Redazione Notizie D'Abruzzo

Hotel Rigopiano, i legali delle famiglie chiedono di acquisire gli atti sui lavori della strada

"Ci auguriamo che la Procura della Repubblica acquisisca tutto il fascicolo relativo a questi lavori, che dimostrano come in Provincia si era coscienti della necessità di tenere aperta la strada in condizioni climatiche difficili". Lo ha detto l'avvocato Romolo Reboa, che insieme ai colleghi Maurizio Sangermano e Gabriele Germano ha ricevuto il mandato difensivo da alcune famiglie delle vittime del disastro di Rigopiano.

Il penalista ha spiegato poi come "l'autodifesa del Presidente della Provincia di Pescara sulla mancata tempestiva riapertura della SP8 da Penne a Rigopiano ci ha portato a rileggere il comunicato entusiastico di quasi due anni fa tuttora presente sul sito della Provincia".

Leggi Tutto »

Di Marco: il 18 ho chiesto l’intervento dell’esercito

"La mattina del 18 ero in Provincia e ho chiesto l'intervento dell'esercito. Alle 12 ho chiesto aiuto anche a Gentiloni. Eravamo in prefettura con le scosse di terremoto, ci sentivamo sotto attacco". Cosi' il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, racconta le ore che hanno preceduto il disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola, nel corso della conferenza stampa convocata nel capoluogo adriatico alla presenza di Achille Variati, presidente nazionale dell'Upi e di altri presidenti di provincia del centro Italia. "C'erano molti paesi della provincia - ha proseguito Di Marco - completamente isolati, dove la gente rischiava di morire e che versavano in condizioni peggiori di Farindola"

"In passato abbiamo sottoposto vari dossier sulla situazione della Provincia di Pescara alla presidente della Camera Boldrini, al premier Renzi e al ministro Del Rio, senza che nessuno sia intervenuto". Lo ha detto Antonio Di Marco, presidente della Provincia di Pescara, nel corso di una conferenza stampa convocata dall'Upi e di altri presidenti di provincia del centro Italia. "Abbiamo girato dossier anche ai parlamentari abruzzesi - ha proseguito Di Marco - e visti i risultati sarebbe necessario iniziare a comprendere anche il lavoro svolto dai nostri rappresentanti in parlamento". Secondo Di Marco si e' trattato di una tragedia annunciata. "E' stata una parentesi tristissima per la Provincia di Pescara - ha detto il presidente dell'ente pescarese, riferendosi al disastro dell'Hotel Rigopiano - anticipata dal crollo dell'Istituto Alberghiero di Pescara, due anni fa, quando alla visita del ministro Giannini non segui' alcun riscontro e dovette intervenire nuovamente la Regione per porre riparo"

 

Leggi Tutto »

Approvato il nuovo piano della rete scolastica regionale

Via libera della Giunta regionale d'Abruzzo al nuovo piano di dimensionamento della rete scolastica regionale per l'anno 2017-2018. L'atto della Giunta regionale arriva a seguito dell'esame dei Piani provinciali approvati dalle singole Province. Poche le novita' introdotte con il nuovo dimensionamento. Per la provincia di Teramo previsto lo spostamento del Centro provinciale per l'istruzione degli adulti dall'Itg "Forti" in via della Cona presso l'Ipsia/Ipsss "E Marino" via S. Marino sempre a Teramo. Per la provincia dell'Aquila le modifiche piu' importanti riguardano San Demetrio. Il centro aquilano sara' infatti sede amministrativa del nuovo istituto comprensivo "San Demetrio/Rocca di Mezzo" con 590 alunni, frutto dello scorporo di alcuni istituti presenti all'Aquila, Paganica, Ovindoli, Rocca di Mezzo, Ocre. Il provvedimento prevede inoltre la costituzione di un punto di erogazione servizi a Rocca di mezzo. Altra novita' importante e' la costituzione del Liceo Coreutico all'Aquila "che - ha precisato l'assessore all'Istruzione Marinella Sclocco - rappresenta il naturale completamento del Liceo musicale gia' esistente". Su questo punto, l'Assessore ha chiarito anche i termini del confronto del tavolo tecnico che ha discusso la richiesta di costituire un altro Liceo musicale ad Avezzano.

