita e' stata decisa fuori dal consiglio perche' non c'e' una motivazione poiitica: "Non so e non ho capito quale sia stata la mia colpa? La colpa di aver portato soldi alla citta' per grandi opere, di quanto fatto per questa citta', anche da solo ultimamente?".
Leggi Tutto »Trovato morto sul greto del fiume, autopsia conferma annegamento
E' morto per annegamento il 24enne Ze Zhi Zeng, trovato senza vita due giorni fa sul greto del fiume Tordino a Castellalto. Lo conferma l'autopsia effettuata oggi dall'anatomopatologa Gina Quaglione dalla quale emergono anche traumi compatibili con un incidente stradale. Il giovane, residente nella frazione teramana di San Nicolo' a Tordino, sarebbe finito fuori strada a bordo della sua Bmw. A quel punto, probabilmente dolorante e frastornato, sarebbe riuscito a scendere dall'auto, ma avrebbe perso l'equilibrio cadendo poi nel fiume.
Leggi Tutto »Falso dentista procura lesioni a paziente nel teramano
Svolgeva la professione di dentista senza averne i titoli e utilizzava per farlo uno studio che gli che un vero dentista gli prestava: adesso nei guai sono finiti entrambi, per concorso in esercizio abusivo della professione e lesioni personali gravi, dopo la denuncia di una paziente che, sottoposta a un interventi di ortodonzia, aveva riportato lesioni giudicate guaribili in due mesi. I carabinieri di Nereto hanno sequestrato lo studio medico. La vicenda vede coinvolto un odontotecnico 50enne di Nereto, sui cui i militari hanno indagato, dopo il gravissimo fatto subito da una donna di Sant'Omero, che aveva poi dovuto rivolgersi ad un dentista per riparare alle lesioni rimediate ai denti, e che svolgeva la sua attivita' normalmente non fosse abilitato, potendo utilizzare struttura e attrezzature di un vero dentista.
immagine di repertorio
Leggi Tutto »Circa il 7-8% della popolazione italiana soffre di dolore neuropatico
"Circa il 7-8% della popolazione italiana soffre di dolore neuropatico e almeno un paziente su tre necessita di trattamento riabilitativo, per non dire forse il 50%". A dipingere il quadro dell'incidenza delle neuropatie nel nostro Paese è Raoul Saggini, direttore della Scuola di specializzazione in Medicina fisica e riabilitativa dell'Università D'Annunzio di Chieti, che aggiunge: "Questi numeri ci portano a capire quanto il dolore neuropatico debba essere affrontato in maniera assolutamente attenta e consapevole".
Sono sempre di più, infatti, gli italiani interessati da lombosciatalgia, mal di schiena, sciatica e radicolopatie. Si tratta di sensazioni dolorose che compaiono a seguito di un deterioramento o un malfunzionamento del sistema nervoso periferico, o delle strutture del sistema nervoso centrale.
"Il dolore può essere acuto, improvviso, oppure cronico, che perdura per molto tempo, e che il paziente normalmente cerca di contrastare in maniera assolutamente inadeguata con dei rimedi spesso 'della nonna' - continua Saggini - Questi soggetti a un certo punto si rivolgono ad esperti per sottoporsi a un'indagine più approfondita e costruire finalmente un percorso riabilitativo individuale che possa portare a una risoluzione del quadro".
Leggi Tutto »Nicastro, costo dei ristori dei 4 istituti inferiore a 400 milioni
Il costo per i ristori da parte dei piccoli risparmiatori retail delle 4 banche in risoluzione, inizialmente quantificato in 400 milioni di euro, "alla fine sara' auspicabilmente molto inferiore". Lo ha detto l'ex presidente delle good bank di Banca Marche, Banca Entruria, Carife e Carichieti, Roberto Nicastro. In audizione alla commissione di inchiesta sulle banche, Nicastro a sottolineato che "il fondo interbancario ha corrisposto finora una cifra intorno ai 170 milioni e il percorso non e' ancora completato. Al fondo gestito dall'Anac che si occupa delle richieste che passano attravero l'arbitrato sono arrivate richieste per 80 milioni. Il mondo del piccolo retail e' partito con un costo complessivo di 400 milioni: questo costo alla fine sara' auspicabilmente molto inferiore". Nicastro ha quindi precisato che "Banca Marche rappresentava il problema principale, Carife era il problema principale dal punto di vista relativo, per essere piccola era infatti quella con maggiori problemi, terzo era Banca Etruria e quarta la Cassa di Risparmio di Chieti".
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