Redazione Notizie D'Abruzzo

Al via lavori di segnaletica stradale davanti alle scuole a Pescara

Al via lavori di segnaletica stradale davanti alle scuole a Pescara. Lo ha annunciato il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Antonio Blasioli riferendo che "oltre 240 passaggi pedonali saranno rinfrescati in tempo con la ripresa delle lezioni". "Lavoreranno anche di notte - dice Blasioli - le due squadre di operai addetti al rifacimento della segnaletica orizzontale in molte zone della citta' dove si trovano scuole, primarie, secondarie e dell'infanzia e asili nido. In tutto gli interventi riguarderanno ben 100 plessi, la ditta che li eseguira' e' la Gmc strade a cui abbiamo chiesto celerita' e massima attenzione, perche' si tratta di lavori che uniscono due necessita', intervenire per mettere in sicurezza gli attraversamenti e farlo in coincidenza con la ripresa dell'anno scolastico". 

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Entro novembre avverrà la bonifica dell’ex hotel Rigopiano

Sarà bonificata entro il mese di novembre l'area dell'albergo di Rigopiano distrutto da una valanga che, il 18 gennaio scorso, si è staccata dal Monte Siella. La notizia arriva dalla riunione tecnica che si è svolta oggi pomeriggio nella sede di Pescara della Regione Abruzzo e convocata dal presidente Luciano D'Alfonso per avviare le procedure amministrative per i lavori di bonifica del territorio di Rigopiano. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti di Prefettura, Comune di Farindola, Provincia di Pescara, Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, Consorzio di Bonifica Centro, Arap e Arta. Secondo le stime dei tecnici del Comune di Farindola, che ha provveduto a incaricare una ditta per i lavori di smaltimento delle macerie e del legnatico, l'area da bonificare è complessivamente di 8 ettari. Il Comune, peraltro, essendo stato inserito nel cratere sismico, potrà ricorrere a procedure speciali per lo smaltimento delle macerie e accelerare così i tempi di bonifica. "E' stata una mia precisa indicazione quella di inserire il Comune di Farindola nel cratere sismico - ha ricordato il presidente Luciano D'Alfonso - per sostenere la comunità farindolese dopo la tragedia che rimarrà indelebile. In seconda battuta - ha aggiunto - il mio obiettivo è dare a quei luoghi simbolo della montagna vestina un futuro". Nelle procedure di bonifica saranno coinvolti anche i rappresenti del comitato delle vittime di Rigopiano. D'Alfonso si è impegnato, anche a individuare nuovi fondi necessari a garantire il miglioramento degli assi viari della zona: riqualificazione del manto stradale delle provinciali Rigopiano-Castelli e Rigopiano-Farindola-Montebello. 

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Mezzo milione per contrastare la violenza di genere 

Mezzo milione per contrastare la violenza di genere in Abruzzo. La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Politiche Sociali, Marinella Sclocco, tra gli interventi per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere e di sostegno delle donne vittime di violenza, ha effettuato la programmazione delle risorse del Fondo per le politiche per i diritti e alle pari opportunità 2015/2016 (ripartite con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25.11.2016 e dei fondi regionali, ex Legge 20.10.2006 n 31) "Disposizioni per la promozione di sostegno dei centri antiviolenza delle case di accoglienza per le donne maltrattate)". I fondi complessivi per interventi di prevenzione della violenza contro le donne e di sostegno alle vittime ammontano a 556mila 334 euro. In particolare si 406mila euro di risorse statali assegnate alla Regione Abruzzo, si aggiungono 150mila euro di risorse regionali. 146mila 560 euro sono destinati alla istituzione di nuovi centri antiviolenza e di nuove case rifugio per complessivi 176mila 560euro da impiegare, nello specifico, per l'istituzione di nuovi sportelli di accoglienza (56mila euro) e di nuove case rifugio e strutture di protezione (120mila 560 euro). Rispetto, poi, ai restanti 379mila 774euro, la cifra di 263mila 793 euro è, invece, destinata ad interventi a beneficio dei centri antiviolenza già esistenti, la somma di 89mila 425 euro a vantaggio delle case rifugio già esistenti mentre 26mila 556 euro di interventi regionali aggiuntivi saranno destinati all'implementazione degli strumenti idonei alla raccolta, all'elaborazione e all'analisi dei dati da acquisire presso la rete di enti e istituzioni che entrano in contatto con donne vittime di violenza, ai fini dell'osservazione del fenomeno della violenza di genere.

