Redazione Notizie D'Abruzzo

A Caramanico l’Open day di Majambiente

 

Majambiente apre le porte a tutti i giovani dai 16 ai 25 anni interessati alla natura. L'appuntamento sarà l'occasione per illustrare il lavoro ed i servizi professionali offerti dalla cooperativa per il territorio del Parco Nazionale della Majella. L'intento è quello di coinvolgere le nuove generazioni e potere fare comprendere di come sia possibile pensare al futuro lavorativo nel settore del turismo naturalistico.

L'iniziativa è in programma sabato 8 aprile 2017 a Caramanico Terme.

Le attività si svolgeranno nella sede del Centro Visite Valle dell'Orfento.

 

 

 

 

 

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Minacce e lesioni in famiglia, arrestato un uomo a Vasto

Avrebbe insultato, aggredito e minacciato la ex moglie, gia' seguita dal Centro antiviolenza presente in citta', con calci e pugni. Tutto questo sarebbe avvenuto alla presenza dei quattro figli minori, uno dei quali ha dato l'allarme al 113 e segnalato quanto stava avvenendo tra le mura domestiche. E' accaduto a Vasto dove gli agenti del locale Commissariato sono dovuti intervenire in un'abitazione per sottrarre una donna dalla violenza dell'ex marito, arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia, oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. L'uomo e' ora nel carcere di Vasto, in attesa della convalida di arresto. La donna e la figlia della coppia sono state medicate al pronto soccorso per le lesioni riportante con una prognosi di 5 e 10 giorni.

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Di Matteo: ecco il Green box delle aree protette

Presentato dalla Regione Abruzzo il Green box, un network delle aree protette d’Abruzzo, che domenica verrà presentato al pubblico, presso Porto Allegro di Montesilvano, con una degustazione di prodotti abruzzesi. L’iniziativa servirà a valorizzare e a promuovere le aree verdi del territorio all’interno di uno spazio che la struttura ha mesos a disposizione dell’assessorato regionale ai Parchi e alle Riserve. “Quello di oggi è un progetto di grande valore per il rilancio delle aree protette – spiega l’assessore regionale Donato Di Matteo - e per evidenziare che nelle varie attività dislocate sul territorio si può lavorare in sinergia in un momento in cui l’immagine della nostra regione è in difficoltà e ha bisogno di rilanciarsi. L’Abruzzo con questa iniziativa lancia un progetto pilota, che nei prossimi mesi investirà anche altre province abruzzesi. All’interno dello spazio del centro commerciale verranno promosse le nostre eccellenze: dalle montagne alle aree protette fino ai nostri prodotti enogastronomici, inoltre saranno proiettati video per promuovere le riserve naturali. L’Abruzzo è vivo ed ha una grande potenzialità a volte inespressa, questa regione deve collocarsi ai primi posti per numeri e turismo diffuso. Ringrazio la proprietà di Porto Allegro, il direttore Enrico Di Tillio, Fernando Di Fabrizio presidente della Legacoop d’Abruzzo, Patrizio Schiazza presidente dell’Associazione Amore e/è Vita e le riserve. Nei prossimi mesi partiranno iniziative nelle riserve – ha annunciato infine l’assessore Di Matteo - . Mi auguro di coronare il sogno di concludere in tempi brevi l’inter della legge regionale sulle aree protette concordata con gli operatori del territorio, i quali vanno valorizzati per il lavoro svolto con tanta passione e dedizione”.  

Il box è aperto tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 21, compreso sabato e domenica. Nel green box di Porto Allegro sarà distribuita anche “De Rerum Natura”, la rivista della rete delle riserve naturali regionali d'Abruzzo, edita da oltre venti anni (1993) e che promuove e diffonde per conto della Regione Abruzzo la sostenibilità delle aree naturali protette, con il patrocinio della Riserva Naturale Regionale Lago di Penne, Wwwf Oasi e Cisdam.

