GLM Srl, societa' abruzzese con sede a Castellalto, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di componenti metallici e accessori per il comparto automotive, in particolare di supporti per impianti di scarico, partecipata da Star Capital SGR, ha completato un importante add-on perfezionando l'acquisto del 50% residuo del capitale sociale di GLM-Fischer Mexico, societa' produttiva operante nel medesimo settore della capogruppo, con sede in Messico, portando la partecipazione detenuta al 100%. L'operazione consentira' a GLM di consolidare la sua leadership in mercati in fase di forte sviluppo, quali Messico e Stati Uniti. GLM opera con le maggiori case automobilistiche del mondo e negli ultimi anni ha messo a segno un trend di crescita costante chiudendo il 2016 con un monte ricavi pari a 60 milioni di euro (58,4 milioni nel 2015), un Ebitda pari a 7,5 milioni e con oltre 400 dipendenti.
Leggi Tutto »Chieti, lavori sulla viabilita’ per 3 milioni di euro
Un accordo stipulato tra il Comune di Chieti e 2i Rete Gas spa, permettera' di realizzare lavori di rifacimento del manto di asfalto su sette chilometri di strade cittadine nell'ambito di un piano di ammodernamento che prevede la sostituzione di alcuni tratti di tubazioni del gas metano. I lavori, per i quali si prevede una spesa complessiva di 3 milioni di euro e che saranno a costo zero per il Comune, inizieranno il prossimo 8 maggio con il rifacimento di oltre 5 chilometri di strade nella parte bassa della citta'. Un ulteriore intervento verra' effettuato, a partire dal 2018, su circa 2 chilometri di strade nel centro storico. In questo caso verra' redatto un progetto particolareggiato per quanto riguarda i materiali di finitura da utilizzare e cio' in considerazione della valenza del tessuto urbano e dei vincoli esistenti. In considerazione del notevole impatto che avranno sul territorio, i lavori sono stati ripartiti in 13 lotti funzionali. L'accordo tra Comune di Chieti e 2iRete Gas consentira', inoltre, l' attivazione della linea del gas metano in via Sagittario in localita' Brecciarola, dove verra' realizzato l'attraversamento autostradale i cui lavori inizieranno nel mese di giugno. "In un momento in cui e' difficile, per gli enti locali, reperire risorse - ha spiegato il sindaco di Chieti Umberto Di Primio durante la conferenza stampa di presentazione - grazie a tale accordo restituiremo alla citta' chilometri di strade completamente riqualificate". Dal canto suo l'assessore ai lavori pubblici Raffaele Di Felice si e' detto certo che " all' inevitabile disagio dei lavori, corrispondera' un sicuro beneficio per i cittadini grazie alla contestuale realizzazione di nuove derivazioni di utenza, stimabili in circa 500 per un totale di 4000 clienti".
Leggi Tutto »Cgil, Cisl e Uil chiedono un intervento per Crab e Cotir
"I lavoratori dei centri di ricerca regionali del settore agroalimentare sono allo stremo, hanno perso il conto delle retribuzioni arretrate che superano i 24 mesi al Cotir di Vasto e i 10 mesi al Crab di Avezzano ". Cosi', in una nota, Cgil, Cisl e Uil, sulla situazione dei centri di ricerca Cotir e Crab. Il rappresentante della Fai Cisl Feliciantonio Maurizi, della Flai Cgil Ada Sinimberghie e della Uila Uil Moreno d'Anastasio attaccano la Regione e l'assessore al ramo, Dino Pepe, minacciando azioni di protesta clamorose. "Il tanto decantato progetto di riordino che secondo la Regione Abruzzo doveva portare, entro 'sei mesi' dalla nomina dei commissari liquidatori, alla razionalizzazione e all'istituzione del centro unico, a distanza di quasi tre anni non ha prodotto nulla se non il peggioramento delle situazioni debitorie degli enti e l'aggravarsi delle condizioni, gia' disperate, dei dipendenti - spiegano gli esponenti della Triplice - Le Organizzazioni sindacali, in questi giorni, stanno invano cercando di interloquire con l'assessore Dino Pepe, chiedendo di essere convocate, senza alcun esito. Sembra quasi che il problema della sopravvivenza dei centri di ricerca e della tutela dei lavoratori che vi svolgono la propria opera sia una questione irrilevante agli occhi del governo regionale, una seccatura dalla quale e' preferibile tenersi a debita distanza". Secondo i tre, "eppure i ragionamenti e i percorsi a fatica portati avanti con grande senso di responsabilita' dal sindacato, nel confronto con la Regione e gli impegni presi, potevano e dovevano condurre ad un risultato che si riteneva condiviso cioe' dar vita ad un unico centro finalmente in grado di garantire quel lavoro di ricerca ed innovazione tanto necessario alle imprese agro alimentari abruzzesi, in una logica di crescita e sviluppo di un settore strategico per l'economia regionale, salvaguardando i livelli occupazionali". "Lo scenario piu' probabile all'orizzonte e' quello della chiusura dei centri con conseguente perdita di posti di lavoro con dispersione di alte professionalita', smantellamento della ricerca applicata in agricoltura e depauperamento del patrimonio pubblico".
