Redazione Notizie D'Abruzzo

Il presidente Mattarella riceve i soccorritori di Rigopiano

I soccorsi all'hotel Rigopiano "hanno messo in evidenza una grande capacità di organizzazione, di tecnica ma soprattutto una generosa abnegazione", senza la quale non sarebbe stato possibile salvare le 11 persone sepolte sotto la neve e le macerie dopo il crollo di una valanga sull'albergo in Abruzzo. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ringraziato gli uomini e le donne delle "venticinque diverse realtà tra statali, centro, periferia, regioni, province, comune e volontari" che hanno preso parte alle operazioni di soccorso all'hotel Rigopiano.

"Gli undici salvati - ha detto il capo dello Stato - sono dovuti al vostro impegno e alla vostra opera. In questo sforzo sono state impegnate tante diverse professionalità" che hanno meso "energia, capacità e dedizione". E questa mattina Mattarella le ha incontrate nel Salone delle Feste del Quirinale dove è intervenuto anche il presidente della Protezione civile, Fabrizio Curcio. "Questa non è una cerimonia - ci ha tenuto a precisare il presidente della Repubblica - qui se ne svolgono molte ma questa è un'altra cosa. È un incontro con voi per ringraziarvi di quello che avete fatto a Rigopiano due mesi e mezzo fa. Non ho voluto farlo subito ma far passare un po' di tempo" per dimostrare "che l'apprezzamento verso di voi non di è dissolto" con l'eco mediatica "ma memoria e riconoscimento di tutto il Paese permangono". "Il pensiero - ha detto Mattarella - è anzitutto alle vittime di una sciagura che ha suscitato un'emozione forte e cordoglio per le 29 vittime, un dolore e un cordoglio che non si estingue. Voi avete operato in un momento di emergenza, in condizioni proibitive, con grande fatica, con rischio grave per la vostra vita". Il capo dello Stato ha elogiato "la funzione articolata della nostra Protezione civile, un modello di efficienza" emerso ancora di più nei giorni di Rigopiano. Oltre agli uomini e le donne di Protezione civile, Vigili del fuoco, Guardia di finanza, Carabinieri, Polizia, Croce Rossa, Soccorso Alpino, nel Salone delle Feste che Mattarella, al termine dell'incontro ha salutato uno per uno, hanno partecipato anche i tre cani soccorritori protagonisti dei giorni della valanga sull'hotel: Hercules, il pastore tedesco primo ad arrivare sul luogo della sciagura; Leo, un labrador nero della Polizia, e l'affettuosissimo Black. 

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Allagamenti, Cozzi: “Nuove verifiche tecniche per risolvere il problema”

Va avanti senza sosta il percorso per individuare criticità e soluzioni dell’annoso problema legato agli allagamenti nelle traverse intersecanti il lungomare di Montesilvano. Dopo il sopralluogo sul posto e un successivo tavolo tecnico a Palazzo di Città, i tecnici del Comune, l’Aca e il Consorzio di Bonifica Centro hanno effettuato verifiche e prove empiriche.

«Come stabilito nelle precedenti riunioni tecniche – specifica l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi -  è stata effettuata una verifica sperimentale per analizzare tutto il funzionamento dei sottoservizi. E’ stata eseguita la simulazione di una situazione derivante da intense precipitazioni, per verificare il livello dell’acqua all’interno dell’impianto di sollevamento alla Foce del Fiume Saline e lungo la linea rivierasca. I tecnici hanno provveduto, contestualmente, alla perlustrazione dei pozzetti delle traverse a mare, per valutare il deflusso delle acque. Si tratta -  dice ancora Cozzi -  di una prima analisi a cui seguiranno ulteriori verifiche di esame delle acque, di funzionamento delle pompe e di calcolo della portata.  Siamo determinati a risolvere definitivamente questa complessa problematica che affligge questa particolare zona di Montesilvano da molti anni e che produce

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Muore in moto a 39 anni, dona gli organi a nove persone

Nove persone riceveranno gli organi donati da Mauro Guerini, il 39enne di Casalbordino morto all'ospedale di Pescara per le gravi lesioni riportate in seguito ad un incidente stradale avvenuto domenica mattina. E' infatti in corso, nel reparto di Rianimazione, il prelievo di cuore, polmoni, fegato, pancreas, reni e cornee. Il fegato e' stato diviso in due parti, con la tecnica 'split': la piu' piccola va a Bergamo, per un bambino, la piu' grande a Roma.

