Redazione Notizie D'Abruzzo

Fondi per la ricostruzione, arresti e interdizioni in tre regioni

I Carabinieri del Reparto Operativo dell'Aquila hanno eseguito delle misure cautelari relativa a una inchiesta sugli appalti per la ricostruzione post terremoto de L'Aquila. In particolare, si tratta di quattro ordinanze di custodia cautelari con il regime degli arresti domiciliari e cinque divieti temporanei di esercitare attivita' professionali o imprenditoriali. I carabinieri stanno effettuando anche perquisizioni. L'operazione giunge a conclusione di una approfondita e prolungata attivita' di indagine coordinata dalla procura della repubblica dell'Aquila.

Per aggirare la normativa sul tracciamento dei flussi di denaro, ai dipendenti vessati era stato imposto di attivare carte di credito/debito prepagate, che rimanevano nella esclusiva disponibilita' del datore di lavoro, unitamente ai relativi codici PIN, il quale ritirava le somme presso uno sportello bancomat, decidendo poi di fatto "quale esiguo importo versare realmente al dipendente".

E' quanto avrebbero accertato gli investigatori nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Caronte' che ha portato all'attuazione di nove misure cautelari personali (quattro ai domiciliari e cinque sospensioni per sei mesi dell'attivita') per estorsione, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ad altrettanti imprenditori impegnati nella ricostruzione post-sisma. Proprio con riguardo agli emolumenti, dalle indagini della procura distrettuale antimafia dell'aquila e dei carabinieri, sarebbe stata documentata la mancata corresponsione delle competenze accessorie, quali straordinario, accantonamento alla Cassa Edile e assegni familiari. In ragione dell'ipotizzato impossessamento economico conseguito in ragione della minaccia di licenziamento, alcuni dei soggetti tratti in arresto dovranno rispondere anche del reato di estorsione aggravata. Le vessazioni sui lavoratori erano tanto piu' efficaci in quanto sono state riscontrate contiguita' di alcuni degli imprenditori con esponenti di rilievo della criminalita' organizzata di matrice casalese. Elemento ulteriore emerso nell'indagine, in analogia con altre importanti indagini gia' svolte dalla Procura distrettuale antimafia di L'Aquila, e' il fatto che le ditte individuate e monitorate operassero nella posizione, meno evidente, del subappalto per conto di altre societa'. Anche in questo caso gli investigatori hanno approfondito ruoli e condotte, giungendo a ritenere che le ditte di riferimento, tutte operanti nel settore della ricostruzione anche con ruoli di una certa importanza, non solo fossero pienamente a conoscenza dell'operato degli imprenditori campani, ma che ne abbiano tratto immediato e diretto profitto, fino ad assumere formalmente, in alcuni casi, personale della ditta subappaltatrice che, di fatto, ne manteneva il diretto controllo. Per tale motivo oltre alle misure restrittive gia' citate, sono state emesse dal Gip del Tribunale dell'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, per il medesimo reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, con l'aggravante della continuazione, anche cinque misure cautelari interdittive di divieto temporaneo di esercitare attivita' professionali o imprenditoriali, ai sensi dell'art.290 c.p.p., per la durata di sei mesi, nei confronti di altrettanti imprenditori titolari di quattro ditte, due collocate nella provincia dell'Aquila (T.D. classe 1953, T.D. classe 1976 e M.A. classe 1984), una in provincia di Chieti (D.G. classe 1966) ed una in provincia di Ascoli Piceno (D.G. classe 1962). Ai titolari delle ditte viene contestata, per il periodo dal 2013 al 2016, anche l'emissione di fatture per diverse centinaia di migliaia di euro relative ad operazioni inesistenti, in relazione al fittizio noleggio di mezzi e attrezzature, nonche' all'effettuazione di lavori.

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Presentazione per la XVII edizione del ‘Sentiero della Libertà’

