Redazione Notizie D'Abruzzo

Mar giallo sul trabocco: mostra di Stefano Ianni

Sabato 26 agosto Trabocco Sasso della Cajana località Vallevò –San Vito Chietino Chieti

L’arte contemporanea sul trabocco, anzi su uno dei trabocchi più belli e suggestivi della costa abruzzese. L’artista aquilano Stefano Ianni allestirà il ciclo Mar Giallo, reduce dal successo delle personali di Istanbul e Pescara, presso il Trabocco “Sasso della Cajana” di Marino Verì in località Vallevò (CH) sabato prossimo 26 agosto per una mostra che potrà essere visitata dall’alba al tramonto, magari immergendosi nelle acque cristalline del mare che bagna questa zona d’Abruzzo.

Situata nel cuore della costa dei trabocchi Vallevò, questa amena località, vedrà interagire le opere relative agli ultimi due anni di produzione, già esposte presso la RussoArt Gallery con la NeoArt Gallery di Ferdan Yusufi e Giorgio Bertozzi di Istanbul e presso lo spazio “UsoMagazzino” di e con Lucio Rosato di Pescara, con uno dei luoghi più tipici e tradizionali della tradizione marinara abruzzese: il trabocco simbolo e segno del lavoro e del sacrificio delle genti di queste terra, oggi monumento originalissimo e testimonianza della storia d’Abruzzo. Luogo degnamente descritto nel Trionfo della Morte di Gabriele D’Annunzio: “Le due maggiori antenne verticali, sostenute alla base da piuoli di tutte le grossezze, s’intersecavano s’intralciavano congiunti tra di loro per mezzo di chiodi enormi, stretti da fili di ferro e da funi, rinforzati con mille ingegni contro le ire del mare. Due altre antenne, orizzontali, tagliavano in croce quelle e si protendevano come bompressi, di là dalla scogliera, su l’acqua profonda e pescosa. Alle estremità forcute delle quattro antenne pendevano le carrucole con i canapi corrispondenti agli angoli della rete quadrata. Altri canapi passavano per altre carrucole in cima a travi minori; fin negli scogli più lontani eran conficcati pali a sostegno dei cordami di rinforzo; innumerevoli assicelle erano inchiodate su per i tronchi a confortarne i punti deboli. La lunga e pertinace lotta contro la furia e l’insidia del flutto pareva scritta su la gran carcassa per mezzo di quei nodi, di quei chiodi, di quegli ordigni”. Un luogo tanto conosciuto quanto perfetto per fare da cornice alle opere di Stefano Ianni che in questo suo ultimo ciclo indaga proprio il mare e la sua vita.

Dopo l’incontro con Marino Verì in questo luogo unico – spiega Ianni – l’idea di portare qui i miei ultimi lavori è scattata immediata. Così il passo per progettare un’ esperienza insieme è stato breve”. Proprio per il sito e le condizioni molto particolari la mostra resterà allestita soltanto per un giorno mentre la vita al trabocco Sasso della Cajana continuerà a scorrere regolarmente. Tutta la struttura del trabocco sarà interessata dall’allestimeto ed oltre a due grandi composizioni ed una fuga lineare di elementi che percorreranno il sistema di pontili che portano al casotto principale sono previste tre grandi elementi di dieci metri ciascuno che interaggiranno tra il sistema di tiranti e la struttura principale. In caso di condizioni meteo avverse l’evento sarà annullato.