Il cuore va a Roma, i polmoni a Bergamo, il pancreas a Pisa, i reni uno all'Aquila e uno a Parma e le cornee restano in Abruzzo. Le diverse equipe di specialisti stanno raggiungendo l'ospedale per il trasferimento. Le attivita' sono coordinate dagli esperti del reparto di Rianimazione dell'ospedale di Pescara, diretto da Tullio Spina.

Le operazioni sono supportate dal 118, per i trasferimenti, e dalla Guardia Costiera, che con l'elicottero trasportera' il rene a Parma. Dopo l'assenso dei familiari e l'ok del magistrato alla donazione, ieri e' stato eseguito il cosiddetto periodo di osservazione, al termine del quale e' partita l'organizzazione delle attivita' di prelievo degli organi. L'incidente era avvenuto domenica mattina, sulla Ss 16, a Vasto. La moto su cui viaggiava Guerini si era scontrata con uno scooter. Subito soccorso, il 39enne era arrivato all'ospedale di Pescara in condizioni disperate. 

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Giornata mondiale della Consapevolezza sull’autismo, domenica 2 aprile il Comune si illumina di blu

 «Un modo per accendere i riflettori su un disturbo ancora poco conosciuto, ma sul quale è importantissimo porre particolare attenzione, per supportare le famiglie che quotidianamente convivono con questa realtà». Così l’assessore alle Politiche Sociali, Ottavio De Martinis annuncia l’iniziativa promossa dal Comune di Montesilvano, in occasione della Giornata  Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo.

Domenica 2 aprile, la facciata di Palazzo di Città verrà illuminata di blu grazie alla collaborazione della ditta Sonora di Fernando Tieri che ha messo a disposizione della città, gratuitamente, un sistema di illuminazione.

«Abbiamo accolto immediatamente la proposta che ci è giunta dall’Associazione genitori soggetti autistici Abruzzo (Angsa), per dare il nostro segnale di sostegno alle tante realtà che nel nostro territorio si impegnano per affiancare le persone che vivono questa disabilità».

Soddisfatta la presidente dell’Angsa Abruzzo, Alessandra Portinari che ha commentato: «Dall’agosto del 2015 il nostro Paese ha uno strumento legislativo, ma una legge che riconosce l’autismo non basta. Abbiamo il dovere di non abbassare la guardia per i nostri ragazzi e per le loro famiglie. Le risorse sono sempre di meno, così come gli investimenti nella formazione degli insegnanti, il sostegno alle famiglie, i centri nel Sud Italia, le possibilità di lavoro: l’80% degli adulti autistici non ha un’occupazione. Non ci sono nemmeno dei dati precisi in merito alle diagnosi e come Angsa Abruzzo stiamo svolgendo una battaglia perché i bambini nelle liste di attesa, pur avendo avuto una diagnosi precoce, possano al più presto iniziare le terapie in centri specializzati.  Questo non è un problema che investe solo la famiglia, ma tutta la società».     

E sempre il Comune di Montesilvano, martedì 4 aprile, alle 18, nella Sala Di Giacomo di Palazzo Baldoni, ospiterà un evento organizzato dall’associazione “I Bambini delle Fate”, per l’inaugurazione del progetto di terapia gratuita per ragazzi autistici a Montesilvano, a cui parteciperanno Franco Antonello, presidente dell’associazione e suo figlio Andrea, ragazzo autistico. La loro avventura è divenuta anche un libro di successo, “Se ti abbraccio non avere paura” di Fulvio Ervas, tradotto in nove lingue, che li vede come protagonisti. Padre e figlio sono inoltre stati ospiti di diverse trasmissioni televisive fra cui “Le Iene”, “Le invasioni barbariche” e “Domenica live”. Presto la loro storia sarà anche sul grande schermo con un film del regista  Gabriele Salvatores. L’associazione si occupa di finanziare, mediante la campagna nazionale “Sporcatevi le mani”, una terapia gratuita per ragazzi autistici attraverso  una rete di volontari in tutta Italia, le cosiddette “Fate”, che si occupano di spiegare come diventare donatori.  «In Abruzzo siamo vicini all’obiettivo, -  spiega Silvia Silvestri, referente della campagna per l’Abruzzo, che martedì sarà al convegno insieme al responsabile nazionale della campagna Samuel Mazzolin e alla “Fata” delle Marche Alessandra Olivieri   -  mancano appena venti donatori per avviare la terapia. Montesilvano ospiterà, presso il centro Diapason, il primo progetto per tutta la Regione, che speriamo possa essere seguito da tante altre iniziative per assicurare alle famiglie dei bambini e dei ragazzi autistici terapie gratuite di cui c’è un’enorme necessità».

