La Croce Rossa Italiana sta portando, con delle motoslitte, del latte per un bambino di undici mesi rimasto isolato con la propria famiglia a Colle Sant'Elmo, frazione di Penne colpita dalle nevicate degli ultimi giorni. Gli operatori, sempre in coordinamento con la Protezione civile, hanno anche consegnato dei farmaci salvavita a due famiglie nella stessa frazione e in quella di Trofigno, secondo quanto si apprende
Leggi Tutto »I sindacati chiedono di attivare interventi di cassa integrazione e mobilita’ in deroga
Le segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil, a seguito della grave emergenza che sta vivendo l'Abruzzo, hanno comunicato la piena disponibilita' di tutte le strutture sindacali della regione ad adoperarsi per ogni operazione che possa essere utile a dare sostegno alle popolazioni interessate dal maltempo e dagli eventi sismici. L'impegno dei sindacati abruzzesi a sostenere le autorita' e le organizzazioni impegnate in questo difficile momento e' stata espressa dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Abruzzo (rispettivamente Sandro Del Fattore, Maurizio Spina e Roberto Campo) in una lettera inviata al presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso, al sottosegretario con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, e al direttore della Protezione civile regionale Emidio Primavera. Cgil, Cisl e Uil Abruzzo si sono messe a disposizione della Protezione civile per qualunque necessita' o intervento ritenesse utile nella sua funzione di coordinamento.
Cgil, Cisl e Uil Abruzzo hanno chiesto alla Regione di "agire per ottenere dal governo nazionale la possibilita' di attivare interventi di cassa integrazione e mobilita' in deroga nelle aree colpite dalle calamita' naturali (neve, terremoti, alluvioni, ecc.) in particolare per i lavoratori delle piccole e piccolissime imprese attualmente esclusi dagli ammortizzatori sociali ordinari". I sindacati chiedono anche di verificare "eventuali responsabilita' di Enel e Terna per le centinaia di migliaia di utenze rimaste per giorni senza elettricita', valutando se lo stato di precarieta' di linee e cabine per il trasporto e la distribuzione dell'energia elettrica sia dovuto all'inadeguatezza degli investimenti e delle manutenzioni e alla carenza di risorse tecniche e operative".
"Ancora una volta - affermano i sindacati - il personale di soccorso e di sicurezza ha dato dimostrazione di professionalita' e abnegazione, ma e' necessario che vengano potenziati gli organici e destinate risorse adeguate per consentire alle istituzioni di farsi carico di mettere in sicurezza le popolazioni e il territorio. Il dramma che sta vivendo l'Abruzzo deve muovere un impegno concreto per fornire una rete di assistenza alle popolazioni che stanno vivendo forti disagi affinche' abbiamo risposte adeguate. Ad oggi ancora molte comunita' sono senza acqua, senza corrente elettrica, senza metano, le attivita' commerciali e imprenditoriali sono ferme. Numerosi lavoratori dipendenti da imprese industriali, agricole, artigiane, del commercio e dei servizi sono rimasti senza lavoro. E' indispensabile - sottolineano le organizzazioni - verificare la possibilita' di attuare agevolazioni fiscali per lavoratori e imprese, cosi' come gia' previsto nelle precedenti calamita' naturali. Le famiglie hanno difficolta' anche ad approvvigionarsi dei beni di prima necessita'".
Leggi Tutto »Hotel Rigopiano, i soccorritori continuano a scavare per cercare i dispersi
Giampiero Parete riabbraccia moglie e figli
E' stato dimesso dall'ospedale di Pescara Giampiero Parete, il superstite della valanga che mercoledi' scorso ha travolto l'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara). Ha riabbracciato la moglie e il figlio, che sono sotto osservazione nel reparto di Rianimazione. Il 38enne ora e' insieme a loro.
"Avevamo pensato che già fossero tutti salvi, ma non è così". Marco Bini, vice brigadiere del Soccorso alpino della Guardia di finanza, raffredda l'entusiasmo per il ritrovamento di alcuni sopravvissuti, che oggi sembravano essere 8. Di sicuro invece ci sono 6 persone salve, di cui 3 al momento estratte (una donna e due bambini, un maschio e una femmina) e 3 ancora intrappolati all'hotel (2 adulti e una bambina, che sarà la prossima ad essere estratta. Ci sono poi altre persone, probabilmente 3, che sono state viste tra le macerie dell'hotel Rigopiano. Per il momento, però, "non parlano", dice Bini, e ciò può volere diverse cose: potrebbero stare molto male e non essere in grado di rispondere, o peggio. In un primo momento di euforia, dopo il ritrovamento iniziale di sei persone, si era subito pensato che fossero vivi anche loro.