Leggi Tutto »

La Coop dona cento pecore all’Azienda Agricola Martinelli di Farindola

 

La Coop dona cento pecore all'Azienda Agricola Martinelli di Farindola, produttore storico di pecorino entrato nella linea dei prodotti a marchio Coop ''Fior Fiore''. L'azienda danneggiata dai recenti eventi climatici è tra l'altro citata nelle telefonate della Prefettura di Pescara e confusa con il crollo dell'Albergo Rigopiano. "La solidarietà passa anche attraverso la donazione di 100 pecore" si legge in un comunicato della Coop. L'azienda danneggiata dai recenti eventi climatici ha visto crollare sotto il peso della neve due stalle, ha perso così più di 350 capi del proprio allevamento e ha dovuto interrompere la produzione. Tra l'altro è proprio quell'azienda citata nelle telefonate della Prefettura di Pescara che la funzionaria ha erroneamente confuso con l'Albergo Rigopiano. Nato come 'Presidio Slow Food' e dunque salvato dall'estinzione, il Pecorino di Farindola ha raggiunto il grande pubblico grazie alla diffusione in Coop nella linea 'Fior Fiore' ed è un'autentica eccellenza agroalimentare del nostro Paese. È un pecorino particolare, perché preparato (caso unico in Italia e forse nel mondo) utilizzando il caglio di maiale, che gli conferisce aroma e sapori particolari. 

 

Leggi Tutto »

Vertice sul Piano di Emergenza della diga di Campotosto

Il rapporto tra l'attuale funzionalità della diga di Campotosto, le norme vigenti, il documento di Protezione civile della diga di Rio Fucino ed il documento di emergenza-evacuazione sono stati i punti focali della odierna riunione per la redazione del Piano di Emergenza della diga di Campotosto. Al tavolo di lavoro presieduto dal presidente della Giunta regionale dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, e svoltosi questa mattina, in Regione, a Pescara, il quarto in una settimana su questa specifica tematica, hanno partecipato, tra gli altri, il vice prefetto vicario dell'Aquila, Giuseppe Guetta (proprio oggi nominato Prefetto di Oristano), il sottosegretario con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, il consigliere regionale, Luciano Monticelli, il direttore generale della Regione, Cristina Gerardis, ed il direttore del Dipartimento Lavori pubblici, Emidio Primavera.

"Abbiamo valutato la vigenza dei documenti - ha dichiarato D'Alfonso - e soprattutto la qualità delle informazioni allo stato anche alla luce del fatto che uno dei documenti di pertinenza del Ministero delle Infrastrutture è datato 2000 sebbene con scadenza al 2018. Tuttavia - ha proseguito -, siccome un invaso è un corpo vivo, abbiamo anche voluto verificare la puntualità delle informazioni contenute per attivare subito dopo il Piano di emergenza che spetta, come redazione, a Regione e Prefettura dell'Aquila. Sono stati coinvolti tutti i Comuni del bacino di riferimento - ha spiegato il Presidente - per fare in modo che, in caso di evacuazione che, al momento, è scongiurata, siamo in grado di compiere tutte le azioni necessarie per garantire la sicurezza della popolazione. Abbiamo anche verificato la quantità idrica dell'invaso di Campotosto e la quantità idrica che deve essere eliminata - ha aggiunto D'Alfonso - e secondo quale tempistica, in caso di necessità, debbano coordinarsi Autorità di bacino, sindaci e autorità di pubblica sicurezza. Infine, - ha concluso - abbiamo verificato la condizione di tutti gli altri invasi della regione per fare in modo che nessun evento ci colga impreparati. Peraltro, già a fine ottobre, dopo gli eventi tellurici di quel periodo, avevo chiesto personalmente al direttore delle dighe presso il Ministero delle infrastrutture di verificare quale fosse stato il livello dei danni prodotti dalle sollecitazioni sismiche"

Leggi Tutto »

Armi e droga in casa, pescarese arrestato dalla Polizia

Aveva in casa armi e droga. Nella rete degli agenti della Sezione Antirapine della Squadra Mobile della Questura di Pescara, impegnati in una operazione straordinaria di controllo del territorio, e' finito un 38enne pescarese. In un blitz nella sua abitazione, gli agenti hanno sequestrato, tra la cucina e la camera da letto, oltre due chilogrammi di marjiuana, 35 grammi di eroina suddivisi in dosi; 9 grammi di cocaina in un unico involucro. Inoltre, una pistola revolver Smith & Wesson calibro 38, risultata rubata a Pescara nel 2010; una pistola revolver "scacciacani" modificata per esplodere cartucce calibro 22; 37 cartucce calibro 38; 4 cartucce calibro 22; un coltello a serramanico della lunghezza di 20 centimetri e uno stiletto lungo 15 centimetri. Sia sulla P38, risultata rubata, sia sulla pistola modificata, gli uomini della Polizia Scientifica svolgeranno accertamenti balistici anche per verificare se le armi abbiano sparato in passato. L'uomo, che deve rispondere di porto abusivo di armi da fuoco e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, e' stato portato in carcere su disposizione del Pm Gennaro Varone, in attesa dell'udienza di convalida che si terra' in mattinata.

