Situazione drammatica e in piena emergenza a Campotosto, dove i circa 150 abitanti hanno dovuto lasciare le loro abitazioni per rifugiarsi nei Map (moduli abitativi) in cima al paese. Persone ammucchiate nelle stanze, senza mangiare, senza vestiti pesanti e in attesa che qualcuno arrivi a coordinare l'emergenza e i soccorsi. L'intero paese e' inagibile, il municipio e' crollato, la chiesa sta per crollare e tutte le case sono lesionate, con la neve che sta facendo il resto
Leggi Tutto »Banca Marche: chiuse le indagini
Nell'inchiesta sul default miliardario della vecchia Banca Marche la Procura di Ancona ha chiuso le indagini per 18 persone tra ex dirigenti di BM e Medioleasing, componenti del vecchio cda fino al 2012, del collegio sindacale e altri funzionari. Tra le accuse contestate a vario titolo ad alcuni degli interessati, tra cui figura l'ex direttore generale Massimo Bianconi, c'e' anche la bancarotta fraudolenta per distrazione.
Ai lati della A24 un metro e mezzo di neve
Dopo la galleria autostradale del Gran Sasso, passata L'Aquila in provenienza da Roma sull'A24 gli automobilisti trovano un metro e mezzo di neve ricopre l'asfalto tranne per il tratto aperto dagli spazzaneve, largo una corsia e mezza. Un muro bianco occupa l'intera corsia di emergenza. Piccoli disagi anche al casello San Gabriele-Colladara, per alcuni mezzi pesanti fermi sia all'entrata che all'uscita.
Leggi Tutto »Ruzzo Reti, a Teramo la crisi idrica solo all’inizio
"Siamo solo all'inizio: a mano mano che la neve si sciogliera' l'acqua penetrera' nel terreno, che ha gia' problemi dal punto di vista idrogeologico, ed e' presumibile che ci saranno altre rotture di condotte idriche. Possiamo solo andargli dietro". Lo ha dichiarato il presidente di Ruzzo Reti di Teramo (fornitore di 40 comuni), Antonio Forlini. Crisi idrica in atto confermata dall'ente gestore, quindi, per Teramo e la provincia. Se Ruzzo Reti e' riuscito a garantire nuovamente l'acqua nei quartieri da ieri sera a secco (Villa Mosca, Colleparco e Colleatterato) ricaricando il serbatoio svuotato, da stamani a soffrire per la mancanza di acqua per la rottura di una condotta idrica sono numerose frazioni del comune, oltre ai centri di Sant'Omero e Bellante Paese. Problemi anche alla parte bassa di Giulianova, per una rottura sul tronco Tordino. Poi, Ruzzo segnala le difficolta' di erogazione che proseguono nelle frazioni servite da impianti di sollevamento non funzionanti senza elettricita'
Leggi Tutto »Monsignor Valentinetti: morire sotto la neve non è facile da digerire
"Morire sotto un manto di neve a causa di un terremoto che ha fatto staccare una valanga caduta sopra un albergo non è un episodio da digerire facilmente. Bisogna però farsi forza e affrontare questi momenti difficili". Lo ha detto, lo riferisce una nota, l' arcivescovo di Pescara-Penne, monsignor Tommaso Valentinetti, in un'intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, commentando la valanga causata dal terremoto che ha travolto ieri l'hotel Rigopiano, nel Comune di Farindola in Provincia di Pescara.
