Redazione Notizie D'Abruzzo

Prostituta incontrava clienti affetta da Hiv, arrestata

Continuava a prostituirsi nonostante fosse affetta da Hiv ed epatite C, rischiando di infettare i propri clienti: protagonista della vicenda una donna di S.Benedetto del Tronto, I.M., di 36 anni, residente a Pescara, arrestata con l'accusa di tentate lesioni gravissime. La misura e' stata emessa dal Gip del Tribunale di Pescara, Elio Bongrazio, su richiesta del Pm Barbara Del Bono, ed eseguita da personale della Squadra Mobile di Pescara.

L'arresto della donna e' maturato nell'ambito di una indagine in cui, lo scorso 2 maggio, erano stati eseguiti alcuni arresti che avevano consentito di debellare alcuni gruppi malavitosi, due di matrice albanese e tre di matrice romena, dediti allo sfruttamento della prostituzione prevalentemente nell'area di Pescara Centro. Nel corso di quelle indagini era emerso che la donna, malata di epatite e di Hiv, era dedita a prostituirsi nell'area prossima alla stazione ferroviaria. Tale circostanza, d'intesa con l'autorita' giudiziaria, era stata resa pubblica, pur con il riserbo sulle generalita' della donna, in occasione della conferenza stampa nella quale erano stati illustrati agli organi di informazione i risultati dell'operazione. Nei giorni seguenti, dopo la divulgazione della notizia, si era presentato in Questura un uomo che dichiarava di aver convissuto con la 36enne negli ultimi quattro mesi e di avere avuto con lei rapporti sessuali: per questo motivo la magistratura, ritenendo concreto ed attuale il pericolo di recidiva, ha deciso di emettere l'ordine di arresto nei confronti della donna.

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Terzo forum Bike Flu, Montesilvano caso studio per la slow mobility

La città di Montesilvano caso studio all’Università di Pescara. Questa mattina, nell’ambito del terzo forum “Bike Flu -  reti ciclabili/reti fluviali",  il sindaco Francesco Maragno e il professore Antonio Clemente, del dipartimento di Architettura dell’UdA hanno illustrato i risultati dell’analisi condotta dagli studenti della facoltà pescarese proprio sul territorio di Montesilvano.

Era il 29 aprile del 2016 quando il sindaco firmò insieme a Paolo Fusero, il direttore di dipartimento, una convenzione finalizzata all’individuazione di criteri guida per la qualificazione degli interventi sulle reti della Slow Mobility, con particolare riferimento alle reti ciclopedonali.  In questo anno gli studenti, supportati dai loro docenti, hanno dato vita al Laboratorio Urbano Montesilvano, ovvero uno spazio di innovazione progettuale e di analisi del tessuto territoriale. «Questa convenzione -  ha spiegato il primo cittadino -  rappresenta per il nostro Comune uno strumento per cogliere quelle opportunità derivanti dalla creatività dei docenti e soprattutto degli studenti dell’Università d’Annunzio, valorizzando le preziose risorse presenti. Oggi un Ente pubblico ha un margine ridotto per elaborare progetti nuovi, per mancanza di risorse umane oltre che finanziare. Questo protocollo permette di avvalerci della professionalità e della freschezza presente all’interno dell’Università per ripensare il territorio in una chiave diversa, sostenibile e dare risposte concrete a chi vive quotidianamente la nostra città». Lo stato di avanzamento della ricerca condotta dall’Università di Pescara su Montesilvano è stata al centro appena un mese fa anche del seminario  “Laboratorio Mobilità Dolce”, nell’ambito della Biennale Spazio Pubblico che si è svolta a Roma. In quell’occasione, così come nell’incontro di questa mattina il professore Antonio Clemente ha messo in evidenza come la slow mobility, con particolare riferimento alle piste ciclabili, tende a sfatare alcuni luoghi comuni. «Se dalla fine degli anni ’50, si riteneva che per risolvere i problemi della mobilità di una città bisognava lavorare sulle grandi infrastrutture, oggi la realtà urbana dimostra che occorre tornare a riflettere sulla capillarità di una rete ciclabile che attraversi tutta la città e offra a ognuno la possibilità di muoversi in tutte le direzioni secondo proprie scelte. A ciò si aggiunge che la slow mobility è molto più fast di ciò che si pensa: da uno studio condotto sull’area urbana Montesilvano – Pescara, si è stimato che per raggiungere la stazione di Montesilvano, da quella del capoluogo adriatico, in bici, percorrendo la Strada Parco, sono necessari 17 minuti. In auto o in autobus, invece, ne sono necessari circa 30 in media. La rete ciclopedonale -  aggiunge ancora Clemente -  induce a riflettere su una serie di luoghi di eccellenza, come la Stella Maris, Villa Delfico, Area ex Fea o ancora la Strada Parco che possono diventare occasione per rigenerare la città. Infine, ma non per importanza, nel caso di Montesilvano, gli itinerari ciclabili possano diventare matrice di un nuovo progetto di suolo che rigenera lo spazio urbano innescando processi di riqualificazione dei contesti attraversati».