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Turismo, arrivano i tour operator esteri in Abruzzo

Parte domani all'Aquila il Meinreisespezialist Forum 2017, il raduno annuale del più grande Consorzio tedesco di tour operator dislocati in Europa. Il vicepresidente della Giunta regionale dell'Abruzzo Giovanni Lolli e il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente accoglieranno gli ospiti alle 17,30 all'Auditorium del Parco all'Aquila. Alle 16,30, invece, il vicepresidente Lolli, il sindaco Cialente e i rappresentanti del Consorzio, Peter Moeschl e Thomas Bosl, presenteranno la tre giorni nella sala stampa della sede della Regione Abruzzo, a Palazzo Silone. Diversi gli appuntamenti che vedranno coinvolti i centri turistici regionali, da Santo Stefano di Sessanio che sarà meta per tutta la giornata di venerdì con i tour operator tra fiera itinerante, workshop e meeting. Sabato, primo aprile, invece, sono previste una serie di escursioni: a Scanno, Gole del Sagittario e Sulmona; a Civitella del Tronto e cantine vinicole del teramano; Costa dei Trabocchi e Abbazia di San Giovanni in Venere; Piana di Navelli e Bominaco, trekking tra Calascio e Castel del Monte. Chiusura domenica con l'escursione a Campo Imperatore con visita all'Osservatorio Astronomico

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Abruzzo, prorogati i termini per le domande di sostegno alle stalle

Sono stati prorogati al 10 aprile 2017 i termini per la presentazione delle domande di sostegno alle stalle ubicate nelle regioni terremotate colpite dal sisma per le perdite di reddito degli allevatori provocate dai decessi, dal crollo della produzione di latte del 30% per lo stress da freddo e dalle scosse, ma anche per la perdita di mercato causata dallo spopolamento. Lo rende noto Coldiretti Abruzzo nel sottolineare che le misure straordinarie sono fissate in 400 euro/capo bovino, 60 euro/capo ovi caprino, 20 euro/capo per suino e 45 euro/capo per le scrofe e 100 euro/capo ad equino. "Un boccata di ossigeno che deve arrivare con urgenza nelle campagne terremotate per salvare le stalle in un territorio - sottolinea la Coldiretti - a prevalente indirizzo agricolo con una significativa presenza di allevamenti che è importante sostenere concretamente affinchè la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell'economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo. Sono 25mila le aziende agricole e le stalle nei 131 comuni terremotati di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria con 292mila ettari di terreni agricoli coltivati soprattutto a seminativi e prati e pascoli da imprese per la quasi totalità a gestione familiare (96,5%), secondo le elaborazioni Coldiretti sull'ultimo censimento Istat. Significativa la presenza di allevamenti con quasi 65 mila bovini, 40mila pecore e oltre 11mila maiali dalle quali si evidenzia anche un fiorente indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi dai quali si ottengono specialità di pregio famose in tutto il mondo".

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Vertice sul piano di attuazione del Programma di Sviluppo Rurale

Lo stato di attuazione del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-20 al centro di una riunione, richiesta da Coldiretti, presieduta dal presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, ed alla quale hanno preso parte l'assessore alle Politiche agricole, Dino Pepe, il direttore del Dipartimento regionale, Antonio Di Paolo, assistito da alcuni funzionari del settore, ed il gruppo dirigente di Coldiretti Abruzzo guidato dal presidente Domenico Pasetti. Nel corso dell'incontro, sono state esaminate potenzialita' e problematiche tecniche dei bandi legati ad alcune misure strutturali per il sostegno degli investimenti nelle aziende agricole, dopo la pubblicazione di 16 bandi e dopo aver pagato il 4,68% delle risorse disponibili (433 milioni di euro).