Leggi Tutto »Coniugi morti nel fiume Orta, confetti e colombe per i funerali della coppia
Lancio di confetti bianchi, colombe in volo e palloncini bianchi, rossi e azzurri per dare oggi l'estremo saluto a Silvia D'Ercole e Giuseppe Pirocchi, i due giovani morti nelle acque del fiume Orta, a Caramanico Terme, durante una gita con la famiglia il primo maggio. Non c'era piu' spazio nella chiesa di San Giacomo Apostolo di Scerni, dove oggi era lutto cittadino, per contenere la folla che nel pomeriggio ha voluto partecipare ai funerali. In tanti sono arrivati anche dai Comuni vicini, insieme ai sindaci di Scerni, di Pollutri e di Cupello. "In questa chiesa, casa del Signore, Silvia ha ricevuto la prima comunione, i suoi sacramenti e la cresima - ha ricordato il parroco don Graziano celebrando la messa insieme ad altri quattro sacerdoti - Silvia e Giuseppe, come vostro parroco permettetemi di dire che siete grandi agli occhi di Dio e ai nostri. Siete venuti nella casa del padre perche' il vostro amore riceva la sua benedizione". Don Graziano si riferiva alla benedizione che avrebbe dato ai due giovani tra qualche tempo, nel giorno del loro matrimonio. "Oggi e' il giorno del vostro matrimonio - ha continuato il parroco - Oggi voi siete angeli che continueranno a vegliare sui propri piccoli e daranno forza ai loro genitori, agli amici e creeranno una Scerni nuova. Noi ripartiamo da qui con la vostra forza e il vostro sacrificio. Noi pregheremo per voi e voi pregherete per noi". Il sacerdote, infine, ha invitato tutti a non abbandonare le famiglie distrutte dal dolore.
Leggi Tutto »D’Alfonso preme l’acceleratore sulla procedura per La City
Far compiere passi avanti decisivi al procedimento e approdare, in tempi rapidi, alla definizione della razionalizzazione del patrimonio immobiliare da assumere in locazione per la nuova sede degli uffici della Giunta regionale d'Abruzzo a Pescara. E' l'obiettivo che il presidente della Giunta, Luciano D'Alfonso, questo pomeriggio, nel corso di una riunione congiunta tra Comune di Pescara e Regione, ha ribadito di voler perseguire per accelerare la realizzazione della sede unica della Regione nel capoluogo adriatico. "Lavoriamo strenuamente per accelerare la ricostruzione di Palazzo Centi a L'Aquila e la definizione della procedura per La City a Pescara. Non e' cosa di poco conto - ha spiegato il presidente - evitare che un determinato fascicolo amministrativo faccia giri improbabili da una sede all'altra, da un ufficio all'altro, con inutili perdite di tempo e relativi palleggiamenti di competenze tra dipartimenti o servizi, prima di trovare una sua definizione in un atto che produca effetti giuridico-economici. Quindi, la sede unica e' una scelta di razionalizzazione e al tempo stesso di efficacia dell'azione amministrativa. Come e' avvenuto per la realizzazione di sedi di altre Regioni - ha aggiunto - si tratta di un intervento che determina un forte impatto socio-economico oltre che urbanistico sull'area interessata". Il testimone passa ora nelle mani dell'amministrazione comunale che, dopo la concessione del permesso di costruire alla societa' titolare del complesso di via Tiburtina, e' chiamata a elaborare un atto amministrato evolutivo che riassuma i passaggi chiave della procedura e dia nuovo slancio al percorso di realizzazione della nuova sede.