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Vinitaly, i primi dati 2017 nella Gdo

Parte bene il 2017 per il mercato del vino nella Grande distribuzione con un aumento delle vendite del 4,9% dei vini a denominazione d'origine (Docg, Doc, Igt in bottiglia da 0,75lt) e del 2,3% del totale del vino confezionato (primo bimestre, a volume, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Lo riferisce la ricerca dell'IRI commissionata da Vinitaly che sara' presentata al pubblico il 10 aprile nel corso della fiera veronese. I primi dati del 2017 confermano dunque il trend del 2016 che vedeva una robusta crescita dei vini a denominazione e degli spumanti, rispettivamente del 2,7% e del 7% e fanno sperare in un anno molto positivo. "Gia' il 2016 ha confermato il trend di crescita delle vendite dei vini spumanti e dei vini doc e docg di piu' alta fascia qualitativa - ha sottolineato Simone Pambianco, Product Manager Prodotti a marchio della catena distributiva Despar - Bene anche i vini a marchio del distributore: i nostri hanno registrato una crescita a valore del 10,5% per vini doc e docg e dell'8,6% per gli spumanti".

Despar e' protagonista a Vinitaly 2017, insieme alle catene distributive Conad, Carrefour, Iper La Grande I, Vege', EcorNaturaSi, Agora', Italy Discount, S&C, partecipando all'evento "Gdo Buyers' Club" (10 e 11 aprile), dove i buyer vino della Grande distribuzione incontrano le cantine espositrici. Alcuni di questi buyer hanno espresso la loro valutazione sul mercato del vino.

In Conad aumentano le vendite di vini di qualita', ma anche i prezzi medi a scaffale, come ha dichiarato il Buyer vino Valerio Frascaroli: "Il 2016 si chiude per noi con un incoraggiante +2,8% a volume dell'intero comparto del vino confezionato. La crescita e' trainata dai vini a denominazione d'origine e dagli spumanti. Bene anche il formato "mono consumo" ottimo per famiglie monocomponenti o per chi lavora fuori sede. I bianchi crescono piu' dei rossi, ma anche i rosati nel loro piccolo vanno benissimo"

I consumatori sembrano essere sempre piu' esigenti, attratti anche dalla comunicazione a scaffale, come ha precisato Luca Bacciocchi, Category Manager Vini, Spumanti, Champagne di Carrefour: "Il consumatore ha dimostrato una curiosita' e una propensione all'acquisto maggiori verso il mercato del vino, con focus particolare alla qualita' medio-alta. La comunicazione si e' rivelata fondamentale per catturare un cliente sempre piu' attento e disposto a spendere. Pertanto si potrebbe lavorare in modo incrementale su cartigli, retro etichette, slim a scaffale ed altro".

La Grande distribuzione deve puntare sempre piu' sui vini di qualita', come ha riferito Roberto Romani, Buyer Beverage di Iper la Grande I (Gruppo Finiper): "La tendenza e' quella di una forte crescita nella fascia Premium e grazie ad essa sara' anche possibile diminuire gradualmente la pressione promozionale in tutti i comparti vino. Abbiamo un buon rapporto con le cantine e confidiamo di poter collaborare direttamente, senza la mediazione di concessionari o grossisti, anche con cantine 'premium' che fino ad oggi hanno preferito servire il canale horeca".

Soddisfazione espressa anche dalla catena EcorNaturaSi che opera in un mercato salutistico, come ha osservato Michele Bonato, Buyer divisione vini e freschi: "Il 2016 e' stato un buon anno con un incremento dei volumi di vendita del 12%. La miglior performance e' quella del Prosecco ma aumentano anche vini senza solfiti aggiunti e con certificazione vegana. E' importante la comunicazione a scaffale: abbiamo utilizzato dei cartellini per ogni referenza con tutte le informazioni utili"

Il mercato del vino e' positivo anche nel particolare comparto dei Discount, come ha commentato Giovanni Filippini, della Direzione Acquisti di Italydiscount: "Abbiamo venduto nel 2016 sei milioni di bottiglie nei nostri 340 punti di vendita, utilizzando brand di fantasia. Nella linea delle bottiglie da 750cc in vetro abbiamo 54 etichette che non sono di nostra proprieta', ma frutto di un accordo con singoli fornitori selezionati".

