Redazione Notizie D'Abruzzo

Black out in Abruzzo, restano 6.500 utenze senza corrente elettrica

"Grazie al lavoro di coordinamento guidato dalla Prefettura di Teramo, dalla Protezione Civile e dalla Provincia di Teramo, si stanno risolvendo gradualmente i problemi di accessibilità alle zone rimaste al buio nella provincia di Teramo". Lo fa sapere E-distribuzione spiegando che "continua il lavoro incessante degli oltre 1.600 tecnici della task force di e-distribuzione e migliora il dato dei clienti senza energia elettrica in Abruzzo. Sono circa 6.500 i clienti da rialimentare in circa 30 centri del Teramano".

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Black out in Abruzzo, D’Alfonso chiede a Enel controlli sugli investimenti

"Enel ha il dovere di controllare: 50 milioni di investimenti effettuati nel 2016 devono dare luogo a un'imponente quantita' di chilometri di rete rinnovati. Questo e' il dato che voglio approfondire. Ho gia' avvertito i vertici di Enel, lo faro' appena superata l'emergenza". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ospite di Gerardo Greco questa mattina ad Agora', in merito al black-out che ha interessato la regione da meta' gennaio in seguito al maltempo. Dall'inizio dell'emergenza, secondo quanto comunicato dall' Enel in una nota di domenica 22 gennaio, la task-force di e-distribuzione ha progressivamente rialimentato oltre 200.000 utenze.

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Pericolo valanghe, Regione Abruzzo attiva unità di crisi

La Regione Abruzzo comunica ai sindaci dei comuni interessati dal pericolo di slavine che possono richiedere un sopralluogo di tecnici esperti compilando il file presente al link https://cor.regione.abruzzo.it/images/scheda_segnalazione.xls e inviandolo all'indirizzo email: salaoperativa@regione.abruzzo.it. "Si provvedera' a trasmetterlo - dice la Regione - all'Unita' di Crisi-Nucleo Tecnico-operativo del Rischio Valanghe istituita presso il COC di Penne

 

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Martina: Serve aiuto Ue per piano straordinario per l’agricoltura

 "Dopo la catastrofe che ha colpito l’Abruzzo e l’eccezionale maltempo che ha investito molte regioni d’Italia, serve un piano straordinario di ricostruzione agricola e su questo ci aspettiamo un aiuto dall’Europa". Lo dice il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, sta per partire per Bruxelles, dove oggi incontrerà il commissario per l’Agricolura, l’irlandese Phil Hogan.Sulla richiesta della Commissione di un manovra correttiva da 3,4 miliardi, "le parole del presidente del Consiglio Gentiloni - aggiunge - e del ministro dell’Economia Padoan sono state chiare e giuste. L’Italia è prioritariamente concentrata sugli interventi straordinari imposti da questa situazione eccezionale creata dal combinato del terremoto continuo e di calamità atmosferiche come non si vedevano da decenni. E la situazione è particolarmente grave per il sistema agricolo e agroalimentare che già era stato duramente colpito dalle precedenti scosse di terremoto nel Centro-Italia. Per questo è necessario un piano straordinario, che richiederà risorse economiche ingenti".

All'Ue, spiega, il Governo italiano chiederà di "di aiutarci a liberare risorse dai fondi della politica agricola comune. Abbiamo già sbloccato 69 milioni di aiuti diretti alle aziende. A febbraio contiamo di sbloccare altri 54 milioni dei piani di sviluppo rurale e 12 milioni sempre di aiuti diretti a coprire il mancato reddito. Ma vorremmo alzare questa cifra a 35 milioni e in prospettiva a 50. Ci vuole però una deroga e per questo sto andando a Bruxelles. Dove porrò anche il tema di un intervento strategico di ricostruzione agricola"

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Spaccio, arresti e perquisizioni in Valle Peligna

Sette arrestati e diciotto indagati, oltre 74mila euro e 1 chilo e 200 grammi di hascisc e marijuana recuperati e sequestrati. E' il bilancio dell'operazione "Fenice", condotta dai carabinieri della Compagnia di Sulmona in collaborazione con i militari della Compagnia di Castel di Sangro e del Nucleo cinofili del Comando Legione Carabinieri Abruzzo e Molise di Chieti. Le accuse, a vario titolo, per gli arrestati sono di traffico di sostanze stupefacenti e tentata estorsione. Gli inquirenti hanno spiegato che le indagini sono scaturite da aggressioni subite da alcuni giovani due anni fa. Le vittime dichiararono che erano state l'epilogo di liti per futili motivi ma intercettazioni telefoniche, pedinamenti, e indagini hanno permesso di accertare che furono minacce e violenze messe in atto da alcuni degli arrestati per recuperare i crediti dello spaccio delle sostanze, affidato ad una catena di piccoli spacciatori che figurerebbero tra le 18 persone indagate. Il traffico di ingenti quantitativi di droga interessava soprattutto il mercato sulmonese, con diramazioni nel resto del comprensorio peligno, in particolare nei centri di Pratola Peligna e Raiano. 

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Hotel Rigopiano, settimana decisiva per le indagini sulla slavina

Settimana decisiva per le indagini sulla slavina che ha travolto l'hotel Rigopiano. "Penso che entro la fine della settimana prossima saremo in grado di fare un punto ragionato sullo stato dell'arte", sottolinea in un'intervista a 'Qn' il pm Cristina Tedeschini, procuratore reggente di Pescara, titolare dell'inchiesta. "Dobbiamo dare risposte, anche se non si arrivasse a un processo - spiega - È un debito che abbiamo verso la collettività". Sulla posizione in cui è stato realizzato l'hotel e il rischio valanghe, il pm sottolinea: "La pericolosità della gestione di questo rischio, l'avere consentito la realizzazione dell'albergo in quel luogo, il concretizzarsi di questo rischio attraverso le rilevazioni del servizio valanghe... Sono tutti temi molto importanti dell'indagine".