"E' un momento di grande prova - ha aggiunto il vescovo - quando ci sono tragedie di questa portata si fa appello a tutte le forze della speranza. Speriamo veramente che non ci siano tanti morti. Il maltempo ci ha messo molto alla prova. In alcuni Paesi della Diocesi ci sono ancora due metri di neve che non si riesce a togliere. E' stato un evento straordinario, forse si sarebbe potuto fare meglio ma la situazione è molto difficile e complessa". "Ho chiamato tutti i sacerdoti delle zone colpite - ha sottolineato il vescovo - e mi dicono che stanno tutti bene. Mi sembra che, al di là dei disagi comprensibili per la mancanza di energia elettrica per tre giorni e per gli spostamenti, il terremoto non abbia creato ulteriori danni salvo nuove verifiche. Al momento infatti a causa della neve non abbiamo potuto fare grandi controlli a chiese e strutture parrocchiali. L'unica notizia cha abbiamo è riferita al crollato un pezzo di campanile di una chiesa storica del Paese di Città Sant'Angelo. Avevamo una riunione per il 25 gennaio con il Commissario Errani e altri vescovi vediamo se sarà confermata, lì faremo il punto della situazione. Chiedo a tutti di pregare per noi e per le famiglie che hanno perso i loro cari"
Leggi Tutto »Si cercano i superstiti all’hotel Rigopiano nel Pescarese
I soccorritori sono arrivati all'hotel Rigopiano, "la situazione e' drammatica, l'albergo e' stato spazzato via, e' rimasto in piedi solo un pezzetto", hanno riferito i vigili del fuoco. "Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti - hanno aggiunto - che hanno sommerso l'area dove si trovava l'albergo". "Ci sono materassi trascinati a centinaia di metri da quella che era la struttura", ha riferito Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco.
Unità cinofile dei vigili del fuoco sono in azione all'hotel Rigopiano, ma al momento non si sente nulla. E' quanto riferiscono i soccorritori dei vigili del fuoco. C'e' un'area privilegiata all'interno della struttura alberghiera dove si stanno facendo le ricerche, ma la zona di interesse e' molto piu' ampia, si sviluppa per centinaia di metri, e percorre tutta la massa della valanga
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Si temono molti morti all'hotel Rigopiano di Farindola, sepolto ieri da una slavina per l'effetto congiunto di Bufere di neve e terremoto. Trenta le persone considerate disperse, tra turisti e personale, sotto la neve da 24 ore. Al momento e' stato estratto il corpo di una prima vittima, ma i primi soccorritori parlano di ''molti morti''. La prima vittima, un uomo, e' stata estratta ma scavare in quelle condizioni, raccontano i soccorritori, 'e' complicatissimo'. Per raggiungere il resort a quattro stelle di Farindola, in provincia di Pescara, a quota 1.200 metri, il Soccorso Alpino, il primo ad arrivare alle quattro del mattino, ha dovuto usare gli sci. Impossibile procedere per i mezzi che si sono trovati la strada sbarrata da altre valanghe e alberi caduti. Molto il lavoro per raggiungere la struttura quasi completamente crollata dopo essere stata investita in pieno dalla slavina. Le ambulanze e i mezzi sono bloccati a 9 chilometri, sul posto possono arrivare solo i vigili del fuoco con l'elicottero e un mezzo cingolato che puo' caricare fino a 8 persone. Due persone che erano rimaste fuori dall'hotel sono state tratte in slavo, una e' in stato di ipotermia, ma non in pericolo di vita.
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A Penne il punto di raccolta dei familiari dispersi
A Penne si lavora per allestire un punto di raccolta per i parenti delle persone disperse in seguito alla valanga dell'hotel Rigopiano di Farindola. Molti dei familiari degli ospiti dell' albergo sono nella cittadina vestina gia' da ieri sera e il Comune si e' occupato dell'assistenza. Il punto di raccolta dovrebbe essere allestito nei pressi del Centro operativo comunale, dove da ieri, su disposizione del Prefetto di Pescara, e' attivo il Posto di coordinamento avanzato per la gestione dell'emergenza maltempo
Arrivata la turbina all'hotel
Hanno cominciato a scavare con i mezzi tecnici i soccorritori dei dispersi all'interno dell'hotel di Rigopiano. Una colonna mobile con una turbina apristrada è arrivata, insieme ai mezzi meccanici, davanti all'hotel sommerso da una valanga. La turbina era rimasta senza gasolio e vigili del fuoco e uomini del soccorso alpino hanno portato a mano le taniche. Ora la colonna è a meno di 500 metri dall'hotel, dal quale è stata già estratta una vittima. Ci sono volute oltre 15 ore, ma finalmente si inizia a liberare il piazzale per potere scavare con i mezzi meccanici e non solo a mano. Sul posto c'è anche un rianimatore, giunto insieme ai 70 soccorritori.
Il racconto di un sopravvissuto
"Sono salvo perche' ero andato a prendere una cosa in automobile". E' quanto ha riferito ai medici Giampiero Parete, 38 anni, che ieri ha lanciato l'allarme per la valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano. La moglie e i due figli di Parete sono sotto le macerie dell'albergo. "E' arrivata la valanga - ha detto ancora ai sanitari il 38enne, ricoverato in Rinimazione - sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire. L'auto non e' stata sepolta e quindi ho atteso li' l'arrivo dei soccorsi".
