Redazione Notizie D'Abruzzo

Lavoro, un piano straordinario per l’Abruzzo

Un Piano straordinario per l'occupazione in Abruzzo nel quale convogliare tutte le misure di politiche attive del lavoro. Lo ha annunciato l'assessore regionale alle Politiche del lavoro, Andrea Gerosolimo, nel corso della seduta del Cicas (Comitato Interventi per le Crisi Aziendali e di Settore). "Il Piano - ha detto Gerosolimo ai sindacati e ai rappresentanti degli imprenditori - potra' contare su risorse per 32 milioni di euro che sono aggiuntive a quelle del Fondo sociale europeo che gia' presenta un'impostazione votata ad un'apertura del mercato del lavoro. Nel Piano - ha proseguito - guardiamo con attenzione ai lavoratori maggiormente colpiti dalla crisi e agli over 30. A queste due linee di intervento si aggiunge poi quella che si riferisce ai giovani Neet sotto i 29 anni, quella generazione di Garanzia Giovani che in Abruzzo ha fatto registrare numeri straordinari, che sara' oggetto di un nuovo intervento specifico su tirocini e altro dopo che la Commissione europea ufficializzera' il rifinanziamento del programma".

Il Piano straordinario si muove su sei linee di intervento: l'assegno di ricollocazione, che in Abruzzo potra' contare su oltre 13 milioni di euro aggiuntivi rispetto ai finanziamenti nazionali, questo perche' e' in corso di definizione un'intesa con Anpal per allargare la platea dei soggetti coinvolti; i tirocini formativi per 6 mesi; percorsi formativi per la qualifica; riqualificazione dei lavoratori con 120 ore di modulo; il rifinanziamento di Garanzia Over che presenta numeri di altissimo livello e, infine, il coinvolgimento di 4500 disoccupati aderenti a Garanzia Over e iscritti a Borsalavoro Abruzzo che saranno chiamati a partecipare a corsi di orientamento e formazione attuati dagli organismi di formazione accreditati. "E' un Piano - ha detto Tommaso Di Rino capo dipartimento Lavoro ai membri del Cicas - che consentira' di raggiungere almeno 20 mila disoccupati abruzzesi, e siamo pronti a vigilare su concretezza ed efficacia delle azioni di politica attiva del lavoro finanziate". Il riparto delle risorse indicato nel Piano straordinario del lavoro "non e' un elemento immodificabile", ha concluso Gerosolimo, "nel senso che le risorse allocate in ogni singolo intervento possono essere spostate a seconda delle esigenze che presenta il mercato del lavoro. E' un'operazione che naturalmente fara' il Cicas in ossequio al quel principio di condivisione che stiamo portando avanti". 

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Corecom Abruzzo e sicurezza sulla rete, gli studenti si sentono protetti

