I parenti delle vittime dell'Hotel Rigopiano per la prima volta sul luogo della tragedia del 18 gennaio scorso. Il magistrato ha infatti autorizzato il dissequestro e il prelievo di undici dei 18 veicoli presenti e i familiari dei proprietari delle auto hanno raggiunto il sito per portare via i mezzi. Un passaggio tecnico che, pero', ha consentito loro di vedere dal vivo, per la prima volta, il luogo in cui hanno perso la vita i propri cari. C'e' chi si e' fermato a pregare sui resti dell'hotel e chi ha deposto un mazzo di fiori. I presenti hanno poi osservato un minuto di silenzio. Oltre ai parenti di alcune delle 29 vittime, e' andato a recuperare l'automobile anche Giampiero Parete, uno degli undici superstiti, quello che e' riuscito a sopravvivere alla valanga e che per primo ha lanciato l'allarme, facendo mettere in moto i soccorsi. Gli undici mezzi sono stati portati via con dei carroattrezzi.
Leggi Tutto »Progetto antiviolenza ‘Sibilla’, il Comune Pescara è capofila
Potenziare le attivita' dei Centri antiviolenza presenti in tre province abruzzesi partendo dai bisogni emersi nell'accoglienza e nel supporto delle donne nei percorsi di uscita dalla violenza. E' l'obiettivo del progetto Sibilla, che vede come capofila l'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Pescara e come partner i Comuni di Chieti, Vasto, L'Aquila, le associazioni "Ananke onlus" (centro antiviolenza Pescara), "Donatella Tellini" (centro antiviolenza L'Aquila), "Donna Attiva" (centro antiviolenza Vasto) e la cooperativa sociale Alpha (centro antiviolenza Chieti). Un tavolo di lavoro, che ha riunito per la prima volta la parte politica e quella operativa negli uffici dell'assessorato per l'avvio delle attivita' previste dal progetto.
"Le donne vittima di violenza fisica e sessuale in Abruzzo sono circa 1 su 3, due punti sopra la media nazionale, secondo quanto ha riportato una recente indagine Istat" ha spiegato l'assessore alle Politiche Sociali, Antonella Allegrino. "Solo nel 2016 sono state 150 le donne prese in carico da Ananke e 597 i contatti avviati. Hanno chiesto aiuto ai centri che rientrano nel progetto donne tra i 30 e i 49 anni, in maggioranza italiane, con un livello di istruzione medio, figli a carico che vivono in case in affitto o di proprieta' del partner o dei genitori. Il progetto Sibilla ci consentira' di potenziare le soluzioni di aiuto, in un'ottica di collaborazione interistituzionale".
Per realizzarlo ci sono 206mila euro: 180 sono stati concessi dal Dipartimento delle Pari Opportunita', la restante parte e' cofinanziata da Comuni e Centri antiviolenza (9mila euro dal Comune di Pescara). Al tavolo di lavoro hanno partecipato per il Comune di Pescara, oltre all'assessore Allegrino, le assistenti sociali Simona Proietto e Luisa Annese, la responsabile del servizio Politiche Sociali, Piera Antonioli e la funzionaria per la progettazione e coordinatrice del progetto Sibilla, Roberta Pellegrino; per il Centro Ananke, la presidente Rita Pellegrini e Oriana Gagliardone; per il Comune di L'Aquila, l'assessore Emanuela Di Giovambattista e la dirigente Daniela Aniceti; per l'associazione "Donatella Tellini" che gestisce il centro antiviolenza del capoluogo la presidente Simona Giannangeli e Antonella Soldati, membro dell'associazione; per il centro antiviolenza di Vasto "Donna Attiva", Licia Zulli; per il Comune di Chieti, l'assessore alle Politiche Sociali, Emilia Di Matteo e la dirigente Elisabetta Raspa; per il Centro antiviolenza di Chieti "Alpha", la responsabile Maria Laura Di Loreto.
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Mille panchine per Zeman
"Rimpianti? No, forse potevo andare prima all'estero, c'erano degli interessamenti dalla Spagna per me ma ero impegnato e non si e' concretizzato niente". Zdenek Zeman si guarda indietro e non cambierebbe nulla o quasi a pochi giorni dalla sua millesima panchina in carriera. Intervistato da Premium Sport, il tecnico boemo non si sente emozionato per il traguardo raggiunto, anzi, "mi sembra di aver iniziato ieri con le panchine tra i professionisti e poi ne avro' fatte altre 500 tra dilettanti e settore giovanile.