I soccorritori del soccorso alpino hanno estratto un uomo senza vita dall'hotel 'Rigopiano' di Farindola investito ieri da una valanga. Gli uomini che stanno operando nella zona hanno riferito di una valanga enorme.
L'uomo, Giampiero Parete residente a Montesilvano, e' cosciente ed e' assistito dal personale della Rianimazione dell'ospedale di Pescara e dagli psicologi della Asl. E' arrivato in stato di ipotermia, ma il quadro clinico non e' preoccupante. E' stato lui ieri a lanciare l'allarme al suo datore di lavoro. Poi la lunga attesa dell'arrivo dei soccorsi, insieme all'altro superstite.
"Ho perso tutto. Lì sotto ci sono mia moglie e i miei due figli Ludovica, che ha sei anni, e Gianfilippo, di 8 anni". La moglie Adriana è infermiera nella casa di cura De Cesaris a Spoltore, in provincia di Pescara. Uscito dall'hotel per prendere le medicine al momento della slavina, Parete è riuscito a scappare assieme a un manutentore che ora sta aiutando i soccorritori.
"Giampiero e tutti gli ospiti dell'albergo, avevano pagato e avevano raggiunto la hall pronti per ripartire appena fosse arrivato lo spazzaneve. Gli avevano detto che sarebbe arrivato alle 15, ma l'arrivo e' stato posticipato alle 19. Avevano preparato gia' le valigie. Tutto i clienti volevano andare via". Cosi' Quintino Marcella, ristoratore e datore di lavoro di Giampiero Parete superstite della valanga che ieri pomeriggio ha colpito l'Hotel Rigopiano, a Farindola. Parete ha lanciato l'allarme proprio al ristoratore.
Le dichiarazioni del prefetto di Pescara, Francesco Provolo: ci sono bambini
"Il manutentore dell'hotel ha parlato di una ventina di persone e qualche bambino ospitati nella struttura, oltre a sette, otto persone dello staff, ma sono notizie senza conferme ufficiali". E' quanto dichiara a Rainews24 il prefetto di Pescara Francesco Provolo, riguardo all'albergo colpito da una slavina sul Gran Sasso, in Abruzzo. Stesso discorso per quanto riguarda le possibili vittime. "L'attività di soccorso è a pieno regime - assicura il prefetto - sul posto è già il personale dei vigili del fuoco e del soccorso alpino. Le forze in campo sono tutte quelle possibili ed è stata accettata anche la mia richiesta di avere l'intervento dell'Esercito".
"Non voglio dare numeri o dati su potenziali vittime all'hotel Rigopiano, per rispetto dei familiari degli ospiti della struttura alberghiera, che aspettano notizie con giustificata apprensione". Lo dice a Rainews 24 il Prefetto di Pescara, Francesco Provolo, che non conferma ancora le notizie su una vittima estratta viva dal resort travolto da una slavina a seguito delle scosse di terremoto di ieri. "Capisco il lavoro degli organi di informazione - prosegue Provolo - ma bisogna che si capisca ancor di piu' la situazione dei familiari degli ospiti della struttura. Sulla situazione sono all'opera l'intera macchina della Protezione civile e tutte le forze di soccorso.
Le parole del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio
"Mancano all'appello circa 30 persone, tra ospiti e lavoratori dell'Hotel Rigopiano a Farindola, sotto il Gran Sasso, travolto ieri sera da una slavina". Lo ha detto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, durante un punto stampa tenuto presso la Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C.) di Rieti. "Pero' anche io - prosegue Curcio - mi allineo alla catena di informazione che vede nel Prefetto il punto terminale di queste informazioni" "Il luogo è stato raggiunto alle 4.30 - ha riferito Curcio - da uomini valorosi, che di fronte a una situazione davvero al limite sono arrivati alla struttura, mettendo in sicurezza due persone e adesso stanno lavorando per portare i mezzi, che ancora fanno fatica ad arrivare, e stanno già lavorando nella verifica delle condizioni che restano proibitive anche per il soccorso tecnico".