Leggi Tutto »Gerosolimo: intesa con Anpal sull’assegno di ricollocazione
E' stato siglato un protocollo d'intesa tra Anpal e Regione Abruzzo, per condividere un modello di governance delle politiche attive del lavoro, nel rispetto delle reciproche competenze. L'accordo, firmato dal presidente Anpal Maurizio Del Conte e dall'assessore Lavoro e Formazione Andrea Gerosolimo, ha come obiettivo quello di ampliare il raggio della sperimentazione dell'Assegno di Ricollocazione (AdR) in Abruzzo, sia coinvolgendo una platea piu' estesa di disoccupati sia incrementando il ventaglio delle politiche attive disponibili. Grazie alla sinergia con Anpal, la Regione Abruzzo intende implementare, in linea con quanto previsto nel Patto per lo sviluppo con le parti sociali del luglio 2016, la misura denominata AdR-Plus, mutuando e integrando metodologie, strumenti e modalita' realizzative dell'Assegno di ricollocazione. "L'intesa di oggi - spiega l'assessore Gerosolimo - eleva l'Abruzzo a laboratorio nazionale per la sperimentazione dell'assegno di ricollocazione. In Abruzzo, insomma, ci saranno piu' disoccupati che avranno modo di fruire di piu' strumenti per rientrare nel mondo del lavoro". "L'intesa - afferma Del Conte - e' un passo importante nella cooperazione tra Stato e Regioni sulle politiche attive del lavoro, che aiuta a massimizzare l'efficacia e l'efficienza degli interventi messi in campo". In questo senso, la Regione ha gia' predisposto un finanziamento aggiuntivo, rispetto alle risorse previste per l' AdR, pari a oltre 7 milioni di euro del Fondo sociale europeo. In questa fase sperimentale il campione dei beneficiari dell'Assegno di Ricollocazione, che in Abruzzo e' pari a quasi 1.500 persone, verra' esteso ai lavoratori in mobilita' e ai disoccupati over 30. Anpal mettera' a disposizione il sistema di profilazione dei beneficiari, i costi standard definiti a livello nazionale e gli strumenti e le funzionalita' del sistema informativo. Inoltre la Regione potra' avvalersi del supporto di Anpal Servizi.
Leggi Tutto »Associazioni di categoria chiedono di aprire la vertenza Abruzzo
"L'Abruzzo continua a soffrire fortemente il persistere di una crisi strutturale complessa e perdurante, conseguenza anche di trasformazioni e situazioni di carattere globale e nazionale, che ha determinato e ancora sta determinando effetti devastanti sul tessuto sociale ed economico regionale". A lanciare l'allarme sono le associazioni di categoria abruzzesi che, parlando di problemi "non risolvibili solo con interventi di politica locale", chiedono alla Regione di avviare un confronto con il Governo nazionale volto ad aprire una "vertenza Abruzzo". Un'iniziativa finalizzata ad "affrontare la complessita' della situazione del nostro territorio anche con l'ausilio di risorse aggiuntive specifiche".
Il punto della situazione, a Pescara, in una conferenza stampa nella sede di Confindustria, nel corso della quale e' stato illustrato un documento unitario sottoscritto da Ance, Confapi, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Confindustria. Esprimendo "grande preoccupazione e forte senso di disagio per l'insufficienza di azioni politiche e amministrative finora messe in campo", le associazioni chiedono una "maggiore responsabilizzazione e un deciso cambio di passo per cogliere gli obiettivi contenuti nel 'Patto per lo Sviluppo' del 9 luglio 2016".