Il figlio di Giampiero Parete, Gianfilippo, 7 anni, "scherza e ride" sul letto dell'ospedale di Pescara. E' quanto si apprende da fonti sanitarie. Il bambino e la madre, come gia' reso noto in conferenza stampa dal direttore sanitario aziendale della Asl di Pescara, Valterio Fortunato, stanno bene. Mamma e figlio presentavano una leggera ipotermia e ora sono stati stabilizzati
Più tardi ha potuto riabbracciare anche l'altra figlia, salvata dai soccorritori insieme agli altri bambini. L'arcivescovo di Pescara - Penne, Monsignor Tommaso Valentinetti, e' andato in ospedale a trovare la famiglia Parete, che attende di ricongiungersi con Ludovica in viaggio dall'Hotel Rigopiano. L'arcivescovo, che si e' recato a trovare Giampiero, Adriana e GianFilippo, non ha rilasciato dichiarazioni
Salvati gli altri bambini
I vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie dell'hotel Rigopiano tre bambini. Si tratterebbe - si apprende da fonti degli stessi vigili del fuoco - di quel gruppo di persone che era stato individuato per ultimo.
Attorno alle 16, gli uomini dei Vigili del Fuoco, del Soccorso alpino e della Guardia di Finanza che stanno lavorando da ore, avevano stabilito un contatto con un ulteriore gruppo di superstiti, tre persone, dopo quello di sei trovato in mattinata e una settima persona individuata nel primo pomeriggio. I soccorritori avevano iniziato a parlare con loro ma ancora non erano riusciti a raggiungerli. Dai primi contatti sembrava si trattasse di due bambini e una donna ma quando li hanno trovati hanno visto che erano tre bimbi.
Tremila uomini mobilitati
"Impegno massiccio delle Forze Armate: 3mila uomini mobilitati e circa mille mezzi meccanici di vario tipo messi a disposizione per l'emergenza all'hotel Rigopiano". Lo scrive su Twitter il Sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano
Pronti all'ospedale de L'Aquila ad accogliere i feriti
"Abbiamo pronti due posti, ci e' stato comunicato che, probabilmente, dei feriti verranno. Se occorrera' ne possiamo predisporre altri". Lo spiega il primario del reparto di Rianimazione dell'ospedale "San Salvatore dell'Aquila", Franco Marinangeli. Per il medico, "l'intenzione e' quella di mandare le persone prima a Pescara, poi all'Aquila come seconda opzione. Ora i superstiti saranno portati all'Aeroporto di Pescara, poi li' si decide - ha aggiunto - Noi comunque siamo pronti e allertati". L'ospedale di Pescara e' stato designato come presidio di riferimento, mentre quello aquilano sara' struttura di seconda opzione.
I soccorritori stanno estraendo dalle macerie dell'hotel Rigopiano la terza persona del primo gruppo di sei superstiti individuato questa mattina. Lo rendono noto fonti dei vigili del fuoco aggiungendo che e' stato anche individuato e raggiunto un settimo superstite.
Identificata la prima vittima, Alessandro Giancaterino
E' Alessandro Giancaterino una delle due vittime accertate della valanga dell'Hotel Rigopiano. Lo confermano fonti qualificate. Il riconoscimento del corpo e' stato effettuato. Giancaterino era il fratello dell'ex sindaco di Farindola, ed era il capo cameriere del resort
Identificata la seconda vittima, Gabriele D'Angelo
E' stata riconosciuta anche la seconda vittima della valanga di Rigopiano: si tratta di Gabriele D'Angelo, cameriere dell'Hotel. Sono stati i parenti a confermare l'accaduto
La gioia dei parenti e delle Istituzioni
E' un miracolo, e' una situazione stupenda e indescrivibile, hanno trovato mio nipote Edoardo. Fatemi arrivare da lui". Lo annuncia Simona Di Carlo, consigliere comunale a Pescara e zia del piccolo Edoardo, uno dei bimbi trovati vivi tra le macerie dell'Hotel Rigopiano. Edoardo era a Rigopiano con i genitori, Sebastiano Di Carlo la moglie Nadia, che risiedono a Loreto Aprutino.
"Lo sforzo che ora mettiamo in campo e' quello di offrire tutta l'assistenza che siamo in grado di garantire. Comunicheremo con bollettini cadenzati le condizioni dei superstiti". Cosi' l'assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, nel corso di un briefing con la stampa per fare il punto sulle persone arrivate all'ospedale di Pescara dopo essere state estratte dai resti dell'hotel Rigopiano. Un nuovo incontro con la stampa e' previsto per le 18.30. Con Paolucci c'erano il direttore sanitario aziendale, Valterio Fortunato, e il direttore sanitario di presidio, Rossano Di Luzio. In ospedale e' stato allestito anche un punto di raccolta per i familiari dei dispersi e dei superstiti.