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I soccorritori hanno al momento messo in salvo due persone, Giampiero Parete e Fabio Salzetta, dall'hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara travolto ieri da una valanga.
I due al momento dell'incidente erano all'esterno della struttura e hanno visto la slavina arrivare. Risultano in buone condizioni fisiche; si erano riparati all'interno di un'auto. Al momento nessuna informazione disponibile sugli altri occupanti dell'albergo.
Sarebbe in parte crollato e in parte sommerso dalla neve l'hotel Rigopiano di Farindola
I soccorritori non sono ancora riusciti ad entrare nella struttura, dalla quale non provengono voci ma al cui interno si vedono delle luci. Le due persone salvate al momento dell'incidente si trovavano all'estero sono state intanto messe in salvo.
I mezzi di soccorso rimangono bloccati a circa 6 km dall'albergo, a causa della neve alta e dei numerosi alberi crollati sul tragitto. I soccorritori giunti finora hanno infatti dovuto raggiungere l'hotel sugli sci. Si attende l'arrivo di un 'bruco', un piccolo gatto delle nevi che potrebbe riuscire a farsi strada e che puo' trasportare fino a otto persone
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Soccorritori giunti sul posto
Ancora non sentono voci provenire dall'interno ma vedono alcune luci accese i soccorritori giunti da poco all'hotel Rigopiano in provincia di Pescara, travolto ieri da una valanga mentre ospitava circa 20 persone. Nella foto Ansa si può vedere l'esterno dell'hotel.
I soccoritori sono in contatto con una persona che e' riuscita ad uscire dalla struttura. Ha riferito che una slavina ha travolto l'hotel e che una parte dovrebbe essere crollata. Ha detto inoltre che c'erano ospiti, ma non saputo fornire indicazioni sulle loro condizioni. Ci sarebbe anche un'altra persona che e' riuscita a lasciare l'albergo e a lanciare l'allarme al 118
Queste le parole del Sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, riportate dal presidente della Provincia Antonio Di Marco su facebook: "Il soccorso alpino con gli sci è arrivato sul posto. La valanga è di grandi dimensioni e ha coinvolto integralmente l'hotel, che pare abbia retto. Dentro si vede una lucina e adesso gli uomini stanno entrando.
La zona resta pericolosa per eventuali distacchi e per adesso è impossibile cercare eventuali dispersi nella neve. Preghiamo che siano tutti salvi".
I soccorritori avanzano con gli sci
I soccorritori che stanno cercando di raggiungere nella neve l'albergo della provincia di Pescara travolto ieri da una valanga a circa 6 km dall'obiettivo hanno trovato la strada piena di alberi crollarti e nessun mezzo e' stato in grado di procedere, cosicche' i soccorritori hanno proseguito sugli sci alpinismo.
"La situazione e' estremamente problematica. Non so bene a che distanza siamo, credo 5 o 6 chilometri. Ci sono tre o quattro metri di neve. Ora la mia squadra e quella della Guardia di finanza proseguiranno a piedi, con gli sci". Lo ha detto all'agenzia di stampa ANSA il delegato alpino del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) Abruzzo, Antonio Crocetta, che sta raggiungendo con la colonna mobile di soccorso l'hotel 'Rigopiano', travolto da una valanga. "Le ambulanze e gli altri veicoli si sono dovuti fermare - aggiunge Crocetta -. Per ora proseguono solo i mezzi speciali e la turbina, il cui obiettivo e' quello di aprire la strada".
L'sms di richiesta di aiuto e l'angoscia dei parenti
"Aiuto aiuto stiamo morendo di freddo". E' il contenuto di un sms dei due clienti (una coppia) dell'Hotel Rigopiano inviato ai soccorritori. Al momento la colonna dei soccorritori e' ostacolata da altre slavine che hanno trascinato sulla strada alberi e pietre che devono essere rimossi prima la turbina possa passare. Nel frattempo un gruppo del soccorso Alpino si sta dirigendo con gli sci verso l'hotel.