Il presidente D'Alfonso, ribadendo l'importanza del concetto di flessibilita' amministrativa al fine di facilitare il piu' possibile il compito di quanti intendono presentare candidature di domande di sostegno, ha sottolineato "la necessita' di spendere non tanto per spendere ma di farlo con la consapevolezza che il progetto messo in campo sia davvero in grado di liberare l'ambizione di ciascun operatore agricolo. Quindi, - ha precisato - deve trattarsi di prodotti progettuali di qualita'". Infine, tra le ipotesi avanzate per venire incontro alle esigenze degli agricoltori, e' stata anche rivalutata quella relativa alla possibilita' di ripristinare bandi a sportello con la possibilita' di presentare domande senza limiti temporali

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A Spoltore la giornata della consapevolezza sull’autismo

Spoltore partecipa a #sfidautismo17, in occasione della giornata
mondiale della consapevolezza sull'autismo: gli eventi organizzati dal
Comune, in collaborazione con il circolo didattico di Spoltore,
l'agenzia sanitaria regionale e la Fondazione IL CIRENEO Onlus per
l'autismo, sono gli unici in programma nella provincia di Pescara.

Si comincia sabato 1 aprile alle 17.30, nella Biblioteca Comunale in via
Dietro Le Mura, con il convegno "Autismo...insieme per conoscerlo
meglio": intervengono Alfonso Mascitelli, direttore dell’agenzia
sanitaria regionale, Renato Cerbo, direttore del dipartimento di
neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Civile di Pescara, Tatiana
D’Ambrogio, direttore sanitario Fondazione IL CIRENEO Onlus per
l’autismo, Anna Maddalena Belcaro, dirigente scolastico circolo
didattico di Spoltore. L'amministrazione comunale sarà rappresentata dal
sindaco Luciano Di Lorito.

"Qualche giorno fa la cronaca ci ha ricordato
che bisogna mantenere sempre alta l'attenzione verso chi soffre di
questo disagio e i loro famigliari" ha detto il primo cittadino. "La
comunità di Spoltore e il suo circolo didattico sono un esempio
positivo, al quale come amministrazione abbiamo voluto dare il nostro
contributo. Dobbiamo tutti un ringraziamento ad Antonella Damiani, Sara
Campetta e Anna Di Silvio che - assieme al consigliere Francesca Sborgia
- hanno reso possibile questo evento". In programma nel corso del
dibattito la visione del cortometraggio "Mon petit frère de la lune" (il
mio fratellino Dalla luna) di Frédéric Philibert: la storia racconta la
patologia vista dal fratello maggiore di un autistico. Domenica 2 aprile
2017, nello spazio del Belvedere in via Dietro Le Mura, dalle 15.30 le
attività ludico ricreative a cura del Gruppo Scout Spoltore 2, pensate
ovviamente per coinvolgere anche i bambini speciali: per "conoscersi
meglio...giocando insieme" ci sarà anche, dalle 17.30, lo spettacolo di
magia a cura di Mago Dario.

A concludere la giornata, alle ore 20.00,
l'illuminazione in blu del Convento cinquecentesco, resa possibile
gratuitamente dalla Spray records. La nuova colorazione del Convento
sarà sottolineata dal concomitante lancio di pallocini blu nel cielo di
Spoltore. Sul Belvedere sarà allestito un banchetto per la raccolta
fondi: un'offerta libera che sarà interamente devoluta alla FONDAZIONE
IL CIRENEO Onlus per l'autismo (per info: www.fondazioneilcireneo.it;
info@fondazioneilcireneo.it).