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Sanità, riapre urologia ad Avezzano con un medico in piu’ 

E' ripresa l'attivita' del reparto di urologia dell'ospedale di Avezzano, dopo la temporanea sospensione dovuta alla necessita' di far fruire le ferie al personale. Sono ripresi, quindi, i ricoveri considerato che nel mese di agosto, comprese tutte le urgenze, la copertura e' stata comunque assicurata a 360 gradi dall'ospedale di L'Aquial. La riapertura verra' accompagnato da un'importante novita': l'assunzione a tempo determinato di un altro medico che andra' cosi' ad aggiungersi ai due che gia' vi lavorano. "La ripresa dei ricoveri e di tutte le altre prestazioni a Urologia di Avezzano", spiega il manager, Rinaldo Tordera, "come da noi puntualmente annunciato nelle settimane scorse, spazza via tutte le fantasiose ipotesi ventilate da alcuni sull'intenzione di chiudere il reparto. E' un'eventualita' a cui non abbiamo mai pensato - aggiunge Tordera - perche' e' nostra intenzione non togliere i servizi bensi', nei limiti delle nostre possibilita', aggiungerli e migliorarli. La dimostrazione e' l'assunzione in tempi brevi di un terzo medico a tempo determinato che ci consentira' di puntellare l'organico e di dare risposte piu' adeguate all'utenza. Ormai occorre ragionare in un'ottica di respiro provinciale nel senso che l'obiettivo e' assicurare la continuita' e i servizi alla gente a prescindere dalla localita' della provincia in cui si trova l'ospedale o la struttura che li eroga. Un modello organizzativo - conclude Tordera - dettato dai tanti vincoli stringenti con cui le Asl devono fare i conti e che non permettono piu' di alimentare campanilismi tra aree diverse del nostro territorio". 

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Crac Banca Marche, Pm: 16 archiviazioni e via l’accusa associativa

Nella concessione del credito 'corporate' della vecchia Banca Marche, dichiarata insolvente per un 'buco' miliardario, furono commessi "plurimi e reiterati gravi fatti di reato" tra il 2007 e il 2012, ma non e' stata dimostrata la presenza di "struttura organizzativa delinquenziale stabile". Lo scrivono i pm della Procura di Ancona (Andrea Laurino, Marco Pucilli e Serena Bizzarri) nella richiesta di archiviazione per tutti gli indagati per la sola accusa di associazione per delinquere. Nell'atto, comunque, si ribadiscono le altre accuse mosse ai 16 tra ex amministratori e dirigenti di BM e Medioleasing per i quali e' stato chiesto un processo: gli addebiti vanno dalla bancarotta patrimoniale a quella societaria che hanno assorbito le accuse di falso in bilancio, appropriazione indebita e truffa. Nell'ambito dell'inchiesta 'madre' sul crac di BM, la Procura ha inoltre chiesto al gip Carlo Cimini l'archiviazione per 16 persone: totale per 14 indagati, parziale per uno di loro (Claudio Dell'Aquila scagionato dalle accuse relative a BM ma imputato per gli addebiti connessi a Medioleasing) e 'procedimentale' per Stefano Gioacchini, che ha chiesto un patteggiamento con conseguente stralcio della sua posizione

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Crisi idrica, Basterebbe (Sasi) : condotte idriche di Vasto arretrate 

"La grande nevicata dello scorso inverno ha evitato che l'approvvigionamento idrico fosse problematico in estate. L'emergenza su Vasto e' dovuta al fatto che in quel comune, dal dopoguerra ad oggi, non e' stato fatto alcun investimento nei sottoservizi. Per aiutare Vasto e alcuni altri comuni la Sasi ha disposto questa estate chiusure notturne nei comprensori di Frentania, Sangro e Costa". Cosi' il presidente Sasi Gianfranco Basterebbe sulle polemiche per la crisi idrica nel vastese. E parla di interventi. "Un investimento di 8 milioni per intervenire sulla captazione delle sorgenti, come a Rosello, e quindi far diminuire l'uso di acqua potabile da parte dei consorzi industriali del vastese, per creare un serbatoio, ricerca perdite e riparazione delle condotte e ulteriore captazione sulla sorgente dell'Avello". "Quello risolutore, programmato in un arco di sei anni prevede un progetto da 25 mln, da finanziarie, per predisporre il raddoppio della condotta per Vasto e realizzare un potabilizzatore".