Studenti abruzzesi informati, ma non troppo, su uso e rischi delle nuove tecnologie. Emerge da un'indagine conoscitiva condotta su oltre 5000 studenti delle scuole secondarie di secondo grado da abruzzesi condotta da Co.Re.Com. Abruzzo in collaborazione con l'Unicef, patrocinata dal Comune di Pescara e con la collaborazione della Polizia Postale, dell'Ufficio Regionale Scolastico e dell'Arit. La presentazione stamani, nella sala consiliare del Comune di Pescara. Nello specifico, dall'indagine si e' potuto constatare che i giovani "si sentono sicuri" quando navigano online, infatti oltre il 60% dichiara di conoscere i rischi della rete e di essere capace di starne lontano. Tale risultato e' sicuramente anche frutto di una "cultura della propria tutela online" che si e' diffusa grazie ai continui interventi formativi da parte degli adulti; infatti, oltre il 65% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di aver ricevuto insegnamenti e suggerimenti in merito e, nella fattispecie, tali indicazioni sono state fornite da genitori (circa il 67%) - che, negli ultimi anni mostrano sempre una maggiore attenzione all'argomento - esperti del settore (35%) e dagli insegnanti (33%). Benche' i ragazzi, dicano di sentirsi sicuri mentre navigano online, risulta interessante il fatto che oltre il 48,5% dichiara, comunque, il desiderio di voler conoscere eventuali pericoli e insidie nascosti nella rete e che il 28,3% vorrebbe approfondire gli aspetti positivi di internet per sfruttarne al meglio le potenzialita'. Viene, pero', confermata anche la tendenza che negli ultimi mesi ha destato molto clamore sulle cronache locali e nazionali, quella legata all'hate speech (incitamento all'odio) in quanto oltre il 46% dei ragazzi dichiara che tra i contenuti negativi che visualizza maggiormente online vi sono gli insulti e l'istigazione alla violenza (46,6%), seguiti da giochi e scommesse (45%) e immagini pornografiche (40,3%); non sono da meno, purtroppo, anche contenuti legati alla discriminazione razziale (38%) e al consumo di droghe (32%). Un riscontro importante e' stato quello ottenuto analizzando le reazioni che i ragazzi hanno alla visione dei contenuti poco leciti: il 66,5% non ne parla con nessuno, mentre la restante parte si confronta principalmente con amici (80,8%) e con genitori (44,2%). Per quanto concerne attivita' piu' vicine alla sfera del cyberbullismo, gli episodi piu' diffusi tra i giovani sono per lo piu' legati alla ricezione di messaggi che hanno spaventato la vittima (38,3%), l'esclusione da parte di community e/o gruppi (36,3%) - ad esempio, gruppi di classe su whatsapp - e la pubblicazione online di pettegolezzi e cattiverie sul conto della vittima (33,9%). Per quanto riguarda, invece, l'utilizzo degli strumenti per connettersi alla rete, lo smartphone si attesta, con il suo 95%, lo strumento in assoluto piu' utilizzato; WhatsApp (99%) e Facebook Messenger (58%) si confermano le applicazioni di messaggistica piu' usate; Facebook e Instagram rimangono attualmente i social network piu' impiegati (84% il primo e 82% il secondo). "Navigare Sicuri - ha dichiarato il Presidente del Corecom Abruzzo Filippo Lucci - nasce con l'intento di investigare il comportamento online dei giovani studenti abruzzesi al fine di promuovere un utilizzo piu' responsabile e consapevole delle nuove tecnologie, dei dispositivi mobili, dei social network e di internet nel suo complesso".

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Porto di Pescara, Giampieri mira a trovare una soluzione per Snav

Il presidente dell'Autorita' di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale, Rodolfo Giampieri, ha parlato delle condizioni del porto di Pescara in merito ad una eventuale cancellazione dei collegamenti via mare con la Croazia. "La Snav ha fatto una scelta commerciale legata alle dinamiche che queste grandi compagnie mettono in piedi. Sicuramente - ha spiegato Rodolfo Giampieri - il fatto che il porto di Pescara non abbia un pescaggio adeguato puo' giustificare una decisione del genere. Credo per questo che si debba fare un discorso piu' approfondito con Snav e creare una serie di collegamenti razionali che possano essere produttivi per la Compagnia, e soprattutto che possano portare a Pescara, al territorio e alla Regione Abruzzo un interesse nel creare questo tipo di collegamento. Creare l'opportunita' economica anche per la Snav per fare questo collegamento".

Ai porti abruzzesi si chiede di uscire da una situazione in alcuni casi di marginalizzazione. Essere oggi all'interno di un unico distretto, un unico Sistema Portuale che parte da Pesaro per arrivare a Ortona, rafforza tutti, anche i porti abruzzesi". Lo ha detto il presidente dell'Autorita' di sistema portuale del mare Adriatico centrale Rodolfo Giampieri. "Possiamo - ha spiegato - con questa cerniera fra Marche e Abruzzo diventare un imbuto per tutto quello che arriva dall'Est del vecchio continente, visto che come posizione geografica siamo al centro dell'Adriatico ed a questo punto e' evidente che i collegamenti con l'altra sponda, con il Tirreno, diventano strategici e credo che questa sara' una delle operazioni sulle quali il nuovo comitato di gestione dovra' lavorare con decisione. A livello di prospettive e strategie - ha aggiunto -, penso che i collegamenti verso il Nord e l'Ovest siano una grande risorsa per tutto il territorio e, naturalmente utilizzando i porti maggiori, possiamo creare un'opportunita' che faccia capire agli armatori che questa fascia di territorio e di mare rappresenta uno sbocco e un imbuto naturale per Tirreno, Spagna e altri Paesi d'Europa". "Credo - ha concluso - che questa sia una grande opportunita' strategica che permetta di creare benefici economici e occupazionali importanti"