Alla crescita della bottiglia da 0,75 lt corrisponde un calo degli altri formati, come confermato da Adelio Bellagente, Responsabile Acquisti Vino e Olio di S&C Consorzio Distribuzione Italia: "Sono in difficolta' le vendite del formato da un litro e mezzo e del formato brik mentre i vini locali sono seguiti con sempre maggiore attenzione dai consumatori. Nel 2017 inseriremo nell'assortimento vini locali di maggiore qualita', aumentando in tal modo il valore dello scaffale e, di conseguenza, del prezzo di vendita"

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Bimillenario Ovidio, Mattarella: serve un forte richiamo alla cultura

Ricordo e applausi, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le 309 vittime del sisma dell'Aquila, di cui oggi ricorre l'ottavo anniversario e in ricordo di Fabrizia Di Lorenzo uccisa nell'attentato di Berlino. Mattarella sta presenziando al convegno internazionale di studi ovidiani, al Teatro Caniglia di Sulmona, in occasione delle celebrazioni per il bimillenario dalla morte del poeta latino nato nella citta' peligna. A dare il benvenuto al capo dello Stato, il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, sottolineando che "Mattarella dona un entusiasmo tale a lavorare ancora con piu' forza sulla cultura". Il sindaco ha voluto quindi evidenziare l'esempio di Fabrizia "giovane impegnata e studiosa" e richiamare alla memoria la vittima sulmonese del sisma aquilano, Roberta Zavarella. Nel suo intervento il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha parlato di "ricordo da cui nasce la forza di continuare per ricominciare".

Il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, in visita a Sulmona con cittadini e scolaresche assiepate dietro la transenne di piazza XX Settembre, si e' intrattenuto con il partigiano Raffaele Di Pietro. Il capo dello stato, con toni affettuosi, lo ha ringraziato per il contributo dato per la liberta'. Non era presente tra la gente il 96enne Gilberto Malvestuto, ultimo ufficiale della Brigata Maiella ancora in vita, che tra i ricordi piu' cari conserva l'ingresso nella Bologna liberata dai fascisti. Il presidente ha poi salutato e stretto le mani di molte persone tra cui quelle di bambini in festa. Il capo dello Stato e' stato accolto dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, e dal sindaco di Sulmona, Annamaria Casini.

La cultura riveste una grande importanza "per la nostra comunita', per il nostro Paese, per questa citta'". Cosi' il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un intervento al convegno internazionale studi ovidiani a Sulmona. La cultura, sottolinea, "come base per qualunque impegno in qualunque settore della convivenza". Senza cultura "non vi e' la capacita' di affrontare i problemi, le difficolta' e il nostro futuro", conclude il capo dello Stato

Tra gli applausi dei presenti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e' uscito dal Teatro Caniglia di Sulmona dove ha partecipato ai lavori della giornata conclusiva del convegno internazionale di studi ovidiani. Il capo dello Stato sta raggiungendo l'eliporto da dove ripartira' per tornare a Roma.

"In questo momento di difficolta' su piu' fronti deve essere forte il richiamo all'importanza della cultura". Cosi' il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Sulmona alla giornata conclusiva del convegno internazionale di studi ovidiani per celebrare il bimillenario della morte del poeta sulmonese. "La nostra identita' si collega alla cultura, solo cosi' si puo' affrontare il futuro. Questa straordinaria condizione culturale ci rende forti anche su altri fronti, come quello economico e sociale" ha detto Mattarella salutando i sindaci e ringraziandoli "per la faticosa, ma preziosa opera". Mattarella ha lasciato il teatro Caniglia facendo gli auguri "a Sulmona, all'Abruzzo e al Paese"

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Dati Cineas, richiesti risarcimenti per 3,1 miliardi di euro

Il Consorzio Cineas del Politecnico di Milano ha verificato 19.716 pratiche presentate da cittadini danneggiati dal terremoto in Abruzzo nel 2009 per un contributo totale richiesto di 3,1 miliardi di euro, di cui 413 milioni giudicati come "non ammissibili". E' quanto viene indicato nella ricorrenza del sisma che colpi' l'Abruzzo 8 anni fa, sottolineando come per quanto riguarda il terremoto che ha colpito il Centro Italia, lo scorso 24 agosto "e' stata appena avviata la fase operativa per la presentazione delle richieste di risarcimento da parte dei cittadini danneggiati". Nello stesso periodo a L'Aquila - sottolineano al Cineas - "erano state gia' protocollate, valutate tecnicamente e controllate da Cineas 940 pratiche", che sono diventate 17.037 nel dicembre del 2010. Secondo Cineas, "per rispondere alla necessita' di una governance unitaria che garantisca risarcimenti tempestivi e trasparenza nell'utilizzo dei fondi pubblici, si potrebbero mutuare alcune efficaci procedure adottate in Abruzzo dopo il sisma del 2009".(