Nel corso del convegno di questa mattina sono state illustrate 7 tavole elaborate dagli studenti. Nell’ambito della convenzione è stata attivata anche una linea di approfondimento che riguarda i laureandi. A tal proposito, è stato presentato un lavoro, incentrato su uno studio di analogia tra la città di Montesilvano e quella di Copenaghen.

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22enne muore pugnalato in una rissa davanti al pub nel Teramano

Una discussione, molto probabilmente per futili motivi, si e' trasformata in tragedia ad Alba Adratica, in provincia di Teramo, dove ieri sera, intorno alle 23.30, un ragazzo rom di 22 anni, Manuel Spinelli, e' stato raggiunto da una coltellata al cuore sferrata da un ragazzo albanese di 24 anni. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri la vittima si trovava all'esterno di un pub - la Taverna Wolf, di Alba Adriatica - insieme ad alcuni amici, qui sarebbe scoppiata una violenta discussione con alcuni albanesi. E proprio un 24enne albanese, forse per difendersi, avrebbe tirato fuori un coltello colpendo Spinelli al cuore. Immediatamente soccorso il giovane e' stato trasferito all'ospedale di Giulianova dove e' morto poco dopo. L'aggressore e' stato fermato poco distante, ferito. Ora e' piantonato in ospedale anche se non e' stato ancora sottoposto a fermo.

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Dall’Ue 1,2 miliardi di euro per le aree colpite dal terremoto del Centro Italia

La Commissione europea ha proposto, oggi a Bruxelles, di mobilitare 1,2 miliardi di euro del Fondo di solidarietà dell'Ue per contribuire alla ricostruzione delle aree colpite dai terremoti in Italia centrale nel 2016 e nel 2017. Si tratta della somma più alta mai stanziata in un'unica tranche, dalla creazione de Fondo nel 2002, di cui l'Italia è già stata la maggiore beneficiaria, con oltre 1,3 miliardi di euro mobilitati tra il 2003 e il 2014. Sempre per i terremoti dell'Italia centrale, Bruxelles aveva già stanziato una prima tranche di aiuti per un valore di 30 milioni di euro, che è già stata erogata nel dicembre 2016. La cifra proposta della Commissione è basata sulla valutazione dei danni provocati dai terremoti che ha fornito l'Italia, pari a 22 miliardi di euro (il doppio che per il terremoto dell'Aquila nel 2009). La proposta dovrà ora avere il via libera dall'Europarlamento e dal Consiglio Ue, che comunque non hanno mai fatto mancare la loro approvazione senza modifiche, nel centinaio di casi circa loro sottoposti dall'Esecutivo comunitario fin dalla nascita del Fondo di solidarietà. Presentando la proposta durante una conferenza stampa a cui ha partecipato anche il capo dipartimento della Protezione civile italiana Fabrizio Curcio, la commissaria europea alle Politiche regionali Corina Cretu, ha precisato che il contributo alla ricostruzione sarà utilizzato in Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo "per il supporto alle autorità produttive, la riabilitazione delle aree naturali e del patrimonio culturale e misure di prevenzione nelle scuole e altri edifici pubblici. I fondi andranno anche alla ricostruzione, a Norcia, della basilica di San Benedetto, patrono dell'Europa".