Sabato a Genova, in occasione della sfida con la Sampdoria, Zeman festeggera' le mille panchine in carriera. "Emozionato per la millesima panchina in carriera? - dice il boemo - No, mi sembra di aver iniziato ieri con le panchine tra i professionisti e poi ne avro' fatte altre 500 tra dilettanti e settore giovanile. La prima fu a Licata ma non ricordo il risultato". Qual e' stata l'esperienza piu' bella da allenatore? "Mi sono trovato bene ovunque sia stato - risponde Zeman -. A Licata e' stata un'esperienza molto sentita e molto bella perche' avevo tutti i ragazzi della Primavera e siamo riusciti a vincere il campionato di C2. Poi ho continuato con il Foggia ma anche a Messina mi sono trovato bene. Poi Roma, Lazio e anche Napoli che sono tre grandi squadre e dove abbiamo giocato per traguardi importanti". Ha qualche rimpianto? "No, forse potevo andare prima all'estero, c'erano degli interessamenti dalla Spagna per me - rivela - pero' ero impegnato e non si e' concretizzato niente". E il giocatore migliore che ha allenato? "La risposta e' facile, il giocatore piu' importante che ho allenato e' Totti. Anche se ne ho allenati tanti bravi, come Cafu e Aldair che sono stati campioni del Mondo". E uno che gli sarebbe piaciuto allenare? "Alla Roma avremmo potuto prendere Shevchenko e non l'abbiamo preso. Peccato, perche' era un giocatore che avrebbe potuto farci fare la differenza". Cosa e' cambiato nel calcio rispetto a quando Zeman ha cominciato ad allenare? "Per me il calcio e' sempre meno calcio e sempre piu' business - risponde il boemo -. Tutte le societa' si orientano su dove poter fare soldi invece che pensare ai risultati". Chi e' l'erede di Zeman? "Vedo tanti ragazzi che fanno gli allenatori e cercano di seguirmi. Ma per me seguire senza capire e' impossibile. Ogni allenatore deve avere la sua idea sul calcio e se va bene si va avanti". E quale squadra gioca il miglior calcio in questo momento? "Penso che il miglior calcio lo giochino le squadre spagnole - sottolinea -. Alle squadre inglesi manca qualcosa a livello tattico anche se in Inghilterra i giocatori danno tutto per 90 minuti". Il Pescara sara' per Zeman l'ultima tappa della carriera? "Ora sono a Pescara e penso al Pescara, poi si vedra'. Poi dipende anche dai presidenti, tanti mi hanno scartato perche' vecchio ma io spero di fare ancora qualcosa di positivo". Meglio il Foggia di Zemanlandia o il Pescara del 2011-2012 con Verratti, Immobile e Insigne? "Tutte e due hanno fatto bene. Col Foggia abbiamo vinto il campionato al secondo anno, col Pescara al primo. Quel Pescara fece 90 gol e io spero sempre che le mie squadre giochino per fare gol. Quel dato quindi mi diede molta soddisfazione". Inevitabile una domanda sulle tante polemiche per gli aiuti arbitrali alla Juve... "Un aiutino c'e' sempre per tutte le squadre - ammette il boemo -. Gli arbitri magari giudicano in maniera diversa rispetto a quello che c'era. Ma come sbagliano i giocatori cosi' sbagliano anche gli arbitri. Non credo che quest'anno la Juve abbia avuto piu' favori arbitrali ma sicuramente in Coppa Italia giudicare da rigore l'intervento di Reina e' stato sbagliato".
Leggi Tutto »Inchieste sulla Regione Abruzzo, D’Alfonso replica alle accuse
Il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso in una conferenza stampa ha ricostruito dal suo punto di vista l'inchiesta che lo vede indagato dalla procura dell'Aquila per corruzione in merito al filone di Penne, affermando di "aver perseguito solo l'interesse pubblico: se c'e' stata qualche 'rottura' delle leggi a volte e' stato necessario proprio per raggiungere l'interesse della collettività".