"Siamo felici che ci siano dei superstiti, è una bella notizia. C'è grande apprensione per i dispersi, ci auguriamo che ci siano ancora altre persone sopravvissute. Io ho avuto fiducia dal primo momento, continuo a pregare e sperare che si concluda tutto per il meglio". A dirlo è il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco
Un fuoco per restare vivi
Il primo gruppo di persone individuate sotto le macerie dell'hotel Rigopiano si sarebbe trovato nella zona ricreativa dell'albergo, dove c'erano il bar e la sala biliardo. Lo dice il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, aggiungendo che la situazione e' in continua evoluzione. "Con quella slavina non c'era alcuna possibilita'. E' davvero un miracolo", ha aggiunto sottolineando che i soccorritori stanno lavorando in condizioni difficilissime con il rischio di nuove valanghe e la nebbia che e' scesa sulla zona.
Stando a quanto si apprende i sopravvissuti dell'Hotel Rigopiano, per restere vivi, hanno acceso il fuoco. Hanno raccontato i soccorritori, che si sentiva puzza e c'era fumo che usciva. Si trovavano tuti nel vano cucina.
'Appena ci hanno visto erano felicissime e non sono riuscite a parlare. Dagli occhi si capiva che erano sconvolte positivamente per averci visto'', Cosi il soccorritore alpino della Guardia di Finanza Marco Bini racconta gli attimi del salvataggio della mamma e della figlia. ''Le abbiamo trovate nel vano cucina, e poi abbiamo salvato le altre persone'', dice Bini.
'Probabilmente oltre ad accendere un fuoco avevano qualcosa da mangiare con loro'', ha raccontato il soccorritore della Gdf Marco Bini che ha estratto mamma e figlia. ''Mentre noi stavamo scavando questo varco loro ci sentivano. La speranza ora e' quella di ritrovare altre persone in vita anche se non abbiamo avuto altri segnali o sentito rumori'', spiega.
"Il locale dove abbiamo trovato i superstiti era grande e c'era molta aria", insomma una sorta di 'igloo'. Lo stesso vicebrigadiere delle Fiamme Gialle riferisce che i soccorritori hanno trovato "tanti piccoli fuochi", e hanno visto del fumo: "c'era un odore fortissimo" e il fumo pur essendo un segnale che c'e' ossigeno per la combustione non e' un segnale positivo perche' consuma l'aria di eventuali ulteriori superstiti. Riguardo alle condizioni degli otto che salvati stamane, Dini ha affermato che "non sembrano in condizioni particolarmente gravi. Tra loro c'erano due bambine e di 5 o 6 anni".
L'inchiesta della Procura di Pescara
La procura di Pescara, che ha avviato l'inchiesta, per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, cercano di capire se 'esistono responsabilita' umane connesse a questo fatto?', ha spiegato il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini. Il viceministro degli Interni Filippo Bubbico a Penne, quartiere generale logistico dei soccorsi a pochi chilometri dall'albergo Rigopiano.
Il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, che insieme al pm Andrea Papalia coordina l'inchiesta, per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, aperta dalla Procura del capoluogo adriatico sulla tragedia dell'Hotel Rigopiano, spiega le domande alle quali gli inquirenti, in queste ore, stanno cercando di fornire risposte. "Le prime domande che riteniamo meritevoli di risposte, in relazione a questa vicenda, sono: esistono responsabilita' umane connesse a questo fatto?'', dice Tedeschini.
E piu' nello specifico, spiega sempre la Tedeschini, ci si deve chiedere ''se quelle persone, dovevano essere li' quando e' avvenuta la valanga? Quell'albergo, in quel dato momento storico, doveva essere aperto? Quella struttura poteva stare li'? Se le persone ad un certo punto volevano andare via, cosa ha impedito che cio' avvenisse? E piu' in generale: quanto avvenuto, e' stato determinato da condotte umane riprovevoli, di tipo omissivo, imprudente o imperito?". Poi c'e' la questione dei ritardi nei soccorsi: "E' un tema rilevante, che approfondiremo, ma il fatto di porsi delle domande non implica di per se' un giudizio".
"Un'inchiesta come questa si costruisce facendosi le domande giuste, in merito a tutte le condizioni che hanno determinato un fatto, al fine di verificare e valutare se ci siano delle responsabilita' umane in relazione a fatti costituenti reato - ha proseguito Tedeschini - Questo e soltanto questo e' il nostro compito, valutare la responsabilita' penale delle persone fisiche. Non tutte le responsabilita' umane - ha concluso il procuratore aggiunto di PESCARA - sono pero' giudiziariamente rilevanti o valutabili".
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Dopo una notte di ricerche in condizioni estreme sono stati tutti estratti vivi nella tarda mattinata di oggi gli otto superstiti ritrovati dai soccorritori sotto le macerie dell'Hotel Rigopiano. Sono tutti in buone condizioni, ha riferito Marco Bini della Guardia di Finanza, tra loro ci sono due bimbi.