"L'indagine è iscritta verso ignoti per disastro colposo e omicidio plurimo colposo", prosegue. Sui possibili ritardi nei soccorsi il pm conclude: "Anche la tempistica è un tema d'indagine, certo. Stiamo raccogliendo tutti i riscontri documentali, audio e video di tutte le dichiarazioni che vengono rese. Il panorama delle audizioni è in costante aggiornamento".

 

Alle 17,40 circa del 18 gennaio la Prefettura di Pescara avrebbe chiamato il direttore dell'hotel Rigopiano Bruno Di Tommaso per chiedere cosa stesse succedendo lassu', a seguito delle prime telefonate allarmate di Giampiero Parete. Di Tommaso, che si trovava a Pescara, alla funzionaria della Prefettura avrebbe confermato di non avere notizie di valanghe, anche se non aveva sentito di recente gli operatori rimasti a Rigopiano. E' questo, secondo gli inquirenti, che potrebbe aver ingenerato il primo 'equivoco' sulla gravita' degli eventi. I successivi tentativi di Quirino Marcella, allertato da Parete, sarebbero cosi' stati definiti come 'bufala', assieme ad altri falsi allarmi valutati nella giornata convulsa del 18. Queste telefonate non sono state ancora acquisite dagli inquirenti, ma lo saranno a breve. In procura a Pescara intanto e' in corso un vertice tra magistrati e forze dell'ordine per fare il punto sulle indagini

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Nel Teramano ancora chiuse 18 strade provinciali

Nel Teramano le strade provinciali ancora chiuse a causa della neve sono 18. Tutte le strade di competenza della Provincia - informa l'Ente con un aggiornamento alle 9 di stamane - hanno subito danni dalle abbondanti nevicate. Tutte le strade devono essere percorse solo per ragioni di emergenza e/o se strettamente necessario, con estrema cautela e idonee dotazioni invernali. La Provincia invita ad intraprendere qualsiasi viaggio solo dopo aver verificato l'accessibilità del luogo di destinazione e del tragitto. Sulle strade sono presenti numerosi mezzi per lo sgombero neve e di soccorso per cui è necessario procedere con attenzione onde evitare, inoltre, di intralciare le operazioni.

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Emergenza neve in Abruzzo. Tre domande al sindaco di Tollo, Angelo Radica

Dopo l'ondata di maltempo Notizie d'Abruzzo ha chiesto ai sindaci di scattare la fotografia dell'emergenza. Il primo a rispondere, sinteticamente, è il sindaco di Tollo.

 

1)Sindaco cosa non ha funzionato ?
Secondo me vi è stata una sottovalutazione da parte di Enel dell'entità  del danno e di conseguenza della richiesta di nuove forze e squadre tecniche da altre Regioni. Inoltre Enel non ha valutato oggettivamente le richieste di fornitura dei generatori da parte dei Comuni.
2)E cosa invece è andato bene?
Dopo un prima fase di incertezza iniziale sono intervenuti squadre Enel da tutta Italia che hanno dimostrato grande professionalità e un'abnegazione unica. Inoltre abbiamo verificato la solidarietà di altri enti come Croce Rossa, Protezione Civile e altri colleghi Sindaci.
3) Per il futuro come ci si può organizzare, servono fondi o la volontà a fare di più ?
Credo che serve organizzazione e coordinamento ma soprattutto prevenzione e manutenzione.

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Protezione Civile, 8 mila uomini al lavoro

Con oltre 8mila uomini e donne e 3mila mezzi, il sistema di Protezione civile continua a essere impegnato nelle attività di ricerca e soccorso, nell’assistenza alla popolazione, nel ripristino delle forniture di energia elettrica e della viabilità stradale. "Le operazioni oggi si stanno svolgendo per lo più via terra perché le condizioni meteo non ottimali, caratterizzate da nuvolosità diffusa e quota neve sopra i mille metri, ostacolano l’utilizzo dei mezzi aerei", lo riferisce la Protezione civile in una nota.

"Non si sono mai interrotte le attività di ricerca e soccorso nello scenario operativo dell’hotel Rigopiano - aggiunge la Protezione civile - dove nel pomeriggio è stata estratta la sesta vittima. Il numero dei dispersi scende quindi a 23. La scorsa notte, sul versante sovrastante la struttura ricettiva, è stato installato un radar in grado di consentire l’allertamento rapido in caso di valanghe, il cui rischio nell’area rimane molto alto.Diversi gli interventi finalizzati al trasporto di viveri, farmaci e carburante nelle frazioni ancora in difficoltà a causa degli accumuli di neve, a Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Crognaleto e Castelli, nel teramano, così come i recuperi e le evacuazioni, che hanno interessato oggi i comuni di Valle Castellana e Cermignano, sempre nel teramano, e di Acqusanta nell’ascolano. Nelle Marche e in Abruzzo continuano le numerose operazioni di allargamento e pulizia delle strade per ristabilire quanto prima la viabilità locale"

"Per quanto riguarda le disalimentazioni - prosegue la Protezione civile - il lavoro dei tecnici di Enel e Terna ha consentito il ripristino quasi completo delle utenze nelle Marche e una rilevante riduzione delle utenze disalimentate in Abruzzo, scese da 27mila a 10mila, tutte concentrate nella provincia di Teramo. Il numero degli assisiti dal Servizio nazionale della protezione civile in seguito ai terremoti di agosto e ottobre, alla recente ondata di maltempo e ai nuovi eventi sismici del 18 gennaio, arriva a contare oltre 12mila persone".

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