Se da un lato serve una "piu' puntuale riflessione" su questioni quali Masterplan e fondi strutturali europei, dall'altro "restano ancora irrisolte e non affrontate una serie di problematiche", tra cui fiscalita', semplificazione amministrativa, infrastrutture materiali e immateriali, servizi di qualita'. Aspetti su cui "la Regione e' assolutamente in ritardo rispetto agli standard delle regioni piu' avanzate".
Tasso di disoccupazione elevatissimo, raddoppiato rispetto al 2008, drammatico andamento dei numeri sulla cessazione delle attivita' economiche, soprattutto per quanto riguarda piccole e medie imprese, contrazione degli investimenti e rischio reale di deindustrializzazione in alcuni territori. A scattare la fotografia dell'economia abruzzese sono le associazioni di categoria del territorio, nel documento unitario sottoscritto per richiedere l'apertura della 'vertenza Abruzzo'. Situazione drammatica, nonostante una leggera ripresa negli ultimi anni del Pil regionale, permessa essenzialmente dal positivo andamento delle esportazioni da parte di alcuni precisi comparti produttivi. Sul fronte della natimortalita' delle imprese, nel periodo 2010-2016 c'e' stato un saldo negativo tra iscrizioni e cancellazioni di 5.834 unita' nel settore dell'agricoltura, di 2.528 nel settore manifatturiero, di 3.338 nel settore delle costruzioni, di 5.191 nell'artigianato, di 6.041 nel commercio e di 2.200 nel turismo. A compromettere il quadro, secondo le associazioni, hanno contribuito anche ulteriori fattori ed emergenze di carattere locale, quali la questione sanita', con le relative conseguenze sul piano fiscale e di bilancio, il sisma del 2009, il terremoto del centro Italia e il maltempo dei mesi scorsi. "A cio' - dicono i firmatari del documento - si accompagna anche una azione politica ed amministrativa carente rispetto alle difficili situazioni da affrontare". I rappresentanti delle imprese abruzzesi denunciano inoltre "la non giustificabile carenza di personale in settori strategici della macchina amministrativa e la farraginosita' delle procedure burocratiche che spesso finiscono con l'ostacolare anziche' incentivare gli investimenti e l'attivita' stessa delle imprese" e citano uno studio che vede l'Abruzzo quale "fanalino di coda nella spesa dei fondi strutturali europei nella programmazione 2014-2020".
Al Governo regionale viene chiesto di avviare un confronto con quello nazionale "per avere rassicurazioni e decisioni su alcuni temi di assoluta emergenza", tra cui: erogazione fondi nazionali per piani di investimento e contrattazione programmata; investimenti per servizi reali; infrastrutture e grandi assi di comunicazione; sisma, maltempo e dissesto idrogeologico e attivazione strumenti conseguenti; ammortizzatori sociali. La Regione, invece, "dovra' mettere in campo tutti i necessari provvedimenti, piu' volte sollecitati, in quelle materie che possono agevolare la tenuta del tessuto sociale ed economico in tutte le sue componenti e articolazioni settoriali: agricoltura, artigianato, commercio, industria, turismo". Tra le priorita' vi sono le politiche per l'internazionalizzazione, quelle attive del lavoro, la riorganizzazione degli enti strumentali, l'accesso al credito, la riduzione della fiscalita' aggiuntiva, la liberalizzazione dei servizi pubblici locali ed un piano speciale per il turismo. Priorita' che, secondo le associazioni, "restano sempre le stesse e non solo non trovano soluzione, ma, in alcuni casi, registrano preoccupanti arretramenti". Lanciando un appello anche ai sindacati, affinche' condividano "spirito e proposte del documento", i rappresentanti degli imprenditori auspicano una "risposta immediata" dalle istituzioni e sottolineano che "la societa' civile, il mondo produttivo e che lavora, hanno bisogno di risposte immediate e concrete, di un contesto amministrativo, infrastrutturale e di servizi e che possa garantire stabilita' e certezze nel lavoro e nella produzione e che, soprattutto, accompagni gli sforzi che in questo momento le imprese stanno sostenendo". "Abbiamo distinto i due livelli politici, regionale e nazionale - afferma il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone - consapevoli che tutte le cose che chiediamo non sono di esclusiva competenza e responsabilita' regionale e quindi chiamiamo in campo anche il nazionale. Evidentemente il momento decisionale risiede nella politica e noi la sensibilizziamo sui problemi dell'economia, che riguardano in maniera trasversale tutto il sistema abruzzese".