Il recupero e' avvenuto in due momenti con due interventi: nel primo sono state estratte 6 persone, tre uomini, una donna e due bambini. Nel secondo altre due persone, che devono ancora essere identificate. Alcuni di loro sono gia' all'ospedale di Pescara. I soccorritori confidano di trovare altre persone vive. La mamma e la figlia estratte vive hanno saputo proteggersi e reagire. 'Probabilmente oltre ad accendere un fuoco avevano qualcosa da mangiare con loro', ha raccontato il soccorritore della Gdf Marco Bini che ha estratto mamma e figlia. 'Mentre noi stavamo scavando questo varco loro ci sentivano. La speranza ora e' quella di ritrovare altre persone in vita anche se non abbiamo avuto altri segnali o sentito rumori'. I carabinieri della forestale hanno acquisito le carte sui piani di emergenza e soccorso dell'area Vestina, da Penne verso la montagna, predisposte e attuate dalla Provincia. Due le persone tratte in salvo ieri.
Uno dei due dipendenti dell'hotel Rigopiano che sono fortunosamente scampati alla tragedia, un manutentore dell'albergo, e' tornato in quota insieme ai soccorritori per aiutarli nella ricerca dei superstiti. Con lui anche la donna estratta viva dopo quasi 48 ore. Insieme stanno indirizzando i vigili del fuoco nelle aree dell'hotel dove si trovavano i clienti prima della slavina, per accelerare le operazioni di soccorso.
La bambina recuperata viva dopo quasi due giorni nell'hotel Rigopiano viene trasportata in questi minuti all'ospedale dell'Aquila, a differenza della donna che e' gia' stata ricoverata a Pescara. A quanto si apprende, le condizioni della bimba sarebbero piu' serie, e questo ha reso necessario il ricovero nell'ospedale del capoluogo abruzzese.
Salvi i due cani pastore abruzzesi
"Lupo e Nuvola, i pastori abruzzesi nati e cresciuti all'Hotel Rigopiano, non so come, sono riusciti a raggiungere la mia contrada, una frazione di Farindola (Villa Cupoli) sani e salvi. Questo non può di certo colmare il vuoto e la distruzione che attraversa un paese in ginocchio ancora speranzoso, nell'attesa soltanto di notizie positive, me in prima persona.Ma questi due bellissimi cagnoloni, rivedendoli, di certo sono riusciti a farmi tornare a battere il cuore, almeno per qualche secondo, riportando la speranza". Lo ha scritto su Facebook Martina Rossi, che lavorava come barista all'hotel Rigopiano, postando una foto dei due cani.
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Sono otto le persone trovate vive sotto le macerie dell'hotel Rigopiano, travolto da una valanga mercoledì scorso. Tra loro ci sono due bambine. Lo ha riferito la dirigente dell'Ufficio emergenze della Protezione Civile, Titti Postiglione, in un punto stampa a Rieti. Speranze di trovare altri dispersi in vita "le abbiamo sempre avute, anche se tutti sappiamo in ogni attività di ricerca e soccorso si affievoliscono via via che passa il tempo. Sicuramente dopo questo ritrovamento ora le speranze sono aumentate"
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Sei persone sono state individuate vive dai viigli del fuoco sotto la slavina che ha travolto l'Hotel Rigopiano. I vigili del fuoco sono in contatto con i sei con i quali hanno piu' volte parlato. Al momento i superstiti sono ancora sotto le macerie. Il primo contatto con i sei e' stato poco dopo le 11. Le sei persone vive individuate sotto le macerie dell'Hotel Rigopiano, secondo le informazioni di un funzionario dei Vigili del Fuoco, si troverebbero sotto un solaio e "ci stanno parlando".
Sono in corso le operazioni di recupero.
Coperte termiche e liquidi sono stati chiesti dai soccorritori che stanno lavorando per liberare le sei persone individuate tra le macerie dell'hotel Rigopiano. Si sta cercando, inoltre, di far arrivare il maggior numero di ambulanze nell'area per prestare i primissimi soccorsi ai sopravvissuti.