Prima di partecipare questo pomeriggio ad un convegno nella sede di Confindustria regionale a Pescara per parlare del "Corridoio Est-Ovest nella portualita' della Marco Regione Adriatica", il presidente dell'Autorita' di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale, Rodolfo Giampiero, accompagnato dal direttore marittimo Abruzzo-Molise Enrico Moretti, ha incontrato una delegazione di operatori commerciali del porto di Pescara per affrontare le problematiche relative allo Scalo pescarese praticamente quasi paralizzato a causa dei fondali bassi che impediscono l'ingresso di imbarcazioni di media, grossa stazza. "Gli operatori del porto hanno chiesto la cosa piu' imbarazzante: chiedono di lavorare ed e' una domanda che ci mette tutti in difficolta' perche' lavorare significa creare impresa e occupazione. Quello che abbiamo detto e' che entro un mese faremo il punto della situazione per poter essere leali e precisi nelle risposte, anche se ci saranno momenti in cui dovremo dire delle verita' scomode, vogliamo pero' parlare con chiarezza per cercare da parte nostra di risolvere tutte le problematiche, velocizzando i tempi - ha spiegato il presidente dell'Autorita' di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale - perche' oggi le imprese hanno un grande nemico che si chiama tempo". Giampieri ha poi aggiunto che nell'imminente "il tema fondamentale e' quello del dragaggio, e sul dragaggio noi dovremo mettere in moto tutti i meccanismi per velocizzare tutta la regolamentazione in questa fase transitoria, spingere sul Provveditorato Opere Pubbliche che ha in questo momento le risorse destinate al Porto di Pescara, perche' queste risorse siano spese nella maniera piu' veloce possibile e soprattutto passare nei limiti del possibile passare da una situazione di sempre massima e somma urgenza a una situazione dove ci sia una programmazione e dove questa crei le condizioni nel tempo affinche' si possa dragare continuamente, affinche' con un dragaggio del genere, il funzionamento del porto sia razionale e programmato".

 

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Rifondazione Comunista in Abruzzo è contraria alla riforma sui parchi

Rifondazione Comunista in Abruzzo si schiera apertamente contro la ''controriforma della Legge 394 sui parchi e sulle aree protette approvata dal Senato e attualmente in discussione alla commissione ambiente della Camera', perche' ''e' pericolosa e snatura completamente la funzione dei parchi' Silvano Di Pirro, segretario federazione L'Aquila Enrico Perilli, consigliere comunale L'Aquila Marco Fars, segretario regionale Abruzzo Maurizio Acerbo, segreteria nazionale PRC, scrivono che ''Dopo 25 anni dalla sua approvazione aspettavamo una riforma seria che incidesse sulle criticita' emerse nella applicazione della 394 e soprattutto che limitasse l'invasione dei partiti nelle strutture degli enti parco: una presenza ingombrante che ha condizionato in senso negativo la corretta applicazione della 394. Al contrario la controriforma in discussione introduce nella gestione degli enti parco e delle aree protette una visione "mercatista " dei parchi che ne depotenzia tutto il portato valoriale e storico. In nome dello sviluppo eco-compatibile e con la presenza ingombrante dei partiti, con questa controriforma, il mondo dei parchi e delle aree protette diventa sempre di piu' marginale e sempre di piu' terra di conquista.

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Schianto in moto sulla tangenziale, feriti padre e figlio

Un incidente stradale è avvenuto nella notte tra sabato e domenica lungo la circonvallazione che collega Montesilvano e Francavilla al mare. Un 50enne di Ari e' ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Pescara per le lesioni riportate. Ferito, in modo lieve, anche il figlio 17enne che viaggiava in moto con lui. I due, secondo una prima ricostruzione, stavano percorrendo la variante alla Ss 16 in direzione Sud, all'altezza dello svincolo di via Tirino, quando l'uomo avrebbe perso il controllo del mezzo, che e' finito a terra. Padre e figlio sono stati subito soccorsi e trasportati in ospedale. Il 50enne e' ricoverato nel reparto di Neurochirurgia, in prognosi riservata. Il 17enne, invece, ha riportato solo lievi lesioni ed e' stato dimesso con dieci giorni di prognosi. 

