Redazione Notizie D'Abruzzo

Maltempo, Cozzi: “Al lavoro per quantificare i danni sul lungofiume Saline”

«Le intense  precipitazioni della scorsa settimana hanno causato, in alcuni punti, l’esondazione del fiume Saline». Lo afferma l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi che specifica: «Purtroppo nella zona del lungofiume all’incrocio con via Danubio, il fiume Saline ha superato gli argini, invadendo così la vecchia carreggiata. L’acqua ha inoltre eroso anche parte delle sponde, accentuando dunque la fragilità di quello stesso tratto stradale che risultava già interdetto alla circolazione. Ieri mattina abbiamo eseguito un sopralluogo con il Genio Civile della Regione Abruzzo, a cui lunedì invieremo le schede tecniche al fine di illustrare nel dettaglio il fenomeno e quantificare dunque i danni e le risorse necessarie alla risoluzione della problematica. A tal proposito nei prossimi giorni vogliamo eseguire una verifica più accurata, risalendo tutto il fiume, al fine di escludere altre eventuali criticità meno evidenti dalla sede stradale».

La scheda di rilevazione e segnalazione danni contiene le indicazioni relative alla tipologia e alla descrizione del fenomeno e degli elementi a rischio, legati ad edifici ed infrastrutture presenti, nonché alla popolazione coinvolta.

«La sinergia con gli altri enti -  dice ancora l’assessore Cozzi -  è fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini, la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del territorio. Già nei mesi scorsi, proprio grazie alla collaborazione con il Genio Civile e la Regione, che hanno stanziato un importante finanziamento, sono stati eseguiti interventi di ricostruzione e di protezione della sponda del fiume Saline nella zona a ridosso della discarica di Villa Carmine. Quei lavori hanno permesso agli argini di reggere perfettamente anche alla violenza di questa ondata di maltempo, a riprova della necessità, dell’urgenza e dell’utilità di interventi di prevenzione per rinforzare il nostro fragile territorio».

Altro punto particolarmente martoriato dall’ultima ondata di maltempo è quello a ridosso della foce. «La forza del fiume – dice ancora Cozzi -  ha trascinato moltissimi materiali come tronchi d’albero e altri detriti lungo la foce del Saline. Anche in questo caso gli interventi che abbiamo eseguito diversi mesi fa per rendere il letto del fiume più ampio, liberandolo dagli ostacoli presenti, hanno facilitato il naturale scorrimento dell’acqua e permesso di tenere sotto controllo la portata del fiume stesso. Auspichiamo la piena disponibilità della Regione Abruzzo a lavorare al fianco del nostro Comune per ripristinare la sicurezza in cui tutti i cittadini hanno il diritto di vivere».

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Razzi (Fi): L’Anas ha lavorato bene in Abruzzo

"L'Anas ha gestito al meglio la prima fase dell’emergenza neve in Abruzzo stando agli uomini e mezzi a disposizione accollandosi interi tratti di competenza provinciale". Lo dice in una nota il senatore di Forza Italia rilevando che l’Anas ha coperto con il suo intervento 484 Km della rete stradale abruzzese buona parte dei quali appannaggio della Provincia.

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Legnini all’inaugurazione dell’anno giudiziario a L’Aquila

"Un segno di sostegno alla magistratura e all'avvocatura di questo distretto, di cordoglio e partecipazione al gravissimo dolore dei familiari delle vittime, di sostegno alle istituzioni in questo momento cosi' drammatico ed eccezionale per questa terra che e' anche la mia terra". Cosi' il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, ha spiegato la sua presenza a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario in corso all'Aquila.

"Sono all'Aquila per esprimere fraterna solidarieta', vicinanza, amicizia e affetto nei confronti di questo territorio e questa popolazione". Questa la dichiarazione del primo presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Canzio, gia' presidente della Corte d'Appello aquilana dal 2009 al 2011, a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario in corso all'aula magna "Antonio Villani" del palazzo di giustizia del capoluogo abruzzese.