All'ospedale di Penne, dove sono riuniti decine di parenti di dispersi dell' Hotel Rigopiano, si sta diffondendo la notizia delle sei persone trovate vive. I familiari erano da ore in un'angoscia disperante riuniti nell'ex biblioteca dell'ospedale con l'assistenza di medici e psicologi. I dispersi sono in tutto una trentina e ora ci si chiede chi sia stato trovato vivo. "Ci sono famiglie, genitori di ragazzi, le vittime sono in gran parte giovani - racconto il medico rianimatore Vincenzo Di Giovanni -. Finche' non avranno notizie definitive la loro ansia restera' tremenda"
L'Ospedale di Pescara e' pronto ad accogliere e soccorrere i sei superstiti trovati ancora vivi sotto le macerie e la neve dell'hotel Rigopiano, a Farindola, dove dalle 11 circa i vigili del fuoco sono in contatto con sei persone ancora vive. Lo confermano fonti ospedaliere. Sull'area del resort sono nel frattempo in volo due elicotteri, uno del 118 e uno della guarda costiera, con medici a bordo per soccorrere le persone rinvenute sotto la valanga
Leggi Tutto »Cna, 130 milioni di danni alle imprese del Centro Italia
"Centotrenta milioni di danni. Secondo una nostra stima prudenziale, condotta in collaborazione con le strutture territoriali della Confederazione, ammonterebbe gia' a questa ingente somma il controvalore economico sulle imprese delle conseguenze del maltempo che nei giorni scorsi ha flagellato l'Italia centrale". Lo si legge in un comunicato della CNA. "In particolare e' l'economia dell'Abruzzo a uscire piu' malconcia da questa catastrofe - prosegue il comunicato - con perlomeno 100 milioni di danni gia' accumulati. Dalla nostra indagine emerge che dovrebbero essere circa 30mila le imprese, di cui 7mila artigiane, della regione ad aver patito danni alla produzione solo per la mancata erogazione dell'energia elettrica. Problemi gravissimi si sono registrati per il comparto alimentare che al danno della mancata produzione ha aggiunto il deperimento delle merci conservate in celle frigorifere e congelatori. Mancata erogazione dell'energia elettrica, sospensione delle forniture idriche e inagibilita' delle strade d'accesso hanno costretto centinaia di imprese all'interno delle aree artigianali e industriali ad arrestare l'attivita' produttiva. Numerosi capannoni e stalle sono crollati in seguito alle eccezionali nevicate. Danni ingenti hanno subito laboratori artigiani ed esercizi commerciali anche nei centri urbani: a Chieti, bloccata per giorni prima che arrivasse l'Esercito, e a Pescara, dov'e' straripato il fiume omonimo". "Anche alla luce di queste drammatiche notizie - conclude il comunicato della CNA - ribadiamo la necessita' di sospendere imposte e contributi nei comuni colpiti dall'eccezionale ondata di maltempo e, nel contempo, di valutare con immediatezza forme di sostegno, per le imprese e per i loro dipendenti, e indennizzi per artigiani, micro e piccole imprese"
Leggi Tutto »Pezzopane: il Consiglio dei Ministri dichiari Stato d’emergenza in Abruzzo
"In Abruzzo siamo ancora nel pieno dell'emergenza. Mentre continuano le ricerche dei soccorritori a Rigopiano, ci sono moltissime frazioni in cui le persone sono bloccate in abitazioni isolate, senza rifornimenti e senza energia elettrica, che vanno raggiunte al piu' presto. Serve uno sforzo aggiuntivo per sgomberare le strade dalla neve. Anche stanotte ho ricevuto decine di richieste di aiuto, che ho girato alla Prefettura e alla Protezione civile. Chiedo dunque a tutti di moltiplicare l'impegno e di fermare le polemiche, sempre inutili ma ora vergognose e al governo di dichiarare al piu' presto lo Stato d'emergenza e di sospendere i tributi nelle zone colpite dal sisma e dalla bufera di neve". Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo che sottolinea come "nella mia regione ci sia ancora un livello altissimo di guardia". "Sulla tragedia dell'hotel di Rigopiano - continua Pezzopane - e' stata aperta un'inchiesta per omicidio colposo. La magistratura fara' com'e' giusto il suo mestiere. Alla politica spetta, pero', fin da subito, di ricostruire la catena del comando per capire se ci sono state falle nel sistema, se e come in quella circostanza si poteva fare di piu'. Bisogna mettere la parola fine alle ricostruzioni ufficiose e invelenite che girano un po' ovunque e questo puo' farlo solo la politica. All'Enel - conclude la senarice - chiedo infine di mettere mano a risarcimenti non simbolici, ma congrui e proporzionati al danno reale per le famiglie e per le attivita' imprenditoriali"
Leggi Tutto »Hotel Rigopiano, trovati vivi 8 dispersi
Sono otto le persone trovate vive sotto le macerie dell'hotel Rigopiano, travolto da una valanga mercoledì scorso. Tra loro ci sono due bambine. Lo ha riferito la dirigente dell'Ufficio emergenze della Protezione Civile, Titti Postiglione, in un punto stampa a Rieti. Speranze di trovare altri dispersi in vita "le abbiamo sempre avute, anche se tutti sappiamo in ogni attività di ricerca e soccorso si affievoliscono via via che passa il tempo. Sicuramente dopo questo ritrovamento ora le speranze sono aumentate"
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Sei persone sono state individuate vive dai viigli del fuoco sotto la slavina che ha travolto l'Hotel Rigopiano. I vigili del fuoco sono in contatto con i sei con i quali hanno piu' volte parlato. Al momento i superstiti sono ancora sotto le macerie. Il primo contatto con i sei e' stato poco dopo le 11. Le sei persone vive individuate sotto le macerie dell'Hotel Rigopiano, secondo le informazioni di un funzionario dei Vigili del Fuoco, si troverebbero sotto un solaio e "ci stanno parlando".