Leggi Tutto »

Pescara, 29enne preso per furto e violenza sessuale

Ha prima palpeggiato una donna per poi scipparle la borsetta. E' avvenuto a Pescara in via Enzo Ferrari dove nella tarda serata di ieri gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato, per furto con strappo e violenza sessuale un 29enne di Battipaglia. In giornata per il giovane ci sara' il giudizio di convalida dell'arresto e la direttissima. L'arresto e' avvenuto su segnalazione della donna che ha telefonato al 113. L'aggressore, trovato poco dopo con la refurtiva, si e' giustificato affermando di avere recuperato la borsa dopo avere inseguito lo scippatore, poi ha ammesso le sue responsabilita' indicando anche il luogo dove aveva vuotato la borsa scippata

Leggi Tutto »

Variati: riforma Delrio oggi non va

"A che servono le riforme? A rendere piu' efficienti i servizi per i cittadini. Non devono servire alle parti politiche. Oggi constatiamo che la riforma Delrio che era partita in modo positivo, oggi non va". Lo ha detto Achille Variati, sindaco di Vicenza e presidente nazionale dell'Upi.

"Il nostro pensiero va alle vittime di queste sciagure - ha proseguito Variati, nel corso della conferenza stampa delle Province a Pescara alla quale partecipano 13 presidenti del centro Italia - abbiamo riflettuto se fosse opportuno fare una conferenza stampa ora, ma per rispetto proprio di questi cittadini che non ci sono piu', delle sofferenze, e dei danni enormi che raccogliamo, ci siamo convinti invece di dover rispondere ad alcune domande non solo di chi e' la colpa, ma anche perche' le cose accadono. Lo diciamo con schiettezza, perche' in caso contrario da queste tragedie non se ne viene fuori, e questo Paese non riesce mai a prendere una lezione e a far in modo che le cose non si ripetano", ha chiarito Variati.

"Non siamo in grado di fare un bilancio nel 2017. Urliamo basta, non vogliamo altri morti. Le Province hanno fatto di piu' di quello che potevano fare in questa emergenza senza soldi, hanno assicurato i servizi di somma urgenza senza copertura finanziaria. Qualcosa non va. Quindi ora lo diciamo al Parlamento, e all'amico Gentiloni: ora tocca a te". Lo ha detto il presidente dell'Unione Province Italiane, Achille Variati, nel corso della conferenza stampa che si sta tenendo a Pescara sullo stato degli enti alla luce anche di quanto accaduto negli ultimi giorni. "Servono 400-500 milioni di euro, ma subito, non promesse ma cose reali. In caso contrario, salutiamo - ha proseguito Variati -. Non prendiamo un euro, non e' per noi questa protesta ma e' per i cittadini che si ritroveranno senza servizi. Il 7 dicembre scorso abbiamo gia' scritto una lettera a Mattarella dove illustravamo la nostra situazione: le province italiane sono tutte in predissesto", ha concluso Variati.

Leggi Tutto »

Renato Ricci: L’Abruzzo ha bisogno di essere aiutato

"L'Abruzzo, in questo momento di forte difficolta', ha bisogno di essere aiutato. Ma purtroppo logiche commerciali avallate da chi avrebbe dovuto difenderci, ancora una volta, hanno prevalso. E cosi' non va bene. Il presidente della Federazione Ciclistica Di Rocco lo sa". Questo uno stralcio della nota che il presidente dell'Unione Ciclistica "Fernando Perna", Renato Ricci, organizzatore del Trofeo Matteotti, ha inviato ai vertici della Federazione Ciclistica, per esprime contrarieta' anche per l'esclusione dal Giro d'Italia della formazione ciclistica abruzzese della Nippo-Vini Fantini. "Dispiace constatare che la Federazione Ciclistica Italiana, e saluto con affetto la rielezione del presidente Renato Di Rocco - ha detto ancora Renato Ricci - sia accondiscendente a logiche commerciali che deturpano la base e spogliano il territorio. Il movimento ciclistico abruzzese e' stato lasciato in abbandono e neppure la Federazione Ciclistica Italiana, o lo stesso presidente Di Rocco, e' stata capace di informare ufficialmente l'U.C. "Fernando Perna" per la mancata assegnazione del campionato italiano di ciclismo"