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Lavoro in agricoltura: per il futuro i giovani scelgono la terra

Lavoro in agricoltura, mi occupo di produrre e poi valorizzare i prodotti che nascono dalla mia terra e commercializzo i frutti del mio impegno: sono tanti, anzi tantissimi i giovani agricoltori che hanno scelto il settore agricolo, come occupazione. Parliamo di ragazzi under 35, appassionati, vivaci, ma soprattutto dotati di una forza di volontà eccezionale, che li porta a compiere scelte sul momento quasi azzardate, ma che in realtà si rivelano un enorme ed entusiasmante successo. Il lavoro in agricoltura non è per tutti e, come qualsiasi tipo di impiego che si rispetti, non è semplice, ma basta avere idee chiare e soprattutto innovative, per riuscire a creare qualche cosa di veramente bello e soprattutto importante.

Ogni lunedì vi raccontiamo le Storie dei nostri ragazzi, uomini e donne che – seppur giovanissimi – hanno avuto il coraggio di tentare e sono riusciti a diventare giovani imprenditori agricoli. Sono allevatori, pastori, agricoltori; sono ragazzi che hanno saputo raccogliere tante esperienze, ne hanno fatto tesoro e dalle proprie fatiche hanno ottenuto un lavoro onesto, che produce quei frutti che in tutto il mondo si conoscono come vero Made in Italy. L’agricoltura italiana, infatti, è un settore inarrestabile che produce continuamente la parte buona, appetibile, sana e genuina del nostro Paese. Oggi sono quasi seicentomila le imprese italiane condotte da under 35 che, dinanzi alla crisi, si sono messi in proprio e hanno raggiunto l’autonomia, tanto da garantire nel 2016 all’Italia la leadership in Europa per numero di attività imprenditoriali condotte da giovani.

Per valorizzare tali prodotti, frutto anche e soprattutto di idee innovative applicate alle tradizioni di famiglia, è nato il premio Oscar Green arrivato alla sua 11 edizione. Le domande partecipazione al concorso che, appunto, premia quei giovani agricoltori che si sono distinti per creatività e ingegno applicati al settore agricolo potranno essere inviate entro e non oltre il 31 marzo 2017, attraverso il form apposito.

da https://giovanimpresa.coldiretti.it/pubblicazioni/fare-impresa/pub/lavoro-in-agricoltura-per-il-futuro-i-giovani-scelgono-la-terra/

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Le origini della Rivoluzione francese secondo Jonathan Israel

 Le origini della Rivoluzione francese secondo Jonathan Israel

 

 

 

Recensione del libro:
Jonathan Israel, La Rivoluzione francese. Una storia intellettuale dai Diritti dell’uomo a Robespierre.
Einaudi, Torino 2015 (ed. orig. 2014, traduzione dall’inglese di Palma di Nunno e Marco Nanni) 

 

Jonathan Israel, raffinato ed erudito professore di storia moderna all’Università di Princeton, è lo storico più discusso del momento. Le sue ambiziose e innovative ricerche sull’Illuminismo sono da alcuni anni al centro di un intenso dibattito, che si è riacceso dopo l’uscita nel 2014 del suo ultimo volume sulle origini intellettuali della Grande Rivoluzione. Revolutionary Ideas: An Intellectual History of the French Revolution from «The Rights of Man» to Robespierre, prontamente tradotto in Italia da Einaudi con un titolo parzialmente diverso (La Rivoluzione francese. Una storia intellettuale dai Diritti dell’uomo a Robespierre, 2015), è il caso editoriale storiografico più importante degli ultimi anni.

Il libro di Israel ha fatto scalpore, come non accadeva da tempo ad un saggio di storia. Ne hanno scritto su importanti riviste, quotidiani e inseriti culturali alcuni tra i più grandi specialisti mondiali dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese. Il volume è stato accolto dalla critica con giudizi sferzanti, spesso al limite dell’insulto accademico, a cui l’autore ha replicato colpo su colpo, con crescente insofferenza e ostinata determinazione.