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La pugilatrice in coma inizia a rispondere a stimoli

Lieve miglioramento delle condizioni di Francesca Moro, 26 anni, la pugile veneziana ricoverata all'ospedale di Pescara dove e' arrivata in coma sabato 18 marzo in seguito ad un malore avvertito dopo un match a Chieti. La giovane sta lentamente cominciando a rispondere agli stimoli e, nel fine settimana, e' stata trasferita dal reparto di Rianimazione a quello di Neurochirurgia. E' ancora parzialmente in stato soporoso, ma respira autonomamente, non ha piu' bisogno della rianimazione ed inizia gradualmente a rispondere agli stimoli del personale sanitario, con piccoli movimenti. In ogni caso, fanno sapere i medici che la stanno seguendo, il percorso riabilitativo sara' lungo. La giovane era arrivata in coma all'ospedale di Pescara, subito dopo un match a Chieti. Sottoposta ad intervento chirurgico per un ematoma subdurale acuto, e' stata ricoverata in Rianimazione, dove era costantemente monitorata dai medici, sedata e con ventilazione meccanica. Superata la fase piu' critica, e' stata trasferita in Neurochirurgia

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Maltempo e sisma, i sindacati aprono la ‘Vertenza Abruzzo’

Cigl, Cisl e Uil regionali lanciano l'allarme ed aprono la 'Vertenza Abruzzo', per il rilancio del territorio dopo l'emergenza maltempo e terremoto. Servono, secondo i sindacati, "nuove proposte unitarie e un confronto serrato tra le parti sociali, istituzioni, Governo nazionale". A fare il punto della situazione, nel corso di una conferenza stampa a Pescara, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Abruzzo, Sandro Del Fattore, Maurizio Spina e Michele Lombardo. Le tre sigle propongono un 'decalogo' delle dieci priorita', contenente problemi da affrontare e obiettivi da perseguire, perche' "gli abruzzesi hanno bisogno di una svolta positiva con una ripresa economica, produttiva ed occupazionale in tutti i settori e nei territori". I sindacalisti parlando di "una nuova fase che dovra' mantenere unito lo sforzo per uscire dall'emergenza con quello per la ripresa dello sviluppo economico ed occupazionale regionale". Necessario, inoltre, "dare piena e concreta operativita' a tutti gli strumenti di programmazione con il relativo monitoraggio unitario degli investimenti e dei relativi risultati, accompagnare gli investimenti del ciclo di programmazione 2014-2020 e aprire un confronto con il Governo sui temi dell'emergenza e dello sviluppo". I dieci punti individuati da Cgil, Cisl e Uil prevedono, tra l'altro, l'apertura di un confronto tra le parti sociali, il Governo, la Giunta regionale e le istituzioni locali sulle emergenze; l'avvio di un confronto urgente con il Governo sulla programmazione per il completamento della dotazione 2014-2020 e per riaprire un flusso di risorse ordinarie, in particolare in conto capitale; politiche attive e passive del lavoro e riattivazione della cabina di regia del credito; introduzione, da parte del Governo, di provvedimenti speciali per l'Abruzzo come l'estensione degli ammortizzatori sociali in deroga e il rafforzamento delle aree di crisi; eliminazione della fiscalita' di svantaggio attraverso tappe concertate come previsto nel Patto per lo Sviluppo; potenziamento della sanita' territoriale e eliminazione del super ticket regionale; risorse economiche, in ambito di politiche sociali, per garantire i servizi essenziali ai disabili, agli anziani, ai bambini e alle famiglie. Obiettivo di Cgil, Cisl e Uil e' quello di "determinare una svolta che produca risultati concreti, a partire dalle priorita' individuate, nonche' su tutti i problemi in campo, quelli provocati dall'emergenza e quelli di carattere economico-sociale, difesa e allargamento dell'occupazione". 

La replica di Camillo D'Alessandro

 "Per quanto riguarda il terremoto e l'emergenza maltempo, riconosciamo al Governo di aver fatto un buon lavoro - dichiara il coordinatore della maggioranza in Consiglio regionale, Camillo D'Alessandro  -, che diventera' perfetto quando si aggiungeranno provvedimenti per le attivita' produttive, comprimendo gli oneri contributivi e gli obblighi fiscali per le imprese che abbiano subito danni". "La svolta in termini economici e produttivi e' gia' avvenuta nel 2015, ed e' confermata nel 2016 con un aumento degli occupati, della produzione industriale e del prodotto interno lordo, dati che fanno dell'Abruzzo la regione del Centro Sud con le migliori performance. Siamo sicuri che i sindacati vorranno proseguire nella collaborazione avviata per far si' che i risultati ottenuti vengano incrementati e diventino duraturi" conclude D'Alessandro. 