 

Mar Giallo, l’ultima ricerca del pittore, è ispirata al mare inteso nelle sue tante accezioni ma soprattutto come flusso continuo, il “fluctus” latino inteso come onda tutelata dal dio Nettuno poi il colore giallo simbolo di vita e di gioia di vivere, di allegria e di immaginazione. Questi due concetti creano insieme opere intense e di grandissimo impatto realizzate usando tessuto in pile, gommapiuma, pellicole trasparenti e compensato, come avviene nella più grande per dimensioni (200X360) di esse dal titolo, appunto, “Grande Mar Giallo” composta da ben 52 pannelli, in cui Ianni “immerge completamente l’osservatore in un’installazione verticale che contrasta con il bisogno rassicurante di un “mare orizzontale” e rafforza il senso di spaesamento dello spettatore”. Inizia così un vero e proprio viaggio di scoperta guidati da un’onda gialla che ti fa imbattere in indefinite creature marine che hanno il tratto denso e potente che semplifica e cancella i particolari e ne evidenzia la forza e la capacità di attrazione. Sono “Mostri Gentili” (da “un’opera quasi completamente gialla intitolata Mostri Gentili, che illustra la raccolta di poesie omonima di mia madre Anna Ventura, io ritrovo i germogli che mi hanno portato a questo nuovo lavoro insieme anche ad una serie di opere dove la materia è messa sottovuoto e dove su tutto, domina il giallo”) che guidano lo spettatore a non perdere la rotta dell’esperienza visiva e, al tempo stesso, sono elementi che ci riportano alla realtà, al nostro ambiente, che sia mare, terra o cielo. Sono queste creature a prenderti per mano e a narrarti la storia di Mar Giallo, a raccontarti l’emozione di un luogo ancestrale fatto di mistero, dominato dalla bellezza e dalla purezza di una forza vitale e positiva. “Tutti questi lavori recenti, legati al cambiamento radicale della mia vita dopo il terremoto che ha distrutto la mia città, tendenzialmente si offrono al pubblico - spiega Stefano Ianni - Quando ho iniziato ad utilizzare pelliccia sintetica, quando non è messa sottovuoto, volevo che le mie opere fossero toccate, era un modo per far interagire il pubblico con il mio lavoro. Adesso l’elemento dirompente è il giallo. Questo tipo di giallo molto forte ed intenso, molto saturo e carico che suggerisce il massimo della positività. E’ un colore molto vicino alla spiritualità del bianco, allo stesso tempo ha una grande carica di energia fisica, residuo della luce solare. Insieme a questa forza vitale c’è il tema del mare che deriva sia dalle dimensioni del lavoro, perché ho realizzato oltre cinquanta pannelli, sia dagli elementi visivi che dialogano con il giallo. Anche questi sono resti delle mie ricerche precedenti sulla natura morta.

 

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Amatrice tra passato e futuro

di Emanuela Medoro

Oddio, cosa sta succedendo!” esclamai svegliata di soprassalto, alle 3 e 36 del 24 agosto 2016. Con sgomento notai che era quasi la stessa ora del terremoto dell’Aquila dell’aprile 2009, mentre un rumore martellante e cavernoso si accompagnava allo scuotimento prolungato di tutte le cose intorno a me, finestre, mura, armadio, lampadario. Subito le radio ci informarono dell’epicentro di quel sisma, e poi incominciò la sequela delle immagini in TV, centrate su Amatrice e le frazioni dei dintorni.

Ed ecco Amatrice ad un anno da quel giorno. Entrando nel centro del borgo, girando a sinistra c’è il viale che conduceva in centro. Ad un lato la sede del parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, difronte un giardino pubblico, verde, fiorito, curatissimo. È la fine di tutto, anzi è l’inizio delle rovine, a vista d’occhio una distesa di detriti, non c’è rimasto niente del vecchio abitato, ancora distinguibili, ma inclinati su un lato un paio di fabbricati bianchi suggeriscono che lì c’era vita: case, chiesa, negozi, ristoranti, gente in movimento. Diversa l’impressione che mi fece a suo tempo il centro dell’Aquila, distrutto sì, zona rossa impenetrabile, ma in piedi e riconoscibile nelle sue vie, vicoletti, piazze e piazzette. Del centro di Amatrice non c’è neppure il ricordo. Da segnalare vicino alle rovine il cartello che vieta di fare selfie, zona di rispetto.