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Autobus delle autolinee regionali a fuoco sulla statale 17

Un autobus della autolinee regionali Tua e' andato a fuoco nel primo pomeriggio di oggi sulla SS.17 tra Roccacasale e il bivio di Corfinio. Per fortuna nessun danno ai passeggeri che l'autista e' riuscito a far scendere dal mezzo prima che il pullman andasse a fuoco. Tra i passeggeri una donna incinta che ha avuto un leggero malore ed e' stata trasportata da un'ambulanza del 118 all'ospedale di Sulmona. Solo l'8 giugno scorso un altro episodio in cui e' rimasto coinvolto sempre un pullman della Tua, andato a fuoco sulla strada provinciale tra Goriano Sicoli e Castel di Ieri (L'AQUILA). A bordo otto passeggeri e l'autista, fortunatamente tutti salvi.

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Dottoressa uccisa nel parcheggio dell’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero

Una dottoressa di 53 anni, Ester Pasqualoni, e' stata accoltellata a morte da uno sconosciuto nel parcheggio dell'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero. La donna, una oncologa che aveva da poco finito il suo turno, e' stata trovata riversa a terra tra due auto da un altro dipendente dell'ospedale. La dottoressa, colpita alla gola e al petto, e' stata subito soccorsa dallo stesso dipendente, un medico, che pero' ha solo potuto constatare che la 53enne era gia' deceduta. L'assassino, stando ad alcune testimonianze, sarebbe fuggito a bordo di un'auto, probabilmente una Peugeot 205 di colore bianco. La donna, che lascia due figli minorenni, da quanto si e' appreso avrebbe denunciato di recente uno stalker che la stava perseguitando. Sul posto, oltre ai carabinieri della locale stazione, anche i carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica insieme con i colleghi del Reparto Operativo del Comando provinciale di Teramo. Alle ricerche dell'auto partecipa anche la polizia

L'omicidio e' avvenuto poco dopo le 16. Ester Pasqualoni, nata a Roseto degli Abruzzi, era responsabile del reparto di Oncologia. "E' un fatto straziante. Una persona che viveva e lavorava per salvare la vita degli altri, cosi' barbaramente trucidata in un parcheggio". Sono alcune parole della breve dichiarazione rilasciata ai giornalisti dal manager della Asl di Teramo, Roberto Fagnano, dopo l'omicidio dell'oncologa avvenuto questo pomeriggio nel parcheggio dell'ospedale di Sant'Omero. In merito alle voci, diffuse in queste ore, che a colpirla con un coltello sia stato uno stalker - ipotesi al vaglio dei Carabinieri - Fagnano ha detto: "Sembra ci sia un'ipotesi del genere, ma l'azienda sanitaria non sa nulla in proposito".

"E' morta tra le mie braccia. Una cosa assurda pensare che era Ester". Parla Piergiorgio Casaccia, il medico del pronto soccorso di Sant'Omero intervenuto per primo sulla dottoressa del suo stesso ospedale, Ester Pasqualoni, uccisa nel parcheggio della struttura, forse dall'uomo che sembra la perseguitasse. "Ero in servizio mi hanno avvisato e sono corso. Ho trovato questa persona a terra riversa in una pozza di sangue. Quando sono arrivato non aveva piu' polso. Ho cercato di capire se potevo fare qualcosa. Ma era chiaro che non c'era piu' nulla da fare", racconta Casaccia ai cronisti. "E' passato un altro collega. Abbiamo coperto il cadavere. Non l'avevo riconosciuta. Poi quando sono arrivati i Carabinieri, hanno visto i documenti e hanno chiesto se lavorava all'ospedale, a quel punto ho capito che era Ester. Intorno c'erano evidenti segni di colluttazione, c'erano due borse in terra, il cellulare. Una cosa assurda. Poi c'e' stata solo disperazione e pianto. Perche', chi, chi puo' volere del male a Ester?", si chiede il soccorritore. "Una persona stupenda che ha aiutato tutti i pazienti, anche di notte. C'e' sempre stata per tutti. Tra le mie mani ha fatto gli ultimi respiri. Una cosa assurda pensare che era Ester"