Leggi Tutto »Permessi di lavoro facili, tre arresti a Pescara
I finanzieri del Comando Provinciale di Pescara hanno arrestato tre persone per il reato di favoreggiamento di immigrazione clandestina ed alla truffa aggravata. Si tratta di una inchiesta che avrebbe consentito l'ingresso e la permanenza illecita nel territorio nazionale di circa 500 soggetti extracomunitari, nonche' causato un danno alle casse dell'Erario per oltre 3 milioni di euro. Le misure cautelari emesse dal GIP di Pescara Gianluca Sarandrea, pm Barbara Del Bono, ai danni di due persone di Pratola Peligna, e una di Introdacqua hanno preso le mosse nel 2015 dopo interventi presso cantieri per ristrutturazioni post sisma ed in particolare da un controllo fiscale avviato dai finanzieri nei confronti di una ditta individuale di Popoli operante ufficialmente nel settore dell'edilizia. Le Fiamme gialle hanno appurato che dietro pagamento di somme in contanti sarebbero state predisposte documentazioni atte a giustificare fittizie assunzioni, distacchi e licenziamenti di personale. Esisteva un vero e proprio tariffario per la produzione dei documenti falsi: dai 20 ai 30 euro per una busta paga o per una certificazione unica dei redditi da lavoro dipendente, fino ai 500 euro per una fittizia assunzione. Nessun versamento, di contro, era effettuato all'Erario.
L'attivita' ispettiva aveva permesso di appurare che dal 2012 al 2014, la ditta in questione era priva di sede operativa, mezzi, attrezzature e non aveva mai effettuato acquisti di materie prime necessarie alla propria attivita'. La ditta, inoltre, evidenziava un esponenziale quanto anomalo incremento di dipendenti, da poche decine nel 2010 ad un centinaio nel 2014, ed aveva "dimenticato" sistematicamente, negli anni, di eseguire tutti i versamenti di natura contributivo-previdenziale. Gli approfondimenti investigativi, condotti in sinergia con i competenti uffici dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale al fine di ricostruire nel tempo le singole posizioni previdenziali, hanno messo in luce come siano stati 136 i lavoratori, italiani e stranieri, che hanno utilizzato la fittizia assunzione per raggiungere il limite minimo di giornate lavorative, requisito per richiedere l'indennita' di disoccupazione (ASPI), oltre a beneficiare delle connesse agevolazioni, incentivi e bonus riservati al sostegno del reddito familiare, con un danno, in termini di somme indebitamente erogate, pari a circa 1.250.000 euro. A titolo cautelativo, in attesa dei necessari accertamenti, l'INPS ha inoltre provveduto a congelare la posizione di ulteriori 100 lavoratori che, a tutt'oggi, usufruiscono di medesime erogazioni per circa 500.000 euro. Le tre aziende utilizzate dal sodalizio, negli anni d'imposta oggetto di indagine, avrebbero omesso versamenti contributivo-previdenziali per 1.430.000 euro e IVA per 1.150.000 euro
Leggi Tutto »Crollo hotel Rigopiano, Tedeschini: soccorsi assolutamente tempestivi
"I soccorsi hanno consentito di recuperare 11 persone vive, quindi sono stati, allo stato della nostra indagine, assolutamente tempestivi, perche' 11 persone le hanno trovate in tempo. Una persona era ricercata fin dal giorno 19, e' morta il giorno dopo e l'hanno trovata il giorno 23 perche' lo stato dei luoghi era assolutamente catastrofico e in alcun modo somigliante alle carte, alle piante e a tutte le indicazioni logistiche che erano a disposizione delle persone che cercavano". Cosi' il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, titolare dell'indagine sul disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola, replica alle polemiche seguite alle ultime rivelazioni, in merito ai messaggi e alle telefonate che Paola Tommasini provo' inutilmente ad effettuare e che dimostrano che la donna rimase viva per almeno 40 ore dopo la valanga, prima di morire sotto le macerie.