Per quest'ultimo, Basterebbe ha aggiunto: "La disposizione piu' omogenea sarebbe ad Altino, considerato che li' c'e' il rilascio d' acqua da parte dell'Acea". "Vasto - ha affermato poi il presidente Sasi - e' inoltre ricchissima di sorgenti sotterranee, come quella fuoriuscita copiosamente nella spiaggia delle dune, sulle quali va fatto uno studio per il loro recupero". Il presidente Basterebbe ha poi stigmatizzato le polemiche innescate dal Movimento Cinque Stelle che ha addossato alla Sasi la responsabilita' della situazione nel Vastese. "Non avevo bisogno di nessuna sistemazione, replica Basterebbe. Non prendo alcuno stipendio e sono stato eletto all'unanimita' dai 92 sindaci della Sasi. Mentre i 5 Stelle pensano solo agli interessi economici noi invece ci crediamo in quello che facciamo con grandi sforzi. La Sasi sta operando solo con fondi propri e c'e' anche il grosso problema della depurazione. Nelle sorgenti c'e' ancora acqua al 95% da attingere per tutti i comuni, ha concluso Basterebbe". 

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La Regione Abruzzo dichiara lo stato di emergenza per gli incendi

La Regione Abruzzo dichiara lo stato di emergenza per gli incendi. La Giunta presieduta dal governatore Luciano D'Alfonso ha approvato la delibera per la richiesta dello stato di emergenza da formalizzare al Governo per "eccezionali incendi boschivi che hanno interessato gran parte del territorio", in particolare il Monte Morrone alle prese ancora con i roghi.

Gli incendi di medie e grandi dimensioni che stanno colpendo l'Abruzzo sono circa 200, e hanno interessato diverse localita' della Marsica, della Valle Peligna e dell'Area Vestina, nonche' alcune aree di pregio naturalistico del Parco nazionale della Majella, del Parco nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga e del Parco regionale Velino-Sirente, dove sono stati bruciati complessivamente 5.000 ettari di terreno, di cui il 60% ha riguardato aree boschive nelle quali sono morti anche animali tutelati. Questa una prima stima dei danni, condensati in un report della Protezione civile regionale, in relazione allo stato di emergenza dichiarato dalla Regione con una delibera approvata dalla Giunta. "Si tratta di una calamita' eccezionale che sta mettendo in ginocchio l'Abruzzo", ha detto il presidente della Regione Luciano D'Alfonso

Nelle aree interessate, prosegue la Regione Abruzzo, ha operato un cospicuo numero di Vigili del Fuoco, carabinieri, polizia, volontari della Protezione civile ed esercito. Attualmente, in base agli ultimi dati forniti dalla Sala operativa regionale dei Vigili del Fuoco, sono ancora attivi incendi nelle zone di Sulmona-Morrone (430 ettari), Pacentro-Passo San Leonardo (400 ettari), Secinaro (30 ettari), Prezza-Goriano Sicoli-Raiano (50 ettari), Tagliacozzo (400 ettari), Carsoli-Poggio Cinolfo (30 ettari), Luco dei Marsi (40 ettari), Santa Marie e Campli. Per quanto riguarda i mezzi messi in campo sono stati impiegati un super-elicottero Erickson, 5 aerei Canadair, due elicotteri dei Vigili del Fuoco e un elicottero specializzato, contrattualizzato dalla Regione Abruzzo, che hanno sganciato in media un milione di litri di acqua al giorno sulle aree colpite dai roghi. "Il nostro patrimonio boschivo e' stato duramente compromesso - ha proseguito D'Alfonso - abbiamo registrato danni a strutture abitative e molti animali sono rimasti uccisi dal fuoco. Con la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza vogliamo certificare anche i danni che abbiamo subito da questa calamita' naturale". E in merito alla presenza dello Stato, il vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale, Alberto Balducci, ha sottolineato che "l'emergenza incendi non e' stata mai sottovalutata e lo Stato ha risposto adeguatamente, visto che e' arrivato l'Esercito e che ci e' stato fornito uno dei quattro preziosissimi elicotteri Erickson in uso all'ex Corpo Forestale" Inoltre, in considerazione del fatto che, fa notare Balducci, "la flotta di Canadair in Italia e' composta da 12 mezzi e noi in alcuni giorni ne abbiamo avuti a disposizione 3 (oltre ai successivi 2 di provenienza estera), significa che un quarto dell'intera flotta aerea italiana era impegnato nell'incendio del monte Morrone". 