Camminando in direzione opposta, un bel viale in salita, ai lati qualche fabbricato ancora in piedi dà l’impressione di benessere, spazi verdi, case eleganti, oggi accanto a file di casette di legno. Dopo circa un chilometro ecco la novità: il polo del cibo, che la dice lunga sulla cultura e le attività economiche del luogo. Si tratta di un gruppo di fabbricati in legno e vetro, ariosi e luminosi, dall’interno si scorge le vicine catene di monti. Ciascuno di essi è fatto di linee armoniose e slanciate verso l’alto, e tutti insieme formano una zona di svago e di incontro sorprendente, piacevolissima. Sono ristoranti, il cibo, il punto cardine dell’economia di una zona dedita principalmente all’allevamento del bestiame. Famosi tutti, questi ristoranti servono uno dei piatti più richiesti al mondo, la pasta all’amatriciana, condita da una magnifica, buonissima mistura di guanciale e pecorino, servita in bianco o al pomodoro. Il polo del cibo inaugurato il 29 luglio scorso, ha attratto subito folle di visitatori, che sciamano da un ristorante all’altro alla ricerca di un tavolo libero. Tutti i ristoranti insieme manifestano in modo visibile la forte volontà di rinascita della comunità, una fiducia fortissima nella propria cultura, una vivace voglia di vivere, di tirare avanti con la vita nonostante tutto.

Nel 2015 Amatrice entrò a far parte del club dei borghi più belli d’Italia. Distrutta nel 2016, oggi si trova fra la memoria di un passato cancellato dalla furia della natura ed un futuro appena segnato e annunciato dal polo del cibo. Passato e futuro collegati, o divisi, da un viale di circa un chilometro. La sfida da affrontare da chi porterà avanti la ricostruzione di Amatrice negli anni a venire sarà proprio quella di farne ancora uno dei borghi più belli d’Italia. Ed anche sicuro, se è possibile!

 

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A Salle convegno su Celestino V

Proseguono le iniziative organizzate dall'associazione Amici del Museo delle Corde Armoniche. Con il patrocinio del Comune di Salle e della Provincia di Pescara, domencia 20 agosto alle ore 18.00 in programma la presentazione del libro “Pietro da Morrone – Celestino V, da Eremita a Santo” a cura di Stefania Di Carlo e Ilio Di Iorio. 
L'iniziativa rientra nell'ambito delle manifestazioni estive organizzate in paese e vedrà la partecipazione degli autori del libro. L'evento sarà l'occasione per visitare il Museo delle Corde Armoniche di Salle, vera eccellenza nel panorama delle tradizioni e mestieri artiginali d'Abruzzo.


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Boom di presenze turistiche nella Costa dei Trabocchi

Boom di turisti sulla Costa dei Trabocchi, ma i Comuni si sentono lasciati soli. “Uniamoci per essere forti” – questa la proposta dei Sindaci di Fossacesia e Rocca San Giovanni. Da settembre al via i lavori per una nuova cultura del turismo.
“Quest’anno abbiamo registrato un aumento notevole di turisti sulle spiagge, nelle strutture ricettive, nei ristoranti – dichiarano all’unisono il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio e quello di Rocca San Giovanni, Giovanni Di Rito – e questo non può che riempirci di soddisfazione soprattutto per tutti i sacrifici che noi Comuni, piccoli Comuni, cerchiamo di fare per far decollare il turismo, assieme a coraggiosi privati che investono sul territorio. Purtroppo però a fronte del nostro impegno, della nostra dedizione, della passione, degli immani sacrifici economici che compiamo per cercare di curare anche i piccoli dettagli, ci sentiamo completamente lasciati soli da tutti gli altri Enti che, invece, dovrebbero sostenerci per far decollare finalmente il turismo sulla Costa dei Trabocchi”. Questa è la denuncia che esprimono con rammarico Enrico Di Giuseppantonio e Gianni Di Rito, i due Sindaci che, assieme ad Emiliano Bozzelli, Sindaco neoeletto di San Vito Chietino e Silvana Priori, Sindaco di Torino di Sangro, sono a capo dei quattro Comuni della Costa dei Trabocchi.