Leggi Tutto »

Bimbo morto a Pescara sotto un treno, le motivazioni della condanna della mamma

"Non sembra possa dubitarsi che vi sia stata una evidente violazione della regola cautelare nel permettere che i bambini giocassero in un ambiente cosi' pericoloso e che la mamma, per disattenzione, li abbia lasciati momentaneamente incustoditi; va peraltro ribadito che trattasi di bambini di 2 e 3 anni e che probabilmente, solo per miracolo, l'altro fratellino piu' piccolo e' rimasto illeso". E' uno dei passaggi piu' significativi delle motivazioni che accompagnano la sentenza di condanna di Loreta De Rosa, nell'ambito del processo di primo grado per la morte del figlio Francesco Pio Spinelli, il bimbo di 3 anni travolto e ucciso da un treno, nel tardo pomeriggio del 24 maggio del 2014, nei pressi della stazione San Marco di Pescara. La donna e' stata condannata a tre anni di reclusione il 10 ottobre scorso, dalla Corte d'Assise di Chieti: inizialmente accusata di abbandono di minore, il reato e' stato derubricato in omicidio colposo. Al padre della vittima, Virgilio Spinelli, e al nonno Cristoforo Spinelli, accusati di concorso in omicidio colposo, sono stati inflitti invece 3 anni e 6 mesi di reclusione. Il bambino, secondo quanto ricostruito dall'accusa, si allontano' da casa attraverso un varco della recinzione e raggiunse i binari dove sopraggiungeva un treno regionale che era partito da Roma Tiburtina. Il reato e' stato derubricato in quanto "non e' emerso in modo chiaro, al di la' di ogni ragionevole dubbio, che Di Loreto abbia abbandonato il figlio di 3 anni, unitamente al fratellino di soli 2 anni, con la coscienza e volonta' di lasciarlo in una situazione di evidente e gravissimo pericolo"

La responsabilita', scrivono ancora nel dispositivo il presidente della Corte d'Assise Geremia Spiniello e il giudice a latere Isabella Allieri, "si fonda sulla clamorosa violazione di una regola cautelare di comune esperienza, quella cioe' di lasciare che bambini di tenera eta' possano giocare all'interno di un cortile recintato dotato di un ampio varco, dal quale si poteva accedere direttamente, senza ostacoli e senza dover passare attraverso la proprieta', alle sede ferroviaria e quindi ai binari". "L'imputata - si legge ancora - era pienamente consapevole dell'esistenza del varco perche' da quel varco, tra l'altro ben visibile e abbastanza largo, era possibile recarsi alla piccola stalla, e dalla stalla, grazie ad un ampio varco creato nella recinzione metallica, si accedeva direttamente alla massicciata ferroviaria". Il marito della donna, Virgilio Spinelli, secondo i giudici "rivestiva la medesima posizione di garanzia della moglie, era perfettamente al corrente dello stato dei luoghi perche' era solito utilizzare la stalla ed aveva altresi' una pregressa conoscenza dello stato dei luoghi. Non era una novita' - rilevano Spiniello e Allieri - che i bambini giocassero nel cortile, talche' anche nei suoi confronti ampia era la prevedibilita' e prevenibilita' dell'evento". Infine, per quanto concerne la posizione del nonno, "e' emerso con certezza che ad edificare i manufatti abusivi e, in particolare, il manufatto adibito a stalla dal quale, grazie al varco sulla rete, era possibile raggiungere direttamente la sede ferroviaria, sia stato Spinelli Cristoforo". La difesa ha sostenuto che si tratto' di un incidente che si sarebbe potuto evitare se le Ferrovie dello Stato avessero predisposto una adeguata protezione dei binari, ma i giudici hanno rilevato "lo specifico obbligo, a carico dei proprietari, nei casi di nuovi insediamenti abitativi industriali adiacenti alle ferrovie, di provvedere alla preventiva idonea recinzione dei terreni in prossimita' della sede ferroviaria". Inoltre nelle motivazioni che accompagnano la sentenza si evidenzia "l'ulteriore profilo di colpa, caratterizzato dall'aver mantenuto il manufatto adibito a stalla nonostante le numerose diffide e denunce del passato, cosi' come dall'aver realizzato e mantenuto i varchi dal muro di recinzione e dalla stalla fino alla sede ferroviaria, lasciando che i bambini potessero uscire dal recinto ed accedere direttamente alla sede ferroviaria".

Leggi Tutto »