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Cgia, debito verso fornitori senza eguali in Ue 

Seppure in diminuzione, l'importo del debito della P.a nei confronti dei fornitori "rimane ancora spaventoso e non ha eguali nel resto d'Europa". Lo afferma la Cgia, ricordando che non esistono dati ufficiali ma che la Banca d'Italia ha compiuto per il 2015 una stima con un grado di incertezza "per niente trascurabile": le aziende private, a fronte di forniture, manutenzioni o lavori fatturati alla Pa, vanterebbero crediti per 65 miliardi di euro. Di questi, 31 sarebbero di natura fisiologica (importi non ancora liquidati perche' dalla data di emissione della fattura non sono ancora trascorsi 30-60 giorni stabiliti dalla Direttiva) e 34 da imputare ai ritardi nei pagamenti. Dati, secondo la Cgia, "sicuramente sottodimensionati e riferiti ancora al 2015". Nel confronto internazionale la nostra Pa presenta un livello di debiti commerciali nettamente superiore. Dai dati forniti dall'Eurostat lo stock di debiti commerciali al 31 dicembre2015 era in Italia di 48,9 miliardi di euro, pari al 3% del Pil. (Cgia sottolinea che questi dati non includono i debiti ceduti con la clausola pro soluto a intermediari finanziari e della quasi totalita' dei debiti riconducibili alla spesa in conto capitale). In Spagna, invece, lo stock ammontava a 14,5 miliardi (1,3% del Pil), in Germania a 37,4 miliardi (1,2% di Pil) e in Francia a 26,4 miliardi (1,2% di Pil) Il debito pero' si e' ridotto negli ultimi anni, grazie agli interventi messi in campo nel 2013-14 e allo stanziamento di 56,2 miliardi. 

"L'ultimo aggiornamento disponibile (fermo ancora al 20 luglio 2015) - scrive la Cgia - evidenzia che i pagamenti hanno toccato quota 38,6 miliardi, pari a quasi l'86 per cento delle risorse messe a disposizione". Ma nonostante i fornitori abbiano l'obbligo dall'inizio di aprile del 2015 di emettere alla Pa le fatture in via informatica - segnala il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - lo Stato non ha ancora una mappatura certa dei debiti a cui deve fare fronte" E a conferma delle difficolta' con cui lo Stato gestisce i rapporti commerciali con i propri fornitori Zabeo ricorda che "la Commissione Ue non ha ancora archiviato la procedura di infrazione avviata nel giugno del 2014 nei confronti dell'Italia a seguito della non corretta applicazione della direttiva Ue". Secondo il Segretario della Cgia Renato Mason, "le lungaggini burocratiche, il cattivo funzionamento degli uffici pubblici, i vincoli di bilancio imposti da Bruxelles, l'abuso di posizione dominante del committente e la mancanza di liquidita' sono le motivazioni che consegnano al nostro Paese la maglia nera in Ue della correttezza nei pagamenti. Nonostante dal primo gennaio 2013 la legge stabilisca che il pubblico debba pagare entro 30 giorni, salvo non sia un'azienda sanitaria che allora lo puo' fare entro 60, queste disposizioni continuano a essere spesso disattese, con ricadute molto pesanti soprattutto per le piccole imprese che dispongono di un potere negoziale molto limitato nei confronti degli enti pubblici. Un problema, e' bene sottolinearlo, che, purtroppo, non riguarda solo le transazioni commerciali con il pubblico, ma anche tra aziende private. Un malcostume generalizzato che non ha pari nel resto dell'Ue". 

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L’allenatore formatore (o l’allenatore del futuro)

 

Costruire un atleta è un'operazione artigianale che confina e sconfina nella produzione artistica. Le riflessioni e le conoscenze, necessarie ad acquisire ed elaborare competenze tecniche, pedagogiche e didattiche, devono contribuire alla definizione strutturale dell'allenatore formatore, ma non possono e non devono emergere nel processo di costruzione dell'atleta. È necessario un atteggiamento non intellettualistico che, fortunatamente, è un privilegio di tale mestiere, permeato da una fisicità preclusa o molto più nascosta in altre professioni artistiche, si pensi alla poesia o alla scrittura.