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Uccide cinghiale, denunciato per bracconaggio a Vasto

Un cinquantenne di Belmonte del Sannio, e' stato fermato dai carabinieri di Castiglione Messere Marino con un cinghiale ucciso poco prima a fucilate: dovra' rispondere del reato di bracconaggio. Il molisano e' stato fermato in localita' Filara, lungo la vecchia strada per Agnone, nell'alto Vastese. Nel bagagliaio era occultato il cinghiale e un fucile semiautomatico calibro dodici, piu' alcune munizioni a palla singola. Il bracconiere, oltre ad aver sparato a un cinghiale in periodo vietato lo ha fatto al di fuori della regione di residenza. Il fucile e le munizioni sono stati sequestrati. Il cinghiale, dopo gli opportuni controlli veterinari, e' stato interrato come previsto dalle normative vigenti.

 

immagine di repertorio

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Marco Camplone neo presidente della Sezione Agroalimentare di Confindustria Chieti Pescara

Marco Camplone, responsabile Relazioni esterne del Gruppo De Cecco, è stato eletto presidente della Sezione Agroalimentare di Confindustria Chieti Pescara riunitasi mercoledì 5 aprile nella sede di via Raiale.

Sarà affiancato dal vice presidente Stefania Bosco, amministratore  di Bosco Nestore  snc, e dai consiglieri Giuseppe Carulli, amministratore di Gegel srl, Giancarlo D’Annibale, Rustichella D’Abruzzo SpA, Nicola D’Auria, amministratore di D’Auria Distillerie, Roberto Di Domenico, amministratore di Spiedì srl, Carmine Falcone, amministratore di Propizza srl,Enrico Saquella, presidente di Saquella 1856 srl, Giacinto Tenaglia, responsabile Risorse Umane e IT manager Gel.di. SpA e Cinzia Turli, responsabile Risorse Umane di Lazzaroni Spa.

Il neo presidente, dopo i ringraziamenti di rito per la fiducia accordata, ha condiviso con i soci presenti le linee guida del suo mandato, chiedendo agli imprenditori di contribuire ad individuare, in modo sistematico, tempi e strumenti per la messa a fuoco di alcune tematiche di settore ritenute prioritarie per garantire il massimo coinvolgimento delle aziende.

Camplone ritiene fondamentale creare un network, attraverso il quale mettere a fattor comune le diverse sfaccettature e competenze presenti dentro e fuori la Sezione.

“Uno degli obiettivi sarà quello del massimo coinvolgimento possibile degli associati nella vita e nelle attività della Sezione. Abbiamo 49 imprese iscritte che rappresentano uno straordinario patrimonio umano e aziendale ed esprimono fortemente il valore dell’abruzzesità” - queste le parole del neo presidente - “A stretto giro, cominceremo una serie di consultazioni per capire anche quali sono le problematiche degli associati in modo da rendere per oro  la Sezione Agroalimentare un punto di riferimento”.

Il vice presidente Stefania Bosco ha sottolineato infine: “In considerazione che il settore agroalimentare è il settore maggiormente trainante della Regione e costantemente in crescita grazie ai suoi imprenditori ed ai suoi prodotti, la vita associativa ci permette di fare sistema per migliorare la conoscenza e la promozione del nostro Abruzzo nel mondo”.

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La corruzione, nell’ultimo anno, ha coinvolto il 25,7% delle aziende sanitarie