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Ortona. La 4° edizione di ‘1.2.3. Rispetto’

Giunta alla 4° edizione, l'iniziativa "1.2.3. Rispetto", accoglie progetti e attività per l'educazione proposti dal Liceo Classico, Liceo Scientifico, l'Ipia, gli istituti comprensivi 1 e 2 e l'istituto San Tommaso, tutte realtà scolastiche di Ortona che insieme alla Prefettura di Chieti, il Comune di Ortona, il Miur, il Centro servizi immigrati e l'USR- Abruzzo (Ambito territoriale Chieti), sono promotrici dell'evento.

L'appuntamento è per martedì 28 marzo 2017 dalle ore 10,00 iniziando al Teatro Tosti, dove alla presenza del Prefetto Antonio Corona, si terranno le presentazioni dei progetti e la premiazione delle scuole,  per poi spostarsi alle 18,00 all'auditorium Polo Eden con un reading di lettura ad alta voce e la proiezione del video spot realizzato dagli studenti. Inoltre dal 27 al 31 marzo, presso la Biblioteca Comunale, attività ed esposioni, mentre il 1 aprile la chiusura della 4° edizione presso il Teatro Tosti con lo spettacolo teatrale "Il pomo della discordia".

 

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Jackpot dell’anima: il libro di Roberto Salerni

"Il dolore della dipendenza scritto dall'interno e, mentre il giocatore è in attività, la consapevolezza di sentirsi "invincibile" non per le vittorie ma per le numerose sconfitte, sempre pronto a rialzarsi. La scoperta che la malattia del gioco è essenzialmente la malattia dell'anima, dove per giungere alla risoluzione e alla salvezza, oltre al percorso di terapia psico-terapeutico (importante e fondamentale), occorre un percorso all'interno, in profondità, sulle motivazioni personali. Utile a riempire il vuoto dell'esistenza, il Jackpot dell'anima, perchè rispetto a quello materiale è invece un premio per chi rinasce una seconda volta, dal punto di vista spirituale. Un dono da chi 'subisce' l'azione di Dio nel cuore. Non una gioia qualsiasi, non una felicità di questo mondo ma molto più, perchè non dipende dalle cose materiali".
Così la rilfessione di Roberto Salerni, medico di professione, sul suo libro“Jackpot dell’Anima”, edito dalla casa editrice “IlViandante”.

Il romanzo, con un linguaggio semplice ma efficace, tratta tempi complessi e spinosi. Il tema centrale è il gioco d’azzardo, con una condanna specifica e particolare del gioco online, molto più pericoloso di quello fruibile nei locali specializzati, in quanto praticabile in ogni momento e in ogni luogo; si gioca senza freni inibitori, in isolamento, utilizzando “moneta virtuale”, una modalità ancora più drammatica, in quanto non permette di percepire immediatamente la portata delle perdite. Il gioco d’azzardo, per il protagonista del romanzo, diventa ben presto una vera e propria malattia, che contagia inevitabilmente anche la sua famiglia e i suoi affetti. All’inizio la sofferenza viscerale, definita dall’autore – sulla base della propria esperienza personale - “dolore inutile” viene raccontata dall’interno, con descrizioni minuziose e niente affatto scontate delle sedute di gioco e messa a disposizione del lettore che vi partecipa con inevitabile condivisione.

Ma un giocatore, per definizione, è predisposto alla novità. Ed è così, per effetto di un percorso complesso ma irredimibile, che il protagonista trova la sua occasione di riscatto. A un certo punto vede la malattia del gioco con occhi diversi, ne scopre il tratto più colpito e coinvolto, cioè l’Anima. La rinascita giunge inaspettata per mezzo di un incontro. Con un frate, con Dio, ma essenzialmente con se stesso. I prodigi tutti interiori che ne derivano vengono vissuti come doni più grandi di qualsiasi vincita materiale, carezze al cuore da chi si lascia trovare da Dio, grazie alle quali tutto diventa più chiaro e possibile.