Bisogna immaginare l'allenatore come se fosse un cuoco che aggiunge del sale quando sa che ce n'è bisogno. Non lo fa a caso o per fortuna, ma grazie alla propria "struttura" consolidata. Quando cucina è un cuoco, non pensa, non recita il ruolo del cuoco. Può spiegarti dopo per quale motivo ha fatto una scelta oppure un'altra, ma a posteriori, non prima, perché quando prende una decisione, questa è immediata, si tratta di un'operazione mentale complessa i cui elementi costituenti si coordinano in modo sintetico.

Creare un nuotatore è assimilabile alla realizzazione di un quadro, di una scultura, con la necessità di scegliere i materiali e sapientemente mescolarli. O mettere a punto una macchina da corsa con le sue complesse regolazioni ingegneristiche. Ma è molto più ricco e stimolante, perché si lavora con un materiale che interagisce, che evolve, che si trasforma reagendo alle manipolazioni del formatore. E lo scopo finale è l'autonomia dell'opera d'arte che deve prendere vita e assumere significati che non dipendono più dall'artista. Niente di più bello, come scopo, che portare un materiale alle sue massime potenzialità espressive. E nessun materiale dà più soddisfazione o risultati che l'essere umano e la sua personalità, che viene plasmata e liberata, nelle sue componenti motorie, affettive e cognitive, per conquistare uno spazio proprio e imprevedibile nell'ambito sociale.

Una conseguenza diretta di questo assioma è che la dimensione fondamentale che caratterizza un artista è quella culturale, la sua capacità di conoscere i materiali che utilizza e le leggi che ne regolano i funzionamenti. Quello che differenzia l'artista dall'artigiano è la consapevolezza di tali funzionamenti, la capacità di ottenere determinate risposte e risultati previsti non per mera riproduzione empirica di procedure già adottate da altri, ma per una profonda e precisa conoscenza dei processi. In definitiva si potrebbe dire la capacità di innovare.

Un ulteriore grado poi di qualità sta nella capacità di allontanarsi dall'opera, di renderla viva, autonoma, indipendente da chi la produce. L'estensione della personalità del maestro, che è conseguenza immediata del suo bagaglio culturale, da intendersi in questo caso in senso molto ampio come prodotto di una feconda e continua dialettica tra esperienza e riflessione, costituisce un elemento indispensabile per non imporre limiti alla dimensione evolutiva della personalità dell'allievo.

Allora, nel caso di chi lavora in ambito sportivo, competenze anatomiche, biomeccaniche, psicologiche, pedagogiche, conoscenza delle leggi fisiche, dei materiali con cui interagisce l'atleta e altre ancora, sono tutte al servizio dello sviluppo dell'individuo. La componente legata alla motricità rappresenta solo una delle parti della personalità e nel caso della pedagogia dell'attività motoria la via privilegiata d'accesso perché questa possa essere stimolata, si evolva e diventi sempre più autonoma.

Essere messi in condizione di affrontare e risolvere problemi motori costituisce un percorso obbligato per il progresso individuale, ma è solo la competizione, il confronto con gli altri, che aggiunge la dimensione sociale e consente, attraverso il gioco continuo dell'assegnazione dei ruoli e della ricerca degli status, una reale ridefinizione autonoma della personalità che vada oltre il rapporto castrante con l'allenatore, quando questi vuole restare padrone di un'opera che ritiene inopinatamente sua.

 

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Voragine, a causa del maltempo, su via Antonelli a Pescara

Voragine, a causa del maltempo, su via Antonelli, in zona Portanuova, a Pescara. La strada e' stata chiusa, con conseguenti disagi alla viabilita' e traffico in tilt all'orario di punta del rientro serale. Sul posto ci sono la Polizia municipale ed i tecnici, che hanno gia' iniziato i lavori di riparazione. Intervenuti per sistemare una buca segnalata ieri, gli addetti hanno appurato che si trattava di una vera e propria voragine che interessa l'intera carreggiata. Presente in zona anche il vicesindaco e assessore alla viabilita', Enzo Del Vecchio, il quale annuncia che "i lavori andranno avanti anche domani e domenica" e sottolinea che "le attivita' procedono con l'obiettivo di riaprire la strada lunedi'". L'amministrazione comunale invita gli automobilisti a "percorrere strade alternative, passando per il lungomare"