D'Alfonso e' indagato insieme all'ex sindaco del paese Rocco D'Alfonso e un architetto della Soprintendenza per aver fatto pressioni sull'ente in merito alla sdemanializzazione di un locale commerciale vincolato. ''Ho letto che si evoca una condotta grave nei miei confronti, corruzione, che e' rottura vera con le leggi penali del paese. Escludo ogni atto di interesse privato, non so chi sia l'acquirente, c'era solo un piano demaniale di dismissioni spinto dai revisori dei conti del Comune di Penne''.
D'Alfonso ha portato come prova del suo impegno una mail da lui sottoscritta indirizzata alle Belle Arti d'Abruzzo del 29 dicembre 2015, due giorni prima la scadenza dei termini per la caduta del vincolo necessario per la vendita dell'immobile ai fini del rispetto del Patto di Stabilita' ''la mail - ha detto D'Alfonso - data il mio impegno nella vicenda, ora trovatemi un pelo fuori posto''. Nella richiesta di proroga delle indagini la procura dell' Aquila ''accerta'' i reati contestati ''in Pescara e L'Aquila nel luglio del 2015, 16/12/2015 e tuttora persistenti''. D'Alfonso era stato iscritto sul registro degli indagati il 16 dicembre di quell'anno insieme al suo segretario particolare Claudio Ruffini per corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, istigazione alla corruzione e abuso d'ufficio in concorso con altri. Era stato lo stesso D'Alfonso, dopo il blitz dei carabinieri in Regione dello scorso 16 febbraio, a rivelare di essere stato iscritto nel registro degli indagati oltre che per le vicende dell'Ater di Pescara e il parco didattico del fiume Lavino, anche sulle vicenda di Penne, i cui contorni sono stati svelati successivamente.
A riprova del suo interesse 'istituzionale', D'Alfonso ha anche portato una interrogazione parlamentare presentata dal deputato Gianluca Fusilli (Pd) in merito proprio ai presunti ritardi della vicenda di Penne, in data 20 aprile 2016 D'Alfonso, che non e' stato ancora ascoltato dagli inquirenti aquilani, non ha negato il suo interessamento nella vicenda: ''In passato - ha detto - ho fatto aprire tribunali o scuole senza le autorizzazioni e se un comune mi chiede di essere aiutato per il rispetto del Patto di Stabilita' mi impegno anche per quello. Non c'e' nessun interesse privato, quando si edifica una chiesa, diceva un vescovo, non c'e' mai reato. Ho rispetto per i giudici, e non mi sento ne' inseguito ne' perseguitato. A Penne e' stato tutto lecito, anzi meritorio, tanto che al termine della vicenda mi aspetto di essere nominato cittadino onorario di Penne. Ma di queste cose ne ho fatte altre 100, e' il mio protagonismo istituzionale che mi spinge a velocizzare le pratiche. Devo convincere i miei avvocati e devo provare a demitizzare l'acquisizione di documenti. Al mio avvocato Milia non ho detto della convocazione di questa conferenza stampa e non ho ucciso il vescovo di Canterbury - ha concluso - per statuto io devo aiutare i Comuni a risolvere i problemi, e i comuni sono quei luoghi del bene inventati da Dio. Se un comune mi chiede, sono precettato".
Leggi Tutto »Casa d’appuntamento nella Marsica, in tre ai domiciliari
Avevano trasformato un affittacamere nella zona ovest di Avezzano in una casa d'appuntamenti. Per questo motivo ieri mattina i poliziotti della squadra Mobile della questura aquilana hanno arrestato due italiani e una donna straniera che avevano organizzato la fiorente attivita'. Alla luce di quanto riscontrato, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di L'Aquila, accogliendo le richieste avanzate dal sostituto procuratore Stefano Gallo, titolare del procedimento, ha emesso l'ordinanza di custodia cautelate agli arresti domiciliari nei confronti di A.D.C., 69 anni, e di G.C., 70. La posizione della cittadina straniera, di nazionalita' dominicana, e' stata stralciata e inviata per competenza territoriale alla procura della Repubblica di Avezzano. Secondo quanto accertato, c'era anche una "dépendance": quando le stanze erano tutte occupate, gli indagati dirottavano i clienti in una casa d'appuntamento del centro citta'.