“Non è possibile – proseguono Di Giuseppantonio e Di Rito – che noi facciamo la conta degli spiccioli per curare le strade comunali, abbellire i nostri territori con i fiori, offrire un’offerta di manifestazioni ed eventi ricca, variegata, di qualità e poi il turista, esce dal territorio comunale, e si trova di fronte allo scempio delle strade provinciali che si presentano in condizioni vergognose. Non è possibile che noi piccoli Comuni per offrire il servizio wifi sulla costa dobbiamo sborsare soldi dai nostri bilanci poiché la Regione non finanzia più il progetto Coast to Coast. Non è possibile che oramai siamo ridotti all’osso con il materiale promozionale e che la Regione non provveda, come ad esempio ha fatto la Regione Marche, ad attuare una politica di promozione turistica nazionale, forte, efficace sui maggiori canali televisivi. Non è possibile che dobbiamo stare sempre con il fiato sul collo del gestore del Servizio idrico integrato per far sì che i depuratori funzionino correttamente e che ci sia una costante manutenzione dei servizi fognari”. Sono tutti aspetti questi denunciati dai due Sindaci che attanagliano da tempo le pubbliche Amministrazioni dei Comuni costieri, la cui voce però, purtroppo, rimane inascoltata, nella totale indifferenza di tutti gli altri Enti che invece dovrebbero sostenere i piccoli Comuni.

“Possibile che non si riesca a comprendere quanto sia fondamentale il turismo per l’economia locale? – proseguono Di Giuseppantonio e Di Rito – possibile che non si riescano a sostenere le piccole imprese, quelle soprattutto di giovani nello sviluppo dell’economia turistica, attraverso la creazione di infrastrutture, l’offerta di servizi pubblici, come ad esempio una buona rete di trasporti? Possibile che non si riesca a lavorare seriamente per far sì che il turismo diventi fonte di occupazione soprattutto giovanile. In continuazione rivolgiamo appelli a tutti gli altri Enti che sono sopra di noi, ma il loro silenzio è assordante, quasi non esistessimo. Ed invece esistiamo eccome!! E quest’anno le presenze turistiche ce lo hanno dimostrato e a queste non è più possibile fare orecchie da mercante, non è più possibile non dare risposte concrete!” “A settembre convocheremo un incontro anche con i Sindaci di Torino di Sangro e San Vito Chietino – concludono Enrico Di Giuseppantonio e Giovanni Di Rito – perché dobbiamo fare fronte comune per ottenere quello che ci spetta. E’ inutile che continuiamo a ragionare ognuno per il proprio orticello. La guerra la si vince uniti! E noi vogliamo vincerla perchè la Costa dei Trabocchi ha tutte le carte in regola per diventare il traino di tutto il turismo abruzzese! La Costa dei Trabocchi non ha nulla da invidiare ad altre località balneari. Dobbiamo solo volerlo e da settembre inizieremo a lavorare per questo, da settembre inizieremo a lavorare perché nasca una cultura del turismo, cosa che ad oggi, purtroppo, è assente!”

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Musellaro e Bolognano: disagi per mancanza linea telefonica e strada provinciale interrotta