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Emergenza scuole nel teramano, D’Alfonso: subito verifiche

Un invito a mantenere attivo l'esercizio scolastico e a predisporre, subito, un piano rigoroso di controlli e di verifiche di resistenza e vulnerabilita' sulle scuole. Questa la richiesta che il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha rivolto oggi ai sindaci dei comuni della provincia di Teramo convocati per un esame della situazione del patrimonio edilizio scolastico, dopo l'allarme lanciato il 20 gennaio scorso dalla Commissione Grandi Rischi. All'incontro hanno partecipato il prefetto di Teramo, Graziella Patrizi, il sindaco, Maurizio Brucchi, il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino. "Noi tutti desideriamo che il diritto alla pubblica istruzione dei nostri ragazzi - ha detto D'Alfonso - non venga interrotto in ragione dell'incertezza ereditata dal passato. Tutto cio' con il sostegno finanziario della Regione Abruzzo che tramite un mutuo che sta per essere attivato presso la Cassa Depositi e Prestiti, sosterra' le spese affrontate da ogni comune". Dal canto loro i sindaci hanno chiesto all'unisono di conoscere dalle fonti istituzionali nazionali quale dovra' essere l'indice minimo di vulnerabilita' al di sopra del quale ogni edificio scolastico potra' dirsi sicuro, in modo da avere un quadro univoco del patrimonio edilizio che non lasci spazi a interpretazioni soggettive. I sindaci hanno inoltre chiesto a D'Alfonso di farsi promotore nelle sedi opportune della richiesta di svincolare dal Patto di Stabilita' le somme che saranno utilizzate per gli eventuali interventi sulle scuole. 

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Mattarella a L’Aquila rende omaggio alle vittime dell’incidente dell’elicottero

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di rendere personalmente omaggio alle vittime della tragedia dell'elicottero del 118 precipitato a Campo Felice in Abruzzo, recandosi alla camera ardente allestita nella chiesa di San Bernardino a L'Aquila. 

"I soccorritori sono morti per salvare gli altri". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella camera ardente allestita a L'Aquilariferendosi, in particolare, a due delle sei vittime dell'elicottero precipitato a Campo Felice. Il Capo dello Stato si riferiva al medico Walter Bucci e a Davide De Carolis, del Soccorso alpino, i quali erano stati impegnati a prestare la loro opera nella tragedia dell'Hotel Rigopiano. Mattarella ha portato il cordoglio dello Stato agli aquilani e agli abruzzesi colpiti in queste ultime settimane da eventi particolarmente avversi, maltempo e terremoto. Appena entrato in chiesa il Presidente della Repubblica ha abbracciato uno ad uno i familiari delle sei vittime, intrattenendosi a parlare con loro per qualche minuto. Poi, una carezza e una preghiera per ognuna delle bare. Mattarella e' quindi ripartito in auto alla volta di Roma.

"Ho ringraziato il presidente Mattarella per aver ancora una volta condiviso con noi il dolore enorme che abbiamo in questo periodo e lui ha compreso pienamente. Ho colto l'occasione e gli ho descritto alcune delle persone che conoscevo e che hanno perso la vita mentre, come sempre, prestavano soccorso ad altri". Cosi' il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, a margine della visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla camera ardente delle sei vittime dello schianto in montagna di un elicottero del 118, avvenuto martedi' scorso. "Abbiamo parlato della situazione complicata che abbiamo qui, ci incontreremo e parleremo della necessita' di affrontare una crisi che non e' solo sismica, ma di un sistema che dobbiamo registrare - ha aggiunto Cialente - Dall'Abruzzo potra' partire una nuova concezione di come organizzare una sicurezza nel nostro Paese a diversi livelli istituzionali che devono essere tra loro piu' solidali".