Una decina di parenti dei clienti dell'Hotel Rigopiano dispersi da oggi pomeriggio a seguito della valanga sono al Coc (Centro operativo comunale) di Penne e chiedono di poter salire con i soccorritori. Una richiesta che non puo' essere esaudita dalle forze dell' ordine. L'attesa per notizie certe e positive per la sorte dei congiunti fa vivere momenti drammatici ai parenti. Una delle preoccupazioni che esprimono e' il fatto che da ore i propri congiunti sono al buio e al freddo a quota 1200 metri. Intanto, si e' appreso che nella stessa zona, denominata Bocca di Lupo, nel 1936 c'era stata un'analoga rovinosa valanga
Il parere del Soccorso Alpino
L'ipotesi degli esperti del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e' che all'origine della valanga che ha interessato l'hotel 'Rigopiano' ci siano le forti scosse di terremoto registrate nell'Aquilano. La colonna mobile di soccorso non e' distante dalla struttura, ma lungo la strada alcune slavine hanno provocato la caduta di materiale vario, tra cui tronchi di alberi, che ostacolano il percorso. Si sta quindi provvedendo alla rimozione dei detriti.
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Al di fuori dell'Hotel Rigopiano ci sarebbero due persone che avrebbero avuto contatti sia con il 118 che con i soccorritori. Uno di questi avrebbe inviato un sms ad un soccorritore prima rassicurandolo sulle sue condizioni poi parlando di macerie. Via whatsapp un altro cliente avrebbe confermato alla sala operativa del 118 di Pescara che dentro la struttura, lesionata, ci sarebbero delle persone intrappolate, ma di non essere in grado di dire le loro condizioni. I testimoni hanno parlato di una valanga di inaudita forza per la zona che si sarebbe staccata dalla montagna e avrebbe travolto parzialmente l'hotel Rigopiano.
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Sono partiti a seguito della chiamata attivata da un ospite dell'hotel i soccorsi diretti verso l'albergo Rigopiano che sarebbe stato investito da una slavina. I soccorsi - come riferisce Roberto Cutraci, consigliere comunale di Farindola - sono partiti un paio di ore fa da Pescara e da Penne: in movimento ci sono gli uomini del soccorso alpino e dei carabinieri, partiti da Penne, quelli dei vigili del fuoco, partiti da Pescara. La distanza da percorrere, in una situazione resa molto difficile dalla neve, e' di 45 km da Pescara a Farindola e di altri 9 km da Farindola fino alla frazione di Rigopiano.
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Una slavina avrebbe interessato l'hotel Rigopiano, vicino a Penne in provincia di Pescara. La protezione civile sta verificando la presenza di eventuali danni e se ci sono ospiti coinvolti. Si teme possano esserci delle vittime, come annunciato da Antonio Di Marco, presidente della provincia di Pescara. su Facebook. Di Marco ha spiegato che in albergo c'erano 20 ospiti. "Cari amici - scrive Di Marco - purtroppo è accaduta una terribile tragedia. Una slavina si è abbattuta sull'Hotel Rigopiano, un gioiello di struttura turistica della nostra provincia. A Rigopiano, già sommersa dalla neve, è in atto in queste ore una bufera di neve. Una turbina si sta recando sul posto, per liberare la strada di accesso alla zona dell'albergo, dietro la quale c'è la colonna mobile dei soccorsi. Sta intervenendo anche il soccorso alpino. Sembrerebbe ci siano delle vittime, ma è tutto da confermare. In albergo c'erano 20 ospiti"
"E' vero. All'hotel Rigopiano di Farindola risultano presenti circa 20 persone piu' il personale, i soccorritori stanno andando sul posto con la massima celerita'". Lo scrive su Facebook il governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, rispondendo al commento di un utente che chiedeva se fosse vera la notizia della slavina sull'hotel, invitando, in tal caso, i soccorsi
immagine di repertorio