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Gerosolimo: firmata l’intesa con Basso Sangro Trigno

 E' stato firmato il protocollo d'intesa tra la Regione Abruzzo e il comune di Montenerodomo, capofila dell'area interna Basso Sangro Trigno. La sottoscrizione del protocollo d'intesa era l'ultimo onere a carico della Regione e degli enti locali per la firma dell'Accordo di programma quadro (Apq) previsto dalla legge. "Con la sottoscrizione dell'intesa - ha subito chiarito l'assessore alle Aree interne Andrea Gerosolimo - Regione e Comuni hanno adempiuto a tutte le incombenza; ora la parola passa ai Ministeri con i quali dovremo firmare l'Apq per dare slancio amministrativo al programma di sviluppo previsto per l'area. Con gli amministratori del Basso Sangro Trigno - aggiunge Gerosolimo - abbiamo portato a termine un grande lavoro che ci ha visti operare tutti verso un'unica direzione e soprattutto portatori di un preciso progetto di rilancio dell'area. Senza dubbio un buon segnale per questa regione". Insieme con il sindaco di Montenerodomo c'erano gli amministratori dei comuni di Schiavi d'Abruzzo e Torricella Peligna, che con altri 30 comuni compongono l'area Basso Sangro Trigno. Alla sottoscrizione dell'Apq saranno chiamati a partecipare oltre a Regione e Comuni tutti quei Ministeri interessati ai progetti di sviluppo dell'area interna: Trasporti, Economia e Finanza, Salute, Istruzione, Coesione territoriale. 

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Vendita di auto ricettate, a Chieti sei condanne

Sei condanne - da tre a sei anni di reclusione - nel processo davanti al Tribunale di Chieti nei confronti dei componenti di una banda che per l'accusa avevano messo in piedi un'associazione per delinquere allo scopo di ricettare auto di grossa cilindrata e di ingente valore provenienti dalla Germania. I giudici hanno inflitto sei anni e 6.000 euro di multa a Zoran Baevski, un macedone di 50 anni ritenuto a capo dell'organizzatore, del quale e' stata ordinata l'espulsione; 5 anni di reclusione e 5.000 euro di multa sono stati inflitti a Gabriele Domenico Giammetta, 44 anni di San Severo; 4 anni e 4.000 euro di multa a Carmine Sapienza (49), originario di Napoli ma residente a Ortona; tre anni di reclusione ciascuno sono stati inflitti a Claudio Sergio Caravaggio (60) di Lanciano, Tommaso Tascini (44) di Ortona e Alfredo Butelli (66) anni, di Otranto. Il pm Giuseppe Falasca aveva chiesto le stesse pene per Baevski e Giammetta, 6 mesi in piu' Sapienza, un anno e 4 mesi di reclusione ciascuno per gli altri imputati. Era il macedone, secondo l'accusa, ad individuare in Germania le auto da acquistare ed a farle entrare in Italia per vederle avvalendosi di persone di sua stretta fiducia ovvero gli altri cinque imputati. Le auto, fra le quali Bmw, Volkaswagen Audi, Mercedes ma anche una Maserati, venivano acquistate attraverso contratti di finanziamento o di leasing il cui pagamento veniva interrotto dopo aver versato solo alcune rate. Nel frattempo pero' i veicoli finivano in Italia per essere, in alcuni casi previa immatricolazione, venduti o venivano tenuti pronti in vista della futura vendita. 