Il sistema per attirare clienti era semplice ed efficace: siti Internet specializzati, annunci su quotidiani abbinati a numeri di telefono da contattare che cambiavano con l'avvicendamento delle ragazze e dei transessuali, che concordavano con toni molto sensuali gli appuntamenti, fornendo dettagli sulle prestazione fornite e sul "regalino" per ognuna di esse, che variava da 50 a 100 euro. Nel corso dell'attivita' di indagine, durata circa 8 mesi e condotta con l'ausilio di intercettazioni telefoniche, sono stati effettuati pedinamenti e appostamenti e, in alcune circostanze, sono stati fermati, fuori dall'edificio, alcuni clienti subito dopo che avevano consumato un rapporto sessuale. Inoltre, sono state identificate piu' di 20 persone dedite all'attivita' di prostituzione.
Leggi Tutto »Chiavaroli: ‘Ncd resta all’opposizione’
"La delega al consigliere D'Ignazio non ha nessun valore politico, non ci sara' ingresso nella maggioranza di centrosinistra. Rimaniamo all'opposizione, non abbiamo ceduto a lusinghe ben piu' allettanti". Cosi' il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, senatrice pescarese del Nuovo Centro Destra e leader del partito in Abruzzo, sulla vicenda della delega assegnata dal presidente della Giunta, Luciano D'Alfonso, al consigliere di minoranza D'Ignazio, incaricato di seguire Commercio e artigianato regionali e Attivita' produttive nel cratere sismico 2016. Chiavaroli sgombra il campo dai dubbi sulla posizione politica di D'Ignazio che spesso, in passato, visti i numeri risicati della maggioranza, era stato accostato al centrosinistra. "D'Ignazio rimane al suo posto all'opposizione, per questa delega non c'e' stato nessun passaggio politico e non ce ne saranno", continua Chiavaroli, la quale spiega: "A mio avviso non bisogna strumentalizzare la cosa perche' il nostro consigliere quel lavoro lo fa gia' da tempo senza la delega di D'Alfonso, soprattutto alla luce delle gravi problematiche legate al terremoto". "L'impegno verso i territori e verso l'Abruzzo e' insito nel ruolo del consigliere regionale - conclude - e' quindi un contributo normale al di la' delle appartenenze e degli schieramenti".
Leggi Tutto »Comuni abruzzesi protestano in piazza a Roma
Duemila persone precedute dalle quattro fasce blu dei presidenti di provincia e quelle tricolori dei sindaci si è mossa la marcia degli amministratori a Romaper richiamare l'attenzione su un territorio, l'Abruzzo, che a detta dei suoi amministratori "e' praticamente in ginocchio" dopo l'interminabile ondata di scosse del 2016 e l'impressionante emergenza neve, culminata con la tragedia di Rigopiano. Promossa dalla Provincia di Teramo, la manifestazione e' servita a riaccendere la speranza, se e' vero che a consuntivo di un incontro con la presidenza della Camera e un confronto a Palazzo Chigi si e' riaperta la strada per inserire nuovi emendamenti, "nati dal territorio", nel secondo decreto sisma, in via di conversione in Parlamento. Il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, non ha nascosto la sua soddisfazione dopo l'incontro con il governo, incarnato dal sottosegretario al Mef con delega alla ricostruzione, Paola De Micheli. "E' stato proficuo, abbiamo incassato la disponibilita' da parte del governo a prendere in considerazione le nostre proposte che saranno valutate nello specifico dal Ministero dell'Economia". Ora, ha aggiunto insieme al sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, "partira' un percorso interessante, nel frattempo salutiamo con favore l'allungamento dei tempi per l'esame degli emendamenti al nuovo dl terremoto", riguardanti tra l'altro l'allargamento del cratere per alcuni comuni e l'esclusione delle limitazioni in particolare per la Provincia di Teramo e piu' in generale per l'Abruzzo. Su questo punto abbiamo chiesto interventi a pioggia e altri piu' mirati". Il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, ha parlato di incontro "importante". "Dobbiamo pensare non solo alla ricostruzione degli edifici, e su questo nel decreto ci sono una serie di misure per semplificare