Gli abitanti di Bolognano e della frazione di Musellaro sono rimasti per settimane senza linea telefonica Telecom. Ad oggi la situazione pare essere tornata alla normalità, anche se su alcune utenze si riscontrano ancora dei problemi.  In paese vivono anziani che non dispongono di telefono cellulare, ma solo la linea fissa come unico collegamento con i familiari e il mondo. Musellaro inoltre è tagliato fuori dal suo Comune per la chiusura della strada provinciale n. 66 interrotta a causa di una frana avvenuta lo scorso gennaio.
"In questo contesto" - affermano gli abitanti - "il senso di solitudine si associa al senso di abbandono degli Enti. Ci auguriamo che qualcuno si ricordi della nostra esistenza e dei nostri bisogni". Tra le problematiche che a breve si riproporrano, emerge quella del trasporto degli studenti, in particolare della scuola dell'infanzia, elementare e media, che dalla frazione di Musellaro e dal comune di Salle, dovranno recarsi presso l'istituto compresivo situato nella frazione di Piano d'Orta. La strada interrotta infatti causa un notevole disagio, visto che gli scuolabus devono transitare attraverso un percorso molto più lungo e con fondo stradale in alcuni tratti fortemente dissestato. Queste situazioni ripropongono il drammatico stato in cui in generale si trovano molto spesso i piccoli centri dell'entroterra d'Abruzzo, ai quali non si riesce a dare risposte concrete e che vengono cosi penalizzati ulteriormente innescando un insesorabile processo di abbaddono in particolare dai giovani che cercano "fortuna" altrove. 
 

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Ortona, Piacere: Con Destra sociale una forte e consapevole forza politica

"Lo scorso 25 Luglio, la Dott.ssa Giannina Candelori con l’incarico di Coordinatore Regionale del Movimento Politico Destra Sociale, mi ha nominato Presidente del Circolo di Ortona. Il Circolo è stato intitolato allo scomparso Pino Rauti, che mi ha forgiato culturalmente e politicamente attraverso i suoi discorsi e numerosi scritti politici e storici", lo afferma Renato Piacere, Presidente del Circolo Destra Sociale di Ortona .

"Quali sono i nostri obiettivi? Ricreare una forte e consapevole forza di Destra unendo tutti le formazioni politiche di ispirazione sociale, nazionale e popolare intorno a Giorgia Meloni, fare fronte Nazionale con Matteo Salvini e tornare al buon governo dell’Italia. Referente nazionale del Movimento Destra Sociale è l’On. Luca Romagnoli ex Segretario Nazionale della Fiamma Tricolore che ha deciso di lasciare il partito poiché questa linea politica non è stata sostenuta nell’ultimo congresso Nazionale. A livello locale, Destra Sociale segue con interesse l’azione politica che sta portando avanti il Consigliere Comunale Angelo Di Nardo, al quale non mancheremo di fornire un fattivo contributo di proposte e idee. Saremo spina nel fianco alla cattiva amministrazione e ci faremo promotori di istanze sulla sicurezza, il sociale, la legalità e la lotta alla disoccupazione. Crediamo che l’Italia abbia più che mai bisogno di destra considerato l’attuale panorama politico che con i governi di centro – sinistra che si sono susseguiti senza il consenso popolare, abbiamo toccato il fondo e siamo derisi in Europa e nel Mondo intero. Basta vedere le politiche migratorie e sociali, le attività commerciali chiudono quotidianamente, si salvano le banche ma non gli imprenditori e qualcuno di questi disperato si toglie la vita (giorni fa l’ennesimo caso). Le popolazioni afflitte dai terremoti e calamità naturali sono dimenticate mentre ci si affanna a trovare soluzioni per gli immigrati che assaltano quotidianamente le nostre coste".

"Destra Sociale auspica di riunire sotto le proprie insegne tutti quegli uomini di destra - conclude Piacere - che da un decennio a questa parte si sono defilati dalla vita politica locale. Non possiamo assistere impotenti al declino della nostra Patria".

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Bankitalia: a giugno debito di 2.281 miliardi

A giugno il debito delle amministrazioni pubbliche e' stato pari a 2.281,4 miliardi, in aumento di 2,2 miliardi rispetto al mese precedente. E' quanto emerge dal fascicolo "Finanza pubblica, fabbisogno e debito" della Banca d'Italia. L'aumento riflette il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (8,4 miliardi), in parte compensato dalla diminuzione delle disponibilita' liquide del Tesoro (per 6,3 miliardi, a 52,6; erano pari a 92,5 miliardi alla fine di giugno 2016); l'effetto complessivo degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione del tasso di cambio ha incrementato il debito di 0,1 miliardi. 