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Chieti ospiterà il 24/o Cammino nazionale di fraternita’ delle Confraternite d’Italia

Chieti ospitera' il 24 e 25 giugno prossimi il 24/o Cammino nazionale di fraternita' delle Confraternite d'Italia che portera' nel capoluogo teatino circa tremila persone in rappresentanza delle trentamila Confraternite italiane alle quali sono iscritti oltre un milione e mezzo di fedeli. Il tema del Cammino di quest'anno e' 'Societa' e famiglia - il ruolo e il contributo formativo della Confraternite'. L'evento, organizzato dall'Arciconfraternita del Sacro Monte dei morti di Chieti in collaborazione con le confraternite cittadine, rappresenta, come detto nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'evento tenuta dall'arcivescovo diChieti Basto, mons. Bruno Forte, "il momento piu' intenso ed importante delle attivita' della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d'Italia". Nella due giorni teatina il Cammino si sviluppera' fra appuntamenti culturali e religiosi: di particolare rilievo il 24 giugno nell'auditorium le Crocelle l'assemblea dei delegati al mattino e nel pomeriggio presso l'auditorium Supercinema il convegno sul tema 'Societa' e famiglia - il ruolo delle Confraternite' la cui prolusione e' affidata al vescovo Mauro Parmeggiani, di recente confermato dal consiglio permanente della Cei assistente ecclesiastico nazionale della Confederazione. Nell'occasione, alle Confraternite del Teramano e dell'Aquilano colpite al terremoto, verra' consegnato il contributo di solidarieta' della Confederazione. Il 25 giugno, invece, l'arcivescovo Forte celebrera' nell'anfiteatro La Civitella la santa messa a cui seguira' la processione che, attraversando il centro della citta', arrivera' in piazza San Giustino dove il testimone verra' consegnato al prossimo Cammino in programma a Milano nel 2018. Previste visite guidate ai musei, alle chiese e alla Chieti sotterranea. ''La chiesa accoglie questo evento come un momento bello ma anche come un privilegio - ha detto Forte - perche' scegliere Chieti come luogo di incontro della convocazione nazionale di tutte le Confraternite significa dare una notevole rilevanza a questa nostra citta', a questa nostra Diocesi, dove peraltro abbiamo una sessantina di confraternite molto attive. Io ho tenuto molto fin dall'inizio del mio ministero qui - ha aggiunto Forte - a dare una importanza alle Confraternite come scuola di catechesi permanente, soprattutto per i laici, per gli adulti e per i giovani che vogliono avvicinarsi ad un cammino di fede piu' serio e piu' impegnato sul piano sia dell'approfondimento spirituale sia dell'azione caritativa''.

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Branco di cinghiali tra le case a Montesilvano, aggredito un cane

Stava tornando a casa a piedi con la nipotina di dieci mesi, dopo aver accompagnato la vicina, quando un branco di cinghiali ha aggredito la sua cagnetta, ferendola in modo grave. L'episodio e' avvenuto a Montesilvano. La donna, del posto, ha segnalato l'accaduto a Prefettura, Comune e Carabinieri Forestali. Quando e' avvenuto, la donna aveva accompagnato la vicina, a pochi passi dalla sua abitazione, e stava tornando verso casa, in una zona collinare della citta'. La cagnetta, si legge nella lettera inoltrata via Pec, "e' andata in un terreno confinante con il mio per fare i suoi bisogni ed e' stata attaccata e 'caricata' da un branco di cinghiali". "Almeno sei", secondo la donna, gli esemplari, che "si sono allontanati solo grazie alle mie urla e al pianto della mia nipotina". Immediatamente sono stati allertati i numeri di emergenza, oltre al veterinario. Gravemente ferito, il cane ha gia' subito un intervento chirurgico, cui ne dovranno seguire altri. Parlando di una "vera e propria emergenza, un problema di sicurezza e ordine pubblico", la donna sottolinea di essere spaventatissima, temendo di poter incontrare nuovamente i cinghiali: "Dopo il calare del sole - afferma - non riesco piu' a stare in giardino o ad uscire di casa, anche solo per gettare i rifiuti. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere se, al posto del mio cane, mi fossi trovata io di fronte ai cinghiali o, ancora peggio, mia nipote o i bambini della zona"

 

immagine di repertorio

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