Sono in corso le operazioni di recupero.
Coperte termiche e liquidi sono stati chiesti dai soccorritori che stanno lavorando per liberare le sei persone individuate tra le macerie dell'hotel Rigopiano. Si sta cercando, inoltre, di far arrivare il maggior numero di ambulanze nell'area per prestare i primissimi soccorsi ai sopravvissuti.
All'ospedale di Penne, dove sono riuniti decine di parenti di dispersi dell' Hotel Rigopiano, si sta diffondendo la notizia delle sei persone trovate vive. I familiari erano da ore in un'angoscia disperante riuniti nell'ex biblioteca dell'ospedale con l'assistenza di medici e psicologi. I dispersi sono in tutto una trentina e ora ci si chiede chi sia stato trovato vivo. "Ci sono famiglie, genitori di ragazzi, le vittime sono in gran parte giovani - racconto il medico rianimatore Vincenzo Di Giovanni -. Finche' non avranno notizie definitive la loro ansia restera' tremenda"
L'Ospedale di Pescara e' pronto ad accogliere e soccorrere i sei superstiti trovati ancora vivi sotto le macerie e la neve dell'hotel Rigopiano, a Farindola, dove dalle 11 circa i vigili del fuoco sono in contatto con sei persone ancora vive. Lo confermano fonti ospedaliere. Sull'area del resort sono nel frattempo in volo due elicotteri, uno del 118 e uno della guarda costiera, con medici a bordo per soccorrere le persone rinvenute sotto la valanga
Leggi Tutto »Ben 1.200 i siti istituzionali “visitati” dai pirati informatici
Ben 1.200 i siti istituzionali "visitati" dai defacer. Oltre 200 le violazioni ai danni di alcuni partiti italiani. Per ben 6 hackeraggi su 10, la motivazione riguarda rivendicazioni politiche, minacce terroristiche e patriottismo. Toscana, Sicilia, Lombardia e Emilia Romagna le aree "più bersagliate". È quanto emerge dalla Nota scientifica dell'Istituto Demoskopika "La mappa dell'hacking in Italia". "In questo momento, in ogni parte del Medio Oriente c'è spargimento di sangue. Quanto è doloroso vedere che è sangue musulmano ad essere versato. Questo scenario non ha un posto nel libro sacro. Perché esiste l'ONU? Quale contributo da alla pace nel mondo? L'unica cosa che fanno è servire un'agenda segreta. L'onore e la dignità dei musulmani stanno morendo. Per noi è importante guadagnare il consenso di Allah non il consenso dei servi (di Allah). Noi non abbiamo mai disperato della misericordia di Allah e non lo faremo". A firmare la violazione ai danni del sito dello Sportello di informazione sociale della Città Metropolitana di Torino, avvenuto appena lo scorso 18 gennaio, l'hacker Turk Hach Team
ello stesso giorno venivano deturpati, dallo stesso defacer Nofawkx Al, le home page dei comuni di Stresa in Piemonte e di Isola Rizza in Veneto. In questo caso l'azione dell'hacker era interamente incentrata a denunciare il fenomeno corruttivo definito "come un cancro che si diffonde rapidamente e che ostacola la crescita delle nazioni", enfatizzando il ruolo di "tutte le persone nel mondo che protestano perché politici e funzionari pubblici accettano tangenti e si arricchiscono alle spalle del cittadino comune". Sono solo alcuni recentissimi attacchi informatici che dal 2001 ad oggi hanno violato home page o pagine interne di quasi 12 mila siti italiani di "interesse regionale" con in testa Toscana, Sicilia, Lombardia ed Emilia Romagna. A finire nelle attenzioni dei defacer anche i partiti, hackerati almeno 200 volte nell'arco temporale considerato. La motivazione prevalente all'origine dell'intrusione informatica riguarda l'universo della rivendicazione politica, spesse volte estrema, quasi totalmente appannaggio di probabili cracker battenti "bandiera mussulmana". È, il caso, ancora, dell'Anonymous Arabe, che tra il 3 ed il 4 gennaio scorsi, penetrava i siti di quattro comuni abruzzesi (Roccascalegna, Montesilvano, Castel Frentano, Mozzagrogna) e del comune lombardo di Paullo per recapitare un messaggio inequivocabile: "siamo mussulmani e ne siamo orgogliosi. Il Corano è il nostro libro. Noi crediamo in Allah e lavoriamo per Allah. Morte a Israele, Palestina libera. Gerusalemme è nostra". Stessa rivendicazione che il 15 gennaio aveva raggiunto il portale "monitoraggiograduatorie.gov.it" della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Negli ultimi quindici anni, sono stati ben 11.555, i siti di "interesse regionale" conteggiati dall'Istituto Demoskopika che hanno subìto attacchi informatici di vario tipo. Un risultato ottenuto personalizzando la ricerca, sul sito zone-h, per il nome di ciascuna regione (domini vari) e di ciascuna provincia (solo dominio.it) e sommando i dati visualizzati. Si precisa, inoltre, che tutte le informazioni contenute nell'archivio di Zone-H sono state raccolte sia on-line da fonti pubbliche o direttamente notificate in forma anonima dagli stessi hacker. Con 1.357 siti violati, è la Toscana la meta preferita dagli hacker per i loro attacchi informatici, immediatamente seguita dalla Sicilia e dalla Lombardia rispettivamente con 993 e con 882 siti "visitati" dai defacer. A seguire l'Emilia Romagna (781 siti), il Lazio (692 siti), la Sardegna (686 siti), il Veneto (670 siti), la Campania (663 siti), la Puglia (655 siti) e l'Umbria (645 siti). E, ancora, il Friuli Venezia Giulia (588 siti), la Calabria (490 siti), il Piemonte (484 siti), l'Abruzzo (434 siti), la Liguria (369 siti), il Trentino Alto Adige (360 siti) e le Marche (26i siti). In coda si posizionano la Basilicata (198 siti), il Molise (176 siti) e la Valle d'Aosta (170 siti).