Il Palazzo dell’Emiciclo ha ospitato la conferenza stampa di presentazione della XVII edizione del “Sentiero della Libertà”. Un percorso attraverso la Majella che ripercorre i passi degli uomini e delle donne che nel settembre del 1943 fuggirono dal campo di concentramento tedesco di Sulmona per raggiungere l’armata inglese del generale Montgomery dislocata a Casoli. A presentare l’edizione 2017, che si svolgerà dal 28 al 30 aprile, sono intervenuti la prof.ssa Adelaide Strizzi, lo storico Mario Setta e Antonio Cicerone, tutti componenti dell’Associazione “Sentiero della Libertà”, organizzatrice dell’evento insieme all'Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell'Italia Contemporanea, rappresentato dal Presidente Carlo Fonsi. Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha sposato l’iniziativa dandone testimonianza attraverso le parole del Presidente Giuseppe Di Pangrazio, anch'egli intervenuto alla conferenza. “Questa istituzione – ha detto Di Pangrazio – con lo stesso spirito di solidarietà che ha spinto tanti abruzzesi a dare sostegno ai prigionieri tedeschi che fuggivano sui monti verso la libertà, intende sostenere questa manifestazione che ha un duplice scopo: fare memoria del coraggio e dell’umanità della gente d’Abruzzo e far scoprire spaccati naturalistici inediti e dalla forte componente emozionale”. La prof.ssa Strizzi ha parlato del “Sentiero della Libertà” come di “un’importante opportunità per imparare la storia camminando, fuori dalle aule”, appello lanciato in particolar modo ai numerosi studenti, non solo abruzzesi, che dal 2001 sono i veri protagonisti dell’evento. L'itinerario della diciassettesima marcia seguirà il percorso Sulmona - Campo di Giove - Taranta Peligna - Casoli. I partecipanti partiranno dal palazzetto dello sport di Sulmona la mattina del 28 aprile e concluderanno il cammino giorno 30, con la deposizione di una corona di fiori al Monumento ai Caduti di Casoli. La proposta del “Sentiero della Libertà” venne dalle associazioni di ex-prigionieri inglesi del Campo 78 di Fonte d'Amore a Sulmona. Nel 2001, il 17 maggio, si svolse la prima edizione, a cui diede il via il Presidente Ciampi, a cui è dedicata l'edizione di quest'anno

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Asl Teramo, sono 91 le assunzioni

La Asl di Teramo ha concluso le procedure del Concorso per l'assunzione degli operatori socio sanitari, avviato nel gennaio 2016: i posti previsti erano 56, ma l'azienda sanitaria e' stata autorizzata dalla Regione Abruzzo ad assumere 91 operatori. Il concorso aveva registrato oltre 6.000 domande, la partecipazione di 3.600 candidati e costretto la Asl a ricorrere al Palasport di Pesaro per lo svolgimento delle prove di preselezione. "E' un bel traguardo - ha dichiarato il Direttore generale, Roberto Fagnano - poter assumere cosi' tante persone a tempo indeterminato in un sol colpo. In questi tempi di difficolta' e di crisi economica, credo che in Abruzzo neppure la Fiat possa arrivare a tanto".

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Studente di Lanciano preso a Bologna con un chilo di ‘erba’

Lo spunto investigativo e' stato un inconfondibile odore di marijuana, proveniente dallo zaino di un ragazzo intercettato dalla Polfer alla stazione di Bologna. Da lui, un 22enne di Lanciano che studia Agraria all'Alma Mater e che insieme ai libri nascondeva un chilo di 'erba', gli investigatori hanno ricostruito un 'giro' di spaccio che ha fatto finire nei guai anche un altro studente, 24enne anche lui di Lanciano, iscritto a Ingegneria. Entrambi sono stati arrestati e sottoposti agli arresti domiciliari in Abruzzo, a casa delle rispettive famiglie, tenuto conto dell'assenza di precedenti penali e della giovane eta'.

L'operazione, condotta da squadra Mobile e Polizia Ferroviaria, ha portato al sequestro complessivo di oltre tre chili di droga e piu' di venticinque mila euro in contanti. Secondo quanto e' stato ricostruito, i due studenti sarebbero stati intermediari in un 'giro' piu' grande di loro, gestito da un 25enne albanese che e' stato identificato e denunciato in stato di irreperibilita'

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Porti, costituito il comitato di gestione

E' stato costituito oggi il Comitato di gestione dell'Autorita' di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale. Ne fanno parte Giulio Piergallini per la Regione Marche, Tommaso Coletti per la Regione Abruzzo, Ida Simonella per il Comune di Ancona, il contrammiraglio Francesco Saverio Ferrara per l'Autorita' Marittima, Raniero De Angelis per il porto di Pesaro, l'ammiraglio Rinaldo Veri per il porto di Pescara. Gli ultimi due rappresentanti interverranno alle riunioni solo quando saranno affrontate problematiche inerenti i rispettivi porti. "Con la nascita del comitato di gestione - afferma il presidente Rodolfo Giampieri - si completano gli organi dell'Autorita' di sistema, consentendo la piena operativita' amministrativa e decisionale. Ci attendono decisioni importanti per una strategia condivisa, che vede i 215 km di costa, compresi tra Pesaro e Ortona, come un'unica banchina virtuale, orientata allo sviluppo e all'occupazione. Stanno nel frattempo arrivando le designazioni da parte delle associazioni preposte dei membri che andranno a costituire l'Organismo di partenariato della risorsa mare che, pur svolgendo attivita' esclusivamente consultiva, fornira' un prezioso contributo rappresentando la voce e le necessita' degli operatori e delle parti sociali".