La forza di questo romanzo sta nella conoscenza seria della materia in questione (azzardopatia) e nel trattare in maniera totalmente innovativa una problematica già affrontata da altri, ma mai compresa sino in fondo. È il punto di vista che è diverso: in “Jackpot dell’anima”, infatti, esso è posto nel intimo più nascosto del giocatore e viene presentato al lettore per mezzo della sincera voglia dell’autore di condividere un’esperienza dolorosa ed esaltante al tempo stesso.

 La sinossi del libro

 Filippo è un medico brillante e affermato, con una famiglia unita e una solida posizione economica. Ma il destino, che fino a un certo punto gli ha elargito successo, salute e denaro, ha in serbo per lui un’amara sorpresa. In poco tempo, e quasi senza accorgersene, Filippo si ritrova infatti vittima del vizio del gioco on-line, che lo risucchia in un vortice di dipendenza e disperazione. Filippo si dibatte e cerca di resistere, ben consapevole che la strada sulla quale si è incamminato lo porterà verso la dissoluzione di tutto ciò che è stato e ha costruito nella sua esistenza; ogni strategia messa in campo, tuttavia, sembra destinata a fallire di fronte all’irresistibile richiamo del tappeto verde virtuale del poker o della roulette.

Nulla riesce a tenerlo lontano dal gioco: né i sensi di colpa nei confronti della sua famiglia, né il peso sempre crescente dei debiti, né la perdita della reputazione e dell’autostima. Come posseduto da un’entità oscura e invincibile, Filippo continua imperterrito a frequentare il locale gestito dal suo amico Bruno, perso negli schermi di seducenti slot-machines che sembrano essere state programmate per irretirlo prima, e distruggerlo poi.

Ed è lì, in quel locale, che comincia ad annotare i suoi pensieri tormentosi sul retro dei fogli per le scommesse: rabbia, frustrazione e sconforto restano così impressi nelle poche righe frettolose che, dopo ogni rovinosa perdita, Filippo scrive d’impulso, prima di tornarsene a casa sconfitto e infelice. A sua insaputa, gli altri giocatori se ne impossessano e li leggono tutti insieme con assorta partecipazione, ognuno immerso nelle proprie cupe riflessioni.

Solo l’incontro con un giovane religioso, che si materializza misteriosamente in quel locale fumoso e tentatore, e altrettanto misteriosamente un bel giorno scompare, riuscirà a dare a Filippo la chiave per aprire la porta del suo cuore. Oltre quella porta si snoda la via della Fede, l’unico strumento per poter combattere ad armi pari con il demone del gioco che si è impossessato di lui. Grazie alla fede o all'arma della preghiera, a un certo punto vede la malattia del gioco con occhi diversi, ne scopre il tratto più colpito e coinvolto, cioè l'ANIMA.

Di animo buono e generoso, Filippo non dimenticherà i suoi amici, giocatori compulsivi come lui, cercando di condividere con loro il lungo e difficile percorso che, per mezzo della Parola di Dio, lo condurrà alla salvezza.

 

 

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Pescara: un successo la due giorni dedicata ai collezionisti di auto d’epoca

Sono stati quasi 2000 i visitatori che sabato e domenica scorsi si sono ritrovati nell'area antistante lo Stadio Adriatico Cormacchia per la Mostra scambio di accessori e ricambi di auto d’epoca a cura della Club Motor per collezionisti, con il patrocinio del Comune di Pescara – dice l'assessore allo Sport Giuliano Diodati - Una rassegna tornata a Pescara dall'anno scorso e giunta alla seconda edizioneche ha riscosso un bel successo nel settore e ha incuriosito la città. Circa 50 gli espositori di questa speciale mostra di oggetti e accessori, pubblico arrivato da diverse regioni e rimasto in città per il primo fine settimana di primavera. Collezionisti e cultori del genere, oltre 200 persone hanno pernottato nella città, appoggiandosi all'organizzazione della mostra, molti hanno prferito un mordi e fuggi che ha animato l'antistadio, dando ragione agli organizzatori che dopo l'esordio di settembre ci hanno proposto un anteprima a marzo, esigenza nata proprio su richiesta dei visitatori di allora. Il programma è stato condensato in due giorni, ma dentro oltre ai momenti di scambio, c'è stato spazio anche per il territorio e la conoscenza diretta della città, piazza accessibilissima e di grande effetto per i collezionisti del settore”.

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