Spostando l'attenzione sui portali istituzionali, lo studio di Demoskopika individua ben 1.185 i siti presi di mira dai defacer. Toscana sempre in vetta con 288 siti istituzionali o rilevanti hackerati pari al 24,3% del dato complessivo. A seguire Emilia Romagna (108 siti), Lombardia (106 siti), Campania (105 siti), Veneto (99 siti), Lazio (95 siti), Puglia (72 siti), Friuli Venezia Giulia (43 siti), Umbria (41 siti), Piemonte e Liguria (37 siti), Sicilia (32 siti) e Calabria (30 siti). In coda si collocano Abruzzo (28 siti), Marche (16 siti), Sardegna (15 siti), Valle d'Aosta (10 siti), Molise (9 siti), Trentino Alto Adige e Basilicata (7 siti). Sono invece ben 205 gli attacchi informatici rilevati da Demoskopika dal 2001 ad oggi a danno dei siti dei partiti e delle organizzazioni politiche italiane presenti sull'intero territorio nazionale. A subire il maggior numero di violazioni la Lega Nord con 58 hackeraggi pari al 28,3% del dato complessivo che stacca di poco il Movimento 5 Stelle con 55 attacchi (26,8%) e Forza Italia con 51 attacchi (24,9%). Meno "attenzionato" dagli hacker il Partito Democratico che, nell'arco temporale considerato, si è visto le home page di 32 siti locali ospitare improvvisamente messaggi "non autorizzati" (15,6%). A chiudere questa classifica, Fratelli d'Italia- Alleanza nazionale con 8 casi osservati (3,9%) e il Nuovo Centro Destra (0,5%) con un hackeraggio monitorato.
Leggi Tutto »Maltempo, recuperati in Abruzzo i corpi di 2 dispersi
La prefettura di L'Aquila ha comunicato che squadre di soccorso alpino della Guardia di Finanza intervenute nella frazione di Ortolano, nel comune di Campotosto, hanno recuperato il corpo di una persona dispersa sotto una slavina mercoledì scorso. Lo rende noto la Protezione civile, spiegando che la prefettura di Teramo ha invece comunicato che sempre squadre del soccorso alpino della Guardia di Finanza intervenute nel comune di Crognaleto hanno recuperato il corpo di uno dei due dispersi che si cercavano nel comune. Proseguono le ricerche per la seconda persona.