Con riferimento ai sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali e' aumentato di 4,0 miliardi, quello delle amministrazioni locali e' diminuito di 1,9 miliardi; il debito degli enti di previdenza e' rimasto pressoche' invariato. A giugno, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 31,6 miliardi (inferiori di 13,5 miliardi a quelle rilevate nello stesso mese del 2016); nei primi sei mesi del 2017 esse sono state pari a 186,0 miliardi, in diminuzione del 5,8 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2016. Il peggioramento e' principalmente imputabile allo slittamento delle scadenze per il versamento di alcune imposte.

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Cgia,123mila nuovi posti nell’ultima parte dell’anno

Nell'ultima parte dell'anno si potra' contare su 123 mila nuovi occupati e 36 mila disoccupati in meno. Lo stima l'Ufficio studi della Cgia di Mestre sulla base dei dati previsionali Istat e Prometeia. Nonostante le previsioni siano positive, nel confronto con il secondo semestre del 2016, il gap, rispetto al 2007 (anno pre-crisi), rimane ancora importante. Rispetto a 10 anni fa, infatti, lo stock medio degli occupati nel secondo semestre di quest'anno sara' inferiore di 142.000 unita' mentre i disoccupati saranno 1.447.000 in piu'. 

Se, ad esempio, nel 2007 il tasso di disoccupazione era al 6,1 per cento, quest'anno si attestera' all'11,4 per cento: una quota quasi doppia al dato pre-crisi. Trainata da una congiuntura internazionale favorevole, la ripresa economica in atto comincia a dare qualche segnale positivo, secondo gli Artigiani di Mestre, anche sul fronte del mercato del lavoro. "Se dal prossimo 1 gennaio terminera' la politica monetaria espansiva, cioe' il Quantitative Easing introdotto dalla Bce in questi ultimi anni, molto probabilmente assisteremo a un progressivo aumento dei tassi di interesse che innalzera' il costo del nostro debito pubblico, mentre gli investimenti saranno meno convenienti. Per un Paese come il nostro che ha uno dei debiti pubblici in rapporto al Pil tra i piu' elevati al mondo - afferma il segretario della Cgia Renato Mason - lo scenario prossimo futuro rischia di risultare, in termini di principali indicatori economici, ancora troppo lontano rispetto all'apice economico di 10 anni fa". Dalla Cgia, infatti, ricordano che rispetto al 2007 si devono recuperare un differenziale di 3,4 punti percentuali di consumi delle famiglie, di 5,9 punti di Pil, di 7,3 punti di reddito disponibile delle famiglie e di 24,8 punti di investimenti (pubblici e privati). Nonostante nell'ultima parte dell'anno il mercato del lavoro dara' luogo ad alcuni effetti positivi, a giugno 2017 erano circa 145 i tavoli di crisi aperti presso il Ministero dell'Economia e dello Sviluppo Economico: 26 interessavano l'industria pesante, 14 il settore delle telecomunicazioni/software, undici la componentistica elettrica/elettronica e altrettanti nel tessile-abbigliamento-calzature e arredo. A livello regionale, invece, gli stabilimenti (non le aziende) in stato di crisi erano 37 in Lombardia, 29 nel Lazio e sia in Campania che in Veneto 24. Dei 145 tavoli, nove riguardano aziende presenti sull'intero territorio nazionale. "Senza contare - prosegue Paolo Zabeo dell'ufficio studi Cgia - le migliaia di piccolissime imprese e di artigiani che sempre piu' a corto di liquidita', a causa della stretta creditizia praticata dalle banche e dai ritardati pagamenti decisi dai committenti, rischiano, nel silenzio piu' totale, di chiudere definitivamente i battenti". In merito all'ipotesi avanzata dal Governo di introdurre un nuovo provvedimento che dal 2018 agevoli l'assunzione dei giovani attraverso una forte decontribuzione previdenziale, gli Artigiani di Mestre ricordano che negli ultimi anni il cuneo fiscale e' stato "tagliato" in misura strutturale di 13,3 miliardi di euro l'anno (di cui 8,9 attraverso il bonus Renzi e di altri 4,3 miliardi con l'eliminazione dell'Irap dal costo del lavoro per i dipendenti assunti con un contratto a tempo indeterminato). Oltre a cio', il cuneo e' stato ulteriormente alleggerito in via temporanea di altri 15 miliardi di euro grazie agli sgravi contributivi a carico delle aziende che hanno dato luogo ad assunzioni a tempo indeterminato nel 2015 e nel 2016. "Forse - conclude Zabeo - sarebbe piu' opportuno intervenire tagliando l'Irpef. I posti di lavoro si creano se riparte l'economia, se con piu' soldi in tasca le famiglie tornano a sostenere la domanda interna e non attraverso misure artificiose. Intervenendo sull'imposta sui redditi delle persone fisiche, inoltre, ne trarrebbero vantaggio anche i pensionati e i lavoratori autonomi che, purtroppo, in questi ultimi anni non hanno beneficiato di alcun vantaggio fiscale"