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Premio Scanno, i cinque finalisti della sezione letteratura

Sono i rapporti interpersonali, i legami e gli amori, ma anche le separazioni e la sofferenza, il filo conduttore che unisce le cinque opere finaliste della sezione Letteratura della 44esima edizione del “Premio Scanno”, che si terrà sabato 16 settembre nella splendida cornice del paese abruzzese. I protagonisti delle opere conducono vite intense, anche se a volte li troviamo inermi di fronte all’assenza di dialogo e all’incapacità di chiedere aiuto. La solitudine anche all’interno dei rapporti e della famiglia, e poi, la forza per andare oltre.
I finalisti, selezionati da una giuria di esperti, sono i seguenti: Edna O'Brien, “Tante piccole sedie rosse” (Einaudi); Daniel Pennac, “Il Caso Malaussène” (Feltrinelli); Hanya Yanagihara “Una vita come tante” (Sellerio); Paola Calvetti “Gli innocenti” (Mondadori); Mempo Giardinelli, “Sant’Uffizio della Memoria” (Elliot).
Il “Premio Scanno”, ideato dal professor Riccardo Tanturri de Horatio, annovera nell’albo d’oro della sezione Letteratura nomi del peso di Peter Handke (vincitore 2016), Folco Quilici, Mario Soldati, Mario Vargas Llosa, Banana Yoshimoto, Harold Bloom. Accanto ai grandi nomi della letteratura internazionale, per il secondo anno, il Premio si apre agli esordienti con una sezione dedicata alle opere inedite. La Fondazione Tanturri, guidata da Alessandra Schoenburg Tanturri e da Manfredi Tanturri de Horatio, in collaborazione con l’Università degli studi di Teramo, ha infatti istituito una Sezione Giovani, riservata a tutti coloro che intendono candidare un racconto letterario che possa definirsi Opera prima. Il vincitore vedrà pubblicato il suo libro. Il materiale deve essere inviato entro e non oltre le ore 24.00 del 10 settembre 2017, all’indirizzo mail scannooperaprima@unite.it. Ulteriori informazioni sul sito dell’Ateneo teramano: www.unite.it.

La cerimonia di premiazione si terrà in piazza della Codacchiola, nel centro della splendida Scanno, alle ore 16 di sabato 16 settembre 2017.

Nella mattinata dello stesso giorno, alle ore 10.30, nell’Auditorium Guido Calogero, ci sarà un importante incontro di studi dal titolo “E se Pavese avesse conosciuto Totò avrebbe capito? A 50 anni dalla scomparsa di Totò e a 70 anni dai Dialoghi di Pavese”. A coordinare l’incontro, Giulio Rolando, Direttore del “Cerchio”. Relaziona Pierfranco Bruni, Vicepresidente Nazionale del Sindacato Libero Scrittori.
A seguire, alle ore 11.30, sempre nell’Auditorium Guido Calogero, prenderà vita la tavola rotonda “Ovidio. Un Bimillenario nella nostra contemporaneità. Dall’Abruzzo alla Romania”, coordinata da Pierfranco Bruni. I relatori saranno Marilena Cavallo, docente di Lettere e latinista, e Neria De Giovanni, presidente dell’Associazione internazionale dei critici letterari.
La 44esima edizione del Premio Scanno vedrà un vincitore per ognuna delle dieci sezioni: Diritto, Economia, Ecologia, Musica, Medicina, Antropologia, Letteratura, Alimentazione, Valori, Sociologia, più il Premio Opera Prima.