Una circostanza che, a giudizio dei legali di alcuni familiari delle vittime, implicherebbe ulteriori responsabilita' relative ai ritardi nei soccorsi, in particolare da parte della Prefettura di Pescara, che in quei giorni dirigeva l'Unita' di crisi e che non risulta coinvolta dell'indagine, nell'ambito della quale al momento sono indagati soltanto rappresentanti e dipendenti della Provincia di Pescara e del Comune di Farindola.
"Trovo che sia veramente privo di senso continuare a criticare la fase dei soccorsi - aggiunge Tedeschini -. Il dato che si e' acquisito all'esito del deposito delle relazioni autoptiche, in maniera definitiva, e' che c'e' una persona che e' rimasta viva ed era viva quando sono iniziate le ricerche, perche' i soccorsi sono stati operativi sul luogo a partire dal giorno 19. Questa persona e' morta all'incirca il giorno 20 ed e' stata trovata il giorno 23 - ribadisce il procuratore aggiunto - quindi e' chiaro che il supposto ritardo di avvio dei soccorsi, che dovrebbe essere al massimo di un'ora e mezza, non e' in grado di influire in alcun modo sul decorso purtroppo determinato da nostro Signore del decesso di questa persona".
"Allo stato, se avessimo avuto condotte da approfondire e valutare nei confronti di altre posizioni di garanzia, lo avremmo fatto, mentre quelle che ci sono sembrate ragionevolmente degne di essere approfondite sono quelle che conoscete, poi vedremo come proseguira'". Con queste parole il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, titolare dell'indagine sul disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola, conferma che al momento non ci sono altri indagati. Tedeschini lascia pero' aperta la porta ad ulteriori sviluppi dell'inchiesta, eventualmente anche nel senso di un ampliamento del raggio degli indagati. "Allo stato della nostra indagine intendo affermare, con grande serenita', che questa Procura non ha avuto mai e non avra' alcuna timidezza in relazione a nessuna delle eventuali posizioni di garanzia che dovessero essere in qualche maniera interessate dal corso delle indagini - ha detto il magistrato -. Vi e' invece estrema attenzione a quello che si fa e c'e' un'indagine preliminare in corso, che per sua natura e' fluida e in movimento"
Leggi Tutto »Accoltella la compagna durante una lite, uomo arrestato a Pescara
Accoltella la compagna durante una lite ma la donna riesce a fuggire e chiedere aiuto, nonostante il coltello ancora conficcato nella schiena. L'arrestato, per tentato omicidio, e' un romeno di 58 anni, incensurato e senza fissa dimora, che nella tarda serata di lunedi' scorso, al culmine di una discussione, ha accoltellato la sua donna, una connazionale 40enne, in un'abitazione del centro di Pescara dove quest'ultima accudiva una persona anziana. Dalla ricostruzione dei Carabinieri, coordinati dal maggiore Claudio Scarponi, l'uomo aveva raggiunto la compagna sul posto di lavoro per trascorrere qualche ora insieme.
Poi la lite, sfociata in una vera e propria aggressione. L'uomo ha improvvisamente estratto un coltello da cucina (a punta tonda) accoltellandola alla mano e alla schiena. Nonostante le ferite e lo choc la compagna, con il coltello ancora nella schiena, e' riuscita a scendere in strada, trovando riparo nella vicina abitazione della nipote dell'anziana assistita, che ha dato l'allarme. I carabinieri hanno bloccato l'uomo nel giardino di casa: in stato confusionale, ha ammesso di avere aggredito la compagna e senza opporre resistenza si e' consegnato ai militari.
La donna e' stata operata d'urgenza in ospedale; ora e' ricoverata nel reparto di Chirurgia Toracica con una prognosi di 21 giorni. Lui, su disposizione del Pm Valentina D'Agostino, e' nella casa circondariale S.Donato di Pescara in attesa dell'interrogatorio di garanzia.
Leggi Tutto »