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"Danni per milioni di euro, migliaia di aziende in ginocchio soprattutto per danni da mancata produzione, a causa dell'interruzione dell'energia elettrica e anche in alcuni casi per lesioni gravi alla struttura aziendale". Con poche parole Graziano di Costanzo, direttore di Cna Abruzzo, riassume a Labitalia l'emergenza che in queste ore si trovano ad affrontare molte imprese della regione. "I danni più grandi per quanto riguarda le imprese -sottolinea Di Costanzo- li ha fatti il maltempo nel chietino e nel teramano: le nevicate eccezionali hanno impedito di raggiungere molte aziende o hanno causato l'interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica. E anche nel pescarese, dove non c'è stata tanta neve ma il maltempo ha imperversato sotto forma di piogge e allagamenti e intere aree della città come quella intorno allo Stadio sono rimaste isolate, le attività commerciali e turistiche hanno registrato molti danni per mancate vendite o disdette". Per tutti questi motivi, dice l'esponente di Cna Abruzzo, "chiediamo la sospensione del pagamento delle tasse per almeno 6 mesi, esattamente come è stato fatto per le aziende dei vari crateri sismici". "Lo Stato -conclude- deve dare alle persone un segnale che non le lascia sole"
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"Migliaia di aziende e negozi ormai chiusi da settimane e che, in molti casi, non avranno la forza di ripartire. Decine di migliaia di posti di lavoro a rischio". Lo afferma Confartigianato Abruzzo che, a proposito del maltempo che sta mettendo in ginocchio la regione, chiede al governatore Luciano D'Alfonso e ai sindaci di prevedere "almeno una immediata sospensione, se non uno sgravio parziale, di tutti i tributi locali diretti e indiretti (Tari, Tasi e imposte comunali) e di tutte le rate di finanziamenti in corso". "Chiediamo alla Regione Abruzzo - affermano il segretario regionale di Confartigianato e il delegato del settore Commercio, Daniele Giangiulli e Massimiliano Pisani - anche di attivarsi immediatamente con il governo per una sospensione dei tributi a livello nazionale, altrimenti, come finirà la fase dell'emergenza, sicuramente tante di queste aziende non riapriranno. Oltre a essere la catastrofe più imponente degli ultimi dieci anni, l'emergenza in corso rischia di rappresentare per l'Abruzzo la fine dell'imprenditoria su tutti i livelli".
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"Non preoccupa stamane il fiume" Pescara "che è rientrato nel suo alveo, ma le golene restano chiuse e il flusso monitorato. Quattro squadre sono al lavoro sul territorio per le buche: dalle 8 di stamane si è iniziato il lavoro con il cemento a freddo in attesa di poter fare ulteriori interventi, per mettere in sicurezza le strade dalle buche. Il lavoro è iniziato dalla zona dell'ospedale per agevolare i mezzi di soccorso e rendere più sicuro il trasporto dei malati". Lo comunica su fb il Comune di Pescara, in merito alla esondazione del fiume cittadino avvenuta ieri.
"Si lavora nel tratto di strada Colle Scorrano chiuso ieri per via di uno smottamento. Spostati i sottoservizi ora si procederà agli interventi di messa in sicurezza della strada che non è transitabile. Si chiede alla cittadinanza di non spostare le transenne per passare com'è accaduto, perché la strada è chiusa e la mobilità non è in sicurezza", prosegue.
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"Sono scioccato, e' una vicenda drammatica, ho seguito tutta la notte le operazioni di soccorso. Il Comune ha fornito ogni mezzo a disposizione per accelerare e agevolare i soccorritori, nonostante, in quel momento, il territorio di Penne vestino fosse alle prese con una forte criticita' legata all'emergenza neve. Sin dall'inizio ho avuto la percezione che fosse una tragedia". Lo ha detto il sindaco di Penne, Mario Semproni, medico ospedaliero, che ha seguito personalmente, al Centro Operativo Comunale di via Battaglioni Alpini, l'evolversi della situazione. "Penne e' in ginocchio, siamo stremati e senza risorse; ieri mattina ho chiesto aiuto sia al presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, sia al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, affinche' potessero invitare mezzi e militari. Mi auguro che Gentiloni possa venire presto qui da noi e verificare di persona la situazione. Abbiamo ancora case isolate, siamo senza corrente elettrica e riscaldamento, scarseggiano le medicine, capannoni artigianali crollati e molte aziende agricole sono distrutte. Il centro storico e' ancora isolato; la giunta comunale si e' riunita per deliberare lo stato di emergenza. Aiutateci", conclude il sindaco Mario Semproni. Intanto, il Comune di Penne ha messo a disposizione dei parenti dei turisti dispersi nell'hotel Gran Sasso di Rigopiano un'area per l'accoglienza e fornito assistenza: si tratta dell'aula magna del presidio ospedaliero "San Massimo", vicino la sede del Coc (postazione Croce Rossa Italiana).
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