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Ricostruzione L’Aquila, pubblicato nuovo avviso per 105 cantieri

Centocinque pratiche per la ricostruzione privata autorizzate per un finanziamento complessivo di circa 54 milioni di euro: sono i numeri del ventiduesimo elenco contenente i nominativi dei beneficiari del buono contributo finalizzato alla ricostruzione degli edifici privati danneggiati nel sisma del 6 aprile 2009, che e' stato pubblicato sull'albo pretorio e sul sito internet del Comune dell'Aquila. Lo rende noto il sindaco, Pierluigi Biondi, che detiene la delega alla ricostruzione privata. "C'era grande attesa per questo elenco e sono lieto di aver potuto mantenere la promessa che avevo fatto all'inizio di agosto, in base alla quale mi ero impegnato affinche' l'elenco venisse pubblicato prima di settembre. Si tratta di interventi che riguarderanno sia il centro storico della citta' sia quelli delle frazioni". Sul sito istituzionale del Comune nella pagina riservata ai Contributi per la ricostruzione della sezione Ricostruzione dell'area il Sisma, vengono riportati sia l'avviso - contenente gli obblighi da adempiere - sia i due elenchi ad esso allegati: uno riguarda le pratiche completamente definite, l'altro quello per le quali mancano il titolo abilitativo edilizio o la documentazione complementare

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Tordera (Asl L’Aquila) annuncia potenziamento del pronto soccorso di Avezzano

"Il pronto soccorso di Avezzano entro il prossimo settembre avra' un medico in piu' a tempo indeterminato, in seguito al nulla osta regionale e, per potenziare l'organico, saranno fatti ulteriori tentativi per assumere altri medici a tempo determinato con l'avviso pubblico". Sono le prime misure varate dal manager della Asl Avezzano Sulmona L'Aquila, Rinaldo Tordera, per il miglioramento del personale del pronto soccorso dell'ospedale di Avezzano. Tordera nei giorni scorsi aveva gia' annunciato le assunzioni che pero' erano state assegnate, oltre che ad Avezzano, a Sulmona e Castel di Sangro. "Il potenziamento degli organici in provincia - spiega Tordera - prevede l'assegnazione di un medico, sempre a tempo indeterminato, al servizio 118, a livello provinciale, e di un altro medico al pronto soccorso dell'ospedale di Sulmona. A queste tre assunzioni si aggiungera' la stabilizzazione di due medici che gia' lavorano nei pronto soccorso di L'Aquila e Castel di Sangro. Nel frattempo - prosegue Tordera - saranno incrementate le verifiche sul pagamento del ticket dei codici verdi e bianchi con l'obiettivo di ridurre gli accessi impropri ai pronto soccorso, facendo in modo che i casi meno gravi non affluiscano in ospedale". 

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