Israel è accusato dai suoi colleghi di aver commesso una serie di errori macroscopici, imperdonabili per uno storico del suo prestigio e della sua esperienza. Vincenzo Ferrone, insigne studioso dell’Illuminismo, ha scritto senza giri di parola che si tratta di un libro «inaccettabile» (Il Sole 24 Ore, Domenica, 7 febbraio 2016). Lynn Hunt, tra le più autorevoli esperte di storia rivoluzionaria, ha dato a Israel dell’arrogante e lo ha accusato di essere incappato innumerevoli volte nel peccato mortale dell’anacronismo (New Republic, 28 giugno 2014). Per David Bell, rinomato specialista di storia francese e collega di Israel a Princeton, il libro, a tratti perfino «noioso», è un goffo tentativo di dimostrare con enorme sfoggio di erudizione una «tesi incredibilmente semplice», oltre che sbagliata (The New York Review of Books, 9 ottobre 2014). Francesco Benigno, autore di importanti studi sulle rivoluzioni di età moderna, ha paragonato il racconto di Israel ad un «rassicurante film western d’antan in cui tutto il bene sta da una parte e tutto il male dall’altra» (Alias, 24 gennaio 2016). Jeremy Popkin, altro grande specialista di studi rivoluzionari, ha definito «ingannevole» il mastodontico apparato di note e rinvii alle fonti primarie allestito da Israel per sostenere la sua improbabile tesi (H-France Review, maggio 2015, n. 66).

A questo punto il lettore si starà chiedendo: cosa mai avrà fatto lo storico di Princeton per meritarsi un simile trattamento?

Israel ha dapprima dichiarato solennemente che la Rivoluzione francese ha avuto una ed una sola causa, la filosofia illuminista, e poi ha applicato agli eventi rivoluzionari la sua interpretazione stilizzata dell’Illuminismo. A suo avviso è a partire dalle principali ramificazioni dei Lumi che sarebbero derivati

non solo i diversi gruppi politici che si sono contrapposti durante l’esperienza rivoluzionaria ma anche i successi, gli insuccessi (non ultimo il Terrore) e perfino la conseguenza più remota del fallimento della Rivoluzione: non il comunismo come di solito si intende, ma addirittura il fascismo.

Il testo di Israel è una riscrittura dell’intera Rivoluzione come l’opera in positivo degli adepti dell’Illuminismo radicale (ammiratori di Diderot, D’Holbach e Helvétius) e in negativo dei loro avversari di turno, siano essi i moderati seguaci di Voltaire e Montesquieu o i discepoli populisti di Rousseau e Mably. Il racconto è ben congeniato per non lasciare dubbi al lettore. La narrazione degli eventi è sistematicamente inframmezzata da affermazioni perentorie che ricostruiscono, per l’intera durata dell’evento e al di là delle specificità dei diversi gruppi e attori politici, la sostanziale continuità di questa battaglia tra il bene e il male.

Nonostante la sicurezza con cui Israel presenta al lettore la sua storia della Rivoluzione, agli occhi degli specialisti non sono poche le affermazioni dello storico di Princeton che vacillano alla prova delle fonti.

Nell’Introduzione, ad esempio, Israel sostiene in modo categorico che la minoranza repubblicana, democratica, egualitaria, materialista, atea e femminista che ha fatto la Rivoluzione avrebbe sacrificato «tutti i precedenti e i modelli esistenti» sull’altare della filosofia, unica guida possibile per agire nel presente. In realtà, la Rivoluzione francese non è stata, come crede l’autore, l’esperienza narcisistica di un gruppo esiguo di filosofi ispirati da idee astratte. Il rapporto tra i rivoluzionari e il passato è stato molto più complesso, articolato e dubbioso. Per capirlo, è sufficiente considerare la centralità che i precedenti storici, ed in particolare la prima rivoluzione inglese, hanno avuto nei discorsi e negli scritti dei protagonisti della Rivoluzione. Si potrebbero fare altri esempi, ma forse è più interessante spostare l’attenzione dagli errori puntuali commessi da Israel a ciò che li ha resi possibili o, siamo tentati di dire, necessari.