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 Atlante, acquista 2,2 mld di crediti deteriorati delle ‘good bank’

Quaestio Capital Management SGR ha firmato un Memorandum of Understanding, per conto del Fondo Atlante II, per l'acquisto di 2,2 miliardi del portafoglio di crediti deteriorati di Nuova Banche Marche, Nuova Banca dell'Etruria e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti. L'intervento di Atlante II - si legge in una nota - consistera' nell'acquisto della tranche Mezzanine e parte della tranche Junior emesse da un veicolo di cartolarizzazione che acquisira' il portafoglio di crediti deteriorati dalle suddette banche emersi dopo il conferimento in REV delle sofferenze avvenuto a Novembre 2015. L'investimento del Fondo Atlante II sara' pari a massimo 515 milioni al netto di almeno 200 milioni di finanziamento. L'operazione - prosegue la nota - presenta importanti aspetti innovativi sia a livello di composizione del portafoglio, che include incagli e contratti di leasing, sia a livello di struttura con l'utilizzo di nuovi strumenti atti a cartolarizzare queste nuove categorie di crediti. L'intervento di Atlante II prevede di ottenere un rendimento interessante per il fondo e al contempo rende possibile la cessione delle suddette banche, risolvendo una delle principali criticita' del sistema bancario italiano. Quaestio, che ha realizzato la due diligence attraverso Credito Fondiario, coordinera' e controllera' l'intera operazione, sia per quanto riguarda la struttura della cartolarizzazione sia per quanto riguarda la gestione dei piani di recupero dei crediti, al fine di tutelare gli interessi degli investitori e contribuire a creare un mercato dei NPL in Italia aperto alla concorrenza ed efficiente. 

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Interrogati a Chieti il rettore e il dg dell’Università D’Annunzio

Oltre due ore di interrogatorio ciascuno, in Tribunale a Chieti, per il rettore dell'Universita' d'Annunzio, Carmine Di Ilio, e il direttore generale dell'Ateneo, Filippo Del Vecchio, sentiti dal gip Antonella Redaelli. Il giudice fra una decina di giorni si pronuncera' sulla richiesta di applicazione della misura cautelare interdittiva richiesta a carico di entrambi da parte del sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Giancarlo Ciani. Di Ilio e Del Vecchio sono indagati, dopo la denuncia presentata dal prof. Luigi Capasso, ex componente del Consiglio di amministrazione dell'Ateneo, per abuso d'ufficio per avere revocato senza preavviso, la nomina a componente del Cda di Capasso il quale, avrebbe potuto optare fra il Cda o la direzione del Museo dell'ateneo.

Entrambi, inoltre, erano accusati di aver falsificato la convenzione con il Provveditorato opere pubbliche Lazio, Abruzzo e Sardegna, approvato dal Cda, gia' inviato al Provveditorato, perche' contenente anche l'affidamento al Provveditorato della progettazione, collaudo e direzione lavori delle opere edilizie universitarie, fra le quali l'intervento alla caserma Bucciante di Chieti destinata ad ospitare strutture universitarie. Accusa di abuso per il solo Del Vecchio, che non si sarebbe astenuto dal partecipare, nel Cda, alla discussione sulla proposta di avvio di procedimento disciplinare nei suoi confronti. Abuso contestato anche a Di Ilio che si sarebbe rifiutato di portare al Cda la questione inerente il procedimento disciplinare e l'approvazione del contratto sulla nomina del direttore generale di Del Vecchio.

Di Ilio, secondo l'accusa, avrebbe inoltre estromesso il Cda dalla pratica sul procedimento disciplinare, trattandolo in via esclusiva e concludendo per l'archiviazione. A Di Ilio e' contestata anche la violenza privata per una lettera inviata a Capasso. Il direttore generale ha depositato una trentina di documenti, risposto a tutte le contestazioni ed entro la prossima settimana il suo difensore, l'avv. Stefano Rossi, presentera' una memoria. Il rettore a sua volta ha chiarito la sua posizione ed ha risposto a tutte le domande e con il suo avv. Marco Spagnuolo, durante l'interrogatorio ha presentato una brevissima memoria. 

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