Leggi Tutto »Disagi per il trasporto pubblico locale, in particolare nel Teramano
Diverse le zone, soprattutto dell'entroterra abruzzese, che presentano ancora difficolta' oggettive in fatto di viabilita', soprattutto in quelle montuose dove l'ostacolo principale e' rappresentato dal ghiaccio. Lo riferisce la Societa' Unica di Trasporto Abruzzese (Tua) aggiungendo che "in nottata diverse officine aziendali hanno lavorato per la manutenzione straordinaria dei mezzi". Questo il quadro in regione aggiornato alle 9 di stamani: a L'Aquila servizi sospesi da Capitignano, Montereale, Rocca di Mezzo, Castel del Monte, Campotosto, S. Cosimo, Ville di Fano, Amatrice. Per Lucoli il servizio e' limitato a bivio Lucoli Alto. A Teramo, tutti i collegamenti sono fermi ad eccezione della Giulianova-Teramo e Teramo-Montorio. Regolari i servizi per Roma e L'Aquila. Ad Avezzano, la linea Avezzano-L'Aquila via Rocca di Mezzo e' limitata ad Ovindoli. Per l'area di Tagliacozzo si effettuano servizi ridotti. A Giulianova, sospesi i servizi a Morro d'Oro. Chiusa la S.S. 81 da Piane di Morro fino ad Ascoli. Servizi limitati a S.Egidio. A Sulmona, sulla tratta Secinaro-L'Aquila non si effettua il transito per Molina. Servizi sospesi per le localita' di Pettorano, Rocca Pia, Acciano, Pacentro, Pescocostanzo, Rivisondoli. A Lanciano, servizi sospesi sulle linee Pizzoferrato-Castel di Sangro, Villa Santa Maria-Castel di Sangro. Sulla tratta Palena-Lanciano non si effettuano i transiti a Montenerodomo, Colledimacine e Palena. Sospesi i servizi da Ateleta. I servizi da Palena sono attestati a Lettopalena. A Chieti, riattivata completamente la linea Chieti-Pescara. Servizi ridotti da Guardiagrele per Chieti e Pescara con capolinea a bv.Grotte. Fermi tutti i collegamenti da Orsogna e Filetto per Chieti. Per Pscara extraurbano, linee sospese da Castilenti, Serramonacesca, Caramanico, Farindola, Arsita, Villa Celiera, Peschiole. Corse ridotte da Scafa e Civitella. Per la linea Pescara-Citta' S.Angelo il capolinea e' spostato al Campo Sportivo. La linea suburbana Penne Pescara non transita in localita' Caparrone e Collecorvino paese. Per Pescara urbano, linea 4 limitata a Colle Marino con il seguente percorso: Colle Marino-strada Pandolfi-Via di Sotto-inversione alla rotatoria di Colli Innamorati-Via di Sotto-S.da Pandolfi-S.da Colle di Mezzo-Largo Madonna Terminal Bus. Linea 45: Colle Marino-S.da Pandolfi-rotatoria di intersezione con Via Di Sotto-S.da Pandolfi-S.da Colle di Mezzo-Largo Madonna .-Terminal bus. Linea 13 non transita per Via Raiale. I servizi ferroviari assicurati da Sangritana/Tua Spa sono regolari.
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Mons. Valentinetti: Prego e chiedo preghiere per le vittime della slavina
Prego e chiedo preghiere per le vittime della slavina, per i loro famigliari, per i dispersi, per i soccorritori, per i volontari e per tutti quelli che si prodigano ad aiutare chi, in questo momento, e' in difficolta'". Sono queste le parole di monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, mentre segue con ansia e dolore gli aggiornamenti sull'hotel di Farindola, nel territorio della diocesi, e, insieme alla Caritas, continua a mettersi in ascolto delle esigenze della sua gente ancora attanagliata in casa dalla neve e dalla mancanza di elettricita', per l'attivazione di reti di solidarieta'. "E' una tragedia - continua il presule - perche' la morte e' sempre una tragedia, ancor piu' quando arriva improvvisa, inaspettata. La morte, cosi' come la sofferenza, e' un mistero che possiamo affrontare nel silenzio, o tra le grida, che possiamo fronteggiare con rabbia, e che siamo costretti ad accettare o ad accogliere con fede. E' un mistero, pero', anche la vita, che entra spesso con gioia nella nostra storia; sono un mistero tante situazioni che si perpetuano nella nostra esistenza e fanno meraviglia. E' sul mistero che accogliamo che dobbiamo puntare il nostro sguardo e il nostro cuore per trovare la forza di abbracciare anche il mistero che ci fa dolore". Per l'occasione l'arcivescovo chiede ai suoi parroci la celebrazione della messa con la colletta in tempo di terremoto e invita a continuare con le reti di aiuto che si stanno attivando spontaneamente. "E' doveroso ringraziare i soccorritori - afferma l'arcivescovo - i volontari e coloro che in questi giorni stanno facendo di tutto per risolvere le difficolta della nostra gente, ma e' anche giusto notare come, in queste situazioni si attivino reti amicali e famigliari di aiuto reciproco che riempiono di carita' la nostra fragile umanita'". E' un messaggio di speranza quello che l'arcivescovo vuole lanciare, poggiato sull'esperienza di tanti che nella difficolta' riescono a leggere anche segni positivi: "Avere speranza - conclude monsignor Valentinetti - vuol dire saper porgere lo sguardo sulle situazioni positive - seppur minori delle disgrazie - che si realizzano anche nei momenti piu' bui. E' solo un esempio, ma possono aiutarci le parole di un parroco, bloccato in paese con la sua gente, che rispondeva al nostro tentativo di metterci in contatto con lui, cosi': 'Metri di neve e al quarto giorno senza energia elettrica. I telefoni funzionano solo per brevi tratti. Ai tanti disagi, pero', corrisponde tantissima solidarieta''. Questa esperienza che penso sia un po' di tutti, ci dia forza e coraggio".
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