È la volontà di riconoscere e far rivivere le speranze (realizzate e mancate) della Rivoluzione a rappresentare insieme la forza e la debolezza del libro. Merito di Israel è aver reso di nuovo attuale la Rivoluzione, raccontando con competenza, chiarezza, passione ed entusiasmo, come non capitava dai tempi delle grandi storie della Rivoluzione scritte nei secoli passati, la genesi di alcuni tra i valori e le pratiche fondamentali della nostra cultura politica. Può suonare strano, ma in un tempo come il nostro in cui il passato, compresa la Rivoluzione, viene scandagliato alla ricerca delle più svariate genealogie della violenza contemporanea, il libro di Israel risulta piuttosto inattuale. Eppure, non lo è del tutto, poiché l’autore ha diviso la Rivoluzione francese in due parti ben distinte: l’una, fondatrice della democrazia rappresentativa, impersonata da Brissot e dai suoi eredi superstiti del Terrore; l’altra, fautrice di un populismo violento, incarnata da Robespierre e dai suoi epigoni sopravvissuti al Termidoro. Di questo passo Israel si lancia in affermazioni alquanto discutibili e a volte palesemente contraddittorie. Non si capisce, ad esempio, come si possa dire che la Rivoluzione è stata l’opera di una minoranza di illuministi radicali mentre a governare la Francia rivoluzionaria c’era quasi sempre una maggioranza a loro avversa. Capita così di leggere nella pagine di Israel che la Costituzione del 1793 è tutto sommato un modello ideale e che l’abolizione della schiavitù (1794) è un vanto della Rivoluzione,

salvo poi scoprire che ad approvare questi due provvedimenti non sono stati gli uomini di Brissot ma Robespierre ed i Montagnardi. Questa annotazione non vuole certo nascondere le nefandezze perpetrate dall’Incorruttibile e dai suoi seguaci, né tantomeno mettere in dubbio il valore intellettuale dei suoi avversari, uomini come Condorcet che sostennero importanti riflessioni e provvedimenti in materia di rappresentanza politica, democrazia, eguaglianza, libertà di stampa e laicità. Non è tuttavia possibile affermare che il rivoluzionamento della società francese sia avvenuto senza il contributo di altri importanti e forse più influenti rivoluzionari.

Quello di Israel è un ragionamento semplicistico, poiché non considera la differenza che c’è tra una cultura politica fatta di idee, scritti e discorsi e la sua applicazione e interazione con le strutture e gli eventi politici. Alla prova dei fatti, poi, accade che anche i portatori dell’ideologia illuminista radicale assumano decisioni politiche apertamente contrarie agli ideali proclamati o, peggio ancora, nefaste proprio perché derivate dall’applicazione ostinata di tali ideali. Solo per fare due esempi, possiamo ricordare che la propaganda bellicista di Brissot è all’origine di quella che è stata recentemente ribattezzata «the first total war» e che l’alfiere principale di questo conflitto, Napoleone Bonaparte, ha messo fine al sogno rivoluzionario proprio grazie all’appoggio di quelli che Israel considera gli ultimi tedofori dell’Illuminismo radicale.

Leggendo il libro di Israel si ha l’impressione che il passato assomigli troppo al futuro e al punto di vista ideologico dello scrittore. Si annulla così quel salutare effetto di straniamento che ogni buon libro di storia dovrebbe provocare nel lettore. Se fino a qualche tempo fa gli storici erano accusati di scrivere libri incomprensibili e inutili, oggi esempi come quello di Israel mostrano che è in atto un salutare cambio di rotta. Non sono pochi, infatti, i saggi di storia che ormai si leggono piacevolmente, quasi come un romanzo. Viene da chiedersi, però, se il prezzo da pagare per ottenere questo risultato non sia a volte troppo oneroso. Se semplifica troppo il suo ragionamento, lo studioso finisce per perdere autorevolezza e può perfino capitare al lettore, anche a quello più avvertito, la strana esperienza di rivivere la piacevole sensazione della scoperta non tra le pagine di un libro accademico come quello scritto dallo storico di Princeton, ma leggendo un romanzo storico sulla Rivoluzione di enorme successo come quello firmato dalla scrittrice inglese Hilary Mantel (A Place of Greater Safety, di recente tradotto in italiano in tre volumi da Fazi), che in alcuni passi meglio di Israel sa restituire gli uomini al loro tempo, gli umori, gli odori, la storia quotidiana di persone che pensavano, parlavano, scrivevano e agivano in un modo e in un mondo più complesso, ma non meno affascinante.

Estratto da: L'Indice dei libri del maggio 2015

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