e accelerare, ma anche puntare fortemente - ha spiegato dopo aver incontrato una delegazione di manifestanti insieme ai vicepresidenti di Montecitorio, Luigi Di Maio e Marina Sereni - sulla ripresa del tessuto produttivo di quei territori". Di incontro positivo ha parlato anche il deputato abruzzese Paolo Tancredi (Ap): "sono state ascoltate le istanze degli amministratori del territorio abruzzese e teramano, di cui anche io mi faccio portavoce, e ci sono spazi nel decreto Terremoto per dare le risposte attese". Un messaggio di affetto e vicinanza ai cittadini abruzzesi lo ha espresso anche il capogruppo di FI alla Camera Renato Brunetta in un tweet, auspicando che "il governo dia risposte immediate". L'ex presidente della Provincia di L'Aquila, ora senatrice dem, Stefania Pezzopane, ha fatto sapere di essere d'accordo sul miglioramento del dl "per ampliare il cratere, prevedere l'esenzione dalle imposte anche nelle aree non rientranti nel cratere che pero' hanno registrato danni per il maltempo". Forte il sostegno dell'Upi, che ha supportato la manifestazione: "al disastro del sisma - ha ricordato il presidente Achille Variati - si sono sommati su questi territori i danni gravissimi causati dal maltempo, che hanno reso ancora piu' drammatica l'emergenza". Pronto anche il messaggio del presidente Anci Antonio Decaro, che ha annunciato una sua visita nei territori danneggiati "per rendermi conto di persona delle difficili situazioni, che ben mi sono note, in cui vi muovete".
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"C'e' la piena disponibilita' del governo ad accogliere le nostre richieste. Abbiamo una settimana in piu' per presentare gli emendamenti. Si e' parlato poi di sospensione delle misure fiscali". Cosi' gli amministratori locali abruzzesi delle zone colpite da sisma, dopo l'incontro con il sottosegretario all'economia Paola De Micheli. Della delegazione hanno fatto parte tra gli altri il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, il presidente provincia di Pescara Antonio Di Marco, Mario Pupillo, presidente della provincia di Chieti. "Abbiamo chiesto interventi mirati per alcune zone e a pioggia per altre. Noi vigileremo. Ma oggi possiamo dire che inizia un percorso", spiega Brucchi.
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Quasi mille persone in rappresentanza di decine di comuni delle zone colpite dal terremoto manifestano a piazza Montecitorio. Protestano gli amministratori locali delle province di Teramo, L'Aquila, Pescara e Chieti. "L'Abruzzo merita rispetto, soprattutto dal governo. Vogliamo certezze sul futuro senza alcuna esitazione viste le tragedie che si sono consumate sul suo territorio, a cominciare dall'albergo di Rigopiano", spiega il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, che insieme ad altri amministratori incontrera' la presidenza della Camera. "Le province dell'Abruzzo non possono piu' sottacere alla situazione di grave emergenza che stanno vivendo. I parlamentari prendano in mano la situazione e predispongano risposte utili secondo quanto previsto dal loro ruolo. Questa situazione di stallo e' intollerabile", aggiunge. Tanti i primi cittadini in piazza, a reggere i gonfaloni dei rispettivi comuni. Sugli striscioni slogan che trasmettono lo sfinimento delle popolazioni colpite dalla doppia emergenza, il sisma e il maltempo. "Noi a Basciano abbiamo 4 chiese, e sono tutte e 4 cadute. Gli sfollati sono 150 su 2mila abitanti. Eppure ospitiamo anche una ottantina di migranti. Delle 4 scuole che abbiamo, non ce n'e' una sola che sia a norma. Siamo gente orgogliosa. Non ci facciamo sentire. Ma ora e' il momento di darci una mano", spiega Ercole De Filippo, vicesindaco del piccolo comune abruzzese.
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Manifestazione di rappresentanti e abitanti di 47 Comuni appartenenti alla provincia di Teramoe non solo, per dare voce a coloro che si trovano in grandi difficoltà e che da tempo si trovano in situazione di emergenza a causa del terremoto e del maltempo, senza avere risposte dal governo.