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Pepe loda il lavoro degli Uffici Caccia regionali

"Non posso che esprimere un sincero apprezzamento per il lavoro degli Uffici Caccia regionali, nonostante il rientro della delega dalle Province e la conseguente necessaria attuazione della nuova organizzazione del servizio". Lo afferma l'assessore alle politiche agricole Dino Pepe, replicando alle affermazioni degli Atc teramani. "A Teramo - spiega Pepe - il cambiamento e' stato piu' evidente in quanto, solo in tale provincia, i tesserini erano rilasciati direttamente dai Comuni su delega degli uffici provinciali. Anche quest'anno la Regione aveva chiesto ai Comuni una collaborazione per l'adempimento, ma non essendo stata riscontrata tale disponibilita', la Regione ha potuto mettere a disposizione dei cacciatori solo le proprie sedi istituzionali. Per quanto riguarda la consegna dei tesserini di abbattimento sottolinea Pepe - non c'e' alcun inadempimento regionale: sono una specifica competenza degli Atc che vi debbono provvedere direttamente". L'assessore aggiunge: "Sono state lamentate presunte lungaggini per la mancata apposizione del timbro di ammissione sui tesserini venatori. In merito occorre fare chiarezza: la legge prevede che entro il primo aprile i cacciatori presentino istanza di ammissione all'Atc e che entro il primo giugno gli Atc inviino improrogabilmente alla Regione gli elenchi dei nominativi dei cacciatori ammessi. Quando i cacciatori per vari motivi non sono inclusi negli elenchi gia' trasmessi, la Regione e' impossibilitata ad apporre i timbri della ammissione sul tesserino in fase di rilascio. Ne consegue che il cacciatore deve tornare piu' volte allo sportello". 

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Cresa, in Abruzzo meno richieste di laureati e diplomati 

Le imprese abruzzesi dell'industria e dei servizi prevedono di assumere tra agosto e ottobre di quest'anno 18.020 lavoratori, dei quali il 10,2% laureati, il 36,4% diplomati, il 28,0% titolari di diplomi professionali e il 25,3% lavoratori senza formazione specifica. Emerge dalle elaborazioni che il Cresa ha svolto sulla base dei dati del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere in accordo con l'Anpal.

Laureati e diplomati, quindi, pesaranno meno in regione rispetto alla media in Italia (rispettivamente 14,6% e 38,1%) mentre gli assunti con diplomi professionali o senza formazione specifica saranno piu' numerosi rispetto alla media italiana (rispettivamente 25,1% e 22,1%). Le imprese abruzzesi, inoltre, si aspettano di avere difficolta' a trovare un laureato su 3 (35,6%) mentre sara' meno complicato reperire diplomati e titolari di diplomi professionali (rispettivamente 22,3% e 25,2%) e soprattutto lavoratori senza formazione specifica (11,3%). Tra i laureati saranno piu' richiesti quelli con indirizzo economico (440), seguiti da quelli con indirizzo giuridico (260), e ingegneri elettronici e industriali (rispettivamente 170 e 150). Le imprese prevedono difficolta' nel trovare 3 ingegneri elettronici su 4 (74,0%) e 2 ingegneri industriali su 3 (68,8%), principalmente a causa del ridotto numero di candidati.

Le minori difficolta' si riscontrano per i laureati con indirizzo giuridico (1,1% delle 260 assunzioni) e con indirizzo sanitario (6,8% delle 130 assunzioni). A livello provinciale, si prevede il maggior numero di assunzioni di laureati in ingegneria elettronica e con indirizzo giuridico a L'Aquila (rispettivamente 60 e 130), economico e sanitario a Pescara (rispettivamente 160 e 50), in ingegneria industriale e con indirizzo linguistico a Chieti (rispettivamente 50 e 40). Tra i diplomati saranno piu' ricercati quelli con indirizzo amministrazione e finanza (810), meccanica e meccatronica (760), elettronica (470), turismo (450) e informatica (260). Le imprese prevedono grandi difficolta' nel reperimento di diplomati con indirizzo costruzioni (79,1% delle 160 assunzioni) e socio-sanitario (85,9% delle 90 assunzioni). A livello provinciale il maggior numero di assunzioni programmate di diplomati con indirizzo elettronico informatico e costruzioni sara' a L'Aquila (rispettivamente 150, 80 e 60), turismo a Teramo (150), amministrazione a Pescara (260), meccanica a Chieti (340). 

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