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Rapina al tabaccaio di Magliano dei Marsi, 2 arresti

Avrebbero rapinato a mano armata e a volto coperto una tabaccheria di Magliano dei Marsi riuscendo a dileguarsi nel nulla, ma gli agenti del commissariato di polizia di Avezzano, dopo mesi di indagini, li hanno identificati ed arrestati. Si tratta di A.F. e F.F., rispettivamente di 64 e 45 anni, che, su disposizione del gip del Tribunale di Avezzano, sono stati rinchiusi nel carcere di San Nicola. In seguito alla rapina, avvenuta a novembre scorso, i poliziotti, coordinati dal sostituto commissario Gaetano Del Treste, avevano arrestato, dopo un lungo inseguimento, un bulgaro di 37 anni mentre gli altri componenti della banda erano riusciti a fuggire. L'arma usata per minacciare il proprietario del tabacchi era risultata essere una pistola usate normalmente per la macellazione degli animali. Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare il quarto uomo appartenente alla banda di rapinatori

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Pietrucci (Pd): centrale a biomasse non si farà

Il consigliere regionale Pd dell'Abruzzo Pierpaolo Pietrucci, ha voluto dare personalmente e commentare la notizia del no alla centrale a biomasse che sarebbe dovuta nascere nell'area di Bazzano e che invece non si farà: "Ce l'abbiamo fatta, la centrale a Biomasse nell'area Bazzano - Paganica non si farà. E' una nostra vittoria: abbiamo lottato con tutti gli strumenti possibili, dai ricorsi giudiziari ai presidi e alle proteste in strada fino ad arrivare alla sede politica dove mi sono fatto fautore di una battaglia giusta prima da Consigliere provinciale, poi da Consigliere regionale e da cittadino". "Siamo sempre stati convinti - continua Pietrucci - che l'installazione di una centrale a biomasse a Bazzano fosse una scelta miope e pericolosa. Oggi possiamo affermare tutti assieme, a cominciare dalle associazioni territoriali, le pro loco, i comitati, di avercela fatta: la vendita e l'assegnazione del terreno che sarebbe dovuto essere interessato dall'opera a un'altra società mette la parola fine a una vicenda che dimostra quanto la mobilitazione e la sensibilizzazione pubblica sui temi ambientali possano essere strumenti efficaci, specialmente quando gli argomenti sollevati riguardano la salute delle popolazioni".

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Non comunica il licenziamento per non perdere gli arresti domiciliari

Un albanese di 34 anni residente a Sant'Egidio e' stato arrestato per evasione dagli arresti domiciliari. Il cittadino extracomunitario usufruiva del provvedimento con cui la Corte d'Appello dell'Aquila gli permetteva di andare a lavorare con il braccialetto elettronico. Licenziato, non lo aveva comunicato all'autorita' di sorveglianza per continuare a usufruire del beneficio di liberta' temporanea. Nel corso dei controlli i carabinieri, dopo averlo pedinato ed aver accertato che non andava a lavorare, lo hanno bloccato ad Alba Adriatica. Il magistrato gli ha concesso di nuovo gli arresti domiciliari

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Encomio a due carabinieri che salvarono coppia in casa allagata

Il Consiglio comunale di Francavilla al Mare ha conferito un encomio solenne a due carabinieri della locale stazione: si tratta dell'appuntato scelto Marcellino Memma e del carabiniere scelto Francesco Sbraccia. I due militari nella notte del 17 gennaio scorso, durante la forte ondata di maltempo che aveva provocato l'esondazione del canale in via dei Frentani, salvarono una coppia di anziani coniugi la cui abitazione era stata invasa da acqua e fango. I coniugi Falcone, che in quel momento dormivano, non si erano accorti di quanto stava accadendo. Il tempestivo intervento permise ai carabinieri di trarre in salvo la coppia. Alla cerimonia, svoltasi in Comune alla presenza del sindaco, Antonio Luciani, promotore dell'encomio "per il gesto di elevato senso del dovere e straordinaria professionalita'", erano presenti il generale Michele Sirimarco, comandante della Legione Carabinieri di Abruzzo e Molise, il comandante provinciale dei carabinieri di Chieti, colonnello Luciano Calabro', e il comandante della stazione di Francavilla al Mare, Antonio Solimini. Dopo i saluti del presidente del Consiglio comunale, Enrico Bruno, hanno portato i saluti anche i consiglieri comunali Massimo Nunziato, Livio Sarchese e Daniele D'Amario, in rappresentanza di tutte le forze politiche. Tutti hanno ringraziato i militari dell'Arma per l'attivita' di controllo del territorio e della legalita' che prestano ogni giorno. 

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Penne, furto di tremila euro al Cup

Furto, nella notte, al Centro unico di prenotazione (Cup) dell'ospedale di Penne. I ladri sono entrati nella struttura dopo aver forzato una grata ed una finestra. Una volta dentro, raggiunti gli uffici per i pagamenti delle visite, sono riusciti ad aprire la cassaforte e a prendere i soldi. Sono fuggiti con un bottino di circa 3.000 euro. A lanciare l'allarme, stamani, sono stati i dipendenti. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Penne, che si occupano delle indagini.

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