"Il nostro territorio e' in ginocchio, dopo che a gennaio si sono sommato due eventi, uno eccezionale, vale a dire una nevicata di dimensioni mai viste e quattro scosse di terremoto che hanno aggravato ulteriormente la situazione". Lo ha riferito a margine della manifestazione degli amministratori abruzzesi, che si sta tenendo in questi minuti a Roma, il presidente della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino. "Serve una delibera per far fronte a una grave situazione di emergenza, che contenga al suo interno misure eccezionali anche per il sostegno delle imprese locali. Oggi alla presidenza della Camera e al governo - ha proseguito Di Sabatino - presenteremo vari emendamenti da inserire nel decreto sisma. Oggi parte una staffetta per ricordare agli italiani la grave situazione che vive il nostro territorio", ha concluso.
Leggi Tutto »Omicidio di Vasto, fissato il processo in Assise a Di Lello
Fissato il 10 marzo prossimo, per la richiesta dei termini a difesa, il processo in Corte d'Assise, a Lanciano, al vastese Fabio Di Lello, accusato dell'omicidio volontario premeditato di Italo D'Elisa. I legali dell'imputato - Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni, del foro di Vasto - hanno preannunciato la richiesta di rito abbreviato condizionato a perizia psichiatrica e all'esclusione della premeditazione del delitto. "L'imputato - ha sostenuto la difesa - ha acquistato la pistola sei mesi prima del delitto perche' era intenzionato ad usarla contro se stesso". I familiari di D'Elisa - genitori, fratello e zii paterni - hanno presentato la costituzione di parte civile patrocinati dagli avvocati Pompeo Del Re e Gianrico Ranaldi.
Leggi Tutto »Detenzione e spaccio di droga, giovane arrestato a Trasacco
Con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri della compagnia di Avezzano hanno arrestato A.B. marocchino di 21 anni, irregolare sul territorio nazionale e senza fissa dimora. I militari della stazione di Trasacco lo hanno individuato mentre era a piedi lungo la strada che collega Trasacco a Celano, tentando di cedere dosi di stupefacente a persone a bordo di un'autovettura parcheggiata nei paraggi. Alla vista dei carabinieri, il giovane ha tentato la fuga ma e' stato subito bloccato e perquisito. I militari gli hanno trovato addosso cinque dosi di cocaina e denaro contante. Su disposizione della Procura di Avezzano, il giovane e' stato rinchiuso nel carcere di San Nicola in attesa dell'udienza di convalida
Leggi Tutto »Coldiretti, in Abruzzo 52 milioni di danni indiretti
Ammontano a 52 milioni di euro i danni indiretti subiti dalle aziende agricole e dalle stalle per l'effetto congiunto delle scosse, della neve e del gelo in Abruzzo. E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che i settori piu' colpiti sono sicuramente quello dell'allevamento di mucche da latte e della pastorizia, ma anche l'allevamento di maiali destinati ai salumi tipici ha subito perdite pesantissime e un vero tsunami si e' abbattuto sul settore olivicolo con quasi un milione di piante destinate ai pregiati oli extravergini regionali colpite. L'attivita' di allevamento - sottolinea la Coldiretti - ora rischia concretamente di scomparire insieme alle specialita' locali e con loro la storia e il futuro di una regione che ha nell'agroalimentare una forza trainante dell'economia. In pericolo ci sono specialita' conservate da secoli, dal pecorino di Farindola al caciocavallo abruzzese, dalla mortadella di Campotosto al caciofiore aquilano, dalla scamorza abruzzese alla ventricina teramana fino ad arrivare al salame aquila che nell'insieme rappresentano un patrimonio culturale del paese, oltre che una opportunita' produttiva e occupazionale insostituibile. Un volano per l'economia del territorio anche dal punto di vista turistico se si considera che, nelle zone particolarmente interessate dagli eventi, ci sono circa 160 agriturismi, molti dei quali gia' fortemente colpiti dal sisma del 2009. Ma in difficolta' e' l'intero settore turistico che rappresenta uno sbocco di mercato determinate per le specialita' alimentare locali che arricchiscono e valorizzano l'offerta vacanziera dell'Abruzzo. In questa situazione - sottolinea la Coldiretti - e' determinante intervenire sulla semplificazione e sulla velocizzazione delle procedure per la ricostruzione che deve andare di pari passo con la ripresa dell'economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo. Per affrontare questa drammatica emergenza che per l'accavallarsi delle tragedie rischia di passare in secondo piano la Coldiretti sotto il coordinamento di una apposita task force ha avviato numerose iniziative.
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