La corruzione, nell'ultimo anno, ha coinvolto il 25,7% delle aziende sanitarie: 1 azienda su 4 ha registrato almeno un episodio di corruzione. E' quanto emerge dall'indagine condotta dal CENSIS sulla percezione dei Responsabili della prevenzione della corruzione di 136 strutture sanitarie nell'ambito del progetto 'Curiamo la corruzione', coordinato da Transparency International Italia, in partnership con CENSIS, Ispe Sanità e Rissc. La distribuzione però non è la stessa su tutto il territorio: la maglia nera va al Sud, dove le strutture in cui risulta almeno un episodio di corruzione sono il 37,3% del totale. Mentre gli ambiti più a rischio sono quello degli acquisti e delle forniture, le liste d'attesa e le assunzioni del personale. La ricerca, presentato al Tempio di Adriano a Roma, nel corso della seconda Giornata nazionale contro la corruzione in sanità, rileva che nel sistema sanitario restano ancora forti differenze tra Regioni e aree territoriali, sia nella qualità che nella quantità degli strumenti attivati. Le strutture sanitarie che hanno partecipato all'indagine sono state classificate in 4 gruppi, secondo un indice che valuta la percezione del rischio di corruzione: 24 strutture, pari al 17,6%, di cui 16 del Nord, si classificano nella fascia di rischio basso. Sono invece 20 le strutture sanitarie, cioè il 14,7%, che presentano una percezione di rischio alto, e tra queste 9 si trovano al Sud.

L'analisi dei Piani anticorruzione di tutte le aziende sanitarie condotta da Rissc rivela, inoltre, che il 51,7% di tutte le aziende sanitarie non ha adottato dei Piani anticorruzione adeguati. Le Regioni con la qualità media dei Piani più bassa sono la Calabria e la Puglia. La notizia positiva, rileva l'indagine, è che il sistema si sta muovendo: il 96,3% delle aziende sanitarie ha già reso disponibili sistemi di raccolta delle segnalazioni di corruzione (whistleblowing) e il 44,4% lo ha fatto utilizzando piattaforme informatiche. Inoltre, il 79,4% delle strutture ha adottato i Patti di integrità, da sottoscrivere con le aziende che partecipano agli appalti e il 90,4% ha intrapreso percorsi di formazione rivolti al personale sui temi dell'etica e della legalità. Sono proprio la formazione e la sensibilizzazione dei dipendenti a essere ritenute le misure più efficaci per contrastare la corruzione dal 51,9% dei responsabili della prevenzione, più dell'aumento dei controlli sulle spese (45,0%) e sulle procedure di appalto (37,4%): solo nelle Regioni del Sud i responsabili della prevenzione mettono al primo posto i controlli sulle spese

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Equitalia: debiti per 817 miliardi ma recuperabili solo 51,9 miliardi

Il totale dei debiti affidati dai diversi enti creditori a Equitalia, da inizio 2000 a fine 2016, ammonta a 817 miliardi di euro ma solo per 51,9 miliardi "le azioni di recupero potranno ragionevolmente avere più efficacia". Lo ha spiegato l'amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, nel corso di un'audizione alla Commissione finanze della Camera. "L'importo di 817 miliardi, per oltre il 43%, è difficilmente recuperabile - ha precisato - 147,4 miliardi di euro sono dovuti da soggetti falliti, 85 miliardi di euro da persone decedute e imprese cessate, 95 miliardi di euro da nullatenenti (in base ai dati presenti nell'Anagrafe tributaria), per altri 30,4 miliardi di euro la riscossione è sospesa per provvedimenti di autotutela emessi dagli enti creditori o sentenze dell'autorità giudiziaria". "Residuano 459,2 miliardi di euro, di cui oltre il 75% (348,4 miliardi) si riferisce a contribuenti nei confronti dei quali l'Agente della riscossione, come è noto, ha già tentato invano, in questi anni, azioni di recupero esecutive e/o cautelari - ha aggiunto - ulteriori 26,2 miliardi di euro sono oggetto di pagamenti rateizzati in essere. L'effettivo magazzino residuo su cui poter presumibilmente svolgere azioni di recupero si riduce quindi a 84,6 miliardi di euro (-0,3 mld di euro, rispetto al 2015), di cui circa 32,7 miliardi sono riferiti a posizioni non lavorabili" per effetto delle norme a favore dei contribuenti. "Pertanto - ha concluso Ruffini - l'importo di 51,9 miliardi di euro rappresenta la quota sulla quale le azioni di recupero potranno ragionevolmente avere più efficacia".

"A oggi, sono circa 21 milioni i contribuenti che risultano avere debiti a vario titolo con gli enti creditori che li hanno affidati a Equitalia per la riscossione". Lo ha detto l'amministratore delegato di EquitaliaErnesto Maria Ruffini nel corso di un'audizione alla Commissione finanze della Camera. "Il 53% di questi contribuenti - ha precisato - ha accumulato pendenze che non superano i 1.000 euro".

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